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4. L’accessibilità aerea in Toscana

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4. L’accessibilità aerea in Toscana

4.1 Introduzione

In questo capitolo viene esaminata l’accessibilità aerea della Toscana, considerando gli aeroporti di Pisa e di Firenze, analizzando vari aspetti e facendo un confronto con le altre regioni italiane già studiate.

Si è voluto innanzitutto mettere a confronto la mobilità aerea49 delle

cinque regioni considerate, con la quota che tali regioni hanno in termini di prodotto interno lordo.

Successivamente si sono considerate le destinazioni servite, nazionali ed internazionali, e la frequenza settimanale dei collegamenti verso tali destinazioni per alcuni aeroporti regionali.

Oltre a quelli di Pisa e di Firenze, sono stati analizzati, in accordo con quanto fatto precedentemente, gli aeroporti di Napoli, Bari, Brindisi, Bologna, Forlì, Rimini, Venezia, Verona e Treviso.

Si è infine messo a confronto il sistema di trasporto toscano con quello del Veneto e dell’Emilia Romagna in termini di collegamenti diretti con le maggiori città europee.

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4.2 Indice di mobilità aerea

La tabella 4.1 e il grafico 4.1 riportano gli indici di mobilità aerea dell’anno 2006, sia per il traffico nazionale che per quello internazionale, per le cinque regioni in esame, per il Centro Italia e l’intera nazione.

Per indice di mobilità si intende il rapporto tra numero di passeggeri registrati negli scali delle varie regioni e la popolazione residente nella regione stessa.

Indice di mobilità aerea dell’anno 2006

Passeggeri Indice mobilità

Regione

Naz. Inter. Popolazione Naz. Inter.

Toscana 1.124.349 3.398.893 3.609.100 0,31 0,94 Puglia 2.198.686 539.577 4.069.800 0,54 0,13 Campania 2.783.339 2.271.136 5.790.000 0,48 0,39 Emilia Romagna 1.587.961 3.266.238 4.169.500 0,38 0,78 Veneto 3.116.993 7.472.884 4.719.100 0,66 1,58 Italia 51.741.346 70.657.262 58.607.000 0,88 1,21 Centro 14.354.779 25.301.569 11.283.700 1,27 2,24 Tabella 4.1

Indice di mobilità aerea del traffico passeggeri nel 2006

0 0,5 1 1,5 2 2,5

Toscana Campania Veneto Centro

Spostamenti Nazionali procapite Spostamenti Internazionali procapite

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90 La mobilità aerea nazionale calcolata per la Toscana risulta particolarmente bassa, sia in relazione alle altre regioni esaminate che alla media nazionale e alla media del Centro Italia. Questo dato può essere giustificato dall’ottima rete di infrastrutture terrestri che collegano il “Granducato” con i centri nevralgici dell’economia nazionale. A riprova di questa situazione può essere portato il dato emiliano romagnolo, un’altra zona decisamente ben collegata, che presenta un numero di voli nazionali procapite piuttosto basso.

D’altro canto la mobilità aerea internazionale della Toscana sfiora l’unità, rappresentando un valore piuttosto importante. Ciò dimostra che questo sistema aeroportuale soddisfa in maniera efficace la domanda di trasporto dei residenti da e verso le principali mete dell’Unione Europea.

Addirittura, l’indice di mobilità aerea internazionale calcolato per la Toscana supera quello calcolato per l’Emilia Romagna, regione che, invece, a livello di rapporto tra traffico internazionale e arrivi di stranieri negli esercizi ricettivi, aveva dimostrato una ben maggiore specializzazione in questo settore (infatti, registrava un indice pari a 1,64 contro lo 0,60 della Toscana stessa).

In questo settore è comunque da ricordare che una notevole quota del mercato è rappresentata dai turisti internazionali, che molto spesso scelgono la Toscana come meta dei loro soggiorni e probabilmente scelgono di raggiungerla in aereo. Per questo meno della metà dei passeggeri sui voli internazionali è residente in Toscana (basta ricordare che il 63% del traffico pisano è incoming,

cioè di provenienza estera) e questo dato ridimensiona,

abbassandolo, il valore dell’indice di mobilità.

Ovviamente entrambi gli indici toscani risultano notevolmente inferiori a quelli calcolati per l’intero Centro Italia, dato che viene influenzato in maniera sensibile dalla presenza degli scali laziali, in

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91 particolare quello di Roma Fiumicino, di gran lunga il più importante d’Italia.

La tabella 4.2 riporta il valore del P.I.L. procapite nell’anno 2006 per le cinque regioni in studio, per il Centro Italia e l’intera nazione.

P.I.L. per abitante nell’anno 2006

Regione P.I.L. pro capite [€] P.I.L. pro capite [Italia=100]

Toscana 26.280 108,7 Puglia 15.919 65,8 Campania 15.492 64,0 Emilia Romagna 29.289 121,1 Veneto 27.831 115,1 Italia 24.182 100 Centro 27.190 112,4 Tabella 4.2

Da una prima analisi, si evince che l’alta mobilità delle regione Toscana, quantomeno a livello internazionale, può essere giustificata dal proprio Prodotto Interno Lordo procapite, superiore alla media nazionale. Infatti, regioni con Prodotto Interno Lordo procapite inferiore, quali la Puglia e la Campania, hanno un indice di mobilità internazionale notevolmente inferiore.

Concludendo è possibile fare una distinzione sulle potenzialità di crescita degli spostamenti procapite nazionali e internazionali.

Da un lato si può dedurre che per l’indice di mobilità internazionale esiste una potenzialità d’incremento legata soprattutto alle compagnie low cost, che effettuano collegamenti diretti verso le città europee di tipo point to point. In questo modo il sistema toscano potrebbe andare a catturare una parte del mercato che attualmente gravità sull’hub di Roma Fiumicino.

Dall’altro lato più limitate sono le potenzialità di crescita e di sviluppo del mercato nazionale continentale: avendo, in un futuro prossimo,

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92 pure la concorrenza delle nuove linee ferroviarie ad Alta Velocità, in costruzione verso Torino e Salerno. Questo ovviamente non impedisce un aumento del traffico con destinazione Sardegna e Sicilia: una riprova dell’importanza di questo spicchio di mercato è la strategia di alcuni vettori che negli ultimi anni hanno incrementato l’offerta proprio verso le due isole.

Basti pensare che l’aeroporto di Pisa è al momento collegato con Alghero, Cagliari, Trapani, Palermo e Catania, mentre a livello peninsulare le destinazioni sono solo Roma, Milano e Lamezia Terme.

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4.3 Le destinazioni servite e la frequenza dei voli

La tabella 4.3 riporta le destinazioni servite dai voli nazionali e la loro

frequenza settimanale (dal 28 gennaio al 3 febbraio 200850) per gli

aeroporti di Pisa, Firenze, Brindisi, Bari, Napoli, Bologna, Rimini, Forlì, Verona, Treviso e Venezia.

Voli settimanali in partenza dal 28 gennaio al 3 febbraio 2008

Destinazione PI FI BR BA NA BO RN FC VR TV VE Alghero 11 7 7 Ancona 7 Bari 4 14 35 14 Bologna 6 14 20 1 Brescia 1 Brindisi 3 6 14 Cagliari 11 22 14 7 7 Catania 14 13 27 19 15 35 17 Genova 11 13 Lamezia Terme 4 7 7 Milano Linate 28 45 88 Milano Malpensa 21 21 5 15 43 21 21 MI Orio al Serio 7 8 6 Napoli 19 49 28 Olbia 7 7 Palermo 7 14 25 19 9 7 14 Reggio Calabria 6 6 7 Roma Fiumicino 42 27 48 67 21 24 17 49 14 71 Torino 7 45 1 Trapani 7 7 Trieste 7 Venezia 14 26 Verona 3 15 18 Tot. Nazionale 117 82 101 212 362 163 17 24 224 14 174 Tabella 4.3 50

Fonte: Orario stagionale pubblicato sui siti ufficiali dei vari aeroporti - www.pisa-airport.com - www.aeroporto.firenze.it - www.aeroportidipuglia.it - www.gesac.it – www.bologna-airport.it – www.forliairport.com – www.riminiairport.com - www.aeroportoverona.it – www.veniceairport.it.

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94 Dalla tabella 4.3 si vede che in termini di voli settimanali nazionali, escludendo le piccole realtà di Forlì, Rimini e Treviso, l’aeroporto di Firenze ricopre l’ultima posizione; mentre quello di Pisa si posiziona poco più avanti superando soltanto lo scalo di Brindisi.

In sostanza, l’offerta di voli nazionali per il sistema aeroportuale toscano risulta piuttosto bassa se confrontata con quella delle altre regioni. Infatti è inferiore del 52% rispetto a quella del Veneto, del 45% rispetto a quella della Campania e del 36% rispetto a quella della Puglia.

Il dato dell’Emilia Romagna, invece, è in linea con quello toscano e questo ci permette di motivare, ancora una volta, come la relativa scarsità di voli nazionali sia giustificabile, per queste due regioni, con l’ottima offerta di collegamenti terrestri verso il resto del Paese. Infatti l’utente toscano che deve spostarsi all’interno dell’Italia peninsulare dispone di linee ferroviarie ad alta velocità e di infrastrutture autostradali disposte più o meno capillarmente su tutto il territorio.

Addirittura questo fenomeno potrà accentuarsi nei prossimi anni, quando sarà completata l’intera direttrice Alta Velocità/Alta Capacità, da Torino fino a Salerno. Infatti, studi eseguiti dal Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo dell’Università Commerciale Luigi Bocconi hanno evidenziato questa tendenza nei Paesi europei che hanno già aperto importanti linee ferroviarie ad alta velocità. In particolare si può considerare come termine di paragone, per le tratte da Pisa e Firenze verso Roma e Milano, la tratta francese tra Parigi e Montpellier, cioè una a bassa intensità di traffico, tra una città con aeroporto hub una dotata di uno scalo secondario. In questo caso, dopo l’introduzione del TGV Marseille, nel 2001, si è verificata una diminuzione dell’offerta di posti superiore a quella della domanda.

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95 Da questo studio emerge che su tutte le tratte sotto le due ore di viaggio in treno (es. Firenze – Milano) verranno cancellati tutti i voli; mentre sulle tratte di circa 3 ore tra aeroporti hubs ed aeroporti secondari saranno probabilmente mantenuti voli a frequenza minima, con funzione esclusiva di feederaggio, con un forte calo dei posti offerti.

Se da una parte il numero di voli nazionali assoluti dei due aeroporti toscani è basso rispetto alle altre regioni considerate, dall’altra non è possibile affermare la stessa cosa focalizzando l’analisi ai collegamenti con le due isole maggiori. Infatti, se escludiamo gli hubs di Milano Malpensa e Roma Fiumicino, le destinazioni servite sono quasi esclusivamente in Sardegna o in Sicilia.

In termini percentuali, si può affermare che il 43% delle destinazioni nazionali servite da Pisa è diretto verso le due isole maggiori; mentre per Firenze si ottiene il 41%. Questi dati sono molto significativi in quanto ci permettono di capire come, là dove non arrivano gli ottimi collegamenti terrestri, si sia investito su un gran numero di collegamenti aerei. Infatti le percentuali sopra riportate sono confrontabili solo con quella dello scalo bolognese, che per altro si trova nelle stesse condizioni geografiche, che si attesta al 40%. Per quanto riguarda gli altri aeroporti esaminati, la percentuale di voli con destinazioni Sardegna o Sicilia sul totale di destinazioni nazionali è pari al: 3% per Bari, 20% per Napoli, 22% per Venezia e 25% per Verona.

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96 A questo punto viene valutata l’opportunità che hanno i toscani a livello di collegamenti aerei nazionali in rapporto alla popolazione. La tabella 4.4 riporta il numero di voli nazionali diretti per i sistemi aeroportuali regionali sotto indicati, la corrispondente popolazione ed il numero di voli ogni 10.000 abitanti.

Numero di voli nazionali diretti ogni 10.000 abitanti [28/01 – 3/02/2008] Regioni Voli nazionali Abitanti51 Voli per 10.000 ab.

TOSCANA 199 3.638.211 0,53 PUGLIA 313 4.069.869 0,77 CAMPANIA 362 5.790.187 0,63 EMILIA ROMAGNA 204 4.223.264 0,48 VENETO 412 4.773.554 0,86 Tabella 4.4

Come è evidente, il numero di voli nazionali diretti a disposizione ogni 10.000 abitanti oscilla tra 0,48 dell’Emilia Romagna e 0,86 del Veneto, con un valore pari a 0,53 per il sistema aeroportuale toscano. Ancora una volta i bassi valori registrati in Toscana ed in Emilia Romagna sono riconducibili, non tanto alla mancanza di offerta di voli nazionali, quanto ai sistemi di collegamento terrestri molto efficienti, che permettono di raggiungere le maggiori città italiane con mezzi di trasporto alternativi a quello aereo.

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97 La tabella 4.5 riporta le destinazioni servite dai voli internazionali e la

loro frequenza settimanale (dal 28 gennaio al 3 febbraio 200852) per

gli aeroporti di Pisa, Firenze, Brindisi, Bari, Napoli, Bologna, Rimini, Forlì, Verona, Treviso e Venezia.

Voli settimanali in partenza dal 28 gennaio al 3 febbraio 2008

Destinazione PI FI BR BA NA BO RN FC VR TV VE Amburgo 3 1 Amsterdam 4 10 2 6 21 14 3 21 Arad 21 Atene 1 5 5 Barcellona 4 7 3 5 19 14 23 Barcellona (Girona) 7 6 7 Basilea 2 5 Belfast 2 Berlino 4 7 Berlino (Tegel) 2 Bordeaux 3 Brema 4 Bristol 2 5 Bruxelles 4 2 3 13 13 Bruxelles (Charleroi) 7 3 13 Bucarest 3 3 8 3 21 6 4 Budapest 2 12 Cancun 1 Capo Verde 1 Casablanca 6 2 Chernovtsy 1 Chisinau 7 Cluj 3 Colonia – Bonn 5 3 4 6 6 Copenaghen 3 2 Cracovia 2 52

Fonte: Orario stagionale pubblicato sui siti ufficiali dei vari aeroporti - www.pisa-airport.com - www.aeroporto.firenze.it - www.aeroportidipuglia.it - www.gesac.it – www.bologna-airport.it – www.forliairport.com – www.riminiairport.com – www.aeroportoverona.it – www.veniceairport.it.

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98 Destinazione PI FI BR BA NA BO RN FC VR TV VE Dakovica 2 Dubai 7 Dublino 3 4 3 5 Dusseldorf 3 4 East Midland 3 6 Eindhoven 7 Francoforte 35 3 28 14 25 Francoforte (Hann) 7 3 3 7 Ginevra 4 4 6 Glasgow (Prestwick) 3 Goteborg 1 Hannover 2 1 2 Istanbul 4 Kiev 3 1 L’Havana 1 La Romana 2 Lille 2 Lione 2 11 17 Lisbona 7 7 Liverpool 3 6 Londra (Gatwick) 14 17 11 20 7 35 Londra (Heatrow) 5 Londra (Stansted) 14 3 4 7 8 15 Lussemburgo 1 Madrid 11 10 1 11 24 21 29 Male 1 Malta 3 2 3 Marrakech 4 Marsiglia 5 Memmingen 1 Mombasa 4 Monaco 14 28 2 19 34 35 28 Mosca 9 1 7 Nantes 2 New York (JFK) 4 5

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99 Destinazione PI FI BR BA NA BO RN FC VR TV VE Nykoping 4 Parigi (Beauvais) 7 7 Parigi (CDG) 21 42 4 11 42 21 46 Parigi (Orly) 9 7 6 Porto 2 Praga 2 4 11 4 6 Pristina 14 Siviglia 3 3 Sofia 4 7 S.Pietroburgo 2 Stoccolma (Skavsta) 3 Stoccarda 3 3 3 4 Tel Aviv 3 Tenerife 1 Timisoara 6 3 3 7 6 Tirana 4 1 3 7 3 14 2 Tolosa 3 Valencia 7 4 4 Varsavia 7 7 Vienna 7 3 13 21 3 21 Zagabria 7 Zurigo 1 5 21 Tot. Internaz. 179 177 4 39 131 314 9 39 252 91 427 Tabella 4.5

Dalla tabella 4.5 ci si accorge che il Galileo Galilei e l’Amerigo Vespucci offrono un numero di voli internazionali praticamente identico tra loro e che, rispetto agli altri aeroporti considerati, riveste una notevole importanza. Infatti, già nel capitolo 3 era stata evidenziata una quota internazionale di traffico piuttosto alta per Pisa e Firenze, confrontabile con quella emiliano romagnola e campana. L’offerta di voli internazionali per il sistema aeroportuale toscano è quindi piuttosto alta: infatti è circa tre volte quella campana e più o meno identica a quella dell’Emilia Romagna.

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100 Nella tabella 4.6 viene valutata, come già fatto per i voli nazionali, l’opportunità di collegamenti aerei internazionali che hanno i toscani in rapporto alla popolazione.

In tabella vengono riportati il numero di voli internazionali diretti per i sistemi aeroportuali regionali sotto indicati, la corrispondente popolazione ed il numero di voli per 10.000 abitanti.

Numero di voli internazionali ogni 10.000 abitanti [28/01 – 3/02/2008] Regioni Voli internazionali Abitanti53 Voli per 10.000 ab.

TOSCANA 356 3.638.211 0,98 PUGLIA 43 4.069.869 0,11 CAMPANIA 131 5.790.187 0,23 EMILIA ROMAGNA 362 4.223.264 0,86 VENETO 770 4.773.554 1,61 Tabella 4.6

Come è evidente, il numero di voli internazionali diretti a disposizione ogni 10.000 abitanti oscilla tra lo 0,11 della Puglia e l’1,61 del Veneto, con un valore pari a 0,98 per il sistema aeroportuale toscano. Ciò mette in luce, ancora una volta, come l’offerta di voli verso l’estero sia molto buona per gli scali di Firenze e di Pisa.

Analizzando le destinazioni servite sembra che i due scali considerati svolgano, in un certo senso, una politica di complementarietà, in quanto le destinazioni servite dall’uno non sono sempre le stesse servite dall’altro. Questo fatto è ancor più accentuato dalla presenza di molte compagnie low cost a Pisa che raggiungono destinazioni internazionali non sempre “classiche”.

Infatti si può vedere bene come i collegamenti con gli scali principali delle più importanti città europee siano molto più sviluppati dall’Amerigo Vespucci.

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101 Si può quindi parlare di concorrenza tra i due aeroporti, anche perché

le società di gestione sono diverse54. Sicuramente questo non fa che

bene agli utenti sia in termini di costi di viaggio, che in termini di offerta aerea disponibile.

Raggruppando, per ogni scalo, le varie destinazioni offerte in termini di Stati o macroregioni d’appartenenza è interessante capire meglio le rispettive coperture geografiche.

Voli settimanali in partenza dal 28 gennaio al 3 febbraio 2008

Destinazione PI FI BR BA NA BO RN FC VR TV VE UK + Irlanda 42 17 3 4 18 20 0 12 7 24 58 Francia 37 44 0 4 18 53 0 0 21 7 84 Germania 34 63 0 11 38 68 0 3 49 15 75 Benelux 18 14 0 4 9 34 0 3 14 16 35 Spagna 32 17 0 4 16 47 0 10 35 7 55 AltriUE15+Norv. 5 7 0 1 8 28 0 0 21 7 31 Nuovi Membri UE 3 10 0 6 7 30 0 3 63 13 35 Svizzera 0 4 1 2 14 0 0 0 0 0 27 Altro Mondo 8 1 0 3 3 34 9 8 42 2 27 Tabella 4.7

Dalla tabella 4.7 è evidente che le destinazioni internazionali, servite dagli scali toscani, siano perlopiù concentrate nell’Europa occidentale. In particolare Pisa offre un rete capillare di collegamenti verso Regno Unito, Irlanda e Spagna. Firenze ha molti voli verso la Francia, ma essenzialmente concentrati nell’area metropolitana parigina, e la Germania.

D’altra parte spicca l’insufficienza di voli verso le altre nazioni, in particolare verso i nuovi membri dell’Europa dell’Est. Infatti, tra Pisa e Firenze, sono disponibili solo 13 voli settimanali: verso Malta, Budapest, Praga e Timisoara; lasciando scoperte le Repubbliche

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La società di gestione dell’aeroporto di Pisa S. Giusto è la Società Aeroporti Toscani, mentre quella che gestisce l’aeroporto di Firenze Peretola è la Società Aeroporto di Firenze S.p.A..

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102 Baltiche ed addirittura la Polonia. Diversa è la situazione di Bologna, ma anche degli aeroporti veneti, che hanno già attivato numerosi collegamenti per coprire questo mercato in rapida ascesa. In particolare Verona, in questa settimana tipo, prevedeva ben 21 voli verso i nuovi stati membri, concentrati essenzialmente tra Polonia, Romania e Bulgaria, ai quali bisogna aggiungere altri 14 voli sia verso Tirana che verso Pristina.

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4.4 Le prospettive di sviluppo

Per quanto riguarda il futuro esistono ancora ampie possibilità di aumento verso i mercati dell’Europa occidentale, ed ampi spazi per l’introduzione nei nuovi mercati dell’Europa dell’Est dove l’aumento del potere di acquisto sta aprendo grandi possibilità non solo per il turismo, ma anche per le attività di business gestite nella Regione. L’apertura a questi mercati è già stata realizzata in molti aeroporti italiani (quelli del Veneto, dell’Emilia, della Lombardia, ...), ma anche in quelli francesi e in quelli spagnoli; stupisce che a Pisa, come del resto a Firenze, sia ancora sostanzialmente inesistente. Rimane in ogni caso una fonte di grande potenzialità. Lo sviluppo del traffico sarà comunque ancora notevole, forse superiore alle medie previste dai vari Enti internazionali per l’area sud europea.

Inoltre, il sistema aeroportuale toscano può provare a conquistare anche quella quota di utenti che attualmente migra verso Bologna per la sua maggiore offerta di voli verso destinazioni nazionali ed internazionali, per i servizi che questo aeroporto offre e per il suo facile accesso.

Riferimenti

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