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(1)

Elaborato Elaborato

NUOVA ROTATORIA LUNGO LA S.P. 248 AL KM 46+955

RICHIESTA PERMESSO DI COSTRUIRE

Scala Progettazione:

Ing. STEFANO ROSSI

via Elio Vittorini n. 15/B 46100 - MANTOVA

Dott. Ing.

STEFANO

Proponenti:

UNICOMM S.R.L.

via Enrico Mattei n. 50 36031 - DUEVILLE (VI)

RELAZIONE TECNICA 2

IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA

-

(2)

2. ESIGENZE DA SODDISFARE E DATI DI PROGETTO ... 2

2.1 Descrizione degli impianti previsti ... 2

2.2 Principali dati tecnici di progetto ... 5

2.3 Caratteristiche tecnico-normative di carattere generale ... 6

3. MISURE DI SICUREZZA E DI PROTEZIONE ELETTRICA ... 7

3.1 Sezionamento ed interruzione ... 7

3.2 Protezione dai contatti diretti (art. 714.412 norma CEI 64-8) ... 7

3.3 Protezione dai contatti indiretti (art. 714.413 norma CEI 64-8) ... 8

3.4 Protezione da sovraccarico (art. 714.43 e sez. 433 norma CEI 64-8) ... 8

3.5 Protezione da cortocircuito (art. 714.43 e sez. 434 norma CEI 64-8) ... 9

3.6 Protezione contro le influenze esterne – scelta delle apparecchiature ... 10

3.7 Protezione contro i fulmini (art. 714.35 norma CEI 64-8) ... 11

4. PRINCIPALI NORMATIVE DI RIFERIMENTO ... 11

(3)

della costruzione di una nuova rotatoria lungo la S.P. 248 al km 46+955 nel comune di Fonte - frazione di Onè (Tv).

Per meglio identificare i luoghi, le aree, le strade, le intersezioni e la loro conformazione fisica si rimanda alle planimetrie ed agli altri elaborati, anche di progettazione infrastrutturale, allegati al fascicolo di progetto.

La presente relazione tecnica ha lo scopo fondamentale di illustrare il quadro delle esigenze da soddisfare e i dati di progetto (cap. 2), le misure di protezione e di sicurezza elettrica da adottare (cap.

3) e le norme tecniche applicate e/o applicabili (cap. 4).

Per la definizione delle caratteristiche tecnico-costruttive degli impianti previsti si rimanda allo specifico allegato “Capitolato speciale d’appalto - sezione tecnica impianti elettrici”.

Per quanto attiene agli aspetti di classificazione delle zone di studio e di identificazione dei relativi parametri illuminotecnici di progetto, oltre che di rispetto della vigente Legge Regione Veneto n°17/09 in materia di contenimento dell’inquinamento luminoso - risparmio energetico - tutela dell’ambiente e dell’attività svolta dagli osservatori astronomici, e infine delle prescrizioni del P.I.C.I.L. comunale in vigore, invece, si rinvia a quanto descritto nello specifico elaborato “Calcoli di dimensionamento illuminotecnici”.

La progettazione degli impianti elettrici ha tenuto conto anche degli obblighi in capo al progettista

derivanti dall’osservanza delle norme in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, in particolare del

D.Lgs. 81/2008 che tra l’altro ribadisce che “…i progettisti dei luoghi o posti di lavoro e degli impianti

rispettano i principi di prevenzione in materia di sicurezza e di salute al momento delle scelte

progettuali e tecniche…”.

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Si intendono di seguito riassumere, sinteticamente, i principali impianti elettrici di illuminazione pubblica e segnalazione stradale previsti nelle aree di intervento, tenendo conto in primis degli aspetti di sicurezza e di rispetto della normativa vigente; in particolare sono previste le seguenti opere stradali ed elettriche

1. Preliminare smantellamento degli impianti di pubblica illuminazione esistenti nell’area, e non più riconducibili alla nuova soluzione viabilistica; in particolare si tratta di n°3 centri luminosi lungo via Asolana e n°1 alla fine dell’attuale via Gastaldia.

Dopo un accurato smontaggio sarà previsto il trasporto a discarica autorizzata del materiale di risulta, fatta salva la possibilità dell’accatastamento presso i magazzini comunali delle sole componenti in buono stato di conservazione e per le quali è prevedibile il riutilizzo (anche in altri contesti); la scelta sarà prerogativa della Direzione Lavori, sentito anche il parere del personale tecnico del Comune.

Le dismissioni non pregiudicheranno il corretto funzionamento delle altre porzioni di impianto distribuite nelle aree limitrofe, le quali saranno comunque alimentate (anche in maniera provvisoria) per garantire l’efficienza del servizio di illuminazione per tutta la durata del cantiere.

2. Realizzazione di nuova rete dorsale interrata, con l’impiego di cavidotti corrugati a doppia parete Øest. 110mm, opportunamente interconnessi per mezzo di pozzetti di derivazione ispezionabili completi di chiusini in ghisa classe C250.

Il complesso distributivo di progetto avrà origine da un centro luminoso già esistente lungo la S.P. 248 - via Asolana, poco a ovest della rotatoria in previsione; tale punto luce sarà mantenuto come allo stato attuale, e verrà semplicemente impiegato come punto di inizio / derivazione della soluzione di progetto.

La nuova rete interrata andrà a servire tutti i nuovi punti previsti, tanto di illuminazione quanto di

segnalazione stradale; a completamento i nuovi cavidotti saranno ricondotti anche alla

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fuori terra 11,00m, spessore 5/4/3mm;

- sbraccio testapalo quadruplo curvato in esecuzione “custom”, Ø teste 60mm, estensioni laterali 2m, spessore 3mm;

- n°4 armature stradali cut-off, ciascuna con vetro piano temperato e sorgenti led da 102W - 12.550lum - 4.000K, ottica "STW" asimmetrica per illuminazione di strade larghe, installazione su sbraccio con vetro parallelo al suolo (inclinazione di 0°);

b) per l’illuminazione dei tre diversi innesti alla rotatoria, dalla S.P. 248 - via Asolana e da via Gastaldia: f.p.o. di n°4 centri luminosi (PL01 - PL06 - PL07 e PL13), ognuno composto da:

- palo conico in lamiera di acciaio zincato e verniciato, altezza totale 8,80m, altezza fuori terra 8,00m, spessore 4mm;

- braccio testapalo singolo curvato, Ø testa 60mm, estensione laterale 2m, spessore 3mm;

- armatura stradale cut-off con vetro piano e sorgente led da 57W - 7.490lum - 4.000K, ottica "STW" asimmetrica per illuminazione di strade larghe, installazione su sbraccio con vetro parallelo al suolo (inclinazione di 0°);

c) per l’illuminazione del tratto finale di via Mattarelli, nel punto di incrocio con via Asolana: f.p.o.

di n°1 centro luminoso (PL08), costituito da:

- palo conico in lamiera di acciaio zincato e verniciato, altezza totale 8,80m, altezza fuori terra 8,00m, spessore 4mm;

- armatura stradale cut-off con vetro piano e sorgente led da 57W - 7.490lum - 4.000K, ottica "STW" asimmetrica per illuminazione di strade larghe, installazione testapalo con vetro parallelo al suolo (inclinazione di 0°);

d) per l’illuminazione dei soli nuovi tratti di marciapiedi lato Bassano del Grappa e lato Treviso:

f.p.o. di n°7 centri luminosi (PL09÷PL12 e PL14÷PL16), ciascuno costituito da:

- palo conico in lamiera di acciaio zincato e verniciato, altezza totale 5,50m, altezza fuori

terra 5,00m, spessore 3mm;

(6)

Ciascun complesso "palo + portello morsettiera + sbraccio (eventuale) + armatura/e” sarà fornito verniciato colore grigio satinato semilucido (cod. 2B da catalogo Aec Illuminazione).

5. Per il rafforzamento dell’illuminazione in corrispondenza del passaggio pedonale previsto lungo via Asolana, installazione di n°2 specifici centri luminosi (PED01 e PED02) completi di armature stradali cut-off con vetri piani e sorgenti a led da 52W - 6.530um - 4.000K, ottiche "OP-DX"

asimmetriche destre, installate ad una altezza di circa 5,00m dal piano di calpestio.

Anche in questo caso i corpi illuminanti saranno dotati di alimentatore elettronico 230V - 50Hz pre-configurato di fabbrica con riconoscimento della "mezzanotte virtuale" (senza filo pilota) e profilo di riduzione del flusso integrato; la colorazione sarà grigio satinato semilucido.

6. Ancora a servizio dell’attraversamento pedonale descritto al punto precedente, fornitura e messa a dimora di portale a sbraccio di estensione laterale 4,00m con cartello segnaletico stradale unificato (figura 303 C.d.S.), quest’ultimo di tipo bifacciale retroilluminato a led, con struttura in acciaio e copertura in alluminio verniciato, completo di attacchi a bandiera, alimentazione 230Vac, classe di isolamento II.

7. Infine, installazione di n°3 impianti (LMP01÷LMP03) per la segnalazione delle previste aiuole spartitraffico, costituiti da altrettanti lampeggianti led Ø 230mm color ambra installati in corrispondenza dei segnali di direzione obbligatoria.

Nella fornitura di ognuno di essi sarà incluso un sistema per garantire il funzionamento del dispositivo luminoso in maniera continua (anche in assenza di rete, durante il periodo diurno), completo di batteria ricaricabile 12V - 18Ah, regolatore di carica, contenitore portabatteria e attacco per palo.

8. Infilaggio, entro le vie cavi predisposte (vedere punto 2.), di nuove linee di alimentazione dorsali

principali costituite da formazione 4x di conduttori unipolari tipo FG16R16-06/1kV a doppio

isolamento e di sezione minima 16mm².

(7)

segnalazione in genere, saranno obbligatoriamente eseguite all'interno delle morsettiere da incasso palo dei centri luminosi oppure all'interno delle specifiche cassette di derivazione in lega di alluminio in corrispondenza dei lampeggianti; non saranno ammesse derivazioni con muffole in pozzetto (salvo dove specificatamente richiamato).

9. Messa in esercizio dell’intero complesso impiantistico sopradescritto, esecuzione di collaudi tecnico/funzionali e formazione del personale comunale incaricato della successiva fase di presa in carico e utilizzo.

10. Opere ed interventi minori di completamento.

2.2 Principali dati tecnici di progetto

Secondo le indicazioni ricevute dal personale dell’Ufficio Tecnico comunale i nuovi impianti saranno derivati dalle linee elettriche già distribuite interrate lungo la S.P. 248 - via Asolana e alimentanti i centri luminosi esistenti ante-intervento.

Come anticipato tali circuiti fanno capo al quadro elettrico identificato dalla sigla “QE 31”, esistente all'incrocio tra la via Asolana e la via Fratta (circa 250m ad ovest dell'ambito di intervento).

Si evidenzia che, per le caratteristiche proprie della nuova quota parte impiantistica, non si renderà necessaria alcuna modifica e/o integrazione né del quadro elettrico sopracitato né della rete elettrica da esso già derivata.

I principali dati tecnici di progetto possono essere, in breve, così riassunti:

 sistema distributivo TT

 tensione di alimentazione dorsale trifase con neutro (400÷230)V

 tensione di alimentazione dei singoli centri luminosi monofase 230V

 frequenza nominale 50Hz

 denominazione delle fasi L1 L2 L3 (+ neutro)

 Icc nel punto di consegna dell’energia 10,00kA

 classe di isolamento dell’impianto II

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2.3 Caratteristiche tecnico-normative di carattere generale

Gli impianti elettrici propriamente detti, di cui al presente progetto, sono soggetti alla normativa specifica sez. 714 “Impianti di illuminazione situati all’esterno” della vigente norma CEI 64-8.

Ai sensi dell’art. 714.31.1 della CEI 64-8 l’impianto di illuminazione, all’atto della verifica iniziale prima della messa in esercizio, dovrà presentare una resistenza di isolamento verso terra non inferiore a:

1,0 MΩ con apparecchi di illuminazione disinseriti (valori tabella 61A norma CEI 64-8);

2/(L+N) MΩ con apparecchi di illuminazione inseriti, dove:

o L lunghezza complessiva dei conduttori delle linee d'alimentazione in km (si assume il valore 1 per lunghezze inferiori a 1 km);

o N numero degli apparecchi di illuminazione presenti nel sistema elettrico.

Questa misura dovrà essere effettuata tra il complesso dei conduttori metallicamente connessi e la terra, con l’impianto predisposto per il funzionamento ordinario, e quindi con tutti gli apparecchi di illuminazione inseriti; la tensione di prova deve essere applicata per circa 60 s.

Come regola generale, i circuiti di alimentazione trifasi degli apparecchi di illuminazione dovranno essere realizzati in modo da ridurre al minimo gli squilibri di corrente lungo la rete, così come previsto dall’art. 714.31.2 CEI 64-8.

In considerazione dei contenuti dell’art. 512.2.1 della norma CEI 64-8 i componenti elettrici sono stati valutati e scelti, ed in seguito dovranno essere forniti in opera, considerando dapprima le influenze esterne alle quali essi potrebbero essere sottoposti, per assicurare il loro corretto funzionamento e per assicurare l’affidabilità delle misure di protezione per la sicurezza.

Ai sensi dell’art. 714.525 della succitata CEI 64-8 la caduta di tensione percentuale nel circuito di

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All’origine dell’impianto di illuminazione in oggetto sarà installato un dispositivo in grado di poter sezionare l’alimentazione; il sezionamento dovrà avvenire su tutti i conduttori attivi (vedi prescrizioni di cui al cap. 462 CEI 64-8).

3.2 Protezione dai contatti diretti (art. 714.412 norma CEI 64-8)

Per il sistema elettrico in oggetto verranno adottati in generale mezzi di protezione tali da impedire alle persone di entrare in contatto con qualsivoglia parte in tensione: la protezione totale sarà effettuata con l’isolamento delle parti attive o mediante involucri e/o barriere (ciò in conformità agli artt. 412.1 e 412.2 della vigente norma CEI 64-8), mezzi atti comunque a non consentire il contatto sia accidentale che volontario con parti in tensione, ove non si ricorra alla rimozione delle protezioni mediante l’impiego di attrezzi o a voluti danneggiamenti.

Barriere ed involucri saranno saldamente fissati ed avranno sufficiente stabilità e durata nel tempo, così da conservare il richiesto grado di protezione e una conveniente separazione dalle parti attive (nelle condizioni di servizio prevedibili, tenuto conto delle condizioni ambientali): in particolare tutti i componenti posati esternamente saranno fissati in modo robusto e solido; anche nella scelta di componenti quali prese a spina, interruttori e scatole di derivazione, si terrà conto di caratteristiche particolari di isolamento e resistenza qualora essi fossero prevedibilmente soggetti a urti.

Qualora risultasse necessario per manutenzione togliere barriere o aprire involucri ciò sarà possibile solo con l’uso di chiavi, attrezzi speciali o con dispositivi che permettano l’apertura in condizioni di sicurezza, e comunque una volta realizzato manualmente il sezionamento del circuito a monte.

Laddove la protezione contro i contatti diretti dovesse venire realizzata mediante involucri e/o barriere,

questi saranno tali da assicurare almeno un grado di protezione IPXXB, mentre le superfici orizzontali

di involucri o barriere che si dovessero venire a trovare a portata di mano avranno un grado di

protezione non inferiore ad IPXXD: resta inteso che detti gradi minimi, specificamente indicati nella

normativa, saranno necessariamente sostituiti con altri più severi, qualora particolari condizioni lo

richiedessero, e comunque ove specificato negli elaborati di progetto.

(10)

Il progetto non prevede la messa a terra degli apparecchi di illuminazione, dei sostegni e/o delle altre parti metalliche, in quanto tutto il sistema sarà realizzato con doppio isolamento; sarà pertanto attuata la protezione mediante componenti elettrici in classe II o isolamento equivalente (ai sensi degli art.

art. 413.2 e art. 714.413.2 norma CEI 64-8).

Non dovrà essere previsto alcun conduttore di protezione e le parti conduttrici, separate dalle parti attive con isolamento doppio o rinforzato, non dovranno essere collegate intenzionalmente all’impianto di terra; per quanto concerne le condutture elettriche, invece, si dovranno utilizzare cavi aventi tensioni di isolamento almeno di 0,6/1kV.

3.4 Protezione da sovraccarico (art. 714.43 e sez. 433 norma CEI 64-8)

I circuiti elettrici dell’impianto dovranno essere provvisti sempre di dispositivi di protezione idonei a interrompere correnti di sovraccarico, prima che quest’ultime possano provocare un riscaldamento eccessivo dei cavi (con il conseguente danneggiamento dell’isolante e il reale pericolo di innesco di incendio), secondo le indicazioni della sezione 4 della norma CEI 64-8.

Per garantire tale protezione sarà necessario rispettare le seguenti regole:

regola n°1: I B ≤ I n ≤ I Z

regola n°2: I f ≤ 1,45 I Z

dove:

 I B è la corrente di impiego del circuito (in servizio ordinario), espressa in ampére [A];

 I n è la corrente che provoca l’intervento del dispositivo di protezione entro un tempo specificato (corrente nominale dell’interruttore), espressa in ampére [A];

 I Z è la massima corrente nominale che può fluire nel cavo in regime permanente (portata del

cavo), anch’essa espressa in ampére [A];

(11)

tc = 1h (In ≤ 63A) - tc = 2h (In > 63A) tc = 1h (In ≤ 63A) - tc = 2h (In > 63A)

La regola n°1 soddisfa le condizioni generali di protezione da sovraccarico; la regola n°2, impiegando per la protezione un dispositivo automatico, è sempre verificata, in quanto la corrente di sicuro funzionamento I f non potrà mai essere superiore a 1,45 I n (1,30 I n secondo norma “industriale” CEI 17-5 - EN 60947-2; 1,45 I n secondo norma “civile” CEI 23-3/1 - EN 60898); essa sarà invece sempre verificata nel caso in cui il dispositivo di protezione sia un fusibile.

Analizzando la regola generale di protezione I B ≤ I n ≤ I Z risulta quindi evidente che si potranno ottenere due condizioni di protezione “limite” distinte:

 una di massima protezione, scegliendo un dispositivo con In prossima o uguale alla corrente I B ;

 una di minima protezione scegliendo un dispositivo con I

n

prossima o uguale alla portata del cavo.

3.5 Protezione da cortocircuito (art. 714.43 e sez. 434 norma CEI 64-8)

Saranno previsti dispositivi di protezione per interrompere le correnti di cortocircuito dei conduttori del circuito, in linea di principio prima che tali correnti possano diventare pericolose a causa degli effetti termici e meccanici prodotti nei conduttori e nelle connessioni; le condizioni richieste per la protezione dal corto circuito saranno dunque le seguenti:

 l’apparecchio dovrà essere installato all’inizio della conduttura protetta, con una tolleranza

(12)

assuma temperature eccessive.

Le norme tecniche vigenti prescrivono che l’energia specifica lasciata passare dall’interruttore durante il c.to c.to non debba superare il massimo valore di energia sopportabile dal cavo protetto. In sostanza il cavo risulterà protetto solo quando verrò rispettata la seguente relazione:

t

i t dt K S

0

²

² )]²

( [

dove:

 K è una costante che dipende dal tipo di isolante (PVC, EPR, etc.) del conduttore;

 S è la sezione del cavo.

Come già indicato al capitolo precedente, la nuova porzione di impianto sarà alimentata in bassa tensione, per mezzo di una fornitura di energia elettrica trifase 400÷230V - 50Hz già esistente; si dovrà sempre verificare, prima della loro messa in funzione, che i valori di potere di interruzione dei singoli dispositivi posti immediatamente a valle del contatore di energia risultino largamente sufficienti per interrompere e sezionare i circuiti anche in caso di corrente di c.to c.to massima.

Inoltre ai sensi di quanto disposto dall’art. 435.1 della CEI 64-8, tutte le linee dorsali dovranno essere adeguatamente protette dal c.to c.to mediante interruttori con poteri di interruzione mai inferiori ai valori massimi della Icc nel luogo di installazione dei dispositivi stessi: in tal modo risulteranno adeguatamente protette dal c.to c.to anche le condutture derivate a valle.

3.6 Protezione contro le influenze esterne – scelta delle apparecchiature

Le condutture e le apparecchiature elettriche esposte a particolari influenze esterne e/o al pericolo di

prevedibili sollecitazioni meccaniche dovranno essere adeguatamente protette; saranno in ogni caso

rispettati i gradi di protezione minimi riportati nell’art. 714.5 della specifica norma CEI 64-8.

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Per quanto concerne l’altezza minima dal piano della carreggiata degli apparecchi di illuminazione, nonché la sporgenza dei sostegni rispetto alla carreggiata stessa, ci si riferirà alle disposizioni del Codice della Strada; in ogni caso l’altezza minima di installazione di apparecchiature al di sopra del piano della carreggiata sarà di almeno 5,10m.

Al fine di consentire il passaggio di persone su sedia a ruote, dove previsto, i sostegni devono essere posizionati in modo che il percorso pedonale abbia larghezza di almeno 90cm secondo quanto specificato nel D.M. 14 giugno 1989 n°236, art. 8.2.1.

3.7 Protezione contro i fulmini (art. 714.35 norma CEI 64-8)

Per l’installazione delle varie tipologie di apparecchi illuminanti sono previsti, nel caso peggiore, sostegni metallici di altezza massima fuori terra pari a circa 11,00m.

Seguendo le indicazioni della norma CEI 64-8, che all’art. 714.35 enuncia che “la protezione dei sostegni contro i fulmini non è necessaria”, si precisa che per i pali suddetti non sarà prevista nessun forma di protezione particolare.

3.8 Distanziamenti dei sostegni e degli apparecchi di illuminazione dai conduttori delle linee elettriche aeree esterne (art. A.3.1 sez. 714 norma CEI 64-8)

Le distanze dei sostegni e dei relativi apparecchi di illuminazione dai conduttori di linee elettriche aeree non dovranno mai essere inferiori a:

 1 m dai conduttori di linee di classe 0 e I (il distanziamento minimo potrà essere ridotto a 0,5 m quando si tratti di linee con conduttori in cavo aereo ed in ogni caso nell’abitato);

 (3 + 0,015 U) m dai conduttori di linee di classe II e III, dove U è la tensione nominale della linea

aerea espressa in kilovolt (il distanziamento potrà essere ridotto a (1 + 0,015 U) m per le linee in

cavo aereo e, quando ci sia l’accordo fra i proprietari interessati, anche per le linee con conduttori

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progetto valgono in linea generale le norme CEI ed UNI, a cui occorre comunque riferirsi, oltre a tutte le leggi vigenti, nazionali e/o regionali.

 Norma CEI 0-2 Guida per la definizione documentazione di progetto degli impianti elettrici;

 Norma CEI 11-4 Esecuzione delle linee elettriche aeree esterne;

 Norma CEI 11-17 Impianti produzione, trasmissione e distribuzione di energia - Linee in cavo;

 Norma CEI 17-113 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 1: Regole generali;

 Norma CEI 17-114 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 2: Quadri di potenza;

 Norme CEI del C.T. 20 Cavi per energia;

 Norme CEI del C.T. 23 Apparecchiature di bassa tensione;

 Norme CEI del C.T. 34 Lampade e relative apparecchiature;

 Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua;

 Norma CEI 64-14 Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori;

 Norma CEI 70-1 Gradi di protezione degli involucri (codice IP);

 Norma CEI 81-10 Protezione contro i fulmini;

 Norma CEI 99-3 Messa a terra impianti elettrici a tensione superiore a 1 kV in c.a.;

 Norma UNI 11248 Illuminazione stradale - Selezione categorie illuminotecniche;

 Norma UNI EN 13201-2 Illuminazione stradale - Parte 2: Requisiti prestazionali;

 Norma UNI EN 13201-3 Illuminazione stradale - Parte 3: Calcolo delle prestazioni;

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 D.P.R. n°459 24.07.1996 Regolamento per l'attuazione delle Direttive n°89/393/CEE, 91/368/CEE, 93/44/CEE e 93/68/CEE concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine;

 D.L. n°626 25.11.1996 Attuazione della direttiva 93/68/CEE in materia di marcatura CE del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione;

 D.Lgs. n°277 31.07.1997 Modificazioni al decreto legislativo 25 novembre 1996 n. 626, recante attuazione della direttiva 93/68/CEE in materia di marcatura CE del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione;

 D.P.R. n°558 14.12.1999 Regolamento recante norme per semplificazione della disciplina in materia di registro delle imprese, nonché per la semplificazione dei procedimenti relativi alla denuncia di inizio di attività e per la domanda di iscrizione all'albo delle imprese artigiane o al registro delle imprese per particolari categorie di attività soggette alla verifica di determinati requisiti tecnici;

 D.P.R. n°462 22.01.2001 Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi;

 D.Lgs. n°37 del 22.01.2008 Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11- quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici;

 D.Lgs. n°81 del 09.04.2008 Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in

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 Norme specifiche per tutte le apparecchiature e i materiali utilizzati.

Tutti i materiali da utilizzare dovranno risultare dotati di marchio IMQ o equivalente ai sensi della Legge n°791/77, oltre che rispondenti alle relative norme del CEI; essi dovranno essere posti in opera a “regola d'arte” secondo quanto disposto dalla Legge n°186/68, in al D.M. n°37/08 e alle norme CEI di riferimento.

Dovranno essere installati i cartelli monitori previsti dalle leggi vigenti, le indicazioni per i soccorsi di urgenza e delle manovre da evitare; sulle parti in tensione e sui quadri elettrici dovrà essere apposta idonea segnaletica che indichi presenza di corrente elettrica.

Indicazioni tecniche, prescrizioni e norme necessarie alla realizzazione delle opere, presentate in

precedenza riassuntivamente, andranno meglio inquadrate insieme alla Direzione Lavori.

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1.1 Premesse ... 2

1.2 Riferimenti legislativi e normativi adottati ... 3

1.3 Zone di studio valutate e relative classificazioni ... 4

1.4 Caratteristiche dell’impianto di illuminazione esterna previsto ... 8

1.5 Modalità di alimentazione e gestione degli impianti di illuminazione previsti ... 9

1.6 Illuminazione degli attraversamenti stradali pedonali ... 10

1.7 Rispetto dei criteri tecnici della L.R. Veneto 17/09 ... 12

1.8 Documentazione a corredo degli apparecchi illuminanti ... 12

1.9 Dichiarazione di conformità del progetto illuminotecnico ... 14

2. CALCOLI DI DIMENSIONAMENTO DEI CIRCUITI ... 16

2.1 Protezione dai contatti indiretti ... 16

2.2 Protezione dai sovraccarichi ... 16

2.3 Protezione dai corto circuiti ... 17

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1.1 Premesse

Il servizio di pubblica illuminazione svolge un ruolo essenziale per la vita cittadina poiché persegue le seguenti importanti funzionalità:

 miglioramento del confort visivo e maggiore fruibilità degli spazi, sia delle infrastrutture che degli spazi urbani secondo i criteri di destinazione urbanistica; sulle 8.760 ore annue, ve ne sono in media circa 4.200 che sono considerate "notturne" con diverse necessità di luce artificiale, che è fornita dagli impianti di illuminazione pubblica;

 aumento della qualità della vita sociale con l’incentivazione delle attività serali; con una adeguata illuminazione pubblica è possibile favorire il prolungamento, oltre il tramonto, delle attività commerciali e di intrattenimento all’aperto;

 valorizzazione dei beni ambientali e del patrimonio storico, architettonico e paesaggistico;
un impianto di illuminazione pubblica, adeguatamente dimensionato in intensità e resa cromatica, è di supporto alla valorizzazione e al miglior godimento dei siti architettonici e monumentali;

 sicurezza fisica e psicologica alle persone;
da sempre, l’illuminazione pubblica ha avuto la funzione di "vedere" e di "farsi vedere" e pertanto di acquisire un maggior senso di sicurezza che oggi è inteso come un deterrente alle aggressioni;

 sicurezza per il traffico veicolare al fine di evitare incidenti; la perdita di informazioni sul tragitto e sulla segnaletica in genere provoca la distrazione che può causare incidenti pericolosi: per assicurare i valori di illuminamento minimi di sicurezza sulle strade con traffico veicolare, misto, residenziale, pedonale, a verde pubblico, etc. sono state emanate apposite norme che fissano i livelli di luminanza e di illuminamento in funzione della classificazione dell’area da illuminare;

 contenimento dell’inquinamento luminoso e salvaguardia ambientale del territorio Comunale.

Questi obiettivi primari devono essere ottenuti cercando non solo di minimizzare i consumi energetici,

ma anche contenendo il più possibile il flusso luminoso “disperso”, concausa dell’inquinamento

luminoso, dell’invasività della luce e dell’impatto sull’ambiente circostante.

(19)

energetico, trova totale attuazione la:

 Legge Regionale Veneto n°17 del 07 agosto 2009 - Nuove norme per il contenimento dell'inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell'illuminazione per esterni e per la tutela dell'ambiente e dell'attività svolta dagli osservatori astronomici.

Sotto il profilo del corretto dimensionamento illuminotecnico, invece, trovano applicazione le norme:

 UNI 11248:2016 - Illuminazione stradale - Selezione delle categorie illuminotecniche.

La norma individua le prestazioni illuminotecniche degli impianti di illuminazione atte a contribuire, per quanto di pertinenza, alla sicurezza degli utenti della strada ed in particolare:

- indica come classificare una zona esterna destinata al traffico, ai fini della determinazione della categoria illuminotecnica che le compete;

- fornisce la procedura per la selezione delle categorie illuminotecniche che competono alla zona classificata;

- identifica gli aspetti che condizionano l’illuminazione stradale e, attraverso la valutazione dei rischi, permette il conseguimento di risparmio energetico e di riduzione dell’impatto ambientale;

- fornisce prescrizioni sulle griglie di calcolo per gli algoritmi della UNI EN 13201-3 e per le misurazioni in loco trattate dalla UNI EN 13201-4.

 UNI EN 13201-2:2016 - Illuminazione stradale - Parte 2: Requisiti prestazionali.

La norma definisce, per mezzo di requisiti fotometrici, le classi di impianti di illuminazione per l'illuminazione stradale indirizzata alle esigenze di visione degli utenti della strada e considera gli aspetti ambientali dell'illuminazione stradale.

Nella nuova versione della norma sono state semplificate le categorie illuminotecniche adottando quelle della CIE 115 e introdotta la possibilità di una variazione dell’uniformità a seconda delle esigenze. Inoltre è stato introdotto, come opzione, il calcolo del TI anche per il traffico non motorizzato.

 UNI EN 13201-3:2016 - Illuminazione stradale - Parte 3: Calcolo delle prestazioni.

La norma definisce e descrive le convenzioni e gli algoritmi che devono essere adottati per

(20)

1.3 Zone di studio valutate e relative classificazioni

Al fine di realizzare un corretto dimensionamento degli impianti di illuminazione esterna, si è in prima analisi provveduto a identificare le zone di studio rilevanti, aventi tra loro caratteristiche analoghe e omogenee; nello specifico ne sono state individuate n°7, facilmente distinguibili nell’immagine seguente e denominate:

1. Innesto lato Bassano del Grappa - in blu;

2. Innesto lato Treviso - in verde;

3. Innesto su via Mattarelli - in ciano;

4. Innesto su via Gastaldia - in magenta;

5. Anello della rotatoria - in rosso;

6. Marciapiede lato Bassano del Grappa - in giallo;

7. Marciapiede lato Treviso - in grigio.

(21)

A seguito della definizione delle zone di studio, recepiti i contenuti del PICIL comunale reso disponibile e con l’ausilio dei prospetti delle normative di riferimento richiamate in premessa, si è provveduto alla loro classificazione illuminotecnica e all’attribuzione dei parametri illuminotecnici di progetto; ne risulta:

1. Innesto lato Bassano del Grappa

- classificazione della S.P. 248 - via Asolana, desunta dalle tavv. 3.1 / 3.2 e dalla relazione tecnica allegata al PICIL, strada urbana interquartiere di tipo “E” (categoria non più presente nella nuova norma UNI 11248:2016) => equiparabile a strada urbana di quartiere di tipo “E”

(limite velocità 50km/h) => categoria illuminotecnica di ingresso per l’analisi dei rischi “M3”, estrapolata dal prospetto 1 della norma UNI 11248 in vigore.

Analisi dei rischi e dei principali parametri di influenza: tratto interessato da alcune problematiche dal punto di vista del compito visivo e dell’interferenzialità con altre situazioni (per la presenza di isola spartitraffico e per la vicinanza ad un’intersezione a rotatoria), posizioni dell’osservatore diversificate (carreggiate non rettilinee) che non consentono di valutare correttamente la luminanza, complessità del campo visivo normale, presenza di segnaletica in quantità ordinaria.

Determinazione della categoria illuminotecnica di progetto: a seguito dell’analisi dei rischi (effettuata sulla base dei parametri di influenza più significativi di cui al prospetto 2 della norma UNI 11248), e sulla scorta delle specifiche indicazioni di cui al paragrafo 9.7 della medesima pubblicazione

VEDI NOTA 1

, è attribuita alla zona di studio in esame la categoria illuminotecnica di progetto “C3”.

1

Se la zona di studio prevede una categoria illuminotecnica di tipo M, ma per la conformazione della strada

non è possibile eseguire il calcolo della luminanza media secondo la UNI EN 13201-3 si devono adottare

le categorie illuminotecniche come specificato nel prospetto seguente:

(22)

- classificazione della via Mattarelli, anch’essa desunta dalle tavv. 3.1 / 3.2 e dalla relazione tecnica allegata al PICIL, strada locale urbana di tipo “F” (limite velocità 50km/h) =>

categoria illuminotecnica di ingresso per l’analisi dei rischi “M4”, estrapolata dal prospetto 1 della vigente norma UNI 11248.

Analisi dei rischi e dei principali parametri di influenza: tratto interessato da diverse problematiche dal punto di vista del compito visivo e dell’interferenzialità con altre situazioni (in particolare per la presenza di un attraversamento pedonale e di un incrocio / intersezione a “T” con la S.P. 248 - via Asolana), posizioni dell’osservatore diversificate che non consentono di valutare correttamente la luminanza, complessità del campo visivo normale, presenza di segnaletica in quantità ordinaria.

Determinazione della categoria illuminotecnica di progetto: a seguito dell’analisi dei rischi, tenuto conto di quanto enunciato nel paragrafo A.2.1.3 “Strade di accesso illuminate” circa le intersezioni lineari a raso, e sulla scorta delle specifiche indicazioni di cui al paragrafo 9.7 della norma UNI 11248, è attribuita alla zona di studio in esame la categoria illuminotecnica di progetto “C3”. La valutazione appare in linea con i contenuti del PICIL comunale, e nello specifico di quanto rappresentato nelle tavole tavv. 3.1 / 3.2.

4. Innesto su via Gastaldia

- classificazione della via Gastaldia, desunta dalle tavv. 3.1 / 3.2 e dalla relazione tecnica allegata al PICIL, strada locale urbana di tipo “F” (limite velocità 50km/h) => categoria illuminotecnica di ingresso per l’analisi dei rischi “M4”, estrapolata dal prospetto 1 della vigente norma UNI 11248.

Analisi dei rischi e dei principali parametri di influenza: tratto interessato da molteplici

problematiche del compito visivo e di interferenzialità con altre situazioni (per la presenza di

attraversamento pedonale, di isola spartitraffico e per la vicinanza ad un’intersezione a rotatoria),

posizioni dell’osservatore diversificate (carreggiate non rettilinee) che non consentono di valutare

(23)

Determinazione della categoria illuminotecnica di progetto: in relazione ai contenuti dell’appendice A.3 “Illuminazione delle intersezioni a rotatoria” della norma UNI 11248, e in particolare di quanto descritto nel paragrafo A.3.1.3 “Rami di approccio illuminati”, è assegnata alla zona in esame la categoria illuminotecnica di progetto “C2”; si ritiene difatti congruo attribuire alla zona una categoria di un livello superiore rispetto alla maggiore tra quelle previste per le strade di approccio.

6. Marciapiede lato Bassano del Grappa

Per le aree adibite a marciapiedi, piste ciclabili e/o similari separate dalle vie di traffico la UNI EN 13201-2 contempla l’attribuzione delle categorie illuminotecniche della serie “P, basate sull’illuminamento orizzontale.

La zona di studio in questione risulta perlopiù attigua alla S.P. 248 - via Asolana, la cui categoria illuminotecnica di ingresso è “M3”; per tale motivo, e in relazione ai contenuti dell’art. 9.7 della norma UNI 11248, è attribuita la categoria illuminotecnica di progetto “P1” (che presenta un livello luminoso comparabile alla suddetta categoria “M3”, come evidenziato nella tabella seguente).

7. Marciapiede lato Treviso

Idem come descritto al precedente punto 6; attribuita categoria illuminotecnica di progetto “P1”.

(24)

Categorie illuminotecniche della serie “C”, basate sull’illuminamento (estratto prospetto 2 norma UNI EN 13201-2)

Categorie illuminotecniche della serie “P”, basate sull’illuminamento (estratto prospetto 3 norma UNI EN 13201-2)

1.4 Caratteristiche dell’impianto di illuminazione esterna previsto

Per soddisfare i sopradescritti requisiti normativi in termini di quantità e qualità della luce, le

prescrizioni di cui al PICIL comunale, oltre che i dettami regionali in materia di inquinamento

luminoso, risparmio energetico e tutela dell'ambiente, si è scelto di progettare e dimensionare

l’impianto di illuminazione esterna in oggetto come di seguito descritto:

(25)

protezione IP66.

 illuminazione dei vari innesti circostanti: n°5 centri luminosi costituiti da:

- pali conici in lamiera di acciaio zincati e verniciati, altezza totale dei pali 8,80m, altezza fuori terra 8,00m, spessore 4mm;

- dove previsti, bracci testa palo singoli curvati, Ø testa 60mm, estensione laterale 2m, spessore 3mm;

- armature stradali cut-off con vetri piani temperati e sorgenti led da 57W - 7.490lum - 4.000K, ottiche "STW" asimmetriche per illuminazione di strade larghe, installazioni testa palo oppure su sbraccio comunque con vetro parallelo al suolo (inclinazione di 0°), classe di isolamento II, grado di protezione IP66.

 illuminazione dei soli nuovi tratti di marciapiedi lato Bassano del Grappa e lato Treviso: n°7 centri luminosi costituiti da:

- pali conici in lamiera di acciaio zincati e verniciati, altezza totale dei pali 5,50m, altezza fuori terra 5,00m, spessore 3mm;

- armature stradali cut-off con vetri piani temperati e sorgenti led da 15W - 1.800lum - 4.000K, ottiche "SV" asimmetriche per illuminazione di strade urbane molto strette, installazioni testa palo con vetro parallelo al suolo (inclinazione di 0°), classe di isolamento II, grado di protezione IP66.

La potenza assorbita complessivamente dalla porzione di nuovi centri luminosi led sopradescritti sarà di circa 850W (incluse perdite di sistema).

Tutti i corpi illuminanti previsti (tipo AEC Illuminazione serie Italo 1) risultano costruttivamente conformi ai requisiti di cui alla L.R. Veneto 17/09, così come dimostrato dalla documentazione tecnica in appendice “C” alla presente relazione.

1.5 Modalità di alimentazione e gestione degli impianti di illuminazione previsti

(26)

Per garantire il rispetto dei contenuti di cui alla L.R. Veneto 17/09 art. 9 comma 2 lettera d, in materia di riduzione del flusso luminoso, ciascuna nuova armatura stradale sarà dotata di un alimentatore elettronico pre-configurato in fabbrica con opzione "DA - DIM AUTO", ovvero autonomamente in grado di apprendere la cosiddetta “mezzanotte virtuale” e conseguentemente applicare per ciascun ciclo di accensione giornaliera una riduzione del flusso luminoso con le seguenti modalità:

 accensione al crepuscolo, con output di potenza e di flusso luminoso al 100% (nominale);

 riduzione della potenza assorbita e del flusso luminoso emesso a un valore di circa il 70%

(rispetto al nominale), per un periodo intercorrente dalla mezzanotte fino alle 6:00 del mattino successivo;

 aumento della potenza assorbita e del flusso luminoso emesso a un valore del 100% (nominale), dalle 6:00 e fino all’alba (variabile in funzione della stagionalità).

1.6 Illuminazione degli attraversamenti stradali pedonali

Nell’ambito dell’intervento di riqualificazione e messa in sicurezza dell’intera intersezione stradale si

prevede la realizzazione anche di n°3 distinti attraversamenti stradali pedonali, ed in particolare lungo

la S.P. 248 - via Asolana lato Treviso, in via Mattarelli nei pressi dell’incrocio con la provinciale e in via

Gastaldia nelle vicinanze dell’innesto alla rotatoria.

(27)

orizzontale;

 zona “B”, intesa come la zona “A” di cui sopra ma estesa di 1 metro su tutti i lati (compreso il marciapiede);

 zona “C”, o superficie verticale in direzione di marcia, lungo l’asse dell’attraversamento da un’altezza di 0,5m ad una altezza di 1,5m.

Effettuata l’analisi dei rischi, valutati tutti i parametri di influenza e tenuto in debito conto che sul piano orizzontale stradale interessato dall’attraversamento risulta un illuminamento medio di fondo pari a non meno di 15/20 lux con uniformità non inferiore a 0,40 (assicurato dagli impianti di illuminazione descritti nei capitoli precedenti), si è ritenuto congruo dimensionare l’impianto in modo da garantire:

 per la zona “A” un contrasto

2

pari almeno a 3 volte (non meno, dunque, di 45/60 lux);

 per la zona “B” un contrasto pari almeno a 2 volte (non meno, pertanto, di 30/40 lux);

 per la zona “C”, la più critica ai fini della visibilità del pedone, un contrasto di almeno 3 volte (non meno, quindi, di 45/60 lux) con uniformità non inferiore a 0,50.

Ciò premesso, in corrispondenza dell’attraversamento interessato si prevede l’implementazione di n°2 armature stradali cut-off con vetri piani temperati e sorgenti a led da 52W - 6.530um - 4.000K, dotate di specifiche ottiche "OP-DX" asimmetriche destre, classe di isolamento II, grado di protezione IP66, installate ad una altezza di circa 5,00m dal piano di calpestio.

Anche in questo caso gli apparecchi previsti (tipo AEC Illuminazione serie Italo 1 mod. OP-DX 4.7- 1M) risultano completi di alimentatore elettronico 230V - 50HZ con opzione "DA - DIM AUTO" con riconoscimento della "mezzanotte virtuale" (senza filo pilota) e profilo di riduzione del flusso integrato (vedere contenuti del precedente paragrafo 1.5), oltre ad essere costruttivamente conformi ai requisiti di L.R.V. 17/09 (così come dimostrato dalla documentazione tecnica in appendice “C” alla presente relazione).

La potenza assorbita complessivamente da questa specifica porzione di impianto sarà di poco

superiore a 100W (incluse perdite di sistema), e verrà interamente derivata dalle linee elettriche già

(28)

luce richiesti dalle norme tecniche e dalla legge sono stati rispettati.

I calcoli illuminotecnici sono stati realizzati con l’ausilio del computer e di software specifico (Dialux vers. 4.13.0.0), ma sempre e comunque con riferimento a tutti i parametri geometrici e fisici delle aree in cui gli impianti verranno installati; inoltre sono state utilizzate le caratteristiche fotometriche (curve) fornite direttamente dalla casa produttrice dei corpi illuminanti prescelti, così da ottenere risultati di calcolo il più veritieri possibile.

Si precisa fin d’ora che eventuali verifiche ad impianto realizzato potranno evidenziare, rispetto ai valori di seguito riportati, qualche differenza in relazione alle tolleranze legate:

 alle caratteristiche proprie delle sorgenti luminose e dei complessi alimentatori utilizzati;

 ai valori della tensione di rete;

 al posizionamento finale dei centri luminosi.

Si evidenzia la rispondenza dei nuovi impianti illuminazione esterna ai requisiti determinati dalla L.R.

Veneto 17/09, art. 9 comma 2; in particolare essi:

 sono costituiti di apparecchi illuminanti aventi un'intensità luminosa massima compresa fra 0 e 0.49 candele (cd) per 1.000 lumen di flusso luminoso totale emesso a 90° ed oltre;

 sono equipaggiati prevalentemente con lampade ad avanzata tecnologi ed elevata efficienza luminosa, del tipo a led e con efficienza delle sorgenti maggiore di 90lm/W;

 sono realizzati in modo che le superfici illuminate non superino il livello minimo di illuminamento medio mantenuto previsto dalle norme di sicurezza specifiche;

 sono provvisti di apposito dispositivo che abbassa i costi energetici e manutentivi, agisce in generale sull'intero impianto e riduce il flusso luminoso in misura superiore al 30% rispetto al pieno regime di operatività, entro le ore 24.00.

Nelle appendici “A” e “B” al presente documento si allegano i risultati ottenuti, comprovanti il corretto

dimensionamento delle porzioni di impianto di illuminazione esterna in oggetto.

(29)

regime di sistema di qualità aziendale certificato o rilasciato da ente terzo quale l’IMQ. Detta documentazione deve riportare la posizione di misura del corpo illuminante, il tipo di sorgente, l’identificazione del laboratorio di misura, il nominativo del responsabile tecnico del laboratorio e la sua dichiarazione circa la veridicità delle misure effettuate;

b. istruzioni di installazione ed uso corretto dell'apparecchio in conformità alla legge”

si riportano in appendice “C” le dichiarazioni e le documentazioni cartacee rilasciate dalla Ditta produttrice Aec Illuminazione in merito ai corpi illuminanti previsti; le specifiche fotometrie in formato Eulumdat, invece, sono contenute nel cd-rom allegato alla presente.

CD-ROM CON FOTOMETRIE

IN FORMATO EULUMDAT

(30)

In relazione ai contenuti dell’articolo 7. comma 2. della L.R. Veneto 17/09, il quale asserisce che:

“il progetto illuminotecnico, sviluppato nel rispetto delle norme tecniche vigenti del Comitato elettrotecnico italiano (CEI) e dell’ente nazionale di unificazione (UNI), è accompagnato da una certificazione del progettista di rispondenza dell’impianto ai requisiti della presente legge”

si riporta di seguito la dichiarazione di rispondenza stessa.

Il sottoscritto ING. STEFANO ROSSI con studio di progettazione con sede in via VITTORINI n°15/B cap 46100 comune MANTOVA provincia MN tel. 0376.270631 fax 0376.271697 e-mail [email protected] iscritto al ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI MANTOVA n° iscrizione 979 SEZIONE

“A” progettista degli impianti di ILLUMINAZIONE ESTERNA PUBBLICA (stradale e per attraversamento pedonale) nell’ambito degli interventi per la “NUOVA ROTATORIA LUNGO LA S.P.

248 AL KM 46+955 NEL COMUNE DI ONÈ DI FONTE - TV”

DICHIARA

sotto la propria personale responsabilità che l’impianto è stato progettato in conformità alla L.R.

Veneto 17/09 del 07.08.09 "Nuove norme per il contenimento dell'inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell'illuminazione per esterni e per la tutela dell'ambiente e dell'attività svolta dagli osservatori astronomici", art. n°9, ed alle successive integrazioni e modifiche, avendo in particolare:

 riportato dettagliatamente nel progetto illuminotecnico esecutivo tutti gli elementi per un’installazione corretta ed ai sensi della L.R. n°17/09 e successive integrazioni;

 rispettato le indicazioni tecniche della L.R. n°17/09 e successive integrazioni, e realizzato una relazione illuminotecnica a completamento del progetto, che dimostri la completa applicazione della L.R. n°17/09 medesima;

 seguito la normativa tecnica applicabile all’impiego e nello specifico le norme UNI 11248:2016,

UNI EN 13201-2:2016 e UNI EN 13201-3:2016, e quindi di aver realizzato un progetto a “regola

(31)

preferibilmente meglio se di ente terzo quale IMQ

DECLINA

 ogni responsabilità per sinistri a persone o a cose derivanti da una esecuzione sommaria e non realizzata con i dispositivi previsti nel progetto illuminotecnico esecutivo;

 ogni responsabilità, qualora dopo averlo segnalato alla società installatrici, la stessa proceda comunque in una scorretta installazione (non conforme alla L.R. n°17/09) dei corpi illuminanti; in tal caso il progettista si impegna a segnalarlo al Committente (pubblico o privato), in forma scritta; tutto ciò esclusivamente in caso di affidamento di incarico di direzione tecnica dei lavori allo scrivente progettista.

Il tecnico progettista

Ing. Stefano Rossi

(32)

protezione degli utilizzatori dai contatti indiretti e delle linee elettriche da sovraccarichi e corto circuiti.

2.1 Protezione dai contatti indiretti

Il progetto non prevede la messa a terra degli apparecchi di illuminazione, dei sostegni e/o delle altre parti metalliche, in quanto tutto il sistema sarà realizzato con doppio isolamento; sarà pertanto attuata la protezione mediante componenti elettrici in classe II o isolamento equivalente, ai sensi degli art.

413.2 e art. 714.413.2 norma CEI 64-8.

2.2 Protezione dai sovraccarichi

I circuiti elettrici dell’impianto dovranno essere provvisti sempre di dispositivi di protezione idonei a interrompere correnti di sovraccarico, prima che quest’ultime possano provocare un riscaldamento eccessivo dei cavi (con il conseguente danneggiamento dell’isolante e il reale pericolo di innesco di incendio), secondo le indicazioni della sezione 4 della norma CEI 64-8.

Per garantire tale protezione é necessario che vengano rispettate le seguenti regole:

regola n°1: I

B

≤ I

n

≤ I

Z

regola n°2: I

f

≤ 1,45 I

Z

dove:

 I

B

è la corrente di impiego del circuito (in servizio ordinario), espressa in ampére [A];

 I

n

è la corrente che provoca l’intervento del dispositivo di protezione entro un tempo specificato (corrente nominale dell’interruttore), espressa in ampére [A];

 I

Z

è la massima corrente nominale che può fluire nel cavo in regime permanente (portata del cavo), anch’essa espressa in ampére [A];

 I

f

è la corrente che assicura l’effettivo funzionamento del dispositivo di protezione entro il

tempo convenzionale prestabilito, espressa in ampére [A].

(33)

t

c

= 1h (I

n

≤63A) - t

c

= 2h (I

n

>63A) t

c

= 1h (I

n

≤63A) - t

c

= 2h (I

n

>63A)

La regola n°1 soddisfa le condizioni generali di protezione da sovraccarico; la regola n°2, impiegando per la protezione da sovraccarico un interruttore automatico, é sempre verificata, poiché la corrente di sicuro funzionamento I

f

non potrà mai essere superiore a 1,45 I

n

(1,30 I

n

secondo la norma CEI EN 60947-2; 1,45 In secondo la norma CEI EN 60898). Essa deve essere invece sempre verificata nel caso in cui il dispositivo di protezione sia un fusibile.

Analizzando la regola generale di protezione I

B

≤ I

n

≤ I

Z

risulta evidente che si possono ottenere due condizioni di protezione distinte:

una condizione di massima protezione, realizzabile scegliendo un interruttore con una corrente nominale prossima o uguale alla corrente di impiego I

B

;

una condizione di minima protezione scegliendolo con una corrente nominale prossima o uguale alla massima portata del cavo.

2.3 Protezione dai corto circuiti

Le condizioni richieste per la protezione dal cortocircuito sono le seguenti:

 l’apparecchio deve essere installato all’inizio della conduttura protetta, con una tolleranza massima di 3m dal punto d’origine (qualora non vi sia pericolo d’incendio e si prendano le precauzioni atte a ridurre al minimo il rischio di corto circuito);

 l’apparecchio non deve avere corrente nominale inferiore alla corrente d’impiego (condizione imposta anche per la protezione da sovraccarico);

 l’apparecchio di protezione deve avere potere di interruzione non inferiore alla corrente presunta di corto circuito nel punto di installazione dell’apparecchio stesso;

 l’apparecchio deve intervenire con la necessaria tempestività in caso di cortocircuito che si verifichi in qualsiasi punto della linea protetta, al fine di evitare che l’isolante del conduttore assuma temperature eccessive.

Le norme attualmente in vigore prescrivono che l’energia specifica passante lasciata passare

(34)
(35)

APPENDICE “A”

CALCOLI DI DIMENSIONAMENTO

DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE ESTERNA STRADALE

(36)

NUOVA ROTATORIA LUNGO LA S.P. 248 AL KM 46+955

ILLUMINAZIONE STRADALE E PERCORSI PEDONALI

(37)

Indice

Onè di Fonte IP

Copertina progetto 1

Indice 2

AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F3 STW 4.5-3M ITALO 1 0F3 STW 4.5-3M ITALO 1 0F3 STW 4.5-3M

CDL (polare) 3

AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F2H1 SV 4.50-1M ITALO 1 0F2H1 SV 4.5...

ITALO 1 0F2H1 SV 4.50-1M

CDL (polare) 4

AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F3 STW 4.7-4M ITALO 1 0F3 STW 4.7-4M ITALO 1 0F3 STW 4.7-4M

CDL (polare) 5

Scena esterna

Dati di pianificazione 6

Lista pezzi lampade 7

Lampade (planimetria) 8

Lampade (lista coordinate) 9

Rendering 3D 12

Superfici esterne

Innesto lato Bassano del Grappa

Isolinee (E, perpendicolare) 13

Livelli di grigio (E, perpendicolare) 14

Innesto lato Treviso

Isolinee (E, perpendicolare) 15

Livelli di grigio (E, perpendicolare) 16

Innesto su via Mattarelli

Isolinee (E, perpendicolare) 17

Livelli di grigio (E, perpendicolare) 18

Innesto su via Gastaldia

Isolinee (E, perpendicolare) 19

Livelli di grigio (E, perpendicolare) 20

Marciapiede lato Bassano del Grappa

Isolinee (E, perpendicolare) 21

Livelli di grigio (E, perpendicolare) 22

Marciapiede lato Treviso

Isolinee (E, perpendicolare) 23

Livelli di grigio (E, perpendicolare) 24

Anello della rotatoria

Riepilogo 25

Grafica dei valori (E, perpendicolare) 26

(38)

AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F3 STW 4.5-3M ITALO 1 0F3 STW 4.5-3M / CDL (polare)

Lampada: AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F3 STW 4.5-3M ITALO 1 0F3 STW 4.5-3M

Lampadine: 1 x L-IT1-0F3-4000-525-3M-70-25

(39)

AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F2H1 SV 4.50-1M ITALO 1 0F2H1 SV 4.50-1M / CDL (polare)

Lampada: AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F2H1 SV 4.50-1M ITALO 1 0F2H1 SV 4.50-1M

Lampadine: 1 x L-IT1-0F3-4000-500-1M-70-25

(40)

AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F3 STW 4.7-4M ITALO 1 0F3 STW 4.7-4M / CDL (polare)

Lampada: AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F3 STW 4.7-4M ITALO 1 0F3 STW 4.7-4M

Lampadine: 1 x L-IT1-0F3-4000-700-4M-70-25

(41)

Scena esterna / Dati di pianificazione

Fattore di manutenzione: 0.80, ULR (Upward Light Ratio): 0.0% Scala 1:858 Distinta lampade

No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione)  (Lampada) [lm]  (Lampadine) [lm] P [W]

1 7 AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F2H1 SV 4.50-1M ITALO 1 0F2H1 SV

4.50-1M (1.000) 1800 1800 15.0

2 5 AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F3 STW 4.5-3M ITALO 1 0F3 STW 4.5-3M

(1.000) 7490 7490 57.0

3 4 AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F3 STW 4.7-4M ITALO 1 0F3 STW 4.7-4M

(1.000) 12550 12550 102.0

Totale: 100247 Totale: 100250 798.0

(42)

Scena esterna / Lista pezzi lampade

7 Pezzo AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F2H1 SV 4.50-1M ITALO 1 0F2H1 SV 4.50-1M

Articolo No.: ITALO 1 0F2H1 SV 4.50-1M Flusso luminoso (Lampada): 1800 lm Flusso luminoso (Lampadine): 1800 lm Potenza lampade: 15.0 W

Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: 46 73 96 100 100

Dotazione: 1 x L-IT1-0F3-4000-500-1M-70-25 (Fattore di correzione 1.000).

Per un'immagine della lampada consultare il

nostro catalogo lampade.

5 Pezzo AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F3 STW 4.5-3M ITALO 1 0F3 STW 4.5-3M

Articolo No.: ITALO 1 0F3 STW 4.5-3M Flusso luminoso (Lampada): 7490 lm Flusso luminoso (Lampadine): 7490 lm Potenza lampade: 57.0 W

Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: 38 76 97 100 100

Dotazione: 1 x L-IT1-0F3-4000-525-3M-70-25 (Fattore di correzione 1.000).

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4 Pezzo AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F3 STW 4.7-4M ITALO 1 0F3 STW 4.7-4M

Articolo No.: ITALO 1 0F3 STW 4.7-4M Flusso luminoso (Lampada): 12550 lm Flusso luminoso (Lampadine): 12550 lm Potenza lampade: 102.0 W

Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: 38 76 97 100 100

Dotazione: 1 x L-IT1-0F3-4000-700-4M-70-25 (Fattore di correzione 1.000).

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lampade.

(43)

Scena esterna / Lampade (planimetria)

Scala 1 : 858 Distinta lampade

No. Pezzo Denominazione

1 7 AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F2H1 SV 4.50-1M ITALO 1 0F2H1 SV 4.50-1M

2 5 AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F3 STW 4.5-3M ITALO 1 0F3 STW 4.5-3M

3 4 AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F3 STW 4.7-4M ITALO 1 0F3 STW 4.7-4M

(44)

Scena esterna / Lampade (lista coordinate)

AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F2H1 SV 4.50-1M ITALO 1 0F2H1 SV 4.50-1M

1800 lm, 15.0 W, 1 x 1 x L-IT1-0F3-4000-500-1M-70-25 (Fattore di correzione 1.000).

No. Posizione [m] Rotazione [°]

X Y Z X Y Z

1 67.020 51.048 5.200 0.0 0.0 124.0

2 73.650 35.953 5.200 0.0 0.0 124.0

3 87.591 26.720 5.200 0.0 0.0 169.0

4 29.837 51.811 5.200 0.0 0.0 -127.0

5 19.730 38.750 5.200 0.0 0.0 -143.0

6 4.100 33.296 5.200 0.0 0.0 -178.0

7 55.265 62.545 5.200 0.0 0.0 128.0

(45)

Scena esterna / Lampade (lista coordinate)

AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F3 STW 4.5-3M ITALO 1 0F3 STW 4.5-3M

7490 lm, 57.0 W, 1 x 1 x L-IT1-0F3-4000-525-3M-70-25 (Fattore di correzione 1.000).

No. Posizione [m] Rotazione [°]

X Y Z X Y Z

1 89.674 4.807 8.000 0.0 0.0 97.0

2 39.143 65.474 8.000 0.0 0.0 -83.0

3 14.506 23.365 8.000 0.0 0.0 6.0

4 69.414 17.813 8.000 0.0 0.0 -7.0

5 101.169 16.905 8.000 0.0 0.0 0.0

(46)

Scena esterna / Lampade (lista coordinate)

AEC ILLUMINAZIONE SRL ITALO 1 0F3 STW 4.7-4M ITALO 1 0F3 STW 4.7-4M

12550 lm, 102.0 W, 1 x 1 x L-IT1-0F3-4000-700-4M-70-25 (Fattore di correzione 1.000).

No. Posizione [m] Rotazione [°]

X Y Z X Y Z

1 49.925 40.008 11.000 0.0 0.0 -45.0

2 46.389 40.008 11.000 0.0 0.0 45.0

3 46.389 36.472 11.000 0.0 0.0 135.0

4 49.925 36.472 11.000 0.0 0.0 -135.0

(47)

Scena esterna / Rendering 3D

(48)

Scena esterna / Innesto lato Bassano del Grappa / Isolinee (E, perpendicolare)

Valori in Lux, Scala 1 : 275 Posizione della superficie nella

scena esterna:

Punto contrassegnato:

(1.001 m, 23.024 m, 0.000 m)

Reticolo: 10 x 15 Punti

E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m E min / E max

16 6.25 28 0.403 0.221

(49)

Scena esterna / Innesto lato Bassano del Grappa / Livelli di grigio (E, perpendicolare)

Scala 1 : 275 Posizione della superficie nella

scena esterna:

Punto contrassegnato:

(1.001 m, 23.024 m, 0.000 m)

Reticolo: 10 x 15 Punti

E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m E min / E max

16 6.25 28 0.403 0.221

(50)

Scena esterna / Innesto lato Treviso / Isolinee (E, perpendicolare)

Valori in Lux, Scala 1 : 454 Posizione della superficie nella

scena esterna:

Punto contrassegnato:

(102.107 m, 22.876 m, 0.000 m)

Reticolo: 29 x 11 Punti

E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m E min / E max

17 8.68 29 0.511 0.303

(51)

Scena esterna / Innesto lato Treviso / Livelli di grigio (E, perpendicolare)

Scala 1 : 454 Posizione della superficie nella

scena esterna:

Punto contrassegnato:

(102.107 m, 22.876 m, 0.000 m)

Reticolo: 29 x 11 Punti

E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m E min / E max

17 8.68 29 0.511 0.303

(52)

Scena esterna / Innesto su via Mattarelli / Isolinee (E, perpendicolare)

Valori in Lux, Scala 1 : 144 Posizione della superficie nella

scena esterna:

Punto contrassegnato:

(83.911 m, 0.009 m, 0.000 m)

Reticolo: 13 x 11 Punti

(53)

Scena esterna / Innesto su via Mattarelli / Livelli di grigio (E, perpendicolare)

Scala 1 : 144 Posizione della superficie nella

scena esterna:

Punto contrassegnato:

(83.911 m, 0.009 m, 0.000 m)

Reticolo: 13 x 11 Punti

(54)

Scena esterna / Innesto su via Gastaldia / Isolinee (E, perpendicolare)

Valori in Lux, Scala 1 : 207 Posizione della superficie nella

scena esterna:

Punto contrassegnato:

(41.137 m, 69.089 m, 0.000 m)

(55)

Scena esterna / Innesto su via Gastaldia / Livelli di grigio (E, perpendicolare)

Scala 1 : 207 Posizione della superficie nella

scena esterna:

Punto contrassegnato:

(41.137 m, 69.089 m, 0.000 m)

(56)

Scena esterna / Marciapiede lato Bassano del Grappa / Isolinee (E, perpendicolare)

Valori in Lux, Scala 1 : 276 Posizione della superficie nella

scena esterna:

Punto contrassegnato:

(1.902 m, 33.828 m, 0.200 m)

(57)

Scena esterna / Marciapiede lato Bassano del Grappa / Livelli di grigio (E, perpendicolare)

Scala 1 : 299 Posizione della superficie nella

scena esterna:

Punto contrassegnato:

(1.902 m, 33.828 m, 0.200 m)

(58)

Scena esterna / Marciapiede lato Treviso / Isolinee (E, perpendicolare)

Valori in Lux, Scala 1 : 429 Posizione della superficie nella

scena esterna:

Punto contrassegnato:

(51.160 m, 63.837 m, 0.200 m)

Reticolo: 49 x 11 Punti

E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m E min / E max

(59)

Scena esterna / Marciapiede lato Treviso / Livelli di grigio (E, perpendicolare)

Scala 1 : 429 Posizione della superficie nella

scena esterna:

Punto contrassegnato:

(51.160 m, 63.837 m, 0.200 m)

Reticolo: 49 x 11 Punti

E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m E min / E max

18 6.04 39 0.344 0.153

(60)

Scena esterna / Anello della rotatoria / Riepilogo

Scala 1 : 858 Posizione: (48.157 m, 38.240 m, 0.000 m)

Dimensioni: (38.000 m, 38.000 m) Rotazione: (0.0°, 0.0°, 0.0°)

Tipo: Radiale, Reticolo: 13 x 3 Punti Panoramica risultati

Eh m/Em = Rapporto tra illuminamento centrale orizzontale e verticale, H = Altezza di misurazione

No. Tipo E m

[lx]

E min [lx]

E max [lx]

E min / E m

E min / E max

E h

m /E m

H [m] Fotocamera

1 perpendicolare 20 9.47 30 0.47 0.31 / 0.000 /

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