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R E R Q UINDICESIMO RAPPORTO SULLA LEGISLAZIONE

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Q UINDICESIMO R APPORTO

SULLA LEGISLAZIONE

DELLA R EGIONE E MILIA- R OMAGNA

X Legislatura - Anno 2016

Q UINDICESIMO R APPORTO

SULLA LEGISLAZIONE

DELLA R EGIONE E MILIA- R OMAGNA

X Legislatura - Anno 2016

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Q UINDICESIMO RAPPORTO SULLA LEGISLAZIONE DELLA R EGIONE E MILIA- R OMAGNA

X Legislatura - Anno 2016

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NOTA DI SINTESI

5 SEZIONE I I DatIquantItatIvIrelatIvIallattIvItàDIproDuzIonenormatIvaregIonale

anno 2016 - X legIslatura 17

SEZIONE II InIzIatIvaDeIprogettIDIlegge eDella proDuzIonelegIslatIvaeffettIva

anno 2016 - X legIslatura 31

SEZIONE III fase IstruttorIa e DecIsorIa Del proceDImento legIslatIvoregIonale

anno 2016 - X legIslatura 43

SEZIONE IV DImensIonIDelleleggIetempIDelproceDImentolegIslatIvoregIonale

anno 2016 - X legIslatura 53

SEZIONE V DelegIfIcazIone e attIvItà ammInIstratIva Delle commIssIonIeDell’aula

anno 2016 - X legIslatura 59

SEZIONE VI prerogatIveDeIconsIglIerI

anno 2016 - X legIslatura 69

SEZIONE VII DatIsostanzIalIDelproceDImentolegIslatIvoregIonale

anno 2016 - X legIslatura 77

SEZIONE VIII IlcontenzIosocostItuzIonale

anno 2016 - X legIslatura 85

IlmIglIoramentodellaqualItàsostanzIaledellalegIslazIone

anno 2016 - X legIslatura 91

schedetecnIche-fInanzIarIesullaquantIfIcazIonedeglIonerIrelatIvIalleleggIregIonalI esulletIpologIedellecopertureadottate

anno 2016 115

lapartecIpazIoneallaformazIoneeattuazIonedeldIrItto dell’unIone europea

anno 2016 - X legIslatura 121

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Premessa

Il rapporto sulla legislazione analizza i principa- li dati quantitativi e qualitativi inerenti l’attività di produzione normativa, nonchè l’attività ammini- strativa, svolta annualmente in Regione, al fine di individuarne le principali tendenze evolutive.

La stesura del rapporto si colloca tra gli strumenti per la qualità della normazione, in forza di quanto previsto dal comma 2, dell’art.45 del nuovo Re- golamento interno, avente ad oggetto “Metodi per l’esercizio dell’attività legislativa, di programmazio- ne e regolamentare”, e, dall’inizio della X legisla- tura, esso rientra altresì tra le competenze attribuite alla I Commissione assembleare permanente “Bi- lancio, Affari generali ed istituzionali”.

Il rapporto sulla legislazione della Regione Emilia- Romagna è realizzato annualmente dal Servizio affari legislativi e coordinamento commissioni as- sembleari, e giunge quest’anno alla quindicesima edizione. L’attività di monitoraggio della produzione legislativa regionale è infatti cominciata, nella no- stra Regione, a partire dall’anno 2002, inizialmen- te “suggerita” dall’Osservatorio sulla legislazione della Camera dei Deputati e, successivamente,

“stimolata” da analoghe iniziative di monitoraggio normativo intraprese da altre regioni.

Ormai da diversi anni il rapporto viene anche

NOTA DI SINTESI

pubblicato nel sito web dell’Assemblea legislativa;

esso, infatti, non intende offrire al lettore soltanto un monitoraggio statistico di ciò che è stato pro- dotto a livello legislativo nell’anno di riferimento e in quelli precedenti, bensì assolve anche ad una funzione di “comunicazione” alla società civile del- la realtà regionale, dei suoi processi decisionali, costituendo altresì una possibile occasione di rifles- sione per i Consiglieri, per i dirigenti e per tutti i funzionari e tecnici che operano nel settore.

Oggetto e struttura complessiva del “Quindicesimo rapporto”

Il “Quindicesimo Rapporto sulla legislazione della Regione Emilia-Romagna” ha ad oggetto l’attività di produzione normativa, ma anche l’attività am- ministrativa e di controllo, svolta in Regione dal 1 gennaio al 31 dicembre 2016, ovvero, nel secon- do anno di avvio della X legislatura.

I principali dati quantitativi e sostanziali che attengo- no alla legislazione regionale prodotta lo scorso anno sono stati analizzati, talvolta, in raffronto con i dati inerenti la produzione legislativa dell’anno di avvio della X legislatura, talvolta, con i dati complessivi delle due precedenti legislature (VIII e IX), al fine di valutare se le relative tendenze risultino o meno confermate anche nel primo biennio della corrente legislatura.

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NOTA DI SINTESI

Circa la struttura interna del rapporto, si è rite- nuto opportuno raggruppare i grafici e le tabelle in alcune sezioni, che ripercorrono la successione delle principali fasi in cui si articola il procedimen- to legislativo regionale (ovvero, l’iniziativa legisla- tiva - l’istruttoria in Commissione - la decisione in Aula). Altre sezioni, invece, sono dedicate al monitoraggio dei tempi del procedimento legisla- tivo, all’attività amministrativa delle Commissioni e dell’Aula e alle prerogative dei consiglieri.

In particolare, la prima parte del “Quindicesimo rapporto” monitora sia la produzione legislativa effettiva dello scorso anno, che i progetti di legge regionali presentati dal 1 gennaio al 31 dicembre 2016, analizzandone l’iniziativa ed il loro tasso di successo. Seguono, poi, i dati inerenti la fase istruttoria del procedimento legislativo nelle Com- missioni e la fase decisoria in Aula, che riguar- dano, in particolare, la presentazione e votazione di emendamenti, lo svolgimento delle sedute, le udienze conoscitive e le audizioni indette dalle Commissioni.

Si è proseguito poi il monitoraggio dell’attività am- ministrativa dell’Assemblea, esaminando, in parti- colare, gli atti di indirizzo, le delibere e gli atti pro- grammazione generale deliberati dall’Assemblea, nonchè i pareri resi, per legge, dalle Commissioni assembleari su atti non regolamentari della Giunta.

Continua ad essere monitorata anche la tendenza della legislazione regionale a “delegificare,” attra- verso l’analisi delle leggi che rinviano la discipli- na di ulteriori aspetti della materia, o l’esecuzione della legge stessa, a successivi atti non legislativi (come vedremo in seguito, perlopiù della Giunta e della Regione e in minore misura dell’Assemblea).

Si è poi proseguito il monitoraggio dell’attività di sindacato ispettivo e dell’esercizio del diritto di ac- cesso da parte dei Consiglieri regionali, ai sensi dell’art.30 dello Statuto.

Una sezione del Rapporto è inoltre dedicata ai principali dati “sostanziali” inerenti la produzione legislativa dello scorso anno. Si sono pertanto clas- sificate le leggi approvate nel 2016 sulla base dei seguenti criteri: la tipologia prevalente; la tecnica redazionale utilizzata dal legislatore; i macrosettori di intervento legislativo; la riconducibilità alla po- testà legislativa regionale concorrente o “primaria”

di cui all’art.117, commi 3 e 4 della Costituzione.

Si sono anche analizzate le “dimensioni” e i tempi del procedimento legislativo regionale, calcolan- do, in particolare, il numero dei giorni che im- piega un progetto di legge dall’assegnazione alla Commissione assembleare competente all’appro- vazione in Aula, e dal licenziamento in Commis- sione all’approvazione in Aula.

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NOTA DI SINTESI

Ai capitoli conclusivi del Rapporto, come sempre dedicati al miglioramento della qualità sostanzia- le della legislazione e all’attività europea ed inter- nazionale della Regione, dallo scorso anno si è aggiunto un ulteriore capitolo, riguardante l’ado- zione, nel procedimento legislativo regionale, del- le schede tecnico- finanziarie (S.T.F.), così come previsto dall’articolo 48 del regolamento interno.

Principali tendenze della legislazione regionale

(anno 2016-X legislatura)

In via di estrema sintesi, la maggior parte dei dati inerenti la produzione normativa e l’attività ammi- nistrativa svolta nella nostra Regione nel corso del 2016, conferma alcune tendenze “fondamentali”

della legislazione regionale, già rilevate nel corso delle precedenti legislature.

Queste le principali tendenze:

a) la stabilizzazione del numero delle leggi appro- vate che fa seguito al progressivo decremento, registrato soprattutto nel passaggio dalla VII all’ VIII legislatura. Il numero complessivo delle leggi scende, infatti, progressivamente, da 49 nel 1996 a 27 lo scorso anno.

Come già rilevato nei precedenti rapporti, la

tendenza relativa al calo e alla successiva sta- bilizzazione del numero delle leggi approvate nel corso delle legislature, è connessa, in pri- mo luogo, alla volontà del legislatore regio- nale di effettuare interventi di semplificazio- ne e riordino del corpus normativo mediante

“poche” leggi ma di “settore,” di cui alcune a carattere “organico”, ovvero, leggi dirette a riordinare o ridisciplinare intere materie o set- tori della legislazione regionale, disponendo contestualmente l’abrogazione di leggi ritenute ormai superate (ad esempio, nel 2016 si con- tano 3 leggi di carattere “organico”, ovvero, la L.R. n.4 “Ordinamento turistico regionale - si- stema organizzativo e politiche di sostegno alla valorizzazione e promo-commercializzazione turistica. Abrogazione della legge regionale 4 marzo 1998, n. 7 (Organizzazione turistica regionale - interventi per la promozione e la commercializzazione turistica)”, la L.R. n.16

“Testo unico per la promozione della lega- lità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili” e la L.R. n.19

“Servizi educativi per la prima infanzia. Abro- gazione della L. R. n. 1 del 10 gennaio 2000”.

In secondo luogo, nella valutazione comples- siva del decremento e successiva stabilizzazio- ne della produzione legislativa regionale che

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NOTA DI SINTESI

Infatti, nel primo biennio della X legislatura si registra un’intensa attività di razionalizzazione del corpus normativo regionale, attraverso l’a- brogazione di ben 107 leggi (delle quali, 41 sono state abrogate nel 2015 e ulteriori 66 sono state abrogate nel 2016; in entrambe i casi la maggior parte delle abrogazioni sono state realizzate ad opera del “Collegato alla legge comunitaria regionale” di ciascun anno).

Circa il numero delle leggi regionali vigenti al 31 dicembre 2016, esso si attesta a 644 (dato che si ricava, per convenzione adottata fin dal primo rapporto sulla legislazione, sottraendo dal nume- ro complessivo delle leggi regionali approvate dalla prima legislatura, ovvero 1755, sia il nu- mero delle leggi abrogate, cioè 824, che quello delle leggi di carattere finanziario, ovvero 287, poichè, in linea generale, queste ultime hanno efficacia solo per gli anni di riferimento).

Le 644 leggi vigenti al termine dello scorso anno costituiscono soltanto il 37% del totale delle leggi complessivamente approvate dalla prima legislatura (anno 1971). Se si considera che tale rapporto percentuale nelle legislature precedenti (in particolare la VII e l’VIII) si atte- stava stabilmente al 44%, il calo al 37%, che si registra lo scorso anno, testimonia la costante volontà del legislatore di razionalizzare negli anni il corpus normativo regionale.

si registra dalla VI legislatura al primo biennio della X legislatura, non si deve inoltre tralascia- re che, in alcuni importanti ambiti la Regione Emilia-Romagna continua ad intervenire anche attraverso atti amministrativi cui la legge rinvia (c.d. fenomeno della “delegificazione” come sopra anticipato). Risultano infatti approvate, nell’VIII legislatura, 283 delibere dell’Assem- blea e 177 nella IX legislatura. Con riferimento poi al primo biennio della corrente legislatura, le delibere approvate nel 2015 risultano 55 (di cui 9 atti di programmazione) e lo scorso anno ne sono state approvate 49 (di cui 14 atti di programmazione).

b) La costante esiguità della produzione regola- mentare regionale, con solo 2 regolamenti ap- provati lo scorso anno. A tal proposito si ricor- da che, poiché dalla prima legislatura (anno 1971) sono stati emanati complessivamente 99 regolamenti e 56 sono stati abrogati, al 31 dicembre 2016 risultano vigenti nella nostra Regione 43 regolamenti.

c) In tema di abrogazioni di leggi, il processo di riordino e razionalizzazione della legislazione regionale, avviato soprattutto nella VII e IX le- gislatura (rispettivamente con 82 e 79 leggi abrogate), prosegue in modo ancora più rile- vante nella vigente legislatura.

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NOTA DI SINTESI

d) In merito alla tendenza relativa alla costante su- periorità del contributo dei Consiglieri, rispetto alla Giunta, all’iniziativa dei progetti di legge, si segnala che, lo scorso anno, diversamente da quanto rilevato negli anni e legislature prece- denti, è risultato superiore il numero dei progetti di legge presentati dalla Giunta (ovvero 33), ri- spetto al numero dei progetti presentati dai Con- siglieri (ovvero 26). Pertanto, solo continuando a monitorare l’iniziativa legislativa nei prossimi rapporti della corrente legislatura, sarà possibile confermare o meno la tendenza sopra descritta.

Si ricorda inoltre che, lo scorso anno, non è stato presentato nessun progetto di legge di iniziativa popolare.

Sempre lo scorso anno sono state presentate anche 8 proposte di legge alle Camere di ini- ziativa consiliare (3 di esse, al momento in cui si scrive, risultano assegnate alla Commissio- ne competente, per 1 proposta invece è stato già nominato il relatore, mentre per quattro di esse è stato approvato un ordine del giorno di non passaggio all’esame degli articoli). Risul- tano invece approvate nel 2016, con delibera consiliare, 2 proposte di legge alle Camere tra quelle presentate nel 2015 (trattasi dell’ogget- to n.708 “Modifica all’articolo 172 del decre- to legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo

codice della strada) e s.m.i.”, e dell’oggetto num. 812 “Abrogazione dei decreti del Mini- stero dell’Ambiente e del Territorio e della Tu- tela del Mare del 14 febbraio 2013, n. 22 e 20 marzo 2013. Effetti sulle istanze pendenti”).

Con riferimento all’anno 2016 risulta anche che per 15 progetti di legge è stato approvato in Aula un ordine del giorno di non passaggio alla votazione degli articoli. Tenendo presente che anche nel 2015 si registravano altri 10 pro- getti respinti in Aula, e confrontando i dati con gli anni delle precedenti legislature, emerge, nel primo biennio della X legislatura, un sensi- bile aumento del numero dei progetti di legge respinti in Aula (solo 18 progetti, infatti, erano stati respinti nel corso di tutta la IX legislatura).

e) La superiorità del contributo della Giunta, ri- spetto ad ogni altra iniziativa, alla produzione legislativa effettiva (anche nel 2016 la percen- tuale delle leggi approvate di iniziativa della Giunta è superiore al 50% del totale, rag- giungendo il 78% delle leggi approvate. Nello stesso anno, invece, il contributo dell’iniziativa consiliare e dell’iniziativa mista si attesta per entrambe ad un 11%, con 3 leggi approva- te per ciascuna). Si ricorda che, per leggi di

“iniziativa mista”, si intende il caso in cui una legge regionale nasce dall’abbinamento, in

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NOTA DI SINTESI

fase istruttoria, di più progetti di legge aventi oggetto simile, e presentati da più soggetti tra quelli a ciò legittimati (ovvero, Giunta, Consi- glieri, iniziativa popolare e degli enti locali).

f) Il maggior carico istruttorio della I Commissio- ne “Bilancio programmazione affari generali ed istituzionali” (lo scorso anno, come negli anni precedenti, la I Commissione assembleare conta il maggior numero di progetti licenziati poi dive- nuti legge, ovvero 15. In particolare, come già nel 2015, anche per il 2016, su tale dato ha in- ciso anche il recepimento da parte della nostra Regione del decreto legislativo n. 118 del 2011, che ha previsto che a decorrere dal 1° gennaio 2015 le amministrazioni pubbliche territoriali e i loro enti strumentali in contabilità finanziaria con- formassero la propria gestione a regole contabili uniformi. Il D.Lgs 118/2011 ha, infatti, ridefinito l’ordinamento finanziario e contabile delle regio- ni ispirandolo al principio della programmazio- ne e prevedendo dei passaggi che ripercorrono quelli del bilancio statale. Il punto di partenza è il

“Documento di Economia e Finanza Regionale”

(DEFR), che viene approvato con delibera dell’As- semblea legislativa e detta le linee strategiche e politiche cui dovrà essere improntato il bilancio di previsione. Il DEFR descrive gli scenari economi- co-finanziari internazionali, nazionali e regionali,

le politiche da adottare, gli obiettivi della legge di bilancio ed espone il quadro delle risorse dispo- nibili per la programmazione regionale unitaria.

Il DEFR è strettamente collegato al Documento di Economia e Finanza (DEF) che rappresenta il principale strumento della programmazione eco- nomico-finanziaria nazionale in quanto indica la strategia economica e di finanza pubblica nel medio termine. Conseguente al DEFR è il bilancio di previsione finanziario, di durata almeno trien- nale, che rappresenta contabilmente le previsio- ni di natura finanziaria riferite all’arco temporale considerato nel DEFR. Nell’ambito della sessione di bilancio, oltre al bilancio di previsione, la Re- gione adotta, in relazione alle esigenze derivanti dallo sviluppo della fiscalità regionale, una legge di stabilità regionale, contenente il quadro di ri- ferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio di previsione.

Visto, dunque, il contenuto “vincolato” impartito dal D.Lgs 118/2011 al bilancio di previsione e alla legge di stabilità, nell’ambito della sessione di bilancio sono previste delle “leggi collega- te” mediante le quali possono essere disposte modifiche ed integrazioni a disposizioni legisla- tive regionali che, quindi, possono poi riflettersi sul bilancio, sempre nell’ottica di attuazione del DEFR. Il bilancio di previsione è successivamen- te oggetto del provvedimento di assestamento

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NOTA DI SINTESI

che, sempre con legge, dà atto del permane- re degli equilibri generali di bilancio e, in caso di accertamento negativo, assume i necessari provvedimenti di riequilibrio. In coerenza con il D. Lgs 118/2011, “collegate” alla legge di as- sestamento possono essere previste disposizioni che per attuare il DEFR modificano ed integra- no leggi regionali vigenti, anch’esse approvate nella medesima sessione di bilancio. Infine, nel corso dell’esercizio, il bilancio di previsione può essere oggetto di variazioni autorizzate con leg- ge cui possono essere “collegate” disposizioni per il conseguimento degli obiettivi del DEFR, che modificano altre leggi regionali e che ven- gono approvate nella medesima sessione (vedi la LR 7/2016). A chiusura del ciclo di program- mazione del bilancio resta poi ferma l’approva- zione, con legge, del rendiconto generale.

Tutto ciò premesso, lo scorso anno, sono state approvate 3 leggi (ovvero le leggi n.7, 13 e 25), “collegate” alle principali leggi regiona- li a contenuto finanziario, ovvero al Bilancio regionale, alla legge di assestamento e alla legge di stabilità. E’ evidente, pertanto, che a seguito dell’armonizzazione finanziaria impo- sta dal decreto legislativo n. 118 del 2011, il carico istruttorio della I Commissione è ten- denzialmente destinato ad aumentare anche negli anni a venire.

g) Il ricorso costante alle udienze conoscitive quale principale strumento di partecipazione popolare al procedimento legislativo (lo scorso anno ne sono state indette 11 per progetti di legge e 6 per atti amministrativi, a fronte di 2 audizioni indette per progetti di legge).

Risultano poi essere state presentate 5 petizio- ni, di cui 4 sono state chiuse.

h) La superiore capacità emendatrice dei P.d.l.

propria delle Commissioni rispetto all’Aula (e ciò sia in termini di numero di leggi emendate che di emendamenti approvati).

A tal proposito si deve però segnalare che, nel 2016 (come del resto nel 2015), rispetto alle precedenti legislature, si è avuto un sensibile incremento del numero degli emendamenti presentati, sia in Commissione che in Aula.

In Commissione, infatti, lo scorso anno sono stati presentati 802 emendamenti (pari a 30 emendamenti/ legge) a fronte, ad esempio, di 428 emendamenti (pari a 18 emendamenti/

legge) presentati nel 2011. Analogamente, in Aula sono stati presentati lo scorso anno 905 emendamenti (pari a 33 emendamenti/legge) a fronte di 251 emendamenti presentati nel 2011 (pari a 10 emendamenti/legge).

Il dato, invece, del numero medio di emenda- menti approvati nel 2016, sia in Commissione

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NOTA DI SINTESI

che in Aula (ovvero, 12 emendamenti/legge in Commissione e 3 emendamenti/legge in Aula) non si discosta sostanzialmente da quello rile- vato negli anni precedenti.

i) Il ricorso costante e significativo del legislatore regionale alla “delegificazione” quale strumen- to per alleggerire il corpus normativo regiona- le (ben il 78% delle leggi approvate lo scorso anno contengono delegificazioni) e la superiori- tà del numero di rinvii ad atti non legislativi della Giunta, in linea con la ripartizione di competen- ze prevista dallo Statuto tra Giunta e Assemblea (nelle leggi approvate nel 2016 risultano, in- fatti, 80 rinvii a successivi atti della Giunta, 50 rinvii ad atti della Regione, e soltanto 11 rinvii a successivi atti di competenza dell’Assemblea).

l) Stabile e significativa nel corso delle legislature risulta mantenersi, come sopra anticipato, an- che l’attività di programmazione dell’Assem- blea, monitorata attraverso l’analisi dei princi- pali atti di pianificazione e indirizzo dalla stessa approvati (nel 2016, in particolare, le delibere approvate sono state complessivamente 49, di cui 14 atti di programmazione).

m) Sul piano sostanziale si rileva che, nel 2016, dei 6 macro-settori in cui convenzionalmente si accorpano i possibili ambiti di intervento legi-

slativo, quelli più coperti, con 7 leggi ciascuno, risultano essere il macro-settore dell’Ordina- mento istituzionale e il macro-settore dei Servi- zi alle persone.

Come prima anticipato, lo scorso anno sono state approvate tre leggi riconducibili alla tipo- logia dei “collegati”. Poiché tali leggi perlopiù intervengono in modifica di leggi precedenti e toccano ambiti e materie tra loro estrema- mente differenti, nel Quindicesimo Rapporto si è ritenuto opportuno continuare a prevedere, come l’anno precedente, un ulteriore macro- settore in cui poterle classificare, e lo si è de- nominato “Multisettore”.

Volgendo invece uno sguardo alle tre preceden- ti legislature si ricorda che, complessivamente, nell’arco di quindici anni, il legislatore regiona- le ha coperto in modo piuttosto omogeneo tutti i macrosettori di intervento legislativo, sia pur riservando sempre un’attenzione particolare al macrosettore dell’ “Ordinamento istituzionale”.

n) La costante prevalenza, sempre sul piano so- stanziale, delle leggi che costituiscono eserci- zio di potestà “concorrente”, rispetto a quelle riconducibili alla potestà “primaria”(delle 27 leggi approvate nel 2016, infatti, il 59% co- stituiscono esercizio di potestà concorrente, a fronte di un 41% di leggi riconducibili alla po-

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NOTA DI SINTESI

testà legislativa regionale primaria. Le leggi di potestà concorrente avevano costituito, rispet- tivamente, il 65%, il 59%, e il 60% delle leggi approvate anche nella VII, VIII e IX legislatura).

o) Sul piano del contenzioso Stato-Regioni, nel 2016 persiste, come nel corso di tutta la legisla- tura precedente, l’assenza di ricorsi del Governo avverso le leggi emiliano-romagnole (a fronte in- vece di 20 leggi impugnate nella VII legislatura, e di 7 leggi impugnate nel corso dell’VIII legi- slatura). Dato questo che dimostra come negli anni l’attività di produzione normativa regionale, grazie anche alle sentenze interpretative della Corte Costituzionale, sia risultata sempre più ri- spondente al sistema di riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni delineato nel novel- lato articolo 117 della Costituzione.

p) In costante e sensibile aumento, in relazione al tema delle prerogative dei Consiglieri regionali, il numero delle istanze di accesso presentate ex art.30 dello Statuto (nel primo biennio della cor- rente legislatura sono state infatti presentate ben 1308 istanze di accesso (di cui 640 nel 2015 e 668 lo scorso anno), cioè un numero quasi coincidente con il totale delle istanze presentate nel corso di tutta la IX legislatura, ovvero 1342.

Soltanto 402 istanze di accesso, invece, venne- ro presentate nel corso dell’VIII legislatura.

I dati appena visti, pertanto, unitamente a quelli relativi al costante e rilevante esercizio dell’atti- vità di sindacato ispettivo (nel 2016 sono state presentate 1362 interrogazioni e 38 interpel- lanze), confermano le conclusioni cui si era già pervenuti negli ultimi rapporti sulla legisla- zione, ovvero che, sia nella IX legislatura, che nel primo biennio della X legislatura, si rileva un tendenziale rafforzamento della funzione di

“controllo ispettivo” dell’Assemblea sull’attività della Giunta e dell’amministrazione regionale.

Anche dal monitoraggio dell’attività di valuta- zione delle politiche pubbliche svolta lo scorso anno (di cui si dirà meglio nel successivo para- grafo), risulta esercitata stabilmente la funzio- ne di controllo dell’Assemblea sull’attuazione delle leggi regionali.

Qualità sostanziale della legislazione

Come negli anni scorsi, un capitolo del Rapporto sulla legislazione regionale è dedicato al tema del

“Miglioramento della qualità della legislazione”.

L’esperienza maturata sull’attività di “controllo sull’attuazione delle leggi e valutazione delle poli- tiche”, già consolidata nella IX legislatura, prose- gue nella corrente legislatura con l’attività posta in capo alle singole Commissioni competenti per

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NOTA DI SINTESI

materia, le quali esaminano i progetti di legge che contengono una clausola valutativa e discu- tono le relazioni di ritorno.

La procedura che prevede la presentazione delle relazioni in risposta alle clausole valutative a cura dell’Assessore competente, iscritte all’ordine del giorno dell’Assemblea e assegnate alla Commis- sione competente per materia, si è oramai conso- lidata e il Servizio Affari legislativi e coordinamen- to commissioni assembleari in vista della seduta di discussione, elabora note tecniche a supporto dei Commissari. La nota tecnica, pur non entran- do nel merito dei contenuti della relazione e non rappresentando una sintesi della stessa, si occupa di evidenziare ai Consiglieri eventuali aspetti valu- tativi di rilievo e criticità rispetto alla metodologia e alle procedure utilizzate dalla Giunta.

Prosegue anche l’attività svolta dal gruppo di lavoro interdirezionale fra Assemblea e Giunta per l’analisi e l’applicazione delle clausole valutative, la cui com- posizione è stata aggiornata in seguito al processo di riorganizzazione che nel 2016 ha interessato le strutture di Assemblea e Giunta. Il gruppo si incon- tra per una prima valutazione tecnica delle clausole valutative e della rispondenza del contenuto delle relazioni a quanto richiesto dalle clausole, si aggior- na sulla tempistica delle clausole e sulle procedure per la presentazione delle relazioni agli organi as-

sembleari. Il presidio del rispetto delle tempistiche previste è esercitato attraverso lo strumento previsto dall’art.103 del Regolamento dell’Assemblea. Il Pre- sidente dell’Assemblea, con una formale lettera di richiesta alla Giunta, riepiloga le relazioni in sca- denza nel corso dell’anno. Questa richiesta è inse- rita nel “circuito della rendicontazione della Giunta nei confronti dell’Assemblea” che prevede la tenuta in evidenza delle scadenze di tutti gli impegni assunti dalla Giunta con leggi, atti di programmazione, de- libere, risoluzioni, ordini del giorno.

Nel 2016 l’Assemblea legislativa ha approvato otto leggi che contengono una clausola valutati- va. La Giunta ha presentato otto relazioni di ritor- no a clausole valutative, che sono state discusse nelle competenti Commissioni assembleari.

Inoltre, prosegue la collaborazione con CAPIRe, attraverso la partecipazione alle linee di lavoro previste dalla Convenzione fra Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regio- ni e delle province autonome e ASVAPP (Associa- zione per lo Sviluppo della Valutazione e l’analisi delle Politiche Pubbliche). Si segnala la parteci- pazione di un funzionario al Master in “Analisi e valutazione delle politiche pubbliche” organizzato dall’Università Cà Foscari in collaborazione con il Senato della Repubblica e con la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative.

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NOTA DI SINTESI

Circa le attività in tema di semplificazione, nel 2016 è stata predisposta una scheda informativo- descrittiva dei possibili effetti della regolamenta- zione “AIR semplificata”, realizzata nell’ambito della Convenzione tra l’Assemblea legislativa e il Dipartimento di Giurisprudenza (Area di Diritto Pubblico) dell’Università degli studi di Parma. La scheda è uno strumento per acquisire maggiore conoscenza della situazione sulla quale si vuole intervenire e consegnare ai consiglieri elementi e informazioni, in relazione ai progetti di legge di iniziativa assembleare.

Una prima sperimentazione è stata realizzata sul progetto di legge per il sostegno e la promozio- ne delle Pro loco, divenuto L. R. 5/2016. A seguito della sperimentazione è stato approvato lo sche- ma di “Scheda informativo-descrittiva dei possibili effetti della regolamentazione, AIR semplificata”

(Delibera dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea n. 36 del 2016).

Infine, in considerazione dell’art. 81 della Co- stituzione, dell’art. 19 della legge n. 196/2009, nonché delle indicazioni della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti, tutti i progetti di legge che comportano conseguenze economiche sono corredati da una scheda tecnico finanziaria (prevista anche dall’art. 48 del Regolamento in- terno dell’Assemblea) in cui sono quantificate le

entrate e indicati gli oneri relativi alle singole mi- sure previste. Le schede relative alle leggi appro- vate vengono pubblicate sulla banca dati dell’As- semblea legislativa «Demetra», che è liberamente consultabile.

Rapporti tra diritto dell’Unione europea e ordinamento regionale

Il capitolo conclusivo del “Quindicesimo Rappor- to” è dedicato all’attività europea ed internazio- nale della Regione.

Il 2016 ha confermato l’impegno della Regione Emilia-Romagna, e dell’Assemblea legislativa, nelle attività che hanno ad oggetto la partecipa- zione alla formazione e attuazione delle politiche e del diritto dell’Unione europea.

La Sessione europea 2016 dell’Assemblea legi- slativa si è conclusa con l’approvazione della Ri- soluzione ogg. n. 2616 “Sessione europea 2016 - Indirizzi relativi alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla fase ascendente e discen- dente del diritto dell’Unione europea”.

Con riferimento alle attività di fase ascendente, nel 2016, sono stati segnalati e successivamente analizzati 7 atti tra Comunicazioni e proposte di atti legislativi presentati dalla Commissione euro-

(17)

NOTA DI SINTESI

pea, con la formulazione e l’invio di osservazioni su tutti. Gli atti citati sono stati analizzati in parte come seguito degli indirizzi della Sessione euro- pea 2015 e in parte come seguito degli indirizzi relativi alla Sessione europea 2016.

Per quanto riguarda la fase discendente, si segnala la presentazione, in occasione della Sessione europea 2016, da parte della Giunta regionale, del disegno di legge comunitaria per il 2016 e la sua successiva approvazione [legge regionale 30 maggio 2016, n.

9 (Legge comunitaria regionale per il 2016)].

Inoltre, come di consueto, nella Risoluzione ogg.

n. 2616/2016 sono stati formulati specifici indi- rizzi sulla fase discendente il cui seguito, insieme allo stato di adeguamento dell’ordinamento re- gionale all’ordinamento dell’Unione europea, sarà verificato nel 2017, in occasione della pros- sima Sessione europea dell’Assemblea legislativa.

Si ricorda, inoltre, lo svolgimento, l’11 dicembre 2015, dell’audizione degli stakeholders sul Pro- gramma di lavoro della Commissione europea per il 2016, da parte della I Commissione assem- bleare. L’audizione si svolge ogni anno e ha dato avvio alle attività che hanno portato alla Sessione europea 2016 dell’Assemblea legislativa.

Con riferimento poi all’attività internazionale della Regione, nel corso del 2016, si evidenzia

l’avvenuta ratifica dell’Intesa di collaborazione interregionale tra la Regione Emilia-Romagna e il Voivodato Wielkopolskie in materia di svilup- po regionale e promozione delle regioni, scambi giovanili, istruzione, insegnamento e formazione professionale, promozione economica, scam- bi commerciali, cultura ed arte, sport e turismo, protezione della natura, innovazioni e svilup- po tecnologico, politica sociale (DAL n. 79 del 21/06/2016), e dell’Intesa di collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna e la Provincia di Bue- nos Aires circa settori di cooperazione riguardanti la promozione e lo sviluppo economico, l’Uni- versità, l’istruzione, la formazione e altre aree di collaborazione relative al reciproco sviluppo eco- nomico, culturale, sociale ed umano (DAL n. 72 del 25/05/2016).

Infine, come ogni anno, si sono riportati i dati sull’incidenza del diritto e delle politiche dell’U- nione europea sulle leggi e regolamenti regiona- li approvati nel 2016, insieme ad un riepilogo e confronto dei dati sull’incidenza del diritto euro- peo rilevati a partire dall’anno 2005.

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SEZIONE I

Dati quantitativirelativi allattività DiproDuzione normativa regionale

anno 2016 - X legislatura

(19)
(20)

SEZIONE I

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DatiquantitativirelativiallattiviDiproDuzionenormativaregionale

/X legislatura -anno 2016

Leggi regionali approvate

Anno 2016 - X legislatura

NUM.

LEGGE TITOLO

1

MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 15 FEBBRAIO 1994, N. 8 "DISPOSIZIONI PER LA PROTEZIO- NE DELLA FAUNA SELVATICA E PER L'ESERCIZIO DELL'ATTIVITÀ VENATORIA" IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 30 LUGLIO 2015, N. 13 "RIFORMA DEL SISTEMA DI GOVERNO REGIONALE E LOCALE E DISPOSIZIONI SULLA CITTÀ METROPOLITANA DI BOLOGNA, PROVINCE, COMUNI E LORO UNIONI" E DELLA LEGGE 11 FEBBRAIO 1992, N. 157 "NORME PER LA PROTEZIONE DELLA FAUNA SELVATICA OMEOTERMA E PER IL PRELIEVO VENATORIO". ABROGAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 6 MARZO 2007, N.3 "DISCIPLINA DELL'ESERCIZIO DELLE DEROGHE PREVISTE DALLA DIRETTIVA 2009/147/CE"

2

NORME REGIONALI IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE DEGLI ESERCIZI FARMACEUTICI E DI PRE- NOTAZIONI DI PRESTAZIONI SPECIALISTICHE AMBULATORIALI

3

MEMORIA DEL NOVECENTO. PROMOZIONE E SOSTEGNO ALLE ATTIVITÀ DI VALORIZZAZIONE DELLA STORIA DEL NOVECENTO IN EMILIA-ROMAGNA

4

ORDINAMENTO TURISTICO REGIONALE - SISTEMA ORGANIZZATIVO E POLITICHE DI SOSTE- GNO ALLA VALORIZZAZIONE E PROMO-COMMERCIALIZZAZIONE TURISTICA. ABROGAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 4 MARZO 1998, N. 7 (ORGANIZZAZIONE TURISTICA REGIONALE - INTERVENTI PER LA PROMOZIONE E LA COMMERCIALIZZAZIONE TURISTICA)

5

NORME PER LA PROMOZIONE E IL SOSTEGNO DELLE PRO LOCO. ABROGAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 2 SETTEMBRE 1981, N. 27 (ISTITUZIONE DELL'ALBO REGIONALE DELLE ASSOCIAZIO- NI "PRO-LOCO")

6

NORME SUL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA DEGLI EMILIANO-ROMAGNOLI NEL MONDO DI CUI ALLA LEGGE REGIONALE 27 MAGGIO 2015, N. 5 (DIRITTI DI CITTADINANZA E POLITICHE DI COESIONE GLOBALE TRAMITE LA VALORIZZAZIONE DELLE RELAZIONI TRA GLI EMILIANO- ROMAGNOLI NEL MONDO). ABROGAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 24 APRILE 2006, N. 3 (INTERVENTI A FAVORE DEGLI EMILIANO-ROMAGNOLI E FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA DEGLI EMILIANO-ROMAGNOLI NEL MONDO)

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SEZIONE I

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DatiquantitativirelativiallattiviDiproDuzionenormativaregionale

/X legislatura -anno 2016

Leggi regionali approvate

Anno 2016

7

DISPOSIZIONI COLLEGATE ALLA PRIMA VARIAZIONE GENERALE AL BILANCIO DI PREVISIONE DEL- LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 2016-2018

8

PRIMA VARIAZIONE GENERALE AL BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 2016-2018

9

LEGGE COMUNITARIA REGIONALE PER IL 2016

10

COLLEGATO ALLA LEGGE COMUNITARIA REGIONALE 2016 - ABROGAZIONI DI LEGGI REGIONALI

11

MODIFICHE LEGISLATIVE IN MATERIA DI POLITICHE SOCIALI, ABITATIVE, PER LE GIOVANI GENE- RAZIONI E SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA, CONSEGUENTI ALLA RIFORMA DEL SISTE- MA DI GOVERNO REGIONALE E LOCALE

12

RENDICONTO GENERALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2015

13

DISPOSIZIONI COLLEGATE ALLA LEGGE DI ASSESTAMENTO E SECONDA VARIAZIONE GENERALE AL BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 2016-2018

14

ASSESTAMENTO E SECONDA VARIAZIONE GENERALE AL BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIO- NE EMILIA-ROMAGNA 2016-2018

15

NORME DI PROMOZIONE DEI PERCORSI ASSOCIATIVI: AMBITI OTTIMALI, UNIONI, FUSIONI E INCORPORAZIONI DI COMUNI

16

PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA ALL'ASSOCIAZIONE "RETE ITALIANA CITTÀ SANE-OMS"

17

MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 2 SETTEMBRE 1991, N. 24 "DISCIPLINA DELLA RACCOLTA, COLTIVAZIONE E COMMERCIO DEI TARTUFI NEL TERRITORIO REGIONALE E DELLA VALORIZZA- ZIONE DEL PATRIMONIO TARTUFIGENO REGIONALE", IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIO- NALE 30 LUGLIO 2015, N. 13 "RIFORMA DEL SISTEMA DI GOVERNO REGIONALE E LOCALE E DISPOSIZIONI SU CITTÀ METROPOLITANA DI BOLOGNA, PROVINCE, COMUNI E LORO UNIONI"

18

TESTO UNICO PER LA PROMOZIONE DELLA LEGALITÀ E PER LA VALORIZZAZIONE DELLA CITTADI- NANZA E DELL'ECONOMIA RESPONSABILI

19

SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA. ABROGAZIONE DELLA L.R. N. 1 DEL 10 GENNAIO 2000

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SEZIONE I

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DatiquantitativirelativiallattiviDiproDuzionenormativaregionale

/X legislatura -anno 2016

Leggi regionali approvate

Anno 2016

20

MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 28 LUGLIO 2008, N 15 (PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA ALLE SOCIETÀ FIERISTICHE REGIONALI)

21

MISURE URGENTI PER LA DEFINIZIONE DI PROCEDIMENTI RIGUARDANTI L'ESERCIZIO FINAN- ZIARIO 2016

22

DISCIPLINA DEI BENI REGIONALI - MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 25 FEBBRAIO 2000, N. 10

23

ISTITUZIONE DEL COMUNE DI TERRE DEL RENO MEDIANTE FUSIONE DEI COMUNI DI MIRABEL- LO E SANT'AGOSTINO NELLA PROVINCIA DI FERRARA

24

MISURE DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ E SOSTEGNO AL REDDITO

25

DISPOSIZIONI COLLEGATE ALLA LEGGE REGIONALE DI STABILITÀ PER IL 2017

26

DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2017-2019 (LEGGE DI STABI- LITÀ REGIONALE 2017)

27

BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 2017-2019

(23)

SEZIONE I

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DatiquantitativirelativiallattiviDiproDuzionenormativaregionale

/X legislatura -anno 2016

Produzione normativa complessiva

Anni 2015-2016 - X legislatura

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SEZIONE I

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DatiquantitativirelativiallattiviDiproDuzionenormativaregionale

/X legislatura -anno 2016

Tasso mensile di legislazione

Anni 2015-2016 - X legislatura

(25)

SEZIONE I

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DatiquantitativirelativiallattiviDiproDuzionenormativaregionale

/X legislatura -anno 2016

Andamento della produzione normativa regionale

Dal 1996 al 2016 - VI / X legislatura

(26)

SEZIONE I

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DatiquantitativirelativiallattiviDiproDuzionenormativaregionale

/X legislatura -anno 2016

Leggi abrogate

Anni 2015/2016 - X legislatura

(27)

SEZIONE I

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DatiquantitativirelativiallattiviDiproDuzionenormativaregionale

/X legislatura -anno 2016

Leggi promulgate e abrogate dal 1971 Leggi vigenti al 31 dicembre 2016

X legislatura

(28)

SEZIONE I

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DatiquantitativirelativiallattiviDiproDuzionenormativaregionale

/X legislatura -anno 2016

Rapporto percentuale tra leggi prodotte dal 1971 e leggi vigenti al 31 dicembre 2016

X legislatura

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SEZIONE I

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DatiquantitativirelativiallattiviDiproDuzionenormativaregionale

/X legislatura -anno 2016

NUMERO TITOLO

n.1/2016

REGOLAMENTO REGIONALE IN MATERIA DI UTILIZZAZIONE AGRONOMICA DEGLI EFFLUENTI DI AL- LEVAMENTO E DELLE ACQUE REFLUE DERIVANTI DA AZIENDE AGRICOLE E PICCOLE AZIENDE AGRO- ALIMENTARI

n.2/2016 REGOLAMENTO IN MATERIA DI INCENTIVI PER LE ATTIVITÀ SVOLTE DA PERSONALE REGIONALE IN VI- GENZA DELL'ARTICOLO 93 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 163 DEL 2006, NEL PERIODO DAL 19 AGO- STO 2014 AL 19 APRILE 2016

Regolamenti regionali

Anno 2016 - X legislatura

(30)

SEZIONE I

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DatiquantitativirelativiallattiviDiproDuzionenormativaregionale

/X legislatura -anno 2016

Regolamenti regionali

dalla VII alla X legislatura

(31)

SEZIONE I

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DatiquantitativirelativiallattiviDiproDuzionenormativaregionale

/X legislatura -anno 2016

Regolamenti emanati e abrogati dal 1971 Regolamenti vigenti al 31 dicembre 2016

X legislatura

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SEZIONE II

iniziativaDeiprogettiDileggeeDellaproDuzionelegislativa effettiva

X legislatura - anno 2016

(33)
(34)

SEZIONE II

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InIzIatIvadeIprogettIdIleggeedellaproduzIonelegIslatIvaeffettIva/ X legIslatura -anno 2016

Progetti di legge presentati

Anno 2016 - X legislatura

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SEZIONE II

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InIzIatIvadeIprogettIdIleggeedellaproduzIonelegIslatIvaeffettIva/ X legIslatura -anno 2016

ANNO GIUNTA ASSEMBLEA INIZIATIVA POPOLARE

E DEGLI ENTI LOCALI NUMERO TOTALE PROGETTI DI LEGGE

2015 26 39 3 68

2016 33 26 0 59

Progetti di legge presentati

Anni 2015/2016 - X legislatura

SOGGETTO

PRESENTATORE P.D.L. PRESENTATI P.D.L. DIV. LEGGE

TASSO DI SUCCESSO (non si sono ricomprese nel conteggio le leggi di

iniziativa mista)

GIUNTA 59 41 69%

ASSEMBLEA 65 4 6%

Iniziativa legislativa e tasso di successo

Anni 2015/2016 - X legislatura

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SEZIONE II

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InIzIatIvadeIprogettIdIleggeedellaproduzIonelegIslatIvaeffettIva/ X legIslatura -anno 2016

ANNO OGGETTO

2015

Progetto di legge d'iniziativa popolare recante: "Modifiche alla legge regionale 14 aprile 1995, n. 42

"Disposizioni in materia di trattamento indennitario agli eletti alla carica di consigliere regionale""(oggetto n.111 - già oggetto n. 4468 della IX legislatura- esaminato in abbinamento con il Pdl oggetto n.63 e con il Pdl oggetto n. 96 -Testo base- diventato legge regionale 12 marzo 2015 n.1)

2015

Progetto di legge d'iniziativa dei Consigli Comunali di Monteveglio, Sasso Marconi, Crespel- lano, Castello d'Argile, Forlì, Tredozio e Montechiarugolo recante: "Disposizioni a sostegno della riduzione della produzione dei rifiuti urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata domiciliare con tariffa puntuale e dell'impiantistica funzionale al riuso e al riciclaggio. Competenze dei Comuni per le operazioni di gestione del servizio di igiene urbana privi di rilevanza economica.

Regolamentazione del ristoro ambientale collegato all'impiantistica di smaltimento e di recupero diverso dal riciclaggio" (oggetto n.112 - già oggetto n. 3325 della IX legislatura-esaminato in ab- binamento con il Pdl oggetto n.113 e con il Pdl oggetto 921-Testo base-diventato legge regionale 5 ottobre 2015, n.16)

2015

Progetto di legge d'iniziativa dei Consigli Comunali di Galeata, Bertinoro, Savignano sul Panaro, Monte San Pietro, Medicina e Bazzano, recante: "Disposizioni a sostegno della riduzione della produ- zione dei rifiuti solidi urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata domiciliare con tariffa puntuale e dell'impiantistica funzionale al riuso e al riciclaggio. Competenze dei Comuni per la gestione del servizio di igiene urbana. Abrogazione e sostituzione della legge regionale 19 agosto 1996, n. 31" (oggetto 113 - già oggetto n. 3307 della IX legislatura-esaminato in abbinamento con il Pdl oggetto 112 e con il Pdl oggetto 921-Testo base-diventato legge regionale 5 ottobre 2015, n.16) 2016 Non è sato presentato alcun progetto di legge di iniziativa popolare

Progetti di legge di iniziativa popolare presentati o già oggetti assembleari

X legislatura

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SEZIONE II

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InIzIatIvadeIprogettIdIleggeedellaproduzIonelegIslatIvaeffettIva/ X legIslatura -anno 2016 ANNO OGGETTO 2015

Costituzione di una Commissione Parlamentare d'inchiesta sulla violenza politica negli anni 1944-1948

oggetto n. 18 - di iniziativa consiliare ritirato

2015

Modifiche all'art. 517-quater del codice penale, all'art. 51 del codice di procedura penale e all'art. 9 della legge 16 marzo 2006, n. 146 (Ratifica ed esecuzione del- la Convenzione e dei Protocolli delle Nazioni Unite contro il crimine organizza- to transnazionale, adottati dall'Assemblea generale il 15 novembre 2000 ed il 31 maggio 2001) per il rafforzamento della lotta contro la contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di prodotti agroalimentari

oggetto num. 285 - di iniziativa consiliare

approvato o.d.g. per il non passaggio all’esame degli articoli 2015

Istituzione dell'albo nazionale degli imam oggetto num. 645 - di iniziativa consiliare

approvato o.d.g. per il non passaggio all’esame degli articoli 2015

Modifica all'articolo 172 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (nuovo codice della strada) e s.m.i.

oggetto n. 708 - di iniziativa consiliare

approvata con delibera assembleare n. 94 del 28.09.2016 2015

Abrogazione dei decreti del Ministero dell'Ambiente e del Territorio e della Tutela del Mare del 14 febbraio 2013, n. 22 e 20 marzo 2013. Effetti sulle istanze pendenti oggetto num. 812 - di iniziativa consiliare

approvata con delibera assembleare n. 91 del 13.09.2016 2015

Nuove norme per migliorare l'autodifesa - Modifiche all'art. 52 Codice Penale ed all'art. 35 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza

oggetto num. 1091 - di iniziativa consiliare

approvato o.d.g. per il non passaggio all’esame degli articoli

Proposte di legge alle Camere

Anni 2015/2016 - X legislatura

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SEZIONE II

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InIzIatIvadeIprogettIdIleggeedellaproduzIonelegIslatIvaeffettIva/ X legIslatura -anno 2016 2016

Riconoscimento dell'inno di Goffredo Mameli "Fratelli d'Italia" quale inno ufficiale della Repubblica

oggetto num. 3691 - di iniziativa consiliare nominato il relatore

2016

Modifica del D.L. 30/10/1995, n. 451 "Disposizioni urgenti per l'ulteriore impiego del personale delle Forze Armate in attività di controllo della frontiera marittima nella Regione Puglia". Pubblicato nella Gazz. Uff. 31 ottobre 1995, n. 255 e convertito in legge con l'art. 1 comma 1, L. 29 dicembre 1995, n. 563

oggetto num. 3343 - di iniziativa consiliare assegnato alla Commissione competente

2016

Modifica del D.L. 30/10/1995, n. 451 "Disposizioni urgenti per l'ulteriore impiego del personale delle Forze Armate in attività di controllo della frontiera marittima nella Regione Puglia". Pubblicato nella Gazz. Uff. 31 ottobre 1995, n. 255 e convertito in legge con l'art. 1 comma 1, L. 29 dicembre 1995, n. 563

oggetto num. 3326 - di iniziativa consiliare assegnato alla Commissione competente 2016

Modifiche agli articoli 7 e 70 del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, recante attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno

oggetto n. 2867 - iniziativa consiliare

approvato o.d.g. di non passaggio all’esame degli articoli 2016

Introduzione del trattamento farmacologico di blocco androgenico totale a carico dei condannati per delitti di violenza sessuale

oggetto n. 2654 - di iniziativa consiliare assegnato alla Commissione competente 2016

Disposizioni in materia di rottamazione dei ruoli oggetto n. 2617 - di iniziativa consiliare

approvato o.d.g. di non passaggio all’esame degli articoli

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SEZIONE II

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InIzIatIvadeIprogettIdIleggeedellaproduzIonelegIslatIvaeffettIva/ X legIslatura -anno 2016

2016

Norma sulla tassazione della previdenza complementare. Modifiche all’art. 1 della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 – Disposizioni per la formazione del bilancio an- nuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2015)

oggetto num. 2422 -di iniziativa consiliare

approvato o.d.g. di non passaggio all’esame degli articoli

2016

Disposizioni in materia di video sorveglianza negli asili nido e nelle scuole dell’in- fanzia nonché presso le strutture socio-assistenziali per anziani, disabili e minori in situazione di disagio

oggetto num. 2214 - di iniziativa consiliare

approvato o.d.g. di non passaggio all’esame degli articoli

(40)

SEZIONE II

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InIzIatIvadeIprogettIdIleggeedellaproduzIonelegIslatIvaeffettIva/ X legIslatura -anno 2016

PdL giacenti al 31 dicembre 2016

X legislatura

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