VALUTAZIONE CLINICA E MEDICO-LEGALE DEI TRAUMI TEMPORO-MANDIBOLARI
LERICI
24 settembre 2005
Tagete 1-2007
Dr. Giovanni Cannavò
Medico Legale, Presidente dell’Associazione “M. Gioia”, Pisa
ABSTACT
The author analyzes the epidemiology of the temporo-mandibular articulation disorders in the population. From a medico legal point of view is very interesting the possibility that these disorders can be considered post-traumatic, but there is not a definitive
evidence for this theory. In these cases is very important the evaluation made by the dentist to help the insurance doctor to define in the correct way the body damage.
At last, the author, introducing the session, shows the new
insurance code and the different aspect of the new way of giving compensation.
L’Articolazione Temporo-Mandibolare (ATM) è
l’articolazione più complessa del corpo umano, ricca di nervi, muscoli, vasi, legamenti e tendini, fluido synoviale all'interno di un’area estremamente
piccola.
Ha movimenti su vari assi che consentono: apertura e chiusura, protrusione e retrusione, lateralità.
Una disfunzione in questa sede determina non solo un deficit funzionale locale, ma si può ripercuotere sull’intero organismo (postura).
L’ATM è l’articolazione più usata. Si muove ogni volta che mastichiamo, parliamo, cantiamo, sbadigliamo, passeggiamo o ci muoviamo. Ogni
persona in media la muove 2000-2500 volte al giorno, e se parla o mastica molto, anche 5000
- 10000 volte al giorno.
Restano ancora sconosciute varie sue funzioni legate ai meccanismi propriocettivi da cui partono meccanismi riflessi ancora non del
tutto chiariti.
La patologia traumatica temporo-mandibolare può riguardare la componente articolare, la muscolatura masticatoria e le strutture connesse. Difficile la
valutazione di un’ eventuale patologia conseguente a trauma, dal momento che le disfunzioni temporo-
mandibolari sono ampiamente diffuse nella popolazione generale.
Circa il 40-75% della popolazione adulta, infatti, presenta almeno un segno, come anormalità di
movimento, rumori articolari o dolore alla palpazione muscolare (Okeson 1996); mentre l’8-15% degli
individui di sesso femminile e il 3-10% delle persone di sesso maschile presentano dolore riferito alla
regione temporo-mandibolare (Le Resche L, 1997).
Di conseguenza può risultare complicato e fonte di controversia definire il nesso di causalità fra trauma e disturbi temporo-mandibolari. Questo è tanto più vero per i traumi indiretti. Infatti gli studi al riguardo non hanno ancora dimostrato con quale meccanismo patogenetico il colpo di frusta da incidente stradale possa determinare
un’alterazione della articolazione.
Sappiamo che i traumi indiretti sono
prevalentemente conseguenza di incidenti automobilistici con tamponamento, mentre più
spesso gli scontri frontali determinano traumi diretti maxillo-facciali con ferite al volto,
fratture mandibolari e/o dentali.
L’iperdistensione violenta dei muscoli flessori del collo provocata dal tamponamento può determinare distorsione del rachide cervicale,
che a sua volta può associarsi a lesioni
dell’articolazione temporo-mandibolare. Si può determinare, infatti, il cosiddetto “colpo di frusta dell’articolazione temporo-mandibolare”
quando al movimento di iperestensione- flessione del rachide cervicale segue uno
spostamento opposto della testa e della mandibola con stiramento dei legamenti, capsula articolare, muscoli della masticazione
(Friedman 2000, Garcia 1996).
Su tale meccanismo eziopatogenetico gli autori non sono concordi ed alcuni negano che per l’articolazione temporo-mandibolare si possa
verificare il movimento traumatico di estensione-flessione analogo al rachide
cervicale (Gola 2004, Kasch 2002).
Nel vasto studio di Probert su 20 673 soggetti sottoposti a TAC dopo incidenti stradali, furono
individuate solo 28 persone con disordini articolari temporo-mandibolari, comprese le fratture mandibolari. Nello 0,5% dei pazienti
che avevano subito un colpo di frusta, erano presenti alterazioni dell’articolazione temporo-
mandibolari con necessità di trattamento in genere a comparsa immediata o comunque
entro 2 mesi dal trauma.
APPROVATO IL NUOVO
CODICE PER LE ASSICURAZIONI PRIVATE
La legge provvede al riassetto generale del
comparto assicurativo, con norme che riguardano il risarcimento del danno alla persona secondo nuove procedure, il cosiddetto “CID Lesioni”, divenuto
obbligatorio.
La riforma rappresenterà una nuova rivoluzione, non tanto perché sarà la Compagnia dell’assicurato e non quella del danneggiante a gestire il sinistro, ma per gli effetti che verosimilmente ne
deriveranno sull’intero sistema che ruota attorno al risarcimento del danno alla persona in
responsabilità civile.
Soprattutto, la tempistica diventerà ancora più pressante, con tempi di richiesta per la consegna dell’elaborato peritale ridotti a pochissime
settimane.