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«Da 25 anni al servizio del paese»

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Academic year: 2022

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Sindaco Vincenzi, innanzi- tutto, si ricandida?

Di certo “l’Iride”, che da 25 anni è a totale servizio della propria gente per il bene del paese, come dimostrano a titolo di esempio la ciclope- donale di collegamento tra il capoluogo e Bonavicina, le numerose asfaltature di strade e marciapiedi effettuate negli ultimi anni, la borsa di studio per i bambini e ragazzi delle nostre scuole, i progetti per la creazione di punti di aggrega- zione per i nostri giovani e per i nostri anziani che si sono so- lamente stoppati causa Covid nel corso del 2020, e che in queste settimane stiamo por- tando a conclusione in colla- borazione con le associazioni e molto altro, continuerà a proporre una visione di svi- luppo del nostro territorio e lo farà con progetti che nasco- no da un confronto tra per- sone che conoscono a fondo San Pietro di Morubio e le sue necessità. La mia eventuale

ricandidatura diventa perciò un elemento di secondo piano all’interno di un progetto se- rio come il nostro.

Rispetto a 5 anni fa, sarà sempre la stessa compagine a sostenerla o, come si sente in giro, potrebbe avere an- che l’appoggio della Lega, sua avversaria nella scorsa tornata?

Il nostro progetto ha sempre privilegiato le persone ri- spetto alle appartenenze po- litiche. Sono le persone che si candidano che mettono la propria faccia e loro stesse al servizio della gente. Da noi non esiste il dover rispondere a “padrini” politici. Se alcuni dei nostri candidati poi faran- no riferimento a forze politi- che nazionali e queste ultime appoggeranno esternamente il nostro progetto, noi non potremo che esserne felici perché vuol dire che anche queste forze hanno a cuore San Pietro di Morubio e la sua gente.

SEGUE A PAG. 2

«Da 25 anni al servizio del paese»

Il primo cittadino punta tutto sulla continuità del progetto civico

“l’Iride”, che da un quarto di secolo guida il municipio di Villa Gobetti

Corrado Vincenzi, sindaco di S. Pietro di Morubio: si ricandiderà?

S. PIETRO DI MORUBIO

S. PIETRO DI MORUBIO INTERVISTA ESCLUSIVA AL SINDACO CORRADO VINCENZI

Andrea Gennari

A Casaleone sono stati avviati i lavori per la realizzazione di un chiosco, che sarà adibito a bar, al parco Unicef del paese. Un progetto a cui stava lavorando l’ex sindaco Alfredo Boniotto, scomparso nel 2016 a 66 anni per una grave malattia. I lavori saranno finanziati con un contributo regionale pari a 42mila euro, e con fondi comunali per i restanti 30mila.

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8 MARZO 2021 2

PIANURA24

Direttore responsabile: Federico Zuliani Collaboratore: Alex Ferrante

Redazione: Viale dei Caduti 70, 37045, Legnago (VR), telefono: 0442 752165 Editore e concessionaria pubblicitaria: Numerouno Multiservizi soc. coop.

Indirizzo email per inserzioni pubblicitarie: commerciale@pianura24.it Registrazione presso il Tribunale di Verona n. 2153 del 17 febbraio 2021 Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge SEGUE DALLA PRIMA

In queste settimane, c’è sta- to una sorta di botta e rispo- sta con l’ex assessore Matteo Guerra che, con un’intervi- sta a questo giornale, ha uf- ficializzato la nascita di una sua lista. Ci dice cos’è suc- cesso? Come si è consumata questa rottura?

Da parte mia non c’è mai sta- ta una rottura nei confronti di Matteo, ma solo un continuo sprono a essere sempre più parte attiva a favore della no- stra comunità. E questo spro- no ha dovuto essere sempre più forte nel corso degli ulti- mi due anni, perché in molti avevamo notato una specie di distacco da parte sua, dal pun- to di vista dell’impegno, verso il nostro territorio. Credo che il miglior esempio di buona amministrazione che si possa dare ai cittadini è quello che porta a termine gli impegni che ci si è presi. Non è detto che si possa riuscire sempre e in tutto, come accade in ogni aspetto della vita privata e professionale. Ma mollare prima, secondo me, non è ri- spettoso.

Potesse tornare indietro, gestirebbe diversamente qualcosa, nel rapporto con il suo prossimo rivale, o pensa che non sarebbe cam- biato nulla?

Ho conferito a Matteo le prin-

cipali deleghe dell’azione am- ministrativa (Lavori pubblici, Edilizia privata e Urbanisti- ca), dandogli fiducia e ampia possibilità di azione. Non credo di avere qualcosa che avrei dovuto gestire in manie- ra diversa, se non aver fatto chiarezza ai primi segnali del suo disimpegno. Ribadisco quello che ho già detto: per come si è posto nei confronti del gruppo a noi è sembrato che la sua scelta prescinda da tutto il resto e la sensazione, forte, è che l’avrebbe fatta ugualmente.

Chiudiamo con un tema che le è stato particolarmente a cuore, quello della fusione.

Cosa non ha funzionato? E

dopo la bocciatura, quali sono le prospettive orga- nizzative e gestionali per S.

Pietro di Morubio e Isola Rizza?

La percentuale dei votanti a San Pietro di Morubio è sta- ta assolutamente in linea con numerosi altri referendum per la fusione svoltisi sia nel Veneto che altrove e che in passato sono stati dichiarati validi. La differenza è che nel frattempo la Regione ha mes- so il quorum. Quindi ho otti- me ragioni per ritenere che a San Pietro il progetto sia stato recepito e accolto in maniera molto intelligente da parte dei miei concittadini che hanno espresso, con la stragrande

maggioranza dei votanti, il proprio parere favorevole. Per le prospettive future, nulla è cambiato nelle nostre idee sul fatto che probabilmente man- tenere l’Unione dei Comuni così come organizzata in que- sto momento appesantisce si- gnificativamente la macchina amministrativa. Visto però che siamo vicini alle elezioni e che riteniamo che una de- cisione di questo tipo debba essere fatta senza l’assillo di ottenere solo un vantaggio elettorale, abbiamo deciso, di comune accordo con Isola Rizza, di rinviarla alla nuova Amministrazione che si in- sedierà successivamente alle elezioni.

Sulla rottura con l’ex assessore Matteo Guerra: «Niente da rimproverarmi»

La facciata di Villa Gobetti, splendida sede degli uffici municipali del Comune di S. Pietro di Morubio

IL FONDATORE DI “INSIEME” ACCUSATO DI SCARSO IMPEGNO AMMINISTRATIVO

Per quanto riguarda il fallimento della fusione con Isola Rizza, la colpa

viene data all’inserimento del quorum da parte della Regione del Veneto

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8 MARZO 2021 4

Caterina Stella*

Con la risoluzione 34/142 del 16 Dicembre 1977, l’Assemblea generale delle Nazioni unite riconosce l’ur- genza di porre fine a ogni di- scriminazione verso le donne e di supportare la loro piena e paritaria partecipazione alla vita civile e sociale di ogni paese, proponendo l’i- stituzione della “Giornata delle Nazioni unite per i di- ritti delle donne e per la pace internazionale”. Da allora, la Giornata internazionale della donna ricorre convenzional- mente l’8 Marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed econo- miche delle donne, sia le di- scriminazioni e le violenze subìte e ancora perpetrate nei diversi Paesi. Oggi, a un anno dallo scoppio della pandemia da Covid-19 in Italia come nel resto del mondo, è più che mai è necessario richiamare l’at- tenzione su questa Giornata e sul suo significato autentico.

Dalla relazione 2021 sulla pa- rità di genere nell’UE redatta dalla Commissione Europea emerge che la pandemia ha esacerbato le disparità esi- stenti tra uomini e donne in quasi tutti gli ambiti della vita, segnando un arretramento rispetto alle faticose conqui- ste del passato al punto di arrivare a parlare di “Sheces- sion”, (“She-recession”), per indicare la recessione attuale, che ha colpito le donne molto più degli uomini a livello glo-

bale, configurando una vera e propria crisi di genere. Lo

sconvolgimento economico e sociale provocato dall’emer- genza sanitaria è testimoniato anche dai dati Istat dell’ul- timo trimestre del 2020: su 101 mila nuovi disoccupati, 99 000 sono donne. Il moti- vo del crollo occupazionale è da ricercarsi nella natura del lavoro stesso: le donne sono impiegate soprattutto nei set- tori che più di tutti stanno vi- vendo la crisi, dei servizi e del turismo, spesso con contratti che danno poca sicurezza e stabilità. Per coloro invece che un posto sono riuscite a mantenerlo, gravano i pro- blemi legati alla cura e all’as- sistenza della famiglia, senza più un confine fra vita profes- sionale e privata, fra “smart working” e figli in didattica a distanza, stati di ansia e stress sono sempre più frequenti.

Altro dato allarmante è quel- lo relativo ai casi di violenza

domestica, aumentati con il confinamento forzato e la

difficoltà per le vittime conviventi con il maltrat- tante, di denunciare e ri- volgersi ai servizi di aiu- to. In particolare, molte donne che svolgevano lavori informali che han- no perso durante la qua- rantena, sono risultate maggiormente esposte, essendo costrette a lun- ghe permanenze in casa e diventando in misura maggiore economica- mente dipendenti dai loro compagni con con- seguenti maggiori osta- coli a sottrarsi alla violenza.

Nonostante ciò, il genere femminile ha dimostrato una resilienza unica, una forza di reagire straordinaria, su- perando ostacoli e difficoltà e trovando nuovi equilibri e soluzioni ai problemi quoti- diani, senza arrendersi mai.

Una virtù che ha permesso a molte di resistere ma anche di reinventarsi, cogliendo nella crisi un’opportunità di cam- biamento. Celebrare questa Giornata deve diventare quin- di un’occasione per riflette- re su quanto è stato fatto e quanto invece rimane ancora da fare per raggiungere l’a- gognata parità, con la consa- pevolezza che la pandemia ri- schia di vanificare, almeno in parte, le conquiste degli ulti- mi anni. Solo una presa di co- scienza da parte di tutti, e un intervento concreto e struttu- rale del Governo a sostegno

dell’occupazione femminile, delle politiche familiari e delle vittime di violenza e dei loro figli, può evitare tutto ciò, potendo così proseguire per quella strada, già tracciata più di un secolo fa e che noi tutti siamo chiamati a percorrere ogni giorno, perché garantire le pari opportunità alle don- ne è e deve essere un dovere etico e morale dell’intera so- cietà, non solo un diritto da garantire. Tanti cari auguri a tutte le donne, per un futu- ro luminoso e ricco di nuove conquiste anche e soprattutto in tempi di pandemia!

*presidente della commissione Pari opportunità della Città di Legnago

Un 8 marzo di riflessione, non solo di festa per le donne

Oggi, a un anno dallo scop- pio della pandemia, in Italia

come nel resto del mondo, è più che mai è necessa- rio richiamare l’attenzione

su questa Giornata e sul suo significato autentico

Caterina Stella, presidente Cpo

In occasione dell’8 Marzo,

“Giornata internazionale della donna”, la commissione Pari opportunità della Città di Legnago ha organizzato l’iniziativa “Donne fra le pa- gine”, in collaborazione con Euro&Promos e le associa-

zioni: “Lettori Abc”, “Club del libro” di Villa Bartolomea, Cif Legnago - Cerea, “Cuo- re di Donna”, il Consultorio familiare di Legnago e Fi- dapa-Bpw Italy di Legnago e Basso veronese. Fino al 2 Aprile saranno allestite due

vetrine tematiche con una selezione di titoli, la prima presso la biblioteca comuna- le “G.Bellinato” dedicata ai bambini e ai ragazzi, la secon- da invece dedicata agli adulti presso la biblioteca comunale

“Fioroni”. L’idea è nata per

promuovere la lettura quale strumento di riflessione con la volontà di trattare i delicati temi della parità di genere e del rispetto uomo-donna, of- frendo modelli positivi a cui ispirarsi, sia per i più grandi che per i più piccoli.

La Cpo di Legnago lancia “Donne fra le pagine”

L’IMPATTO DEL COVID, QUESTIONE DA NON SOTTOVALUTARE NEL RAGGIUNGIMENTO DELLE PARI OPPOPPORTUNITÀ

Lo sconvolgimento economico e sociale provocato dall’emergenza sanitaria è

testimoniato anche dai dati Istat: su 101 mila nuovi disoccupati, 99 mila sono donne

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Una panchina rossa contro la violenza di genere, ecco l’idea messa in campo per la ricorrenza dell’8 marzo,

“Giornata internazionale delle donne”, dalla Giunta comunale di Sanguinetto, che ne ha fatte installare due (una di fronte alla chiesa par- rocchiale e una nel centro storico), recanti la scritta

“La violenza non è forza ma

debolezza”. «Come Ammini- strazione – spiega il sindaco Daniele Fraccaroli – insieme ai nostri volontari che non smetteremo mai di ringra- ziare, abbiamo pensato ad un tributo a tutte le donne cele- brandole con due panchine rosse a loro dedicate, che, insieme alla mimosa, riman- gano un simbolo di questa giornata». (F. Z.)

Sanguinetto, ecco le panchine rosse per le donne

Beatrice Mantovani*

Attualmente non esistono studi scientifici chia- ri e degni di questo nome che siano chiarificato- ri sulle caratteristiche principali degli strumenti esistenti ed utilizzabili per la cura del ciclo me- struale e sulla loro sostenibilità (ecologica, eco- nomica ed igienica). Una società civile, degna di siffatto appellativo, dovrebbe avere, nel 2020, degli studi scientifici diffusi in grado di fornire dati utili allo sviluppo di approcci e/o prassi funzionali per un adeguato utilizzo degli stru- menti di cura del ciclo mestruale di una donna.

Allo stesso modo, una società civile dovrebbe avere delle politiche adeguate sull’argomento ed essere parte promotrice dello sviluppo e della sostenibilità degli stessi, nonché della sen- sibilizzazione. Tutto ciò sarebbe fondamentale per, ad esempio, individuare modalità corrette di conferimento e di smaltimento degli assor- benti per renderli sostenibili nel loro disuso, e come loro anche pannolini e pannoloni perché, se tanto mi da tanto, anche questi contengono materiale organico e sono composti da elemen- ti sintetici. Un sistema di dati e di politiche così orientati sarebbero in grado di proporre stru- menti adatti e facilmente accessibili tra i quali le donne potrebbero scegliere per prendersi cura del proprio ciclo mestruale come meglio si sentono. Così facendo il campo d’azione non sarebbe occupato solo da battaglie tra schiera- menti che inneggiano all’assorbente al 4% Iva e altri che getterebbero nelle fiamme gli assor- benti esistenti per fornire l’intera popolazione femminile di assorbenti in cotone. In sintesi, ben vengano le battaglie in tal senso ma che non siano l’unica fonte per le persone per farsi un’idea sull’argomento. Di fatto si avrebbe la possibilità di fare un ragionamento reale e con- creto sulla collocazione categoriale, a fini iva, in un contesto di discussione politica costruttiva e non strumentale su tutti i presidi deputati alla cura del ciclo mestruale e delle deiezioni non controllabili, come neonati o adulti con patolo-

gie: fare guerre sull’Iva al 4% per gli assorbenti ma poi far pagare 30 euro una coppetta me- struale e 10 euro un pacco da 6 pannoloni per adulti mi sembra alquanto dissonante (riservan- do la gratuità degli stessi solo ad una parte della popolazione, con caratteristiche specifiche e con iter lunghi e poco conosciuti). Lo stesso vale per la sfaccettatura del libero mercato sui prodotti. Lasciare campo libero a chi fa “l’of- ferta migliore garantendo sempre il meglio del meglio rispetto agli altri” sui prodotti di cura delle deiezioni intime, di qualsivoglia natura, è lecito, ma gli assorbenti con l’Iva al 22% sono una mostruosità. Sembra che gli assorbenti si- ano il male assoluto per l’ambiente e il nostro ecosistema ma nessuno sa quanto effettivamen- te siano dannosi per il nostro ecosistema: più o meno della plastica che produciamo e gettiamo ovunque? Più o meno degli scarichi industria- li che vengono riversati quotidianamente in mare? Esistono studi approfonditi e dettagliati sulla presunta onestà delle persone che dicono parolacce ma non su quanti assorbenti in media usa una donna nella sua vita: qualcuno (quasi mai ben chiaro chi sia questo qualcuno) dice tra i 120 e 480 miliardi, dichiarando di aver fatto un conto più o meno a “spanne” perché i fattori che incidono sul numero sono troppi. E’ come dire che per costruire una casa servono dai 300 ai 37mld di mattoni perché dipende da quanto grande la vuoi e da come va il mercato estero del Canada. Chiaramente esiste una realtà perse- guibile e sostenibile sul fronte economico, eco- logico, igienico e di benessere per il ciclo me- struale (che auspico sia individuata, almeno nei termini generali, in tempi decenti) ma sembra che in Italia sia ancora preferibile considerarlo

“cosa da donne” e che il dibattito e la sensibiliz- zazione sul tema siano solo quelli che avvengo- no nei 15 minuti in cui la madre spiega alla figlia come si indossa un assorbente.

*assessore alle Politiche sociali del Comune di Nogara

Essere donne? Un lusso

Prezzi esorbitanti per “strumenti” che in alcuni casi sono indispensabili. Ma troppo costosi

«Oggi è una giornata speciale e il mio pensiero va a tutte le donne che stanno affrontando tante difficoltà, tra famiglia e lavoro. Ma lo fanno ogni giorno a testa alta, per raggiungere i propri traguardi.

Questa dannata situazione legata alla pandemia sta rendendo la vita difficile a molte donne, soprattutto tra le mura domestiche. Per questo abbiamo deciso di intervenire come amministrazione co- munale». Con queste parole, il sindaco di Cerea, Marco Franzoni, ha voluto ce- lebrare la ricorrenza di oggi, “Giornata internazionale della donna”, e spiegare l’iniziativa messa in campo dalla “sua”

Amministrazione. «In collaborazione con la commissione Pari opportunità, Telefo- no rosa e il Centro antiviolenza “Legnago donna” - ha proseguito il primo cittadino - il nostro Comune e in particolare l’as- sessore ai Servizi sociali e alle Pari oppor- tunità, Cristina Morandi, hanno promos- so l’iniziativa presentata sabato scorso in municipio, alla presenza del sena- tore Cristiano Zuliani, che a livel- lo governativo ha portato avanti il progetto Codice rosso».

UN TEMA CHE NON DEVE ESSERE CONSIDRATO TABÙ

Iniziative comunali

Doppio impegno da parte

dell’Amministrazione

Le mimose del Comune di Cerea

CEREA

CEREA 8 MARZO

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8 MARZO 2021 6

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Nella seduta consigliare del 3 e 4 marzo 2021 sono stati approvati all’unanimità, dai consiglieri di maggioranza, due documenti fondamentali;

nella fattispecie si tratta del Dup (Documento unico di programmazione) e del Bilan- cio di previsione 2021-2023, che permettono al Comune di entrare nella piena operativi- tà, contestualmente all’ado- zione del Peg (Piano esecutivo di gestione). Esso rappresenta lo strumento di passaggio di competenze dagli organi po-

litici ai dirigenti e ai respon- sabili dei servizi, e contiene indicazioni circa gli obiettivi gestionali assegnati, congiun- tamente alle risorse necessa- rie alla loro realizzazione. «Si è dovuto quindi ragionare su minori risorse ma allo stesso tempo abbiamo assicurato e tutelato tutti i servizi per i nostri cittadini operando una precisa razionalizzazione e re- cupero di risorse dove possibile», commenta l’assessore al Bilancio Daniela De Grandis.

Una buona notizia per le fa- miglie con figli piccoli che risiedono nel comune di Le- gnago. La Giunta guidata dal sindaco Graziano Lorenzetti ha infatti deciso di mante- nere invariate, per il 2021, le rette degli asili nido, pro- rogando inoltre al 31 mar- zo il termine per richiedere l’assegno prenatale a favore

delle famiglie fragili. «Ho voluto testimoniare la mia personale vicinanza, e del- la Giunta, alle famiglie che hanno bambini frequentanti, o che frequenteranno i due nidi del Comune di Legnago, lasciando invariate le rette che, confrontate con quelle dei comuni vicini, sono co- munque molto basse», affer-

ma l’assessore alle Politiche sociali, Istruzione e Famiglia Orietta Bertolaso. «Basti pensare», sottolinea, «che chi presenta un Isee inferio- re ai 5mila euro paga poco più di 97 euro al mese, che si riducono di un’ulte- riore 20 percento se il bambino viene ritirato entro le 13».

Stanziamenti per sociale, cultura e sport

Nel 2021 le rette degli asili nido resteranno invariate

L’assessore Daniela De Grandis: «Nessun aggravio a carico dei cittadini»

Orietta Bertolaso: «Ho voluto testimoniare la mia personale vicinanza, e della Giunta, alle famiglie che hanno, o avranno, bambini frequentanti»

Un momento dell’ultima seduta del Consiglio comunale di Legnago

L’assessore Orietta Bertolaso

LEGNAGO

LEGNAGO IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA IL BILANCIO DI PREVISIONE 2021-2023

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8 MARZO 2021 8

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Legnago Salus, a Macerata si consuma una disfatta epocale

Squadra apparsa svuotata di energie, soprattutto mentali. Bagatti prova un cambio di modulo, ma non basta, e ora la sua panchina traballa davvero

CALCIO

CALCIO I BIANCAZZURRI SCONFITTI 5-1 DAL MATELICA SONO IN CRISI NERA

Pesante sconfitta per i biancazzur- ri di mister Bagatti che, dopo il pa- reggio interno di mercoledì con il Carpi, che aveva fatto sperare in un rilancio, crolla per 5-1 sul campo di Macerata contro il Matelica, come il Legnago neopromossa in Serie C. La prima occasione della partita è per Antonelli al 4’ che, su angolo di Morselli, manda il pallone fuori

di poco. All’11’ Leonetti porta in vantaggio i padroni di casa: un’in- decisione nella difesa biancazzurra permette al numero 10 marchigia- no di penetrare in area e mandare il pallone dove Pizzignacco non può arrivare per l’1-0. Due minuti più tardi ci prova Balestrero dal limite dell’area, ma Pizzignacco è attento e blocca. Al 18’ Legnago in avanti

con un tiro-cross di Grandolfo che esce alla sinistra del portiere mar- chigiano. Al 26’ Matelica vicino al raddoppio con una punizione di Volpicelli che esce di poco alla sinistra del portiere biancazzurro.

Al 32’ Morselli serve Rolfini che calcia sopra la traversa. Al 38’ ar- riva il raddoppio del Matelica: Pel- lizzari rinvia il pallone corto verso

il centro e sul pallone si fionda Balestrero che insacca il 2-0. Al 41’ il Legnago abbozza una timida reazione con un tiro di Antonelli che esce fuori di poco, poi Leonet- ti dal limite dell’area calcia di poco a lato. Il primo tempo si chiude con il Matelica in vantaggio per 2-0 sul Le- gnago.

Difesa infilzata con troppa facilità, centrocampo in confusione, attacco sempre più anemico

Non bastano quattro reti, alla Pri- mavera biancazzurra guidata da Alessandro Montorio, per avere la meglio sulla Pergolettese. Nel recu- pero della prima giornata del cam- pionato di categoria, infatti, i giova- ni del Bussé tornano dalla trasferta in Lombardia con una sconfitta per 5-4 maturata in una partita al car- diopalma. Sul campo di Ripalta Cre- masca, capitan Barotto e compagni, dopo essere passati in vantaggio con Gugole, si sono fatti raggiungere e superare dai padroni di casa, poi hanno rimontato con Previs Me- laca, che ha trovato la rete del 2-2, andando però nuovamente sotto prima del fischio di fine primo tem- po. Nella ripresa, i padroni di casa hanno raddoppiato il proprio van- taggio, dopodiché Ferraro e ancora Gugole, riuscivano a raddrizzare ancora una volta il match. Nel finale di partita, però, ecco che la Pergo- lettese trova la quinta rete che le vale il successo per 5-4 e lascia i ragazzi di Montorio con tre punti in clas- sifica, dopo tre incontri disputati.

Primavera, nel recupero

della prima giornata non

bastano 4 gol per vincere

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