Quinta settimana di Quaresima
San Filippo Neri
L’inventore dell’oratorio
Filippo nasce a Firenze nel 1515. Lo chiamano Pippo Buono perché è un bambino sempre felice. Gli piace leggere
e studiare, ma il padre, che lo vorrebbe commerciante,
lo manda ad imparare il mestiere. Lui non è tagliato per quel tipo di lavoro e a vent’anni si trasferisce a Roma dove, per
potersi dedicare alla preghiera e allo studio, si mantiene facendo il precettore. Ama fare lunghe passeggiate solitarie e durante questi suoi pellegrinaggi, è così che li chiama, sente dentro il cuore l’amore di Dio che gli procura un’immensa felicità.
Capisce che la sua gioia non può rimanere chiusa dentro di lui, ma si può donare al cuore degli altri uomini. Comincia a far visita ai carcerati e ai malati. In quegli anni a Roma ci sono molti poveri e Filippo sa bene che la fame della gente non è solo quella del pane… è soprattutto quella del cuore. Prende i voti e si trasferisce nella chiesa di S. Girolamo dove la sua stanza diventa un punto d’incontro per molti romani. Nasce così il primo Oratorio: un luogo dove stare insieme, dove pregare, ascoltare le sacre Scritture e le sue riflessioni. Filippo ama ascoltare e ha sempre una parola buona per tutti, anche i papi gli chiedono consiglio. Muore all’età di ottant’anni e tutti ancor oggi lo chiamano il Santo della gioia.