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Calcolo tassi e interessi

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Academic year: 2022

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I s t i t u t o I T I I M P E R A corso di Assistente Studio Legale

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Tasso

legale Dal Al

5% 19/04/1942 15/12/1990 10% 16/12/1990 31/12/1996 5% 01/01/1997 31/12/1998 2,50% 01/01/1999 31/12/2000 3,50% 01/01/2001 31/12/2001 3,00% 01/01/2002 31/12/2003 2,50% 01/01/2004 31/12/2007 3,00% 01/01/2008 31/12/2009 1,00% 01/01/2010 31/12/2010 1,50% 01/01/2011 31/12/2011 2,50% 01/01/2012 31/12/2013

1% 01/01/2014 31/12/2014 0,50% 01/01/2015 31/12/2015 0,2 01/01/2016 31/12/2016

Calcolo tassi e interessi

Gli interessi in generale

Gli interessi sono uno specifico impegno accessorio di tipo pecuniario che si aggiunge ad un impegno detto invece principale. L’esempio più comune è la riscossione degli interessi da una società di credito o banca in seguito all’erogazione

di un finanziamento: la somma in prestito deve essere restituita in un termine concordato all’inizio (obbligazione principale), con l’aggiunta di interessi calcolati in base ad un tasso percentuale e al tempo di restituzione (obbligazione accessoria).

Le tipologie di interessi

gli interessi legali, il cui tasso è fissato dal Ministro del Tesoro, con decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Vi proponiamo la tabella riassuntiva dei tassi di interesse legale, vigenti dal 1942 fino a fine 2019:

%

0,10% 01/01/2017 31/12/2017 0,30% 01/01/2018 31/12/2018 0,80% 01/01/2019 31/12/2019

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La formula per il calcolo degli interessi legali è la seguente I = C x R x N/365

C è il capitale, R è il tasso d’interesse legale, N è il numero di giorni di maturazione degli interessi, 365 è il numero di giorni di cui è composto l’anno civile.

Gli interessi legali semplici possono produrre a loro volta ulteriori interessi, definiti composti, che possono essere attivi (a favore del cliente) o negativi (a favore della banca).

Quest’azione è chiamata capitalizzazione (o anatocismo dall’articolo 1283 c.c.) ed è calcolata su base trimestrale, semestrale o annuale. In altre parole, ogni 3, 6 o 12 mesi gli interessi accumulati sono sommati al capitale ed è su questo nuovo capitale che vengono calcolati i nuovi interessi, e così via.

Si trovano molti calcolatori on-line gratuiti che potranno aiutarvi nel calcolo, come ad esempio http://www.avvocati.it/strumento/2/interessi-legali. E’ vostro dovere comunque verificare la veridicità del risultato.

Un esempio di calcolo di interessi legali senza capitalizzazione:

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Un esempio di calcolo di interessi legali con capitalizzazione trimestrale:

gli interessi convenzionali, il cui tasso è fissato in accordo tra le parti. Se superiori agli interessi legali, deve essere stabilito per iscritto (art. 1284, terzo comma, c.c.). Anche in questo caso è possibile la capitalizzazioni. Un esempio di calcolo di interessi convenzionali fissati al 6% senza capitalizzazione:

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gli interessi moratori, il cui tasso è fissato per legge, sono dovuti nelle transazioni commerciali dal debitore al creditore come sorta di risarcimento del danno causato dal ritardo nel pagamento del proprio debito (debitore in mora).

Sono composti da una tasso comune fissato dalla BCE (Banca Centrale Europea) e da una maggiorazione fissata dalla legislazione nazionale.

Per l’Italia, vi proponiamo una tabella riassuntiva degli interessi moratori dal 2002 fino a fine 2019:

01.01.2017 31.12.2019 0,00% 8,00% 8,00%

Dal Al Tasso BCE Maggiorazione Totale

08.08.2002 31.12.02 3,35% 7,00% 10,35%

01.01.2003 30.06.03 2,85% 7,00% 9,85%

01.07.2003 31.12.03 2,10% 7,00% 9,10%

01.01.2004 30.06.04 2,02% 7,00% 9,02%

01.07.2004 31.12.04 2,01% 7,00% 9,01%

01.01.2005 30.06.05 2,09% 7,00% 9,09%

01.07.2005 31.12.05 2,05% 7,00% 9,05%

01.01.2006 30.06.06 2,25% 7,00% 9,25%

01.07.2006 31.12.06 2,83% 7,00% 9,83%

01.01.2007 30.06.07 3,58% 7,00% 10,58%

01.07.2007 31.12.07 4,07% 7,00% 11,07%

01.01.2008 30.06.08 4,20% 7,00% 11,20%

01.07.2008 31.12.08 4,10% 7,00% 11,10%

01.01.2009 30.06.2009 2,50% 7,00% 9,50%

01.07.2009 31.12.2009 1,00% 7,00% 8,00%

01.01.2010 30.06.2010 1,00% 7,00% 8,00%

01.07.2010 31.12.2010 1,00% 7,00% 8,00%

01.01.2011 30.06.2011 1,00% 7,00% 8,00%

01.07.2011 31.12.2011 1,25% 7,00% 8,25%

01.01.2012 30.06.2012 1,00% 7,00% 8,00%

01.07.2012 31.12.2012 1,00% 7,00% 8,00%

01.01.2013 30.06.2013 0,75% 8,00% 8,75%

01.07.2013 31.12.2013 0,50% 8,00% 8,50%

01.01.2014 30.06.2014 0,25% 8,00% 8,25%

01.07.2014 31.12.2014 0,15% 8,00% 8,15%

01.01.2015 30.06.2015 0,05% 8,00% 8,05%

01.07.2015 31.12.2015 0,05% 8,00% 8,05%

01.01.2016 30.06.2016 0,05% 8,00% 8,05%

01.07.2016 31.12.2016 0,00% 8,00% 8,00%

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gli interessi di mora in appalti di opere pubbliche, il cui tasso è fissato annualmente con decreto del Ministro delle infrastrutture e trasporti e il Ministro dell’economia e delle finanze, sono dovuti dal debitore in caso di ritardi nei pagamenti negli appalti di opere pubbliche.

Vi proponiamo una tabella riassuntiva degli interessi di mora in appalti di opere pubbliche dal 2001 ad oggi:

Il Maggior Danno

Come stabilito nell’art.1224 del c.c. “Danni nelle obbligazioni pecuniarie”, in caso di inadempimento dei pagamenti da parte del debitore, il creditore può ottenere un ulteriore risarcimento oltre agli interessi:

"1. Nelle obbligazioni che hanno per oggetto una somma di danaro, sono dovuti dal giorno della mora gli interessi legali, anche se non erano dovuti precedentemente e anche se il creditore non prova di aver sofferto alcun danno. Se prima della mora erano dovuti interessi in misura superiore a quella legale, gli interessi moratori sono dovuti nella stessa misura.

2. Al creditore che dimostra di aver subito un danno maggiore spetta l'ulteriore risarcimento. Questo non è dovuto se è stata convenuta la misura degli interessi moratori."

Il maggior danno viene calcolato in base agli interessi legali, all’utile dei BOT (Buoni ordinari del Tesoro a medio termine) e al tasso di inflazione Istat.

Dal Al Tasso

01.06.2001 31.12.2001 8%

01.01.2002 31.12.2002 7,25%

01.01.2003 31.12.2003 7,38%

01.01.2004 31.12.2004 7,13%

01.01.2005 31.12.2005 7,13%

01.01.2006 31.12.2006 5,35%

01.01.2007 31.12.2007 5,95%

01.01.2008 31.12.2008 6,83%

01.01.2009 31.12.2009 6,64%

01.01.2010 31.12.2010 4,28%

01.01.2011 31.12.2011 4,08%

01.01.2012 ad oggi 5,27%

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Il tasso di usura

Il tasso di usura è il limite oltre il quale gli interessi vengono ritenuti usurari, ovvero superiori agli interessi stabiliti dalla legge. Applicare un tasso di usura, da luogo al reato di usura.

Vige dunque un controllo attento da parte del Ministero del Tesoro e della Banca d’Italia, che rilevano ogni trimestre il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) degli interessi praticati dall’intero sistema bancario e finanziario italiano.

Le tabelle TEGM vengono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale e sui siti, così da renderle visibili e trasparenti a tutti i cittadini, pubblici e privati.

“Dal 14 maggio 2011 il limite oltre il quale gli interessi sono ritenuti usurari è calcolato aumentando il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) di un quarto, ovvero 25%, cui si aggiunge un margine di ulteriori quattro punti percentuali. La differenza tra il limite e il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali.”

(Comunicato del Dipartimento del Tesoro del 18 maggio 2011)

Ad esempio, il tasso di usura relativo ad un TEGM del 4% sarà uguale al 4% + 1%+

4%, ovvero 9%.

Per avere ulteriori dettagli in merito e restare aggiornati sul TEGM, consultate periodicamente il sito della Banca d’Italia.

ATTENZIONE

Le aliquote, gli importi e i tassi possono variare. Si consiglia di controllare eventuali aggiornamenti.

Le informazioni fornite nelle lezioni sono a puro scopo didattico e non costituiscono base certa per eventuali calcoli reali.

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