• Non ci sono risultati.

Programma di riqualificazione degli immobili agricoli (P.R.I.A.) non utilizzati o sotto utilizzati

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Programma di riqualificazione degli immobili agricoli (P.R.I.A.) non utilizzati o sotto utilizzati"

Copied!
13
0
0

Testo completo

(1)

Programma di

riqualificazione degli immobili agricoli

(P.R.I.A.) non utilizzati o sotto utilizzati

Stato degli atti dopo il Febbraio 2010:

Sono state presentate 90 proposte.

L’estensione complessiva delle aziende coinvolte è di oltre 7000 ha.

Tale superficie comprende oltre 700 ha di

rimboschimento da concentrare nelle aree protette Le cubature da recuperare ammontano a mc 500 000.

Dalle stesse si possono ricavare c.ca 2500 alloggi.

Investimenti stimati: oltre 350 mln di €.

(2)

ASSI STRATEGICI

Obiettivi / parametri di valutazione

Mettere a disposizione una quota della SUL trasformata per la locazione a canone concordato

Praticare un canone concordato </ = 7€/mq

Garantire il regime concordato per un periodo >/= anni 10

Obiettivi / parametri di valutazione

L’intervento non deve ridurre la qualità attuale del paesaggio

E’ auspicabile che tale qualità venga incrementata

Tale incremento dovrebbe essere conseguito anche con interventi di restauro

conservativo di manufatti di

particolare pregio storico

architettonico

Emergenza abitativa Restauro

paesaggistico Sviluppo economico Obiettivi / parametri di

valutazione

L’intervento deve incrementare la redditività

dell’azienda agricola

Tale incremento deve essere legato anche alla creazione di nuovi posti di lavoro

La redditività deve essere conseguita tramite riconversione e/o razionalizzazione colturale ed

inserimento di attività economicamente

redditive compatibili con il settore

economico

Obiettivi strategici di livello urbano

Tutela attiva e messa in sicurezza del territorio agricolo

Risparmio energetico

(3)

Il P.R.I.A. coinvolge:

• Aziende, anche associate, operanti nel settore produttivo agricolo

per:

la formulazione e la presentazione di

proposte d’intervento, coerenti con i

criteri di seguito specificati.

(4)

Le proposte d’intervento possono avere ad oggetto:

1. lo sviluppo e/o la razionalizzazione, anche con eventuale riconversione colturale all’interno dello stesso indirizzo produttivo, di attività agricole;

2. incremento di occupati nel settore agricolo;

3. il recupero di fabbricati ad uso residenziale agricolo e non residenziali non più utilizzabili per l’attività produttiva, consentendo il cambio di

destinazione di questi ultimi alla residenza , vincolando l’utilizzo degli stessi nel mercato degli affitti e previa accettazione di un canone

concordato;

4. la messa in sicurezza e la sorveglianza del territorio agricolo;

5. il restauro conservativo di casali di pregio storico artistico;

6. il restauro di colture ad alta valenza paesaggistica e tipiche dell’agro romano;

7. Il rimboschimento di aree per almeno il 10% della superficie aziendale 8. la creazione di punti vendita e degustazione dei prodotti delle aziende

agricole;

9. l’adeguamento igienico delle infrastrutture di servizio delle aziende;

10.la dotazione di risorse energetiche autonome rinnovabili ed ecocompatibili;

11.interventi su reti, infrastrutture e servizi pubblici, di pubblica utilità, d’interesse pubblico.

(5)

Le proposte possono prevedere le seguenti

tipologie d’intervento, anche combinate tra loro:

• realizzazione, completamento, ampliamento di aree e insediamenti agricoli, riqualificazione di insediamenti agricoli esistenti, mediante adeguamento delle opere di urbanizzazione e della dotazione di standard urbanistici, riconversione funzionale con variazione della destinazione d’uso, recupero dei fabbricati dismessi o sotto-utilizzati, anche con demolizione e ricostruzione o ristrutturazione, risanamento di siti inquinati;

• trasferimento di attività agricole insediate in siti più idonei, con riuso e valorizzazione dei siti originari;

• innovazione e sviluppo di attività agricole, mediante

investimenti in tecnologie, macchinari, valorizzazione delle risorse umane;

• recupero conservativo di immobili di interesse storico- artistico-architettonico, con l’insediamento di attività e

attrezzature compatibili (artigianato tipico, servizi culturali,

espositivi, ricreativi

,

socio-assistenziali), preferibilmente

gestite da ONLUS

;

(6)

Recupero di fabbricati agricoli per uso residenziale

• Le proposte d’intervento possono prevedere:

• il recupero tramite ristrutturazione edilizia di

manufatti già strumentali alla conduzione del fondo ma non più idonei, da destinare a residenze in

locazione a canone convenzionato per un periodo prestabilito;

• il consolidamento statico degli stessi edifici;

• il rifacimento o risanamento delle facciate ;

• il restauro conservativo di manufatti di particolare pregio storico-artistico (cfr. Carta Agro Romano);

• l’adeguamento o l’installazione di nuovi impianti tecnici;

• la demolizione e ricostruzione dei manufatti non di pregio;

• la realizzazione di parcheggi pertinenziali.

• La dotazione di idonei sistemi di smaltimento delle

acque reflue.

(7)

Caratteristiche degli alloggi da realizzare

• Gli alloggi realizzati in conseguenza del

P.R.I.A. (Programma di Riqualificazione degli Immobili Agricoli) dovranno

obbligatoriamente essere dati in locazione, prevalentemente a canone concordato, per un periodo determinato che costituirà

impegno formale con l’Amministrazione Comunale.

• Le caratteristiche degli alloggi realizzandi dovranno essere in conformità al D.M. 5

agosto 1994 e prevalentemente di superficie

inferiore a mq 60.00.

(8)

Caratteristiche dei locatari

• I locatari, obbligatoriamente residenti nel Comune di Roma, dovranno risultare non essere proprietari di alloggi di dimensione adeguata al nucleo familiare, (< mq 60 per 2/3 componenti; < mq 80 per 4 o più componenti) anche in altri Comuni della Provincia e dovranno possedere inoltre almeno uno dei seguenti requisiti:

• - non avere un contratto di locazione in corso alla data del presente bando;

• - avere un contratto di locazione in corso per un

importo pari o superiore al 40% del reddito familiare;

• - avere un contratto di locazione in corso o un alloggio di proprietà nel Comune di Roma ed un

soggetto diversamente abile nel nucleo familiare per il quale le caratteristiche dell’alloggio attuale

costituiscono disagio;

(9)

Le proposte d’intervento devono risultare:

• coerenti con gli obiettivi e le condizioni di sviluppo sostenibile del territorio;

• compatibili con i vincoli di tutela dei beni culturali, paesistici e ambientali;

• conformi alle norme regolanti i settori e le tipologie d’intervento,

derivanti da provvedimenti legislativi, amministrativi, regolamentari.

Le proposte d’intervento di cui sopra devono essere localizzate prioritariamente nelle seguenti aree:

• zone poco edificate degradate o soggette a rischio di degrado ambientale, paesistico, sociale ed economico;

• zone destinate dagli strumenti urbanistici esistenti all’insediamento di funzioni e attività agricole e se comprese nel territorio dei Parchi

individuati con Legge Nazionale o Regionale solo in presenza di nulla osta dell’Ente gestore;

(10)

Contenuti delle proposte

Le proposte, per essere esaminate in Conferenza dei Servizi, dovranno comprendere una esaustiva

documentazione che illustri l’intervento nei seguenti aspetti:

• caratteristiche del soggetto proponente;

• piano economico finanziario e agronomico aziendale

• descrizione dell’area, dei luoghi e dei fabbricati oggetto della proposta d’intervento;

• perizia asseverata sulla legittimità, sullo stato di consistenza e sul valore di quanto al punto

precedente;

• inquadramento della proposta nel contesto insediativo, produttivo, infrastrutturale e ambientale di riferimento;

• tipologia di proposta e descrizione dei contenuti e

parametri urbanistici, edilizi, funzionali;

(11)

Dal piano economico finanziario dovrà evincersi con chiarezza:

• Dimensione dell’area che si propone di valorizzare;

• Entità degli investimenti previsti;

• Entità degli investimenti per opere infrastrutturali o calcolo degli oneri di urbanizzazione;

• Estensione delle superfici ed entità di spesa in percentuale per interventi di restauro del paesaggio agrario;

• Numero di addetti già occupati ed aggiuntivi che si garantisce di impiegare a seguito della valorizzazione aziendale;

• Volume complessivo dei manufatti che saranno oggetto di trasformazione e messi a disposizione del mercato locativo a canone convenzionato;

• Ammontare del canone di locazione per un periodo non inferiore a 10 anni, sulle superfici calcolate come da D.M. 5 agosto 1994, espresso in euro per metro quadrato al mese;

• Superficie in % che sarà riconvertita per colture biologiche e con valorizzazione degli aspetti paesistici del fondo;

• Superfici di rimboschimento;

• Entità in Kw della produzione autonoma di energia (solare termico;

fotovoltaico etc.), nonché entità dell’investimento in tecnologie eco- compatibili e realizzazione degli impianti;

• Superficie interessata da adeguati sistemi di sicurezza e controllo;

• Giornate/anno di fruibilità delle attrezzature a scopo didattico;

(12)

• Se le proposte saranno valutate rispondenti agli obiettivi dell’Amministrazione Comunale, l’Ufficio procedente inviterà i Soggetti privati proponenti alla formalizzazione della propria offerta, anche

eventualmente modificata secondo gli indirizzi

dell’Amministrazione, corredandola con eventuali ulteriori documenti o elaborati.

• In tal caso, i Soggetti proponenti, se ulteriormente interessati, dovranno formalizzare la propria offerta, mediante atto unilaterale d’obbligo, reso a firma

autentica e con data certa, che definisca l’intervento, gli impegni assunti a fronte dell’approvazione dello stesso, l’impegno finanziario e la durata di validità.

Nello stesso atto sarà precisato che il mancato rispetto delle condizioni poste dall’Amministrazione alla

concessione delle deroghe urbanistiche ed edilizie comporterà l’acquisizione, di quanto realizzato in

deroga, al patrimonio comunale al valore iniziale, senza

pertanto considerare eseguite le opere, se non anche

la riduzione in pristino in caso accertato di difformità

che configurino abuso edilizio.

(13)

Simulazione di rimboschimento aree non coltivabili attraverso le opzioni P.R.I.A.

Riferimenti

Documenti correlati

Fermo quanto previsto all’art. 6 delle Condizioni Generali di Assicurazione - Pagamento del premio, decorrenza e cessazione delle garanzie, tutte le garanzie decorrono

La lavorazione del pomodoro consiste nella trasformazione della materia prima fresca e biologica, proveniente dalla campagna toscana, in varie tipologie di prodotto

Il proprietario che intende vendere il fondo agricolo, per rispettare la prelazione agraria deve notificare la proposta di vendita, a mezzo di lettera raccomandata con

AGRICULTURAL BEARINGS

Per rispettare l’obbligo della redazione del contratto in forma scritta e del contenimento degli elementi essenziali sopra citati, si può ricorrere a 3 distinte fattispecie:..

(ovvero l’approccio alla gestione del suolo coltivato, nell’agricoltura di oggi e di domani)3. La gestione del suolo coltivato si definisce compendiando tutte le conoscenze

1 Se una domanda di registrazione concerne una denominazione omonima già regi- strata e la denominazione da registrare induce il pubblico a presumere che i prodotti sono originari

Per l’abitazione principale e una pertinenza per ogni categoria catastale C/2, C/6 e C/7, tranne per le abitazioni principali di categoria catastale A/1, A/8 e A/9