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Pronomi. Pronomi personali Reflessivi Possessivi. soggetto complemento riferisce al soggetto

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Academic year: 2022

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Pronomi

Pronomi personali Reflessivi Possessivi

  soggetto complemento riferisce al

soggetto Singolare:

1. pers.  jeg mig mig min, mit, mine min, mit, mine

2. pers.   du dig dig din. dit, dine din, dit, dine

  De Dem Dem Deres deres

3. pers. han ham sig hans sin, sit, sine

  hun hende sig hendes sin, sit, sine

  den,det den, det sig dens, dets sin, sit, sine

  man én sig ens sin,sit,sine

Plurale:

1. pers. vi os os vores vores

2. pers.   I jer jer jeres jeres

 De Dem Dem Deres Deres

3. pers. de dem sig deres deres

Pronomi personali

Esistono soltanto due casi: nominativo: pronomi-soggetti, e accusativo: cioè per qualsiasi funzione altra da quella di soggetto.

La forma del pronome, per una persona e una funzione determinate, rimane la stessa in tutti i contesti: non esiste differenza fra forme atone (enclitiche) e forme toniche: mig = til mig ("mi" vs

"a me"),ham  = til ham  ("gli" vs "a lui"), neppure la presenza o meno d'altri pronomi ne altera la forma:  Han giver mig bogen ("mi dà il libro"), han giver mig den  ("me lo dà").

Allaterza persona del singolare si distinguono: a) pronomi che si rifieriscono a persone e hanno una forma maschile e una forma feminile, e: b) pronomi che si riferiscono ad animali, cose o concetti (solo caso dove non si fa la distinzione fra nominativo e accusativo) e hanno un genere comune e un genere neutro (il genere cioè del sostantivo al quale il pronome si riferisce semanticamente).

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 Jeg har en bil Ho una macchina  Den er gammel è vecchia

 Jeg giver dig den Te lo do  I giver os en bil Ci date una macchina  Han giver mig bogen Mi dà il libro  Den er stor  E' grande

  Du giver hende bøgerne Le dai i libri Vi giver Dem bile Le diamo la macchina  Hun giver ham dem Glieli dà Vi giver Dem den  Gliela diamo

NB! - Eccetto nell'imperativo, il verbo danese, quando è predicato verbale in una frase, vuolesempre un soggetto esplicito, (un sostantivo, un pronome, ecc.):

 Drengen går  Il ragazzo cammina  Han går  Cammina

Come soggetto formale o impersonale si usa det :

 Det gør ondt  Fa male  Det regner  Piove

 Det er... corrisponde all'italiano: "E'... / Sono...." (formula d'identifcazione):

 Det er Peter  E' Peter  Det er to bøger til dig Sono due libri per te  Det er mig sono io

Si noti l'ultimo esempio dove mig  funge da predicatao nominale e quindi si usa la forma dell'accusativo.

 Der er.... corrisponde all'italiano: "C'è.../ Ci sono...." (formula di presentazione o introduzione):

 Der er en bog til dig C'è un libro per te

 Der er mange bøger på bordet  Ci sono molti libri sulla tavola

Normalmente i pronomi-complementi, al contrario di quelli italiani, seguono il verbo nella frase, come i complementi nominali:

 Du kender drengene Conosci i ragazzi  Du kender dem Li conosci

Essi possono però, come qualsiasi altro complemento essere messi all'inizio della frase se si vuole

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metterli in rilievo - con seguente ed obbligatoria inversione del soggetto:

dem kender du loro, tu li conosci

 Man  è un pronome indefinito; vi correspondono, in italiano, il "si", il "tu" o la terza persona del plurale in uso impersonal, e si usa solo comesoggetto:

man taler ikke med mad i munden non si parla con la bocca piena man siger at regeringen ikke bliver siddende længe

dicono che il governo non durerà a lungo Come complemento si usa con lo stesso significato: en, spesso scritto con accento én per distinguerlo dall'articolo indefinito:

det er dejligt når der er nogen der tænker på én

E' bello quando qualcuno ti pensa der er én der søger efter dig c'è un tale che ti cerca

In genetivo si usa ens:

man kan ikke rejse til udlandet hvis ens pas ikke er i orden

non si può andare all'estero se il tuo passaporto non è in regola man kører bedre når ens bil er ny

si guida meglio quando si ha la macchina nuova

Nel caso che si riferisce al soggetto della stessa frase si usa sin, sit o sine (vedi sotto: pronomi possessivi):

man skal huske sit pas si deve ricordare il passaporto

Pronomi riflessivi

Come in italiano anche in danese esiste un pronome riflessivo: sig [saj] che si usa alla terza persona singolare e plurale, come complemento quando esso si riferisce allo stesso concetto semantico del soggetto:

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han vasker bilen lava la macchina

han vasker den la lava

han vasker sig si lava

Nella prima e seconda persona (anche nella forma di cortesia) si usano le forme del pronome personale: mig [maj], dig [daj],  Dem, os,  jer ,  Dem:

 jeg vasker mig hver morgen mi lavo ogni mattina  du keder dig om søndagen ti annoi la domenica

 De keder Dem her? (Lei) si annoia qui?

vi keder os i skolen ci annoiamo a scuola

 I vasker jer i koldt vand  vi laviamo con l'acqua fredda

Si noti che in danese il pronome riflessivo non può mai essere adoperato con un "significato di genetivo" come accade in italiano. Secondi i casi si usa invece il sostantivo indeterminato o determinato:

han vasker (sine) hænder  se lava le mani

han putter den ( nøglen) i lommen se la mette in tasca (la chiave)

Il pronome, riflessivo o personale, può qualche volta essere rafforzato con selv : jeg selv ("io stesso"), sig selv  ("se stesso"), e in particolar modo quando si usa una costruzione non solita di un verbo + pronome riflessivo:

det er til ham selv è per lui stesso

 jeg klipper altid mig selv mi taglio io i capelli

konen stod og snakkede med sig selv la donna stava chiacchierando con se stessa  I tænker altid kun på jer selv pensate sempre soltanto a voi stessi

Quando selv  rafforza un pronome soggetto, di solito si mette dopo il verbo:

 jeg gør det selv lo faccio io stesso

Selv  si trova molto spesso quando il pronome riflessivo è complemento di temine o sta dopo preposizione:

han giver sig selv en god middag si offre una buona cena

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du køber en bog til dig selv compri un libro per te

Con alcuni verbi è obbligatorio aggiungere selv  al pronome riflessivo: narre  ("ingannare"), ligne  ("assomigliare"), lyve for   ("mentire a") ed altri:

han narrer sig selv Si inganna

du lyver for dig selv mentisci a te stesso

Per indicare un'azione reciproca, si usa in danese un pronome reciproco: hinanden  (prima:

hverandre), e non il pronome riflessivo. Hinanden significa "due o più persone" e riferisce ad un soggetto in plurale:

børnene vasker sig i bambini si lavano

(cioè ciascuno bambino si lava) børnene vasker hinanden i bambini si lavano l'un l'altro

de ser på hinanden si guardano

min nabo og jeg hjælper altid hinanden il mio vicino e io, ci aiutiamo a vicenda

kender I hinanden? Vi conoscete?

pronomi possesivi

I pronomi possivi danesi sono, a differenza di quelli italiani, pronomi-articoli  e non aggettivi possessivi: l'articolo, il pronome possessivo e di solito anche quello dimostrativo si escludono l'un l'altro, non possono cioè far parte dello stesso gruppo sintattico:

et hus una casa mit hus la mia casa dette hus questa casa

Dunque a "una mia casa" corrisponde: et hus, jeg har  ("una casa che ho") e a "questa mia casa"

corrisponde dette hus, som er mit   ("questa csa che è mia").

Il possessivo si metesempre davanti al sostantivo; a volte il pronome solo si usa al posto dell'intero gruppo possessivo + sostantivo (e quest'ultimo è allora sottinteso), come predicato nominale per esempio:

det er mit hus è la mia casa

dette hus er mit  questa casa è mia

Altri esempi:

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min have il mio giardino mit hus la mia casa mine haver  i miei giardini mine huse le mie case

vores have il nostro giardino vores haver  i nostri giardini  jeres hus la vostra casa  jeres huse le vostre case

hans øjne i suoi occhi (di un uomo) henes øjne  i suoi occhi (di una donna)

dens øjne i suoi occhi ("di un gatto") ("un gatto" = en kat ) dets øjne i suoi occhi ("di un mostro") ("un mostro" = et uhyre)

In certi testi, soprattutto vecchi, si possono trovare forme della prima e, ma più raro, della seconda persona del plurale che sono declinate come del singolare:

vor, vort, vore ("nostro")  jer, jert, jeres  ("vostro")

Pronomi possessivi-riflessivi

Alla terza persona del singolare  esiste accanto al pronome possessivo simplice un altro pronome (o forma) particolare possessivo-riflessivo: sin, sit e sine.

Si usa obbligatoriamente il pronome possessivo simplice se il possessivo fa parte del gruppo del soggetto o se si riferisce a un nome che si trova in un'altra posizione:

læreren og hans kone kommer i aften l'insegnante e sua moglie vengono stasera læreren skriver breve og hans elever læser dem

l'insegnante scrive delle lettere e i suoi allievi le leggono læreren skriver breve, som hans elever læser 

l'insegnante scrive delle lettere che i suoi allievi leggono

Si usa invece obbligatoriamente il pronome possessivo-riflessivo se il possessivo si riferisce al soggetto della proposizione in cui si trova il possessivo ma non fa parte del gruppo del soggetto:

læreren giver sin kone blomster  l'insegnante dà dei fiori a sua moglie

læreren skriver breve til sine elever  l'insegnante scrive delle lettere ai suoi allievi han tog sit hat og gik  Presi il suo cappello e se ne andò

han tog hans hat og gik  Presi il cappello di lui e se ne andò

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Il pronome possessivo può essere rafforzato aggiungendo ad esso l'aggettivo egen (eget, egne) (=

"proprio"):

hans egen have il suo (proprio) giardino (di lui) hendes egne bøger  i suoi propri libri (di lei)

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