Sommario
Le esigenze sul contenimento dei consumi energetici degli edifici richiedono un involucro performante nella stagione invernale ed estiva. Un involucro progettato in modo sbagliato, può favorire, nella stagione invernale, la formazione di muffe sulla superficie interna e la condensazione interstiziale che diminuiscono sensibilmente le condizioni di comfort. Questi due fenomeni, inoltre, sono causa frequente di contenzioso civile nel settore delle costruzioni. Nell’ultimo decennio, la diffusione degli impianti di condizionamento ha determinato un sensibile aumento dei consumi di energia elettrica con particolare riguardo alla stagione estiva. Di qui nasce l’esigenza di utilizzo di tecniche passive come la ventilazione delle intercapedini d’aria nelle coperture. Nel presente lavoro si è posto l’obiettivo di valutare i vantaggi conseguibili con l’impiego delle coperture ventilate (piane o a falde) sia nella stagione invernale che quella estiva. Sono state proposte e studiate diverse soluzioni tecniche delle coperture ventilate. Sono stati affrontati problemi tipici della stagione invernale, condensa superficiale e interstiziale, per due coperture piane di frequente utilizzo nell’edilizia per tre diverse località e zone climatiche. Consistenti fenomeni di condensa interstiziale insieme alle esigenze della legislazione vigente (prescrizione sulla totale assenza della condensa interstiziale) hanno richiesto la necessità di intervento. In particolare si può intervenire ventilando l’intercapedine d’aria. Sono state calcolate le portate minime di ventilazione necessarie a evitare la condensa e mostrato un apparecchio tipo con il quale esse possono essere generate. È stata studiata la variazione delle portate d’aria nelle coperture piane in base ad alcuni parametri termoigrometrici (es.: temperatura esterna, umidità relativa esterna e la produzione di vapore all’interno dell’ambiente). Nella stagione estiva è stato calcolato il risparmio energetico conseguibile con due tipologie di coperture ventilate a falde sia nel caso di ventilazione naturale, data dall’effetto camino, sia nel caso della ventilazione forzata, realizzata con un aspiratore. Sono stati calcolati i parametri termici dinamici delle coperture con l’intercapedine d’aria chiusa (non ventilata) e confrontati con le coperture ventilate.