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Le Proposte della Uilca per la Conferenza di Organizzazione

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Academic year: 2022

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Le Proposte della Uilca per la Conferenza di

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• Premessa

La Conferenza di Organizzazione che si celebra a gennaio 2013 si propone di individuare messaggi e proposte per costruire un sindacato pronto a intercettare i cambiamenti politici e sociali, con le inevitabili ricadute nei settori di riferimento, rispetto alle quali dovrà attrezzarsi per poter rispondere in modo adeguato alle mutate esigenze e ai differenti bisogni della collettività (lavoratori e società).

Questo obiettivo deve quindi coinvolgere in primo luogo il Quadro Sindacale della Uilca, per il quale riveste una grande importanza, alla luce in particolare della sua rilevanza in termini strategici e prospettici.

Si tratta di un intendimento ambizioso e di grande portata, stimolato e avviato dalla struttura confederale, che, per sostenere con maggiore forza i processi in atto, per la prima volta ha fatto precedere la propria Conferenza d’Organizzazione rispetto a quella delle categorie e delle Unioni regionali, favorendo inoltre la condivisione di linee comuni adottate da tutte le strutture orizzontali e verticali della Uil.

Anche la categoria del credito, esattorie e assicurazioni è pertanto chiamata a dare un grande contributo a un dibattito che ha visto i Quadri della Uil attivarsi e partecipare con entusiasmo e spirito costruttivo nelle fasi preparatorie e in quelle assembleari.

In tal senso per la Uilca la Conferenza di Organizzazione rappresenta anche un momento in cui può essere ribadita con gli interventi che la caratterizzeranno la grande attenzione che le categorie di riferimento, ogni giorno di più, riescono ad attrarre dal livello Confederale.

La nostra Conferenza d’Organizzazione si svolge in un momento particolarmente difficile per le categorie che rappresentiamo: la crisi economica, la crisi della finanzia predatoria, le continue ristrutturazioni aziendali, l’assillo della ricerca di abbassare “a tutti i costi il costo del lavoro”, la volontà di ridurre al minimo l’occupazione sono solo alcuni degli aspetti del problema. Se a ciò assommiamo gli elevatissimi compensi del top management nel settore bancario ed assicurativo senza che si intravedano all’orizzonte nuove idee manageriali, il quadro di riferimento è fosco e preoccupante.

L’unica nota di positività deriva dalla forte crescita politica e organizzativa della Uilca nel suo complesso.

Nel settore del credito e delle assicurazioni abbiamo toccato il massimo degli iscritti da quando esiste la nostra Organizzazione, nel comparto esattoriale siamo ancora la prima sigla, nonostante il notevole calo degli addetti in quel settore.

Il merito di questo risultato (certificato dalle nostre Associazioni imprenditoriali di riferimento) è ascrivibile al nostro quadro sindacale che è stato in grado di fornire risposte, vicinanza ai lavoratori.

Un sindacato, la Uilca, capace di attrarre nuovi iscritti, nuovi quadri, anche da altre Organizzazioni sindacali, che hanno apprezzato la coerenza della nostra linea politica, laica, riformista, propositiva e concertativa.

Questo grande momento di salute della nostra Organizzazione, sia sotto l’aspetto politico e organizzativo deve imporci, però, riflessioni, proposte innovative, rimodulazioni organizzative, per consentire una crescita ancora più forte ed equilibrata nei vari territori.

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• ISCRITTI UILCA

Prima di passare alle proposte organizzative crediamo sia necessario fotografare la situazione dei settori di riferimento della Uilca, a partire dalla composizione dei tesserati.

Le percentuali sopra riportate sono quelle congressuali. Va precisato che recentemente il comparto assicurativo ha superato in numero di iscritti quello esattoriale.

Suddivisione in percentuale per inquadramento iscritti Uilca

Inquadramento Iscritti Uilca

Dirigenti 0,02%

Quadri Direttivi (compresi Funzionari Assicurativi) 30,40%

Aree Professionali 69,58%

Età media

Inquadramento Maschi + Femmine Maschi Femmine

Dirigenti 50,2 50,5 47,4

Quadri Direttivi 46,7 47,4 45,1

Aree Professionali 40,9 42,1 39,8

TOTALE età media 43,4 44,9 41,3

I dati statistici dei nostri iscritti sono in linea con quanto indicato da Abi nelle sue relazioni annuali e dimostrano un equilibrio fra le categorie, l’età e il sesso.

In riferimento al dato medio degli iscritti della Uil, quelli Uilca appartengono alla fascia alta in quanto a titolo di studio e livelli professionali.

Di tenore diverso, rispetto a molte categorie della Uil, è la presenza dei Quadri femminili nella nostra Organizzazione. Fra i quadri sindacali Uilca il 65% sono uomini e il 35%

donne. La percentuale degli incarichi sindacali apicali è suddiviso tra un 70% di uomini e 30% di donne. Tutto ciò senza quote, né percorsi privilegiati.

Ma della questione femminile e di come meglio monitorare i dati dei nostri iscritti e dei nostri Quadri Sindacali ne parleremo nei capitoli successivi.

SETTORE BANCARIO       37.671 85,70%

SETTORE ESATTORIALE       3.429 7,80%

SETTORE ASSICURATIVO       2.857 6,50%

TOTALI       43.957 100,00%

ISCRITTI UILCA % COMPOSIZIONE

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• PRESENZA QUADRI UILCA IN UIL

Da alcuni anni la nostra presenza nella Uil e nelle Camere Sindacali e nelle Unioni Regionali è certamente cresciuta.

Le presenze Uilca nelle strutture confederali, però, come si evince dalla sottostante tabella, sono ancora insufficienti.

1. N.1 Segretario Confederale;

2. nr. 4 Segretari Regionali in Liguria, Toscana, Sicilia e Lazio (guarda caso 4 donne!!!!);

3. nr. 2 Segretari Camerali (Cremona e Parma);

4. nr. 1 Tesoriere (Trieste);

5. nr. 5 funzionari distaccati presso la Uil (di cui 1 pensionato);

6. esistono poi componenti delle segreterie provinciali Uil che non ci sono stati segnalati.

E’ evidente quindi una sottoutilizzazione dei nostri Quadri nelle strutture Uil, a favore delle categorie che hanno più tessere, nonostante, come riportato precedentemente, la Uilca possa vantare, dal punto di vista della esperienza politica, formazione scolastica, livelli professionali, oltre ad un’elevata presenza femminile, dati pari se non superiori alle altre categorie che compongono la nostra Confederazione.

Non dobbiamo poi dimenticare che la Uilca non è rappresentata a livello nazionale nelle varie commissioni (statuto, servizi, ecc.) e che la storica assenza dalla UIL Pensionati e dall’Ital è diventata sempre più rilevante.

Alla luce di questi aspetti i corsi di formazione nati dalla collaborazione con ITAL ed effettuati da nostri Quadri di base, assieme alla firma di un protocollo di intesa con il nostro Patronato per sviluppare la collaborazione reciproca rappresenta un primo, ma importante, passo in avanti.

Alla stessa stregua la collaborazione con la Uil Pensionati attraverso la pubblicazione del libro a cura dell’Ufficio Studi UILCA, sull’educazione finanziaria può essere un ottimo trampolino di lancio per colmare un gap elevatissimo di nostra presenza.

Queste iniziative nazionali dovranno però trovare applicazioni anche a livello periferico affinché possa crescere la nostra presenza sia in termini politici che di presenza come funzionari o sindacalisti.

Inoltre alla proposta di riduzione della numerosità dei componenti gli organismi UILCA che presenteremo nei capitoli successivi dovrà corrispondere il rafforzamento della nostra presenza nelle Camere Sindacali e nelle Unioni Regionali.

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• DATI ORGANIZZATIVI UILCA

Dopo i dati relativi agli iscritti passiamo a una disamina relativa alle nostre strutture. Come è composta la Uilca? Queste tabelle renderanno più chiara la lettura del documento organizzativo Uilca.

Iscritti 3 comparti n. Province

fino a 100  33  31,4 

da 101 a 200  29  27,6 

da 201 a 300  14  13,3 

da 301 a 400  6,7 

da 401 a 500  11  10,5 

da 501 a 1000  5,7 

da 1001 a 2000  1,9 

da 2001 a 3000  1,0 

oltre 3001  1,9 

Tot. N Prov.  105  100,0 

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I dati tengono conto della somma degli iscritti del credito, delle assicurazioni e delle esattorie.

Balza subito agli occhi che il 59% delle nostre strutture provinciali sono sotto i 200 iscritti e che sotto i 500 iscritti c’è l’89% delle strutture provinciali.

Un dato che deve indurre ad un'attenta riflessione per la Uilca del futuro.

Questi, invece, sono i dati delle Regioni.

Iscritti 3 comparti n. Regioni

fino a 200  10,0 

da 201 a 500  15,0 

da 501 a 1000  30,0 

da 1001 a 2000  15,0 

da 2001 a 3000  5,0 

oltre 3001  25,0 

Tot. N Regioni  20  100,0 

Il dato relativo alle Regioni appare più equilibrato, con il 25% delle strutture con meno di 500 iscritti e il 30% delle Segreterie Regionali con oltre 2.000 iscritti.

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• PERCORSO DI AVVICINAMENTO ALLA CONFERENZA D’ORGANIZZAZIONE

Una prima stesura di questo documento è stata portata alla discussione e all'approvazione della Segreteria Nazionale. Successivamente il documento è stato illustrato alla Commissione Organizzativa, che, oltre a una discussione di merito, ha cominciato a evidenziare i punti di modifica dello Statuto e del Regolamento di Attuazione.

Gli aspetti salienti sono inoltre stati illustrati nella Conferenza d’Organizzazione della Uil a Bellaria negli interventi del segretario generale Massimo Masi e del segretario organizzativo Luigi Mastrosanti.

Le proposte sono state poi portate a conoscenza dei componenti della Direzione Nazionale Uilca, che ne hanno dibattuto e arricchito il contenuto contribuendo alla proposta finale.

La presente stesura del documento sarà illustrata e sottoposta ad approvazione dei direttivi/attivi regionali che verranno convocati nei mesi di novembre, dicembre e gennaio in preparazione della Conferenza Nazionale Uilca.

• DEMOCRAZIA ELETTIVA, RSU, COMPOSIZIONE ORGANISMI NAZIONALI, MANDATI ELETTIVI

Avremmo voluto che il dibattito sulla democrazia elettiva, delle modalità di voto, avesse anche nelle proposte della Uil un ampio risalto. Purtroppo si è scelto di non affrontarlo, preferendo la sistemazione delle strutture.

Abbiamo sempre ritenuto che l’espressione del voto, sia segreto che palese, rappresenti il momento più alto di democrazia.

Riproponiamo quindi che almeno l’elezione del segretario Rsa avvenga in un’assemblea aperta a tutti, anche ai non iscritti, i quali, pur non potendo votare, potranno vivere un importante momento di partecipazione e sentirsi protagonisti della vita sindacale della nostra Rsa.

In proposito deve essere chiaro l'intento di rivalutare il ruolo delle Rsa (non in antitesi alle Rsu), anche se l’obiettivo della Uil, sul quale concordiamo pienamente, sono le Rappresentanze Sindacali Unitarie.

Nei prossimi mesi inizieremo una campagna di informazione per portare il dibattito sulla rappresentanza anche fra i lavoratori.

Cambiare per cambiare non serve, ma se non cambiamo corriamo il rischio di essere travolti dall’antipolitica, dal populismo e dal qualunquismo.

E la rappresentatività e la partecipazione diventano basilari per un sindacato che vuol essere rappresentativo.

Già nella relazione del segretario generale Massimo Masi durante la Direzione Nazionale di Rimini si pose, in anticipo sui tempi, un forte richiamo alla rappresentanza e in particolare sulle Rsu e sulle votazioni fra i lavoratori, che premiano, salvo rarissime eccezioni, i candidati della nostra Organizzazione.

L’impegno e la presenza dei nostri Quadri non è in discussione, basta per tutti citare la professionalità, il senso del dovere e di responsabilità con cui tutti i componenti della nostra sigla hanno partecipato alle difficili assemblee per il rinnovo del Contratto Nazionale.

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In ogni caso occorre trovare nuove forme di rappresentanza, nella consapevolezza che quando si parla di rappresentanza, di voto, delle Rsu, delle assemblee dei lavoratori e degli iscritti per ratificare gli accordi, deve essere chiaro che non si deve trattare di parole di circostanza. Queste norme e queste logiche vanno attuate senza se e senza ma, anche con la certezza che la rappresentanza della Uilca non verrà mai meno.

Non è un caso che le Rsu non sono volute, anzi vengono osteggiate dalle sigle maggiori, sia nel settore del credito che delle assicurazioni. E se ciò è vero, un motivo c'è: il forte e concreto timore di perdere potere.

Per quanto riguarda l'elezione dei Quadri Sindacali negli organismi nazionali, per il futuro, occorrerà ben valutare se l’attuale modalità di costruzione del Comitato Centrale (che cambierà nome), ripartito proporzionalmente e proposto al voto del Congresso Nazionale sulla base dei nominativi suggeriti dai Segretari Generali regionali, sia ancora attuale.

Su questo punto si formulano due proposte:

1) Sottoporre le candidature all’esame di una Commissione Elettorale con reali poteri di intervento. Commissione che possa valutare le liste, proporre il riesame dei nominativi inseriti, emendare le liste in caso di evidenti e manifeste anomalie od omissioni di nominativi che abbiano un particolare rilievo nel nostro sindacato.

(A titolo di esempio: attualmente il Segretario Generale della Regione A potrebbe, per vari motivi, non candidare nel Comitato Centrale il Responsabile del Coordinamento B e mancando questa indicazione, conseguentemente, impedirne anche l’ingresso nella Direzione Nazionale).

Inoltre la Commissione Elettorale potrebbe valutare ed esercitare un controllo su altri equilibri, in particolare se la presenza femminile non raggiungesse determinate percentuali o presenze, o preservando una congrua rappresentanza dei tre comparti.

2) Far votare i nominativi dei candidati al Comitato Centrale, che saranno inseriti nella proposta di voto al Congresso Nazionale, nell’ambito dei lavori del Congresso Regionale. A differenza della soluzione precedente, che concentra al livello nazionale i poteri di intervento, questa seconda proposta, avocando al livello regionale il momento di valutazione e approvazione assembleare, rafforza il ruolo dei Congressi Regionali, inserendosi pienamente nella scelta del regionalismo intrapresa dalla UILCA col Congresso di Montesilvano del 2006.

Saranno valutate le proposte che emergeranno dal dibattito, fermo restando che questa Segreteria Nazionale non intende percorrere la strada individuata da alcune categorie, con la costituzione del

“listino del Segretario Generale”, dove gli esclusi o gli “amici” potrebbero trovare riparo.

Anche per quanto riguarda la composizione della Direzione Nazionale, come nel caso del Comitato Centrale, si ripropone la scelta del metodo di elezione. Attualmente ad esempio la componente credito della Direzione Nazionale è costituita dai 20 Segretari Generali regionali e da 20 responsabili dei Gruppi e Coordinamenti con un collegamento “politico” alla proporzionalità della Regione di appartenenza.

Al prossimo Congresso, con la riduzione degli organismi (si veda capitoli successivi), il mutato equilibrio fra le regioni (forte crescita di alcune, calo di altre), l’aumentare dei Gruppi che hanno nella Uilca oltre 300 iscritti (nel settore credito) si imporranno nuove scelte.

La Segreteria Nazionale non propone una propria soluzione, sperando di favorire un confronto aperto e non condizionato, tuttavia nel corso dello svolgimento dei direttivi/attivi regionali raccoglierà indicazioni che saranno integrati al presente documento nel suo percorso verso la Conferenza di Organizzazione.

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Fermo restando che, nel concordare con l’indicazione della Uil di costituire Segreterie più snelle, Esecutivi a cui demandare compiti, e poiché riteniamo che possa aiutare a limitarne il numero dei componenti, la Direzione Nazionale dovrà essere costruita inserendo comunque nella stessa i leader regionali e dei Gruppi senza più paracaduti regionalistici.

Inoltre nel corso dei confronti è emersa la proposta di trasformare l’Assemblea Nazionale in un Assemblea dei Delegati dei Gruppi (bancari e assicurativi), che diventerebbe il luogo deputato ad affrontare tematiche contrattuali generali. Infatti attualmente l’Assemblea è composta in modo proporzionale al numero degli iscritti a livello regionale e costituita per “accontentare i non eletti” nel Comitato Centrale anche ai fini della fruizione delle cedole nazionali, modello che non è più attuale, soprattutto per le note limitazioni nelle segnalazioni cedolari.

Andranno inoltre uniformate le modalità di elezione/scelta/nomina dei Quadri Sindacali nei vari comparti che compongono la UILCA. Anche in questo caso una Commissione Elettorale con forti poteri potrebbe svolgere la funzione di stanza di compensazione di fronte a eventuali forzature a livello periferico.

• VALORIZZARE LE PRESENZE NEI LUOGHI DI LAVORO

In merito alla necessità di valorizzare le strutture di base (Rsa e in futuro Rsu) abbiamo già detto nel capitolo precedente.

E’ necessario, quindi, che al momento della costituzione dei Direttivi territoriali si tenga più conto delle diverse realtà aziendali, rispetto al numero o al peso degli iscritti di una specifica banca o assicurazione.

In questa maniera si aiuterà il territorio nella crescita delle rappresentanze al proprio interno.

La maggiore formazione delle Rsa (future Rsu) con corsi di vario livello, la possibilità anche di corsi sui servizi Uil, sfruttando anche le opportunità offerte da FBA, sono elementi prioritari nella crescita e valorizzazione dei nostri Quadri Sindacali nei luoghi di lavoro. Vengono riproposti anche corsi di livello superiore per i Quadri apicali della nostra Organizzazione.

In proposito saranno importanti anche soluzioni che vadano oltre la formazione tecnica, ma siano orientate a diffondere e valorizzare i principi base della Uilca e le linee politiche ed etiche di riferimento.

• RAFFORZARE L’INSERIMENTO NEL TERRITORIO

Il rafforzamento della presenza Uilca sul territorio e nei luoghi di lavoro va affrontato in primo luogo sotto il profilo del proselitismo, quale strumento indispensabile di crescita dell'Organizzazione di costruzione di un rapporto sempre più intenso e stretto con i lavoratori e gli iscritti.

Come abbiamo detto nella premessa di questo documento, dall’andamento degli iscritti si nota una grande crescita della nostra Organizzazione, che, purtroppo, non è stata però omogenea, dimostrando un efficace azione di crescita significativa di iscritti solo attraverso singole operazioni, che hanno visto il passaggio alla Uilca di Quadri Sindacali di altre Organizzazioni.

L’azione costante, giornaliera, di proselitismo “spicciolo” che ci può garantire la costante presenza organizzativa e politica nelle varie realtà va quindi valorizzata.

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In tal senso il leitmotiv dei prossimi anni dovrà essere quello di realizzare maggiori sinergie tra Gruppi e Regioni, in quanto il calo dell’occupazione, e quindi degli iscritti, sarà sempre maggiore, con una conseguente diminuzione di cedole e risorse economiche, che causerà peraltro una sempre più intensa concorrenza tra Organizzazioni Sindacali, soprattutto fra quelle confederali (con meno mezzi cedolari ed economici) e quelle autonome.

La maggiore presenza di Quadri Sindacali Uilca nelle Camere territoriali dovrebbe agevolare questo processo di crescita della nostra Organizzazione nel territorio.

Ecco perché è finito il tempo dello “splendido isolamento” della Uilca nei confronti della Uil.

• STRUTTURE ORIZZONTALI UILCA

E’ certamente questo il capitolo con maggiori proposte innovative, che dovranno trovare applicazioni attraverso scadenze diverse, ma con una determinazione precisa, visti i cambiamenti epocali a cui siamo chiamati per dare risposte concrete ai bisogni dei lavoratori e nell’ottica di ridurre i costi delle strutture.

La base di partenza per le nostre proposte deve essere il documento della Uil approvato a Bellaria.

a) Accorpamento delle Segreterie Provinciali in base alle rimodulazioni delle province e delle proposte della Uil sulle Camere Sindacali territoriali. D’altra parte i dati sulla composizione numerica delle nostre strutture territoriali non lasciano spazi a valutazioni diverse: troppe Segreterie Provinciali, troppo piccole e risorse economiche e cedolari distribuite a pioggia, senza progetti di crescita ben precisi.

b) L’unificazione delle Segreterie provinciali dovrà, per forza di cose, portare a un ulteriore riduzione del numero dei Segretari Provinciali, con la creazione degli Esecutivi e l'allargamento dei Direttivi, che varrà sia per le Provincie che per le Regioni.

c) Proprio per il maggiore peso politico che le Regioni assumeranno bisogna dare maggiori poteri alle Segreterie Regionali, anche con poteri di intervento rispetto alle Segreterie territoriali. Solo a titolo di esempio si dovrà prevedere la responsabilità dello sviluppo del proselitismo nei vari territori (ancora oggi esistono vincoli e impedimenti ai processi di crescita da parte di strutture territoriali che non vedono di buon occhio intromissioni “altrui”).

d) Va continuato e portato a termine, senza più nessuna deroga, il processo di sovrapposizione fra città capoluogo e regione.

e) Per il momento, non viene data indicazione sui numeri massimi dei componenti delle Segreterie, in quanto non vogliamo limitare il dibattito a questioni numeriche. Inoltre senza un piano strutturale di accorpamento non è possibile ad oggi fissare limiti numerici, che verranno quindi discussi nella Commissione Organizzativa e deliberati nel Comitato Centrale che si terrà prima del Congresso del 2014. Va in ogni caso detto che il numero dei segretari regionali, nel rispetto degli attuali regolamenti attuativi in vigore, non verrà ridotto, proprio per l’accresciuto potere politico e per la maggiore rappresentatività verso i territori.

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• STRUTTURE VERTICALI UILCA (Gruppi e Coordinamenti)

Anche le strutture dei Gruppi dovranno subire riduzioni fortissime rispetto ai numeri tropo elevati contenuti nell’attuale Regolamento Attuativo, sebbene debba essere rilevato, per la precisione, che il numero dei componenti delle Segreterie scontano l’unificazione delle banche negli anni passati. Oggi tutte le Aziende (o quasi tutte) con la creazione della Banca Unica impongono scelte diverse rispetto al passato, pertanto Segreterie di 14/15 elementi diventano obsolete, ingestibili e ingovernabili sotto il profilo dei costi e della gestione politica.

Anche in questo caso andranno ridefiniti i numeri (ad esempio, solo a titolo esemplificativo, portando a sovrapporre il numero dei segretari di gruppo con coloro che sono destinatari dei distacchi previsti dall’attuale Convenzione, solo per il settore del credito), creando gli Esecutivi e allargando, se nel frattempo sono stati mantenuti i numeri previsti nell’attuale Regolamento, i Direttivi di Gruppo per incrementare la partecipazione dei Quadri Sindacali.

Naturalmente anche i Coordinamenti Aziendali dovranno diminuire il numero dei componenti delle segreterie (andranno inoltre ridiscussi i numeri minimi per la creazione di un Coordinamento).

Come nel caso delle strutture orizzontali tutta questa materia sarà affrontata dalla Commissione Organizzativa per l’attuazione, dopo l’approvazione nel Comitato Centrale nel 2014.

OTTIMIZZAZIONE DELLA NOSTRA CATEGORIA

Ora occupiamoci delle questioni più generali della nostra categoria.

• Procedere a un reale accorpamento tra assicurativi, esattoriali e bancari

Dopo un “fidanzamento” durato troppi anni, occorre definire una volta per tutte le date per una reale integrazione fra i comparti. Tale integrazione dovrà avvenire in tempi brevi e riguardare sia gli aspetti economici che politici-contrattuali. Va precisato, come posto correttamente nel corso delle riunioni di Segreteria che hanno preceduto la stesura di questo documento che, al momento, appaiono diverse le prospettive fra i comparti assicurativi ed esattoriali, in quanto quest’ultimi sono soggetti a modifiche legislative che oggi non appaiano ancora ben chiare. Con altrettanta chiarezza è da sottolineare che finché Fabi, Fiba/Cisl e Fisac/Cgil manterranno gli esattoriali nella loro Organizzazione, nulla di diverso potrà accadere in Uilca.

Inoltre gli standard di unificazione in Uilca non dovranno e non potranno essere diversi da quelli già presenti nelle categorie della UIL.

Fatte queste doverose precisazioni, affrontiamo i punti (sia politici che amministrativi) tempo per tempo:

a) alla Conferenza di Organizzazione (partenza 1/2/2013)

Amministrazione - A partire dalla Conferenza d’Organizzazione sia a livello nazionale che a livello regionale (con esclusione del Lazio che è il modello a tendere in futuro) saranno costituiti conti correnti comuni in cui confluiranno parte delle entrate o versamenti appositi per il pagamento delle spese comuni, che verranno individuati con appositi regolamenti da approvare per evitare forzature, dalla Segreteria Nazionale e dal Tesoriere.

Verrà costituita una Commissione Nazionale composta dal segretario organizzativo e dai segretari nazionali assicurativi ed esattoriale, che dovrà studiare le differenze contributive alle strutture e le modalità di rimborso dei tre comparti.

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Contrattuale – Verrà costituita una nuova Commissione Contrattuale rappresentativa dei tre comparti (di cui predisporremo apposito regolamento), composta dai segretari nazionali e alcuni esponenti dei Gruppi che sovraintenderà alle politiche contrattuali dei comparti, i quali, comunque, avranno piena autonomia, nei limiti statutari, per la contrattazione nazionale e decentrata.

Strutture – Le riunioni delle Direzioni Nazionali saranno, se non in caso di urgenza o di particolarità, convocate unitariamente. Ciò varrà anche per le strutture regionali (non per le province). Si prevede in via sperimentale la costituzione del Gruppo Assicurativo Bancario dell’Unipol (tempi, modi, regolamenti, saranno stabiliti successivamente).

b) totale accorpamento al Congresso del 2014

A partire dal 1 gennaio 2015 ci sarà il totale accorpamento con norme che saranno deliberate appositamente nel corso di questi anni.

• Rapporti con la Uil Post

La Uil nel documento organizzativo pone una interruzione agli accorpamenti fra categoria, preferendo la loro integrazione totale, pertanto occorre proporre a questa categoria, per la nota contiguità, aspetti comuni per la formazione, contrattuale per le parti comuni (vendita prodotti finanziari e assicurativi) e tecnologici.

• Riduzione della Segreteria Nazionale

Al Congresso del 2014, alla stregua di quanto predisposto dal Documento Organizzativo per i territori, nei Coordinamenti Aziendali e di Gruppo, verrà ridotto il numero dei segretari nazionali.

Allo stesso tempo dovranno essere introdotte nuove determinazione delle spese per la diminuzione delle stesse negli apparati nazionali e periferici, allo scopo di incrementare le risorse per l’attività e il proselitismo.

Viene mantenuta l’incompatibilità fra le strutture Uilca territoriali e di coordinamento e gruppo aziendale, inserendo, eventualmente, differenziazioni numeriche per il comparto assicurativo ed esattoriale.

• Eliminazione figure destinate al proselitismo (solo comparto credito)

Si propone l’eliminazione delle figure destinate al proselitismo sia a livello regionale che di gruppo, con il conseguente trasferimento dei contributi economici alle strutture Regionale e di Gruppo, alle quali spetterà il compito del proselitismo. Questa eliminazione, e il conseguente aumento dei contributi sindacali per Regionale e Gruppo potrebbe già essere deliberata alla Conferenza d’Organizzazione e resa immediatamente esecutiva. Dovrà essere individuata la percentuale di attribuzione ai Gruppi e ai Regionali.

• Passaggio delle spese per i componenti del Comitato Centrale dalla Segreteria Nazionale alle Strutture Regionali

Alla stregua di quanto previsto nei regolamenti Uil e delle altre categorie, le spese per la partecipazione ai Comitati Centrali saranno a carico delle strutture regionali, mentre le spese per la partecipazione alla Direzione saranno a carico della struttura nazionale.

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SERVIZI UIL

Nel confermare la validità del documento della Uil, occorre identificare e armonizzare i servizi della Uil sui territori, uniformando la loro fruizione da parte delle nostre Strutture Provinciali, Regionali e dei Coordinamenti. In tal senso è necessario un maggiore scambio di informazione tra queste Strutture e un maggior efficientamento dei servizi.

• GRUPPO DIRIGENTE

Per quanto riguarda il limite dei mandati, la Uilca propone, a partire dal prossimo Congresso, di attivare la norma dei tre mandati a livello di Segreteria Nazionale, di Gruppo e Regionale per tutte le figure sindacali apicali e la non eleggibilità dei pensionati.

Inoltre traslando il regolamento Uil, deve essere introdotta una norma che nel caso in cui il pensionamento intervenga in corso di mandato, consenta la permanenza nella carica fino alla naturale scadenza congressuale nelle Strutture Nazionali, Regionali e Territoriali.

Abbiamo già parlato precedentemente della presenza femminile nella Uilca. Nel recepire il documento presentato a Bellaria dal Coordinamento Femminile, occorrerà, nelle prossime assise congressuali, lavorare affinché in tutte le nostre strutture la presenza delle donne sia una realtà riconoscibile e riconosciuta, senza alcuna discriminazione.

• STRUMENTI SINDACALI

Certamente la Uilca, da tempo, si può definire è una categoria 2.0. La nostra presenza sul web, su Facebook, su Youtube è una realtà ben precisa nel panorama sindacale italiano. Il collegamento con i Quadri, attraverso sms e mail, è costante.

Con il processo globale di informatizzazione centralizzato utilizzabile dai Gruppi e dalle Regioni, non solo si pone in sicurezza il sistema degli iscritti, ma si dota le strutture di un potente strumento di trasmissioni di informazioni che andrà, comunque, regolamentato.

• RISORSE ECONOMICHE

Premesso che la Uilca è una delle categorie della Uil che destina più risorse alle strutture periferiche dobbiamo, alla stregua delle proposte emerse dalla Confederazione, ridefinire alcuni aspetti.

a) Trasparenza

Il bilancio nazionale è da anni presente sul sito. Da quest’anno abbiamo dato indicazioni alle Strutture di pubblicizzare i propri bilanci in modo analogo (in mancanza di un sito nell’apposito spazio riservato sul sito nazionale).Dobbiamo prevedere per i prossimi anni la certificazione dei bilanci da parte di società esterne al sindacato.

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b) Contribuzione verso la Uil

La Uilca corrisponde alla Uil il costo tessera più alto rispetto alle altre categorie e se a tale importo vengono sommati i contributi straordinari che le Strutture danno alle Unioni Regionali e alle Camere Sindacali Provinciali si raggiungono cifre elevatissime, difficilmente sostenibili per il futuro. Siamo quindi per una contrattazione dei prezzi per i servizi, soprattutto, per quanto si riferisce ai Caf.

c) Nuove ripartizioni economiche

Occorre intervenire con rapidità sulle contribuzione delle Strutture in quanto le proposte contenute nel documento Uil e nel nostro impongono rapide modificazioni.

Si possono ipotizzare due soluzioni:

1) Una riscrittura completa delle percentuali da attribuire alle strutture Nazionale, Regionali, Gruppi e Provincie, tenendo conto dei mutati compiti tra le strutture.

2) Accentrare le risorse, come già succede nei Gruppi, attribuendo la destinazione delle risorse economiche al Regionale, che provvederà successivamente al ristorno alle varie Provincie, in base ai bisogni e agli accordi che verranno stipulati regionalmente e quindi approvati dalla Segreteria Nazionale e dal Tesoriere.

Queste ipotesi dovranno, comunque, essere rese compatibili anche con i comparti assicurativo ed esattoriale.

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