Formazione del personale
docente tenuto a effettuare il periodo di formazione e
prova
In Umbria, le Scuole polo per la formazione sono le seguenti:
Ambito 1 - I.I.S. “Cassata - Gattapone”, Gubbio (Pg) Ambito 2 - I.T.T.S. “A. Volta”, Perugia
Ambito 3 - I.T.T. “L. da Vinci”, Foligno (Pg)
Ambito 4 - Direzione Didattica Statale “G. Mazzini”, Terni
Ambito 5 - I.C. “Ten. F. Petrucci”, Montecastrilli (Tr)
I 61 corsisti dell’Ambito 1 risultano così ripartiti:
- 11 infanzia - 24 primaria
- 5 secondaria di I grado
- 19 secondaria di II grado
- 2 personale educativo
L’ambiente digitale
L’ambiente digitale per la formazione gestito da INDIRE
L’ambiente di formazione online è progettato per rispondere a due obiettivi:
1. mettere a disposizione uno spazio per la riflessione e la documentazione sia delle attività formative organizzate sul territorio e condotte in collaborazione con il tutor, sia della pratica professionale del docente in classe (il Portfolio);
2. conoscere l’opinione dei docenti in relazione all’intero percorso formativo proposto (i Questionari).
L’ambiente consente, infine, l’associazione tra docente e tutor accogliente.
Il modello di formazione
Il modello di formazione
Con l’entrata in vigore della Legge 107/2015, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale (art. 1, comma 124).
Il modello di formazione è stato attivato nell’a.s. 2014/15 su un campione di 28.000 docenti.
Dall’a.s. 2015/2016 ai docenti neoassunti da formare si aggiungono le altre due categorie previste dal D.M. 850/2015: 1) passaggi di ruolo; 2) proroghe (art. 2).
Il modello prevede, come aspetti più significativi, la riflessività del docente sul proprio percorso e il portfolio come strumento di crescita professionale utile anche per la valutazione del docente.
Il lavoro sull’ambiente on-line è centrato prioritariamente sul PORTFOLIO.
Questo strumento deve mettere in evidenza il carattere dinamico della formazione che viene formalizzato con il patto per lo sviluppo professionale (ingresso del docente in una comunità professionale e impegno permanente
Secondo quanto previsto dall’articolo 2, comma 1 del DM 850/2015, sono tenuti al periodo di formazione e prova tutti i docenti
° neoassunti a tempo indeterminato al primo anno di servizio;
° assunti a tempo indeterminato negli anni precedenti per i quali sia stata richiesta la proroga del periodo di formazione e prova o che non abbiano potuto completarlo;
° che, in caso di valutazione negativa, ripetano il periodo di formazione e prova;
° che abbiano ottenuto il passaggio di ruolo.
I docenti assunti con contratto a tempo determinato nell’a.s. 2018-2019 da DDG 85/2018 e per i quali sia stato prorogato il periodo di prova o in caso di valutazione negativa dovranno svolgere o ripetere il periodo di formazione e prova, secondo quanto previsto dalla nota AOODGPER prot. n. 41693 del 21/09/2018 - percorso annuale FIT.
N.B.: non devono svolgere il periodo di prova i docenti
- che abbiano già svolto il periodo di formazione e prova o il percorso FIT ex DDG 85/2018 nello stesso grado di nuova immissione in ruolo;
- che abbiano ottenuto il rientro in un precedente ruolo nel quale abbiano già svolto il periodo di formazione e prova o il percorso FIT ex DDG 85/2018;
- già immessi in ruolo con riserva, che abbiano superato positivamente l’anno di formazione e di prova o il percorso FIT ex DDG 85/2018 e siano nuovamente assunti per il medesimo grado;
- che abbiano ottenuto il trasferimento da posto comune a sostegno
e viceversa nell’ambito del medesimo grado.
Conferme e novità per l’anno scolastico
2020-2021
Conferme – Note Miur
Prot. n° 28730 del 21/09/2020 e prot. n°. 2419 del 25/09/2020
- Accoglienza nella sede di servizio dei docenti neoassunti, adeguata e corretta informazione circa le caratteristiche della formazione e i diritti e i doveri connessi al loro nuovo status giuridico.
- Funzione strategica del docente tutor, che affianca il docente nel percorso del primo anno con compiti di supporto professionale. L’impegno del tutor durante il periodo di prova e formazione potrà essere attestato e riconosciuto dal Dirigente scolastico come attività di formazione prevista dall’art. 1, comma 124 della L.107/2015.
- Conferma della durata complessiva del percorso in 50 ore – attività formative in presenza, didattica laboratoriale, bilancio di competenze, portfolio professionale, patto formativo.
- La struttura dei laboratori formativi (incontri a piccoli gruppi, con la guida operativa di un tutor formatore) implica complessivamente la fruizione di 12 ore di formazione. Sulla base dei contenuti offerti, del livello di approfondimento, della dimensione operativa, potranno essere adottate soluzioni differenziate, con durata variabile dei moduli (di 3 ore, di 6 ore o di più)
Novità – Note MI
Prot. n° 28730 del 21/09/2020 e prot. N°. 2419 del 25/09/2020
I docenti neoassunti dovranno essere in grado, da subito, di avere piena conoscenza delle misure previste, nonché degli strumenti e delle metodologie per la Didattica Digitale Integrata (DDI), in modo da garantire la continuità didattica e il diritto allo studio in qualsiasi condizione.
È necessario che le istituzioni scolastiche verifichino le competenze specifiche dei docenti neo immessi in ruolo, attivando, se necessario, iniziative di formazione al fine di allinearli alle competenze previste per l’attuazione del Piano per la DDI formulato dalle singole istituzioni scolastiche.
Ai sensi dell’articolo 10, comma 2, lettera d) del DM 850/2015, INDIRE ha realizzato alcuni video finalizzati a dare un inquadramento alle metodologie per la DDI che costituiscono un percorso di formazione online asincrono.
https://www.youtube.com/playlist?reload=9&list=PLIHHPpBKmpSIn0sQiEiL_r G1rNoUfUibG
Il percorso del neoassunto
Il percorso del Neoassunto
Incontri propedeutici e di restituzione 6 ore Propedeutico: 3 ore Restituzione: 3 ore
Laboratori formativi 12 ore 4 incontri di 3 ore ciascuno su tematiche condivise in sede di Coordinamento regionale:
- Bisogni Educativi Speciali e disabilità
- Nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica - Educazione allo Sviluppo sostenibile e Cittadinanza globale
- Gestione della classe e problematiche relazionali
Peer to peer 12 ore Progettazione condivisa: 3 ore
Osservazione neoassunto - tutor: 4 ore Osservazione tutor - neoassunto: 4 ore Verifica dell’esperienza: 1 ora
Formazione on-line e portfolio professionale
20 ore Bilancio iniziale competenze:3 ore Portfolio professionale:14 ore Bilancio finale competenze:3 ore
Totale
50 ore
Laboratori formativi
Ulteriori tematiche
- iniziative e provvedimenti legati alla gestione delle istituzioni scolastiche in fase di emergenza;
- competenze relative alle metodologie e alle tecnologie della didattica digitale e della programmazione informatica (coding) (anche al fine di dare una prima attuazione all’articolo 1-ter del Decreto Legge 29 ottobre 2019, n. 126) per la digitalizzazione dei 4 processi e degli strumenti di apprendimento;
- piano per la formazione dei docenti con riferimenti anche al nuovo curricolo di educazione civica di cui alla Legge 20 agosto 2019, n. 92;
- ordinanza ministeriale, in corso di predisposizione, in materia di valutazione finale degli apprendimenti degli alunni delle classi della scuola primaria, ai sensi dell’articolo 1 comma 2 bis del Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 22 (per gli insegnanti della scuola primaria);
- lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, l’uso responsabile di Internet, la protezione dei dati personali, il contrasto al cyberbullismo.
Viene confermata la durata complessiva del percorso, quantificato in 50 ore di impegno, considerando
- le attività formative in presenza (valorizzando una didattica di tipo laboratoriale),
- l’osservazione in classe (da strutturare anche mediante apposita strumentazione operativa),
- la rielaborazione professionale, che si avvale degli strumenti del bilancio di competenze, del portfolio professionale, del patto per lo sviluppo formativo, secondo i modelli che saranno forniti da INDIRE su supporto digitale on line.
Funzioni dei soggetti coinvolti
La funzione “strategica” del tutor accogliente
Il profilo del tutor si ispira alle caratteristiche del tutor accogliente degli studenti universitari impegnati nei tirocini attivi (D.M. 249/2010) e la sua individuazione spetta al Dirigente scolastico attraverso un opportuno coinvolgimento del Collegio dei docenti.
Tendenzialmente ogni docente in periodo di formazione e prova avrà un tutor di riferimento, preferibilmente della stessa disciplina, area disciplinare o tipologia di cattedra ed operante nello stesso plesso.
Il rapporto non potrà superare la quota di tre docenti affidati al medesimo tutor e per i docenti che devono ripetere un nuovo periodo di formazione e prova va prevista la nomina di un tutor possibilmente diverso da quello che lo ha accompagnato durante il primo anno di servizio.
Le attività svolte dal tutor (progettazione, confronto, documentazione ed eventuale partecipazione agli incontri iniziali e finali) potranno essere attestate e riconosciute dal Dirigente scolastico come iniziative di formazione previste dall’art. 1, comma 124, della L. 107/2015.
Il tutor
• È designato dal D.S., sentito il parere del Collegio dei Docenti.
• Riceve un compenso (risorse M.O.F.) e può essere valorizzato con il fondo di cui all’art. 1, comma 127, L. 107/2015.
• La sua attività può essere riconosciuta come assolvimento dell’obbligo formativo (nota MIUR, prot. 39533/19 e success.).
• Accoglie, favorisce la partecipazione, ascolta, esercita forme di consulenza e partecipazione (art. 12, comma 4).
• Svolge le attività di osservazione in classe peer to peer (art. 9, D.M. 850/15).
• Collabora per elaborare il bilancio delle competenze iniziale e finale e per la definizione del patto per lo sviluppo professionale (art. 5, comma 3, D.M.
850/15).
• Presenta un’istruttoria sulle attività formative e di insegnamento e partecipazione alla vita della scuola del neoassunto (art. 13, comma 3, D.M.
850/15).
• Integra il Comitato di valutazione per il parere sul docente neoassunto (art. 1, comma 129, L. 107/2015).
Riceve un’attestazione dell’attività svolta.
Il Dirigente scolastico
•
Designa il tutor, sentito il parere del Collegio dei Docenti.• Stabilisce il patto per lo sviluppo professionale.
• Organizza le attività di accoglienza, formazione, tutoraggio, supervisione.
• Visita la classe nel neoassunto almeno una volta (art. 15, comma 5, D.M. 850/2015).
• Attesta le ore svolte dal tutor al fine dell’assolvimento dell’obbligo di formazione (nota MIUR, prot. 35085/18 e success.).
• Attesta le ore di osservazione peer to peer.
• Presiede il Comitato di valutazione.
• Emette un provvedimento motivato di conferma in ruolo o di ripetizione del periodo di formazione e di prova (art. 14, D.M. 850/2015).
Il Dirigente tecnico
o In caso di giudizio sfavorevole, nel secondo periodo di formazione e di prova è obbligatoriamente disposta una verifica affidata a un Dirigente tecnico.
La relazione rilasciata dal D.T. è parte integrante della documentazione che sarà esaminata in seconda istanza dal Comitato di valutazione (art.
14, comma 3, D.M. 850/15).
o Il Dirigente scolastico richiede una visita ispettiva, nel caso in cui si manifestino gravi lacune di carattere culturale, metodologico- didattico e relazionale (art. 14, comma 4, D.M. 850/15).
Il portfolio professionale
Il portfolio professionale
(articolo 11 , D.M. 850/15) PUNTO 4, nota Miur, prot. n° 36167Il portfolio professionale, in formato digitale, dovrà contenere i seguenti elementi:
Comma 1:
a) uno spazio per la descrizione del proprio curriculum professionale;
b) l’elaborazione di un bilancio di competenze, all’inizio del percorso formativo;
c) la documentazione di fasi significative della progettazione didattica, delle attività didattiche svolte,delle azioni di verifica intraprese;
d) la realizzazione di un bilancio conclusivo e la previsione di un piano di sviluppo professionale.
Comma 2:
il portfolio professionale assume un preminente significato formativo per la
Il portfolio si compone dei seguenti dispositivi:
v Curriculum formativo (consente al docente di ripercorrere le esperienze professionali e/o educative che hanno contribuito a definirlo come tale).
v Bilancio iniziale delle competenze (classificazione dell’insieme delle competenze possedute e orientamento nella scelta di attività formative coerenti con le esigenze del docente).
v Attività in presenza:
• laboratori formativi: tema, contenuti, materiali inerenti.
v Attività didattica 1 (progettazione, documentazione e riflessione su un’attività didattica svolta con gli allievi).
v A distanza di tempo,documentazione e riflessione.
v Bilancio finale delle competenze (lo scopo è quello di richiamare quanto rilevato nel Bilancio iniziale e valutarlo alla luce dell’anno di prova).
v Bisogni formativi futuri(selezione, operata dal docente, dei bisogni e degli interessi formativi che si vorrebbero perseguire).
Il bilancio iniziale delle competenze non è un’eterovalutazione ma un’autovalutazione e ha l’obiettivo di indirizzare la formazione.
È opportuno lavorare su pochi aspetti e andare in profondità.
Agevola anche l’azione del tutor nella concretezza operativa.
Il bilancio finale delle competenze ha l’obiettivo di tornare sugli aspetti definiti in fase iniziale per verificare le differenze e rilanciare l’autoprogettazione del docente.
Il portfolio contiene il curriculum visto in forma dinamica, con la finalità di riflettere e rielaborare, aggiungere altri elementi all’esperienza professionale.
Il bilancio delle competenze contiene tre aree, con descrittori che sono declinati per andare sempre più in profondità attraverso domande-guida che aiutano la riflessione del docente:
1. Competenze relative all’insegnamento (didattica):
- Organizzare le situazioni di apprendimento
- Osservare e valutare gli allievi secondo un approccio formativo - Coinvolgere gli studenti nel loro apprendimento
2. Competenze relative alla partecipazione scolastica (organizzazione):
- Lavorare in gruppo tra docenti
- Partecipare alla gestione della scuola - Informare e coinvolgere i genitori
3. Competenze relative alla propria formazione (professionalità):
- Affrontare i doveri e i problemi etici della professione
- Servirsi delle nuove tecnologie per le attività progettuali, organizzative e formative.
- Curare la propria formazione continua
Il docente deve scrivere un testo breve e dire su quali aspetti intende agire per modificare la sua azione e rendere il proprio insegnamento più efficace.
Il portfolio unisce i vari momenti della formazione.
L’ambiente web è volto a creare una sinergia e una continuità per valorizzare e
«capitalizzare» le esperienze già fatte.
Viene richiesto di documentare un’attività – una lezione – per cercare di cogliere nella micro-attività le modalità di fare didattica, i modelli didattici di riferimento.
Il docente competente è colui che è in grado, in un contesto specifico, di utilizzare strategie e procedure adatte alla classe.
È possibile confrontarsi con il tutor per la progettazione e per cercare di essere coerenti tra l’azione progettuale e ciò che si realizza.
Costruzione dell’unità di apprendimento:
- ipotesi di lavoro - progettazione
- riflessione (simulazione mentale di ciò che si vuole fare)
- documentazione della lezione con slide, raccolta dei prodotti degli studenti - osservazioni
Al termine del processo è opportuno effettuare una verifica tra ciò che si era pensato di fare e ciò che si è fatto in classe.
Nel portfolio sono previste domande specifiche per i diversi gradi di scuola.
L’ambiente web è stato pensato per un’interazione forte tra ciò che il docente fa off-line (classe-scuola) e la riflessione promossa dai materiali dell’ambiente di formazione. Il paradigma dell’ambiente virtuale è la narrazione. Il docente trova gli strumenti per elaborare la propria esperienza professionale.
Succedersi ideale delle attività dell’anno di formazione e prova:
- Incontro propedeutico
- Curriculum formativo, Bilancio iniziale - Patto formativo
- Attività didattica - Laboratori formativi - Peer to peer
- Bilancio finale - Bisogni formativi
- Incontro di restituzione - Questionari
- Comitato di valutazione
Aspetti organizzativi, materiali utili,
normativa di riferimento
Aspetti organizzativi
°
Per tutte le informazioni di carattere organizzativo, i corsisti sono tenuti a consultare i siti web delle cinque scuole polo di riferimento: nominativi dei corsisti, piano degli incontri, modalità di svolgimento dei laboratori, articolazione dei gruppi di lavoro, partecipazione dei tutor al primo incontro formativo.o Per ragioni legate alla complessità organizzativa delle attività formative, i corsisti dovranno rigorosamente svolgere gli incontri previsti per la formazione presso la scuola polo dell’ambito di servizio.
o Per quanto riguarda le assenze dei corsisti durante il percorso di formazione gestito dalle scuole polo (18 ore in presenza), analogamente alle procedure seguite lo scorso anno e in altri corsi di formazione, potranno essere accettate assenze motivate al Dirigente scolastico della scuola di appartenenza.Le assenze, in ogni caso,non potranno superare il 25% delle 18 ore previste dal modello formativo per la validità del percorso stesso.