• Non ci sono risultati.

CORNER DIAGNOSTICO

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "CORNER DIAGNOSTICO"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

PRESENTAZIONE CLINICA

Un cane Golden Retriever maschio, di un anno e mez- zo, è stato valutato per un secondo consulto perché da qualche mese presenta l’occhio sinistro “rosso” in assenza di blefarospasmo; al momento del consulto è già in te- rapia con desametasone fosfato 2 mg/ml collirio TID e prednisone sistemico 1 mg/kg SID per una precedente diagnosi di sclerite.

Alla visita oftalmologica si rileva iperemia congiuntiva- le, congestione e ispessimento sclerale dorso-laterale (Fig.

1a), Schirmer Tear Test e pressione intraoculare nella nor- ma, iniziale cheratopatia lipidica dorso-laterale e aree ro- tondeggianti multiple iporiflettenti tappetali retiniche nel- l’occhio sinistro (Fig. 1b). Le altre strutture oculari ri- sultano normali e non si osserva alcuna lesione a cari- co dell’occhio destro. Inizialmente è stata mantenuta la terapia precedentemente impostata, successivamente sono stati aggiunti bromfenac 0,9 mg/ml collirio TID e ci- closporina 0,2% unguento BID. Nel corso dei tre anni successivi l’animale è stato sottoposto a numerose visi-

Anno 34, n° 3, Giugno 2020

133

Martina Nuti, Med Vet, GP Cert Ophth

1,2

Giovanni Barsotti, Med Vet, PhD, SPCAA (indirizzo oculistico)

1

1

Dipartimento di Scienze Veterinarie, Università di Pisa (PI)

2

Centro Veterinario Pisani-Carli-Chiodo, Luni (SP)

CORNER DIA GNOSTICO

CORNER DIAGNOSTICO Oftalmologia

Risposte alla pagina successiva

te di controllo e adeguamenti della terapia medica ma, nonostante ciò, si è verificata un’evoluzione ingravescente della patologia (Fig. 1c e d) e si è dovuto procedere con l’enucleazione e l’esame isto-patologico del globo ocu- lare sinistro.

Quali sono le possibili diagnosi differenziali in base al- l’aspetto clinico e all’evoluzione?

Quali esami sarebbero di ausilio nel percorso diagnostico?

L’utilizzo di quali farmaci è consigliato?

Figura 1 - Occhio sinistro del cane Golden Retriever, maschio intero di 18 mesi a) iperemia congiuntivale, congestione e ispessimento sclerale dorso-laterale e inizia- le cheratopatia lipidica dorso-laterale secon- daria (presentazione clinica iniziale).

b) aree rotondeggianti multiple iporiflettenti tap- petali retiniche nell’occhio sinistro riferibili a co- rioretinite (presentazione clinica iniziale).

c) forma infiammatoria nodulare episclerale e corneale e aggravamento della cheratopatia lipidica (a 2 anni dalla presentazione clinica ini- ziale).

d) stadio finale con neoformazione esofitica

corneale diffusa ed epifora mucosa (a tre anni

dalla presentazione clinica iniziale).

(2)

Anno 34, n° 3, Giugno 2020

134

reperti clinici, della loro evoluzione in un triennio e dai risultati dell’esame istopatologico è stata formulata una diagnosi definitiva di episclerite nodulare granulomatosa corneo-centrica, ovvero di una forma infiammatoria che è esordita a carico di episclera/sclera, inizialmente più diffusa poi nodulare e che, in ultimo, si è spostata fino a interessare esclusivamente la cornea, in assenza di un residuo coinvolgimento episclerale/sclerale. Steroidi, FANS e ciclosporina topici sono generalmente utilizzati nel trattamento medico delle forme di sclerite e NGE, associati a steroidi e/o immunomodulatori sistemici qua- li ciclosporina o azatioprina. Nel caso da noi descritto, la patologia ha avuto un’evoluzione ingravescente no- nostante la terapia topica e sistemica a base di cortico- steroidi. Anche in altri tre casi descritti fino ad oggi in letteratura veterinaria non c’è stata alcuna risposta alla terapia topica con farmaci antiinfiammatori e immu- nomodulatori e gli Autori si sono interrogati sull’even- tuale utilizzo di immunosoppressori sistemici associati ad eventuale asportazione chirurgica come tentativo te- rapeutico prima di enucleare l’occhio coinvolto.

BIBLIOGRAFIA

1. Breaux CB, Sandmeyer LS, Grahn BH. Immunohistochemical investi- gation of canine episcleritis. Veterinary Ophthalmology 10: 168-72, 2007.

2. Crasta M. Cornea e sclera. In: Multari D., Guandalini A., Sapienza J., Oftalmologia Veterinaria. Poletto, Vermezzo (MI), 2016.

3. Grahn BH, Sandmeyer LS. Canine episcleritis, nodular episclero-ker- atitis, scleritis, and necrotic scleritis. Veterinary Clinics of North Ame- rica: Small Animal Practice 38: 291-308, 2008.

4. Hamzianpour N, Heinrich C, Jones RG, et al. Clinical and pathological findings in three dogs with a corneocentric presentation of nodular gran- ulomatous episcleritis. Veterinary Ophthalmology 00: 1-9, 2019.

Sclera ed episclera possono essere interessate da diver- se patologie, la cui eziologia può essere idiopatica, im- munomediata, infettiva, traumatica, neoplastica o se- condaria ad altre patologie come il glaucoma. L’episclerite primaria nel cane viene suddivisa in episclerite sempli- ce o diffusa e in episclerite nodulare granulomatosa (NGE). La sclerite, invece, è un disordine più profon- do e complesso e può essere distinta in granulomatosa necrotizzante e non necrotizzante, mono o bilaterale. Nei casi in cui venga coinvolto anche il settore posteriore del- l’occhio, le lesioni osservabili tramite oftalmoscopia sono aree di degenerazione corioretinica, con eventuale pre- senza di essudato preretinico e vitreale; in questi casi la complicazione maggiore è rappresentata da distacchi re- tinici e cecità. È frequente anche un coinvolgimento cor- neale che può variare da lieve edema perilimbare, va- scolarizzazione superficiale o profonda periferica fino alla formazione di depositi cristallini subepiteliali di ori- gine lipidica (cheratopatia lipidica).

Nel nostro percorso diagnostico sono stati effettuati esa- mi ematochimici completi, elettroforesi, ricerca trami- te PCR ed esami sierologici dei più diffusi agenti infet- tivi, inclusi i funghi, che sono risultati tutti nella norma.

Nella fase più avanzata dell’evoluzione della patologia, quando la lesione si è sviluppata come neoformazione esofitica corneale sono state effettuate ecografia ocula- re ed esame citologico tramite FNA per escludere una forma neoplastica infiltrativa. L’esame istologico post- enucleazione, infine, ha evidenziato una gravissima ed estesa cheratite istiocitaria e plasmacellulare con inten- sa proliferazione fibroblastica reattiva, senza interessa- mento di episclera e sclera (Fig. 2a e b). Dall’analisi dei

Figura 2 - Esame istopatologico dell’occhio sinistro della Figura 1

a) immagine macroscopica del globo oculare sezionato: si apprezza l’estensione della neoformazione esofitica corneale (per gentile con- cessione della Prof.ssa Chiara Giudice).

b) immagine istologica: si evidenzia una gravissima ed estesa cheratite istiocitaria e plasmacellulare con intensa proliferazione fibro-

blastica reattiva (per gentile concessione della Prof.ssa Chiara Giudice).

Riferimenti

Documenti correlati

I segni clinici associati alla carenza di potassio sono sin- tomi di carattere neuromuscolare (debolezza generaliz- zata, ventroflessione del collo, andatura rigida,

Sono caratterizzati da lesioni cistiche, di solito tondeg- gianti e alopeciche, pigmentate, di colorito da grigio a brunastro, e dimensioni variabili da 1 a 15 mm, che pos-

Si instaura una terapia con azitromicina 10 mg/kg sid come riportato in letteratura ed al controllo dopo un mese il cane presenta una quasi completa remissione dei sintomi ma

L’esame istologico del fegato riporta come il parenchi- ma epatico portale e i dotti biliari siano infiltrati da pro- liferazione di cellule linfoidi con caratteristiche di

Si rileva la presenza di battiti ectopici atria- li (a QRS stretto) prematuri (anticipati rispetto al nor- male battito sinusale ovvero l’intervallo P-P’ è minore della durata di

Figura 1 - Scansione parasternale destra asse lungo in telediasto- le (subito prima della chiusura della valvola mitrale).. Spessore del setto interventricolare 6,6 mm, spessore

Charlie è stato ospedalizzato e sottoposto a terapia me- dica (fluidoterapia per via endovenosa, antiemetica con maropitant, procinetica con metoclopramide ed anal- gesica con

2) Adattando al gatto lo schema di classificazione del prurito proposto da Olivry e Baeumer 1 per il cane (Tabella 1), le diagnosi differenziali per il prurito come causa delle