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REGNO D'ITALIA.

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(1)

STATISTICA

DEL

,

f

,

REGNO

D'ITALIA.

POPOLAZIONE.

MOVIMENTO DELLO STATO CIVILE NELL'ANNO 186a

PUBBLICATO

PER CURA DEL MINISTERO D'AGRICOLTURA, INDUSTRIA E COMMERCIO.

FIRENZE

TIPOGRAFIA TOFANI

(2)

CONSIDERAZIONI STATISTICHE.

§

L

MOVIMENTO GENERALE.

Le indagini statistiche sul movimento dello stato civile, incominciate nel 1862 in forma compendiosa

e sommaria e proseguite, con disegno d'anno in anno più largo, nel 1863 e nel 1864, hanno ricevuto

anche nel

l'

anno di cui prendiamo ora a trattare, nuove ed importanti aggiunte. Le quali, riflettendo in

particolar modo i matrimoni, ci permetteranno d'illustrare, più convenientemente di quanto siasi potuto

fare in passato, questo importantissimo atto civile, da cui s'inizia la famiglia e su cui s'incardina tutto

il

consorzio sociale.

Ma non è soltanto da questa maggior copia di notizie che acquista importanza la presente statistica,

quanto ancora e assai più dalla C1"eScente serie degli anni di osservazione e dalla moltiplicità dei fatti

osser-vati ..

i quali sono i due grandi coefficienti di probabilità d'ogni dimostrazione statistica. Così anche l'Italia, che,

o per difetto assoluto di ogni elemento di fatto o per la poca loro omogeneità, dovette fin qui vagare nel campo

delle congetture, potrà d'ora innanzi fondare le sue deduzioni statistiche su dati positivi e moltiplici,

soddi-sfacendo ad un tempo alle occorrenze dell' amministrazione, e concorrendo, insieme alle nazioni che la

pre-cedettero in quesi' arringo, allo svolgimento e alla soluzione dei grandi problemi della scienza demografica.

Il movimento dello stato civile dètte nel 1865 i seguenti risultati generali: Matrimoni 205651;

Na-scite 865387; Nati-morti 13565; Morti 672897.

CONFRONTI TRIENNALI. -

Confrontiamo coteste cifre con quelle degli anni precedenti e colle medie

triennali.

I

DIFFERENZE NEL

1865

CIFRE EFFETTIVE

-

~

Sul 186'

I

Sul

triennio

-I

"'I

I

~e~

-:s~~~

1863

186~ \

1865

sul

triennio

I

MATRIMONI • . • . •

179136

177 382

205651

187 390

+

28269

+

15,

9~

+

18261

I

+

8,88

i

I

NATI • • • • • • •

862390

8i5

~5t

865 387

857

7i~

+

19 933

+

2,36

+

7 M3

+

0,88

(3)

---

V I

-Il

fatto più notevole che emerge dai precedenti paralleli è senza dubbio l'aumento straordinario de'

ma-trimo~i

celebrati nel

1865,

in confronto col

1864; 28269,

aumento effettivo,

15,94

per

100,

aumento

propor-zionale.

E

non è solo rispetto al

1864,

che in questa parte del movimento si ebbero nel

1865

condizioni di

fatto veramente eccezionali, ma ancora in confronto della media triennale, la quale fu superata di

18261

in

cifre assolute, e dell'

8, 88

per cento in cifre proporzionali.

Le ragioni di questo fatto, del quale dovremo più diffusamente parlare nel paragrafo seguente,

con-viene ricercarle in questo, che le popolazioni, specialmente rurali, per isfuggire alle cerimonie del

ma-trimonio civile ehe col nuovo codice dovevano andare in vigore al

Io

gennaio

1866,

si affrettarono negli

ultimi mesi del

1865

a celebrarli secondo

il

rito religioso.

Le morti, che nell' anno precedente erano notevolmente diminuite. crebbero invece di

13834

IleI

1865;

il quale aumento provenne quasi totalmente dal cholera morbus, che avendo in quell' auno infierito nella

maggior parte delle provincie italiane, vi mietè non meno di

12901

vite.

È

però degno di nota che, non ostante queste sfavorevoli condizioni sanitarie, la mortalità del

1865

non

raggiunse, sia pure per poche cifre (-

15),

la media del triennio.

Più numerose furono pure nel detto anno le nascite, le quali crebbero del 2,

36

per cento rispetto al

, 1864,

e del

O, 88

rispetto alla media triennale.

I

soli nati-morti scemarono nell' ultimo anno di

644

in cifre assolute, di

4, 53

per cento in cifre

propor-zionali.

ACCRESCIMENTO DELLA POPOLAZIONE PER L'ECCESSO DELLE NASCITE SULLE MORTI. -

Nel

1865

le

na-scite superarono le morti di

192490 (0,86

per cento); delle quali

41295 (0,59

per cento) spettavano ai comuni

urbani,

151 195 (O, 99

per cento) ai comuni rurali;

98828 (O, 89

per cento) si riferivano al sesso maschile,

93662 (O, 84

per cento) al sesso femminile. Ond' è che nel

1835

la popolazione calcolata di tuito

il

Regno

risultò di

22 483 670

abitanti.

POPOLAZIO!I"E CALCOLATA AU:IIENTO

At::IIEXTO

nel 1865

-- --

,

----

---,'---

--.

\

I

medioannuo

1863

-!86-i

I

1865

Assoluto

I

per 100

3M31U

I

I

Maschi .•.

3519727

3561 839

21 056

+

186951

+

O, 53

C OllUl<I t:BBANI. \ .

Femmme ..

3

~

7'Y7

3~59~1

3

~82

066

25 63\

+

22600

+-

0,65

( TOTALE.

7

0~3

905

l-6

690

I

+

O, 59

6950 524

7002610

+-

M 295

I

I

:

) • """i. .

7 M2

'5i

7613924

7 69' 057

75800

+

80133

+

l, 05

; COllUJ<J RnIAU.

Femmme ..

7 611 808

7

67~ 6~

. 7

7~5

708

66950

+

71 062

+

O, 93

, TOTALE.

151M 265

15288 570 ' 15

~39

765

H2750

+

151 195

+

O, 99

f I,

l

'~hi

11 062 18-i

11 157 068

11 255 896

96856

+

98828

+

O, 89

I

COliPLESSQ..

Femmine.

11

~'2

605

11

13~

112

11 227

77~

92

58~

+

93662

+0,81,

I

TOTALI! • ~2 10~

789

22291 180

22

~R3

670

189

~~O

+

192

~90

+

0,86

Dalle cifre del quadro precedente si rileva che l'accrescimento della popolazione, proveniente

dall'ec-cesso delle nascite, è in Italia di gran lunga maggiore nelle campagne

(O, 99

per

100)

che nelle città

(O, 59);

nel sesso maschile

(0,89

per

100)

che non nel sesso femminile

(0,84

per

100);

fatti ambedue

vantaggio-sissimi all' ottima costituzione demografica di un paese, la prevalenza cioè del sesso maschile, e delle forti

e morigerate popolazioni campestri.

(4)

-

Vll

II.

MATRIMONI.

Il 1865 dee riguardarsi, in fatto ài matrimoni, come un anno eccezionale. Il nuovo codice civile, che

rivendicava alla potestà secolare la tutela e 1'adempimento degli atti di stato civile, doveva andare in

vi-gore col

lO

gennaio 1866. Alla imminenza di cotesta riforma, che veniva a rompere inveterate abitudini,

era da prevedere che tutti coloro i quali, o per sincere convinzioni, o per interessati sobillamenti, o per

naturale ignoranza, impaurivano alla idea del nuovo rito civile, avrebbero cercato di sottrarvisi

coll'an-ticipare il divisato connubio, accorrendo numerosi negli ultimi mesi del 1865 a stringere dinanzi agli

al-tari il vincolo del matrimonio.

I risulta menti statistici che verremo via via esponendo saranno nel tempo stesso la conferma ed

il

riflesso fedele di questa singolare condizione degli animi, i cui effetti appariranno, com'

è

naturale, più

gravi presso le popolazioni campestri, meno intensi nelle città, e si accumuleranno in gran parte nell'

ul-timo mese dell' anno.

I matrimoni contratti nel 1865 in tutto

il

regno ascesero a 205651, a 59493 nei comuni urbani, a

146158 nei comuni rurali. Le quali cifre complessive e quelle dei singoli compartimenti, confrontate coi

risultati dei due anni precedenti e con le medie triennali, presentarono le seguenti differenze assolute

e proporzionali:

o

o

..

DIFFERENZE NEL

'1865

MATRnlONI

_.---

./'--

--COlIPARTIlIENTl _ _ _ o

S", '""

I

So,

'"eo"'"

T

'-~---:~o;- _:::;~~o

1863

I

'186~

1863

I

Triennio

I

!

COllU~1 URBANI •.•.

51 676

5293ft

59

~93

\

5~

708

+

6539

+ 12,35

+

I}

785

+ 8, 01}

COllU~1 IIURALI •.••

mlt60

12~ ~28

11}6

158 \

132 682

+ 21 730

+-17, ft6

+

13iJ,76

+

9, 22

PIEliONTE . . • . . . • . . . • • •

2fJ. 031

24 H9

289,2

25707

+

fJ.

793\

+

19,85

+

3235

+

Il,18

LIGUlIIA • • . . . • . . . . • . • •

738ft,

7311

9 '1051

7933

+ l

79~

+2l,51

+

l 172

+ 12, 87

LOMBARDIA . • • . • • • • . • . •

25697

25273

30 2571

27076

+

~

984-

+ 19,72

+

3 H8

+

10,51

ElllLIA • . • • • . . • • . • . • • ,

15 087

I

1ft, 90i

16612

15

53~

+

l 7l\81 + H, lt6

+

78

+

O,

~7 UllB li I A . . . • . . . • . . • . • • .

3295

I

3

6ìft

3 650

I

~

3510

-

2~

-

0, 65

+

110

+ 3, 01

l\(AlIcnE . " . • . • . . . . • • •

6268

6

28~

6685

i

6.\12

+

ltOI

+

6, 38

+

2~3

+

4,08

TOSCANA • . . . . • . • • . • .

17.\30

16 30.\

200381

17924

+

373i

+

22, 90

+

31lt.\

+

Iii,

5.\

ABRUZZI E MOLISE •..••

Il 270

IO

39~

'II 950 \

Il 205

+

l 556

+ 14, 97

+

7~5

+ 6, 23

CAMPANIA . . .

22 \)12

21 656

2i 379

22 982

+

2723

+

12,58

+

l 397

+

5, 73

PUGLIE ••.••.•••••.•.•

IO 861

10732

13122

Il 572

'+

2390

+ 22, 27

+

1550

+

1'1,81

BASILICATA ••••.••.•• , ~ 9~0

r.

68~

5236

fJ. 953

+

552

I

+ 11,78

+

283

+

5,

~O

CALABRU: . . .

9265

9

30~

Il 573

IO 0\7

+

2269

+ 2i" 39

+

1 526

+

13, 19

SICILIA ••

...

15 i68

17252

17771

16831

+

5'19

+

3, 01

+

9iO

+

5, 29

SARDF.GNA .•••••.•••.•

5228

5

~6'1

6331

56a

+

870

+

15, 93

+

657

+ 10,'.38

- - - -

-205 651

1-

+ 28 269

-HEGNO .••

179 136

177 382

+0,03

+ 15, 9j,

+ 18261

+

8, 881

..

Dal 1864 al 1865 l'aumento complessivo dei matrimoni fu quindi di 28269 (15,94 per 100), di cui

(5)

-

VIII

-Da queste cifre si rileva che le circostanze speciali, che, come avvertimmo più sopra, produssero, a

nostro avviso,

l'

aumento straordinario dei matrimoni nel 1865, esercitarono sulle popolazioni rurali una

intluenza di gran lunga maggiore che non sugli abitatori delle città e dei grossi centri.

Tra

i

compartimenti che, per la stessa causa, ebbero più forte aumento di matrimoni, primeggiano la

Liguria (+ 24, 54 per 100), le Calabrie (+ 24,39), la Toscana (+ 22,90) e le Puglie (+ 22,27).

In un solo compartimento,

l'

Umbria, si verificò, rispetto all' anno precedente, una diminuzione di

24 matrimoni. Questo fatto anzichè contradire alle nostre supposizioni, ne è invece la più sicura

confer-ma. La tenuta degli atti dello stato civile essendo già fino dal 1861, per ardita iniziativa del Commissario

straordinario, stata affidata in q uella regione alle autorità municipali, era naturale che la introduzione

del nuovo codice,

il

quale non faceva che confermare per questa parte le norme già esistenti, non vi

dovesse neppure arrecare alterazione alcuna nel numero dei matrimoni.

RAPPORTO DEI MATRIMONI ALLA POPOLAZIONE. -

Le condizioni eccezionali del 1865, non ci consentono

naturalmente di trarre dal rapporto tra i matrimoni e la popolazione, delle conclusioni di positivo valore.

Per assicurarsi infatti della influenza che

il

numero straordinariamente cresciuto dei matrimoni ha

eserci-tato su questo rapporto, basterà gettare lo sguardo sulle differenze che presenta

il

seguente prospetto,

tra i resultati dell' anno che ci occupa, e quelli degli anni precedenti e della media triennale.

I

MATRIMONI

I

~

"-

DIFFERENZE nel

186';

I-f~

Per

l 000

abitanti

TOTALE

--

-

-j

1865

I

18«»

I

1865

I

Triennio Sul

IBM

I

Sul

I

Triennio I "

I

I

COliUNI J:RBANI , " . . •

59.\93

7,

~9

7,61

8, 50

7,

'irJ

+

0,89

+ 0,06

COliUNI Rt'RALI • " •.•

"6158

8,

.\8

8, 28

9, 56

8,77

o+-

1,28

+

0, 08

I

- - - -

-TOTALE.· •

205 651

8,17

8,02

9,23

8, .7

+1,21

+0,98

I

Anche i compartimenti offrirono, tra i due anni, le stesse divergenze, le quali raggiunsero in alcuni

di essi proporzioni anche maggiori di quelle osservate nelle cifre complessive dei comuni urbani, dei

co-muni rurali e di tutto

il

regno.

,

MATRIMONI

DIFFERENZE nel

1865!

I

---

~

"-COMPARTIMENTI TOTALE

-

-

Per

100

abitanti

--

~

I

I~

ITrienniO Sul

18G.\

I

Tri~~~iO

;

1865

1863

186.\

I PIElIONTE • . . . • . • .

28

9~2

0,861

O, 'irJ

l, 02

O, 92

+

0,15

+

O, IO

, LIGURIA. • • • • • • • . •

9105

0,95

I

0,93

l, 15

l,

O~

+

O,

ti

+

0,1.\

LOliBARDIA. • . •

..

30 257

O, 82

O, 80

0,95

O, 86

+

0,15

+

0,09

EMILIA • • •

...

16612

0,75

O, 73

0,81

0,76

+

O, 08

+

O, O:';

UMBRIA • • . . . •

3650

0,6'\

0,71

0,70

O, 68

-

O, 01

+

O, 02

MARCHE • • • • . . • . •

6685

0,71

0,70

O,

7~

0,72

+

O,

O~

+

0,01

TOSCANA • . . • • • • •

'-0038

0,88

0,82

0,99

0,90

+

O, 17

+

0, 09

ABBUZZI E MOLISE. • •

11 950

0,93

0,85

0,98

0,92

+

0,13

o+-

O, Oì

CAMPANIA • . • . • • . •

2.\ 3i9

O, 'irJ

0,82

O, 91

0, 87

+ 0,09 + O,

O~

PI:GLIE • • • . • • • . •

13 12!

0,82

O, SO

0, 'Yl

0,86

o+-

0,17

o+-

O, 11

(6)

-

I X

-Affine

~i

dare

S?t~o.

una forma diversa, ma forse più evidente, la varia proporzione dei matrimoni

alla pOp?laZlOne,

~ervI~a 11 quadro seguente, in cui per ciascuno degli ultimi tre anni, e per ogni singolo

comp~rtlmento, r~portlamo

il

numero di abitanti che corrisponde a ciascun matrimonio, tanto nei comuni

urbam quanto nel comuni rurali.

CO)lPARTI1IBlHI

I

I !

PH1JOMTB . • • . .

I

LICt:RIA . • . • • •

!

LOMBARDIA . • . . .

i

EMILIA • . . .

I

[MBRIA . . . . • .

) ~IARCHH • . . . • •

TOSCAlU . . . • . .

)

' ABRl'ZZ I E MOLISE

CAMPANIA . • . . •

!

Pt·GLlB . . . • • • •

i

I

BASILICATA • • • .

C.L .• BRIE

••.•

I

I

SI CI

LI . . . .

I

SARDEGNA . . •

I

REG~O

. . .

1~63 --.---.--"'~---.

TOTALE

I

Comuni

I}rbanl

I

116

108

105

110

122

13~ 13~

157

IU

114

108

115

123

100

12·~

143

'156

113

'128

m

113

124

157

'165

'113

130

122

135

Comuni

rurali

119

105

121

131

157

1~2

113

107

109

108

95

·124

li7

111

III

~~TALE

I

116

1

'IOi

125

136

Hl

142

123

H7

123

125

105

124

142

112

ABITANTI PER l MATRIMONIO

186~

Comuni

urbani

113

111

133

H7

143

140

'123

126

'131

126

113

·m

144

12i

131

1865

---~---I

Comuni

TOTALE

I

Comuni

f

Comun.i

r

rurali

urbanI

rurali

117

106

123

132

1~0

H3

'122

116

118

123

102

122

139

106

122

87

105

124

143

135

101

103

110

103

95

100

I~O 9~

108

95

104

128

133

142

136

99

114

120 '

105

93

107

143

74

'118

99

82

101

120

144

134

101

101

105

99

911

99

134

99

105

Triennio

----

---TOTALB

Il

Comuni

I

urbam

110

I

105

100

108

'117

132

'131

147

140

113

109

116

117

100

116

146

'106

'118

1~1

147

140

114

118

128

122

'106

118

451

I

IO

Comuni

rurali

112

98

115

128

147

HO

1121

108

'III

110

98

H5

·140

105

!l3

CO~FRONTI

INTERNAZIONALI. -

Dal prospetto che segue, apparisce che in confronto dei principali Stati

europei,

l'

Italia è

il

paese in cui sono più numerosi i matrimoni. Infatti nella serie decrescente de' rapporti

degli abitanti alla popolazione, dedotti dalle osservazioni di più anni, 1'Italia tiene il primo posto con 118

abitanti per matrimonio, mentre all' estremo opposto di questa scala, si trova la Svezia con 145 abitanti

per matrimonio. Si avvicinano invece maggiormente all' Italia, 1'Inghilterra e paese di Galles (120: l),

l'

Annover (12.'3 : 1), e

l'

Austria e la Francia (124: l).

ST A T I

A N NI

ABITANTI

per ordine decrescente

del

delle

ABITANTI

llATIIBIONI

per

rapporto degli abitanti

a I matrimonio

osservazioni

matrimonio

ITALIA . . • . . . • •

1863-65

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187 390

118

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...

1862-64

20 663 222

172

6~1

120

ANNOVER

..

"

...

1860-6~

'I 923 492

15693

123

A\:STRIA (meno l'Lngheria)

1861-63

25 834 1M

208948

124

FR.!NCJA • • • . . • . • . • •

1860-64

37

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526

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124

PAESI BASSI •••

....

. .

1858-62

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26854

127

SPAGNA . • • • .

. . .

.

.

.

1860-62

16 287 675

128641

127

BELGIO • . . •

.

.

'

....

'1857-64

4 633 063

36 '163

128

llADEN . . • .

. . .

1859-63

I 382576

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132

DANIMARCA •

...

..

1860-62

'2665 820

19837

'134

DAVI ERA . • . . . • . • • . •

1858-62

4 6ii2 658

32466

143

SVEZIA . . . . • • . • . . . .

'1862

4-

022 564

27825

145

-

b

(7)

--

x.--FECONDITÀ DEI MATRIMONI. -

Se misuriamo, com' è costume degli statistici, questa fecondità,

me-diante

il

rapporto dei matrimoni di un anno ai fanciulli legittimi nati nel medesimo anno, la troviamo

nel 1865 notevolmente diminuita in Italia

(4,05

nascite per matrimonio) in confronto del 1864

(4,59

nascite

per matrimonio).

La qual diminuzione deve considerarsi come un fatto puramente accidentale, dipendente dal numero

eccezionalmente cresciuto dei matrimoni nel 1865.

Anche nei singoli compartimenti, non che nei comuni urbani e nei comuni rurali, si osservano, come

apparisce dal seguente quadro, notevoli diminuzioni.

.

lIIATBllIIOlq l'ASCITE LEGITTIM.

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nascite IPgittime per

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I

CONFRONTI "INTERNAZIONALI. -

Dei sedici stati compresi nel seguente specchietto, in cui la

Fran-cia rappresenta

l'

infimo grado della fecondità (3, 07) e la Grecia

il

massimo

(4,49),

l'

Italia occupa

il

dodicesimo posto

(4,44).

ST A T I per ordine crescen te

della fecondità

dei

matrimoni

FRUCIA . • • • • • • • • • • . ANNOVER • • . . . . • • • • • • . SVRZIA. • .• • • . . . • • • • NORVEGIA • . • • . • . • . . . . INGHILTERRA. • • • •• . . • • AUSTRIA • . . . . _ • • • • . • . BELGIO • . • • . . • . • . • . • . 1\ A K K I

i

FECOl'lDITÀ delle dei

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Osservazioni

l

Matrimoni

1851-1860

Il

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I

I

1856-00

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I

1858-62

1859-63

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3,95

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~,02 ~,09 STATI

ver

ordine cresCl!n te della recondita dei matrimoni

(8)

-

X I

-STATO

ClVILE DEI

CONIUGI. -

I matrimoni, nel 1865, non che nei due anni precedenti e nel triennio,

si ripartirono, secondo la combinazione dello stato civile dei coniugi, nel modo infrascritto:

I

MATRIMONI

DlFFF.RENZE NEL '1865

~ ~

----Sul

186~

Sul triennio

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...

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+

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177 382

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187390

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+

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I

+

8, 88

-- I I

Il maggiore aumento avvenuto nelle quattro categorie di coniugi dal 1864 al 1865, si verificò nei

matrimoni fra celibi, i quali crebbero di 25347 (18,02 per 100) sull'anno precedente, e di 16481 (9,93

per 100) sulla media del triennio.

SOPRA 1000 MATRUIONI

su -100 CONIUGI

I

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1

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I

Dai precedenti rapporti si rileva che i matrimoni in prime nozze (tra uomini e donne celibi) vanno d'anno

in anno aumentando di numero (792 per 1000 nel 1863, 807 nel 1865) a scapito dei matrimoni in seconde

e. terze nozze, i quali da 208 su 1000 nel 1863, erano discesi a 193 su l 000 nel 1865.

Istituendo, rispetto ai singoli sessi, questo medesimo rapporto tra i matrimoni in prime e seconde

nozze, abbiamo, nel 1865, su 100 coniugi maschi ,85 celibi e 15 vedovi, e su 100 coniugi femmine 91

fan-ciulle e 9 vedove. Si può quindi concludere che, a parità di matrimoni, le seconde nozze sono negli

uo-mini molto più frequenti che nelle donne.

Anche dei compartimenti stimiamo opportuno di dare distinto, in cifre assolute e proporzionali,

il

nu-mero dei matrimoni, secondo la diversa combinazione dello stato civile dei coniugi.

I matrimoni in prime nozze sono più che in ogni altro compartimento numerosi nella Liguria, 847

su 1000, nel Piemonte (827) e nella Lombardia (825), mentre invece la Basilicata (769) e la Sardegna

(671)

ne offrono

il

minor numero.

I matrimoni fra celibi e vedove procedono, nei quattordici compartimenti, tra un

minimum di 28

per l 000 nell' Emilia, e un

maximum di 72 per 1000 in Sardegna. In generale poi questa combinazione

di matrimoni è molto meno frequente nell'Italia settentrionale e media, ove non supera

il

35

per 1000,

che nella meridionale ed insulare, ove non se ne hanno mai meno di 47 per 1000.

Un' identica legge topografica seguono i matrimoni tra vedovi, ove se ne eccettui l'Emilia, la quale si

avvicina per questa parte piuttosto alle proporzioni dell' Italia meridionale.

(9)

uni--

X I l

-forme dei precedenti. Pur tuttavia si può dire essere l'Italia media quella che ne dà un maggior numero;

130 per 1000 le Marche, 116

l'

Umbria e 113 la Toscana.

I

P/IIMONTB. ' • ' . , . . _ . LIGURIA. ' . • . • • • • LOMBARDIA . • . , • • • . • EMILIA • . • • • • • • ' ••• l'MBRIA. . . • .• " MaCHa. . • • . . ••. ,

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-91-

9

L'ultima parte del precedente specchio ci offre la giusta proporzione in cui stanno i matrimoni in

prime e seconde nozze rispetto al sesso dei coniugi. Da queste cifre si rileva che anche nei

comparti-menti, come già vedemmo per

iI

regno, salvo piccolissime differenze dall' uno all' altro, i vedovi che vanno a

seconde nozze, sono in numero molto maggiore delle vedove; le quali però si rimaritano più di frequente

nella parte meridionale ed insulare del regno, che non nella superiore e media. Il qual fatto ha ciel re·

sto la Bua naturale spiegazione nella età precoce in cui le donne vanno a marito in quella parte

d'Ita-lia, ove si hanno fanciulle che si maritano all' età di dodici e fino di undici anni.

CONFRONTI INTERNAZIONALI. -

Alla classazione dei matrimoni, secondo lo stato civile dei coniugi,

quale fu in Italia nel triennio 1863-65, contrapponiamo i risultati corrispondenti di altri Stati europei.

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(10)

-

XIII

-L'Italia vince nel numero dei matrimoni in prime nozze l'Austria, la Baviera e i Paesi Bassi; non

raggiunge il Belgio, la Francia, l'Inghilterra, la Norvegia, la Spagna e la Svezia. Nei matrimoni tra

vedovi, 1'ltalia insieme coll' Inghilterra e coi Paesi Bassi, offre un rapporto (48 su 1000), che non è

su-perato che dalla Spagna (52 su 1000). Nella frequenza de' matrimoni tra celibi e vedove, noi andiamo a pari

colla Svezia (46 per

lOOOì,

ci

discostiamo appena dal Belgio (47 per 1000), siamo superiori alla

Fran-cia, all' Inghilterra, e àlla Spagna, non raggiungiamo 1" Austria, la Baviera, la Norvegia e i Paesi Bassi.

Le tavole nunziali della Baviera, dell' Austria e dei Paesi Bassi, sono le sole che presentano, a confronto

delle nostre (109 per l 000), una maggior quantità di matrimoni tra vedovi e celibi

MATRIMONI SECONDO L'ET1\. DEI CONIUGI. -

Una nuova ed importante indagine, incominciata nel 1865,

ci permette di arricchire le presenti considerazioni di copiosi dati sulla età rispettiva dei coniugi al

momento della lorò unione.

Dalle cinque seguenti tavolette, in cui le moltiplici combinazioni dell' età dei coniugi sono date tanto

pel complessivo loro numero, cioè senza distinzione di stato civile, quanto per ciascuna delle quattro

cate-gorie tra celibi .. tra celibi e vedove .. tra L'edovi e celibi e tra vedovi .. apparisce quasi evidente all' occhio,

secondo

il

vario aggrupparsi e diradarsi delle cifre, quale sia la legge secondo la quale si compie

que-. st' atto civile nelle varie età della vitaque-.

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Così l'età in cui gli uomini si mostrano più proclivi al matrimonio coincide tra i 25 e i 30 anni (73992

su 205651); mentre per le donne cotesto periodo

è

da 20 a 25 anni (89738 su 205651).

Le due combinazioni più frequenti de' matrimoni avvengono tra uomini di 25 a 30 anni e donne

di 20 a 25 (37459), e tra uomini e donne di 20 a 25 anni (26782 matrimoni).

I matrimoni che si contraggono in età avanzata, sono di gran lunga più frequenti tra gli uomini

che non tra le donne. Infatti, mentre

il

quadro precedente registra tra

i

coniugi 388 uomini da 70 a 75

anni, 123 da 75 a 80 e 25 da 80 anni in poi, non ne annovera tra le donne che 58 da 70 a 75, 14 da 75

a

80,

e

9

da 80 in poi.

(11)

-

X I V

-Che anzi di questi matrimoni, che chiameremo immaturi, crediamo opportuno darne specificatamente

il

numero per ciascun anno e compartimento per compartimento, onde meglio nppnrisca quanta parte

possa avere in questo fatto la precocità dello sviluppo fisico, portata dalla natura del clima, e quanta la

imprevidenza delle persone.

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La Sicilia, come del resto era da prevedere, dà

il

maggior numero di matrimoni precoci

(584

fem-mine, 4 maschi); tengono il secondo posto, per questo stesso fatto, le provincie continentali dell' ex

Re-gno di Napoli, ove 355 spose e 12 sposi non avevano raggiunto 15 anni. Quasi la metà

(J69)

di cotesti

matrimoni precoci appartengono alle Calabrie. Le Puglie noverano una sposa di Il anni, del qual fatto si

ha un altro esempio nella Sardegna, ove per la intera categoria da

15

anni in giù si contarono 42 spose

e nessuno sposo.

Fin qui i fatti corrispondono alle condizioni climateriche dei luoghi e fisiologiche delle popolazioni.

Più anormale si presenta invece

il

fatto del Piemonte, ove si ebbero, nel

1865,

54 casi di matrimoni

immaturi (53 spose e l sposo). La Liguria ne dette 22, 7 la Lombardia. Scarsissimi esempi di questo

fatto presenta invece

r

Italia centrale, la quale tutta insieme, Emilia, Umbria, Marche e Toscana, non

ebbe che 14 matrimoni precoci (12 spose e 2 sposi).

Le disposizioni del nuovo codice civile, che limitano a 14 anni per la donna e a

18

per 1'uomo 1'età

del matrimonio, varranno a ristringere

il

numero di queste unioni che, tanto nel rispetto fisico quanto

nel rispetto morale, non offrono i migliori elementi per la buona

costituzi~ne

della famiglia.

Proseguendo nell' esame del1e tavole matrimoniali, è da osservare che i matrimoni in prime nozze,

i quali formano quasi i quattro quinti di tutti i connubii, offrono nella combinazione delle rispettive età

dei coniugi dei fatti di una singolare eccentricità che ci piace di far rilevare. Così abbiamo 3 spose di

oltre 80 anni, due delle quali si sono unite in matrimonio ad uomini da 25 a 30 e da 30 a 35 anni. Anche

più singolare è

il

matrimonio di una giovane da 20 a 25 anni con un vecchio di oltre 80.

Qui pure i connubii tra uomini da 25 a 30 anni e donne da 20 a 25 (35773) e tra donne ed uomini

da 20 a 25

(26318)

sono più numerosi che in ogni altra combinazione di età .

. Solo 23 uomini e 9 donne celibi contrassero matrimonio oltre

l'

età di 70 anni.

(12)

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165

98~

Anche nella seguente tavola dei matrimoni tra celibi e vedove, 9043 in tutti, v' ha un caso di

straordi-naria sproporzione di età tra lo sposo, da 25 a 30 anni, e la sposa, di oltre 80 anni. Dalla stessa tavola

si rileya ancora che 1'età in cui la donna va più frequentemente a seconde nozze è tra i 30 e

i

35 anni,

mentre per gli uomini

il

maggior numero dei matrimoni coincide sempre tra

i

25 e i 30 anni.

ETA DELLA DONNA

I

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90.3.

(13)

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xvm-Per dare una dimostrazione anche pm evidente e precisa della graduazione dei coniugi per. ogni

singola età, e della varia proporzione che in essa hanno gli uomini rispetto alle donne,

giove~à

aver

pre-sente

ìI

seguente prospetto, in cui i dati statistici del 1865 sono riprodotti età per età, e ne'loro

risulta-menti effettivi e proporzionali,

La sproporzione tra i due sessi

è

massima al di sotto dei 15 anni: in quella età ad ogni 100 uomini

corri-dono 5380 donne; quasi identica si mantiene la sproporzione a 15 anni, 100 : 5286; a 16 an_ni

il

rap-porto non è più che di 100 : 2912. La prevalenza delle donne si mantiene sino al periodo da 20 a 25

anni, nel quale per ogni 100 coniugi maschi si hanno l:>:> coniugi femmine. Dai 25 anni in poi 1'uomo

prevale costantemente alla donna; prevalenza che raggiunge

il

suo massimo grado, 100 : 11, nel periodo

da 75 a 80 anni.

ETÀ

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Sotto

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38

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Un' altra indagine anche più importante e ct>nclusiva vogliamo

ag-giungere a completare e chiarire questo punto statistico dell' età dei coniugi.

ETÀ DEI CONIUGI

in rapporto alla popolazione delle età corrispondenti

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