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Morgan Stanley Investment Funds Global High Yield Bond Fund

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Academic year: 2022

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Morgan Stanley Investment Funds

Global High Yield Bond Fund

ANALISI DELLA PERFORMANCE

Nel mese terminato il 28 Febbraio 2022, le azioni di Classe A del comparto hanno realizzato un rendimento del -1,68% (al netto delle commissioni) , a fronte del -1,75% dell’indice di riferimento.

Il sottopeso del portafoglio nei rami wireless e altri settori finanziari è stato remunerativo. Anche il sottopeso nel settore bancario ha inciso positivamente sui rendimenti. Tali guadagni sono stati in parte compensati dalla selezione dei titoli nel settore della farmaceutica e dal posizionamento di sovrappeso nel settore dei beni strumentali, che hanno inciso negativamente. Nel corso del mese la sottoesposizione del portafoglio ai titoli di credito con rating BBB e B ha contribuito positivamente.

RASSEGNA DEL MERCATO

A febbraio la volatilità non ha accennato a placarsi. Il mese è cominciato con ulteriori riprove di un radicamento dell’inflazione e nuove svolte restrittive da parte delle banche centrali, che hanno portato a un generale aumento dei tassi; tuttavia, tale dinamica si è interrotta allorquando la situazione in Ucraina ha catalizzato l’attenzione. L’invasione russa ha destabilizzato tutte le classi di attivo su scala globale, gettando ombre su una ripresa economica post-pandemia non ancora conclusa. L’aumento iniziale dei tassi ha invertito rotta per via della fuga verso la qualità. Inoltre, i mercati hanno previsto che le banche centrali sarebbero diventate più caute nel rimuovere le politiche di stimolo. Al contempo, i timori relativi al Covid continuano ad attenuarsi grazie alla notevole diminuzione dei contagi in tutto il mondo.

Negli Stati Uniti, i rendimenti dei Treasury a 2, 10 e 30 anni sono saliti di 25 punti base (pb), 5 pb e 5 pb rispettivamente, causando un appiattimento della curva dei rendimenti. La pendenza della porzione 2-10 anni (rendimento dei titoli decennali meno

rendimento dei titoli biennali) ha terminato il mese a circa 39 pb. In Europa, i rendimenti dei Bund decennali sono saliti di 12 pb allo 0,14% e quelli del Regno Unito di 11 pb all’1,41%. Al di là dei tassi nominali, i tassi di pareggio sono complessivamente aumentati, in quanto i rendimenti nominali sono saliti mentre i titoli indicizzati all’inflazione hanno terminato il mese sostanzialmente invariati o in lieve ribasso.

L’inflazione è stata uno dei temi salienti del mese giacché i dati pubblicati in tutti i paesi avanzati hanno mostrato tassi elevati continuando a superare le attese. Negli Stati Uniti, l’indice generale dei prezzi al consumo (IPC) ha raggiunto il 7,5% su base annua, mentre l’indice IPC di fondo si è portato sul 6,0%. Anche l’indice dei prezzi alla produzione statunitense ha raggiunto un livello elevato e superiore alle stime, attestandosi al 9,7% (indice complessivo). In Europa il quadro è stato analogo, dato che l’IPC stimato per gennaio è stato pari al 5,1%, ben al disopra delle stime dei sondaggi (4,4% circa). Nel Regno Unito, l’IPC complessivo si è attestato al 5,5% su base annua, mentre quello di fondo ha raggiunto il 4,4%; entrambi hanno superato le stime dei sondaggi.

Sul fronte delle politiche delle banche centrali, malgrado la decisione di non modificare il proprio orientamento monetario né la dichiarazione di politica monetaria, in occasione della riunione di febbraio la Banca centrale europea (BCE) ha operato una svolta restrittiva. La presidente della BCE Lagarde ha definito probabile una rimodulazione dell’allentamento quantitativo in occasione della prossima riunione di marzo e non ha escluso la possibilità di un rialzo dei tassi nel 2022, un chiaro dietrofront rispetto alle sue precedenti dichiarazioni.

Nel Regno Unito, la Banca d’Inghilterra ha aumentato i tassi di riferimento di 25 pb allo 0,50% come previsto; tuttavia, quattro dei nove membri del comitato hanno spinto per un rialzo da 50 pb, denotando una spinta apertamente restrittiva.

Anche la banca centrale della Nuova Zelanda ha intrapreso un percorso restrittivo, innalzando il tasso di riferimento sulla liquidità (OCR) di 25 pb all’1,00%, segnalando ulteriori rialzi all’orizzonte e stimando un tasso OCR del 3,26% entro fine 2023.

 

Fonte: Morgan Stanley Investment Management Limited. Dati al 28 Febbraio 2022.

Fonte: Bloomberg L.P. Dati al 28 febbraio 2022. Un punto base = 0,01%.

Questo documento costituisce un commento e non costituisce un consiglio di investimento né una raccomandazione da investire. Il valore dell investimento può aumentare o diminuire. Consulenza indipendente dovrebbe essere richiesta prima di qualsiasi decisione di investire.

COMUNICAZIONE DI MARKETING | GLOBAL FIXED INCOME TEAM | COMMENTO MENSILE | 28 FEBBRAIO 2022

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High yield USA

Il mercato high yield è rimasto debole a febbraio. I timori legati ai livelli elevati di inflazione e le dichiarazioni via via più restrittive rilasciate dalla Federal Reserve statunitense hanno continuato a dominare il clima di fiducia. Nella seconda parte del mese, l’invasione russa dell’Ucraina ha iniettato ulteriore volatilità nel mercato, in quanto gli investitori hanno faticato a metabolizzare l’inizio della prima vera guerra in Europa in quasi 80 anni. In questo contesto estremamente volatile, il mercato high yield ha esibito una tenuta straordinaria.

L’indice Bloomberg U.S. Corporate High Yield ha chiuso in discesa di appena il -1,03% in un mese, come si è detto, fortemente volatile. Nel corso del mese, i rendimenti sono aumentati di 35 pb e gli spread si sono ampliati di 17 pb, chiudendo il periodo rispettivamente al 5,62% e a 359 pb. Quasi tutti i settori hanno chiuso in ribasso, sebbene le performance migliori siano giunte da raffinazione (+1,20%), tempo libero (+0,74%) e servizi per giacimenti petroliferi (+0,24%). I fanalini di coda sono stati wireless (-4,57%), banche (-2,59%) ed edilizia residenziale (-2,35%).

La varie fasce di rating hanno generato performance disomogenee nel mese. Le obbligazioni a singola B hanno conseguito un rendimento dello 0,80%, seguite da quella a tripla C (-0,83%). Le emissioni BB hanno sottoperformato rendendo il -1,21%.

A livello tecnico, a febbraio l’equilibrio domanda/offerta è stato scarso nonostante l’assenza di emissioni sul mercato primario. I volumi mensili sono nettamente diminuiti, passando dai 24,2 miliardi di gennaio ai soli USD 9,3 miliardi a febbraio, il minimo da quasi due anni. Per quanto riguarda la destinazione dei proventi, i finanziamenti per operazioni di acquisizione sono fortemente aumentati, passando dal 14% di gennaio al 44% di febbraio. L’attività di rifinanziamento è scesa ad appena il 38% delle emissioni. Le emissioni di qualità inferiore sono invece salite al 48%. Secondo le stime preliminari di Lipper, i fondi high yield retail statunitensi hanno registrato deflussi netti di USD 8,1 miliardi, portando i deflussi netti da inizio anno a USD 18,9 miliardi.

A febbraio si è verificato un episodio di insolvenza tra gli emittenti high yield. Secondo J.P. Morgan, il tasso d’insolvenza degli ultimi 12 mesi è rimasto invariato allo 0,24%. Anche considerando gli scambi di crediti deteriorati, il tasso di default è rimasto stabile sul minimo storico dello 0,32%.

High yield europeo

A febbraio i differenziali dei titoli high yield europei si sono ampliati di 78 pb, da +354 pb a +432 pb, raggiungendo un livello che non si vedeva dall’autunno del 2020. Gli asset rischiosi hanno continuato a perdere terreno, con le azioni in calo e la volatilità azionaria su livelli elevati (e il VIX in salita di 5 punti a quota 30), mentre i rendimenti privi di rischio hanno continuato ad aumentare.

I rischi macro e geopolitici hanno pesato sul clima di fiducia, culminando nell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia avvenuta il 24 febbraio. Tra le altre notizie macroeconomiche che hanno inciso sui mercati figurano le sorprese al rialzo dei dati globali

sull’inflazione, l’orientamento restrittivo delle dichiarazioni rilasciate dalle banche centrali, a favore di un rialzo dei tassi a marzo negli Stati Uniti, e, nel caso della BCE, l’indicazione che i rialzi dei tassi quest’anno non sono più una possibilità remota, nonché l’ulteriore allentamento delle restrizioni legato alla variante Omicron.

Febbraio è stato un mese poco prolifico per il mercato high yield europeo a causa della maggiore volatilità e della debolezza del mercato. Cinque emittenti hanno collocato titoli per poco meno di EUR 3 miliardi, e quattro di questi sono stati emessi nei primi giorni di febbraio. Abbiamo mantenuto il nostro approccio rigoroso decidendo di non partecipare a nessuna di tali emissioni in quanto continuiamo a rimanere altamente selettivi. Nel corso del mese non vi sono state insolvenze; il tasso di default è sceso allo 0,42%

dallo 0,90% di inizio anno.

ATTIVITÀ DEL PORTAFOGLIO

Siamo sempre più selettivi nei confronti di nuove emissioni, poiché il mercato primario rimane aperto e gli emittenti più deboli tentano di collocare emissioni. Continuiamo a liquidare le obbligazioni BB a più lunga duration e confermiamo il sovrappeso nelle fasce di rating B e CCC che, a nostro avviso, offrono un rendimento corretto per il rischio migliore alla luce del contesto economico.

STRATEGIA E PROSPETTIVE

Con l’avvicinarsi del 2022, il nostro scenario di base prevede una continuazione del contesto caratterizzato da una crescita favorevole, da un miglioramento dei fondamentali societari, da un rischio creditizio relativamente modesto e da valutazioni che – benché non convenienti al momento – appaiono appropriate. Visti il miglioramento dei fondamentali, la diminuzione dei tassi d’insolvenza e il buon andamento degli utili, riteniamo che il credito high yield possa ancora conseguire buone performance malgrado gli spread siano vicini ai minimi storici. Di fatto, riteniamo che questo segmento beneficerà del miglioramento delle dinamiche e che le allocazioni obbligazionarie debbano continuare a prediligere attivi ciclici a scapito delle emissioni di elevata qualità altamente sensibili ai tassi d’interesse. Di conseguenza, a nostro avviso le obbligazioni high yield rimangono tra le opzioni d’investimento più interessanti all’interno del mercato obbligazionario e crediamo che un paniere attivamente gestito di obbligazioni ad alto rendimento possa rappresentare una valida componente all’interno del portafoglio complessivo di un cliente.

Guardando avanti, tuttavia, i rendimenti potrebbero essere più idiosincratici e la creazione di alfa dipenderà dalla selezione dei titoli e dal valore relativo, contrariamente alle pressioni al ribasso generalizzate esercitate dai fattori tecnici di mercato. Di conseguenza, riteniamo che i gestori attivi siano destinati a sovraperformare, che i titoli high yield di qualità inferiore faranno meglio di quelli con rating più elevati e che gli emittenti di minori dimensioni supereranno probabilmente quelli più grandi.

Fonte: Bloomberg L.P. Dati al 28 febbraio 2022. Un punto base = 0,01%.

Fonte: J.P. Morgan. Dati al 28 febbraio 2022

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Infine, alla luce dell’aumento dei cosiddetti “angeli caduti” nel 2020, questa classe di attivo ha registrato un miglioramento del profilo qualitativo di lungo termine, soprattutto dall’inizio della pandemia. La percentuale dei crediti con rating BB è pari a circa il 55%, a fronte di valori medi intorno al 45%. Pertanto, non è irragionevole pensare che i differenziali possano raggiungere i minimi storici di 238 pb toccati a maggio 2007 e scambiare su quei livelli. Considerando tale possibilità, riteniamo che investire nell’high yield offra indubbi vantaggi.

Ci aspettiamo ondate intermittenti di volatilità sotto la spinta contrapposta di diversi catalizzatori, tra cui l’evoluzione delle politiche monetarie delle banche centrali e le mutazioni attuali e future del Covid. Tuttavia, l’high yield si è dimostrato resiliente e, salvo un imprevisto cambiamento della traiettoria della ripresa economica globale, prevediamo che rimanga tale anche nel 2022. È probabile che la domanda proveniente dagli investitori istituzionali statunitensi e globali fornisca un importante sostegno dopo le fasi di debolezza, dato che molti investitori orientati al lungo termine potrebbero vedere le ondate di volatilità come opportunità d’acquisto.

Per ulteriori informazioni, rivolgersi a Morgan Stanley Investment Management.

 

DATI DEL FONDO Lancio fondo 18 Novembre 2011

Valuta base Dollaro USA

Indice

Bloomberg Global High Yield - Corporate Index

Rendimenti nell'Anno solare (%)

La performance passata non è un indicatore affidabile dei risultati futuri.

DA INIZIO

ANNO 2021 2020 2019 2018 2017 2016 2015 2014 2013 2012

Azioni di Classe A -3,98 2,80 4,70 12,73 -5,06 9,23 12,12 -3,19 -2,51 13,36 19,70

Bloomberg Global High Yield - Corporate Index -4,41 1,97 8,16 13,42 -3,47 10,29 13,99 -4,94 0,20 8,44 18,91 Tutti i dati di performance sono calcolati in base al valore del patrimonio netto (NAV), al netto delle spese, e non comprendono le commissioni e gli oneri relativi all’emissione e al rimborso delle quote. Tutti i dati relativi alle performance e agli indici sono tratti da Morgan Stanley Investment Management. Per i dati di performance più recenti delle altre classi di azioni del fondo, consultare il sito www.morganstanley.com/im.

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Classe di azioni A Profilo di rischio e rendimento

Le classi di rischio e di rendimento indicate sono basate su dati storici.

I dati storici sono solo un riferimento e non possono essere un indicatore affidabile di quanto avverrà in futuro.

Come tale, la presente classe potrà cambiare in futuro.

Più alta è la classe, maggiore sarà il rendimento potenziale, ma anche il rischio di perdere l'investimento. La Classe 1 non indica un investimento privo di rischi.

Il comparto rientra in questa categoria perché investe in titoli a reddito fisso. e il rendimento simulato e/o realizzato del comparto storicamente ha evidenziato un medio livello di oscillazioni al rialzo e al ribasso.

Il comparto può risentire delle fluttuazioni dei tassi di cambio tra la propria valuta e le divise degli investimenti che effettua.

La presente classificazione non tiene conto di altri fattori di rischio che dovrebbero essere considerati prima

dell'investimento. Essi comprendono:

Il valore delle obbligazioni tende a diminuire in caso di aumento dei tassi d'interesse e viceversa.

Il valore degli strumenti finanziari derivati è estremamente sensibile e questo potrebbe dar luogo a perdite superiori al capitale investito dal Comparto.

Gli emittenti potrebbero non essere in grado di rimborsare i loro debiti; in questo caso il valore del Suo investimento diminuirebbe. Il rischio sarà maggiore laddove il fondo investa in un'obbligazione avente un rating di credito minore.

Il comparto si affida ad altri soggetti ai fini dell'adempimento di determinati servizi, investimenti o transazioni. Se tali soggetti diventassero insolventi, potrebbero esporre il comparto a perdite finanziarie.

I fattori di sostenibilità possono comportare rischi per gli investimenti, ad esempio: influenza sul valore degli attivi, aumento dei costi operativi.

Il numero di acquirenti o venditori potrebbe essere insufficiente e questo potrebbe ripercuotersi sulla capacità del comparto di acquistare o vendere titoli.

Gli investimenti in titoli del reddito fisso effettuati tramite il mercato interbancario obbligazionario cinese possono inoltre comportare rischi aggiuntivi, come ad esempio il rischio di controparte e di liquidità.

I mercati emergenti comportano maggiori rischi

d'investimento, in quanto i sistemi politici, giuridici e operativi potrebbero essere meno avanzati di quelli dei mercati sviluppati.

La performance passata non è un indicatore affidabile dei risultati futuri.I rendimenti possono aumentare o diminuire per effetto delle oscillazioni valutarie. Il valore degli

investimenti e i proventi da essi derivanti possono aumentare come diminuire e gli investitori possono perdere la totalità o una quota consistente del capitale investito.

Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivato possono variare e non è possibile garantire che il Fondo realizzi i suoi obiettivi d'investimento.

Il patrimonio può essere investito in valute diverse e pertanto i movimenti dei tassi di cambio possono influire sul valore delle posizioni assunte. Inoltre, il valore degli investimenti può risentire delle fluttuazioni dei tassi di cambio tra la valuta di riferimento dell'investitore e la valuta di riferimento degli investimenti.

Per l’informativa completa sui rischi si rimanda al Prospetto.

Tutti i dati sono al 28 Febbraio 2022 e soggetti a modifiche giornaliere.

La presente comunicazione ha carattere promozionale. Prima di richiedere la sottoscrizione di azioni del Comparto, gli investitori sono invitati a prendere visione dell’ultima versione del Prospetto informativo, del Documento contenente informazioni chiave per gli investitori (“KIID”), disponibile in inglese e nella lingua ufficiale della propria giurisdizione su

morganstanleyinvestmentfunds.com o richiedibile a titolo gratuito presso la Sede legale di Morgan Stanley Investment Funds all’indirizzo European Bank and Business Centre, 6B route de Trèves, L-2633 Senningerberg, R.C.S. Lussemburgo B 29 192. Una sintesi dei diritti degli investitori è disponibile in lingua inglese sullo stesso sito web.

Se la società di gestione del Comparto in questione decide di risolvere l’accordo di commercializzazione del Comparto in un paese del SEE in cui esso è registrato per la vendita, lo farà nel rispetto delle norme OICVM applicabili.

INFORMAZIONI SULL’INDICE

L’Indice Bloomberg Global High Yield- Corporate è un indicatore multivaluta del mercato del debito societario high yield globale.

"Bloomberg®" e l'Indice/Indici Bloomberg utilizzati sono marchi di servizio di Bloomberg Finance L.P. e delle sue affiliate e sono stati concessi in licenza per l'uso per determinati scopi da Morgan Stanley Investment Management (MSIM). Bloomberg non è affiliata a MSIM, non approva, promuove approva, esamina recensisca o raccomanda alcun prodotto e non

garantisce la tempestività, l'accuratezza o la completezza di qualsiasi dato o informazione relativa a qualsiasi prodotto.

L’indice Bloomberg U.S. Corporate High Yield misura il mercato statunitense delle obbligazioni societarie non- investment grade a tasso fisso denominate in dollari e fiscalmente imponibili. I titoli sono classificati high yield se il rating medio di Moody’s, Fitch e S&P è pari o inferiore a Ba1/BB+/ BB+. L’indice non comprende le obbligazioni dei Mercati Emergenti.

Volatility Index (Vix) è il simbolo ticker per il Chicago Board Options Exchange Market Volatility Index, un indicatore diffuso della volatilità implicita delle opzioni dell’indice S&P 500.

Rappresenta una misura dell’aspettativa di volatilità del mercato azionario sul successivo periodo di 30 giorni. L’indice VIX è quotato in punti percentuali e riproduce

approssimativamente l’andamento atteso dell’indice S&P 500 nei successivi 30 giorni, che viene poi annualizzato.

DISTRIBUZIONE

Il presente documento è destinato e sarà distribuito solo ai soggetti residenti nelle giurisdizioni in cui la sua distribuzione o disponibilità non sia vietata dalle leggi e normative vigenti. In particolare, le Azioni non sono autorizzate alla distribuzione a soggetti statunitensi.

Irlanda: MSIM Fund Management (Ireland) Limited. Sede legale: The Observatory, 7-11 Sir John Rogerson’s Quay, Dublin

Rischio più basso Rischio maggiore

Rendimenti

potenzialmente minori Rendimenti

potenzialmente maggiori

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2, D02 VC42, Irlanda. Società registrata in Irlanda come private company limited by shares con il numero 616661. MSIM Fund Management (Ireland) Limited è autorizzata e regolamentata dalla Banca Centrale d’Irlanda. Regno Unito – Morgan Stanley Investment Management Limited è autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority. Registrata in Inghilterra.

Registrazione n. 1981121. Sede legale: 25 Cabot Square, Canary Wharf, Londra E14 4QA, autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority. Dubai: Morgan Stanley Investment Management Limited (rappresentanza, Unit Precinct 3-7th Floor- Unit 701 and 702, Level 7, Gate Precinct Building 3, Dubai International Financial Centre, Dubai, 506501, Emirati Arabi Uniti.

Telefono: +97 (0)14 709 7158). Germania: MSIM Fund Management (Ireland) Limited Niederlassung Deutschland, Grosse Gallusstrasse 18, 60312 Francoforte sul Meno, Germania (Gattung: Zweigniederlassung (FDI) gem. § 53b KWG). Italia:

MSIM Fund Management (Ireland) Limited, Milan Branch (Sede Secondaria di Milano) è una filiale di MSIM Fund Management (Irlanda) Limited, una società registrata in Irlanda, regolamentata dalla Central Bank of Ireland con sede legale in The Observatory, 7-11 Sir John Rogerson's Quay, Dublin 2, D02 VC42, Irlanda. MSIM Fund Management (Irlanda) Limited Milan Branch (Sede

Secondaria di Milano) con sede in Palazzo Serbelloni, Corso Venezia 16, 20121 Milano, Italia, registrata in Italia con numero di società e P. IVA 11488280964. Paesi Bassi: MSIM Fund Management (Ireland) Limited, Rembrandt Tower, 11th Floor Amstelplein 1 1096HA, Paesi Bassi. Telefono: +31 2-0462-1300.

Morgan Stanley Investment Management è una filiale di MSIM Fund Management (Ireland) Limited. MSIM Fund Management (Ireland) Limited è autorizzata e regolamentata dalla Banca Centrale d’Irlanda. Francia: MSIM Fund Management (Irlanda) Limited, Paris Branch (Sede Secondaria di Parigi) è una società registrata in Irlanda, regolamentata dalla Central Bank of Ireland e con sede legale in The Observatory, 7-11 Sir John Rogerson's Quay, Dublin 2, D02 VC42, Irlanda. MSIM Fund Management (Irlanda) Limited, Paris Branch (Sede Secondaria di Parigi) con sede legale in 61 rue Monceau 75008 Parigi, Francia, è registrata in Francia con numero di società 890 071 863 RCS. Spagna:

MSIM Fund Management (Irlanda) Limited, Sucursal en España (Sede Secondaria per la Spagna) è una società registrata in Irlanda, regolamentata dalla Central Bank of Ireland e con sede legale in The Observatory, 7-11 Sir John Rogerson's Quay, Dublin 2, D02 VC42, Irlanda. MSIM Fund Management (Ireland) Limited, Sucursal en España con sede in Calle Serrano 55, 28006, Madrid, Spagna, è registrata in Spagna con codice di

identificazione fiscale W0058820B. Svizzera: Morgan Stanley &

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Australia: La presente pubblicazione è diffusa in Australia da Morgan Stanley Investment Management (Australia) Pty Limited ACN: 122040037, AFSL No. 314182, che si assume la responsabilità dei relativi contenuti. Questa pubblicazione e l’accesso alla stessa sono destinati unicamente ai “wholesale client” conformemente alla definizione dell’Australian Corporations Act. Hong Kong: Il presente documento è stato pubblicato da Morgan Stanley Asia Limited per essere utilizzato a Hong Kong e reso disponibile esclusivamente a “professional investors” (investitori professionali) ai sensi delle definizioni contenute nella Securities and Futures Ordinance (Cap 571). Il contenuto del presente documento non è stato verificato o approvato da alcuna autorità di vigilanza, ivi compresa la Securities and Futures Commission di Hong Kong. Di

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EMEA – La presente comunicazione di marketing è stata pubblicata da MSIM Fund Management (Ireland) Limited.

MSIM Fund Management (Ireland) Limited è autorizzata e regolamentata dalla Banca Centrale d’Irlanda. MSIM Fund Management (Ireland) Limited è una private company limited by shares di diritto irlandese, registrata con il numero 616661 e con sede legale in The Observatory, 7-11 Sir John Rogerson’s Quay, Dublin 2, D02 VC42, Irlanda.

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semestrale e ulteriori informazioni possono essere ottenute dal rappresentante in Svizzera. Il rappresentante in Svizzera è Carnegie Fund Services S.A., 11, rue du Général-Dufour, 1204

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Ginevra. L’agente pagatore in Svizzera è Banque Cantonale de Genève, 17, quai de l’Ile, 1204 Ginevra. Il documento è stato redatto a solo scopo informativo e non è da intendersi come una raccomandazione o un’offerta per l’acquisto o la vendita di valori mobiliari o l’adozione di una qualsiasi strategia d’investimento.

Le tesi e i giudizi espressi sono quelli del team di gestione del portafoglio alla data di redazione/di questa presentazione e possono variare in qualsiasi momento a causa di cambiamenti delle condizioni di mercato, economiche o di altra natura, e potrebbero non realizzarsi. Questi commenti non sono rappresentativi dei giudizi e delle opinioni dell’azienda nel suo complesso. Le posizioni e ponderazioni geografiche e

settoriali/regionali sono soggette a variazioni giornaliere. Tutte le informazioni vengono fornite unicamente a scopi informativi. Da non intendersi come raccomandazione all’acquisto o alla vendita di valori mobiliari nei settori e nelle regioni sopra indicati. Tutte le informazioni concernenti i rendimenti attesi e le prospettive di mercato si basano sui risultati della ricerca, delle analisi e delle opinioni del team di gestione. Tali conclusioni sono di natura speculativa e non solo potrebbero non realizzarsi, ma non intendono prevedere il risultato futuro di alcun investimento specifico di Morgan Stanley Investment Management. La performance passata non è garanzia di risultati futuri.

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determinare una variazione eccessiva, sia in senso positivo che negativo, nel valore di quell’investimento e, di conseguenza, nel valore del Comparto.

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