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La risposta dell’Unione Europea alla pandemia da COVID-19

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Academic year: 2021

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La risposta dell’Unione

Europea alla pandemia da

COVID-19

Fondi europei per la salute

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La risposta europea

alla pandemia da

COVID-19

Fondi europei per la salute

Cattaneo Zanetto & Co.

Sommario

LA RISPOSTA EUROPEA ALLA PANDEMIA DA COVID-19 ... 2

FONDI EUROPEI PER LA SALUTE ... 2

CATTANEO ZANETTO & CO. ... 2

PREMESSA ... 3

CONTESTO ... 3

BILANCIO A LUNGO TERMINE DELL’UNIONE EUROPEA ... 3

NEXT GENERATION EU ... 3

FOCUS SUI FONDI A SOSTEGNO DEL SETTORE SALUTE ... 4

DISPOSITIVO PER LA RIPRESA E LA RESILIENZA (RECOVERY FUND) ... 4

ASSISTENZA ALLA RIPRESA PER LA COESIONE E I TERRITORI D'EUROPA (REACT-UE) ... 5

RAFFORZAMENTO DEL PROGRAMMA INVESTEU ... 6

NUOVO PROGRAMMA PER LA SALUTE (EU4HEALTH) ... 6

RAFFORZAMENTO DI RESCEU ... 7

RAFFORZAMENTO DEI PROGRAMMI DI RICERCA, INNOVAZIONE E AZIONE ESTERNA ... 7

MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES) ... 7

SCENARIO POLITICO ITALIANO – RECOVERY FUND... 8

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Premessa

Il presente documento intende fornire una panoramica sugli strumenti messi in campo dall’Unione Europea per fronteggiare la crisi economica e sociale scaturita dalla

pandemia da COVID-19, focalizzandosi prevalentemente sulle risorse a

disposizione del settore sanitario.

Contesto

Per riparare i danni economici e sociali immediati causati dalla pandemia, avviare la ripresa e preparare un futuro migliore per la prossima generazione, l’Unione Europea ha deciso di adottare un bilancio rafforzato che fornirà 1.850 miliardi di euro agli Stati membri: ai 1.100 miliardi di euro del bilancio dell'UE a lungo termine per il periodo 2021-2027, saranno aggiunti 750 miliardi di euro di nuovi finanziamenti messi a disposizione da Next generation EU nel periodo 2021-2024.

Alle risorse sopra citate potrebbero sommarsi ulteriori 36 miliardi di euro relativi al

Meccanismo Europeo di Stabilità.

Bilancio a lungo termine dell’Unione europea

Il bilancio a lungo termine dell'UE – noto come Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) - è lo strumento con il quale l'Unione definisce la programmazione finanziaria, individuando gli importi massimi da destinare alle diverse politiche per un periodo di almeno cinque anni. Al prossimo QFP - che copre il periodo 2021-2027 – la Commissione europea ha proposto di destinare risorse per 1.100 miliardi di euro da ripartire tra sette grandi capitoli di spesa: mercato unico; innovazione e digitale; coesione, resilienza e valori; risorse naturali e ambiente; migrazioni e gestione delle frontiere sicurezza e difesa; vicinato e mondo; pubblica amministrazione europea. Affinché si possa procedere all’implementazione del QFP a partire dal 1° gennaio 2021, l’accordo tra Consiglio europeo e Parlamento dovrà essere raggiunto entro dicembre 2020.

Next Generation EU

Next Generation EU si fonderà su tre pilastri, ognuno dei quali, a sua volta, articolato

in diversi strumenti (in evidenza quelli destinati alla sanità, che saranno approfonditi nei paragrafi seguenti):

1. Sostenere la ripresa degli Stati membri:

a. dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery Fund);

b. assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d'Europa (REACT-EU);

c. rafforzamento dei programmi di sviluppo rurale;

d. rafforzamento del meccanismo per una transizione giusta. 2. Rilanciare l'economia e sostenere gli investimenti privati:

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a. nuovo programma per la salute (EU4Health); b. rafforzamento di RescEU;

c. rafforzamento dei programmi di ricerca, innovazione e azione esterna.

Inoltre, oltre 80% dei finanziamenti di Next Generation EU sarà destinata a

sostenere investimenti pubblici e riforme strutturali fondamentali negli Stati

membri.

Focus sui fondi a sostegno del settore salute

I paragrafi che seguono si concentrano sugli strumenti europei che prevedono risorse

per il settore sanitario, approfondendone gli aspetti relativi all’ammontare, alle finalità perseguite, al funzionamento e alle tempistiche.

Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery Fund)

Il Recovery Fund (RF) stanzia 560 miliardi di euro – di cui 310 per le sovvenzioni e

250 per i prestiti – che saranno destinati agli Stati membri per investimenti e riforme

da realizzare mediante l'attuazione dei Piani Nazionali per la Ripresa e la Resilienza (PNRR), in linea con gli obiettivi individuati nel semestre europeo.

L’Italia riceverà 209 miliardi di euro sotto forma di sussidi (82 miliardi a fondo

perduto) e prestiti (127 miliardi da restituire) da ripartire nell’arco del triennio 2021-2023. Nello specifico, il 70% delle risorse totali verrà stanziato nei primi due anni,

mentre il restante 30% entro la fine del 2023.

Si stanno svolgendo in queste settimane le audizioni parlamentari sul Recovery Fund, in occasione delle quali ogni Ministro illustra le priorità del proprio Dicastero. La scorsa settimana, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato che le aree

d’intervento nel settore sanitario saranno R&S farmaceutico, attrazione degli investimenti esteri, ricerca scientifica e innovazione digitale del SSN.

Iter

Sul fronte europeo:

➢ giovedì 17 settembre la Commissione Europea ha presentato le Linee

guida tecniche che gli Stati membri dovranno utilizzare come riferimento

per la predisposizione dei loro PNRR;

➢ entro il 15 ottobre 2020, gli Stati membri dovranno presentare

informalmente alla Commissione europea i rispettivi PNRR, necessari

per accedere alle risorse, mentre dovranno fornire il dettaglio dei progetti

entro il 30 aprile 2021;

➢ a giudicare la validità del Piano sarà la Commissione europea, la quale

dovrà accertarsi che lo stesso sia in linea con le raccomandazioni

dell’Unione;

➢ su proposta della Commissione, infine, il Piano dovrà essere approvato a maggioranza qualificata dal Consiglio.

Sul fronte nazionale:

➢ martedì 15 settembre, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto

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italiano predisposte dal Comitato Interministeriale per gli Affari Europei (CIAE);

➢ entro fine settembre, le Commissioni Bilancio di Camera e Senato predisporranno una relazione da sottoporre al parere di tutte le altre Commissioni parlamentari;

➢ entro i primi 10 giorni di ottobre, le due Aule approveranno una risoluzione in merito agli indirizzi che il Parlamento ritiene il Governo dovrebbe seguire nella predisposizione del Piano;

➢ il Governo presenterà il Piano all’Unione Europea entro il 15 ottobre, congiuntamente al consueto Documento Programmatico di Bilancio.

Assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d'Europa

(REACT-UE)

Lo strumento REACT-EU dovrebbe consistere in 55 miliardi di euro* aggiuntivi ai

programmi della Politica di Coesione 2014-2020 in corso, per offrire agli Stati

membri maggiore flessibilità per affrontare gli effetti immediati economici e sanitari della pandemia da COVID-19.

Le risorse di REACT-EU – seguendo la logica della politica di coesione alla quale vanno ad aggiungersi – saranno destinati a investimenti, con particolare attenzione al

rafforzamento dei sistemi sanitari e dei settori particolarmente colpiti dalla crisi.

Gli importi saranno distribuiti tra i paesi dell'UE in base al loro livello di prosperità

e agli effetti socio-economici della crisi. Stando alle prime indiscrezioni, l'ammontare

destinato all’Italia dovrebbe essere tra i 10 e i 15 miliardi di euro1.

I fondi del programma saranno allocati a ciascuno Stato membro con due diverse

decisioni:

1. la prima, che riguarda il 50 per cento dell'ammontare, è attesa già nell'autunno

2020, per l'utilizzo dei fondi nel periodo 2020-2021;

2. la seconda, nell'ultimo trimestre del 2021, per l’utilizzo nel 2022.

Non è richiesto alcun cofinanziamento nazionale; le risorse potranno essere allocate

sia alle autorità centrali che regionali, a seconda degli accordi raggiunti in ambito nazionale.

*Iter

➢ nella proposta originaria della Commissione europea del maggio 2020, la

dotazione aggiuntiva di REACT-EU era fissata a 55 miliardi di euro;

➢ in occasione del Consiglio europeo di luglio, invece, il budget è stato

ridimensionato a 47,5 miliardi di euro;

➢ la scorsa settimana, la Commissione Sviluppo regionale del Parlamento

Europeo ha approvato una relazione con cui chiede di confermare i 55 miliardi inizialmente proposti e di estendere il periodo di spesa fino al 2024.

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➢ durante la settimana corrente, la relazione sarà sottoposta al voto della

plenaria del Parlamento Ue, la cui approvazione è necessaria per avviare il trilogo con la Commissione europea e il Consiglio europeo.

Rafforzamento del programma InvestEU

InvestEU è il programma europeo che, sulla scia e in sostituzione del Fondo

Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS), sostiene fino al 2027 gli investimenti e l’accesso ai finanziamenti, con l’obiettivo di supportare le PMI europee e favorire

la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo di infrastrutture sostenibili, incoraggiando

progetti relativi all’educazione, la salute e l’edilizia sociale, laddove gli investitori

privati non intendano assumere rischi.

Da InvestEu sono attesi 15,3 miliardi di euro aggiuntivi, secondo un meccanismo basato su una garanzia di bilancio dell'UE per il finanziamento di progetti di

investimento attraverso il gruppo BEI e le banche di promozione nazionali.

Nuovo programma per la salute (EU4Health)

Un nuovo programma per la salute, con una dotazione di 9,4 miliardi di euro, da utilizzare per investimenti nei sistemi sanitari dell'UE, al fine di attrezzare l'Europa contro future minacce sanitarie.

Il programma persegue tre obiettivi generali:

1. proteggere le persone dell'Unione dalle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero;

2. assicurare la disponibilità e l'accessibilità economica di farmaci, dispositivi

medici e altri prodotti di rilevanza per la crisi e sostenere l'innovazione;

3. rafforzare i sistemi sanitari e il personale sanitario, anche mediante la trasformazione digitale, un coordinamento più intenso tra gli Stati membri e lo scambio costante di migliori pratiche e di dati.

Nel dettaglio, il programma prevede di:

➢ creare riserve di forniture mediche e una riserva di personale ed esperti

sanitari che possano essere mobilitati in caso di crisi in tutta l'UE, nonché una maggiore sorveglianza delle minacce per la salute;

➢ stimolare la prevenzione delle malattie e la promozione della salute fra la popolazione anziana, la trasformazione digitale dei sistemi sanitari e l'accesso all'assistenza sanitaria per i gruppi vulnerabili.

I finanziamenti – disponibili dal 1° gennaio 2021 – saranno erogati sotto forma di

sovvenzioni, premi e appalti.

➢ le sovvenzioni sono una forma complementare di finanziamento che l’Unione europea assegna alle organizzazioni e, talvolta, a singoli individui, come supporto alla realizzazione di progetti che contribuiscono alle politiche europee; ➢ i premi sono ricompense destinate ai vincitori di concorsi che possono

consistere in denaro, pubblicità o promozione;

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Il Parlamento europeo e i governi nazionali dovranno poi negoziare la proposta della Commissione sul programma EU4Health come parte dell’accordo sul prossimo bilancio a lungo termine.

Rafforzamento di RescEU

Grazie a un incremento di 2 miliardi di euro, il meccanismo di protezione civile

dell'Unione RescEU sarà ampliato e potenziato così da rafforzare l'Unione per rispondere ad emergenze su vasta scala.

Sotto il profilo sanitario, lo strumento potrà essere utilizzato per infrastrutture di

risposta alle emergenze, quali capacità di stoccaggio, sistemi per trasportare medicinali, medici e pazienti all'interno del Mercato unico o in arrivo da Stati

Extra-UE.

Le risorse saranno gestite in modo centralizzato dalla Commissione europea secondo un meccanismo di sovvenzioni e appalti.

Rafforzamento dei programmi di ricerca, innovazione e

azione esterna

Il programma HorizonEU 2021-2027 potrà contare su 94,4 miliardi di euro di risorse per finanziare attività essenziali di ricerca nel campo della salute, la resilienza e la

transizione verde e digitale2.

Inoltre, per sostenere i suoi partner nel mondo, l'Unione assegnerà una dotazione supplementare di 16,5 miliardi di euro all'azione esterna, assistenza umanitaria

compresa.

Meccanismo Europeo di Stabilità (MES)

Il Meccanismo Europeo di Stabilità – noto anche come “Fondo salva-Stati” – è un’organizzazione intergovernativa europea fondata nel 2012 per fornire assistenza

finanziaria ai Paesi che, rischiando il default, minacciano la stabilità dell’intera zona dell’euro. In passato il MES è intervenuto in sostegno di paesi come Cipro,

Grecia, Irlanda e Portogallo per evitarne il collasso.

Per quanto concerne il meccanismo di finanziamento, ogni Stato membro contribuisce con una quota proporzionale alla sua popolazione e al suo PIL, a fronte di un ammontare massimo complessivamente autorizzato pari a 700 miliardi di euro.

Per quanto concerne la concessione di aiuti – che finora si è concretizzata principalmente nell’erogazione di prestiti – sono previste delle condizioni, finalizzate a correggere i punti deboli dell'economia del Paese richiedente, che possono riguardare il consolidamento fiscale, con tagli alla spesa pubblica, privatizzazioni o riforme

fiscali, le riforme strutturali, e le riforme del settore finanziario.

2 Si ricorda che, all’interno di HorizonEU 2021-2027, sono state individuate cinque Missioni

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Il MES consentirebbe all’Italia di ricevere 36 miliardi di euro a tasso agevolato che, diversamente dalle risorse del Recovery Fund, sarebbero immediatamente disponibili

entro il 2020 per la spesa sanitaria, diretta e indiretta, e già utilizzabili nella Legge

di Bilancio per il 2021.

Scenario politico italiano – Recovery Fund

➢ Maggioranza

Come ricordato in precedenza, il Presidente del Consiglio ha affidato il compito di predisporre le linee guida del PNRR italiano al Comitato Interministeriale per gli Affari Europei, e ha deciso di sottoporle al Parlamento. Il passaggio attraverso le Camere sembra rispondere all’esigenza del Partito Democratico e del Movimento Cinque Stelle di parlamentarizzare il Piano sottoponendolo al confronto politico, anche se vi è il timore che si tratterà di una mera formalità. Inizialmente, il Presidente Conte si era mostrato disposto a valutare la possibilità di creare una Commissione ad hoc, concedendo la Presidenza al centro-destra; successivamente si è deciso che saranno le Commissioni parlamentari competenti in materia a gestire la questione fino a ottobre. Il Ministro per gli Affari Europei, Vincenzo Amendola, ha assicurato che la versione definitiva del Recovery Plan italiano sarà presentata tra gennaio e aprile 2021, con la conseguenza che i fondi non arriveranno prima della metà del prossimo anno.

➢ Opposizione

Per quanto concerne le reazioni politiche dell’opposizione, ad eccezione del leader della Lega Matteo Salvini, il risultato ottenuto dal Presidente del Consiglio in sede europea sul Recovery Fund è stato accolto con favore. Giorgia Meloni ha riconosciuto a Giuseppe Conte il merito di essersi battuto per contrastare le pretese egoistiche dei Paesi nordici – anche se il risultato finale non è stato quello auspicato da Fratelli d’Italia – e si è detta disponibile a dialogare con L’Esecutivo su come spendere le risorse. Silvio Berlusconi ha definito positiva l’intesa raggiunta dall’Italia, che è riuscita a “togliere argomenti ai nemici dell’Europa” e ha aperto la strada a un piano di riforme, con l’auspicio che quest’ultimo possa essere improntato al futuro e predisposto con il reale coinvolgimento delle opposizioni.

Scenario politico italiano - MES

➢ Maggioranza

Le forze politiche di maggioranza sono divise riguardo l’opportunità che l’Italia utilizzi il MES.

Giuseppe Conte ha dichiarato che al momento né lui, né il Ministro delle Finanze sono in grado di affermare con certezza se l’Italia accetterà o meno tali risorse.

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Il Segretario del PD, Nicola Zingaretti, ha invitato il Presidente del Consiglio ad accettare le risorse del MES senza esitazioni, cogliendo l’opportunità di investire nel settore sanitario per compensare la logica dei tagli utilizzata negli anni passati. L’appello affinché l’Italia usufruisca delle risorse messe a disposizione dal Fondo salva-Stati è giunto anche dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

➢ Opposizione

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