REGIONE LAZIO
DELIBERAZIONE N. DELPROPOSTA N. 7060 DEL 02/05/2019 GIUNTA REGIONALE
STRUTTURA PROPONENTE
ASSESSORATO PROPONENTE
DI CONCERTO
Direzione: AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI
Area: POLITICHE PER LO SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO DEI COMUNI, SERVITU' MILITARI E LOTTA ALL'USURA
Prot. n. ___________________ del ___________________
OGGETTO: Schema di deliberazione concernente:
(FREMIOTTI MANUELA) (SCALA ANNA) (M. PAGANO) (A. BACCI)
___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________
L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE
PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE
(Zingaretti Nicola) ___________________________
IL PRESIDENTE
___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________
IL DIRETTORE
ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE
COMMISSIONE CONSILIARE: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA:
Data dell' esame:
con osservazioni senza osservazioni
SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 23/05/2019 prot. 331 ISTRUTTORIA:
____________________________________ ____________________________________
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE
____________________________________ ____________________________________
IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE
Legge regionale 3 novembre 2015, n. 14 "Interventi regionali in favore dei soggetti interessati dal sovra indebitamento o vittime di usura o di estorsione." Articolo 19 "Clausola valutativa"
___________________________
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE Bilancio, Governo Societario, Demanio e Patrimonio
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OGGETTO: Legge regionale 3 novembre 2015, n. 14 “Interventi regionali in favore dei soggetti interessati dal sovraindebitamento o vittime di usura o di estorsione.” Articolo 19
“Clausola valutativa”
LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA del Presidente della Giunta Regionale;
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale) e successive modifiche;
VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 (Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale) e successive modifiche;
VISTA la legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi) e successive modifiche;
VISTA la legge 7 marzo 1996, n. 108 (Disposizioni in materia di usura) e successive modifiche;
VISTA il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni);
VISTA la legge regionale 3 novembre 2015, n. 14 (Interventi regionali in favore dei soggetti interessati dal sovraindebitamento o dall’usura) e successive modifiche;
VISTA la legge regionale 8 giugno 2016, n. 7 (Istituzione del comitato per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi e la valutazione degli effetti delle politiche regionali), ed in particolare l’art. 3 comma 1, lettera C, che stabilisce che il Comitato per il monitoraggio verifica il rispetto degli obblighi informativi previsti dalle clausole valutative ed esamina la documentazione prodotta approvando il relativo documento;
ATTESO che l’articolo 19 (Clausola valutativa) della richiamata l.r. 14/2015, al comma 1 prevede che la Giunta regionale, entro due anni dall’entrata in vigore della legge e successivamente con cadenza annuale sottopone al Consiglio regionale una relazione contenete:
a) la valutazione dei risultati e dell’efficacia delle azioni regionali condotte in attuazione della presente legge;
b) le risorse finanziarie previste e utilizzate;
c) l’elenco degli enti destinatari del fondo e gli importi dei singoli interventi realizzati;
d) gli strumenti d’intervento e le procedure adottate;
e) il numero e la tipologia dei beneficiari;
f) le criticità emerse nella messa in opera degli strumenti attivati;
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VISTA la "Relazione biennale 2016-2017 della l.r. 14/2015” Allegato 1 alla presente deliberazione, come parte integrante e sostanziale, predisposta dalla struttura regionale competente in materia di usura in conformità a quanto previsto dalle disposizioni di cui all'art 19 (Clausola valutativa) della l.r. 14/2015;
PRESO ATTO, altresì, che ai sensi dell’art 19, comma 2 della l.r. 14/2015 la relazione prevista deve essere “trasmessa alla Commissione consiliare competente;
RITENUTO pertanto, necessario, prendere atto della citata relazione predisposta dalla struttura regionale competente in materia di usura ai sensi dell’articolo 19, comma 1, della legge regionale 3 novembre 2015, n. 14, unitamente ai relativi allegati e contenente le seguenti informazioni:
a) la valutazione dei risultati e dell’efficacia delle azioni regionali condotte in attuazione della presente legge;
b) le risorse finanziarie previste e utilizzate;
c) l’elenco degli enti destinatari del fondo e gli importi dei singoli interventi realizzati;
d) gli strumenti d’intervento e le procedure adottate;
e) il numero e la tipologia dei beneficiari;
f) le criticità emerse nella messa in opera degli strumenti attivati;
DELIBERA
le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente atto,
1. prendere atto della relazione 2016 – 2017 predisposta dalla struttura regionale competente in materia di usura ai sensi dell’articolo 19, comma 1, della legge regionale 3 novembre 2015, n. 14, allegata alla presente deliberazione come parte integrante e sostanziale, unitamente ai relativi allegati e contenente le seguenti informazioni:
a) la valutazione dei risultati e dell’efficacia delle azioni regionali condotte in attuazione della legge 14/2015;
b) le risorse finanziarie previste e utilizzate;
c) l’elenco degli enti destinatari del fondo e gli importi dei singoli interventi realizzati;
d) gli strumenti d’intervento e le procedure adottate;
e) il numero e la tipologia dei beneficiari;
f) le criticità emerse nella messa in opera degli strumenti attivati;
2. di trasmettere, ai sensi dell’articolo 19 della legge regionale 3 novembre 2015, n. 14 il presente atto e i relativi allegati alla commissione consiliare competente e al Comitato per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi e la valutazione degli effetti delle politiche regionali.
La presente deliberazione non comporta oneri a carico del bilancio regionale.
La presente deliberazione sarà pubblicata a conclusione dell’esame della competente commissione consiliare e del Comitato per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi e la valutazione degli effetti delle politiche regionali.
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DIREZIONE REGIONALE
AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI AREA
POLITICHE PER LO SVILUPPO SOCIO EONOMICO DEI COMUNI, SERVITU’ MILITARE E LOTTA ALL’USURA
Clausola valutativa alla L.R. n. 14/2015
«Interventi regionali in favore dei soggetti interessati dal sovraindebitamento o
vittime di usura o di estorsione»
Relazione biennale 2016/2017
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SOMMARIO
Introduzione pag. 3
Premessa pag. 3 > 5
1. Contesto Normativo
L. 108 del 7 marzo 1996 pag. 6 > 7
l.r. 14 del 3 novembre 2015 pag. 7
Enti coinvolti pag. 8
2. Clausola valutativa
lettera a) “La valutazione dei risultati e dell’efficacia delle azioni
regionali condotte in attuazione della legge” pag. 8 >10
lettera b) “Le risorse finanziarie previste e utilizzate” pag. 10
lettera c) “L’elenco degli Enti destinatari del fondo e gli importi
dei singoli interventi realizzati” pag. 11 > 14
lettera d) “Gli strumenti d’intervento e le procedure adottate” pag. 15 > 26
lettera e) “Il numero e la tipologia dei beneficiari” pag. 27
lettera f) “Le criticità emerse nella messa in opera
degli strumenti attivati.” Pag. 27
3. ALLEGATI
DOCUMENTO 1 Modifica art. 35 l.r. 14/2015 pag. 28
DOCUMENTO 2 modifiche artt. 5 e 16 l.r. 14/2015 pag. 29 > 30
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INTRODUZIONE
In ottemperanza a quanto stabilito ai sensi dell’art. 19 (Clausola valutativa) della L.r. 14/2015 che così si recita:
1. “La Giunta regionale, entro due anni dalla data di entrata in vigore della presente legge e successivamente con cadenza annuale, sottopone al Consiglio regionale una relazione contenente:
a) la valutazione dei risultati e dell’efficacia delle azioni regionali condotte in attuazione della presente legge;
b) le risorse finanziarie previste e utilizzate;
c) l’elenco degli enti destinatari del fondo e gli importi dei singoli interventi realizzati;
d) gli strumenti d’intervento e le procedure adottate;
e) il numero e la tipologia dei beneficiari;
f) le criticità emerse nella messa in opera degli strumenti attivati.
2. La relazione di cui al comma 1 è trasmessa alla commissione consiliare competente.”
PREMESSA
La Regione Lazio con l’attuazione della legge 3 novembre 2015, n. 14 “Interventi regionali in favore dei soggetti interessati dal sovraindebitamento o vittime di usura” (l’estensione al reato di estorsione è avvenuto solo nell’anno 2019), promuove l'educazione alla legalità, alla crescita della coscienza democratica, all'impegno contro la criminalità organizzata e diffusa, contro le infiltrazioni ed i condizionamenti di stampo mafioso nel tessuto economico e sociale del territorio regionale, favorendo il reinserimento delle vittime di usura nell'economia legale e promuovendo il loro sostegno.
La promulgazione della presente legge nasce dalla necessità di affiancare alla Legge di Stato L.108/96 interventi mirati ed efficaci per il sostegno alle vittime
Parlare d'usura oggi è tanto importante quanto complicato poiché detto fenomeno, per quanto noto da sempre, resta ancora nascosto. L’usura opera in ambiente sicuro, quello del bisogno e talmente disperato da far intravedere alla vittima una concreta risoluzione ai problemi finanziari.
Mentre si cerca di sanare debiti, di evitare protesti, di mantenere la proprietà della casa o dell'impresa e scongiurare aste o fallimenti, l'incontro con l'usuraio diventa un’ancora di salvezza.
La criminalità, intercetta i bisogni e le sofferenze, interviene, rapida, concreta, pronta a sborsare ingenti quantità di denaro. Il fenomeno tende ad acuirsi anche e soprattutto in periodi di crisi economica come quello che il Paese sta attraversando. L'accesso facile e immediato ad un credito parallelo ed illegale, ha conseguenze devastanti sia per le vittime in termini di perdite economiche sia per l’intera economia del territorio nel suo complesso.
La crisi attuale con la conseguente perdita di redditività delle piccole e medie imprese e la diminuzione del potere di acquisto di salari e stipendi hanno fatto sì che l’usura si insinuasse tra tutti gli strati sociali della popolazione rendendo particolarmente vulnerabili le attività della piccola
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impresa, del commercio al dettaglio, dell’artigianato, dei ceti più poveri, ma anche di quei soggetti sociali una volta ritenuti immuni da questa piaga.
Con il crescere dell’indebitamento e del numero di persone coinvolte, aumentano anche le potenziali vittime d’usura anche in virtù del fatto che il mercato del credito legale richiede garanzie sempre più rigide, pertanto, la domanda e l’offerta di denaro si incontrano più facilmente in un mercato alternativo, sommerso e illegale che cresce in maniera esponenziale seguendo regole proprie.
Nell’attuale contesto sociale, alla criminalità organizzata non interessa più tanto la restituzione della somma pattuita, quanto la garanzia stessa. All'interno di questo rapporto il livello dei tassi di interesse diviene uno solo dei possibili strumenti, se si considera che la garanzia è spesso l'effettivo oggetto di interesse del creditore. L'usuraio cerca così di ridurre le probabilità di restituzione del prestito; laddove cresce il valore della garanzia. Oltre a cambiali, assegni post-datati e oggetti d’oro, la garanzia più interessante è data da aziende e attività commerciali. Ecco perché, da tempo, l'usura è diventata affare della criminalità e business di mafia. Storicamente le mafie hanno cercato sempre di evitarla, negli ultimi decenni hanno invece capito che le imprese e le attività commerciali possono essere garanzia di efficace controllo del territorio, uno strumento per riciclare denaro, imporre forniture e appalti, entrare silenziosamente, ma con prepotenza, nel mercato legale attraverso la gestione delle attività economiche pulite mediante l’acquisizione di quote aziendali. Aziende e attività commerciali in difficoltà vengono usate come "lavanderie", luoghi cioè nei quali riciclare tutto il proprio denaro sporco.
Le cifre riportate nelle statistiche riflettono non solo l’ulteriore peggioramento delle condizioni di vita dei redditi più bassi, ma evidenziano, un pericoloso cedimento della stabilità finanziaria dei ceti medi e persino medio alti. Ciò, sta comportando una progressiva diminuzione del reddito al consumo, complice l’incertezza del mercato del lavoro e i tassi di disoccupazione in continua ascesa.
Le variabili socio economiche di un territorio alimentano l’incidenza del fenomeno che cresce e si evolve a seconda delle richieste del mercato su cui pesa il macigno della crisi economica che non lascia indenne neppure “la famiglia”. Il numero di italiani e laziali in grave difficoltà è, quindi, negli ultimi due anni, più che raddoppiato, con incrementi preoccupanti se si osservano le statistiche che riportano: “un italiano su quattro è stremato dalla crisi”.
In questo scenario, gli usurai di mafia intervengono a “sostegno” di imprenditori o commercianti che necessitano di ingenti somme di denaro per continuare a mantenere in piedi l’azienda o per evitare di perdere delle commesse, per pagare fornitori. E tutto questo grazie soprattutto al fatto che oggi la criminalità organizzata è l’unica a disporre di liquidità immediata.
Il fenomeno è diffuso in tutte le città italiane con una particolare incidenza su Roma, dove si arriva quasi al ritmo di due chiusure di ristoranti al giorno.
I risultati dell’indagine condotta dal Censis e dalla Confcommercio hanno dimostrano che tra gli imprenditori è molto diffusa la sensazione che la criminalità venga fortemente alimenta dal persistente ciclo economico negativo. Molto alto appare il numero di imprenditori che considerano
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ormai radicate piccole o grandi forme di criminalità, così come di quanti considerano i fenomeni criminali in aumento.
Alle numerose difficoltà di fare impresa in tempi di crisi sembra aggiungersi un’ulteriore limite dato dalla crescita della criminalità nelle sue diverse manifestazioni. Rilevante appare il dato relativo all’aumento dei fenomeni di usura ed estorsione, confermati da 25 imprenditori su 100 nel primo caso e da 20 su 100 nel secondo, dato comunque in continuo aumento.
La principale conseguenza della crisi economica è quindi il progressivo impoverimento che conduce alla richiesta di accesso al credito per far fronte a necessità impellenti o a spese ordinarie.
Dato assai allarmante in questo quadro è l’atteggiamento delle banche. Si assiste, sempre più, ad un progressivo ridursi dell’accesso effettivo al credito legale.
Le banche tendono a inasprire le richieste di garanzia a copertura dei debiti, negando di fatto l’accesso ad una fetta sempre più consistente di singoli ed operatori economici che la crisi ha declassato ormai a nuovi poveri.
La crisi si è trasmessa alle imprese principalmente attraverso il peggioramento delle condizioni di offerta praticate dalle banche, con più elevati tassi di interesse e una più severa selezione della clientela: l’incidenza di imprese che sostengono di non avere ottenuto l’intero ammontare del credito richiesto ha raggiunto il livello più elevato dall’inizio della crisi. Le difficoltà finanziarie delle stesse si sono riflesse nell’aumento delle inadempienze nel rimborso dei debiti e nella crescita sostenuta del numero dei fallimenti. Ciò riguarda soprattutto le piccole e medie imprese, la quasi totalità delle imprese attive in Italia.
Oltre alle difficoltà congiunturali esse si trovano a dover affrontare le limitazioni di accesso al credito dovute anche all’entrata in vigore dell’accordo di Basilea 2; 3 e 4 che ha imposto regole molto rigide per l’erogazione dei crediti da parte degli intermediari finanziari.
Le piccole e medie imprese sono ritenute più vulnerabili, motivo per cui viene loro attribuito un rating molto basso. La conseguenza è che il più delle volte, non fornendo garanzie ritenute sufficienti, si vedono negare ogni richiesta. Ma anche qualora riescano ad ottenere l’accesso al credito, questo risulta appesantito da condizioni contrattuali particolarmente gravose. Le rigide condizioni del credito hanno danneggiato pesantemente le imprese, tanto che oltre un terzo di quelle che hanno chiesto nuovi finanziamenti se li sono visti negare. A questo peggioramento delle condizioni bancarie, che risultano essere generalizzate per settori di attività ed aree geografiche, le grandi imprese con acceso diretto ai mercati hanno reagito ricorrendo alle emissioni obbligazionarie.
Per le altre imprese invece, dipendenti dal canale del credito bancario, il peggioramento delle condizioni ha determinato seri danni. A tutta l’economia nazionale.
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CONTESTO NORMATIVO L. n. 108 del 7 marzo 1996
L’attuale legge "anti-usura", la L.108 del 7 marzo 1996 sostituisce definitivamente gli artt.644 e 644bis del cod. penale, essa ha introdotto nel sistema giuridico italiano alcune novità, utili ad inquadrare l’usura tra i reati perseguibili. Tra le novità più importanti si trova la considerazione dello stato di bisogno quale aggravante del reato.
È stabilito, inoltre, il tasso usurario con l’introduzione di un limite oltre il quale gli interessi sono considerati sempre usurari. Il tasso soglia è calcolato ogni tre mesi dalla Banca d’Italia. Il debitore, inoltre, quale persona offesa, ha diritto sia alla restituzione degli interessi sia al risarcimento dei danni: non solo morali ma anche patrimoniali (art.14, comma 4) per aver dovuto subire perdite e mancati guadagni a causa dell’usura. Altra novità è data dall’introduzione della possibilità per le Associazioni e Fondazioni, riconosciute per la prevenzione del fenomeno dell’usura, di costituirsi parte civile nei giudizi penali contro l’usura stessa (art.10). La maggiore novità proposta dalla legge 108/96 è quella enunciata agli artt. 14 e 15, che prevedono l’istituzione di speciali fondi per le vittime e per quanti sono a rischio:
Il Fondo di solidarietà per le vittime dell’usura (art.14): finalizzato all’erogazione di mutui senza interessi a soggetti che esercitano attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o di lavoro autonomo che siano parti offese in procedimenti penali per il reato di usura.
Il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura (art.15): finalizzato all’erogazione di contributi a Consorzi o Cooperative di garanzia collettiva detti CONFIDI oppure a Fondazioni e Associazioni riconosciute per la prevenzione del fenomeno dell’usura.
Tutte queste organizzazioni, infatti, possono contribuire alla prevenzione del fenomeno dell’usura garantendo le banche per finanziamenti a medio o a breve termine a favore di singole persone ma anche piccole e medie imprese che non hanno più accesso al credito ordinario.
Tuttavia, per quanto questa legge risulti essere un "paletto" legislativo di indubbia importanza nel contrasto all'usura, dopo quasi venti anni dalla sua promulgazione non si può dire che abbia dato i frutti sperati.
Il reato, non è emerso in tutta la sua gravità, tanto è vero che paradossalmente proprio dal momento dell'introduzione della legge il numero di denunce è andato progressivamente diminuendo.
La fissazione del tasso soglia, che nell’intenzione del legislatore doveva consentire di rendere più certo il reato, ha di fatto rallentato l’iter della giustizia. Quasi sempre, a fronte di conteggi complicati, i magistrati si avvalgono di periti di parte per verificare che si sia sforato il tasso soglia, allungando in tal modo i tempi delle indagini preliminari e alimentando un contenzioso che si muove al di fuori del contesto di contrasto alla criminalità sia comune che organizzata.
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L’aiuto dello Stato attraverso il Fondo di Solidarietà, non si può dire che sia il massimo della celerità, e quando i finanziamenti arrivano, non riescono più ad assolvere la funzione per la quale sono stati stanziati. Per non parlare dei tempi della giustizia, le sentenze arrivano solo dopo molto tempo, a meno che, non finisce tutto in prescrizione.
In questo contesto la Regione Lazio abrogando la L.r. 23/2001 ha emanato la legge regionale del 3 novembre 2015 n. 14.
l. r. del 3 novembre 2015 n. 14
La l.r. 14/2015, ha introdotto nel sistema giuridico regionale alcune novità, utili a garantire il migliore coordinamento, nell'ottica della cooperazione tra Stato e Regione.
La legge prevede in particolare:
la possibilità della regione di costituzione di parte civile (art. 4) nei procedimenti di usura ed estorsione e il ristoro delle spese legali per le vittime;
misure di sostegno nei casi di sovraindebitamento e per la prevenzione dell’usura (art. 5) (fino a 50mila euro da restituire in dieci anni);
indennizzi per il sostegno delle vittime (art. 6) (da un minimo di 5mila a un massimo di 20mila euro);
misure per favorire la competitività e l’inclusione finanziaria (art. 7) (fino a 25mila euro di dotazione con fondi di garanzia dei Confidi);
potenziamento del sostegno psicologico (art. 8)
assistenza e tutela in favore di vittime o potenziali vittime (art. 9) comprensivi di consulenza aziendale finalizzata al miglioramento della gestione economico-finanziaria dell'impresa volta a consentire l'accesso al credito ordinario;
la promozione e il sostegno dell'associazionismo di settore, la promozione di attività di comunicazione e pubblicazione sui servizi offerti alle famiglie e alle piccole aziende, la promozione di studi, ricerche, attività sensibilizzazione sui temi in argomento. a completare inquadrare l’usura tra i reati perseguibili (art. 10)
l’istituzione del Tavolo regionale sul sovraindebitamento e l’usura, (art. 15) presieduto dal Presidente della Regione o dall’Assessore delegato, con il compito di riunire la struttura regionale competente e i rappresentanti designati dagli enti iscritti nell’elenco regionale previsto all’articolo 13 della legge.
8 Enti coinvolti
Gli attori coinvolti sia per quanto attiene la L. 108/96 sia la L.r. 14/2015 sono:
Confidi
Nel processo di contrasto al fenomeno i Confidi. Generalmente costituiti in forma di Cooperativa o di Consorzio tra associazioni di categoria imprenditoriali e ordini professionali operano in una data area geografica ed hanno il compito di offrire consulenza alle micro, piccole e medie imprese presenti sul territorio e prestare garanzia fino all’80% alle banche o ad intermediari finanziari che concedono prestiti alle imprese in difficoltà.
La stessa normativa antiusura affida loro tale ruolo e fondi per le imprese. Con l'introduzione della legge 108/96, ai Confidi che hanno costituito un apposito fondo speciale è affidato il 70% delle risorse previste dal Fondo per la Prevenzione (art.15), il restante 30% è assegnato alle Associazioni e Fondazioni antiusura per facilitare l'accesso al credito a soggetti in sofferenza economica.
Associazioni/Fondazioni
Le Associazioni/Fondazioni antiusura, riconosciute e iscritte presso il Ministero del Tesoro, svolgono la propria attività a sostegno di soggetti in stato di sofferenza economica, attraverso assistenza e prestazione di garanzie presso banche ed altri intermediari finanziari per un più facile accesso al credito. Nell’azione di contrasto all’usura sono impegnate a svolgere un ruolo di sostegno e accompagnamento delle vittime d’usura alla denuncia.
Le Associazioni iscritte in prefettura, ai sensi del DM 220/2007, svolgono insieme a quelle iscritte al MEF una funzione di sostegno e garantiscono una presenza che accompagna le vittime alla denuncia e durante l’iter giudiziario.
CLAUSOLA VALUTATIVA
LETTERA a) LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI E DELL’EFFICACIA DELLE AZIONI REGIONALI CONDOTTE IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE
La legge regionale 14/2015 insieme agli altri strumenti normativi messi in campo dallo Stato ha trovato nei progetti attivati validi strumenti per promuovere una cultura della legalità per prevenire e combattere il fenomeno dell’usura attraverso il sostegno legale psicologico economico ai soggetti sovra indebitati che per qualsiasi motivo non possono accedere ai crediti legali, attraverso la garanzia a tali soggetti.
Il ritardo dell’attuazione o meglio della messa a regime della normativa regionale, è stato dovuto principalmente alla mancanza, nella stesura del dettato normativo regionale, di una puntuale disciplina transitoria che ha reso in una prima fase inapplicabile la legge stessa.
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La prima modifica del testo avvenuta in data 10 agosto 2016 con l’art. 35 della L.R. 12/2016 ha consentito di dare piena attuazione alla norma e quindi, la possibilità di dare risultati per il primo anno abbastanza positivi (doc. 1)
Gli interventi attivati sono ritenuti soddisfacenti in considerazione di un quadro economico sociale di crescente insicurezza, che ha visto in questi anni un aumento del numero dei sovraindebitati (potenziali vittime del reato di usura e anche l’usura stessa.)
Un dato soddisfacente è riferibile agli interventi effettuati in conformità all’art. 6 della L.R.
14/2015 (Indennizzi per il sostegno alle vittime di usura), che hanno visto, per i due anni di riferimento della presente relazione, sostenere n. 7 Vittime nel corso del 2016 e n. 4 vittime nel 2017.
Tutti i beneficiari hanno pagato debiti pregressi o riavviato la loro attività commerciale. Con indice di gradimento sia da parte delle Associazioni che da anni seguivano le vittime, sia da parte degli utenti che hanno preso un minimo ristoro in un momento di forte difficoltà economica.
Con le disposizioni di tale articolo 6, la Regione Lazio, vanta il primato in Italia come prima regione italiana ad aver previsto un tale intervento e di fatto per la prima volta è stato sancito in una legge regionale il principio secondo il quale l’impegno della regione non è limitato solo sul piano preventivo-repressivo, ma abbraccia anche le conseguenze drammatiche delle vittime e delle loro famiglie che questa lotta quotidianamente produce in termini di vita, sofferenze e sacrificio. Secondo quanto affermato dalle stesse Associazioni ed utenti: “l’art. 6 ha affermato il principio di grande civiltà, quello per cui le istituzioni pubbliche devono intervenire per riparare almeno al danno materiale patito dai comuni cittadini e dalle loro famiglie”.
Dalle relazioni presentate dagli enti è emerso, come innanzi detto, che negli ultimi anni la tipologia di assistiti è cambiata. Fino a qualche tempo fa le potenziali vittime di usura o meglio i sovra indebitati erano prevalentemente persone incapaci di gestire in modo adeguato il loro reddito e di conseguenza le situazioni debitorie e ludopatiche. Sono aumentate il numero delle famiglie sovra indebitate, che non riescono più a gestire i debiti, ma anche operai, impiegati, pensionati, talvolta professionisti, quanti hanno perso all'improvviso un lavoro e quindi un'entrata economica certa, o anche chi è impossibilitato a coprire spese mediche. L’analisi dei risultati fa emergere nel Lazio il progressivo impoverimento di famiglie e imprese e il conseguente indebitamento. Sempre più spesso gli imprenditori hanno difficolta di liquidità si trovano spesso in urgenza di pagare fornitori o le tasse.
Le Associazioni antiusura rilevano come tra l’altro sia difficoltoso convincere le vittime a denunciare e il percorso psicologico diventa fondamentale. Infatti, il rapporto che si instaura tra usuraio e usurato è estremamente condizionato dalle diverse caratteristiche del fenomeno e al tempo stesso ne è caratteristica preminente, gli usurati non si percepiscono come vittime. In tanti continuano a considerare l'usuraio un amico, una sorta di benefattore anche quando la disperazione, dovuta all’impossibilità di estinguere i debiti contratti, si fa sempre più forte. E spesso le vittime tendono a dare dell'usuraio un giudizio giustificatore.
Il ruolo delle Fondazioni e delle Associazioni antiusura, si rivela fondamentale in casi simili perché le vittime necessitano di accompagnamento dal momento in cui si presentano per la prima richiesta d'aiuto in poi, accompagnamento anche alla percezione del rapporto deviante e illegale che si è instaurato tra loro e gli usurai.
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Una famiglia o ancor più un’impresa che sia ricorsa a prestiti a nero, tende nonostante tutto a continuare a pensare all’usuraio come unica, possibile via d'uscita.
La fascia d’età con maggiori difficoltà risulta essere quella compresa fra i 45 e i 65 anni, a seguire ci sono quelli fra i 35 e i 44 anni. È evidente, dunque, che una percentuale elevatissima di italiani vivendo in condizione di disagio, non veda altre soluzioni se non quella di alimentare l’indebitamento.
Altro efficace strumento messo in atto dalla regione è stato l’avviso pubblico diretto ai Comuni Municipi del Lazio al fine di creare una rete attiva sul territorio capace di arrivare al cittadino con maggiore facilità e fiducia ricostruendo così il rapporto di sfiducia verso le istituzioni.
LETTERA b) LE RISORSE FINANZIARIE PREVISTE E UTILIZZATE
La Regione ha stanziato nel biennio 2016/2017 complessivamente € 5.900.000,00, € 2.400.000,00 per l’anno 2016 e € 3.500.000,00 per l’anno 2017 impiegate per il finanziamento dei diversi interventi previsti dall’art. 2 della l.r. 14/2015 come risulta nella seguente tabella riassuntiva:
INTERVENTI Stanziamento
ANNO 2016
Andamento spesa ANNO 2016
Stanziamento ANNO 2017
Andamento spesa ANNO 2017 a) contributi per la costituzione
di parte civile delle vittime dell’usura
€ 10.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00
b) misure di sostegno nei casi di sovraindebitamento e per la
prevenzione dell’usura € 800.000,00 € 799.999,98 € 900.000,00 € 900.000,00 c) indennizzi per il sostegno alle
vittime dell’usura € 150.000,00 € 140.000,00 € 150.000,00 € 79.946,51 d) misure per favorire la
competitività e l’inclusione finanziaria
€ 200.000,00 € 200.000,00 € 300.000,00 € 300.000,00 e) sostegno psicologico € 50.000,00 € 21.260,56 € 50.000,00 € 27.071,60 f) assistenza e tutela alle vittime
dell’usura € 700.000,00 € 501.845,26 € 700.000,00 € 635.566,41
g) contributi agli enti impegnati
nella lotta all’usura € 450.000,00 € 243.919,66 € 300.000,00 € 297.471,34 TOTALE € 2.360.000,00 € 1.907.025,46 2.400.000,00 € € 2.240.055,86
h) attività della Regione di cui all’articolo 11, legge regionale 14/2015 fondo destinato ai Comuni del Lazio
€ 40.000,00 € 0,00 € 1.050.000,00 € 1.050.000,00
LETTERA c) L’ELENCO DEGLI ENTI DESTINATARI DEL FONDO E GLI IMPORTI DEI SINGOLI INTERVENTI REALIZZATI Si rimette lo schema riassuntivo:
NOMINATIVO
(art. 5 l.r. 14/2015) Misure di sostegno nei casi di sovraindebitamento e per la prevenzione dell'usura
(art. 6 l.r. 14/2015) indennizzi per il sostegno alle vittime
dell'usura
(art. 7 l.r. 14/2015) Misure per favorire la competitività e l'inclusione finanziaria
(art. 8 l.r. 14/2015) Interventi di sostegno
psicologico
(art. 9 l.r. 14/2015) Interventi di assistenza e
tutela
(art. 10 l.r. 14/2015) contributi a favore degl'enti
impegnati nella lotta all'usura
TOTALE
ANNO
2016 ANNO 2017 ANNO 2016
ANNO
2017 ANNO 2016 ANNO 2017
ANNO 2016
ANNO 2017
ANNO 2016
ANNO 2017
ANNO
2016 ANNO 2017 ANNO 2016 ANNO 2017 Confidi Roma Gafiart
Soc. Coop 50.000,00 75.000,00 27.656,87 77.656,87 75.000,00
Cooperativa Commercianti Di Viterbo
50.000,00 75.000,00 50.000,00 75.000,00
Cooperativa Di Garanzia Per Le Pmi Provincia Di Viterbo Fidit Alto Lazio
50.000,00 75.000,00 50.000,00 75.000,00
Coop Fidi Confidi Per L'artigianato E La Piccola E Media Impresa Soc. Coop.
Consortile
50.000,00 75.000,00 50.000,00 75.000,00
Fondazione Wanda
Vecchi Onlus 133.333,33 180.000,00 4.800,00 133.333,33 184.800,00
Sportello Intercomunale Antiusura E Sovraindebitamento Della Città Metropolitana Di Roma Capitale
133.333,33 180.000,00 21.419,59 25.332,03 154.752,92 205.332,03
Fondazione Salus
Populi Romani 133.333,33 180.000,00 106.059,47 2.198,15 103.377,97 241.590,95 283.377,97
Fondazione Adventum - Fondo Per La Solidarietà E l'Antiusura Onlus
929,55 0,00 929,55
Associazione Ambulatorio Antiusura "Onlus"
133.333,33 180.000,00 80.000,00 79.946,51 7.528,16 7.400,00 139.886,54 149.500,01 25.988,42 25.427,72 386.736,45 442.274,24
Associazioni Baccarato Fondo Per La Solidarietà E L'antiusura - Onlus
133.333,33 180.000,00 20.000,00 49.394,38 81.516,51 26.839,37 28.452,80 229.567,08 289.969,31
11
12
Fondazione
Magnificat 133.333,33 40.000,00 173.333,33 0,00
Associazione Italiana Riabilitazione Protestati Prevenzione Fallimenti Ed Usura O.N.L.U.S. - A.I.R.P.
20.802,65 149.298,82 11.750,76 480,00 32.553,41 149.778,82
Associazione Centro Per I Diritti Del Cittadino - CODICI
36.957,43 49.913,54 23.810,84 49.913,54 60.768,27
Co.Fi.Le - Società
Cooperativa Sociale 27.736,00 37.532,00 17.920,37 342,98 45.656,37 37.874,98
Osservatorio
"Observo Onlus" 5.700,00 506,54 0,00 6.206,54
Associazione Terra Di Lavoro Per La Legalità -
18.709,60 7.219,20 4.000,00 9.000,00 22.709,60 16.219,20
Associazione Faau 5.357,33 5.357,33 0,00
Associazione F.A.I.
Antiracket Antiusura Roma A.G.I.S.A .
9.550,00 13.790,00 50.785,80 53.941,37 21.734,05 20.818,71 82.069,85 88.550,08
Associazione
Frosinone Antiusura 802,40 2.021,60 5.938,32 813,34 7.554,06 2.021,60
Associazione
Protestati D'Italia 21.644,87 37.780,99 9.449,05 8.374,08 31.093,92 46.155,07
Associazione F.A.I.
Antiusura Ostia Volare Onlus.
1.200,00 1.500,00 12.236,93 14.645,52 8.593,72 11.423,40 22.030,65 27.568,92
Coordinamento Regionale "SOS IMPRESA LAZIO"
26.933,76 12.240,00 0,00 39.173,76
Associazione DROR
o.n.l.u.s. 2.180,00 2.360,00 43.293,37 34.540,80 15.642,43 22.154,72 61.115,80 59.055,52
TOTALI 799.999,98 900.000,00 140.000,00 79.946,51 200.000,00 300.000,00 21.260,56 27.071,60 501.845,26 635.566,41 243.919,66 297.471,34 1.907.025,46 2.240.055,86
13
Con riferimento agli interventi di cui all’art. 6 l.r. 14/2015: Indennizzo per il sostegno alle vittime dell’usura.
Elenco Enti AMMESSI a contributo
Indennizzi per il sostegno alle vittime dell’usura di cui all’articolo 8, dell’avviso (articolo 6 della l.r. 14/2015)
ENTE RICHIEDENTE 2016
indennizzi Importo 2017
indennizzi Importo Importo
totale Intervento realizzato ASSOCIAZIONE
BACCARATO ONLUS 1 €
20.000,00 Spese sostentamento e riavvio attività lavorativa
FONDAZIONE MAGNIFICAT ONLUS per un totale di € 20.000,00
1 20.000,00 Riscatto casa asta
1 20.000,00 Spese riavvio attività
ASSOCIAZIONE AMBULATORIO ANTIUSURA ONLUS
per un totale pari a € 80.000,00
1 20.000,00 Pagamento debiti pregressi
1 20.000,00 Pagamento debiti pregressi
1 20.000,00 Pagamento debiti pregressi
1 20.000,00 Pagamento debiti pregressi
1 19.946,51 Acquisto mezzo trasporto e attrezzatura per riavvio attività lavorativa 1 20.000,00 Pagamento visite mediche specialistiche, debiti pregressi e sostentamento
1 20.000,00 Riscatto casa all’asta
1 20.000,00 Avvio nuova attività compresa fornitura nuove merci
Progetti finanziati sulla base dell’Avviso Pubblico diretto ai Comuni del Lazio, giusta Determinazione G04342 del 4/4/2018, relativi agli interventi di cui all’art. 2, comma 2, lett. h) della l.r. 14/2015.
ENTI AREA DEL CRATERE SISMICO CONTRIBUTO CONCESSO
Comune Rieti 24.852,00
Comune Castel Sant'Angelo 23.600,00
Comune Borgovelino 24.700,00
Comune Poggio Bustone 24.200,00
Comune Leonessa 25.000,00
Comune Cittaducale 25.000,00
TOTALE CONTRIBUTI CONCESSI 147.352,00
PROGETTI IDONEI AMMESSI A FINANZIAMENTO
ENTI CONTRIBUTO CONCESSO
Ats Cori - Cisterna Di Latina - Aprilia 50.000,00
Ats Palestrina - Zagarolo - Castel San Pietro Romano 20.408,00
Ats Terracina - Monte San Biagio 50.000,00
Ats Coreno Ausonio-Ausonia-Castelnuovo Parano-Esperia 25.000,00
Unione Cinquecitta' Frosinone 16.500,00
Ats Priverno-Maenza-Roccasecca De Volsci 35.000,00
Ats Sora - Castelliri 27.850,00
Comune Latina 50.000,00
Ats Gaeta - Itri 35.000,00
Comune San Giovanni Incarico 25.000,00
Ats. Arpino - Santopadre 25.000,00
Comune Casalvieri 25.000,00
Comune Castro Dei Volsci 25.000,00
Comune Albano Laziale 35.000,00
Comune Sperlonga 25.000,00
Comune Alatri 35.000,00
Comune Cave 25.000,00
Comune Roma - Municipio Ii 48.350,00
Comune Roma - Municipio Xiii 50.000,00
Comune Roma - Municipio X 50.000,00
Comune Roma - Municipio Vii 50.000,00
Comune Frosinone 35.000,00
Comune Minturno 27.900,00
Comune Sermoneta 24.994,88
Comune Montalto Di Castro 25.000,00
Comune Ardea 35.000,00
Comune Pontecorvo 25.000,00
Comune Torrice 1.645,12
TOTALE CONTRIBUTI CONCESSI 902.648,00
14
15
LETTERA d) GLI STRUMENTI D’INTERVENTO E LE PROCEDURE ADOTTATE
Per promuovere le iniziative e i progetti sono stati adottati in primis alcun atti preliminari richiesti dalla normativa de qua.
Il dettato normativo prevede all’art. 2, comma 3 che: “La Giunta regionale, annualmente, su proposta dell'Assessore competente in materia di usura, con propria deliberazione, sentita la commissione consiliare competente, ripartisce le risorse del fondo, iscritte in bilancio ai sensi dell’articolo 23, tra gli interventi di cui al comma 2.
Con Delibera di Giunta Regionale n. 271 del 24/05/2016 concernente: (Legge regionale 3 novembre 2015, n. 14, "Interventi regionali in favore di soggetti interessati dal sovraindebitamento o dall'usura" – Disposizioni per l'immediata attuazione della legge) la Giunta ha provveduto a ripartire le risorse del Fondo pari per l’annualità 2016 a € 2400.000,00 per gli interventi di cui all’articolo 2, nel seguente modo:
INTERVENTI RISORSE
ANNO 2016 a) contributi per la costituzione di parte civile delle vittime dell’usura € 10.000,00 b) misure di sostegno nei casi di sovraindebitamento e per la
prevenzione dell’usura
€ 800.000,00
c) indennizzi per il sostegno alle vittime dell’usura € 150.000,00 d) misure per favorire la competitività e l’inclusione finanziaria € 200.000,00
e) sostegno psicologico € 50.000,00
f) assistenza e tutela alle vittime dell’usura € 700.000,00 g) contributi agli enti impegnati nella lotta all’usura € 450.000,00 h) attività della Regione di cui all’articolo 11, legge regionale
14/2015
€ 40.000,00
Sempre in conformità a quanto stabilito dal dettato regionale preliminarmente si è provveduto ai sensi dell’art. 13 ad istituire, presso la direzione regionale competente in materia, l'elenco regionale dei Confidi, delle Associazioni e delle Fondazioni antiusura e antiracket nel quale possono essere iscritti gli enti destinatari di cui all’articolo 3.
Il medesimo articolo 13 stabilisce che: “L’iscrizione nell’elenco è condizione necessaria per accedere agli interventi finanziati dal fondo.”
A tal fine con Determinazione Dirigenziale n. G05957 del 25/05/2016 si è provveduto all’
approvazione dell’Avviso pubblico per l’istituzione dell'Elenco regionale dei Confidi, delle Associazioni e delle Fondazioni antiusura di cui all’art. 13, comma 1.
Con Determinazione Dirigenziale n. G07926 del 11/07/2016, successivamente modificata con Determinazione Dirigenziale n. G09241 del 09/08/2016 si è provveduto all’approvazione
16
dell'elenco regionale dei Confidi, delle Associazioni e delle Fondazioni antiusura istituito ai sensi dell'art. 13 comma 1, della Legge regionale 3 novembre 2015, n. 14 "Interventi regionali in favore di soggetti interessati dal sovraindebitamento o dall'usura".
Tutto ciò in attesa della modifica della legge al fine dell’inserimento della norma transitoria; solo a seguito della modifica, si è potuto procedere con Determinazione Dirigenziale n. G09431 del 12/08/2016 all’approvazione dell’avviso pubblico, per l'erogazione dei contributi regionali di cui al 'Fondo in favore dei soggetti interessati dal sovraindebitamento o dall'usura - art. 2 - della Legge Regionale n. 14 del 2015 e s.m.i.
A seguito dell’approvazione dell’Avviso pubblico la struttura ha provveduto, ai sensi dell’art.
12 ad istituire, il Comitato regionale antiusura (CRA) composto da un presidente designato dal Presidente della Regione e da due esperti, designati rispettivamente dall'Assessore regionale competente in materia di usura e dall'Assessore regionale competente in materia di bilancio, e da un funzionario della struttura regionale competente con funzioni di supporto tecnico e di verbalizzazione.
L’art. 12 al comma 3 stabiliva che: “I componenti del CRA sono nominati con decreto del Presidente della Regione e restano in carica cinque anni. La partecipazione al CRA è onorifica e dà luogo, per i componenti esterni, ad un rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate, nonché alla corresponsione di un gettone di presenza ai sensi della normativa vigente”; al comma 4, che: “Il CRA adotta un proprio regolamento per il suo funzionamento, approvato dalla Regione” (articolo attualmente abrogato).
Con Decreto del Presidente n. T00268 del 23/12/2016 si è provveduto alla nomina dei componenti del Comitato Regionale Antiusura (CRA), istituito ai sensi del comma 1, art. 12 della legge regionale del 3 novembre 2015, n. 14, 'Interventi regionali in favore dei soggetti interessati dal sovraindebitamento o dall'usura' e s.m.i.
Come da normativa il CRA ha provveduto ad adottare un proprio regolamento, approvato con Determinazione Dirigenziale n. G03677 del 23/03/2017 (Legge Regionale 3 novembre 2015, n. 14 artt. 12 e 21 co. 2 bis lettera b) Approvazione del Regolamento di funzionamento del Comitato tecnico Regionale Antiusura (C.R.A.) per la valutazione degli interventi realizzati dagli Enti destinatari di cui alla Legge Regionale n. 14/2015).
Il comitato dopo avere adottato il Regolamento ha provveduto a valutare le istanze pervenute in merito a tutti gli interventi richiesti dagli enti destinatari e ad assegnare i contributi loro spettanti.
A seguito dell’inoltro degli esiti della valutazione alla struttura, quest’ultima ha provveduto ad approvare gli elenchi degli enti ammessi a contributo con Determinazione Dirigenziale n. G13181 del 28/09/2017 “l.r. 14/2015. Avviso pubblico approvato con Determinazione Dirigenziale 12 agosto 2016, n. G09431. Presa d’atto elenchi degli Enti ammessi a finanziamento redatta dal Comitato Tecnico Antiusura nominato con Decreto del Presidente 23 dicembre 2016 n. TOO268. Impegno di spesa sul cap. C21915 dell’esercizio finanziario 2017”.
L’art. 17 della l.r. 14/2015 prevede che gli enti destinatari degli interventi di cui all’art. 5 (Misure di sostegno nei casi di sovraindebitamento e per la prevenzione dell’usura) e all’art. 7 (Misure per favorire la competitività e l'inclusione finanziaria) per lo svolgimento delle attività in essi previsto devono sottoscrivere con la Regione Lazio apposita convenzione per la gestione dei fondi medesimi.
17 Pertanto la struttura ha provveduto:
con Determinazione Dirigenziale n. G16324 del 28/11/2017 ad approvare lo schema di convenzione tra la Regione Lazio e Enti destinatari degli interventi previsti dall’art. 5 della citata legge regionale.
con Determinazione Dirigenziale n. G17594 del 19/12/2017 ad approvare lo schema di convenzione tra la Regione Lazio e i Confidi destinatari degli interventi previsti dall’art.7 della citata legge regionale.
Nel corso del primo anno di applicazione o meglio della gestione della prima annualità, è emersa la farraginosità del procedimento di concessione dei contributi così come disciplinato dalla norma che prevedeva diversi passaggi, il che comportava un notevole prolungamento dei tempi per la conclusione del procedimento stesso, creando non poche difficoltà alla struttura nella gestione dei tempi.
Ciò ha comportato a fine 2017 un ulteriore modifica della disciplina normativa, avvenuta con la legge del 14 agosto 2017, n. 9. che ha disposto l’abrogazione dell’art. 12, quindi del CRA, e il conseguente passaggio alla struttura della valutazione delle istruttorie di merito. (doc. 2)
Il dettato normativo prevede inoltre all’art. 15 l’istituzione, presso la direzione regionale competente in materia, del Tavolo regionale sul sovraindebitamento, l’usura e l'estorsione, quale sede per il confronto con gli enti che operano nel settore, con funzioni di impulso e di coordinamento per le politiche che l'amministrazione regionale intende attuare per prevenire e contrastare il fenomeno del sovraindebitamento e dell’usura e dell'estorsione.
Il Tavolo è presieduto dal Presidente della Regione o dall’Assessore delegato, che ne dispone le convocazioni e ne stabilisce l’ordine del giorno. Sono componenti del tavolo uno o più rappresentanti della struttura regionale competente che ne cura il funzionamento, nonché i rappresentanti designati dagli enti iscritti nell'elenco.
Si è provveduto a costituire il Tavolo con:
Decreto del Presidente n. T00216 del 21/11/2017
Legge regionale 3 novembre 2015, n. 14, art. 15. Costituzione del 'Tavolo regionale sul sovraindebitamento e l'usura.
Nel corso dell’anno 2017, e in contemporanea alla chiusura del procedimento aperto nel corso dell’anno 2016, lo stanziamento in bilancio era pari a zero, pertanto la struttura ha provveduto, con Determinazione Dirigenziale n. G08827 del 22/06/2017, ai sensi dell’art. 21 comma 2, ad accertare in entrata sul capitolo 331568, le risorse residue dell’abrogata l.r. 23/2001 ancora in possesso di Lazio Innova Spa (ex Unionfidi), per un importo pari ad € 3.500.000,00.
A seguito di tale accertamento si è provveduto con Delibera di Giunta Regionale n. 647 del 21/10/2017 “Legge regionale 3 novembre 2015, n. 14 (Interventi regionali in favore di soggetti interessati dal sovraindebitamento o dall'usura). Ripartizione delle risorse stanziate, per l'esercizio finanziario 2017, sul Fondo in favore dei soggetti interessati dal sovraindebitamento o dall'usura”
a ripartire le risorse del Fondo per l’annualità 2017 pari a € 3.500.000,00 per gli interventi di cui all’articolo 2, nel seguente modo:
18
INTERVENTI RISORSE ANNO 2017
misure di sostegno nei casi di sovraindebitamento e per la prevenzione dell’usura (di cui all’articolo 5 della l.r.
14/2015)
€ 900.000,00
indennizzi per il sostegno alle vittime dell’usura (di cui
all’articolo 6 della l.r. 14/2015) € 150.000,00
misure per favorire la competitività e l’inclusione finanziaria
(di cui all’articolo 7 della l.r. 14/2015) € 300.000,00
sostegno psicologico (di cui all’articolo 8 della l.r. 14/2015) € 50.000,00
assistenza e tutela alle vittime dell’usura (di cui all’articolo 9
della l.r. 14/2015) € 700.000,00
contributi agli enti impegnati nella lotta all’usura (di cui
all’articolo 10 della l.r. 14/2015) € 300.000,00
attività della Regione (di cui all’articolo 11 della l.r. 14/2015) € 1.100.000,00 Con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 704 del 31/10/2017 “Legge regionale 3 novembre 2015, n. 14 (Interventi regionali in favore di soggetti interessati dal sovraindebitamento o dall'usura). Attuazione art. 21 comma 2bis punto 2). Individuazione del soggetto erogatore delle risorse stanziate sul cap. C21918 Es. Fin. 2017”, la Giunta ha individuato la Società Lazio Innova S.p.a. quale soggetto erogatore dei contributi ai soggetti beneficiari individuati mediante avvisi pubblici da emanare ai sensi della DGR 647/2017.
Successivamente la struttura competente ha provveduto ad approvare, così come stabilito dalla richiamata DGR 647/2017, due avvisi pubblici, uno destinato alle Associazioni, Fondazioni e Confidi per € 2.400.000,00 approvato con Determinazione Dirigenziale n. G18840 del 29/12/2017, l’altro diretto ai Municipi/Comuni del Lazio ivi compresi i Comuni dell'area del cratere sismico per un importo complessivo di € 1.050.000,00 approvato con Determinazione Dirigenziale n. G01278 del 5/2/2018.
Tutti e due gli avvisi sono stati oggetto di modifiche e di proroga dei tempi di presentazione delle istanze, disposte con le seguenti determinazioni:
Determinazione Dirigenziale n. G01366 del 6/02/2018
Modifiche e integrazione all'articolo 6 e all'articolo 12 dell'Avviso pubblico approvato con determinazione dirigenziale n. G18840 del 29 dicembre 2017 (pubblicato sul Bollettino ufficiale della regione Lazio n. 2 del 4 gennaio 2018), concernente la concessione di contributi regionali di cui al Fondo in favore dei soggetti interessati dal sovraindebitamento o dall'usura. Proroga termine di scadenza per la presentazione delle domande.
Determinazione Dirigenziale n. G04342 del 4/4/2018 '
Avviso Pubblico per la concessione di contributi regionali di cui al Fondo in favore dei soggetti interessati dal sovraindebitamento o dall'usura - art. 11, comma 2, lettera c), della legge regionale n.
14 del 2015 e successive modifiche, destinato ai Municipi/Comuni del Lazio ivi compresi i Comuni dell'area del cratere sismico, per la realizzazione di progetti/iniziative a favore di soggetti vittime e potenziali vittime del fenomeno dell'usura', approvato con determinazione n. G01278/2018. Proroga del termine per la presentazione delle istanze di partecipazione.
19
Con le seguenti determinazioni si sono approvati i distinti elenchi degli enti ammessi a contributo:
Determinazione Dirigenziale n. G12762 del 10/10/2018
L.r. 14/2015. Approvazione delle graduatorie degli interventi ammessi a contributo ai sensi dell'Avviso pubblico approvato con determinazione n. G01278/18 avente ad oggetto: 'Avviso Pubblico per la concessione di contributi regionali di cui al Fondo in favore dei soggetti interessati dal sovraindebitamento o dall'usura - art. 11, comma 2, lettera c), della legge regionale n. 14 del 2015 e successive modifiche, destinato ai Municipi/Comuni del Lazio ivi compresi i Comuni dell'area del cratere sismico, per la realizzazione di progetti/iniziative a favore di soggetti vittime e potenziali vittime del fenomeno dell'usura'. Importo complessivo euro 1.050.000,00.
Determinazione Dirigenziale n. G14556 del 14/11/2018
L.r. 14/2015. Avviso pubblico approvato con determinazione dirigenziale 29 dicembre 2017, n. G18840 come modificata con determinazione del 06 febbraio 2018 n. G01366. Approvazione elenco delle Associazioni/Fondazioni/Confidi ammessi a contributo e relativi importi. Esercizio finanziario 2017.
Per una migliore lettura delle premesse si riportano di seguito i provvedimenti adottati riferiti ai soli adempimenti previsti dalla normativa regionale:
ADEMPIMENTI LEGISLATIVI PREVISTI DALLA L.R. 14/2015
ATTI PRODOTTI
Art. 2
(Fondo in favore dei soggetti interessati dal sovraindebitamento o vittime di usura o di
estorsione)
1. Per le finalità di cui alla presente legge è istituito il Fondo in favore dei soggetti interessati dal
sovraindebitamento o vittime di usura o di estorsione, di seguito denominato fondo.
2. Il fondo è destinato a finanziare i seguenti interventi:
a) contributi per la costituzione di parte civile delle vittime di usura o di estorsione;
b) misure di sostegno nei casi di sovraindebitamento e per la prevenzione dell’usura;
c) indennizzi per il sostegno alle vittime di usura o di estorsione;
d) misure per favorire la competitività e l 'inclusione finanziaria;
e) sostegno psicologico;
f) assistenza e tutela alle vittime di usura o di estorsione;
g) contributi agli enti impegnati nella lotta all'usura o ai fenomeni estorsivi;
h) attività della Regione di cui all’articolo 11.
3. La Giunta regionale, annualmente, su proposta
Deliberazione di Giunta Regionale n. 271 del 24/05/2016
Legge regionale 3 novembre 2015, n. 14,
"Interventi regionali in favore di soggetti interessati dal sovraindebitamento o
dall'usura" – Disposizioni per l'immediata attuazione della legge.
STANZIAMENTO 2016 ---- € 2.400.000,00 Deliberazione di Giunta Regionale n. 647 del 21/10/2017
Legge regionale 3 novembre 2015, n. 14 (Interventi regionali in favore di soggetti interessati dal sovraindebitamento o dall'usura). Ripartizione delle risorse stanziate, per l'esercizio finanziario 2017, sul Fondo in favore dei soggetti interessati dal sovraindebitamento o dall'usura.
Deliberazione di Giunta Regionale n. 704 del 31/10/2017
Legge regionale 3 novembre 2015, n. 14 (Interventi regionali in favore di soggetti
20 dell'Assessore competente in materia di usura, con propria deliberazione, sentita la commissione consiliare competente, ripartisce le risorse del fondo, iscritte in bilancio ai sensi dell’articolo 23, tra gli interventi di cui al comma 2.
4. La gestione del fondo è curata dalla struttura regionale competente in materia di usura, di seguito denominata struttura regionale competente.
interessati dal sovraindebitamento o dall'usura). Attuazione art. 21 comma 2bis punto 2). Individuazione del soggetto erogatore delle risorse stanziate sul cap.
C21918 Es. Fin. 2017.
STANZIAMENTO 2017 ---- € 3.500.000,00
Art. 4
(Costituzione di parte civile) 1. La Giunta regionale, su proposta
dell’Assessore competente, si determina in merito alla costituzione di parte civile, motivando in sede di Consiglio regionale le eventuali scelte di non costituzione, in tutti i processi celebrati nel suo territorio aventi ad oggetto il reato di usura o di estorsione di cui agli articoli 644 e 629 del codice penale. Le somme percepite a titolo di risarcimento sono destinate alla realizzazione degli interventi di cui alla presente legge.
2. La Regione riconosce il dovere civico della denuncia e sostiene i percorsi di costituzione di parte civile nei processi da parte delle vittime del reato di usura o di estorsione di cui agli articoli 644 e 629 del codice penale contribuendo alle spese legali sostenute dalle persone fisiche non ammesse al gratuito patrocinio.
3. La Giunta regionale, con propria
deliberazione, sentita la commissione consiliare competente, disciplina i limiti e le modalità di concessione del contributo alle spese legali di cui al comma 2.
4. I soggetti ammessi al contributo di cui al comma 2, qualora conseguano il ristoro delle spese legali sostenute al termine del giudizio penale nel quale si sono costituiti parte civile, restituiscono al fondo le somme in precedenza riconosciute a titolo di contributo, nei limiti di quanto effettivamente conseguito da parte dell'autore del reato.
PREDISPOSTA
Art. 12
(Comitato Regionale Antiusura) 1. È istituito, presso la direzione regionale competente in materia di usura, il Comitato regionale antiusura (CRA) quale organo di
Articolo abrogato dall'articolo 5, comma 2, lettera c) della legge regionale 14 agosto 2017, n. 9