Webinar informativo f
“Servizio Civile Ambientale: partecipare alla sperimentazione”
Roma – 24 novembre 2021
Il Programma quadro di sperimentazione
“S i i Ci il bi l ”
“Servizio Civile Ambientale”
Silvia Losco
Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale
Ufficio per il servizio civile universale ‐ Servizio programmazione degli interventi e gestione dell’Albo
Programma quadro og a a quad o
Ogni programma di intervento specifico
Ogni programma di intervento specifico
dovrà essere coerente con quanto
previsto dal Protocollo d’intesa del 6
agosto 2021 tra il Ministro per le
agosto 2021 tra il Ministro per le
politiche giovanili e il Ministro della
transizione ecologica.
Finalità del Programma quadro a tà de og a a quad o
¾ preparare i giovani ad affrontare le sfide ambientali e cogliere le opportunità della rivoluzione verde e transizione ecologica;
¾ trasformare le conoscenze dei giovani sulle tematiche ambientali in “competenze verdi” utili a migliorarne l’occupabilità nei nuovi ambiti della ripresa economica connessi a tali tematiche;
¾ sostenere, attraverso il “Servizio civile ambientale”, la formazione dei più giovani, a partire p g p dalle giovani donne, nelle discipline scientifico‐tecnologiche necessarie per l’innovazione della società (nelle materie STEM e STEAM);
¾ favorire una maggiore consapevolezza dei temi ambientali e suscitare l’impegno alla tutela gg p p g dell’ambiente a partire dalle giovani generazioni mediante iniziative di tutela e promozione ambientale che vedono la partecipazione attiva e consapevole dei giovani;
Silvia Losco
Finalità del Programma quadro g q
¾ impiegare i giovani in attività di educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile rivolte alla popolazione e alle s cuol e e in percorsi di diffusione della conoscenza e di buone pratiche ecologiche finalizzati a ottenere comportamenti virtuosi e stili di vita sostenibili;
¾ organizzare l’impegno dei giovani in attività di difesa dell’ambiente e di promozione dello sviluppo sostenibile nonché in azioni in grado di contribuire alla diffusione di modelli di produzione e di consumo sostenibili, anche con riferimento alla sostenibilità alimentare e alla lotta agli sprechi alimentari;
¾ coinvolgere i giovani nel sistema della cooperazione ambientale nel rispetto dei principi generali della cooperazione allo sviluppo;
¾ diffondere un approccio consapevole alla sostenibilità e alla interconnessione tra la dimensione
ambientale e quella sociale ed economica. q
Finalità dei Programmi di intervento g
Finalità
perseguite attraverso progetti inseriti in specifici programmi di perseguite attraverso progetti inseriti in specifici programmi di intervento presentati dagli Enti iscritti all’Albo di servizio civile universale, visionabile sul sito
Data rilevazione: 18/11/2021
www.serviziocivile.gov.it
Silvia Losco
Tipologia di intervento
Progettazione, gestione e attuazione di interventi attivi volti alla tutela e alla preservazione dei beni
p g
attivi volti alla tutela e alla preservazione dei beni ambientali e alla promozione di modelli di sviluppo sostenibile in collaborazione con le Associazioni riconosciute di protezione ambientale.
Tipologia 1
Realizzazione di un servizio di “educazione
ambientale”: le attività possono essere rivolte alle ambientale : le attività possono essere rivolte alle scuole, ai visitatori di aree protette, alla comunità tutta o altre particolari categorie di persone anche svantaggiate.
Tipologia 2
Obiettivi
Il Programma quadro persegue i seguenti obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, alla base della programmazione del servizio civile universale:
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Ambiti di azione
Le azioni del Programma quadro SCA si inserisconog q nell’AMBITO D’AZIONE di servizio civile individuato:
“TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI, ATTRAVERSO MODELLI SOSTENIBILI DI
CONSUMO E SVILUPPO”
Possono essere selezionati dagli Enti i “settori” e le “aree Possono essere selezionati dagli Enti i settori e le aree di intervento” di servizio civile ritenuti più adatti in base alle caratteristiche del programma d’intervento specifico e dei relativi progetti.p g
Criteri di adesione all’Avviso
Potranno aderire al Programma quadro SCA di sperimentazione tutti gli Enti iscritti all’Albo SCU.
Ciascun Ente aderente potrà presentare 1 solo programma di intervento anche in caso di Ciascun Ente aderente potrà presentare 1 solo programma di intervento, anche in caso di co‐programmazione o co‐progettazione, in risposta all’Avviso che sarà pubblicato dal DPGSCU
Il d’i t t ifi h i il i tti (d ll d t di 12 i) t à d
Il programma d’intervento specifico, che si sviluppa in progetti (della durata di 12 mesi), potrà prevedere un impiego complessivo di volontari che va da un minimo di 12 a un massimo di:
¾ 20 volontari in caso di programma d’intervento su territorio regionale/di provincia autonoma oppure di più province o città metropolitane della stessa regione;
province o città metropolitane della stessa regione;
¾ 40 volontari in caso di programma d’intervento su territorio interregionale o nazionale.
Ciascun progetto che compone il programma
Silvia Losco
Ciascun progetto che compone il programma
Presentazione dell’istanza
Sarà pubblicato sul sito il Prontuario
Presentazione Programmi
“Servizio Civile Ambientale”
Versione 1.0.0
https://www.serviziocivile.gov.it/menusx/sistema-unico-di-scn/manuali.aspx
Collaborazioni e reti
Ogni programma d’intervento specifico proposto deve puntare a rafforzare la collaborazione fra gli Enti di servizio civile aderenti con le autorità preposte alla tutela ambientale e con le associazioni di protezione ambientale riconosciute (art. 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349).
Gli Enti non accreditati all’Albo SCU possono partecipare in veste di:
veste di:
¾ RETE (a livello di programma)
¾ PARTNER (a livello progettuale)
COME? Accordandosi con un Ente già iscritto all'Albo SCU che a sua volta intende presentare un programma di intervento specifico di “Servizio civile ambientale”.
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Collaborazioni e reti
RETI
• costituite con soggetti non iscritti all’Albo SCU, operanti sui territori oggetto del programma comprovata da un
RETI RETI
(nei programmi d’intervento)
sui territori oggetto del programma, comprovata da un accordo sottoscritto dall’ente proponente il programma e dai soggetti di rete, da inserire nel sistema informatico Helios.
PARTNERS
• Non devono essere iscritti all’albo SCU;
• Devono essere diversi dai soggetti che partecipano al programma in qualità di rete
PARTNERS (nei progetti)
programma in qualità di rete.
• Si tratta di descrivere prodotti o servizi o luoghi o esperienze che il partner mette a disposizione per la realizzazione del progetto.
• L’accordo di partenariato deve essere mantenuto agli attiL accordo di partenariato deve essere mantenuto agli atti
Percorso di capacity building per gli Enti aderenti p y g p g
Articolato in moduli formativi:
¾ Formazione prima dell’avvio dei progetti: 2 webinar di 4 ore ciascuno per i coordinatori dei programmi e progetti e il loro staff
progetti e il loro staff.
F i
¾ Supporto durante l’esecuzione dei progetti:
• incontri per il monitoraggio dello stato di avanzamento Formazione
Specifica
delle attività, secondo lo specifico sistema di monitoraggio sperimentale del programma quadro;
• servizio di supporto via email per criticità in corso d’
d’opera;
¾ Confronto alla conclusione dei progetti: 1 incontro interattivo di discussione sulle lezioni apprese.
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Formazione degli operatori volontari g p
Formazione
Come da vigenti Disposizioni (a cura degli enti)
Generale
F i
Come da vigenti Disposizioni (a cura degli enti)
38 ore di formazione centralizzata
Formazione Specifica
38 ore di formazione centralizzata +
almeno 12 ore erogate dall’Ente
Formazione degli operatori volontari g p
Articolata nel modo seguente:
Formazione Specifica CENTRALIZZATA
¾ percorso online di formazione tramite seminari interattivi divisi per le aree tematiche oggetto del Programma quadro – circa 16 ore
CENTRALIZZATA Programma quadro circa 16 ore
¾ moduli online di autoapprendimento sulle tematiche oggetto del Programma quadro ‐ circa 22 oregg g q
¾ servizio di FAQ dedicate ai volontari
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Competenze acquisibili p q
I i t
F i
Formazione sui temi della rivoluzione verde e transizione ecologica che consentirà agli
operatori volontari di maturare specifiche competenze menzionate
In aggiunta:
Percorso attestazione sperimentale delle
“CO ”
Formazione Specifica competenze menzionate
nell’attestazione/certificazione rilasciata dall’ente.
“COMPETENZE VERDI”
realizzato dal DPGSCU,
d’intesa con ISPRA ed ENEA.
Prossimi passi p
F i
Formazione Specifica
Pubblicazione del primo Avviso agli Enti per la presentazione di programmi d’intervento specifici e progetti di servizio civile universale
fi li ti ll’ tt i d l P d di i t i d l
finalizzati all’attuazione del Programma quadro di sperimentazione del
“Servizio Civile Ambientale” ‐ stimata entro fine 2021
Silvia Losco
Riferimenti e e t
Siti