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OIC 12: Composizione e schemi del bilancio

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Academic year: 2022

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(1)

S.A.F.

SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO

OIC 12: Composizione e schemi del bilancio

CLAUDIA MEZZABOTTA

I nuovi principi contabili. La disciplina generale del bilancio di esercizio e consolidato.

16 gennaio 2015 – ODCEC Milano – Corso Europa, 11 - Milano

(2)

ASPETTI INTRODUTTIVI

RIFERIMENTI NORMATIVI:

• Il bilancio civilistico è formato dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa

• Il rendiconto finanziario non è un prospetto di bilancio obbligatorio (cfr. OIC 10)

• Lo schema di stato patrimoniale deve seguire quanto stabilito dall’art. 2424 Codice civile

• L’art. 2423-bis, Codice civile, indica i criteri per la presentazione, la suddivisione, il raggruppamento, l’aggiunta, l’adattamento e la

comparazione delle voci di SP e di CE NOVITA’ PRINCIPALI:

• Riorganizzazione contenuti e incorporazione «Documento interpretativo di OIC 12»

(3)

S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO 3

STATO PATRIMONIALE

A) CREDITI V/SOCI PER VERSA- MENTI ANCORA DOVUTI

B) IMMOBILIZZAZIONI C) ATTIVO CIRCOLANTE D) RATEI E RISCONTI

A) PATRIMONIO NETTO

B) FONDI PER RISCHI E ONERI

C) TRATTAMENTO FINE RAPPORTO D) DEBITI

E) RATEI E RISCONTI

(4)

classificazione per natura per tutte le passività e il patrimonio netto

classificazione per natura solo per alcune attività:

“Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti”, “Ratei e risconti”, “Crediti finanziari” e “Crediti commerciali”

classificazione per destinazione per “Immobilizzazioni” e

“Attivo circolante”

classificazione per liquidità/esigibilità per i crediti e i debiti («con separata indicazione degli importi scadenti entro/oltre l’esercizio successivo…)

LOGICA DI CLASSIFICAZIONE DELLE

VOCI NON UNIVOCA

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Iscrizione separata delle voci previste dallo schema di SP

Voci precedute da numeri arabi possono essere ulteriormente suddivise, senza eliminare la voce complessiva e indicandone l’importo totale

Raggruppamento voci precedute da numeri arabi solo se esso è irrilevante per la rappresentazione veritiera e

corretta

Aggiunta voci

Adattamento voci

Dati comparativi relativi all’esercizio precedente

No compenso di partite

OIC 12: LO SCHEMA DI STATO PATRIMONIALE

ART. 2423-ter, Codice civile

(6)

CONTO ECONOMICO

A) VALORE DELLA PRODUZIONE B) COSTI DELLA PRODUZIONE

_______________________________

DIFFERENZA (A -B)

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI

D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA’ FINANZIARIE E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI

________________________________

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE

IMPOSTE SUL REDDITO DI ESERCIZIO

________________________________

(7)

S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO 7

LE «GESTIONI AZIENDALI»

• Attività ordinaria vs. attività straordinaria

• Attività caratteristica vs. attività accessoria

• Attività finanziaria (include proventi e oneri finanziari, ma anche utili/perdite su cambi, svalutazioni e ripristini di

valore di attività finanziarie, plusvalenze e minusvalenze da cessione…)

Attività straordinaria (precisata la definizione !)

N.B. – L’art. 2425, Codice civile, non classifica le voci di CE

in base a un criterio gestionale «puro»

(8)

A) Valore della produzione:

1) ricavi delle vendite e delle prestazioni;

2) variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti;

3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione;

4) incrementi di immobilizzazioni per lavori interni;

5) altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio.

Totale

B) Costi della produzione:

6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci;

7) per servizi;

8) per godimento di beni di terzi;

9) per il personale:

a) salari e stipendi;

b) oneri sociali;

c) trattamento di fine rapporto;

d) trattamento di quiescenza e simili;

e) altri costi.

(9)

S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO 9

A) Valore della produzione.

B) Costi della produzione:

10) ammortamenti e svalutazioni:

a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali;

b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali;

c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni;

d) svalutazione dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide.

11) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci;

12) accantonamenti per rischi;

13) altri accantonamenti;

14) oneri diversi di gestione.

Totale

Differenza tra valore e costi della produzione (A - B) C) Proventi e oneri finanziari:

15) proventi da partecipazioni, con separata indicazione di quelli relativi ad imprese controllate e collegate;

16) altri proventi finanziari:

a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni, con separata indicazione di quelli da imprese controllate e collegate e di quelli da controllanti;

b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni;

c) da titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni;

d) proventi diversi dai precedenti, con separata indicazione di quelli da imprese controllate e collegate e di quelli da controllanti.

(10)

A) Valore della produzione.

B) Costi della produzione.

C) Proventi e oneri finanziari:

17) interessi e altri oneri finanziari, con separata indicazione di quelli verso imprese controllate e collegate e verso controllanti;

17-bis) utili e perdite su cambi.

Totale (15 + 16 - 17 +/ - 17 bis)

D) Rettifiche di valore di attività finanziarie:

18) rivalutazioni

:

a) di partecipazioni;

b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni;

c) di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni.

19) svalutazioni:

a) di partecipazioni;

b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni;

c) di titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni.

Totale delle rettifiche (18 - 19)

(11)

S.A.F.

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E) Proventi e oneri straordinari:

20) proventi, con separata indicazione delle plusvalenze da alienazione i cui ricavi non sono ascrivibili al n. 5);

21) oneri con separata indicazione delle minusvalenze da

alienazione, i cui effetti contabili non sono iscrivibili al n. 14), e delle imposte relative a esercizi precedenti.

Totale delle partite straordinarie (20 - 21)

Risultato prima delle imposte (A - B +/- C +/- D +/- E)

22) Imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate;

23) Utile (perdita) dell’esercizio.

(12)

■ Eliminata la sezione dedicata al rendiconto finanziario (inserita in OIC 10).

■ Incorporato il "Documento Interpretativo n. 1" dell'OIC 12 "Classificazione dei costi e ricavi nel conto economico".

■ Sezione specifica su bilancio in forma abbreviata.

■ Eliminate o modificate alcune appendici e introdotte di nuove:

 Appendice A: testo delle norme del Codice Civile.

 Appendice B: semplificazioni previste per il bilancio in forma abbreviata.

 Appendice H: motivazioni delle scelte operate nel nuovo principio.

LE PRINCIPALI NOVITA’ (1)

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S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO 13

Definizione di attività straordinaria: «L’attività straordinaria include i proventi e gli oneri la cui fonte è estranea all’attività ordinaria della

società. Sono considerati straordinari i proventi e gli oneri che derivano da: a) eventi accidentali ed infrequenti; e b) operazioni infrequenti che sono estranee all’attività ordinaria della società»

Aggiornamento definizioni e classificazioni di voci in base ai nuovi contenuti di altri principi contabili

Chiarita la logica di classificazione dei crediti nell'attivo (ripetuta nell'OIC 15): i crediti di origine finanziaria si iscrivono nelle

immobilizzazioni finanziarie a prescindere dalla loro scadenza. Quelli di natura commerciale si iscrivono nell'attivo circolante (se esigibili oltre si indicano separatamente).

OIC 12: LO SCHEMA DI CONTO ECONOMICO

LE PRINCIPALI NOVITA’ (2)

(14)

■ Aggiunta una precisazione per i criteri di classificazione: se un

elemento dell'attivo e del passivo ricade sotto più voci dello schema, l'iscrizione dell'elemento è effettuato nella voce che il redattore del bilancio ritiene essere più rilevante rispetto alle esigenze

conoscitive degli utilizzatori.

■ Gli sconti cassa sono di natura finanziaria e si rilevano nella voce C del conto economico.

■ In caso di capitalizzazione di oneri finanziari, essi si iscrivono in A4 e in C17. Non possono essere compensati né è possibile la

capitalizzazione diretta.

■ Una contraddizione:

 al par. 57: si afferma che gli omaggi si classificano nella voce B6

OIC 12: LO SCHEMA DI CONTO ECONOMICO

LE PRINCIPALI NOVITA’ (3)

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Nella precedente versione del principio, il tema non era contemplato

Ora è prevista una specifica classificazione per natura:

75. La voce B10d) comprende anche le svalutazioni dei ratei e risconti attivi riferibili a componenti reddituali di natura non finanziaria (ad esempio, derivanti da contratti di affitto). Le

svalutazioni dei ratei e risconti attivi riferibili a componenti reddituali di natura finanziaria (ad esempio, interessi) sono incluse nelle voci delle classi C o D.

OIC 12: LO SCHEMA DI CONTO ECONOMICO

La svalutazione dei ratei e risconti attivi

(16)

Nella precedente versione del principio, i fondi rischi, con

l'eccezione dei fondi rettificativi dell'attivo ed in alcuni casi dei fondi per imposte, erano accantonati nella voce B12 del conto economico (in contraddizione con la nota 6 del documento interpretativo 1).

Ora la classificazione dell'accantonamento dipende dalla natura:

77. Gli accantonamenti ai fondi rischi e oneri sono iscritti fra le voci dell'attività gestionale a cui si riferisce l'operazione (caratteristica, accessoria, finanziaria o straordinaria), dovendo prevalere il criterio della classificazione "per natura" dei costi. Gli accantonamenti per rischi ed oneri relativi all'attività caratteristica e accessoria sono iscritti prioritariamente fra le voci della classe B del conto

economico, diverse dalla voce B12 e dalla B13.

OIC 12: LO SCHEMA DI CONTO ECONOMICO

L’accantonamento a fondi rischi

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S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO 17

Nella precedente versione del principio, il tema non era contemplato

Ora è stato specificato che le informazioni nella nota integrativa

sono presentate secondo l'ordine in cui le relative voci sono indicate nello SP e nel CE:

136. Le informazioni in nota integrativa relative alle voci dello stato patrimoniale e del conto economico sono presentate secondo

l'ordine in cui le relative voci sono indicate nello stato patrimoniale e nel conto economico.

OIC 12: LO SCHEMA DI CONTO ECONOMICO

L’ordine delle informazioni in nota integrativa

(18)

Alcune domande…

GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE !

[email protected]

(19)

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OIC 26: Attività e passività in valuta estera

CLAUDIA MEZZABOTTA

I nuovi principi contabili. La disciplina generale del bilancio di esercizio e consolidato.

16 gennaio 2015 – ODCEC Milano – Corso Europa, 11 - Milano

(20)

LE VECCHIE REGOLE DI OIC 26 (2005)

Il documento OIC 26 (versione 2005) stabiliva che le attività e passività in valuta fossero convertite al tasso a pronti alla fine dell’esercizio, con le seguenti eccezioni:

a) immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie convertite al cambio storico o a quello inferiore alla data di chiusura dell’esercizio (se perdita

ritenuta durevole)

b) titoli e partecipazioni in valuta diversi da immobilizzazioni da valutare al costo storico (ex art. 2426, punto 9) ovvero al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato, se minore (effetto mkt + effetto cambio); lo stesso valeva per le rimanenze di magazzino

Per i crediti in valuta si applica l’art. 2426, punto 8: criterio del presumibile valore di realizzo, da calcolare dapprima nella valuta originaria e poi da convertire al tasso di cambio corrente

OIC 26: OPERAZIONI, ATTIVITA E PASSIVITA IN VALUTA

ESTERA

(21)

S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO 21

IL NUOVO APPROCCIO DI OIC 26

Il nuovo OIC 26 cambia approccio rispetto al vecchio principio e adotta una regola più semplice:

a) poste monetarie: conversione al tasso di cambio a pronti alla data di

chiusura dell’esercizio (indipendentemente dal fatto che siano immobilizzate o meno). Esempi: crediti e debiti, disponibilità liquide, ratei attivi e passivi, titoli di debito.

b) poste non monetarie: conversione al tasso di cambio storico, vigente al momento del loro acquisto/della loro prima contabilizzazione. Esempi:

immobilizzazioni materiali e immateriali, partecipazioni e altri titoli che conferiscono il diritto a partecipare al capitale di rischio dell’emittente, rimanenze, anticipi per

l’acquisto o la vendita di beni e servizi, risconti attivi e passivi.

ATTENZIONE: se le poste non monetarie subiscono una rimisurazione, p.e. nel necessario confronto con il valore recuperabile alla fine dell’esercizio, detto valore recuperabile si deve convertire al tasso a pronti alla data della rimisurazione e l’effetto cambi rientra nel calcolo dell’eventuale svalutazione

(22)

VOCI MONETARIE VALUTATE AL PRESUMIBILE VALORE DI REALIZZAZIONE

• Talune voci monetarie, come ad esempio i crediti, devono essere valutate al presumibile valore di realizzazione (ex art. 2426, punto 8)

• Per la valutazione di fine esercizio si procede dapprima al calcolo del

presumibile valore di realizzazione nella valuta originaria e poi si procede alla conversione al tasso a pronti vigente alla data di rimisurazione (alla fine dell’esercizio)

• La componente strettamente valutativa (differenza tra valore originario e valore di realizzazione) si registra nella relativa voce di conto economico

• La componente derivante dal tasso di cambio si registra alla voce C.17-bis del conto economico

OIC 26: OPERAZIONI, ATTIVITA E PASSIVITA IN VALUTA

ESTERA

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S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO 23

ESEMPIO SVALUTAZIONE CREDITO CORRENTE

• La società Alfa ha iscritto per la prima volta un credito verso il cliente USA Ltd. di

$1.000 in bilancio in data 1 giugno 2014, tasso di cambio euro/dollaro=1.25

• Alla prima iscrizione, il credito verso USA Ltd è contabilizzato a euro 800

• Il 31 dicembre 2014, il credito ha un valore realizzabile di $ 950; tasso di cambio euro/dollaro=1.27

A) Calcolo valore di realizzazione al 31 dicembre 2014: $950/1.27= euro 748,83 da registrare alla voce C.II.1 dell’attivo di SP

B) Calcolo componente di cambio:

b.1) $1.000/1.27 = euro 787,40

b.2) euro 800-787,40 = euro 12,26 -- da registrare in voce C.17-bis di CE C) Calcolo componente valutativa pura:

c.1) euro 787,40-748,83 = euro 39,37 - da registrare in voce B.10.d di CE

(24)

VOCI NON MONETARIE VALUTATE A VALORE RECUPERABILE

• Talune voci non monetarie, come ad esempio le immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie, si valutano, alla fine di ogni esercizio, al valore recuperabile, che è definito come il maggiore tra il valore netto di realizzo e il loro valore d’uso (OIC 9) (ex art. 2426, punto 3)

• Gli effetti legati alla variazione del cambio si considerano nella valutazione di fine esercizio, ma solo se dette voci generano flussi finanziari denominati in valuta estera (in caso di alienazione o in caso d’uso: p.e. un immobile sito in paese estero avente valuta diversa dall’euro)

• Le svalutazioni, in questi casi, si contabilizzano solo se ritenute durevoli

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S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO 25

VOCI NON MONETARIE VALUTATE AL VALORE DI

REALIZZAZIONE DESUMIBILE DALL’ANDAMENTO DEL MERCATO

• Altre voci non monetarie, come ad esempio le rimanenze di magazzino iscritte nell’attivo circolante, si devono valutare al minore tra il costo e il

valore di realizzazione desumibile dal mercato (OIC 13) (ex art. 2426, punto 9)

• Gli effetti legati alla variazione del cambio si considerano nella valutazione di fine esercizio, ma solo se dette voci generano flussi finanziari denominati in valuta estera

• Le svalutazioni, in questi casi, si contabilizzano ogni volta che il valore di realizzazione desumibile dal mercato è inferiore al costo storico

• L’effetto cambi non si tiene distinto dall’effetto meramente valutativo, nel CE (tali voci, infatti, per definizione, non daranno luogo a flussi finanziari in uscita e non è necessario distinguere l’effetto cambi, di natura finanziaria, dall’effetto meramente valutativo)

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ALTRE PARTICOLARITA’

• I fondi per rischi e oneri si assimilano alle poste monetarie perché comportano o potranno comportare flussi finanziari in uscita in esercizi futuri (cfr. OIC 31 per la valutazione dei fondi rischi e oneri)

La conversione dei fondi per rischi e oneri originariamente denominati in valuta si effettua utilizzando il tasso di cambio a pronti alla fine dell’esercizio

• I conti d’ordine appartengono al sistema improprio della contabilità generale

dell’impresa e sono rappresentativi di garanzie prestate, impegni e rischi (cfr. OIC 22)

• I valori iscritti nei conti d’ordine rappresentano movimenti di natura finanziaria che si verificheranno o si potranno verificare in futuro: per questo, si assimilano alle voci monetarie, ai sensi di OIC 26

La conversione dei conti d’ordine iscritti in calce allo stato patrimoniale e

originariamente denominati in valuta si effettua utilizzando il tasso di cambio a

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S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO 27

OIC 26 e strumenti derivati

Il precedente principio trattava di operazioni di copertura dei rischi di cambio con contratti a termine o mediante l'assunzione di una finanziamento in moneta estera.

Ora è stato escluso dalle operazioni in valuta il tema dei derivati, in quanto sarà trattato nell'ambito di uno specifico principio contabile.

(28)

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