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Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto Reparto 6 Sicurezza della navigazione. Allegato 1 Circolare Non di Serie n.

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(1)

Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto Reparto 6° – Sicurezza della navigazione

Allegato 1

Circolare Non di Serie n. 22/2019

Port Security

Monitoraggio impianti portuali Esiti ispezioni ed analisi attività

Relazione annuale

2018

(2)

________________________________________________________________________________________________________________________ 2

RIFERIMENTI

a) Regolamento (CE) n. 725/2004, relativo al miglioramento della sicurezza delle navi e degli impianti portuali

b) Circolare titolo “Security” n° 24 Var. 1, Var. 2 e Var.3 c) Circolare titolo “Security” n° 27

d) Circolare titolo “Security” n° 38 Var. 1 e) Circolare NdS n° 12/2019

1. SCOPO

1. Informare i Comandi territoriali, le Amministrazioni, gli Enti coinvolti e gli stakeholders in merito alle risultanze delle ispezioni agli impianti portuali.

2. Evidenziare le principali criticità riscontrate anche con riferimento all’attività del Comando generale e del Nucleo di Vigilanza e Controllo (NVC) ex DM 154/2009.

3. Disporre l’adozione delle discendenti azioni correttive con particolare attenzione alle criticità maggiori.

2. PREMESSA

L’analisi dei dati raccolti è basata principalmente sulle ispezioni eseguite nell’anno 2018 dalle Autorità designate agli impianti portuali nell’area di giurisdizione. Essa fornisce un quadro dettagliato sullo stato di applicazione e di conformità alle norme in esame.

In particolare, sono state analizzate ed evidenziate le deficienze:

 maggiormente ricorrenti;

 particolarmente importati;

 necessitanti di azioni correttive immediate ed urgenti.

Nel dettaglio, l’analisi considera:

 i rapporti trasmessi dai 52 Compartimenti marittimi – quali Autorità designate - relativi alle ispezioni condotte ai sensi della Circolare Security n° 24 Var. 2 e Var.3 alle port facilities ricomprese nella zona di competenza;

 i contenuti dei rapporti annuali di cui al punto 5.4 della predetta circolare Var. 2;

 le informazioni ricevute per la compilazione del Monitoring report trasmesso alla Commissione Europea.

Inoltre, al fine di un’analisi compiuta e coerente, sono state confrontate, analizzate e considerate con le maggiori criticità rilevate:

 dal team di verifica del Comando generale ai sensi della Circolare Security n° 27;

 dal Nucleo di Vigilanza e Controllo del Ministero dell’Interno, per gli aspetti di interesse;

 dalla Commissione Europea nell’ambito dell’ispezione condotta al sistema Paese.

(3)

3. NATIONAL MARITIME SECURITY QUALITY CONTROL SYSTEM

A 3-TIER APPROACH – UN APPROCCIO SU 3 LIVELLI

Il sistema nazionale di controllo della qualità, delle misure, delle procedure e delle strutture in materia di maritime security richiesto dalle normative internazionali - necessario per addivenire ad un concreta applicazione delle norme per quanto concerne gli aspetti portuali - è basato su tre livelli, da qui la definizione 3-tier approach, tra loro intimamente connessi, come semplificato e rappresentato nella figura.

La cuspide richiama l’attività di self-assessment del port facility security officer che rappresenta, per definizione, il primo livello di applicazione del regolamento da cui discende la security portuale.

Il livello intermedio è costituito dall’attività propria dell’Autorità Designata/di Sicurezza, con particolare riferimento a:

 partecipazione e supervisione dei processi di redazione ed approvazione di valutazioni e piani di porti e port facilities;

 pianificazione, esecuzione e rapportazione dell’attività ispettiva alle port facilities e al porto in generale;

 presidenza e gestione del Comitato di sicurezza del porto (CSP) e della Conferenza dei servizi per la sicurezza portuale (CSSP).

La base su cui poggia il sistema è costituita dall’attività di supervisione e verifica svolta dall’Autorità competente a livello centrale costituita, principalmente, ma non solo, da:

 catalogazione dei porti e delle port facilities soggette alle norme in vigore;

 ricezione ed analisi delle informazioni concernenti:

o i processi di redazione, esame, riesame, revisione ed approvazione delle valutazioni di sicurezza di porti ed impianti portuali;

o l’attività ispettiva e di controllo eseguita e le azioni discendenti;

 programmazione, organizzazione, esecuzione e valorizzazione dell’attività di verifica condotta ai sensi della Circolare Security 27.

Il sistema descritto assicura l’applicazione delle norme cogenti ed il raggiungimento degli obiettivi programmati con particolare enfasi per quanto concerne la security portuale.

(4)

________________________________________________________________________________________________________________________ 4

4. ATTIVITA’ ISPETTIVA CONDOTTA DALLE AUTORITA’ DESIGNATE

L’attività in parola è svolta nel quadro di riferimento della menzionata Circolare Security n°24 e prevede, per ciascun impianto portuale, l’esecuzione di:

 un ISPS audit programmato - tale audit ha come obiettivo la verifica dell’applicazione delle misure e delle procedure di security approvate con il PFSP;

 un’ispezione non programmata – l’ispezione non programmata non deve replicare l'audit annuale. Essa è tesa ad accertare l'applicazione delle misure e delle procedure di security da un punto di vista squisitamente pratico (es: controllo accessi, verifica passeggeri, imbarco autovetture, etc.).

In Italia vi sono 55 Autorità designate. Per la presente analisi sono considerate unicamente le 52 in cui è presente almeno un impianto portuale per cui è prevista la redazione del PFSP.

Nelle tabelle seguenti sono indicate le ispezioni alle port facilities eseguite in ciascun porto1 nell’ambito di giurisdizione di ciascuna Autorità.

Lo scorso anno, in virtù delle direttive emanate dal Comandante generale2 che, a partire dal 2017, hanno portato ad una completa revisione del sistema, affidando le ispezioni a personale specificamente formato e specializzato, il numero delle verifiche è aumentato passando da 371 ispezioni del 2017 a 479 nel 2018. Tale nuovo approccio, quando a completo regime ed unitamente alle altre iniziative adottate, assicurerà una maggiore omogeneità nell’applicazione e nel controllo delle misure e delle procedure per la sicurezza degli impianti portuali e dei porti.

L’impegno richiesto, necessario per assicurare la conformità del dispositivo di security portuale nel quadro dell’attuale contesto geopolitico internazionale, seppur non completamente in linea con gli obiettivi assegnati, ha permesso, grazie agli sforzi dei Comandi territoriali, come mostrato nel grafico sottostante, una costante crescita del numero delle ispezioni: 75 (2016), 371 (2017) e 479 (2018).

1 Porto come definito ex Art. 2 del Decreto legislativo, n. 203/2007 “Attuazione della direttiva 2005/65/CE”

2 Direttive del COGE per attuazione obiettivi ai fini valutazione della performance E.F. 2018 (n. 10.05.02.006 del 28.01.2018). Obiettivo strategico:

Salvaguardare la vita umana in mare e garantire la sicurezza della navigazione. Obiettivo operativo: 2.Consolidare le azioni di controllo a bordo e nei porti in materia di safety e security. Schema 1.D1.2

(5)

In particolare, dalla seguente TABELLA 1, si evince che 30 Autorità designate hanno eseguito 273 ispezioni alle 134 port facilities comprese nei 44 porti di giurisdizione raggiungendo l’obiettivo assegnato.

TABELLA 1 – 30 AUTORITÀ DESIGNATE

DIREZIOMARE AUTORITA'

DESIGNATA PORTO PORT

FACILITIES N. ISPEZ.

ANCONA PESARO Pesaro 1 2

BARI

BARI Bari 4 8

Monopoli 1 4

BARLETTA Barletta 1 2

BRINDISI Brindisi 6 12

GALLIPOLI Gallipoli 1 2

Otranto 1 2

MANFREDONIA Manfredonia 1 2

MOLFETTA Molfetta 1 2

TARANTO Taranto 4 8

CAGLIARI CAGLIARI

Arbatax 2 4

Cagliari - Porto Foxi (Sarroch) 9 18

Porto Vesme (Portoscuso) 4 8

Sant’Antioco 2 4

ORISTANO Oristano (San Giusta) 7 14

CATANIA

CATANIA Catania 8 16

MESSINA Giardini 1 2

Messina 2 4

MILAZZO Lipari - Isole Eolie 12 24

Milazzo 3 6

POZZALLO Pozzallo 2 4

CIVITAVECCHIA

CIVITAVECCHIA Civitavecchia 6 12

GAETA Gaeta 5 10

ROMA FIUMICINO Ardea 1 2

Roma Fiumicino 1 2

GENOVA LA SPEZIA La Spezia 11 22

LIVORNO LIVORNO Talamone 1 2

PORTOFERRAIO Portoferraio 2 4

NAPOLI NAPOLI Pozzuoli 1 2

OLBIA

OLBIA

Golfo Aranci 1 2

Marina di Portocervo 1 2

Olbia 2 4

PORTO TORRES Alghero 1 2

Porto Torres 11 22

PALERMO PALERMO Palermo 2 4

Termini Imerese 1 2

PESCARA ORTONA Ortona 3 6

Vasto 1 2

REGGIO CALABRIA

CORIGLIANO CALABRO Corigliano Calabro 1 2

GIOIA TAURO Gioia Tauro 4 11

REGGIO CALABRIA Reggio Calabria 1 2

VIBO VALENTIA MARINA Vibo Valentia Marina 1 2

TRIESTE MONFALCONE Monfalcone 2 4

Porto Nogaro 1 2

TOTALE 134 273

(6)

________________________________________________________________________________________________________________________ 6

Le restanti 22 Autorità designate hanno condotto 206 ispezioni ai 205 impianti portuali nei 36 porti di giurisdizione, come indicato nella sotto riportata TABELLA 2.

TABELLA 2 – 22 AUTORITÀ DESIGNATE DIREZIOMARE AUTORITA'

DESIGNATA PORTO PORT

FACILITIES N.

ISPEZ.

ANCONA ANCONA Ancona 7 5

Falconara 1 1

BARI GALLIPOLI Santa Maria di Leuca 1 1 CATANIA

AUGUSTA Augusta 7 1

SIRACUSA Complesso portuale di Siracusa 5 8

GENOVA GENOVA

Genova 16 12

Portofino 1 0

Rapallo 1 0

Santa Margherita Ligure 1 1

SAVONA Savona - Vado Ligure 15 28

LIVORNO LIVORNO

Livorno 24 5

Scarlino 1 1

Vada 1 1

MARINA DI CARRARA Marina di Carrara 3 1

NAPOLI

CASTELLAMMARE DI STABIA

Castellammare di Stabia 1 1

Torre Annunziata 2 2

NAPOLI

Capri 3 1

Mergellina 1 1

Napoli 15 26

SALERNO

Agropoli 1 1

Amalfi 1 1

Positano 1 1

Salerno 4 4

OLBIA LA MADDALENA La Maddalena

(Santa Teresa di Gallura) 1 1

PALERMO

MAZARA DEL VALLO Mazara del Vallo 1 1

PORTO EMPEDOCLE Licata 1 1

Porto Empedocle 2 1

TRAPANI Trapani 4 2

PESCARA TERMOLI Termoli 3 1

RAVENNA

RAVENNA Ravenna 28 50

RIMINI Cesenatico 1 1

Rimini 1 1

REGGIO

CALABRIA CROTONE Crotone 2 2

TRIESTE TRIESTE Trieste 18 17

VENEZIA CHIOGGIA Chioggia 4 4

VENEZIA Venezia - Porto Marghera 26 21

TOTALE 205 206

(7)

Nelle 479 ispezioni eseguite (programmate/non programmate) sono state rilevate, in 284 casi, 711 Non Conformità (NC), come dettagliato nella precedente tabella 3.

La totalità delle non conformità sono state identificate da 37 Autorità designate nel corso di 284 ispezioni condotte nelle port facilities dei 56 porti dei Compartimenti.

Per completezza di analisi, si riporta, di seguito, il totale delle Non Conformità (NC) rilevate negli anni passati: Periodo 2012-2015: 142 NC – Anno 2016: 168 NC – Anno 2017: 734 NC.

TABELLA 3 – DISTRIBUZIONE NON CONFORMITA’

AUTORITA' DESIGNATA PORTO ISPEZIONI CON NC NON CONFORMITA'

ANCONA Ancona 3 6

Falconara 1 2

AUGUSTA Augusta 1 1

BARI Monopoli 4 2

Barletta 2 3

CAGLIARI Arbatax 4 15

Cagliari 2 5

CATANIA Catania 14 64

CHIOGGIA Chioggia 4 6

CIVITAVECCHIA Civitavecchia 10 14

CROTONE Crotone 2 2

GAETA Gaeta 8 4

GALLIPOLI

Gallipoli 2 2

Otranto 2 4

Santa Maria di Leuca 1 3

GENOVA Genova 8 21

Santa Margherita Ligure 1 1

GIOIA TAURO Gioia Tauro 8 13

LA MADDALENA Santa Teresa Gallura 1 3

LA SPEZIA La Spezia 16 18

LIVORNO Talamone 2 1

MESSINA Giardini 2 2

Messina 4 22

MILAZZO Milazzo 6 9

MONFALCONE Monfalcone 4 9

Portonogaro 2 15

NAPOLI Napoli 14 36

Pozzuoli 1 3

OLBIA

Golfo Aranci 2 7

Marina di Portocervo 2 4

Olbia 4 2

ORISTANO S. Giusta 6 4

ORTONA Ortona 2 5

PALERMO Palermo 2 7

Termini Imerese 2 4

PESARO Pesaro 2 7

PORTO EMPEDOCLE Licata 1 2

Porto Empedocle 1 3

PORTO TORRES Alghero 2 1

Porto Torres 18 35

PORTOFERRAIO Portoferraio 4 2

RAVENNA Ravenna 21 29

RIMINI Cesenatico 1 1

Rimini 1 3

ROMA FIUMICINO Ardea 2 4

Roma Fiumicino 2 4

SAVONA Savona 16 26

Vado Ligure 12 25

SIRACUSA Santa Panagia 4 2

Siracusa 2 6

TARANTO Taranto 8 55

TERMOLI Termoli 1 1

TRAPANI Trapani 2 7

TRIESTE Trieste 17 125

VENEZIA Marghera 12 30

Venezia 6 24

TOTALI 284 711

(8)

________________________________________________________________________________________________________________________ 8

5. ANALISI DELLE NON CONFORMITA’

Al fine di offrire concreti elementi di riscontro e di valutazione in vista di un rapido incremento del livello di applicazione della maritime security, nella tabella seguente sono state raggruppate, suddivise per macro aree, le 711 non conformità rilevate a seguito della predetta attività ispettiva.

Da una prima lettura appare subito evidente che le aree relative a:

 PFSP – procedure;

 PFSO – compiti;

 applicazione misure e procedure di security;

sono quelle maggiormente prone a non conformità.

TABELLA 4 - NON CONFORMITA' PER MACRO AREE

NON CONFORMITA' RISCONTRATA NUMERO %

1 Mancata evidenza nomina PFSO e/o deputy 3 0,43%

2 Equipaggiamenti di security non funzionanti o non conformi 5 0,65%

3 Controllo accessi alle port Facilities non efficace/non conforme 41 5,82%

4 Restricted areas non identificate correttamente 12 1,72%

5 PFSA da rettificare/integrare 19 2,69%

6 PFSP incompleto o da rettificare 172 24,14%

7

Inadempienze del PFSO

Formazione personale di security e non (incluse GPG),

Regolarità manutenzioni equipaggiamenti (incluse apparecchiature screening)

90 12,72%

8 Esercitazioni e addestramenti 57 8,08%

9 PFSP - procedure ai diversi livelli Marsec 40 5,60%

10 Criticità nell'organizzazione dei compiti di security 64 8,94%

11 Altro 208 29,20%

TOTALE 711 100,00%

(9)

Analizzando nel dettaglio le non conformità rilevate, risulta quanto di seguito evidenziato.

 In alcuni PFSP mancano o non sono sufficientemente definite le procedure deputate a regolamentare:

o l’ingresso dei rappresentanti degli organismi di tutela dei marittimi;

o le reazioni in caso di attivazione dell’allarme di una nave (SSAS);

o la movimentazione del carico;

o la rapportazione degli incidenti di security.

 Le procedure di security applicate non sempre sono coerenti con quanto previsto nel PFSP, con particolare riferimento ai controlli accessi.

 In alcuni PFSA emergono discrasie rispetto alla situazione reale. Ad esempio, in talune fattispecie, risultano essere state apportate modifiche alle recinzioni e/o installate ulteriori telecamere per la video sorveglianza, senza trovarne alcun riscontro nel pertinente PFSA.

 Il PFSO non sempre gestisce compiutamente la propria attività, o non gli sono fornite le risorse, con particolare riguardo alla formazione degli addetti ed alla gestione delle procedure di manutenzione delle apparecchiature di security. Per i dettagli del caso si rimanda ai contenuti dell’allegato 1 alla Circolare Security n. 38 e alla successiva sezione 5.

 Recinzioni e barriere antintrusione fatiscenti e/o prive dell’efficacia e mancanza o inadeguata presenza della prescritta cartellonistica.

 Formazione, aggiornamento e nomina di PFSO e DPFSO non in linea con le disposizioni di cui alla Scheda 6 del PNSM.

 Irregolarità nell’esecuzione e nella registrazione di audit interni, esercitazioni e addestramenti.

6. CONTROLLO PASSEGGERI

Il controlli di security eseguiti presso gli impianti portuali passeggeri, siano essi dedicati al traffico crocieristico o ai traghetti, meritano una specifica trattazione. Dall’esperienza maturata sia in termini di preparazione sia di esecuzione delle visite, si evidenziano di seguito alcuni aspetti rilevanti al riguardo.

Come noto, l’applicazione del Decreto Ministeriale n. 154/2009 del Ministero dell’Interno (disciplina dell'affidamento dei servizi di sicurezza sussidiaria3) e relative direttive applicative hanno elevato ulteriormente la qualità del servizio previsto.

Alla luce di quanto sopra, è chiaro come con l’introduzione del citato decreto, la figura professionale della Guardie particolari giurate (GPG) in ambito portuale ha assunto un ruolo cardine nel mantenimento della security marittima, come prevista dal Reg. 725/2004. Le GPG che svolgono servizio nei porti, adeguatamente formate, assolvono oggi delle funzioni integralmente inserite nel ciclo di controllo della sicurezza marittima.

Si richiede pertanto attenzione sul controllo di detta attività, con specifico riferimento all’impiego delle GPG, alle modalità del servizio e alle apparecchiature di controllo utilizzate.

3 DECRETO 15 settembre 2009, n. 154: Regolamento recante disposizioni per l'affidamento dei servizi di sicurezza sussidiaria nell'ambito dei porti, delle stazioni ferroviarie e dei relativi mezzi di trasporto e depositi, delle stazioni delle ferrovie metropolitane e dei relativi mezzi di trasporto e depositi, nonché nell'ambito delle linee di trasporto urbano, per il cui espletamento non e' richiesto l'esercizio di pubbliche potestà, adottato ai sensi dell'articolo 18, comma 2, del decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155.

http://solaria/reparti/rep6/uff3/norm_legisl_guardie.asp

(10)

________________________________________________________________________________________________________________________ 10

Al riguardo, si coglie l’occasione per richiamare alcune delle principali criticità emerse sia durante l’attività di verifica condotta dal personale del Comando generale - di cui alla Circolare Security n. 27 – sia nel corso dell’attività ispettiva del Nucleo di Vigilanza e Controllo (NVC), partecipate con la Circolare Security n. 38 e la sua Var. 1 a cui si rimanda per l’approfondimento con particolare riferimento all’allegato 1 “Principali criticità riscontrate”4. Le stesse, nonostante siano già state evidenziate nel rapporto dello scorso anno, appaiono ancora come uno dei punti di maggiore e grave sofferenza che richiede un immediato intervento da parte delle Autorità designate.

 GPG non ancora certificate - In tal caso, importante è l’opera di sensibilizzazione portata avanti dalla Capitanerie presso le competenti Autorità per la programmazione delle sessioni di esame ex DM 154/20095.

 Preparazione GpG – Occorre rimarcare che in taluni casi la preparazione delle GpG non è risultata in linea con le disposizione del relativo Disciplinare6. Occorre ricordare che la preparazione delle stesse deve essere attentamente scrutinata in sede di esame e successivamente valutata dal PFSO (oltre che dall’Istituto di vigilanza per gli aspetti di propria competenza) sia prima dell’assunzione del servizio sia periodicamente conformemente alle disposizione del PFSP nel momento in cui opera presso la facility.

 Apparecchiature di controllo - Le apparecchiature impiegate per il controllo di passeggeri, bagagli, provviste, ecc. non risultano:

o conformi ai requisiti di cui alle norme vigenti (Punto 4.3 Scheda 1 PNSM, art. 5 D.M. 154/2009, Allegato C - D.M. 85/1999)7;

o provviste dei dispositivi di verifica funzionamento;

o correttamente funzionanti;

o verificate e/o controllate conformemente alle disposizioni vigenti e/o ai manuali d’uso e manutenzione;

o manutenute da soggetti riconosciuti idonei dal costruttore;

o istallate in aree idonee o soggette a spostamenti senza che ne sia stata verificata l’adeguatezza (es: istallazione WTMD in zone soggette a presenza di campi magnetici, passagio cavi elettrici, strutture in metallo)

 Posti di controllo - I posti di controllo non sono realizzati in modo da consentire/facilitare l’assolvimento delle operazioni di verifica. Ad esempio, mancanza di idonei apprestamenti logistici destinati ad accogliere i punti di controllo di passeggeri, relativi bagagli e/o autoveicoli, destinati all’imbarco su unità passeggeri, HSC passeggeri e traghetti. Si sottolinea quindi la necessità di provvedere ad assicurare l’opportuno riparo dalle intemperie e la privacy minima, soprattutto allorquando i controlli siano eseguiti senza l’ausilio di apparecchiature (es: controllo manuale, apertura bagaglio, ecc.). Inoltre, le richiamate aree non sempre risultano adeguatamente illuminate e segnalate. Alla luce di quanto esposto, qualora non fosse possibile ovviare alla non conformità mediante l’allocazione di strutture di tipo fisso o definitivo, occorrerà, in alternativa, collocare tempestivamente strutture amovibili, comunque adeguate ad assicurare la prescritta esecuzione dei controlli.

4 http://solaria/reparti/rep6/uff3/norm_circ_ship.asp

5 Direttiva Circolare Ministero dell’Interno 557/PAS/U/004769/12982.D(22)5 del 04.04.2018 “Costituzione delle Commissioni di esame per la certificazione del personale addetto ai servizi di sicurezza sussidiaria” http://solaria/reparti/rep6/uff3/norm_legisl_guardie.asp

6 Disciplinare per la formazione delle GpG addette ai servizi sicurezza sussidiaria – Ministero Interno prot. 557/PAS/U/003004/I12982.D(22)5 http://solaria/reparti/rep6/uff3/materiale/uff3new/normativait/legislazione/guardie/006_3004-12982-D-22-5%20DM%20154%20DISCIPLINARE.pdf

7DM n. 154/2009 art. 5; Allegato C DM n. 85/1999, come sostituito dall’Allegato al DM n. 263/2002. A seguito di chiarimenti vie brevi forniti dal Ministero dell’Interno nel quadro di esecuzione dell’attività del NVC è stato chiarito che alcuni dei valori necessari per il controllo sono resi noti dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile che, allo stato, utilizza quanto indicati nella Decisione di Esecuzione della Commissione n. 8005 del 2015 (LIMITED) “che stabilisce disposizioni particolareggiate per l’attuazione delle norme fondamentali comuni sulla sicurezza aerea contenenti le informazioni di cui all’articolo 18, lettera a), del regolamento (CE) n. 300/2008”. I soggetti deputati alla manutenzione e verifica delle apparecchiature sono in possesso di dette informazionihttp://solaria/reparti/rep6/uff3/norm_legisl_guardie.asp

(11)

La presente criticità costituisce grave nocumento all’applicazione delle misure e procedure connesse al controllo passeggeri, bagagli e mezzi. Non può non sottolinearsi come sia ormai oggetto di ripetuti richiami e segnalazioni sia in occasione dei precedenti rapporti annuali sia a seguito di verifiche ex Circ. Sec. 27 e del NVC. Si evidenziano casi in cui a distanza di due anni dalla contestazione tali dispositivi risultavano non installati - seppur acquistati dal terminalista - per non meglio precisate

“problematiche burocratiche”. Si rimarca, ancora una volta, la necessità di procedere ad una ricognizione dei casi presenti e a un’incisiva azione al fine di addivenire ad una soluzione definitiva della questione.

7 . CONCLUSIONI

Dall’analisi dei dati, non può non apprezzarsi il considerevole sforzo svolto dalle Autorità Designate che ha portato non solo ad un aumento sostanziale delle ispezioni svolte alle port facilities, ma anche ad una maggiore incisività ed efficacia dei controlli eseguiti. Anche se dette ispezioni non sono ancora pienamente in linea con gli obiettivi assegnati, è importante sottolineare il dato tendenziale del triennio che vede una crescita costante del numero delle stesse. In merito alla tipologia delle non conformità, si evidenzia che, anche quest’anno, quelle maggiormente rilevate sono riconducibili alle aree relative a:

PFSP (procedure), PFSO (compiti) ed applicazione delle misure e procedure di security.

E’ pertanto fondamentale, visto l’attuale contesto geopolitico, le raccomandazione del CISM e quanto riportato nel rapporto quinquennale della Commissione al Parlamento europeo8, oltre che prestare la dovuta attenzione allocare le risorse necessarie umane e finanziarie per lo svolgimento dell’attività di cui sopra.

Per quanto concerne le criticità segnalate, occorre, in collaborazione con i PFSO e le AdSP, individuare un percorso adeguato al fine di addivenire ad un miglioramento complessivo dell’applicazione delle misure e procedure di security. In particolare, dovrà essere prestata la dovuta attenzione già durante la redazione di PFSA e PFSP, in alcuni casi eccessivamente generici per quanto attiene il controllo passeggeri, bagagli e veicoli.

Il Comando generale, nell’ambito delle attribuzioni del 6° Reparto, svolgerà la prevista attività di monitoraggio ed indirizzo sia attraverso il dialogo continuo con i Comandi territoriali, le Autorità coinvolte e gli stakeholders sia con verifiche sul campo ai sensi delle disposizioni vigenti.

8 Circolare NdS 18/2019 in data 25.07.2019 disponibile su Solaria al seguente link: http://solaria/reparti/rep6/uff3/norm_circ_noserie.asp

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