Terre di Siena Slow
Progetto di valorizzazione del territorio attraverso lo sviluppo e l’organizzazione di
un «prodotto turistico omogeneo» dedicato al cicloturismo ed alla mobilità dolce
indice
A. IL QUADRO STRATEGICO DI RIFERIMENTO EUROPEO, NAZIONALE, REGIONALE E PROVINCIALE
pag. 03B. IL PROGETTO TERRE DI SIENA SLOW
pag. 11° Finalità ed obiettivi pag. 13
° Il Masterplan della mobilità dolce per la provincia di Siena pag. 14
1. ACCOGLIENZA E CARTA DEI SERVIZI pag. 19
° Impegni delle Amministrazioni locali pag. 20
° Impegni degli operatori economici pag. 21
° Circuito d’accoglienza: monitoraggio pag. 22
2. CRITERI GENERALI PER L’INDIVIDUAZIONE E MODALITA’ PER LA CLASSIFICAZIONE DEI PERCORSI pag. 23
° Individuazione dei percorsi – caratteristiche fondamentali di un percorso cicloturistico pag. 24
°Standard minimi pag. 25
°Definizione di Ciclovie e Cicloitinerari pag. 26
°Procedura di inserimento nel Masterplan pag. 27
°Sintesi esplicativa del format Sweet Road pag. 28
°Criteri per l’ammissione del percorso alla certificazione pag. 29
2.1 Percorribilità e sicurezza pag. 30
°Indice caratteristiche del traffico veicolare
° Indice qualità dell’infrastruttura stradale
2.2 Circuito d’accoglienza e carta dei servizi pag. 39
° Indice di qualità e varietà dei servizi e delle strutture di accoglienza
2.3 Bellezza diffusa – indice pag. 41
2.4 Grado di attrattività turistica di un percorso pag. 42
° Modalità di calcolo ed applicazione su di un territorio campione
2.5 Grado di difficoltà di un percorso cicloturistico – modalità di calcolo pag. 43
2.6 Mappatura, georeferenziazione ed attività di progetto pag. 44
3. LA RETE DEI PERCORSI CICLOTURISTICI NELLE TERRE DI SIENA pag. 45
° Ciclovie Eurovelo e Bicitalia
° Percorsi Cicloturistici
° Percorsi grandi eventi
4. ADEGUAMENTI INFRASTRUTTURALI DI COLLEGAMENTO CON LA RETE DEI PERCORSI pag. 54 5. SEGNALETICA ED ATTREZZATURE DI SERVIZIO PER IL CICLOTURISTA pag. 58
° Normativa e prototipi
• Piano strategico di sviluppo del turismo in Italia nel periodo 2017/2022
• Legge 11 gennaio 2018, n°2 «Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica»
• Sistema Nazionale delle delle ciclovie turistiche (Legge 28 dicembre 2015, n° 208)
• Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 29.11.2018 (GU n. 18 del 22.01.2019)
• Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica (L.R. 6 giugno 2012, n°27)
• Nuovo Codice della Strada (DL 30 aprile 1992, n° 285 e successive modifiche)
• Regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della Strada (D.P.R. 16 dicembre 1992, n° 495)
• Regolamento per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili (DM n°557/1999)
• Direttiva del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – prot. 375 del 20 luglio 2017
• PRIIM (Piano regionale integrato delle infrastrutture e della mobilità) istituito dalla regione Toscana con L.R. n° 55/2011
• L.R. 20 dicembre 2016, n° 86: Testo unico del sistema turistico regionale»
• Masterplan della Mobilità Dolce della Provincia di Siena (GP n° 215/2012)
IL QUADRO STRATEGICO DI RIFERIMENTO EUROPEO, NAZIONALE, REGIONALE E PROVINCIALE
A
Eurovelo:
la rete
cicloturistica europea
La rete Eurovelo consiste di 15 percorsi ciclistici di
lunga percorrenza che interessano 42 paesi.
La rete comprende ciclovie protette e cicloitinerari che utilizzano strade a traffico promiscuo con
pendenze non superiori all’8% e con un transito non superiore a 1000 veicoli a motore inferiore al giorno.
Non tutti i percorsi sono completi e segnati, in particolare quelli situati nell’Europa meridionale e orientale. Dei 70.000 km previsti sono esistenti 40.000 km.
Eurovelo 1: la costa dell’Atlantico Eurovelo 2: il percorso delle capitali Eurovelo 3: la via dei pellegrini
Eurovelo 4: il percorso dell’Europa Centrale Eurovelo 5: la via Romea Francigena Eurovelo 6: dall’Atlantico al Mar Nero Eurovelo 7: il percorso del sole
Eurovelo 8: l’itinerario del Mediterraneo Eurovelo 9: dal Baltico all’Atlantico
Eurovelo 10: il giro del Mar baltico
Eurovelo 11: il percorso dell’Europa orientale Eurovelo 12: il percorso del mare del Nord Eurovelo 13: il percorso della Cortina di Ferro Eurovelo 14: non esistente
Eurovelo 15: la pista ciclabile del Reno Eurovelo 16: non esistente
Eurovelo 17: la ciclovia del fiume Rodano
EV07 Sun Route EV08 Mediterranean Route EV05 Via Romea Francigena
Itinerari EuroVelo che attraversano l’Italia
Il Sentiero della Bonifica è un tratto dell’EV07
7400 km tot.
1970 km Italia 2900 km tot.
1500 km Italia
4864 km tot.
965 km Italia
Bicitalia:La Rete Ciclabile Nazionale
Il sistema delle Ciclovie turistiche nazionali
(Protocollo d’intesa MIT – MIBACT e Regioni per le 10 ciclovie)
Aggiornamento Decreto MIT del 29.11.2018 2016/2019: 161.8 mil€
2020/2024: 200.0 mil€
Totale in 9 anni: 361.8 mil€
per 40.2 mil€ anno
Previsione risorse con cofinanziamenti regioni 750.0 mil€
Sistema di ciclovie turistiche nazionali:
stima dei costi e dei tempi di attuazione
Risorse disponibili per le 10 ciclovie (2016/2024): 362 mil/€ + cofinanziamenti = 750 mil/€ (media di 83 mil/€ anno) Previsione km realizzati al 2024 delle 10 ciclovie al costo medio di 200.000 a km: 3750 km su 5734 km
Obiettivo rete ciclabile nazionale entro il 2030: 20.000 km
NB: Costo medio di un km di rete autostradale in Italia è di 30 mil/€. Ogni anno con gli attuali stanziamenti si realizzano 42 km di ciclabili equivalenti come costo a meno di 3 km di autostrade.
Il Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (PRIIM), istituito con L.R. 55/2011, costituisce lo strumento di programmazione unitaria attraverso il quale la Regione definisce in maniera integrata le politiche in materia di mobilità, infrastrutture e trasporti.
Il PRIIM (Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità
Le ciclovie inserite nel PRIIM
della Regione Toscana
CICLOVIA TIRRENICA – BICITALIA 19 560 km su 1200 km complessivi Costo: 300 mil€ (100 mil€ Toscana) 700 km percorribili in sede separata o promiscua.
Ultimazione prevista: anno 2020
CICLOPISTA DELL’ ARNO – BICITALIA 7 404 km di cui 145 già percorribili,
40 in fase di realizzazione, 181 finanziati e 38 in fase di progettazione
Finanziati: 23mil€ di cui 16,7€ della RT su 41,4 mil€ di costi stimati
CICLOVIA DEI 2 MARI – BICITALIA 18 327 km in larga parte fruibili su tracciati esistenti e sentieri.
Studio di Fattibilità
CICLOVIA FRANCIGENA – BI3 EV5 380 km in larga parte fruibili su tracciati e sentieri esistenti
SENTIERO DELLA BONIFICA (E’ parte della Ciclovia del Sole BI1 EV7)
60 km fruibile e segnalato
Terre di Siena Slow (territorio)
Territorio di TSS (Terre di Siena Slow) e connessione della rete
dei percorsi con Bicitalia e con il PRIIM della Regione Toscana
IL PROGETTO
Il PRODOTTO TURISTICO OMOGENEO
«TERRE DI SIENA SLOW»
B
Masterplan della Mobilità Dolce
La rete provinciale dei percorsi cicloturistici
1. Protocollo di Intesa del 23 febbraio 2010
sottoscritto tra Provincia – ARI – l’Eroica – FIAB
2. Politiche per la mobilità sostenibile:
PTC approvato il 14 dicembre 2011
3. Legge regionale n. 27 del 6 giugno 2012:
«Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica»
Masterplan della Mobilità Dolce
La rete provinciale dei percorsi cicloturistici
Gli obiettivi strategici
Il Masterplan della Mobilità Dolce della Provincia di Siena è un progetto che contiene strategie e azioni Finalizzate a sviluppare la mobilità ciclistica sia in ambito urbano che extraurbano. E’ stato approvato nel settembre del 2012 con deliberazione della Giunta Provinciale n. 215
Il progetto prevede i seguenti obiettivi strategici:
1. Creazione di una rete provinciale di percorsi ciclo-turistici;
2. Implementazione dell’intermodalità bici-treno;
3. Tutela e valorizzazione dei percorsi ciclo – turistici con il coinvolgimento delle associazioni e dei comuni;
4. Promozione, sensibilizzazione e divulgazione del progetto nel territorio provinciale ed all’esterno mediante il web e vari strumenti di marketing;
5. Rispetto dei principi etici negli appuntamenti sportivi;
Il progetto intende favorire quindi un modello di fruizione del territorio sostenibile, sia in termini ecologici,
sociali che economici. Intende altresì incentivare lo sviluppo delle attività turistiche favorendo positive
ricadute sull’economia locale, promuovere l’integrazione con il sistema dei trasporti pubblici locali anche
per la mobilità ciclabile in ambito urbano e con la rete di ospitalità diffusa, nonché favorire il recupero delle
infrastrutture esistenti incompiute o abbandonate quali i sedimi delle ex ferrovie, oltre alle reti stradali
secondarie quali le strade campestri, gli argini dei fiumi e gli antichi sentieri.
Gli originari percorsi
principali della rete senese
Il modello di Masterplan
Il Masterplan costituisce la base per il prodotto turistico omogeneo per effetto della delibera della Giunta regionale Prevista dal comma 3 dell’art. 15 della LR n. 86/2016: «Gli standard minimi per la realizzazione del prodotto turistico omogeneo sono individuati dalla Giunta regionale, previo parere della commissione
consiliare competente».
Il Masterplan è un documento utile alla definizione sia degli orientamenti strategici per il futuro ed il loro coerente sviluppo, sia della sequenza delle operazioni per il necessario conseguimento dei principali obiettivi nel tempo.
Nel Masterplan sono contenute le operazioni ritenute indispensabili, condivise ed attuabili esclusivamente attraverso accordi fra i soggetti interessati, quali:
●
Individuazione dei percorsi sul territorio con elevato grado di percorribilità ed attrattività turistica
●
Sottoscrizione di un accordo tra gli Enti pubblici interessati
●
Georeferenziazione e mappatura standard dei percorsi
●
Organizzazione dei punti di accesso e punti tappa con servizi di accoglienza
●
Progettazione della segnaletica di itinerario ed informativa per ogni tappa
●
Pianificazione delle operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria e degli interventi strutturali ..necessari
●
Descrizione dei percorsi da diffondere in modalità on line sul Sito istituzionale di promozione turistica ..della ..Regione
●
Individuazione di un Soggetto «Capofila» che svolga funzioni di organo di governo dell’intero prodotto
..anche per svolgere funzioni di monitoraggio e segnalazioni delle problematiche
Il modello di Masterplan
Il progetto “Terre di Siena slow” per un prodotto turistico omogeneo, ha come riferimento il
Masterplan della Provincia di Siena ed i suoi aggiornamenti, compresa la sua attuale revisione.
I contenuti sono pertanto coerenti con lo stesso e riguardano specificatamente gli aspetti relativi ai percorsi cicloturistici (ciclovie ed itinerari).
Il Masteplan della Provincia di Siena sarà aggiornato con i contenuti del presente progetto.
ACCOGLIENZA E CARTA DEI SERVIZI
1
OBIETTIVI E CONTENUTI DEL PROGETTO (art.3 Protocollo di Intesa)
PUNTO 4- Individuazione dei criteri per la creazione dei circuiti di accoglienza
specializzata e delle modalità di coinvolgimento diretto degli operatori economici
privati presenti nel territorio, con la definizione degli standard minimi per i servizi
offerti e regole di comportamento condivise “
Accoglienza e Carta dei servizi
Per garantire la qualità dell'accoglienza i Comuni aderenti alla Gestione associata e gli Operatori economici privati condividono e sottoscrivono congiuntamente una Carta dei servizi assumendo i rispettivi impegni per garantire un'accoglienza dedicata e qualificata per i cicloturisti.
La Carta dei servizi può essere sottoscritta da operatori titolari di
strutture ricettive, affitti turistici, ristoranti, negozi ed aziende agricole.
Impegni delle Amministrazioni locali che aderiscono alla Gestione associata
1. conservare e valorizzare il reticolo di strade bianche icona del nostro paesaggio riconoscendo in queste un elemento fondamentale di attrazione della nostra destinazione per il turismo in bicicletta 2. Garantire la manutenzione e la segnaletica dei percorsi
3. Valutare l'applicazione di un possibile differenziale di velocità, limitandolo qualora necessario con provvedimenti tipo Strade a 30km/h, in particolare, per le strade bianche
4. Promuovere e garantire la qualità dei circuiti di accoglienza 5. Realizzare punti di sosta lungo il percorso
6. Creare almeno un punto di incontro Bike lounge per ciclisti in ogni Comune
7. Valutare e prevedere nel proprio territorio opere di miglioramento
delle infrastrutture per l’aumento della sicurezza del ciclista nei tratti
di collegamento del capoluogo con la rete dei percorsi.
Impegni degli operatori economici della ricettività
Gli impegni ed i servizi offerti dagli operatori economici privati, per rispondere alle esigenze dei cicloturisti, sono stati definiti avendo come riferimento esperienze consolidate nel settore. In particolare risultano coerenti e compatibili con quanto previsto dal circuito Albergabici realizzato da FIAB, il circuito di accoglienza Terre di Siena in Bici, le esperienze locali come Terre di
Casole bike hub e le indicazioni espresse dalla Regione Toscana con il «Documento strategico operativo ‘I cammini della Toscana’».
Servizi Obbligatori
01. Fornire il servizio di lavaggio e asciugatura indumenti o messa a disposizione di ambiente ed attrezzature lava-asciuga per vestiti ed attrezzature (anche con strutture esterne)
02. Disponibilità di un ambiente sicuro per deposito di biciclette, con uno spazio per la manutenzione di base della bicicletta e
……disponibilità (a pagamento) di materiale di consumo più comune per le riparazioni 03. Cleaning corner: area attrezzata per pulizia della bici
04. Possibilità di pasti, anche in forma di «menù per il ciclista», con piatti di tradizione locale e con il giusto apporto nutrizionale 05. Angolo informativo con materiale sul percorso cicloturistico e di carattere turistico in più lingue
06. Informazioni su orari di treni e mezzi pubblici, negozi di assistenza tecnica e servizi pubblici 07. Possibilità di trasporto bagagli e bici fino a vicine stazioni ferroviarie, bus o aeroporti 08. Materiale medico di primo intervento
09. Accesso gratuito ad internet in modalità wifi o con una postazione computer
Servizi facoltativi
01. Disponibilità ad offrire il soggiorno per una sola notte 02. Noleggio di bici ed accessori (caschi, scarpe, gps) 03. Colonnette per la ricarica di E-bike
04. Transfer alla partenza gare 05. Guide per tour e/o bike manager 06. Servizio massaggi e/o fisioterapia
NOTA: I servizi obbligatori e facoltativi per gli operatori economici degli altri settori (ristoranti, negozi, aziende agricole) saranno oggetto di specifico approfondimento.
Accoglienza e Carta dei servizi
Impegni degli operatori economici privati
01. Partecipare a momenti di formazione e di aggiornamento organizzati dai Comuni aderenti alla gestione associata 02. Favorire forme di collaborazione con gli operatori aderenti al circuito di accoglienza
03. Garantire agli ospiti la qualità dei servizi obbligatori ed i servizi facoltativi dichiarati secondo la propria tipologia di attività
Circuito d’accoglienza: monitoraggio qualità dei servizi e formazione
I Comuni aderenti alla gestione associata, in
collaborazione con le Associazioni locali del settore, si impegnano a svolgere attività di consulenza,
monitoraggio e formazione per gli operatori economici aderenti al circuito.
L’ attività sarà svolta anche con visite annuali presso le strutture a cura di esperti incaricati, con il
coordinamento della struttura tecnica preposta alla gestione associata del prodotto turistico omogeneo
«Terre di Siena Slow».
Questa attività è finalizzata alla verifica della qualità dei servizi offerti e alla valutazione dei possibili
miglioramenti, in un contesto di collaborazione, e sarà integrata con attività di consulenza e formazione per l’operatore turistico.
Per favorire una crescita qualitativa dell’accoglienza è auspicabile definire anche un sistema di premialità per le strutture più virtuose, a partire dal giudizio degli ospiti.
Accoglienza e Carta dei servizi
CRITERI GENERALI PER L’INDIVIDUAZIONE E
MODALITA’ PER LA CLASSIFICAZIONE DEI PERCORSI
2
OBIETTIVI E CONTENUTI DEL PROGETTO (art.3 Protocollo di Intesa)
«Modalità di valutazione e classificazione dei percorsi in termini di percorribilità,
sicurezza ed attrattività turistica con particolare riguardo alle caratteristiche del del traffico
Il format «Sweet Road» è stato elaborato da Bike Rando
(Audax Randonneur Italia) attraverso lo Studio di Fattibilità
promosso da 8 comuni del territorio senese
Individuazione dei percorsi
Caratteristiche fondamentali di un percorso cicloturistico
Il percorso deve essere definito con parametri di maggiore sicurezza in relazione al traffico viario e deve, inoltre, tener considerare tracciati particolarmente interessanti collegati in primo luogo al reticolo delle strade bianche, icona del paesaggio senese.
L’obiettivo è di permettere a coloro che scelgono il percorso in bicicletta di poter viaggiare in sicurezza, attraverso itinerari segnalati e garantendo dei punti tappa con servizi di assistenza ed accoglienza.
Deve essere realizzato secondo le «Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica (Legge 11 gennaio 2018 n. 2)».
Il percorso deve essere adatto ad ogni tipologia di bicicletta. Per ogni tratta deve essere segnalato il livello di difficoltà (pendenza, dislivello, lunghezza) al fine di conoscere per quale tipologia di ciclista sia accessibile, e le caratteristiche
dell’infrastruttura (fondo stradale, larghezza, presenza di guadi) al fine di orientare la scelta del modello di bici da utilizzare.
Vanno identificati e segnalati tutti i servizi di assistenza, riparazione e rivendita accessori presenti lungo il percorso.
Definizione delle tappe
Le tappe devono avere una segnaletica idonea per poter indirizzare i ciclisti. La segnaletica deve essere conforme alle vigenti disposizioni legislative nazionali del Codice della Strada e del regolamento attuativo. Lungo il tracciato ciclabile, ed in sua prossimità, devono essere individuati negozi di accessori per bici, servizi di assistenza tecnica e di riparazione.
In caso di assenza di tali servizi ogni tappa deve contenere almeno un POINT attrezzato «fai da te».
Nella definizione e scelta del percorso si deve tener conto degli altri itinerari presenti sul territorio e dei punti di
intersezione con questi. In particolare le ciclovie devono avere requisiti minimi in termini di fruibilità, interconnessione ed intermodalità (decreto MIT del 29.11.2018).
Il percorso cicloturistico avente le caratteristiche di Ciclovia costituisce un asse portante, un corridoio su cui nel tempo
operare interventi mirati ad un miglioramento della ciclabilità in particolare con interventi di separazione delle percorrenze
ciclabili con quelle dei veicoli a motore.
La rete dei percorsi deve contenere sia percorsi classificabili come Ciclovie che in Cicloitinerari su strade secondarie a limitato traffico veicolare.
La definizione e caratteristica di una ciclovia è stabilita con la Legge n.2 dell’11 gennaio 2018. Gli itinerari che non
rispondono a tali caratteristiche ma si svolgono comunque su strade secondarie a basso traffico motorizzato prendono il nome di «itinerari o percorsi cicloturistici» e devono rispondere in ogni caso a standard minimi di sicurezza, qualità di servizi ed attrattività. A tale riguardo si adotta il format «Sweet Road» descritto di seguito nel seguente elaborato.
Deve essere inoltre valutato, indipendentemente dal carico veicolare orario, il possibile differenziale di velocità,
limitandolo, qualora necessario con provvedimenti tipo Strade a 30km/h. Ciò vale, in particolare, per le strade bianche.
Servizi lungo il tracciato
In prossimità del tracciato, in ogni Comune, devono essere disponibili, in numero adeguato, strutture ricettive e della ristorazione con offerta per ciclisti, che sottoscrivono la carte dei servizi previsti per il circuito dell'accoglienza.
Sul percorso devono essere previste aree di sosta (POINT) dotate, a livello esemplificativo, di:
- Strutture per il riparo da agenti atmosferici (ad esempio i vecchi casottini stradali dismessi) - Panchine e rastrelliere per le bici
- Cestini per i rifiuti con tipologia funzionale all’utilizzo ed all’asporto dei rifiuti
- Servizi igienici. Questi devono essere sempre presenti nei punti tappa e nei luoghi di interscambio e parcheggio (GATE) - Punti di approvvigionamento di acqua potabile
Individuazione dei percorsi
Standard minimi e servizi
Standard minimi
Individuazione dei percorsi
Definizione di Ciclovie e Cicloitinerari
Sulla base della normativa vigente un percorso cicloturistico può essere classificato come:
A) CICLOVIA
B) CICLOITINERARIO
Tali definizioni sono state recentemente fissate con Legge 11 gennaio 2018, n.2 e successivo DM del MIT del 29.11.2018.
Ciclovia
Con riferimento ai parametri del traffico e sicurezza sono qualificati come ciclovie gli itinerari che comprendono una o più delle seguenti categorie:
a) le piste o corsie ciclabili e gli itinerari ciclopedonali, le aree pedonali, le zone a traffico limitato e le zone residenziali (come definiti dal CdS) b) le vie verdi ciclabili (greenway), i sentieri ciclabili o percorsi natura
c) le strade 30
d) le strade senza traffico (< 50 veicoli a motore al giorno) ed a basso traffico (da 50 a 500 veicoli a motore a giorno)
Il DM del 29.11.2018, nell’individuare criteri omogenei di individuazione dei progetti e degli interventi relativi al «Sistema nazionale delle ciclovie turistiche» (SNCT), definisce i requisiti di pianificazione e gli standard tecnici di progettazione.
In particolare gli standard tecnici di progettazione prevedono in estrema sintesi:
1. Attrattività: qualità architettonica e paesaggistica
2. Sicurezza: protezione dal traffico motorizzato, e da altri rischi fisici ed ambientali – caratteristiche geometriche ed accessibilità mezzi di soccorso
3. Percorribilità: pendenza longitudinale, fondo viabile, linearità, visibilità, copertura telefonica 4. Segnaletica e riconoscibilità: conformità segnaletica, identità visiva
5. Servizi: area di sosta biciclette, noleggio ed assistenza bici, tecnologie smart, servizi igienici, punti approvvigionamento acqua potabile Sulla base di tali standard una Ciclovia appartenente al SNCT viene identificata da specifica segnaletica integrativa con segnale in forma quadrata che ne indica i livelli di percorribilità: vede=ottimo, rosso=buono, nero=minimo.
La segnaletica di identificazione e di direzione consentita è riportata nell’apposito capitolo del presente progetto.
Cicloitinerario
Per quanto riguarda i percorsi classificati come cicloitinerari che costituiscono la grande maggioranza dei percorsi candidati a far parte della Rete del PTO (Prodotto Turistico Omogeneo) si adotta il format «Sweet Road» realizzato su di un campione dei comuni senesi in piena aderenza alla legislazione vigente ed ampiamente descritto nel presente progetto. Tale format consente di colmare una lacuna attraverso un metodo scientifico e testato in due anni di lavoro su di un territorio rappresentativo.
I percorsi per essere inseriti nel Masterplan e quindi far parte della Rete dei percorsi del PTO (Prodotto turistico omogeneo) , sono sottoposti a valutazione con il metodo “Sweet Road”, fermo restando, per quanto riguarda le Ciclovie, quanto stabilito dal Decreto Ministeriale (MIT) del 29.11.2018.
Passaggi istituzionali
1. Presentazione di un dossier con le motivazioni e la tipologia del percorso,
….nonché una mappatura adeguata descrittiva dell’articolazione dell’itinerario, dei punti
….tappa e delle competenze amministrative
2. Atti Comunali che approvano il percorso di loro competenza in sintonia con quanto
….previsto nel Masterplan
3. Valutazione con il metodo “ Sweet Road”
4. Approvazione da parte della conferenza dei Sindaci prevista dalla gestione associata
….e conseguente inserimento nella rete del percorsi del PTO e quindi nel Masterplan
Procedura di inserimento nel Masterplan
Individuazione dei percorsi
Procedura di inserimento nel Masterplan
Sintesi esplicativa del format «Sweet Road»
Procedura per l’ammissione di un percorso alla classificazione e certificazione
Una volta superata la FASE PRELIMINARE si procede alla fasi successive di tipo valutativo che sono fondamentali al fine di perseguire uno dei più rilevanti obiettivi del «Protocollo di Intesa» ed organizzare un «Prodotto turistico omogeneo»
di qualità. In tal senso la definizione del rating di un percorso cicloturistico costituisce uno degli elementi fondamentali.
Allo scopo i soggetti firmatari hanno deciso di adottare il format «Sweet Road» che è il frutto dello Studio di Fattibilità conclusosi con successo su di un territorio campione del senese costituito da 8 comuni e denominato DTA «Distretto del Turismo Attivo – Terre del Benessere».
FASE 1 – Criteri per l’ammissione del percorso alla certificazione FASE 2 – Modalità di classificazione e certificazione
Le valutazioni vengono effettuate prendendo in considerazione tre FATTORI:
L’insieme dei tre fattori consente di definire il grado di attrattività turistica di un percorso cicloturistico determinandone la classificazione e la conseguente catalogazione e certificazione come «Sweet Road».
Un percorso cicloturistico, per potersi candidare alla certificazione prevista con la FASE 2, deve possedere gli standard minimi previsti dalla FASE 1.
La maggior parte dei percorsi cicloturistici proposti non hanno caratteristiche tecniche tali da definirsi ciclovie (Legge 11.01.2018 n.2), ma itinerari cicloturistici immediatamente fruibili che utilizzano perlopiù strade secondarie a basso traffico promiscuo. Per tale motivo si è reso necessario definire delle precise modalità secondo le quali il fattore rilevante per la loro classificazione è l’indice di percorribilità influenzato in larga parte dal livello di traffico motorizzato presente.
1
3
Indice di percorribilità e sicurezza: caratteristiche del traffico veicolare e qualità dell’infrastruttura stradale
Indice della «bellezza diffusa»: qualità paesaggistica, storica ed ambientale. Eccellenze del territorio
Indice di qualità e varietà dei servizi e delle strutture di accoglienza
Un percorso cicloturistico, per poter essere classificato, certificato ed entrare conseguentemente a far parte della rete dei percorsi del Prodotto turistico omogeneo, deve avere un alto grado di attrattività turistica ed avere i seguenti requisiti:
1. Possedere i requisiti base previsti dalla FASE PRELIMINARE
2. Indice di percorribilità (caratteristiche del traffico veicolare e qualità dell’infrastruttura stradale):
... uguale o superiore a 6/10 secondo le valutazioni effettuate con le modalità della FASE 2 3. Indice relativo alla qualità e varietà dei servizi e delle strutture di accoglienza
uguale o superiore a 6/10 secondo le valutazioni effettuate con le modalità della FASE 2
4. Indice relativo alla «bellezza diffusa» : qualità paesaggistica, storica ed ambientale. Eccellenze del territorio:
uguale o superiore a 6/10 secondo le valutazioni effettuate con le modalità della FASE 2 La non rispondenza ad uno dei su indicati standard minimi costituisce motivo di esclusione
STANDARD MINIMI DI ACCESSO
FASE 2 – Modalità di classificazione e certificazione
INCIDENZA DEI TRE FATTORI SULLA VALUTAZIONE
Ai fini della definizione del grado di attrattività turistica di un percorso i tre fattori presi in considerazione incidono nelle seguenti percentuali:
50%
40%
10%
FASE 1 – Criteri per l’ammissione del percorso alla certificazione
L’ «indice di percorribilità» è il fattore che incide al 50% nella definizione del rating di un percorso.
Alla definizione di tale indice concorrono due componenti:
A. Le caratteristiche del traffico veicolare
B. La qualità dell’infrastruttura stradale (caratteristiche fisiche e stato manutentivo)
Da sottolineare che per «indice di percorribilità» si intende il grado di sicurezza che ha un ciclista nell’affrontare un percorso. Detto grado è condizionato prevalentemente dal traffico di veicoli a motore presente ed anche dalla qualità dell’infrastruttura stradale. Ai fini di detta definizione non è stato considerato il grado di difficoltà dovuto dalle
pendenze e dal dislivello complessivo. Ciò in quanto l’indice attiene esclusivamente al fattore sicurezza e, in ogni caso, con l’introduzione delle bici a pedalata assistita, molto dipende dal mezzo che ogni ciclista utilizza per l’escursione.
Il grado di difficoltà (dislivello, pendenza, lunghezza) sarà comunque segnalato al ciclista al fine di consentire una scelta consapevole, sia in relazione alle proprie capacità che alla scelta del mezzo da utilizzare.
Per il calcolo dell’ indice di percorribilità di un percorso si definisce anzitutto l’indice di sicurezza medio dei segmenti stradali che lo compongono. Ciò si ottiene attraverso rilievi sulle caratteristiche del traffico veicolare secondo il format Sweet Road. Tale indice viene mediato con la cifra ( + o -) assegnata al segmento e ricavata dall’analisi della qualità dell’infrastruttura stradale.
Per segmento stradale si intende un tratto del percorso stradale compreso tra due punti definiti:
centro abitato/intersezione con altra strada, fine del tratto di strada ed immissione in altra strada ect.
Indice di percorribilità e sicurezza: caratteristiche del traffico veicolare e qualità dell’infrastruttura stradale
1
Segmenti stradali campione
del format Sweet Road
A. Caratteristiche del traffico veicolare
Ai fini di determinare le caratteristiche del traffico veicolare di un percorso si effettuano rilievi per ogni segmento di cui è composto. Per la costruzione del format sono stati presi in considerazione 22 segmenti ed effettuati rilievi per 12 mesi
STUDIO DI FATTIBILITA’ TERRITORIO CAMPIONE: definizione delle categorie dei segmenti
La procedura può essere semplificata con rilievi effettuati in un arco temporale di 4 mesi
1
A. Caratteristiche del traffico veicolare
1
STUDIO DI FATTIBILITA’
TERRITORIO CAMPIONE
Scheda per i rilievi
Cartina del segmento stradale
A. Caratteristiche del traffico veicolare
1
STUDIO DI FATTIBILITA’ TERRITORIO CAMPIONE Prospetto riepilogativo
1 A. Caratteristiche del traffico veicolare
STUDIO DI FATTIBILITA’ TERRITORIO CAMPIONE
Considerazioni in sintesi
A. Caratteristiche del traffico veicolare
Le caratteristiche del traffico ed il conseguente grado di sicurezza, anche alla luce della nuova legge sul
cicloturismo, si definiscono sui valori assoluti di traffico e non tanto della percentuale di biciclette rispetto al traffico dei veicoli a motore. Pertanto, a tal fine, vengono prese in considerazione esclusivamente le modalità di calcolo sui valori assoluti definite con lo Studio di fattibilità effettuato sul territorio campione.
Ciclabile protetta, greenways o < 50 veicoli a motore die Strada a basso traffico: 51 > 500 veicoli a motore die
Strada a traffico sostenibile: 501>1000 veicoli a motore die Strada a traffico medio: 1001>1500 veicoli a motore die Strada a traffico discreto: 1500>2500 veicoli a motore die Strada a traffico elevato: > 2500 veicoli die
Strada interdetta alla circolazione delle bici Un percorso non può contenere nessun tratto della categoria 1
Un percorso può contenere un massimo del 10% di km delle categorie 2 e 3
Grado di sicurezza in base al traffico di veicoli a motore (categorie segmenti stradali)
Il rilievo del grado di sicurezza relativamente al traffico di un percorso è espresso in forma numerica e viene calcolato rilevando in primo luogo la percentuale di km di ogni segmento stradale sul totale di km del percorso. Alle cifre così ottenute viene applicato il moltiplicatore relativo alla categoria di appartenenza
determinando così tanti valori assoluti quanti sono i segmenti componenti il percorso. La somma di tutti questi valori viene divisa per 7 (quante sono le categorie) e così si ottiene il grado di sicurezza in base al traffico al quale, al fine di ottenere l’indice di percorribilità di in percorso cicloturistico, va sommata o sottratta la cifra derivata dalle valutazioni relative alla qualità dell’infrastruttura (componente B)
1
MODALITA’ DI CALCOLO DEL GRADO DI SICUREZZA RELATIVAMENTE AL TRAFFICO
La valutazione della qualità infrastrutturale del percorso si ottiene sommando il punteggio riportato nelle varie schede di rilievo e dividendo il totale per il numero dei segmenti di cui è composto il percorso stesso. Si determina così un valore medio che, al fine di calcolare l’indice di percorribilità e sicurezza, va sommato o sottratto al grado di sicurezza relativo alle caratteristiche del traffico motorizzato.
I rilievi effettuati, tesi a stabilire la qualità dell’infrastruttura stradale sono molto importanti al fine di stabilire l’idoneità di un percorso ad essere riconosciuto e certificato come percorso «Sweet Road».
L’esame tecnico, effettuato mediante sopralluoghi sul posto, può portare alla sua esclusione preventiva anche senza dover effettuare i successivi rilievi sul traffico. Qualora anche solo uno dei segmenti stradali componenti un percorso non fosse idoneo, si dovrà provvedere a modificare anche parzialmente il tracciato pena la non ammissibilità.
A tal fine viene utilizzata una scheda per rilevare la qualità dell’infrastruttura relativa ad ogni segmento che compone il percorso. La scheda (vedi fac simile) può prevedere un punteggio variabile da + 4,5 a – 4,5.
La prevista relazione tecnica di accompagnamento alla valutazione deve mostrare particolare attenzione allo stato manutentivo della strada ed alla sicurezza per i ciclisti in relazione alle caratteristiche fisiche e tecniche.
La relazione tecnica deve inoltre indicare gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza necessari da porre all’attenzione dell’ente proprietario.
B. Qualità dell’infrastruttura stradale
1
MODALITA’ DI CALCOLO PER DETERMINARE LA QUALITA’ DELL’INFRASTRUTTURA STRADALE
(la scheda di rilievo contiene gli elementi oggetto dei rilievi ed i punteggi relativi allo stato degli stessi)
A B
B. Qualità dell’infrastruttura stradale
1
STUDIO DI FATTIBILITA’ TERRITORIO CAMPIONE
Scheda per i rilievi sulla qualità dell’infrastruttura
Il calcolo dell’ «indice di percorribilità» di un percorso è costituito dal valore indicato dall’indice di sicurezza medio del percorso al quale viene sommato o sottratto il valore medio della qualità
infrastrutturale presente nei vari segmenti che compongono il percorso
Indice di percorribilità di un percorso cicloturistico
A. Calcolo dell’indice di sicurezza rispetto al traffico motorizzato
B. Calcolo dell’indice relativo alla qualità dell’infrastruttura stradale
Seg 1 = +1.4 Seg 6 = +1.0 Seg 2 = +1.4 Seg 7 = +0.8
Seg 3 = +0.8 Seg 8 = +1.0 Seg 4 = +2.2 Seg 9 = +0.8 Seg 5 = +1.4 Seg10= +1.4
INDICE: 12.2:10 = + 1,2
Indice di percorribilità
7,7 + 1,2 = 8,9/10
giallo
arancio verde
incidenza fattore percorribilità e sicurezza
1 Indice di percorribilità e sicurezza: caratteristiche del traffico veicolare e qualità dell’infrastruttura stradale
Calcolo secondo la scheda
rilievi 1 50%
Ove la valutazione sia inferiore a 6 il percorso
non può accedere alle analisi successive.
Valore massimo considerabile:10
L’assenza di strutture ricettive con offerta per i cicloturisti e/o l’assenza di segnaletica stradale dedicata al cicloturismo
STUDIO DI FATTIBILITA’ TERRITORIO CAMPIONE
Scheda per i rilievi sulla qualità servizi e strutture di accoglienza
La valutazione del grado di attrattività turistica di un percorso cicloturistico dipende anche dalla qualità della
«Bellezza diffusa» presente sul territorio attraversato. A sua volta questa è determinata da diversi elementi quali:
Presenza di emergenze ambientali, naturalistiche e paesaggistiche, aree protette, parchi
Presenza di luoghi UNESCO
Presenza di beni di valore storico ed architettonici riconosciuti dalle sovrintendenze
Diffusione di attività artigianali di qualità Aree di produzione di prodotti certificati IGP DOC e DOCG
Mantenimento di tradizioni e di forti caratteri identitari
La valutazione è fatta da esperti sulla base di una descrizione del percorso e del territorio attraversato e previo verifica di quanto dichiarato dai proponenti.
Si assegna un punteggio da 1 a 10 prevedendo anche la non ammissibilità.
Un percorso con valutazione del fattore «Bellezza Diffusa» negativo è escluso dalla certificazione SWEET ROAD indipendentemente dalle valutazioni afferenti alle altre caratteristiche.
Il fattore «Bellezza diffusa» contribuisce, assieme al fattore «Servizi di accoglienza», per il 50% alla definizione del valore da attribuire ai fini della valutazione (rating) da assegnare al percorso cicloturistico.
Indice della bellezza diffusa
Incidenza fattore
«bellezza diffusa»
10%
Genius loci
Presenza di progetti culturali innovativi
Valutazione sul grado di attrattività turistica di un percorso
Sicurezza rispetto al traffico 7,7
Qualità della infrastruttura stradale +1,2
PERCORRIBILITA’ 8,9 4,5
VALUTAZIONE FINALE (rating) 8,0/10,0
25%
NB: I valori dei due indici sono stati stimati rispetto agli strumenti ad oggi disponibili e tenendo conto della presenza di strutture ricettive certificate e di un progetto di segnaletica. Pertanto sono suscettibili di variazioni a fronte di una loro definitiva messa a punto.
VALUTAZIONE:Il percorso si dispiega nel territorio delle Crete Senesi ed ha un buon rating con margini di miglioramento che possono essere perseguiti principalmente attraverso l’adozione, da parte degli attori pubblici e privati, di azioni virtuose relative alla cura delle infrastrutture ed alla fornitura di nuovi servizi. La condizione dell’infrastruttura stradale è buona e con traffico di veicoli a motore molto relativo, ma è priva di segnaletica di direzione ed informativa e di luoghi di sosta attrezzati per ciclisti.
Alti anche i valori paesaggistici, ambientali con la presenza di piccoli centri storici ed antichi presidi come chiese, castelli e dimore storiche.
Eccellenze enogastronomiche e tradizioni di elevato livello. La marginale presenza di servizi di accoglienza attrezzati per
il cicloturismo, con particolare riguardo alle strutture ricettive, fa abbassare il rating che rimane comunque a livelli molto alti.
A parte viene fornita la traccia GIS del percorso con indicato il grado di difficoltà al fine di operare una scelta di viaggio consapevole.
*
SERVIZI E STRUTTURE DI ACCOGLIENZA * 6,8 2,7
BELLEZZA DIFFUSA * 8,4 0,8
indice incidenza % valutazione
50%
40%
10%
Un rating uguale o superiore a 10,0/10,0 porta il percorso ad ottenere certificato di eccellenza
Grado di difficoltà di un percorso cicloturistico
Il grado di difficoltà di un percorso cicloturistico, nel senso prettamente tecnico, è un fattore molto importante per comprendere per quale tipo di utenza sia adatto e quale sia il tipo di mezzo da privilegiare per una escursione ottimale.
I fattori principali da utilizzare riguardano:
- la lunghezza del percorso - l’ascesa totale
- Il grado di pendenza massima
- La tipologia della pavimentazione della sede stradale
Tabella per il calcolo del grado di difficoltà di un percorso:
% dislivello medio rispetto alla lunghezza del percorso
Nella valutazione che un ciclista deve fare per
affrontare un percorso conta anche il grado di pendenza massima, il tipo di
pavimentazione (asfalto, sterrato, lastricato ect) Da tenere presente che il crescente utilizzo di bici a pedalata assistita rende flessibili gli indici di difficoltà della tabella.
Per ogni percorso le apposite schede indicheranno anche il modello di bici consigliata:
classica, da corsa, gravel MTB, cross o altro tipo.
Mappatura, georeferenziazione, rappresentazione di un percorso cicloturistico ed attività di progetto
CATASTO SWEET ROAD E CURA DELLE STRADE
I percorsi certificati costituiscono la rete di strade bianche ed a basso traffico da tutelare, assicurarne una adeguata manutenzione e valorizzazione. Le attività da perseguire per raggiungere tali obiettivi sono indicate da un report annuale all’ente proprietario, così come gli eventuali interventi di messa in sicurezza. In tal senso possono svolgere un importante ruolo le associazioni locali con attività di monitoraggio ed assistenza
georeferenziazione gis
3
OBIETTIVI E CONTENUTI DEL PROGETTO (art.3 Protocollo di Intesa)
«Individuazione della rete completa dei percorsi cicloturistici che dovranno essere oggetto di tutela e valorizzazione attraverso la revisione del Masterplan»
LA RETE DEI PERCORSI CICLOTURISTICI NELLE TERRE DI SIENA
La rete dei percorsi cicloturistici da candidare a far parte del PTO ha come riferimento l’originario Masterplan della Mobilità Dolce e prende in considerazione le previsioni relative al suo aggiornamento in corso.
A tale riguardo, in questa prima fase, si è ritenuto opportuno considerare solamente i percorsi rilevanti suddividendoli nelle seguenti categorie:
1. CICLOVIE EUROVELO BICITALIA 2. PERCORSI CICLOTOUR
3. PERCORSI GRANDI EVENTI
Per quanto riguarda i percorsi Ciclotour, candidati ad essere certificati attraverso il format Sweet Road, ci si è avvalsi del fondamentale apporto del BICI CLUB TERRE DI SIENA che ha
provveduto alla loro tracciatura e li ha testati sul posto ed attraverso eventi. Oltre a ciò sono stati di grande aiuto i test e le elaborazioni effettuate con il progetto «Terre del Benessere»
che ha interessato un territorio campione di 8 comuni sui 32 firmatari il Protocollo d’Intesa
Quadro generale dei percorsi cicloturistici suddivisi per categoria e stato di elaborazione
* NB : con il termine road si intendono i percorsi su strada adatti ad ogni tipo di bicicletta
Test sul «grado di percorribilità» di 22 segmenti stradali
Il test effettuato su 22 segmenti stradali, una parte dei quali interessati dai percorsi da sottoporre a
certificazione e molti di questi aventi
caratteristiche simili ai tratti scelti dal Bici Club Terre di Siena per comporre la rete, ha dimostrato il
buono stato della rete infrastrutturale che è costituita prevalentemente da strade bianche e da strade asfaltate a basso indice di
traffico veicolare.
Ciò a conferma della
validità dei percorsi
elencati nel quadro
generale
Terre di Siena Slow
Masterplan della Mobilità Dolce (aggiornamento)
Ciclovie Eurovelo Bicitalia
EV5 Ciclovia Francigena 110 km (territorio TdS) ID 6818572/3/5/8-6825214
EV7 Sentiero della Bonifica 60 km (intero percorso)
ID 6818592
1
2
2 1
1 3
3
3
3
1 3
Ciclopista dell’Arno
EV8 BI16 Ciclovia Tirrenica
BI18 Ciclovia GR-SI-AR 130 km (territorio TdS)
ID 9208203/9208261/9208300/
9208305
(il tratto Sinalunga-Sentiero della Bonifica è da progettare)
-
Connessioni con le ciclovie inserite nel PRIIMTerre di Siena Slow
Masterplan della Mobilità Dolce (aggiornamento)
Percorsi Ciclotour
Chianti Classic
105 km ID 8760959
Crete Senesi
106 km ID 8788390
Val d’Orcia/Amiata 185 km ID 9114113
Gigante Bianco
120 km ID 9114938
Terre Etrusche
135 km ID 9202676
Val di Merse
173 km ID 9200516
Vernaccia
160 km ID 9200749
1
2
3
4
7 5
6
1
2
3
4
5 6
7
Terre di Siena Slow
Masterplan della Mobilità Dolce (aggiornamento)
Percorsi Grandi Eventi
L’Eroica
205 km ID 6818350
Eroica Montalcino 153 km ID 9283847
Strade Bianche
190 km ID 9208870
2 1
3
1
2
3
Terre di Siena Slow
Rete dei percorsi
cicloturistici principali
Masterplan della Mobilità Dolce (aggiornamento)
PERCORSI CICLOTOUR
° Chianti Classic
105 km ID 8760959
° Crete Senesi
106 km ID 8788390
° Val d’Orcia/Amiata 185 km ID 9114113
°Gigante Bianco
120 km ID 9114938
° Terre Etrusche
70 km ID 9202676
° Val di Merse
173 km ID 9200516
° Vernaccia
160 km ID 9200749
PERCORSI GRANDI EVENTI
° L’Eroica
205 km ID 6818350
° Eroica Montalcino 153 km ID 9283847
°Strade Bianche
190 km ID 9208870
° EV5 Ciclovia Francigena
° EV7Sentiero della Bonifica
° BI18 Ciclovia GR-SI-AR CICLOVIE EUROVELO BICITALIA
GLOSSARIO: Identificazione dei punti di servizio o di interesse sulla base del format «Sweet Road»
HUB + nome identificativo della realtà territoriale parte di «Terre di Siena Slow»
Il termine richiama una realtà territoriale specifica e ne individua la località principale che ne fa punto di riferimento circoscritto, attorno al quale gravitano una serie di percorsi definiti. In detta località è posto il POINT principale.
GATE
Designa i punti del territorio posti in località ove sono presenti importanti stazioni ferroviarie e vie di comunicazione che favoriscono l’accesso alla rete cicloturistica e l’intermodalità degli spostamenti (ciclostazioni ect).
POINT
Luoghi pubblici e privati che forniscono servizi e prodotti al turista e/o equipaggiati in modo da fornire supporto, ospitalità, ristorazione, riparazione e noleggio, bike sharing e ricarica, informazione ect.
I Point realizzati in strutture private saranno distinti tra generici e certificati.
Questi ultimi sono verificati sulla base del capitolato per le strutture di accoglienza.
SPOT
Luoghi per la sosta presenti lungo i percorsi o in prossimità di essi. Solitamente prevedono la compresenza di un Punto di interesse (POI) e dispongono di un equipaggiamento base dedicato al cicloturista (panchina, rastrelliera, acqua potabile ed minimo set di attrezzature). La caratteristica specifica degli Spot è quella di essere non presidiati.
ROUTE
Termine generico per qualsiasi tracciato stradale individuato e certificato dal format Sweet Road. Il tracciato viene classificato sulla base dell’indice di percorribilità (sicurezza) ed inserito nel «Catasto delle strade bianche e secondarie» per poter essere oggetto di tutela e particolare cura da parte degli enti proprietari.
Prima
individuazione dei GATE per
l’accesso alla
Rete cicloturistica e l’intermodalità
Spot: di progetto
Point: di progetto
4
ADEGUAMENTI INFRASTRUTTURALI DI COLLEGAMENTO CON LA RETE
DEI PERCORSI
Adeguamenti infrastrutturali, ciclabili, percorsi di collegamento e di accesso ai centri urbani
Uno dei temi più interessanti da sviluppare è quello dell’accesso ai centro urbano della città di Siena e delle vie di connessione dei vari GATE (ciclostazioni) al fine di consentire un accesso sicuro alla rete dei percorsi cicloturistici. A tal fine necessita uno studio d’insieme che verifichi la viabilità esistente individuata, i tracciati di progetto (ciclabile Poggibonsi-Colle, ciclabile Poggibonsi Buonconvento, Francigena, ciclovia GR-SI-AR con particolare riguardo, oltre che a Siena, ai centri di Poggibonsi, Sinalunga e Chiusi/Chianciano che costituiscono sicuramente i più importanti GATE dell’intero sistema.
Per la città di Siena particolarmente suggestiva è l’idea di studiare collegamenti con tre CAMPI BASE STORICI: Monteriggioni, Montaperti e Siena Vecchia (Stigliano) per progettare e realizzare le tre «dolci vie d’accesso alla città»
Stigliano Monteriggioni
Montaperti
Città di Siena
Ipotesi di ingresso in città dalla rete e di uscita dalla città
per immettersi nella rete dei percorsi cicloturistici
TRATTI INGRESSO/USCITA prioritario auspicabile ferrovia Per la connessione del capoluogo con la
rete dei percorsi cicloturistici si rende necessario aumentare il livello di sicurezza dei ciclisti lungo le principali vie di ingresso ed uscita dalla città. Tali direttrici sono inoltre delle possibili vie di mobilità dolce per i residenti nei nuclei circostanti il capoluogo ed è visibile a tutti come, lungo tali direttrici, sia in progressivo aumento la circolazione in bicicletta e anche a piedi, lungo la banchina o addirittura nella carreggiata, ove la banchina è assente, con forti rischi per pedoni e ciclisti.
Per consolidare l’appeal turistico del territorio è particolarmente importante affrontare e risolvere il tema della sicurezza della mobilità dolce lungo tali direttrici.
La figura seguente rappresenta un possibile esempio dell’idea di massima. Sono distinti i tratti prioritari per la vicinanza alla città e le possibili e naturali continuazioni da armonizzare in un lungimirante quadro sovracomunale.
1
2 4 3
5
1. Cassia da Monteroni a Siena 2. Bretella del Renaccio
3. Vecchia strada Renaccio – Taverne d’Arbia 4. Strada dell’Abbadia
5. Complanare Casetta – Colonna del Grillo
1 3
2 4
3
Segmenti stradali e grado di percorribilità sulla base del format
Accesso alla rete cicloturistica – individuazione delle criticità e delle soluzioni
Il format consente di individuare tratti o intere strade con grado di percorribilità critico o problematico tanto da dover scoraggiare il transito delle biciclette. L’ analisi attenta sul territorio attraverso il SIT informativo della viabilità e la predisposizione dei Biciplan da parte di Provincia e Comuni sono obiettivi fondamentali previsti dalla legge n° 2 dell’11.1.18 ed è prevista con l’aggiornamento del Masterplan.
L’ esempio riguarda il collegamento tra Monteroni d’Arbia e Siena che, sulla base dei criteri di sicurezza non dovrebbe essere assolutamente consigliato per il transito delle biciclette tanto da costringere ad evitare Cassia, bretelle e pezzi di superstrada per poter arrivare in città o
dirigersi verso la complanare che porta nel Chianti o Val di Chiana. Una soluzione è sicuramente il completamento della ciclabile lungo la Cassia ed in direzione di Siena, oltre a modesti
adeguamenti che consentano di superare agevolmente con la bici il ponte che unisce l’Abbadia con il Ruffolo. In direzione di Siena è sicuramente da rendere agibile per ogni tipo di bici l’attuale ciclabile per i 2 Ponti, mentre in direzione Colonna del Grillo potrebbe essere realizzata la prima «STRADA 30» avendone tutte le caratteristiche.
Tale ipotesi si potrebbe inoltre estendere fino a Rigomagno.
SEGNALETICA ED
ATTREZZATURE DI SERVIZIO PER IL CICLOTURISTA
5
Segnaletica di direzione o di itinerario Segnaletica informativa
Segnaletica educativa e di comportamento
Segnaletica SNCT (sistema nazionale di ciclovie turistiche
Attrezzature di servizio per il cicloturista
Segnaletica di un percorso cicloturistico
A. Segnaletica di direzione
B. Segnaletica informativa
A. Segnaletica di direzione o di itinerario
STRADE A TRAFFICO PROMISCUO
Proposta al MIT per integrazione Reg. CDS
La segnaletica stradale su di una strada a traffico promiscuo fa riferimento alla segnaletica turistica e di territorio di cui all’art.134 Reg. CDS ed al segnale “Informazioni” ex art.136 Reg. CDS.
Le indicazioni di cui all’art.134 Reg. CDS possono essere inserite nei segnali di cui agli articoli 127 (segnali di preavviso), 128 (segnali di direzione), 130 (segnali di itinerario) e 131 (segnali di località e di localizzazione). Ulteriori indicazioni concernenti le caratteristiche della strada potranno essere segnalate secondo quanto previsto dal Reg. CDS. L’istituzione di nuovi segnali può essere proposta al Ministero Infrastrutture che decide secondo le procedure previste dal CDS e dal Reg. CDS.
Tutti i segnali devono essere conformi al CDS e al Reg. CDS con riferimento al tipo (materiali, colore, caratteri,
dimensioni) e con riferimento all’impiego (utilizzabili alle condizioni e all’uso previsto). Non è consentito l’uso di
simboli/pittogrammi, caratteri e logotipi diversi da quelli previsti dal Reg. CDS ed alle condizioni stabilite dallo stesso
Reg. CDS. Va infatti ricordato che i commi 5 e 6 dell’art.38 CDS fissano, rispettivamente, il principio di tassatività dei
segnali ed il principio di uniformità sul territorio nazionale della segnaletica stradale. Sul D.M. 29/11/2018 v. infra.
B. Segnaletica informativa
Pannelli informativi su supporti verticali o a libro
La segnaletica informativa ha finalità divulgative esplicative e promozionali e risponde agli articoli 47 e 51 del CdS (Norme sui cartelli pubblicitari) e consente di utilizzare forme grafiche e simboli identificativi (loghi ect) che non sono ammessi per la segnaletica di itinerario. La segnaletica in questione, qualora inserita lungo un tratto stradale, non deve ingenerare confusione per dimensioni, forma, colori, disegno ed ubicazione con la segnaletica stradale.
In particolare, come non è consentito l’uso di simboli diversi da quelli previsti dal Codice della Strada all’interno della segnaletica stradale, allo stesso modo non è consentito realizzare mezzi pubblicitari che richiamino gli standard della segnaletica stradale. E’ pertanto fondamentale un progetto unitario di buona fattura che restituisca una immagine leggibile e gradevole dell’insieme dei percorsi.
Di seguito si formulano alcuni esempi che dovranno essere oggetto di confronto con gli enti autorizzativi).
B. Segnaletica educativa (di comportamento)
La segnaletica educativa può essere accompagnata da provvedimenti delle
amministrazioni civiche volti a limitare il traffico dei veicoli a motore.
Questi sono particolarmente
efficaci in alcuni tratti di strade secondarie, a partire dalle strade bianche
(Strade 30 )
Si consigliano convenzioni tra gli enti proprietari delle strade, le associazioni locali ed i privati per la cura e la manutenzione del percorso
* Ipotesi da verificare con gli enti autorizzativi
SNCT (Sistema Nazionale di Ciclovie Turistiche)
Segnaletica prevista dal DM (MIT) del 29.11.2018
Il DM del 29.11.2018, pubblicato nella GU n.18 del 22.1.2019, contiene alcune novità relativamente alla segnaletica di riconoscibilità di un itinerario inserito nel SNCT ma applicabile anche alle ciclovie locali. Resta da vedere se il MIT potrà consentirne l’utilizzo anche nei percorsi definiti cicloitinerari che interessano la maggioranza dei percorsi candidati a far parte della rete di TSS (Terre di Siena Slow) e, di conseguenza del PTO. Di seguito si riporta una possibile elaborazione di quanto disposto dal decreto da verificare, congiuntamente all’Amministrazione Provinciale, con il MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti).
In particolare il decreto prevede che «i segnali stradali verticali da apporre sulle ciclovie che forniscono agli utenti della ciclovia
informazioni necessarie per la corretta e sicura circolazione, nonché per l’individuazione di itinerari, località, servizi ed impianti stradali sono quelli contenuti nel Codice della Strada e nel Regolamento».
Segnale di identificazione della ciclovia nazionale
Segnale di identificazione della ciclovia locale
Pannello integrativo da apporre sul segnale di identificazione al fine di individuare il livello di percorribilità di un
tratto di ciclabile: verde
= ottimo, rosso = buono, nero = minimo
12 km
Simboli da utilizzare per i segnali di direzione (oltre quelli previsti dal Regolamento del Codice della Strada
Firenze 3
Le ipotesi formulate a) b) c) sono innovative rispetto alla varietà di segnaletica esistente in larga parte non rispettosa della normativa vigente.
Il TSS deve adottare una segnaletica uniforme ed approvata dalle autorità competenti pena, non solo il rischio di rimozione, ma la perdita di identitaria e di immagine della rete.
A riguardo, oltre i prototipi descritti nelle pagine precedenti, in linea perfetta con la vigente normativa, dovrà essere presentato al MIT,
congiuntamente alla Provincia, lo studio del TSS al fine di ottenere la migliore soluzione possibile facendone un esempio nazionale.
a)
b)
c) Crete senesi
47 km
Formati, misure e font per la segnaletica
di direzione, indicazione e servizi
Le attrezzature sono fisse e collocate in aree pubbliche o all’interno di alcuni manufatti in disuso (casottini) per i quali va richiesto l’uso in comodato agli enti proprietari con l’impegno a riutilizzarli, previo opera manutentiva, come ripari e strutture di servizio per il cicloturismo e la mobilità dolce
1. Ciclofficina self service + pompa 2. Stazione di lavaggio + supporto bici
Attrezzature di servizio per il cicloturista
Affinché un territorio possa risultare attrattivo per un turismo dolce, esso, prima di tutto, deve possedere dei requisiti tecnici e dei servizi dedicati per essere riconoscibile come tale. Ciò significa che, sia la popolazione residente che qualsiasi fruitore occasionale del territorio, devono poter rilevare l’esistenza di servizi dedicati al turismo lento e poterne fruire.