Analisi della RSL - Principali codici di calcolo numerici
Geometria Codice di calcolo (riferimento) Tipo di analisi
Ambiente operativo
1-D
SHAKE (Schnabel et al., 1972) SHAKE91 (Idriss & Sun, 1992)
LE
TT
DOS
PROSHAKE (EduPro Civil System, 1999) SHAKE2000 (www.shake2000.com)
EERA (Bardet et al., 2000)*
STRATA (Kottke & Rathje, 2008)* Windows NERA (Bardet & Tobita, 2001)*
DEEPSOIL (Hashash e Park, 2001) DESRA_2 (Lee & Finn, 1978) NL DESRA_2 (Lee & Finn, 1978) NL DESRAMOD (Vucetic, 1986) D-MOD_2 (Matasovic, 1995)
SUMDES (Li et al., 1992) TE DOS
CYBERQUAKE (www.brgm.fr) Windows
2-D / 3-D
QUAD4 (Idriss et al., 1973) QUAD4M (Hudson et al., 1994)
FLUSH (Lysmer et al., 1975) LE TT DOS QUAKE/W vers. 5.0 (GeoSlope, 2002) Windows
DYNAFLOW (Prevost, 2002) GEFDYN (Aubry e Modaressi, 1996)
TARA-3 (Finn et al.,1986) NL TE
DOS
FLAC 5.0 (Itasca, 2005)
PLAXIS 8.0 (www.plaxis.nl) Windows
TT = Tensioni Totali; TE = Tensioni Efficaci; LE = Lineare Equivalente; NL = Non Lineare *gratuito
Confronto tra i risultati di modelli 1D e 2D
Analisi della Risposta Sismica Locale
EFFETTI BIDIMENSIONALI: VALLI ALLUVIONALI
H/L=0.4
H/L=0.1
Analisi della Risposta Sismica Locale
EFFETTI BIDIMENSIONALI: IRREGOLARITÀ TOPOGRAFICHE
Amplificazione totale
=
ampl. topografica ⋅ ampl. stratigrafica
S
T
S
a S a
A = a
s,2D=
s,2D⋅
s,1D= ⋅
1.0 S
Ta
s,2Da
s,1Dd
Fattore di Amplificazione Topografica (per a
s,1D= a
g) Pendii
Fattore di Amplificazione Topografica
s,1D s,2D
a a S
S A
S
T
= =
(dipendente da d/H , i , H /λ)
S
T
S
a S a
A = a = ⋅ = ⋅
g s,1D g
a
s,2D: a
maxsu terreno acclive
a
s,1D: a
maxsu terreno pianeggiante
a
g: a
maxsu affioramento roccioso pianeggiante
λλ
(in base alle NTC-08: 1 ≤ S T ≤ 1.2)
a
gAnalisi della Risposta Sismica Locale EFFETTI BIDIMENSIONALI
Per quanto riguarda i depositi di fondo valle:
si hanno effetti di bordo non trascurabili fino a distanze dal bordo valle minori di H/2
la funzione di amplificazione non dipende dalla morfologia sepolta se L/H>50; dipende dalla morfologia sepolta se L/H<10
H L
Per quanto riguarda i rilievi :
L’effetto della topografia può essere significativo quando l’irregolarità topografica ha dimensioni prossime al campo di valori della lunghezza d’onda incidente (2L≈λ)
L’amplificazione in sommità ad un rilievo aumenta all’aumentare del rapporto H/L
Per tener conto degli effetti bidimensionali le analisi di RSL possono essere effettuate con modelli 2D
H
(in base alle NTC-08: 1 ≤ S T ≤ 1.4)
I codici di calcolo 2D consentono di modellare geometrie e condizioni al contorno complesse sia del substrato, sia della superficie topografica, sia interne al deposito stesso (cavità, inclusioni, …)
I più diffusi eseguono analisi agli elementi finiti (FEM) discretizzando la sezione mediante una serie di elementi di forma quadrangolare e/o triangolare, secondo uno schema di masse, molle e smorzatori viscosi concentrati nei nodi
Uno dei più noti e versatili è QUAD4M che:
Analisi della Risposta Sismica Locale
Metodi numerici – Modelli 2D: QUAD4M
Uno dei più noti e versatili è QUAD4M che:
assume per il bedrock un comportamento elastico lineare
esegue il calcolo della risposta sismica locale risolvendo nel dominio del tempo le equazioni di moto scritte per ciascun nodo
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 18 19 20 21 22 23 24
Tipo 1
Tipo 2
Analisi della Risposta Sismica Locale
Metodi numerici – Modelli 2D: QUAD4M
devono essere inoltre assegnati:
curve G( γ )/G 0 e D( γ ) per ciascuno strato
densità, V S e coefficiente di Poisson per il substrato
dati geotecnici di input
densità (t/m3)
Equazione del moto con input a(t):
Analisi lineare equivalente: le matrici C e K vengono aggiornate ad ogni iterazione
} t {R
= [K]{u}
+ } u [C]{
+ } u
[M]{ & & & ( )
Analisi della Risposta Sismica Locale
Metodi numerici – Modelli 2D: QUAD4M
[M] = matrice delle masse concentrate nei nodi
[C] = matrice dei
coefficienti di
smorzamento
[K] = matrice delle costanti di rigidezza
{R(t)} = vettore
rappresentativo dell’azione sismica
{u} = vettore degli
spostamenti
Analisi della Risposta Sismica Locale
Metodi numerici – Modelli 2D: QUAD4M
Il sistema viene risolto da QUAD4M adottando la tecnica di integrazione passo-passo di Wilson e Clough (1962) che permette di determinare nel dominio del tempo la risposta del sistema all’istante t in funzione della risposta all’istante precedente t -∆ t . La non linearità del comportamento del terreno viene considerata accoppiando alle
equazioni di moto un’analisi lineare equivalente. Essa consiste in una sequenza di analisi lineari complete, in cui i parametri di rigidezza e di smorzamento vengono continuamente aggiornati, con una procedura iterativa, e secondo un criterio di convergenza, nel seguente modo:
convergenza, nel seguente modo:
1. Fissati i valori iniziali di G e D , si determina, eseguendo un'analisi lineare completa, il valore dell'ampiezza della deformazione di taglio, legata allo spostamento orizzontale u , dalla relazione:
2. Sulle curve G( γ) /G0 e D( γ), in corrispondenza di tale valore di γ, si ricavano dei nuovi valori di G e D (che in generale saranno diversi dai precedenti)
3. L’analisi viene ripetuta iterativamente fino a che lo scarto tra i valori di γ , G e D trovati all’i-esima iterazione e quelli trovati all’iterazione precedente diventa trascurabile.
z u
∂
= ∂
γ
Le frontiere laterali devono essere tali da modellare la perdita di energia dovuta all’allontanamento delle onde sismiche dal dominio d’analisi (smorzamento di smorzamento di radiazione
radiazione); in caso contrario si generano onde riflesse onde riflesse che vengono artificialmente introdotte nella regione di interesse
Un possibile accorgimento per minimizzare l’effetto delle onde riflesse è quello di spostare i confini laterali del deposito verso l’esterno (aumentano però gli oneri computazionali)
Analisi della Risposta Sismica Locale
Metodi numerici – Modelli 2D
Frontiere laterali reali Frontiere laterali reali
Frontiere laterali fittizie Frontiere laterali fittizie
Dominio d’analisi
moto di riferimento moto di riferimento applicato alla base applicato alla base
oneri computazionali)
Analisi della Risposta Sismica Locale
Metodi numerici – Modelli 2D
La soluzione migliore consiste nell’adottare frontiere assorbenti ( absorbing o transmitting boundaries ) costituite da:
smorzatori viscosi (sia ai nodi di base che laterali)
“elementi infiniti”
Codici di calcolo per analisi 2D che fanno ricorso a frontiere assorbenti:
QUAD4M, PLAXIS, FLAC smorzatori viscosi
tangenziali
Smorzatori viscosi
normali
Dominio d’analisi
‘elementi infiniti’
QUAD4M, PLAXIS, FLAC smorzatori viscosi
ABAQUS elementi infiniti
Tra le fasi più importanti della modellazione dei depositi vi è indubbiamente quella della definizione della maglia. Essa deve adattarsi alle caratteristiche geometriche, stratigrafiche e meccaniche del deposito, consentendo contemporaneamente una soluzione rapida e stabile.
Ciò vuol dire che la discretizzazione deve essere tale da cogliere le peculiarità geometriche e stratigrafiche, ma dal punto di vista
Analisi della Risposta Sismica Locale
peculiarità geometriche e stratigrafiche, ma dal punto di vista computazionale non deve essere troppo onerosa.
A ciascun elemento costituente la maglia vengono poi assegnati il peso
di volume γ (o la densità ρ ), il modulo di taglio massimo G 0 , il rapporto
di smorzamento iniziale D 0 , il coefficiente di Poisson ν , e le leggi di
variazione del modulo di taglio normalizzato e del rapporto di
smorzamento con la deformazione di taglio.
Regola pratica per ottimizzare la suddivisione di uno strato con velocità V S :
almeno 3÷4 punti per semilunghezza d'onda ( λλλλ min )
⇓
⇓
⇓
⇓
spessore massimo di un elemento (h max )
con: K = coefficiente di stabilità
f
max= massima frequenza significativa del segnale in ingresso
f 8) (6
= V 8 6
= K
h
Smax min
min
max
λ = λ ÷ ÷
Analisi della Risposta Sismica Locale
Nelle analisi 2D è opportuno che la
larghezza dell’elemento sia inferiore a:
5 h max vicino alla frontiera laterale
10 h max verso il centro della sezione
λmin/n 0
1
2
n
h λmin=VS/fmax
VS
Applicazione:
Analisi bidimensionali di risposta sismica locale Il caso di Vicchio di Mugello (FI)
Saranno trattati brevemente i seguenti argomenti:
1. Contesto di riferimento del lavoro
2. Caratterizzazione dei terreni in campo statico e dinamico
3. Definizione dell’input sismico
4. Analisi della risposta sismica locale (RSL)
5. Descrizione e analisi dei risultati ottenuti
6. Sviluppi futuri
Il lavoro si inserisce tra le attività sperimentali di prevenzione per la riduzione del rischio sismico svolte dal Coordinamento
Regionale Prevenzione Sismica (CRPS) della
AREA DI INDAGINE
Sismica (CRPS) della Regione Toscana e si prefigge la finalità di individuare uno o più parametri utili alla redazione delle carte di microzonazione , i cui obiettivi sono:
1. Pianificazione urbanistica 2. Adeguamento
del patrimonio edilizio
esistente
Centri urbani Attività produttive
Stralcio Carta Geologica scala 1:5000 del Comune di Vicchio - Località capoluogo VICCHIO
CAPOLUOGO EST VICCHIO
CAPOLUOGO
OVEST
Stralcio Carta Geologica scala 1:5000 del Comune di Vicchio - Località Case Caldeta
CASE CALDETA
Stralcio Carta geologico-strutturale schematica dell’area del Mugello scala 1:50000
(Delle Donne, Piccardi, Sani)
località sondaggio campione profondità (m)
prove di
laboratorio prove in sito Case
Caldeta S2 SH1 3,00 - 3,60 CL, Gr, EDO, RC,
VTL, Tx CK
0U DH-S2 SR (St7, St8, St9) Capoluogo
ovest S3 SH1 3,00 - 3,60 CL, Gr, EDO, Tx
CID DH-S3 SR
(St4, St5, St6) Capoluogo
ovest S3 SH2 6,00 - 6,40 CL, Gr, EDO, RC,
CTxP CAU Capoluogo
ovest S6 SH1 1,50 - 2,00 CL, Gr, RC, TS
DH-S6
SR (St3, St11,
St12) Capoluogo
ovest S6 SH2 7,00 - 7,50 CL, Gr, RC, Tx CIU Capoluogo
S1 - - - DH-S1
Nell’ambito dei Programmi VEL e DOCUP sono stati eseguiti nell’area di interesse:
n. 5 sondaggi
geognostici (con prelievo di 5 campioni indisturbati);
n. 5 prove sismiche in foro di tipo down-hole ;
n. 11 indagini sismiche
a rifrazione. Capoluogo
est S1 - - - DH-S1
SR (St1, St10) Capoluogo
est S5 - - - DH-S5
CL = prove di classificazione Gr = analisi granulometrica
EDO = prova di consolidazione edometrica a carico controllato RC = prova di colonna risonante
Tx CID = prova triassiale consolidata isotropicamente drenata Tx CIU = prova triassiale consolidata isotropicamente non drenata Tx CK
0U = prova triassiale consolidata in condizioni K
0non drenata
CTxP CAU = prova triassiale ciclica "Property" consolidata anisotropicamente non drenata TS = prova di taglio anulare
VTL = misura diretta di velocità delle onde elastiche DH = prova down-hole
SR = sismica a rifrazione St = stesa sismica
a rifrazione.
Tutte queste informazioni sono necessarie per definire:
Schema morfologico e stratigrafico;
Leggi costitutive e
parametri rappresentativi
del comportamento dei
terreni in condizioni
dinamiche.
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
0.00001 0.0001 0.001 0.01 0.1 1 10
M o d u lo d i ta g li o n o rm a li zz a to G /G
0(- )
Deformazione di taglio γγγγ (%)
0
10
20
0 500 1000 1500 2000
V
S(m/s)
b8 e3s SIV3 SIV2 MGO2s2 MGO2a2
0 5 10 15 20 25 30
0.00001 0.0001 0.001 0.01 0.1 1 10
R a p p o rt o d i sm o rz a m en to D (% )
Deformazione di taglio γγγγ (%)
b8 e3s SIV3 SIV2 MGO2s2 MGO2a2
30
40
50
60
z (m )
DH-S1 DH-S2 DH-S3
DH-S5 DH-S6
Input sismico
Magnitudo (M
W)
Distanza epicentrale
(Km)
Scaling factor
(%)
Fonte
Vicchio_1 6,87 11,00 0,59 ESMD
Vicchio_2 6,68 65,00 0,76 ESMD
Vicchio_3 6,93 28,64 0,42 NGA
Vicchio_4 6,69 38,07 1,32 NGA
L’input sismico di riferimento su roccia o su terreno duro pianeggiante sul quale eseguire la modellazione è costituito da 7 accelerogrammi ricavati da banche dati contenenti eventi reali e selezionati da EUCENTRE.
Il Comune di Vicchio:
è in zona sismica 2 (pericolosità media);
Vicchio_5 7,00 50,50 1,08 K-NET
Vicchio_6 6,60 36,18 1,57 K-NET
Vicchio_7 6,30 31,60 2,44 ITACA
media);
è nella zona sismogenetica Mugello- Garfagnana (915) con M
W,max=6,60;
ha valore di picco dell’accelerazione su suolo rigido a
g= 0,1984 g (TR=475 anni).
L’input sismico di riferimento è
registrato in condizioni di campo libero
( free field ) e in affioramento
( outcropping ), perciò è necessario
effettuare un’operazione di
deconvoluzione per ricondursi al
moto alla base del deposito.
0.6 0.7 0.8 0.9 1.0
A cc el er az ion e sp et tr al e (g)
Sa,media Sa,1 Sa,2 Sa,3 Sa,4 Sa,5 Sa,6 Sa,7 Sa,NCT08
0.0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5
0 0.5 1 1.5 2
A cc el er az ion e sp et tr al e (g)
Periodo (s)
Sa,NCT08
L’analisi della RSL consente una previsione quantitativa degli effetti di sito che possono aver luogo al verificarsi di eventi sismici di differente severità.
Modificazioni che riguardano tutti i parametri rappresentativi del moto sismico (durata, ampiezza, contenuto in frequenza), che possono essere così classificati:
Effetti stratigrafici (1D): sono Effetti stratigrafici (1D): sono legati alle caratteristiche geotecniche dei terreni e alla loro successione stratigrafica;
Effetti di valle (2D o 3D): sono correlati alla morfologia sepolta;
Effetti topografici (2D o 3D):
sono legati a specifiche condizioni
geomorfologiche caratterizzate dalla
presenza di superfici non piane,
accidentate e irregolari.
Per effettuare le analisi di RSL, che si sono limitate all’area di Case Caldeta, è stato utilizzato il codice di calcolo QUAD4M (Hudson et al., 1993).
QUAD4M è un codice di calcolo bidimensionale che effettua analisi agli elementi finiti (FEM) nel dominio del tempo in termini di tensioni elementi finiti (FEM) nel dominio del tempo in termini di tensioni totali, assumendo per il terreno un legame di tipo lineare equivalente tra sforzi e deformazioni e tenendo conto della deformabilità del substrato.
Per la costruzione del modello agli elementi finiti (nel caso specifico
elementi triangolari) e per la compilazione dei file di input di QUAD4M si è
fatto uso di un preprocessore, sviluppato in ambiente di calcolo MatLab.
x (m)
y ( m )
Mesh Sezione 1 Case Caldeta
Per elaborare gli output di QUAD4M è stato utilizzato un postprocessore , il quale fornisce due file di output:
il primo riporta i parametri sismici e delle grandezze necessari ad effettuare una caratterizzazione completa del moto sismico in superficie;
il secondo contiene i fattori di amplificazione.
Per fattore di amplificazione si intende in termini generali il rapporto tra un
parametro relativo all’accelerogramma determinato in corrispondenza del piano di
campagna (mediante l’applicazione del codice di calcolo) e lo stesso parametro
relativo all’accelerogramma di input
i s
a FPGA a
max,
=
max,∫
∫
⋅
⋅
=
⋅s
s
TA TA TA A s s
dT T TA S
FA
1,5 5 , 15 ,
0 ,
1
) 1 (
∫
⋅
⋅
⋅
⋅=
s
s
TV TV TV V s s
dT T TV S
FV
1,2 2 , 18 ,
0 ,
1
) 4 (
, 0
1
I fattori di amplificazione presi in esame sono stati i seguenti:
∫
⋅⋅ ii
TA TA Ai i
dT T TA S
5 , 1 5 ,
0 ,
( )
1 = ⋅ ∫ ⋅⋅ i
i
TV TV V i i
dT T TV S
FV
1,2 8 ,0 ,
( )
4 , 0
1
) 05 , 0 ( , ) , (
) , (
5 , 0
1 ,
0 ,
5 , 0
1 ,
0 ,
) 5 , 0 1 , 0
(
= =
∫
∫
÷
ξ
ξ ξ
dT T S
dT T S
FHa
i A
s
A
, ( 0 , 05 )
) , (
) , (
0 , 1
5 ,
0 ,
0 , 1
5 ,
0 ,
) 0 , 1 5 , 0
(
= =
∫
∫
÷
ξ
ξ ξ
dT T S
dT T S
FHa
i A
s A
) 05 , 0 ( , ) , (
) , (
5 , 0
1 ,
0 ,
5 , 0
1 ,
0 ,
) 5 , 0 1 , 0
(
= =
∫
∫
÷
ξ
ξ ξ
dT T S
dT T S
FHv
i V
s V
) 05 , 0 ( , ) , (
) , (
0 , 1 5 ,
0 ,
0 , 1 5 ,
0 ,
) 0 , 1 5 , 0
(
= =
∫
∫
÷
ξ
ξ ξ
dT T S
dT T S
FHv
i V
s V