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Ringraziamenti
Innumerevoli sono le persone che vorrei ringraziare alla conclusione della presente Tesi di Laurea, e con essa del mio percorso di studi universitari.
Innanzitutto, mi corre d’obbligo ringraziare i miei “datori di lavoro”, ovvero il prof.
Domenico Taddei e il prof Giuseppe Tuoni, che mi hanno permesso di lavorare su un tema progettuale, che non poteva essere più bello ed interessante di questo. Li ringrazio per avermi dato questa possibilità, e per l’attenzione e la competenza dimostrata in questo percorso formativo.
Vorrei inoltre ringraziare i loro assistenti, l’ing. Massimo Fiorido, e l’ing. Francesco Leccese. Le lunghe ore di attesa per ottenere un ricevimento sono state sempre ampiamente ricompensate dall’attenzione con la quale si sono dedicati alla mia tesi, instaurando con il sottoscritto un rapporto non più “professore-studente”, ma un rapporto “maestro-allievo”, sicuramente ben più stimolante e formativo.
Vorrei inoltre ringraziare la mia famiglia, Fulvio, Pnina e Marco, che sempre mi hanno voluto bene in questi anni, e mai come in questi giorni me lo stanno dimostrando, sopportandomi ben oltre il dovuto.
Con loro, vorrei ringraziare tutti quei parenti “lontani”, ed in particolare i “nonni d’America” che, nonostante la lontananza, non hanno mai fatto venir meno il loro appoggio e i loro incoraggiamenti per arrivare a questo traguardo.
Vorrei inoltre ringraziare tutte quelle persone incontrate in questi anni di università, che hanno reso la carriera universitaria non un semplice percorso di studi, ma un percorso di vita e di crescita formativa. In particolare, vorrei ringraziare Cristina R., colei che più mi ha dovuto sopportare, visto che arriviamo a questo traguardo assieme, e il mitico gruppo MOMIX (Raffaella, Monica, Marco, Paola), che più di ogni altro mi ha aiutato, sia dentro che fuori dall’università. Con loro, vorrei ringraziare anche Elisa, Barbara, Arianna, Cristina A., Fabio, Valeria, Claudio e soprattutto Giulia, conosciuti sui banchi delle aule, ed ora più spesso sui tavoli delle varie birrerie sparse per i mondo.
Vorrei inoltre ringraziare quegli amici che, per il forte legame instaurato, ormai non vengono più chiamati per nome, ma con un soprannome. Loro hanno dovuto sopportarmi più di tutti gli altri al di fuori dell’università, e le mia “bambinate”. Parlo, ovviamente, del Conte, di Baciccia, del Pelle, del Ricci e di Wolf. Ma anche di Francesca, la mia amica giramondo.
Infine, da futuro ingegnere-architetto, ovvero “costruttore di spazi per l’uomo”, un saluto ai ragazzi di Rebeldia e del Chicco di Senape, loro sì, veri costruttori di un mondo migliore.
