Ricerche 22 dicembre 2007
A Sardegna Ricerche 70 milioni di euro da Stato e Unione europea:
più progetti con nuovi ricercatori, tre anni di crescita
Sardegna Ricerche, ente in house della Regione per la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione, ha ottenuto finanziamenti statali e comunitari per oltre 70 milioni di euro per l'assunzione di nuovi ricercatori - passeranno da 392 a 412 - e per garantire nuovi servizi alle aziende in incubazione.
L'ente (ex Consorzio Ventuno), che sviluppa la sua attività istituzionale sia attraverso il CRS4 che il parco scientifico e tecnologico Polaris a Pula, mobilita nel complesso circa 188 milioni di euro, di cui almeno 30 derivanti da risorse private di cofinanziamento. L'attività triennale di Sardegna Ricerche, ricorda il presidente Giuliano Murgia assieme ad alcuni componenti del Comitato di gestione, ha contribuito al terzo posto conquistato dalla Sardegna nella graduatoria italiana delle regioni a più alta densità di imprese biotech e al riconoscimento ufficiale, da parte del ministero della Ricerca, del distretto della biomedicina dell'area Cagliari-Pula, finora attribuito, a livello nazionale, solo a Trieste per la medicina molecolare.
Nei tre anni di mandato l'ente ha seguito numerosi progetti, sia nel settore della ricerca (155) che dell'information technology (18), con il coinvolgimento oltre 250 imprese.
Sardegna Ricerche ha offerto, inoltre, servizi reali a più di 130 imprese con 94 progetti ancora in corso, e creato una quarantina di imprese innovative con altrettanti piani di sviluppo.
È un bilancio, quello dei tre anni di attività, che guarda anche al futuro: con l'allargamento degli orizzonti anche alle energie rinnovabili. Attualmente Sardegna Ricerche sta infatti sviluppando laboratori sul solare termodinamico, sull'idrogeno, sui bio-combustibili e sulle biomasse, oltre che sul fotovoltaico.
(red)