Disegno di Legge di Bilancio 2020-2022 A.S N.1586
Premessa
Le presenti osservazioni si riferiscono al solo settore trasporti.
Introduzione
La Manovra 2020 contiene alcune misure che agiscono sul fronte dei trasporti.
Il settore trasporti, come noto, rappresenta oggi il più grande problema climatico europeo, essendo il maggiore responsabile delle emissioni di CO2 relative ai settori non-ETS.
Preoccupanti i
dati preliminaripubblicati lo scorso 29 Ottobre dall’Agenzia Ambientale Europea, che segnala che le emissioni di Co2 del settore trasporti continuano ad aumentare per il quinto anno consecutivo.
Tutte le misure relative al settore trasporti, devono tenere conto di tale situazione e della necessità urgente di attuare politiche coraggiose e decise tali da invertire il pericoloso trend di continua crescita che stiamo osservando. Le politiche fiscali, come noto, possono giocare un ruolo chiave in questo senso.
In linea generale si ritiene, che le misure proposte, seppur considerate positive, siano di per sé insufficienti ad invertire il trend e a mettere il settore trasporti sulla giusta rotta per la decarbonizzazione.
Le associazioni firmatarie sono a commentare le misure proposte, proponendo eventuali formule migliorative ove opportuno, e si rimanda ad altra sede l’invio di proposte aggiuntive e maggiormente esaustive. Così facendo si intende valorizzare il lavoro improntato dalla Commissione Bilancio e si spera di fornire alle varie Commissioni coinvolte, alcuni elementi utili per la valutazione della proposta.
Articolo 11 Green New Deal
Questo articolo prevede la costituzione di un fondo per investimenti green per la
"decarbonizzazione dell'economia, l'economia circolare, la rigenerazione urbana, il turismo sostenibile, l'adattamento e la mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico ed, in generale, programmi di investimento e/o progetti a carattere innovativo ed elevata sostenibilità ambientale. Prevede 523 milioni per il 2020, 1033 mln per il 2021, 1533 mln per il 2022 ed il 2023.
Come si deduce dalla lettura non si cita tra i progetti la mobilità a emissioni zero.
Proposta: si ritiene opportuno che venga aggiunta la dizione “mobilità a emissioni zero” tra gli obiettivi in modo che le politiche/misure relative alla diminuzione di CO2 del settore possano essere incluse tra gli investimenti green ammessi all’uso del Fondo Green New Deal.
Articolo 12 Green Mobility
La norma impone che dal 1 gennaio 2020 le pubbliche amministrazioni, siano tenute in caso di acquisto o ricambio della propria flotta di veicoli, ad acquistare il 50% di veicoli ibridi ed elettrici.
Si tratta di un obiettivo positivo ed utile. Tuttavia il riferimento all’obbligatorietà di acquisto di veicoli ibridi è troppo generico in quanto un veicolo ibrido non è necessariamente un veicolo a basse emissioni, soprattutto se il veicolo in questione è un ibrido puro e non plug-in.
La norma va necessariamente allineata alla Direttiva UE 2019/1161 per la promozione di Veicoli Puliti e a Basso Consumo Energetico, che prevede per l’Italia che almeno il 38,5% dei veicoli leggeri acquistati dalle pubbliche amministrazioni fino al 2025 sia un veicolo a basse emissioni , ovvero un veicolo con emissioni inferiori ai 50grCO2 /km , e che il 22.5% dei bus
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urbani sia a emissioni zero, elettrico puro.
Proposta: Declinare la norma sulla tipologia di veicoli interessati. Per i veicoli leggeri specificare che il 50% delle auto acquistate deve essere un auto a basse emissioni così come definito dal regolamento UE 631/2019. Per l’acquisto di bus urbani, specificare che il 50% dei bus acquistati deve essere elettrico puro.
Quando si parla di ibridi, specificare sempre “ibridi plug-in”.
Articolo 76 Disposizione in materia di accise e sul gasolio commerciale
Un’azione rapida e decisa sul trasporto pesante è quanto mai essenziale. Le emissioni da veicoli pesanti nel 2018 in Italia ammontano a oltre 14 Milioni di tonnellate e sono in aumento. Tale misura è dunque essenziale per stimolare il rinnovo della flotta e l’efficienza energetica della logistica.
Questo è l’articolo che rimodula le agevolazioni per l’accisa per il gasolio commerciale per merci e passeggeri, escludendo dal 1 marzo 2020 anche i veicoli euro 3 e dal 1 gennaio 2020 anche gli euro 4 dai benefici fiscali.
Ricordiamo che con le manovre 2015 e 2016 erano stati progressivamente esclusi dal beneficio fiscale della riduzione dell’accisa, i veicoli euro 0, 1 e 2.
Va anche sottolineato che nelle stessa DDL di Bilancio alla Tabella 10 del Ministero delle Infrastrutture, vengono confermati per il triennio 2020-22 circa 665 milioni per “interventi in materia di autotrasporto” e alla tabella 2, del Ministero Economia e Finanze vengono previsti circa 4,5 miliardi nel triennio per “Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità”. A conferma che gli aiuti all’autotrasporto sono ingenti - come ha registrato anche il catalogo dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD) elaborato dal MATTM - e restano tali anche con la misura prevista dal presente articolo 76.
1 Così come definito dal Regolamento UE 631/2019;
2 Dal 2026 al 2030 la stessa quota del 38.5% degli appalti pubblici per acquisto di veicoli deve invece essere soddisfatta tramite acquisto di veicoli a emissioni zero.