Di Napoli, Valagussa – Prospettive GEOGRAFICHE
KAZAKISTAN
Superficie (in migliaia di km2) 2.725 Popolazione (in milioni di abitanti) 15,6
Densità (abitanti/km2) 6
Forma di governo Repubblica presidenziale
Capitale Astana
Lingua (ufficiale) Kazako
Religione musulmana
Speranza di vita (maschi/femmine) 62/73
PIL/abitante (in $ USA) 8.502
Il Kazakistan è un Paese dell’Asia centrale e confina a nord con la Russia, a est con la Mongolia e la Cina, a sud con il Kirghizistan, a sud-est con l’Uzbekistan; a ovest è bagnato dal Mar Caspio.
Con 2,7 milioni di km² è uno degli Stati più grandi del mondo. Il territorio è occupato da catene montuose a est e a sud-est, nella parte restante è formato da altopiani e pianure. La regione settentrionale è ricoperta da una steppa priva di alberi ad alto fusto; la superficie rimanente è in prevalenza desertica, ma la presenza di corsi d’acqua e di canali (che irrigano le pianure) favorisce l’attività agricola. Il Kazakistan è infatti un discreto esportatore di cereali, cotone e barbabietole da zucchero. Il clima è continentale secco; a sud le estati del deserto sono torride, mentre a nord gli inverni delle steppe sono molto freddi.
Terra di passaggio fra l’Europa e l’Asia, la regione fu attraversata da diverse popolazioni dedite al commercio.
Nel IX secolo il territorio fu conquistato dagli arabi e islamizzato, mentre nel XII subì l’occupazione mongola.
Per questo motivo oggi la popolazione è costituita in prevalenza da etnie turche e mongolidi, accanto a minoranze russe, tedesche, ucraine, tartare e coreane (immigrate durante il dominio sovietico). Tra il 1820 e il 1850 il Paese fu annesso alla Russia e sottoposto a un intenso processo di russificazione: vi vennero inviati molti contadini russi e la lingua russa fu insegnata nelle istituzioni scolastiche e culturali. Nel 1990, durante il processo di dissoluzione dell’URSS, il Kazakistan ottenne l’indipendenza e in seguito aderì alla CSI (Comunità di Stati Indipendenti). Nel 1995 ha stipulato un accordo commerciale con Uzbekistan e Kirghizistan nel tentativo di rafforzare la propria economia e svincolarla da quella russa.
Il Paese è ricco di idrocarburi, carbone, ferro e rame, che hanno favorito un discreto sviluppo industriale già nel periodo sovietico. Nonostante ciò, un terzo della forza lavoro è ancora impiegato nel settore agricolo e
dell’allevamento. Inoltre la metà della popolazione vive in villaggi rurali. La qualità della vita è discreta, con servizi sociali e sanitari abbastanza buoni.
Bibliografia
• Buttino Marco, La rivoluzione capovolta. L’Asia cen rale tra il crollo dell’impero zarista e la formazione dell’URSS, L’Ancora del Mediterraneo, Napoli, 2003 t
t
• Conrad Philippe, Le civiltà della steppa, Ferni, Ginevra (Svizzera), 1977
• Fiorani Piacentini V., Turchizzazione ed islamizzazione dell’Asia Centrale, Dante Alighieri, Roma, 1974
• Hambly G. (a cura di), Asia Centrale, Storia Universale Feltrinelli, Milano, 1970
• Jelen Igor, Repubbliche ex sovietiche dell’Asia Centrale. Nuovi cen ri, nuove periferie, nuove frontiere, UTET, Torino, 2000
• Mayhew Bradley, Clammer Paul e Khon Michael, Asia centrale, Lonely Planet – EDT, Victoria (Australia) – Torino, 2005
Filmografia
• Bodrov Sergej, Passer Ivan e Temenov Talgat (regia di), Nomad, Kazakistan, 2006
• Charles Larry (regia di), Borat, USA, 2006 Siti interessanti
• it.wikipedia.org/wiki/Kazakistan