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CORNER DIAGNOSTICO Oftalmologia

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Academic year: 2021

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Anno 29, n° 5, Ottobre 2015

51 1) Quale è la diagnosi più probabile? Quali le possibili diagnosi differenziali?

2) Quali sono le procedure diagnostiche da eseguirsi?

3) Quale è il trattamento terapeutico d’elezione di questa patologia?

Risposte alla pagina successiva

CORNER DIAGNOSTICO

CORNER DIAGNOSTICO Oftalmologia

PRESENTAZIONE CLINICA

Viene portata in visita una gatta femmina sterilizzata, razza europea, di anni 6 e mezzo. Il proprietario la- menta la presenza, da circa 2 mesi, di alcune lesioni di forma sferica scure presenti internamente in entrambi gli occhi. A detta del cliente il soggetto non presenta alcun fastidio a livello oculare né disturbo visivo. Il gatto risulta essere a suo parere in ottime condizioni di salute generale.

Alla visita oftalmologica si osservano bilateralmente, in prossimità del margine pupillare, alcune formazioni cisti- che marcatamente pigmentate. La pressione intraoculare risulta nella norma. Nessuna alterazione neuroftalmolo- gica è presente e l’esame clinico non evidenzia alcuna ul- teriore lesione a livello oculare (Foto 1, 2 e 3).

Alberto Crotti, Med Vet Oculistica Veterinaria Genova

Figura 1

Figura 2 Figura 3

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Anno 29, n° 5, Ottobre 2015

52

DISCUSSIONE

Le cisti uveali si manifestano con aspetto di formazioni sferiche di colorito bruno nerastro delle dimensioni va- riabili da alcuni millimetri ad un centimetro. Possono essere localizzate mono o bilateralmente ed il loro nu- mero varia da singole unità a formazioni multiple. La loro natura può essere acquisita, in seguito a fenomeni infiammatori, oppure congenita. In alcune razze canine si sospetta anche la possibile ereditarietà. Anatomica- mente esse originano dall’epitelio posteriore pigmen- tato irideo e dei corpi ciliari. Nel gatto la localizzazione più frequente è quella a livello della superficie poste- riore iridea o dei corpi ciliari. Nel cane, nella maggior parte dei casi, flottano liberamente in camera anteriore (Foto 4) ma possono anche essere osservate a livello del foro pupillare o nel vitreo1. In alcuni casi dopo loro

collasso possono essere osservate, come formazioni pigmentate, adese all’endotelio corneale oppure sulla capsula anteriore della lente. La diagnosi differenziale viene posta con le forme neoplastiche (melanomi) che si presentano, a differenza delle cisti, come masse solide a forma irregolare non transilluminabili.

Le cisti uveali vengono solitamente diagnosticate sulla base della loro apparenza clinica. Un altro test utile è rappresentato dalla loro osservazione tramite transillu- minazione con sorgente luminosa a luce intensa e fo- calizzata. Utilizzando il riflesso del fondo tappetale può essere valutata la loro parziale trasparenza legata al sot- tile spessore della loro parete e al contenuto liquido in esse presente. Come detto in precedenza, tale indagine può anche essere utile nella diagnostica differenziale con forme solide neoplastiche. Questo esame risulta più difficoltoso in caso di cisti molto piccole o localiz- zate alla periferia posteriore iridea o a livello di corpi ciliari. Sovente, nel gatto, le cisti hanno capsula spessa e non sono facilmente trans illuminabili2.

L’uso degli ultrasuoni rappresenta un ulteriore mezzo diagnostico e di diagnostica differenziale3. Frequente- mente le cisti dei corpi ciliari vengono evidenziate solo dopo midriasi farmacologica.

Nel caso in esame l’osservazione, dopo dilatazione far- macologica, permette di osservare l’esatta localizza- zione e l’estensione del processo (Foto 5).

Le forme cistiche non necessitano solitamente di trat- tamento a meno che esse determinino insorgenza di di- sturbi visivi, qualora si localizzino in numero rilevante sull’asse ottico, oppure contribuiscano alla chiusura del- l’angolo di filtrazione irido corneale, con possibile in- sorgenza di crisi glaucomatosa secondaria4. In alcuni casi determinano sofferenza a livello dell’endotelio cor- neale al quale risultano adese. Dal punto di vista tera- peutico esse possono essere aspirate con siringa da insulina e ago di piccolo calibro (25-27G) inserito a li- vello limbare oppure fotocoagulate con laser a diodi o ND-Yag laser5.

BIBLIOGRAFIA

1. Corcoran, D. & Koch, S.A. Uveal cysts in dogs; 28 cases (1989-1991).

Journal of the American Veterinary Medical Association, 203, 545-546, 1993.

2. Gelatt, Veterinary Ophthalmology , Fifth Ed. - Volume II Wiley and Blackwell publication, Pag 1503.

3. Bentley E, Miller PE, Diehl KA. Use of high-resolution ultrasound as a diagnostic tool in veterinary ophthalmology. Journal of the American Veterinary Medical Association. Dec 1;223(11):1617-22, 1599, 2003.

4. Spiess, B., Bollinger, J.O., Guscett, F, et a l. Multiple ciliary body cysts and secondary glaucoma in the Great Dane: a report of nine cases. Ve- terinary Ophthalmology, 1, 41-45, 1998.

5. Gemensky-Metzler AJ, Wilkie DA, Cook CS. The use of semiconduc- tor diode laser for deflation and coagulation of anterior uveal cysts in dogs, cats and horses: a report of 20 cases. Veterinary Ophthalmology, Sep-Oct;7(5):360-8, 2004.

Figura 4

Figura 5

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