STORIA DELL’AMBIENTE COSTRUITO E DEL PAESAGGIO (ICAR 18) STORIA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO CFU 3
(Pasquale Sardone)
Obiettivi formativi generali (risultati di apprendimento previsti e competenze da acquisire) Fare acquisire allo studente gli strumenti critici per la lettura storica del paesaggio nei suoi elementi costitutivi, come risultato stratificato del processo di antropizzazione. Obiettivo è creare la capacità di leggere i fenomeni insediativi alle diverse scale, inserendo i singoli manufatti all’interno di quadri a scala territoriale, per coglierne i sistemi e i processi.
Contenuti
Oggetto di indagine è il territorio meridionale appulo-lucano, nei suoi paesaggi tipici dell’area del Mediterraneo, dalle Gravine alle Murge, dagli insediamenti rupestri ai paesaggi dell’architettura a secco. Per leggere la valenza di sistema, gli studenti vengono guidati in un lavoro di raccolta di dati conoscitivi su tipologie di manufatti (ad esempio le Calcare) per una prima catalogazione da inserire in un quadro territoriale di cui iniziare a riconoscere i caratteri costitutivi. La nominazione dei luoghi con i toponimi si intreccia con altre tracce del funzionamento storico del territorio: si tratta, infatti, di decifrare e far interagire tra loro gli elementi dell’ambiente nella sua consistenza
geomorfologica, del territorio nel suo funzionamento produttivo, e del paesaggio nella sua consistenza culturale.
Testi di riferimento
G. P. BROGIOLO, Prospettive per l’archeologia dell’architettura, in Archeologia dell’Architettura (Supplemento ad Archeologia Medievale, XXIII), I, 1996, pp. 11-15
T. MANNONI, Il problema complesso delle murature storiche in pietra. 1. Cultura materiale e cronotipologia, in Archeologia dell’Architettura (Supplemento ad Archeologia Medievale, XXII), II, 1997, pp.15-24
R. VECCHIATTINI, Unità produttive perfettamente organizzate: le calcinare di Sestri Ponente – Genova, in Archeologia dell’Architettura (Supplemento ad Archeologia Medievale, XXIV), III, 1998, pp. 141-152
M. D’AGOSTINO, Le calcare di Gravina, Associazione culturale amici della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi, Gravina 2010
P. UBBRIACO – P. DE BELLIS,Le fornaci da calce della tradizione pugliese: materiali e tecniche, in La conservazione dei monumenti nel bacino del Mediterraneo. Materiali lapidei:
metodologie per l’analisi del degrado e la conservazione, Atti del III Simposio Internazionale, Venezia, 22-25 giugno 1994, editori scientifici Vasco Fascina, Heinrich Ott, Fulvio Zezza, Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Venezia, 1995, pp. 393-403
A. MONTE, Le fornaci per la produzione della calce in Terra d’Otranto: da “carcare” a patrimonio industriale, in ConvegnoCalce 2009, pp.16-21
P. CAPUTO – G. DE ROSSI, Cuma bizantina: il Castrum. Stato delle ricerche e indagini recenti, in Mezzogiorno& Mediterraneo. Territorii, strutture, relazioni tra antichità e medioevo, Atti del Convegno Internazionale, Napoli 8-11 giugno 2005, a cura di Giovanni Coppola, Edoardo D’Angelo, Rosario Paone, Artemisia Comunicazione, Napoli 2006, pp.65-76
CALCE: ARCHEOLOGIA DELLA PRODUZIONE, ATTUALITÀ DELL’IMPIEGO,
Convegnocalce2010, III convegno nazionale del Forum Italiano Calce, Lecce 2-3 dicembre 2010, (Abstract del Convegno)