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Il valore per il cliente I processi di marketing per la creazione di valore per il cliente L’analisi della domanda

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Academic year: 2021

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(1)

Il valore per il cliente

I processi di marketing per la

creazione di valore per il cliente

(2)

La domanda di mercato e la

domanda dell’impresa

La domanda di mercato, o domanda primaria, consiste nel volume totali degli acquisti di un dato prodotto, posti determinati confini spazio-temporali.

La domanda dell’impresa, o domanda secondaria, coincide con la quota di domanda primaria rappresentata dalle vendite dell’impresa stessa, con riguardo al medesimo prodotto in esame, considerando i confini spazio-temporali determinati.

In termini analitici: Q (a) = s(a) x Q dove:

• Q (a) sono le vendite dell’impresa “a” (domanda secondaria); • s (a) è la quota di mercato dell’impresa “a”;

• Q è la domanda primaria.

La quota di mercato

Esprime in termini percentuali le vendite della marca “x” del prodotto “Y” rispetto al totale delle vendite del prodotto “Y”, posti determinati

confini spazio-temporali. Quota di mercato dell’impresa

=

Vendite della marca “x” del prodotto “Y” x 100

Vendite totali del prodotto “Y”

(3)

La copertura ponderata

La penetrazione

Indice di qualità della

distribuzione

(4)

Il potenziale di mercato

E’ il limite teorico - massimo - che la domanda di un prodotto può raggiungere, considerando determinati ambiti spaziali ed un certo intervallo temporale, nell’ipotesi in cui gli investimenti di marketing cumulati (ossia quelli realizzati da parte di tutte le imprese che operano nel business) abbiano raggiunto il livello massimo.

Investimenti di marketing nel settore (X) Domanda di

mercato (Y) Potenziale di mercato Domanda attuale Domanda minima Livello di investimenti previsto Gap di potenziale

Il potenziale di mercato

Potenziale di mercato = N x D x T dove:

• N è il numero dei consumatori potenziali del prodotto Y; • D è il consumo pro-capite potenziale (o dosaggio); • T è l’intervallo temporale di riferimento.

Le stime del potenziale di

mercato

(5)

Gap di potenziale

• un gap di comunicazione: i consumatori non

conoscono il prodotto;

• un gap d’uso: i consumatori conoscono il prodotto, ma non le indicazioni per l’uso in più occasioni e/o diversi dosaggi;

• un gap di prodotto: la differenziazione del prodotto non è adeguata alle attese del mercato (rientra in questa categoria il “gap di prezzo”, ossia la mancanza di versioni più povere del prodotto);

• un gap distributivo: la presenza nei pdv sul territorio non è adeguata;

• un gap concorrenziale: il prodotto offerto dai concorrenti è preferito rispetto a quello

proposto dall’impresa. Vendite

dell’ impresa Vendite totali del mercato

Esempi gap potenziali di impresa

• Gap di comunicazione

• Gap d’uso

• Gap di prodotto

• Gap distributivo

• Gap concorrenziale

I metodi di previsione delle

vendite

Validi se hanno intenzioni chiare

Le stime degli esperti vengono riviste da analisti attraverso successivi incontri di stima

(6)

Analisi qualitativa della domanda

(Approccio comportamentista)

ANALISI DEL COMPORTAMENTO DEI CONSUMATORI E DEI CLIENTI (PROCESSO E MOTIVAZIONI D’ACQUISTO E DI CONSUMO) - l’approccio all’analisi secondo il modello stimolo-risposta - il modello delle 6 “W” Stimoli esterni Marketing Altri Prodotto Prezzo Distribuzione Comunicazione Economici Tecnologici Politici Sociali Culturali

Caratteristiche del consumatore Processo decisionale del consumatore

Reazioni del consumatore

Scelta del prodotto, della marca, del rivenditore, del tempo e della quantità di acquisto

“Black Box”

Il modello stimolo-risposta

Fattori che influenzano il

comportamento di acquisto

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Operazioni sistematiche di progettazione, raccolta,

analisi, interpretazione e presentazione di dati ed

informazioni rilevanti per una specifica situazione di

marketing cui il management deve far fronte; l’output

delle ricerche di marketing deve essere costituito da

informazioni rilevanti per ridurre lo stato di incertezza.

Le ricerche di marketing

Il processo di sviluppo

di una ricerca di mercato

Definizione del problema e degli obiettivi della ricerca

Individuazione del fabbisogno informativo e delle fonti

Impostazione del field

Analisi dei dati

Presentazione dei risultati Raccolta dei dati

Alcune classificazioni

• Fonti dei dati

- primarie (field): ricerche ad hoc, più costose, ma maggiormente mirate - secondarie (desk): ricerche effettuate in passato, con diversi obiettivi informativi - interne all’impresa

- esterne all’impresa • Aspetto temporale - spot (una tantum)

- panel (periodiche, studi longitudinali) • Obiettivi

- esplorativi (comprensione dei fenomeni mediante dati secondari o primari) - descrittivi (descrizione qualitativa di un fenomeno integrata da indicatori sintetici) - interpretativi (analisi e misurazione quantitativa dei nessi causali tra le variabili rilevanti

• Approccio - qualitativo non

(8)

Le ricerche di marketing:

fase qualitativa

STRUMENTI:

- interviste in profondità (effettuate da esperti e/o da psicologi – motivazionali ossia sulle ragioni più profonde del comportamento)

- focus group (6/12 persone)

> esplorativi: formulazione ipotesi da sottoporre a verifica

> fenomenologici: comprendere esperienze e rapporti causali dal punto di vista del consumatore

> clinici: scoprire elementi del subconscio e non verbalizzati - osservazione

Viene progettata ed attuata con l’obiettivo di formulare ipotesi di carattere qualitativo sui comportamenti e sulle motivazioni dei soggetti intervistati - in numero limitato -, con l’adozione di un approccio poco strutturato , basato generalmente su domande aperte, a fini esplorativi e descrittivi. Ha come obiettivo la profondità dei risultati.

TECNICHE

- Laddering (diretto, comparativo): ideale per la definizione della

Customer Value Chain mediante attivazione degli attributi salienti e risalita

- Critical Incident Technique (C.I.T.): consiste nella descrizione di un

episodio critico, piacevole o spiacevole, e delle cause/effetti mediante due domande diametralmente opposte (“Qual è l’episodio più positivo…? Qual è l’episodio più negativo…?). Molto utilizzate nelle indagini di Customer Satisfaction

- Protocol analysis: individuare aree di miglioramento dei prodotti o

nuove modalità d’uso tramite l’osservazione delle operazioni: al singolo individuo viene chiesto di svolgere un’attività applicando il talk-aloud ed il think aloud

- Brainstorming: tecnica per la generazione di idee creative

consistente nella libera associazione delle idee, procedendo a ruota libera secondo un processo spontaneo delle idee e ricercandone la quantità piuttosto che la qualità.

Le ricerche di marketing:

fase qualitativa

- Tecniche proiettive: Si sottopongono all’intervistato stimoli verbali, grafici o

figurativi (parole, frasi, illustrazioni, storie) intrinsecamente ambigui e

Le ricerche di marketing:

fase qualitativa

(9)

STRUMENTI:

- questionario (domande chiuse in un range di valori, ranking, scale di Likert, differenziale semantico, dicotomiche, rating a somma costante punti da spalmare): articolazione, scelta e sequenza del mix di domande coerente con gli obiettivi informativi

- Card (per la conjoint analysis) - Strumenti meccanici (e.g., eye-tracking)

Viene progettata ed attuata con l’obiettivo di ottenere la verifica empirica delle ipotesi formulate nella fase qualitativa, tramite l’esame di indicatori di sintesi - analisi univariata - ovvero mediante il test inferenziale - analisi multivariata -, su una base campionaria vasta ed in forme altamente strutturate. Ha come obiettivo la generalizzabilità dei risultati.

Le ricerche di marketing:

fase quantitativa

Le ricerche di marketing:

fase quantitativa

Metodi di contatto: - personale - telefonico - postale

- web-based (internet o e-mail) - misti

CAMPIONAMENTO:

Investigazione dell’universo campionario attraverso l’analisi di una piccola parte, procedendo per induzione: inferenza statistica.

- Costi e tempi: vincoli - Obiettivo: rappresentatività

- Campioni probabilistici (casuale semplice, casuale stratificato, a grappolo) e non probabilistici (di convenienza, ragionato, per quote)

ANALISI STATISTICA DEI DATI

Esempi di domande

• Domande dicotomiche

Ha mai acquistato i servizi offerti dall’impresa X? OsìOno

• Domanda a scelta multipla (risposta univoca)

Quante volte ha usufruito dei servizi offerti dall’impresa X? O 1 volta all’anno O2-5 volte all’anno O6-10 volte all’annoOpiù di 10 volte all’anno

• Domanda a scelta multipla (possibili più risposte) Quali marche di biscotti ha acquistato negli ultimi 6 mesi?

O Mulino Bianco OPavesi O SaiwaO Colussi OGalbusera

• Domanda con differenziale semantico

Il mio rapporto con gli impiegati allo sportello della banca Y è: Conflittuale 1 2 3 4 5 6 7 Amichevole

• Domanda con scala di Likert

Il mio gestore di telefonia mobile è affidabile Decisamente Né in accordo nè in Decisamente

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Esempi di domande

 Domanda con assegnazione di punti tra attributi del prodotto (rating a somma costante)

Assegni 100 punti tra i seguenti fattori rilevanti per una racchetta da tennis

Peso …… Robustezza …… Maneggevolezza …… Marca …… Design …… Testimonial …… Accordatura …… Totale 100 TECNICHE DI ANALISI:

In funzione del numero di variabili simultaneamente analizzate, è possibile distinguere le tecniche di analisi in:

- univariate (es., medie, deviazioni standard, distribuzioni di frequenza) - bivariate (es., tabelle di contingenza, correlazione lineare) - multivariate

Le ricerche di marketing:

fase quantitativa

TECNICHE (multivariate):

- regressione e modelli causali: relazioni causa/effetto tra una variabile dipendente ed una o più variabili indipendenti

Le ricerche di marketing:

fase quantitativa

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• Definire chiaramente gli obiettivi informativi

• Collegare ogni domanda e ogni sezione ad uno degli obiettivi informativi • Controllare l’ordine delle domande in modo che le risposte alle precedenti

non influenzino quelle successive

• Controllare che non vi siano ripetizioni, sovrapposizioni, incoerenze, lasciando alla fine le domande “personali”

• Attribuire ad ogni domanda un valore in termini di informazione ottenibile • Prevedere il campo delle risposte possibili (utile nelle domande aperte così

come per la loro “chiusura”)

• Misurare il tempo necessario per la lettura e le risposte • Definire una griglia di interpretazione delle risposte

• Effettuare un test di prima approssimazione sulla comprensibilità delle domande, la durata della compilazione e la capacità di risposta dell’intervistato

• Definire chiaramente le istruzioni per l’intervistatore

LE 10 REGOLE D’ORO PER

LA COSTRUZIONE DI UN QUESTIONARIO

L’ATTIVITÀ DEI 26 ISTITUTI DI

RICERCA ITALIANI

2001 2002 Fatturato (.000 di €) 307.475 318.353 Acquisizioni (.000 di €) 314.011 325.178 Quantitative 77,3% 74,2% Qualitative 20,4% 22,1% Desk Research 0,3% 0,6% Elaborazioni 0,3% 0,2% Mistery shopping 0,2% 0,6% Altri servizi 1,5% 2,3% Sondaggi elettorali 2,6% 1,5% Sondaggi d’opinione 2,9% 2,1% Indagini continuative 16,0% 16,3% Omnibus 2,9% 3,1% Prodotti standard 16,0% 15,6% Ricerche ad hoc 59,6% 61,4% 2001 2002 Quantitative Telefonico 31,4% 31,7% Personale a domicilio 28,7% 25,1%

Personale sul luogo di lav. 4,0% 3,8%

Personale per strada 2,1% 2,1%

Personale central location 5,5% 8,7%

Autocompilato postale 1,1% 1,6%

Altro autocompilato 2,7% 1,3%

Indagini via web (Cawi) n.d. 0,4% Qualitative

Interv. semistrutturate 1,5% 1,1% Colloqui clinici individuali 3,5% 2,4%

Focus group 13,9% 15,4%

Indagini via web (Cawi) n.d. 0,1%

Altri metodi 5,6% 6,3%

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Metodologia ricerca quantitativa

Metodologia ricerca integrata

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