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GIUNTA REGIONALE CONSORZIO BONIFICA CENTRO. Rinnovo autorizzazione allo scarico depuratore Valle Para in Chieti Chieti

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Academic year: 2022

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Giudizio n° 3316

Prot. n° 2020/325104

Ditta Proponente: CONSO

Oggetto: Rinnovo

Comune di Intervento: Chieti Tipo procedimento: VERIFIC

del D.Lg Tipologia progettuale:

pt.7 lett.v

Presenti

(in se

Direttore Dipartimento Territorio – Am Dirigente Servizio Valutazioni Ambien Dirigente Servizio Gestione e Qualità d Dirigente Servizio Politica Energetica e Pescara

Dirigente Servizio Gestione Rifiuti e Bo Dirigente Servizio Pianificazione Terri Dirigente Servizio Foreste e parchi - L' Dirigente Servizio Opere Marittime Dirigente Servizio Genio Civile compete Chieti

Dirigente del Servizio difesa del suolo Dirigente Servizio Sanità Veterinaria e Direttore dell’A.R.T.A

Esperti in materia Ambientale

Relazione Istruttoria Titolare Gruppo

Pagina 1

del 17/12/2020 del 03/11/2020

NSORZIO BONIFICA CENTRO

nnovo autorizzazione allo scarico depuratore Valle Para

RIFICA DI ASSOGGETTABILITA' AMBIENTALE D.Lgs. N° 152/2006 e ss.mm.ii..

7 lett.v) All.IV D.Lgs 152/2006 e smi

in seconda convocazione)

Ambiente (Presidente) Ing. Domenico Longhi

bientali -

lità delle Acque dott. Antonello Colanto tica e Risorse del Territorio - dott. Vincenzo Colonna

e Bonifiche - Pescara dott. Gabriele Costanti erritoriale e Paesaggio ing. Eligio Di Marzio (

L'Aquila dott. Igino Chiuchiarel

ASSENTE petente per territorio

ASSENTE

olo - L'Aquila dott. Luciano Del Sord ria e Sicurezza degli Alimenti dott. Paolo Torlontano Dott. Massimo Giusti

lare Istruttoria: ing. Erika

ppo Istruttorio: dott.ssa Ch

le Para in Chieti

TALE ai sensi dell'art. 19

nghi (Presidente Delegato)

lantoni (delegato) onna (delegato)

tantini (delegato) zio (delegato) iarelli (delegato)

Sordo (delegato) tano (delegato)

i

rika Galeotti a Chiara Forcella

(2)

Sentita la relazione istruttoria;

Visto le seguenti dichiarazioni rilascia integrazione di quanto richiesto con G

“La linea acqua depurata una volta avviata al labirinto di disinfezione ch Entro il 30/11/2014, al termine dei la disinfettante sarà sostituito con l’acid Le superfici pavimentate di progetto “ ammalorate e comunque per la parte

ES

FAVOREVOLE ALL'ESCLUSIONE DA

Entro 6 mesi la ditta deve adeguare l’

ambientali

• i sistemi di disinfezione a c quali l’impiego di ozono, a privi di cloro, ai sensi di qu

• ripristinare idonea pavim nell’intorno delle vasche di

Ai sensi dell’articolo 3, ultimo comma, della Le presente provvedimento alternativamente al entro 120 (centoventi) giorni dalla data di rice

Ing. Domenico Longhi (Presidente De dott. Antonello Colantoni (delegato) dott. Vincenzo Colonna (delegato) dott. Gabriele Costantini (delegato)

IL COMITATO CCR-VIA

rilasciate dal tecnico Rossano Sciarra nella documentaz con Giudizio n. 3199 del 06/07/2020

volta raccolta dalla canalina di stramazzo del sedi e che viene effettuata per mezzo di ipoclorito di sodio ei lavori di manutenzione straordinaria ed in ossequi

’acido peracetico.”

getto “risultano come è facile evidenziare dalle foto ae arte restante inferiore a 1000 mq.”

ESPRIME IL SEGUENTE GIUDIZIO

E DALLA PROCEDURA V.I.A. CON LE SEGUENTI

uare l’impianto con i seguenti accorgimenti atti alla tut

ne a clorazione devono essere sostituiti da sistemi di di ono, acido peracetico, raggi UV o altri trattamenti di pa i di quanto disposto dall’Art. 32 comma 10 delle NTA pavimentazione impermeabilizzata nelle aree inte che di sedimentazione e disinfezione.

lla Legge n. 241 del 7 agosto 1990 e s.m.i. è ammesso il ricorso n e al T.A.R. competente o al Capo dello Stato rispettivamente ent i ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza dello st

te Delegato) FIRMATO DIGITALMENTE

to) FIRMATO ELETTRONICAMENTE

FIRMATO ELETTRONICAMENTE FIRMATO ELETTRONICAMENTE

entazione presentata ad

sedimentatore finale viene odio.

equio al PTA il

o aeree completamente

IO

TI PRESCRIZIONI

lla tutela delle matrici

i di disinfezione alternativi ti di pari efficacia purché NTA del PTA;

e interessate al transito e

rso nei modi di legge contro il e entro 60 (sessanta) giorni ed llo stesso.

Ing. Domenico Longhi

2020.12.17 19:54:49 Regione Abruzzo

Certificatore ARUBA S.p.A.

Firma Digitale n.6130940002297007 Validita’ 06/06/2022

Firmato Digitalmente

(3)

dott. Paolo Torlontano (delegato) dott. Massimo Giusti

La Segretari Verbalizzante

dott.ssa Paola Pasta (segretaria ve

FIRMATO ELETTRONICAMENTE FIRMATO ELETTRONICAMENTE FIRMATO ELETTRONICAMENTE

verbalizzante)

(4)

Oggetto Titolo

dell’intervento: Rinnovo autorizzazione allo scarico depuratore Valle Para in Chieti Descrizione

del progetto:

Rinnovo autorizzazione allo scarico del depuratore esistente in località Valle Para di Chieti con riguardo alla autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell'art. 269 comma 8 del DLgs 152/06 e smi

Azienda

Proponente: Consorzio di Bonifica Centro Localizzazione del progetto

Comune: Chieti

Provincia: CH

Altri Comuni interessati: Nessuno

Località Valle Para

Numero foglio catastale: 24

Particella catastale: 4214 - 4215 -4216 Contenuti istruttoria

La presente istruttoria riassume quanto riportato negli elaborati prodotti e caricati nello Sportello Regionale Ambientale dal proponente.

Referenti della Direzione

Titolare istruttoria: Ing. Erika Galeotti

Gruppo di lavoro istruttorio: Dott.ssa Chiara Forcella

(5)

pag. 2 di 16

ANAGRAFICA DEL PROGETTO

1. Responsabile Azienda Proponente

Cognome e nome Roberto Roberti

e-mail PEC

deluca.andrea@tin.it

consorziocentro@pec.bonificacentro.it 2. Estensore dello studio

Cognome e nome Marinelli Pierpaolo

Albo Professionale e num iscrizione Geologo n. 493A

Telefono 087898169

e-mail geotecnicamarinelli@libero.it

3. Avvio della procedura

Acquisizione in atti domanda Prot. n. RA14571 del 22/01/2016 Pubblicazione del DPC002 Prot 17194/20 del 21/01/2020

4. Iter Amministrativo

Atti di sospensione Richiesta oneri istruttori con nota protocollo RA/102124 del 09.05.2016

Atti di sospensione Richiesta chiarimenti con nota protocollo RA/92389 del 11.11.2016

Avvio procedura di archiviazione del procedimento

Nota del Servizio Valutazioni Ambientali, numero protocollo 363500/18 del 28/12/2018, ai sensi dell’art. 10 bis della L.241/90

Integrazione del proponente Dichiarazioni a firma del legale rappresentante acquisite agli atti con numero protocollo 339037 del 03/12/2019 Oneri istruttori versati 50,00 euro

Atti di riattivazione Giudizio del CCRVIA n.3122 del 05/12/2019 Atti di sospensione Giudizio del CCRVIA n. 3199 del 06/07/2020

Atti di riattivazione Richiesta chiusura SRA acquisita al prot n. 0325104/20

5. Elenco Elaborati

Pubblicati sul sito - Sezione “Elaborati VA”

(avvio della procedura)

Pubblicati sul sito - Sezione “Integrazioni”

Integrazioni a seguito del G.3199 del 06/07/2020

6. Osservazioni

Nei termini di pubblicazione (45 giorni dall’avvio della procedura), non è stata prodotta alcuna osservazione.

(6)

pag. 3 di 16

Premessa

In data 21/01/2016, il Consorzio di Bonifica Centro ha attivato istanza di Verifica di Assoggettabilità ai sensi dell’art.20 del D.Lgs 152/06, acquisita agli atti con protocollo numero RA/14571, per il progetto denominato

“Rinnovo autorizzazione allo scarico depuratore Valle Para in Chieti” e ricadente nella tipologia progettuale di cui al punto7 lett.v) All.IV D.Lgs 152/2006 e smi “impianti di depurazione delle acque con potenzialità superiore a 10.000 abitanti equivalenti”.

Il procedimento è stato originariamente sospeso dal Servizio Valutazioni Ambientali con nota n. RA/102124 del 09.05.2016 e con nota prot. n. RA/92389 dell’11.11.2016, con le quale sono state rispettivamente formulate le richieste di integrazioni relative agli oneri dovuti per l’attività istruttoria e alle condizioni impiantistiche successive all’entrata in vigore del D.P.R. 12/04/1996.

Non avendo ricevuto alcuna comunicazione in merito, in data 28/12/2018 con nota protocollo 363500/18, questo Servizio ha altresì avviato, ai sensi dell’art. 10 bis della L.241/90, la procedura di archiviazione del procedimento in parola.

Successivamente avendo acquisito, con nota prot.339037 del 03/12/2019, le dichiarazioni del Proponente attestanti sia il pagamento degli oneri istruttori, nonché la condizione di “impianto esistente” prima dell’entrata in vigore del DPR 12/04/1996, questo Servizio ha sottoposto le predette integrazioni all’esame del CCRVIA, il quale nella seduta del 5/12/2020 ha espresso il Giudizio numero 3122:

“Il CCR-VIA sentita la relazione istruttoria,

 preso atto della documentazione presentata dalla ditta con nota n.339037/19 del 03.12.2019 con la quale si trasmettono il pagamento degli oneri istruttori eseguito in data 17.05.2016;

la dichiarazione attestante che l’impianto di depurazione è entrato in funzione prima dell’entrata in vigore del D.P.R. 12/04/1996 e che lo stesso non ha subito modifiche dal 1996 ad oggi

 preso atto che l’impianto è in esercizio in vigenza dell’autorizzazione allo scarico rilasciata con provvedimento n.DPC024/175 del 21.05.2019

esprimere il seguente parere: Riavvio del procedimento”.

Conseguentemente lo Scrivente Servizio ha effettuato la comunicazione di avvenuta pubblicazione della documentazione, ai sensi dell’art. 19, comma 3 del D.Lgs. 152/2006, in data 21/01/2020, nostro protocollo 17194, avviando pertanto il procedimento di Assoggettabilità a VIA relativo al “Rinnovo autorizzazione allo scarico depuratore Valle Para in Chieti”.

In data 06/07/2020 il CCRVIA ha esaminato l’istanza esprimendo il Giudizio n.3199 di RINVIO PER LE MOTIVAZIONI SEGUENTI:

E' necessario presentare, entro 30 gg, lo Studio Preliminare Ambientale, in conformità con quanto previsto dall'Allegato IV-bis del D.lgs. 152/06, come modificato dal D.lgs. 104/2017.In particolare, la Ditta dovrà approfondire i seguenti aspetti:

1) l'inquadramento dell'intervento rispetto agli strumenti di pianificazione sovraordinati;

2) la descrizione della tipologia e delle caratteristiche degli impatti potenziali generati dall'impianto sulle componenti ambientali. Nella valutazione degli impatti ambientali, si tenga conto di quanto riportato nelle Linee Guida SNPA “Metodologie per la valutazione delle emissioni odorigene” proponendo interventi di mitigazione degli stessi;

3) l'aggiornamento delle relazioni, geologica e tecnica, pubblicate sullo sportello regionale ambientale, chiarendo, tra l'altro, se la linea dei trattamento dei fanghi sarà attivata o meno;

4) l'indicazione delle modalità di gestione delle acque meteoriche, presentando anche una planimetria della rete di raccolta delle acque con l’indicazione delle aree impermeabilizzate.

(7)

pag. 4 di 16

In data 03/11/2020 ha comunicato con nota prot. 0325104/20 l’avvenuto inserimento della seguente documentazione integrativa sullo SRA:

Il tecnico dichiara che il Consorzio di Bonifica Centro ha ottenuto l’autorizzazione allo scarico delle acque depurate in corpo idrico superficiale attraverso la Determina n. DPC024/175 del 21/05/2019.

La presente istruttoria riassume quanto riportato negli elaborati prodotti e caricati nello Sportello Regionale Ambientale dal proponente in sede di integrazione.

Si rimanda al precedente G n. 3199 del 06/07/2020 per quanto espressamente qui non riportato.

QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

In riferimento all’approfondimento richiesto al punto 1 del Giudizio del CCRVIA n. 3199 del 06/07/2020

“l'inquadramento dell'intervento rispetto agli strumenti di pianificazione sovraordinati”,si riporta il quanto segue

1. Localizzazione e inquadramento vincolistico

Il tecnico dichiara che l'impianto depurativo Valle Para, ubicato nel Comune di Chieti in Strada S. Salvatore, e contraddistinto in catasto al Fg. 24 particelle n° 4214 - 4215 – 4216, occupa una superficie complessiva di HaHa 1.18.40.

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pag. 5 di 16 PRG

Il tecnico che nel PRG vigente del Comune di Chieti, l'area dove è ubicato l'impianto di depurazione di Valle Para è stata classificata come "Area Residuali”

P.R.P.

L’impianto depurativo in oggetto si estende in area bianca di PRP P.T.C.P.

Il tecnico dichiara che il depuratore in parola, in base al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale l’intervento si colloca come segue:

- Non interferisce e né contrasta con le previsioni infrastrutturali e di trasporto (Tav. A1 – - carta delle Infrastrutture e di Trasporto);

- Non contrasta con la carta delle aree di tutela (Tav. A2.1 – Carta delle Aree di Tutela);

- Rientra nell’Unità omogenea agraria (Tav. A3 – Carta delle Unità di Paesaggio);

- Non rientra nei Tratturi del Piano Paesistico (Tav. A4 – Carta delle Aree di Vincolo - Archeologico e Paesaggistico);

- Rientra nella carta di vincolo idrogeologico (Tav. A5 – Carta delle Aree di Vincolo - Idrogeologico);

- Appartiene alla zona a media vulnerabilità degli acquiferi (Tav. A7 – Carta della - vulnerabilità degli acquiferi);

- Non rientra nel sistema ambientale (Tav. P1 – Il sistema ambientale);

- Non rientra in zona di “sistema urbano” (Tav. P3 – Il sistema insediativo VINCOLO IDROGEOLOGICO

L’area occupata dal depuratore in esame è soggetta a vincolo idrogeologico

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pag. 6 di 16 PSDA

Il sito in esame è posto in sinistra Idrografica del Fiume Alento. Dall’esame del“Piano stralcio di difesa dalle alluvioni (PSDA)”, disposto, ai sensi dell'art. 17, comma 6- ter della Legge 18.05.1989 n. 183, dall’ Autorità dei Bacini di Rilievo Regionale dell’Abruzzo e del Bacino Interregionale del Fiume Alento, il tecnico dichiara la zona d’intervento è esterna alle aree a rischio alluvionale

PAI Il tecnico dichiara che sull’area oggetto di indagine non sono indicati vincoli per pericolosità da frane

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pag. 7 di 16 VINCOLI PAESAGGISTICI

L’area è soggetta a vincoli paesaggistici ai sensi del D.Lgs 42/2004, poichè rientra nella fascia di 150 m di rispetto dal corpo idrico

PTA

Il tecnico dichiara che il corso idrico più prossimo al luogo oggetto di indagine è il fiume Alento, ol cui stato ecologico in prossimità dell’area d’intervento ricade in “Classe 2”,. Mentre del fiume Alento in prossimità dell’area d’intervento è “Buono”

ALTRI VINCOLI

 Con Ordinanza P.C.M. n° 3274 del 20 marzo 2003, aggiornata al 16 gennaio 2006, il territorio in oggetto è stato classificato con SISMICITA’ MEDIA ZONA 2

 Il depuratore non ricade allinterno delle perimetrazioni dei S.I.C. e Z.P.S

Dalla lettura delle carte tematiche del Piano Paesaggistico Regionale il tecnico conferma l’assenza di una zona di interesse archeologico in corrispondenza dell’esistente depuratore

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pag. 8 di 16

QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE 1. Dimensionamento impianto

Il tecnico dichiara quanto che l’impianto in oggetto stato realizzato nel 1990. in c.a. con vasche parzialmente interrate, con una potenzialità di trattamento di 20.000 AB/EQ e con una capacità idraulica di 584.000 mc/anno.

L’attività svolta è quella di depurazione delle acque civili collettate dalla rete fognate comunale di una porzione del Comune di Chieti per un afflusso reale di acque civili da depurare pari a circa 8.000 ab/eq. con una portata idraulica annua pari a 233.600 mc/anno.

I tempi di funzionamento sono 24 ore giorno per 365 gg/anno.

Le condizioni di esercizio sono affidate a personale altamente qualificato con frequenza di controllo quotidiano per almeno 4 ore/gg.

I sistemi di regolazione e controllo sono affidati a metodi di controllo delle acque depurate e di processo che avvengono secondo necessità e comunque a tempi prefissati dal Piano di Monitoraggio e Controllo attuato dal Consorzio per tutti gli impianti in gestione.

.

Il sistema fognario e depurativo del comune di Chieti ricade nel territorio dell'ATO n° 4 Pescarese. La gestione del SII, però, è in testa al comune di Chieti che tramite apposita convenzione ha affidato la sola gestione dell'intera depurazione al Consorzio di Bonifica Centro.

2. Funzionamento impianto

Il tecnico dichiara che il processo depurativo dell’impianto è il seguente.

Il processo di grigliatura dei liquami in ingresso all'impianto di depurazione avviene in una vasca in C.A per mezzo di griglia a pettine che opera una grigliatura grossolana.

Al fine di consentire il dislivello rispetto alla quota impianto da linea fognaria di adduzione impianto si provvede per mezzo di stazione di sollevamento all’invio dei liquami in ingresso alla grigliatura fine dove vengono rimosse le parti del materiale ancora presente nel liquame.

A valle della grigliatura fine è presente il comparto dissabbiatura per eliminazione delle sabbie presenti nel refluo fognario.

Il processo continua con la parte dell’impianto di depurazione a fanghi attivi ad ossidazione prolungata, la vasca di ossidazione. La stessa è realizzata in c.a. e fornita di due aeratori di superficie che assicurano l’immissione e lo scambio di ossigeno alla massa areata.

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pag. 9 di 16

Dalla vasca di ossidazione, dove la sostanza organica in ingresso impianto viene ossidata, il liquame procede alla vasca tronco conica del sedimentatore finale, anch’essa realizzata in c.a. dove avviene la separazione del fango più pesante sul fondo e lo sfioro dell’acqua depurata da canalina di stramazzo perimetrale alla vasca.

La linea fanghi, essendo un impiantoa fanghi attivi viene ricircolata, nella vasca di ossidazione, nella misura pari a 2, 3 volte la quantità di acqua in ingresso.

Considerando che comunque la sostanza organica continua ad entrare nell’impianto la crescita del fango viene di molto accelerata dando come è noto la necessità di allontanare parte dellostesso dal processo al fine di “alleggerire” il processo depurativo.

Tutte queste condizioni di esercizio vengono svolte con perizia ed esperienza da personale in grado di riconoscere lo stato del processo con semplicissime misure di volume del fango in vasca di ossidazione.

Il fango in esubero viene immesso in vasca di stabilizzazione fango.

La linea fanghi è costituita da vasca di stabilizzazione anch’essa areata al fine di evitare molestie olfattive che potrebbero presentarsi a causa dei ben noti effetti di mineralizzazione del fango per mancanza di ossigeno.

L’areazione della vasca di stabilizzazione fanghi è assicurata da due diversi areatori di superficie come precedentemente descritti per la vasca di ossidazione.

La linea acqua depurata una volta raccolta dalla canalina di stramazzo del sedimentatore finale viene avviata al labirinto di disinfezione che viene effettuata per mezzo di ipoclorito di sodio.

Entro il 30/11/2014, al termine dei lavori di manutenzione straordinaria ed in ossequio al PTA il disinfettante sarà sostituito con l’acido peracetico.

Le acque depurate in seguito al passaggio nel labirinto di disinfezione arrivano al pozzetto finale ed in seguito scaricate al recettore finale Fiume Alento.

Nel pozzetto fiscale è presente un apposito box, dotato di energia elettrica, nel quale, a richiesta dell’Organo preposto al Controllo, viene installato il campionatore portatile di proprietà del gestore.

In origine l’impianto presentava una linea fanghi diversa, difatti si può notare la presenza di vano nastro pressa e letti di essiccamento.

Tale processo è stato variato accentrando l’intero trattamento dei fanghi di esubero dai vari impianti del Consorzio presso l’impianto di San Martino, dove, potenziando le capacità di trattamento dei fanghi per mezzo di centrifuga si è assicurato un miglior trattamento dei fanghi (minore umidità residua nel fango) e grandi possibilità di trattamento volumetriche.

Quindi sia la parte del plesso riguardante letti di essiccamento che l’area nastro pressa non sono più in uso

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Nelle seguenti planimetrie il tecnico ha riportato rispettivamente la linea acque e a linea fanghi dell'impianto depurativo

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pag. 11 di 16 3. Impianto di trattamento acque di prima pioggia

In riferimento all’approfondimento richiesto al punto 4 del Giudizio del CCRVIA n. 3199 del 06/07/2020

“l'indicazione delle modalità di gestione delle acque meteoriche, presentando anche una planimetria della rete di raccolta delle acque con l’indicazione delle aree impermeabilizzate.”, il tecnico dichiara che nell’area impianto le uniche pavimentazioni risultano essere quelle delle vie di accesso e la percorrenza interna e che la quasi totalità dell’impianto non risulta pavimentata

Aerofoto settembre 2019

Planimetria di progetto cn idicate le aree pavimetate

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pag. 12 di 16

Inoltre il tecnico dichiara che, considerando che l’attività di depurazione non rientra nell’elenco delle attività descritte al comma 2) dell’art. 17 della L.R 31/2010 e che le superfici pavimentate sono inferiori a 1000 mq, il trattamento delle acque di prima pioggia per norma non debba essere eseguito. Inoltre il tecnico dichiara l’impossibilità idraulica di tracimazione delle vasche adibite a depurazione avendo le stesse linee di troppo pieno che impediscono l’afflusso di acque sulla pavimentazione non scolante.

QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE

In riferimento all’approfondimento richiesto al punto 3 del Giudizio del CCRVIA n. 3199 del 06/07/2020

“l'aggiornamento delle relazioni, geologica e tecnica, pubblicate sullo sportello regionale ambientale, chiarendo, tra l'altro, se la linea dei trattamento dei fanghi sarà attivata o meno”, il tecnico dichiara che:

- le emissioni in atmosfera provenienti dall’azienda sono definibili come emissioni diffuse provenienti dalla linea fanghi che benché non presenta per la parte di disidratazione è presente, come tutti gli impianti a fanghi attivi ad ossidazione prolungata, nella parte di ricircolo.

- non è presente la linea di trattamento fanghi nell’impianto oggetto di indagine, in quanto i fanghi vengono trasferiti ad altro impianto per le fasi di disidratazione in forma pompabile, l’impianto non ricade nei presupposti legislativi di cui all’art. 269 del TUA anche considerando quanto richiamato all’art. 272 comma 2.

1. Emissioni odorigene

In riferimento all’approfondimento richiesto al punto 2 del Giudizio del CCRVIA n. 3199 del 06/07/2020 2)

“la descrizione della tipologia e delle caratteristiche degli impatti potenziali generati dall'impianto sulle componenti ambientali. Nella valutazione degli impatti ambientali, si tenga conto di quanto riportato nelle Linee Guida SNPA “Metodologie per la valutazione delle emissioni odorigene proponendo interventi di mitigazione degli stessi ”, il tecnico dichiara che non avendo rilevato mai in passato segnalazioni di disturbo olfattivo da parte della popolazione residente nel territorio circostante l’insediamento risultano non applicabili campagne di monitoraggio atte a rilevare per mezzo di olfattometria dinamica EN 13725 il disturbo olfattivo.

Il tecnico dichiara che per la mitigazione e riduzione delle emissioni odorigene si applicheranno le seguenti procedure di tipo gestionale.

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pag. 14 di 16 2. Rumore

Il tecnico dichiara “mai sono state rilevati disturbi alla popolazione circostante l’impianto in oggetto e che il primo recettore sensibile è ad una distanza di circa 300 mt con un’orografia del terreno che impedisce la trasmissione dell’onda sonora.”

Inoltre il tecnico dichiara che “le parti elettromeccaniche in gradi di variare il clima acustico dell’area sono essenzialmente aeratori di superficie che consentono l’immissione di ossigeno in vasca di ossidazione. Si deve comunque considerare che gli stessi sono tenuti attivi per strette necessità legate alla quantità di ossigeno in vasca di ossidazione e conseguentemente spente quando l’ossigeno risulta sufficiente.”

3. Rifiuti

Il tecnico dichiara i rifiuti prodotti dall’impianto in oggetto sono rifiuti non pericolosi il regime scelto per lo stoccaggio provvisorio dei rifiuti autoprodotti è quello temporale. Il rifiuto prodotto è unicamente il rifiuto ottenuto dalla grigliatura CER 190801. Lo stesso è detenuto in luogo definito e allontano per mezzo di ditte autorizzate allo smaltimento. Il fango di esubero contenuto nelle vasche di stabilizzazione viene trasportato presso impianto terzo per le necessarie fasi di disidratazione.

4. Geologia

In riferimento all’approfondimento richiesto al punto 3 del Giudizio del CCRVIA n. 3199 del 06/07/2020

“l'aggiornamento delle relazioni, geologica e tecnica, pubblicate sullo sportello regionale ambientale, chiarendo, tra l'altro, se la linea dei trattamento dei fanghi sarà attivata o meno”, la Ditta ha pubblicato la Relazione Geologica e Geotecnica aggiornata a Settembre 2020 redatta dai tecnici redatta dal dott. Marinelli Pierpaolo e dal dott. Marinelli Luigi, da cui si riportano le seguenti dichiarazioni.

Il settore della pianura alluvionale, che comprende il sito del depuratore oggetto di studio, esteso in sinistra del nodo fluviale del fosso del torrente Vallepara al fiume Alento, è strutturato:

- al TETTO

da mantello eluviale-colluviale, di alterazione-disgregazione con componente prevalentemente sabbiosa, sabbiosa limosa, diversamente limosa argillosa;

- al LETTO

dalle formazioni pelitiche prevalentemente argillose di piattaforma continentale rinvenute al fondo della trincea geognostica, dei pozzi e dei sondaggi effettuati e storici ( ), le quali sono in bella mostra, fuori campo, sulle formazioni calanchive e sulle sponde dell’alveo del fiume Alento e del fosso del torrente Vallepara, là dove sono state scavate, smantellate dalle acque torrenziali dei corsi d’acqua.

Dai dati acquisiti nella colonna litostratigrafia dei terreni che strutturano il sito del Depuratore Vallepara i tecnici hanno distinti due ORIZZONTI:

A - ORIZZONTE SABBIOSO

Sotto il terreno vegetale, fino a 2,35 metri di profondità dal piano campagna, si incontrano sabbie, limi sabbiosi, avana, nel complesso moderatamente addensati, diffusamente con noduli calcitici e con frustoli carboniosi, alternati a livelli sabbioso -limosi e limoso - argillosi, i quali con la profondità diventano predominanti.

C - ORIZZONTE ARGILLOSO

Al letto, sotto i 2,35 metri di profondità dal piano campagna, si rinvengono limi argillosi, argilloso - marnosi bluastri, con sottili livelli di sabbia grigia, molto fine.:

I relatori affermano che la trincea esplorativa e il sondaggio storico effettuato, non hanno rivelato tracce di una presenza idrica di un acquifero.

Nella relazione specialistica i tecnici affermano che il sito del Depuratore Valle Para è così strutturato

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pag. 15 di 16

 PRIMO STRATO SUPERFICIALE SABBIOSO

Rinvenuto fino a metri 2,35 di profondità dal p.c., allo stato di consistenza di Compatto; geotecnicamente affidabile; permeabilità bassa, non acquifero;

 SECONDO STRATO PROFONDO ARGILLOSO

Rinvenuto da metri 2,35 di profondità dal p.c., allo stato fisico di Consistente; letto impermeabile.

I relatori concludono la relazione geologica dichiarando che la FALDA ACQUIFERA è assente.

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pag. 16 di 16 5. Acque e terreni sotterranei

Il tecnico dichiara che le matrici ambientali acque e terreni sotterranei non possono essere contaminate in quanto non esistono vasche interrate da cui non sia possibile ispezionare il livello idraulico e che tutte le vasche che comprendono l’impianto di depurazione benché interrate risultano controllate con livelli di riempimento dinamici in grado di allertare nel caso vi fossero perdite con conseguente rilascio di acque e fango nelle parti sottostanti.

Il tecnico dichiara che la struttura delle vasche in c.a. assicura il contenimento delle masse liquide presenti.

Il tecnico dichiara che Le tubazioni esistenti sono controllate con frequenza giornaliera non già nel loro stato di usura ma nel conteggio dei volumi trasferiti.

Il tecnico dichiara che non vengono addizionate sostanze al processo di depurazione se non sostanze ossidante per innoquizzare la carica batterica delle acque scaricate in concentrazione strettamente necessaria allo scopo.

I fanghi di esubero vengono disidratati presso altro impianto di trattamento quindi anche in questo caso non si rileva aggiunta di prodotti addensanti (polielettrolita) al processo di depurazione acque restituite al di fuori del complesso siano rispettosi dei limiti di norma.

6. Traffico

Il tecnico dichiara che l’impianto in oggetto è servito da un sistema di collegamento viario composta da strada vicinale di accesso all’impianto ed al canile comunale retrostante l’impianto di depurazione., la viabilità è pertanto da viabilità specifica e non di passaggio. Prossimo all’impianto è presente la Strada Statale SS694 che collega Francavilla al Mare a Guardiagrele.

7. Flora fauna e vegetazione

Il tecnico dichiara che l’area oggetto di indagine è caratterizzata da una vocazione principalmente vitivinicola e che Il plesso impiantistico risulta assolutamente integrato con la flora preesistente senza poter in alcun modo variare la ricchezza floristica del luogo.

Il tecnico dichiara nell’area d’intervento non sono presenti elementi vegetazionali significativi e che la zona in oggetto non è caratterizzata da alcuna presenza faunistica di rilievo, né specie animali di particolare interesse

Referenti della Direzione

Titolare istruttoria: Ing. Erika Galeotti Gruppo di lavoro istruttorio: Dott.ssa Chiara Forcell

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