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Management delle arterie ipogastriche nel trattamento degli aneurismi dell'aorta addominale

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Academic year: 2021

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MANAGEMENT DELLE ARTERIE IPOGASTRICHE NEL TRATTAMENTO DEGLI ANEURISMI DELL’AORTA ADDOMINALE

Varetto G, Spalla F, Gibello L, Trevisan A, Frola E, Rispoli P. INTRODUZIONE/SCOPO DELLO STUDIO

Il trattamento open (OR) e endovascolare (EVAR) degli aneurismi dell’aorta addominale (AAA) può prevedere l’esclusione di almeno una arteria ipogastrica con insorgenza di possibili complicanze: claudicatio glutea, disfunzione sessuale, ischemia intestinale. Numerose tecniche permettono il salvataggio dell’ipogastrica: il reimpianto chirurgico, le endoprotesi branched, bell-bottom, sandwich e chimney. Scopo di questo lavoro è analizzare l’incidenza della sintomatologia dopo esclusione/embolizzazione ipogastrica, per migliorare gli outcome clinici e procedurali.

MATERIALE E METODI

Fra gennaio 2012 e dicembre 2016 sono stati trattati mediante OR o EVAR 44 pazienti affetti da AAA con interessamento ipogastrico, previa valutazione preoperatoria eco-color-doppler (ECD) e angio-tomografia computerizzata (TC). Il follow-up prevedeva un ECD a 1, 6 e 12 mesi OR e una TC a 1, 6 e 12 mesi post-EVAR; successivamente in assenza di complicanze procedurali un ECD annuale. A 2, 6 e 12 mesi dall’intervento i pazienti hanno eseguito da protocollo visita vascolare, urologica e chirurgica.

RISULTATI

12 pazienti sono stati trattati con OR e 29 mediante EVAR (3 sono usciti dal follow-up per decesso non correlato all’AAA). Tutti i pazienti preoperatoriamente erano asintomatici. A due mesi dall’intervento il 47% pazienti era asintomatico, la claudicatio glutea era presente nel 50% dei pazienti del gruppo OR e nel 41% dei pazienti EVAR; solo nel gruppo OR sono stati riferiti 6 casi di disfunzione erettile e 2 di disturbi dell’alvo senza ischemia intestinale documentata. Non sono state eseguite procedure interventistiche secondarie.

Nel follow-up a lungo termine il sintomo claudicatio persiste nel 25% degli OR e nel 19% degli EVAR. Non sono state osservate differenze significative correlando i sintomi al numero di ipogastriche escluse e alla tecnica operatoria. I 6 casi trattati con branched-EVAR sono rimasti asintomatici al follow-up.

DISCUSSIONI/CONCLUSIONI

Il tasso di complicanze correlate all’esclusione ipogastrica in chirurgia aorto-iliaca in letteratura è ancora elevato (18-45%). Nella nostra esperienza si evidenzia una regressione significativa della claudicatio nel follow-up medio-lungo termine. Le tecniche di salvataggio ipogastrico (es. branched-EVAR) sono efficaci nella prevenzione delle complicanze.

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