• Virus
• Alcol
• Steatoepatite non alcolica
• Farmaci
• Malattia di Wilson
• Autoimmune
EPATITI
EPATITI VIRALI virus: A, B, C, D, E
• da virus B, C e D possono cronicizzare
• le altre tendono alla guarigione spontanea
Epatite A
• 50% delle epatiti acute (Italia)
• trasmissione oro-fecale
• Incubazione: 2-4 settimane
• Decorso:
– acuta
– raramente
fulminante• mai evoluzione in cronica
• Complicanze: epatite colestatica, epatite recidivante, epatite
fulminante, acute hepatic failure
3 mesi
4 mesi
3 mesi 7-12 mesi
Caratteristiche del virus B
- Regione S: codifica per le proteine di superficie (HBsAg)
- Regione C: preceduta da un segmento genico detto “Pre-core”.
- quando la lettura del genoma per la trascrizione inizia dalla regione Core si ha la codifica di HBcAg
- quando inizia dalla regione Pre-core viene codificata una proteina solubile non strutturale chiamata HBeAg;
Epatite B
Struttura: “Particella di Dane”,
involucro esterno di HBsAg che avvolge la regione Core (HBcAg)
Antigeni ed anticorpi HBV
• HBsAg:
– il marcatore più importante per definire un soggetto come affetto da HBV.
– La perdita di tale antigene con o senza la comparsa dell’anticorpo (HBsAb) identifica la guarigione del paziente
• HBcAg:
– non dosabile nel sangue in quanto coperto dal mantello dell’antigene “s”.
– può essere valutato solo su tessuto epatico prelevato con biopsia.
• HBcAb:
– l’isoforma IgM di tale anticorpo identifica un’infezione acuta e rappresenta l’unico modo (insieme alla dimostrata sieroconversione:
HBsAg - / HBsAg+) per porre tale diagnosi
• HBeAg:
– compare in condizioni di elevata replicazione virale (paz. molto infettante)
– la sua scomparsa associata o meno alla comparsa dell’anticorpo
(HBeAb) identifica guarigione,
Epatite B
Prevenzione:
• Vaccinazione: nel 1991 una legge rese obbligatoria la
vaccinazione per tutti i nuovi nati nel loro primo anno di vita e tutti gli adolescenti entro il 12° anno di vita
Terapia:
• Attualmente non esiste alcuna terapia in grado agevolmente di sieroconvertire, eradicare, prevenire evoluzione cronica .
• Interferone (citochine, proteine ad azione antivirale):
– unica terapia potenzialmente in grado di convertire l’antigene "s".
– efficacia < 8 %
– effetti collaterali !!!
• Antivirali (analoghi nucleosidici/nucleotidici, inibitori trascriptasi inversa):
– Lamivudina (utilizzata nella profilassi delle riattivazioni);
– Entecavir e Tenofovir (farmaci attualmente utilizzati long life, ad alta barriera genetica)
Epatite B
Epatite C
Epatite C
Storia naturale dell’infezione da virus C
• Possibile guarigione se drastica riduzione della viremia entro le prime 4-6 settimane
• Possibile riattivazione virale a distanza di tempo.
Epatite C
Terapia
• Peg-IFN + Ribavirina: vecchio schema terapeutico. Buona efficacia per il genotipo 2, scarsa per gli altri genotipi
• Agenti antivirali diretti di I generazione: Boceprevir e Telaprevir . Più elevati tassi di guarigione rispetto alla terapia precedente, ma elevata tendenza agli effetti collaterali, soprattutto anemia e manifestazioni cutanee gravi fino ad una vera e propria Steven Johnson.
• Agenti antivirali diretti di II generazione: Sofosbuvir, Ledipasvir, Daclatasvir, Ombitasvir, Paritaprevir, Simeprevir: si utilizzano senza interferone nella maggior parte degli schemi terapeutici, hanno elevata efficacia contro il genotipo 1, sono molto tollerabili.
Epatite C
• Virus difettivo: può infettare solo nel caso sia coadiuvato dalla presenza del virus B.
• Le vie di trasmissione sono identiche a quelle già elencate per HBV (parenterale)
• Il decorso clinico è più rapido rispetto alla sola infezione da HBV, questo è il motivo per il quale i pazienti con infezione HBV-HDV non vanno spesso incontro all’HCC… spesso decedono prima per insufficienza epatica!!
Epatite D
Coinfezione
• Infezione acuta e concomitante di HBV ed HDV.
• Si può osservare una doppia fase di acuzie, la prima legata ad un virus, la seconda all’altro. In questo caso il tasso di cronicizzazione
dell’infezione è basso
Diagnosi
- HBcAb IgM +
- HDAb IgM + - HDV-RNA + - HBV-DNA +/-
Sovrainfezione
• Infezione acuta HDV in portatore cronico di HBV.
• Maggior tasso di cronicizzazione e di epatite fulminante (3-6 %).
Diagnosi
- HBcAb IgG +
- HDAb IgM +
- HDV-RNA +
- HBV-DNA +/-
• Trasmissione : oro-fecale
• Periodo d’incubazione: 28-40 giorni
• Tasso di mortalità: 1-3%
• Presentazione: epatite acuta itterica a risoluzione spontanea
non sempre l’Epatite E è autolimitante!
• Cronicizzazione: negli immunodepressi
(trapiantati, tossicodipendenti, affetti da HIV)
Epatite E
STORIA NATURALE DELLA MALATTIA
EPATICA VIRALE
Cause maggiori d’epatite cronica
• Virus epatite B, C, D
• Alcol
• Steatoepatite non alcolica
• Autoimmune
• Emocromatosi
• Malattia di Wilson 77% da epatite virale
Acuta, autolimitante
Cronica ad esordio acuto
Cronica con riacutizzazioni
EPATOPATIA ALCOL-CORRELATA
EPATOPATIA ALCOL-CORRELATA
• L’alcol è responsabile:
– del 6,3% di tutti i decessi – del 4,6% delle disabilità
• Dannoso anche:
– il bere eccessivo occasionale (giovani 15-29 aa)
– l’eccesso fuori pasto (bringe drinking/sballo)
Stress ossidativo
• Produzione di radicali liberi (ROS)
• Aumento della perossidazione lipidica
• Deplezione antiossidanti
• Attivazione enzimi lipogenici
(SREBP-1c → ac grassi→ trigliceridi
→ steatosi)
• Inibizione:
• PPAR-α (peroxisome Proliferator-Activated Receptor)
• AMPK (Adenosine 5-Mono Phosphate-Activated Protein Kinase)
• Ridotta ossidazione ac grassi liberi
• Acetaldeide
• IL-1, TNF-α, TGF-β
Tumor Necrosis Factor-α Trasforming Growth Factor-β
Fegato steatosico Epatite acuta
Cirrosi epatica Cancro-cirrosi
Etanolo
• Solitamente infausta
• Progressione in cirrosi infrequente in astinenti
• Regressione (settimane/mesi) nei casi sopravvissuti all’evento acuto
• > PT e ascite: segni prognostici sfavorevoli
• Prognosi a lungo termine influenzata negativamente dalla presenza di infiammazione severa e di fibrosi
• Corticosteroidi solo in casi selezionati
• Se presente anoressia è richiesta la nutrizione parenterale
Epatite acuta da alcol
Steatosi + infiammazione acuta o cronica + variabile presenza di fibrosi
Steatoepatite alcolica
• Infiltrato neutrofilo
• Fibrosi in gradi diversi
• Necrosi epatocitaria
• Corpi di Mallory: inclusioni citoplasmatiche di aggregati di organuli
QUADRO ISTOLOGICO
PROGNOSI: 40% presenta cirrosi a 5 anni
Steatosi non alcolica
Fattori di rischio in Italia
• Fumo: 28-38%
• Diabete: 8-10%
• Ipertensione: 4-44%
• Sovrappeso e obesità: 40-60%
• Dislipidemia: >60%
• Insufficiente Attività Fisica: 50-60%
…all American adults would become overweight or obese by 2048…
Wang et al., Obesity 2008
www.salute.gov.it
Fibrosi avanzata Steatoepatite
e/o fibrosi
Steatosi
30-40%
12-20%
Cirrosi 10-15%
HCC
Morte per
cirrosi 33%
25%
Steatosi e steatoepatite non alcolica
Sgro C., Hepatology 2002;36:451
DEF: incidenza
14 casi /1.000.000 abitanti/anno
Una quota 16 volte più elevata delle
denunce all’Agenzia di farmacovigilanza francese
Ospedalizzazione: 12%
Mortalità: 6%
Incidenza: 0,8/100.000/anno
Lee WM, Sem Liver Dis, 2003;23:217
Leise MD, Mayo Clin Proc, 2014;89: 95-106
PARACETAMOL0: 40%
Ingestione massiva intenzionale
Sovradosaggio da autoprescrizione
Altre cause: 48%
Altri farmaci: 12%
Farmaci: 52%
DEF: meccanismi patogenetici
Farmaco
Reazione immuno-allergica Tossicità diretta
Metabolita attivo
CYP 450
1. Compare a breve distanza dall’assunzione del farmaco 2. Dose dipendente
1. Non è dose dipendente
2. Può comparire dopo un periodo di latenza oscillante da una settimana ad un mese 3. Può associarsi a febbre, porpora cutanea,
ipereosinofilia
DEF: quadri clinico-patologici
Prevalentemente
epatocellulare Misto Prevalentemente
colestatico
Paracetamolo Amitriptilina Amoxicillina-acido clavulanico
Allopurinolo Azatioprina Anabolizzanti
Amiodarone Captopril Ciclosporina
Baclofene Carbamazepina Clorpromazina
Fluoxetina Clindamicina Clopidogrel
HAART ( terapia HIV) Ciproeptadina Contraccettivi orali
Isoniazide Enalapril Eritromicina
Ketoconazolo Flutamide Estrogeni
Metotrexate Nitrofurantoina Irbesartan
Omeprazolo Fenobarbital Mirtazapina
FANS Sulfonamidi Fenotiazine
Paroxetina Trazodone Terbinafina
Rifampina Trimetoprim-sulfometossazolo Triciclici
Risperidone Verapamile
Statine Tetracicline Troglitazone
Acido valproico Navarro V J NEJM, 2006; 354:731-739
DEF: quadri clinico-patologici
Epatite acuta Paracetamolo, alotano, isoniazide, metildopa, fluconazolo nitrofurantoina, ketoconazolo, ac. calproico, idroclorochina Epatite colestatica Clorpropamide, metimazolo, naprossene, fenilbutazone,
ciprofloxacina, trazodone
Colestasi Estrogeni, acido clavulanico, clorpromazina, amitriptilina,
ticlopidina, triciclici, trimetoprin-sulfamettasozolo, carbamazepina, tolbutamide
Epatite cronica Alfametildopa, isoniazide, nitrofurantoina, ossifenisatina Epatite granulomatosa Fenilbutazone, chinidina, alpurinolo, dapsone, diltiazem M.veno-occlusiva Azatioprna, 6-mercaptopurina
S. Budd-Chiari Estrogeni
Steatosi, NASH Aspirina, amiodarone, ac. valproico Fibrosi epatica/cirrosi Metotrexate, isoniazide, cloruro di vinile Iperplasia nodulare focale Estrogeni
Colangiocarcinoma Thorotrast
Epatocarcinoma Steroidi anabolizzanti, cloruro di vinile Angiosarcoma Cloruro di vinile, arsenico, thorotrast
Acetaminofene (paracetamolo)
• La più comune causa di epatite acuta da farmaci e una causa importante di epatite acuta fulminante
• Danno epatico severo (ALT >1000 U/L) o casi anche fatali quando le dosi superano 15-25 gr
• Forti bevitori possono presentare un grave
danno epatico anche con dosi di 3-6 gr
Epatite acuta da isoniazide
• Lieve aumento delle transaminasi (<3 volte la norma)
▪ Osservato nel 10-20% dei pazienti
▪ Entro due mesi dall’inizio del trattamento
▪ Si risolve senza interrompere la somministrazione di INH
• Epatite acuta severa con ittero
▪ Interessa l’1% dei pazienti trattati
▪ 2% dei pazienti >50 anni
▪ Le donne hanno un rischio maggiore
• Epatite acuta fulminante
▪ 10% dei pazienti che sviluppano ittero
▪ Sono più a rischio i pazienti che assumono farmaci quali fenitoina,
disulfiram, carbamazepina, anticoagulanti orali, benzodiazepine e
vitamina D, che interferiscono col metabolismo epatico dell’INH
malattia di Wilson
Disordine del metabolismo del rame a trasmissione autosomica recessiva
caratterizzato da progressivo
accumulo del rame in diversi tessuti ed organi
Worldwide prevalence: 1-3/100000
EPIDEMIOLOGY
Its frequency increases in populations where consanguinity was more common
Prevalence in Sardinia 1:2707
Clinical features of WD
•
Bradykinesis
• Parkinsonian caracteristics
• Coreo-atetosis mov.
• Tremors
• Epilepsy
• Depression
• Obvious psychosis
• Intellective deterioration
tissue Cu overload with production of oxidative damage
• Asymptomatic
• Fulminant liver failure
• Acute hepatitis
• Steatosis
• Chronic active hepatitis
• Hepatic cirrhosis
• Microematuria
• Proteinuria
• Nephrocalcinosis
• Nephrolitiasis
Acute non immune haemolytic anemia
LiverCNS Kidney
Blood
•Kayser-Fleischer ring
•Sunflower cataract
Eye72%
28%
Prevalenza dell' anello di Kayser- Fleischer
Assente Presente