ASTRONOMIA NELLA
"COMMEDIA"
Analisi superficiale dei riferimenti e curiosità astronomiche presenti
nella Divina Commedia
Storia dell'Astronomia 2019 /2020 Docente: Focardi Paola
Studente: Girolamodibari Andrea
Sommario
➢ Sistema Tolemaico
➢ Struttura Universo della "Commedia"
➢ Paradiso
➢ Purgatorio
➢ Inferno
➢ Visione di Dante dell'Astronomia
➢ Valore dell'Astronomia nella "Commedia"
➢ Conclusione e menzioni onorevoli
L’astronomia della Divina Commedia è l’astronomia tolemaica.
Ma è dell’Astronomia della Sfera Celeste, con i suoi sistemi di circoli ed i suoi astri
ruotanti, che Dante fa maggiormente uso, nel distribuire secondo una precisa
collocazione nel tempo gli episodi del Poema.
Dante, inoltre, segue la visione teologico- cosmologica della sua epoca, infatti parla di cieli mossi da creature celesti; dice che i moti servono a far scendere su tutti gli uomini le virtù benefiche delle stelle: questo è l’aspetto salvifico fondamentale dei cieli.
Sistema
Tolemaico
Sistema geocentrico, sfere e fascia zodiacale
Struttura Dantesca
Al centro dell’emisfero boreale colloca
Gerusalemme, posta a circa 32° di latitudine nord, sotto alla quale s’immagina scavata
l’immensa voragine
dell’Inferno, ed equidistante dai confini estremi del fiume
Gange e delle colonne d’Ercole; agli antipodi della
città, nell’oceano
dell’emisfero australe, sorge la montagna del Purgatorio
(32° lat. sud), alla cui sommità si trova il Paradiso.
Struttura Inferno di Dante Terra di Dante
Struttura Dantesca
"Onde è da sapere che, se una pietra potesse cadere da questo nostro polo (il Boreale), ella cadrebbe là , oltre nel mare oceano, a punto in su quel
dosso del mare dove, se fosse un uomo, la stella (la Polare) li sarebbe
sempre in sul mezzo del capo, e credo che da Roma a questo luogo,
andando dritto, per tramontana (verso nord), sia spazio di duemila
secento miglia o poco più o meno”
Struttura dei Cieli
L’astronomia della Divina
Commedia è dunque basata sul sistema tolemaico, codificato nell’Almagesto, con la Terra
immobile al centro dell’universo, intorno alla quale ruotano Sole e Luna e, mediante cicli ed epicicli, i cinque pianeti.
Si hanno così le sette sfere tradizionali.
Sfere, deferenti ed epicicli
Struttura dei Cieli
Sucessivamente Dante Inserisce l’ottava delle stelle fisse.
"l o movimento ne lo
quale ogni die si rivolve… E…
lo movimento quasi insensibile…
da occidente in oriente per uno grado in cento anni"
Segue il Primo Mobile.
Sopra al Primo
mobile c'è solo l'Empireo.
(Cv. II, XIV, 10-11)
Partenza SelvaPartenza Selva Paradiso
Terrestre
I cieli di Dante
Paradiso
Riferimento alla posizione di Venere Pigliavano il vocabol della stella che il Sol
Vagheggia or da coppa or da ciglio
Paradiso, V, 127-129
Ma non so chi tu se', né perché aggi,
Anima degna(1), il grado della spera che si vela Ai mortal con altrui raggi.
Paradiso, VIII, 11-12
Riferimento alla sfera di Mercurio (1) l'anima giusta è quella
dell'imperatore Giustiniano
Quale per li seren tranquilli e puri Discorre ad ora ad or sùbito foco, Movendo li occhi che stavan sicuri E pare stella che tramuti loco,
Se non che da la parte ond’e’ s’accende Nulla sen perde, ed esso dura poco
Paradiso XV, 13-18
Paradiso:
Comete
Una cometa e la sua scia
Paradiso:
Errore calendario giuliano
Ma prima che gennaio tutto si sverni Per la centesma ch’è là giù negletta, Raggeran sì questi cerchi superni
Paradiso, XXVII, 142-144
Paradiso:
Quattro cerchi con tre croci
Surge ai mortali per diverse foci
La lucerna del mondo; ma da quella, Che quattro cerchi giugne con tre croci, Con miglior corso e con migliore stella Esce congiunta, e la mondana cera Più a suo modo tempera e suggella.
Fatto avea di là mane e di qua sera Tal foce, e quasi...
Paradiso, I, 37-44
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Variazione dei punti di alba e tramonto del Sole a Firenze nel corso dell'anno
Paradiso:
Quattro cerchi con tre croci
Prima Interpretazione
i. L'orizzonte astronomico
ii. L'equatore celeste
iii. L'eclittica
iv. Il coluro degli equinozi
Paradiso:
Quattro cerchi con tre croci
Seconda Interpretazione
i. L'equatore celeste
ii. L'orizzonte astronomico
iii. Il primo verticale (circolo verticale passante per i punti Est ed West, dal quale
anticamente si usava contare gli angoli azimutali)
iv. Il primo circolo orario (Il primo circolo
orario è la circonferenza massima formante
un angolo di 90° col meridiano del luogo)
Purgatorio:
Precessione
Che voce avrai tu più, se vecchia scindi Da te la carne, che se fossi morto
Anziche tu lasciassi il ‘pappo’ e ‘dindi’, Pria che passin mill’anni? ch’è più corto Spazio a l’etterno, ch’un muover di ciglia Al cerchio che più tardi in cielo è torto.
Purgatorio, XI, 103-108
Purgatorio:
Croce del Sud
I’ mi volsi a man destra, e puosi mente a l’altro polo, e vidi quattro stelle
non viste mai fuor ch’a la prima gente.
Goder pareva ’l ciel di lor fiammelle:
oh settentrïonal vedovo sito,
poi che privato se’ di mirar quelle!
Com’io da loro sguardo fui partito, un poco me volgendo a l’altro polo, là onde ’l Carro già era sparito
Di che il polo di qua tutto quanto arde
Purgatorio, I, 22-30
Purgatorio, VIII, 91-93
Sì come quando i primi raggi vibra là dove il suo fattor lo sangue sparse, cadendo Ibero sotto l’alta Libra,
e l’onde in Gange da nona riarse,
sì stava il sole; onde ‘l giorno sen giva, come l’angel di Dio lieto ci apparse.
Purgatorio, XXVII, 1-6
Già era ‘l sole a l’orizzonte giunto lo cui meridian cerchio coverchia Ierusalèm col suo più alto punto;
e la notte, che opposita a lui cerchia, uscia di Gange fuor con le Bilance,
che le caggion di man quando soverchia;
sì che le bianche e le vermiglie guance, là dov’i’ era, de la bella Aurora
per troppa etate divenivan rance.
Purgatorio, II, 1-9
Nell'inferno l’astronomia è usata prevalentemente per
fornire con precisione orari e tempi del viaggio, ad esempio, Dante ci informa dell'ora per diversi meridiani:
Uso dell'Astronomia nell'Inferno
Temp’era dal principio del mattino, e ’l sol montava ’n sù con quelle stelle
ch’eran con lui quando l’amor divino
mosse di prima quelle cose belle;
Ma vienne omai, ché già tiene ’l confine d’amendue li emisperi e tocca l’onda sotto Sobilia Caino e le spine;
e già iernotte fu la luna tonda:
ben ten de’ ricordar, ché non ti nocque alcuna volta per la selva fonda».
Da l’ora ch’io avea guardato prima i’ vidi mosso me per tutto l’arco
che fa dal mezzo al fine il primo clima;
sì ch’io vedea di là da Gade il varco folle d’Ulisse, e di qua presso il lito nel qual si fece Europa dolce carco.
E più mi fora discoverto il sito
di questa aiuola; ma ’l sol procedea sotto i mie’ piedi un segno e più partito Di quella vita mi volse costui
che mi va innanzi, l’altr’ier, quando tonda
vi si mostrò la suora di colui», e ‘l sol mostrai; «costui per la profonda
notte menato m’ha d’i veri morti
con questa vera carne che ‘l seconda
Inferno:
Forza di gravità
Onde nel cerchio minore, ov’è ’l punto De l’universo in su che Dite siede,
Qualunque trade in etterno è consunto
Inferno, XI, 64-66
Inferno:
Ulisse
Tutte le stelle già de l’altro polo
vedea la notte, e ‘l nostro tanto basso, che non surgea fuor del marin suolo.
Inferno, XXVI, 127-129
Inferno:
Data partenza basata sull'Astronomia
Tali condizioni sono:
• Il Sole in Ariete;
• La coincidenza dell'inizio del viaggio con un plenilunio;
• La posizione di Venere mattutina nei Pesci;
• La posizione di Saturno nel Leone.
Inferno:
Data partenza basata sull'Astronomia
Temp’era dal principio del mattino, e ‘l sol montava ‘n su con quelle stelle ch’eran con lui, quando l’amor divino mosse di prima quelle cose belle.
E già iernotte fu la luna tonda;
Ben ten dee ricordar, chè non ti nocque Alcuna volta per la selva fonda.
Lo bel pianeto che d’ amar conforta Faceva tutto rider l'oriente,
Velando i Pesci ch'erano in sua scorta.
Noi sem levati al settimo splendore, Che sotto il petto del Leone ardente Raggia mo misto giù del suo valore.
Purgatorio, I, 19-21
Inferno, XX, 126-128 Inferno, I, 38-40
Paradiso, XXI, 13-15
Inferno:
Data partenza basata sull'Astronomia
Visione di Dante dell'Astronomia e valore assegnatogli nella commedia
Caronte minaccia:
-"Non isperate mai veder lo cielo "
ancor prima di dire:
-"I’ vegno per menarvi a l’altra riva
ne le tenebre etterne, in caldo e ‘n gelo"
Inoltre nel canto V, quello di Paolo e Francesca, dove oltre al pianto e alla tempesta c’è il buio:
-"Io venni in loco d’ogne luce muto"
Visione di Dante dell'Astronomia e valore assegnatogli nella commedia
Chiamavi ‘l cielo e ‘ntorno vi si gira, Mostrandovi le sue bellezze etterne, E l’occhio vostro pur a terra mira;
Onde vi batte chi tutto discerne.
Purgatorio, XVI, 148-151
Visione di Dante dell'Astronomia e valore assegnatogli nella commedia
E questa (1) piu’ che alcune delle
sopradette (2) e` nobile e alta per nobile subietto, che e` de lo movimento del cielo, e alta e nobile per la sua certezza, la quale e` senza difetto, si` come quella che da perfettissimo e regolarissimo
principio viene(3).
E se difetto in lei si crede per alcuno, non e’ da la sua parte, ma, si’ come dice Tolomeo, e’ per la negligenza(4) nostra, e a quella si dee imputare.
Convivio, II, 13
(1) L’astronomia (2)Scienze
(4)Inadempienza dei doveri propri
(3)Il Moto degli oggetti
celesti
Conclusione
E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Inferno, XXXIV, 139
Menzione d'onore
Come distinta da minori e maggi
lumi biancheggia tra ' poli del mondo
Galassia sì, che fa dubbiar ben saggi
Paradiso, XIV, 97-99