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Il Piano di Ripresa e Resilienza: una sfida europea per l Italia

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Academic year: 2022

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Il Piano di Ripresa e Resilienza: una sfida europea per l’Italia

AHK Italien considera il piano di ripresa e resilienza una grande occasione per Italia e Germania.

Potremo uscire dalla crisi causata dal coronavirus solo se porremo le basi per una ripresa solida e a lungo termine, che duri oltre i singoli governi, affrontando problemi strutturali attraverso interventi di ampio respiro. Servono piani di ripresa nazionali ambiziosi e particolarmente ben strutturati, che non si limitino a singoli interventi a breve termine. Per noi, la chiave per raggiungere gli obiettivi che l’Italia si prefiggerà è una roadmap dettagliata, di vera e propria gestione del progetto, con tempistiche e obiettivi ben definiti e misurabili, anche attraverso la collaborazione tra pubblico e privato. Solo così si potranno governare le trasformazioni in atto ormai da tempo, e che la pandemia ha accelerato. Supportare l’innovazione e favorire la transizione, attraverso una politica industriale lungimirante, non è una scelta ma una necessità.

AHK Italien, la Camera di Commercio Italo-Germanica, è la più grande camera di commercio binazionale in Italia con 700 soci e una community di circa 2000 aziende tedesche in Italia. Nel 2019 l’interscambio tra i due Paesi si attestava sui 130 miliardi, e vogliamo che questo torni a crescere con la ripresa.

Per questo desideriamo dare voce e supporto alle priorità delle aziende italo-tedesche, per continuare a lavorare su progetti e visioni comuni, integrando sempre di più i sistemi produttivi e sociali. Dopo una consultazione che ha visto i nostri soci avanzare idee, proposte e considerazioni, presentiamo visione delle priorità di AHK Italien per il piano nazionale di ripresa e resilienza.

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2 Formazione, skills e modello duale

Investire sull’istruzione e sulla formazione, promuovendo il modello duale e sviluppando il sistema degli ITS, è fondamentale per assicurare ai giovani italiani le competenze necessarie per il mercato del lavoro in un mondo in trasformazione. Parallelamente, il re-skilling e l’up-skilling dei soggetti già inseriti nel mondo del lavoro diventa necessario a seguito delle riconversioni che imprese, aziende e PMI intraprenderanno nei prossimi anni (o che hanno già intrapreso), e che avranno effetti anche sui tessuti economici e sociali in cui sono inserite.

I dati OCSE mostrano una situazione preoccupante per l’occupazione giovanile italiana, che evidenziano la necessità di ridurre lo skills mismatch, in particolar modo sulle discipline STEM e sulle competenze digitali. In questo contesto, il modello duale, basato sull’alternanza di modelli formativi in aula e di esperienza pratica nei luoghi di lavoro, può fornire un asset importante. Italia e Germania hanno avviato già da tempo diversi progetti binazionali di formazione duale, ed è opportuno che questi vengano consolidati e ampliati. Dal 2012, una Dichiarazione Comune d’Intenti (rinnovata nel 2019) dei Ministeri dell’Istruzione e del Lavoro definisce la cooperazione ministeriale fra Italia e Germania su istruzione e formazione professionale, servizi pubblici per il lavoro e politiche attive del mercato del lavoro. AHK Italien è partner attivo in questa cooperazione, e coordina progetti e iniziative co-finanziati dal Ministero Federale dell’Istruzione e della Ricerca (BMBF), in particolare coinvolgendo le aziende nel sistema di formazione professionalizzante.

È per noi necessario promuovere, accanto ai percorsi scolastici tradizionali, un binario parallelo orientato all’inserimento nel mondo del lavoro, rivedendo il modello che porta alcuni ragazzi alla maturità. Sviluppare una reale alternanza scuola-lavoro, attraverso l’inserimento in azienda (all’interno di un processo formativo globale), permetterebbe agli studenti coinvolti di acquisire competenze utili al mercato lavoro e di poter decidere se continuare a lavorare o proseguire gli studi dopo la maturità, con un effetto positivo sulla disoccupazione giovanile (attualmente al 34%

nella fascia 15-24 anni).

Il piano di ripresa nazionale dovrà inoltre pianificare lo sviluppo delle digital skills presso tutte le fasce della popolazione, che oggi spesso mostrano minori competenze in questo ambito rispetto agli altri grandi Paesi europei. Gli effetti di questo sviluppo si vedranno non solo nella sfera economica, ma anche in quella sociale e culturale, formando lavoratori e cittadini meglio in grado di comprendere il mondo in trasformazione e di operare in esso.

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3 Politica industriale

Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza può essere uno strumento strategico per rilanciare una politica industriale in Italia, selezionando aree e strategie d’intervento guardando sia alle eccellenze italiane sia ai settori destinati a diventare sempre più centrali.

In questa prospettiva, il rapporto tra Italia e Germania è chiaramente un asset, e va sviluppato anche guardando all’esperienza collaborativa fatta con l’industria 4.0. Ai settori tradizionali dell’interscambio (automotive, componentistica, macchinari, chimica, elettronica) è necessario affiancare ambiti come IA, IoT, agricoltura basata su big data, che peseranno sempre di più.

Per favorire ciò, occorre un quadro di regole snello e chiaro che attragga e favorisca investimenti, soprattutto in settori strategici e votati all’internazionalizzazione. In questo modo si potrà facilitare l’internazionalizzazione delle PMI, aumentando in aggiunta l’interconnessione delle filiere e dei distretti. Al tempo stesso, sarà necessario riformare il quadro di incentivi, prevedendone di nuovi e meno orientati sui player locali per permettere anche alle grandi realtà di inserirsi in questo quadro, favorendo sviluppo e occupazione attraverso un contesto favorevole agli investimenti.

In questo scenario, l’esperienza delle aziende italo-tedesche può essere molto utile, sia per le sinergie e le partnership già avviate, sia perché l’interconnessione dei sistemi italo e tedesco rendono necessario e opportuno sviluppare strategie coerenti. In tal senso, la Camera di Commercio Italo-Germanica è già stata coinvolta, con i propri soci, dal Ministero dell’Economia e dell’Energia tedesco nella delineazione del piano di sviluppo sul 4.0.

Ricerca e sviluppo avranno un ruolo centrale in questa strategia, innestando un circolo virtuoso.

Per far ciò, servirà prevedere partnership tra pubblico e privato, investendo in poli d’innovazione che supportino la ricerca e la sperimentazione (ad esempio sul modello del Fraunhofer Institut).

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4 Transizione ecologica

Ridurre l’impatto ambientale dei processi industriali è necessario per salvare il pianeta e per rispettare gli obiettivi climatici dell’Accordo di Parigi e dell’Unione Europea. Per farlo adeguatamente, però, servirà prendere scelte basate su dati scientifici, senza condannare materiali o processi per pressioni d’altra natura.

Per favorire la transizione ecologica, inoltre, è necessaria una rinnovata cooperazione tra pubblico e privato, oltre che assicurare supporto alle imprese che investono in sostenibilità, soprattutto nel caso delle PMI, che con le riconversioni rischiano di non essere più integrate in alcune filiere.

In linea con le eccellenze italo-tedesche, grande parte della strategia ambientale dovrà essere dedicata a lavorare sull’energia rinnovabile (fotovoltaico, biomasse, eolico) e sull’efficientamento degli edifici (soprattutto pubblici o destinati ai servizi, come il settore alberghiero), così come sullo sviluppo e sull’incentivo della mobilità sostenibile, anche attraverso un miglioramento della rete infrastrutturale e logistica, che passi ad esempio attraverso l’individuazione di hub nazionali per l’intermodalità nelle catene di approvvigionamento, legando ruota e ferrovia, e sulla mobilità ferroviaria elettrica su tutto il territorio nazionale.

La digitalizzazione delle aziende e dei servizi pubblici avrà un penso rilevantissimo nella transizione, e in questo sforzo andranno stanziate risorse congrue, in linea con le linee guida europee.

Italia e Germania, in virtù del loro peso industriale, possono diventare modello in Europa e favorire il diffondersi di approcci e buone pratiche, se l’occasione del recovery verrà sfruttata adeguatamente.

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Le scelte che prenderemo oggi su questi temi condizioneranno gli equilibri di domani, lo sviluppo del Paese e l’evoluzione delle sue realtà produttive. È quindi fondamentale che l’Italia lavori a lungo termine, riformandosi profondamente e sviluppando una visione comune europea. La Camera di Commercio Italo-Germanica può fornire il proprio supporto per questi progetti, grazie all’expertise e alla storia delle aziende della propria community, fornendo modelli e best practices.

Come AHK Italien siamo disponibili a mettere la nostra esperienza e il nostro ruolo di promotori della cooperazione binazionale tra Italia e Germania al servizio della delineazione del piano di ripresa e resilienza così come della sua attuazione, supportando attivamente l’Italia e le sue realtà produttive. Il piano può essere un’occasione per rilanciare il sistema Italia e affrontare problemi strutturali che da tempo ne limitano il potenziale. AHK Italien vuole essere parte di questo processo.

Milano, 24 febbraio 2021

AHK Italien

Via Gustavo Fara 26, 20124 Milano www.ahk-italien.it

info@ahk.it – comunicazione@ahk.it

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