Istruzione
Nell’ambito della scienza economica il livello di istruzione è considerato un input di grande rilievo dal punto di vista
produttivo
Oltre l’aspetto strettamente produttivo, l’istruzione è un fattore rilevante anche ai fini degli aspetti non monetari della QoL
Un più elevato livello di istruzione estende l’insieme di opportunità di un individuo e la sua capacità di scelta,
indipendentemente dagli effetti sul reddito individuale o sul livello di attività economica di un paese.
Istruzione
Lo stesso Adam Smith sottolineava che il ruolo dell’istruzione ai fini della qualità della vita è distinto dalla sua funzione economica.
Esemplificando, raccomandava che negare l’istruzione ad un ragazzo ha importanti conseguenze non economiche perché “When he is
grown up he has no ideas with which he can amuse himself.”
Di conseguenza l’istruzione:
- ha un valore intrinseco
- è uno strumento per migliorare gli standard di vita materiali (reddito e ricchezza)
- è uno strumento per migliorare i risultati in altre dimensioni non monetarie della Qol
Evidence on education
Subjective well-being. People with a tertiary education report higher evaluations of their lives as whole, and this effect holds even after controlling for income
Civic and Social Engagement. In all OECD countries, better-educated people are more likely to vote (participate more actively in society) Health. Evidence indicates that individuals who attended school for longer enjoy better health.
Income. Evidence indicates that individuals who attended school for longer earn higher wages and have higher probability to get a job.
Evidence on education
Health. I dati mostrano una forte correlazione tra istruzione e salute. Nei paesi europei il tasso di mortalità dei meno istruiti rispetto a quello dei più istruiti:
- è più elevato del 50% per gli uomini
- è più elevato del 30% per le donne
La relazione “causale” tra i due effetti non è accertata: è possibile che migliore istruzione determini migliore salute o vecevers, così come è possibile che altri fattori determinino entrambe.
Esempio: i dati dimostrano che l’istruzione riduce la probabilità di fumare ed il numero di sigarette abituali, ma non fornisce uguali certezze per quanto riguarda il consumo di alcool e l’besità.
Education: indicatori
Alcuni indicatori di istruzione sono riferiti agli input, altri indicatori all’output
Indicatori di Input Indicatori di Output
- Spesa pubblica per l’istruzione
- Dotazioni di risorse
- tassi di iscrizione
-Tasso di successo scolastico
- risultati dei test sull’apprendimento
- numero di anni di istruzione attesi
Education: indicatori
Tutti questi indicatori forniscono informazioni sulle
condizioni relative all’istruzione rilevabili in media in un paese.
Essi forniscono anche informazioni sulle disparità nella distribuzione delle opportunità di istruzione
Esempio: in alcuni paesi si riscontra che le ragazze hanno
meno opportunità di istruirsi rispetto ai ragazzi. L’esistenza di una disuguaglianza di opportunità è di per sé indicatore di
una cattiva performance del paese.
Education: indicatori
Data la rilevanza – anche economica – dell’istruzione sono disponibili molti dati
Education at a Glance è una corposa pubblicazione annuale che raccoglie e confronta dati sull’istruzione per i paesi
OECD
Indicatori di input Indicatori di output
Distribuzioni e diseguaglianze
Education: indicatori
Indicatori di input Indicatori di output disuguaglianze
Spesa pubblica per istruzione
Spesa privata per istruzione
Tassi di iscrizione
Tassi di successo scolastico
Indicatori di competenze Rendimenti privati
Rendimenti sociali
Relazione tra successo e status socioeconomico Mobilità
intergenerazionale
Indicatori di input: spesa pubblica
Indicatori di input: spesa pubblica
Indicatori di input: spesa totale
Indicatori di input: spesa privata
Indicatori di input: tassi di iscrizione
Indicatori di input: riepilogo
L’Italia spende in istruzione una % del Pil molto più bassa degli altri paesi e tale % si è ridotta negli ultimi anni
Nonostante un’elevata quota di spesa privata, il totale resta molto inferiore e stabile dal 2000, in % sul Pil
A fronte di questa ridotta spesa in istruzione si riscontra un basso tasso di ingresso (rispetto alla media OECD) almeno per quanto riguarda l’istruzione terziaria (università)
Valutando la dimensione “istruzione” in Italia in base all’input, si osserva un notevole
sottodimensionamento
Indicatori di output: tassi di
successo
Indicatori di output: tassi di
successo
Indicatori di output: diseguaglianze
Indicatori di output: riepilogo
In termini di distribuzione del livello di istruzione, l’Italia è molto più indietro rispetto agli altri paesi con una quota molto elevata di persone con basso livello di istruzione La capacità del nostro sistema di rimuovere le
diseguaglianze in termini di istruzione (consentendo una mobilità verso l’alto) è inferiore alla media OECD
Il sistema di istruzione non consente
progresso sociale?
Indicatori di output: riepilogo
Nonostante la spesa relativamente bassa il tasso di successo nell’istruzione secondaria superiore è al di sopra della media OECD
Ciò potrebbe indicare una buona efficienza del sistema
Altrettanto non accade per l’istruzione terziaria, dove ad un basso tasso di iscrizione si associa un basso tasso di successo
È sufficiente il tasso di successo per valutare
l’efficienza?
Indicatori di output: competenze
Tra gli indicatori più rilevanti nel campo dell’istruzione ci sono quelli relativi alla misurazione diretta delle competenze
acquisite con lo studio (misurazione delle competenze)
OECD Programme for International Student Assessment (PISA): test sulle capacità di comprensione, matematica e scienze
Trends in International Mathematics and Science Study (TIMSS):
focalizzato su matematica e scienze
Progress in International Reading Literacy Study (PIRLS): la “reading literacy” è l’abilità di capire e usare quelle forme di linguaggio scritto
richieste dalla società e/o apprezzate dall’individuo
Indicatori di competenze: valori medi
I dati raccolti nell’ambito di queste ricerche internazionali hanno il vantaggio di essere più facilmente confrontabili tra paesi rispetto ai dati sui tassi di iscrizione o di successo.
I confronti internazionali mostrano grosse differenze nei punteggi medi raggiunti
Esempio: i test PISA del 2006 in matematica mostrano che
il punteggio medio degli studenti francesi e americani è
inferiore, rispettivamente, del 10% e del 14% rispetto al
punteggio medio degli studenti finlandesi.
Indicatori di competenze: PISA 2012
Indicatori di competenze: risultati per l’Italia da PISA 2012
I risultati medi ottenuti in matematica e scienze dai quindicenni in Italia sono inferiori alla media OCSE,
tuttavia l’Italia è uno dei Paesi che ha registrato i maggiori progressi nei risultati di matematica, mentre i risultati
medi in lettura sono stabili
L’Italia mostra livelli di equità superiori alla media OCSE nei risultati di apprendimento con solo il 10% della
variabilità nei risultati in matematica ascrivibile alle differenze di status socioeconomico degli studenti.
http://www.oecd.org/pisa/keyfindings/PISA-2012-results-
italy-ITA.pdf
Indicatori di competenze:
disuguaglianze
I dati raccolti mostrano anche ampie disuguaglianze nei risultati raggiunti.
Esempio: nel grafico successivo sono le percentuali di
studenti con punteggio insufficiente in scienze e le differenze di punteggio tra studenti in differenti condizioni socio-
economiche
Indicatori di competenze: limiti
Nonostante queste rilevazioni siano state disegnate per consentire una valutazione delle politiche educative, esse non consentono di considerare le “capabilities” degli
individui.
Gli indicatori di competenze non sono ancora in grado di misurare correttamente alcune competenze (capacità di lavorare in gruppo, capacità pratiche, competenze in
materia di information and communication technologies) Gli indicatori di competenze non rendono conto delle
competenze acquisite dopo gli anni di istruzione
Indicatori monetari
L’istruzione determina rendimenti privati e sociali
È possibile misurare in termini monetari il rendimento dell’istruzione
Rendimento privato:
Maggiore retribuzione derivante da un anno in più di istruzione Maggiore probabilità di occupazione
Il rendimento può essere stimato Per anno aggiuntivo di istruzione
Come vantaggio tra i differenti livelli conseguiti
Rendimenti privati : confronti europei
Rendimenti privati : confronti europei
Rendimento privato
Considerando separatamente il rendimento come:
Maggiore retribuzione
Maggiore probabilità di occupazione
L’Italia mostra una performance scadente relativamente agli altri paesi OECD
Il tasso di occupazione dei laureati è in quintultima posizione Il tasso di occupazione degli individui con istruzione bassa (elementare) è in posizione leggermente superiore
L’indagine almalaurea sui laureati italiani evidenzia una carenza del sistema produttivo italiano
Rendimenti privati in Italia:
indagine Almalaurea
Rendimento privato
Altri studi evidenziano una differenziazione territoriale Il rendimento (per anno aggiuntivo di istruzione) si
differenzia notevolmente tra le diverse aree geografiche
Al sud l’istruzione rende più che al nord
Rendimenti privati in Italia:
Rendimenti privati annui della scuola superiore e dell’università (%)
(fonte: elaborazioni OCSE)
Area geografica Scuola secondaria superiore Università
Nord-Ovest 9,2 8,3
Nord-Est 8,8 9,0
Centro 8,7 9,8
Mezzogiorno 10,2 12,4
Italia 9,7 10,3
Rendimenti privati
L’indagine Education at a glance stima i rendimenti privati in termini di retribuzioni e probabilità di occupazione
L’indagine stime il rendimento privato in base al Valore Presente Netto (NPV)
NPV = valore attuale benefici – valore attuale costi
In alternativa il rendimento privato può essere visualizzato
con il rapporto tra retribuzioni nei vari livelli di istruzione =
retribuzione relativa
Rendimenti privati
Nell’indagine Education at a glance I valore attuale dei benefici include
maggiore retribuzione + maggiore probabilità di occupazione
Il valore attuale dei costi include:
Mancati guadagni durante il periodo di istruzione
Costi diretti dell’istruzione (tasse di iscrizione, spese per l’acquisto di libri ecc)
Maggiore tassazione futura del reddito
Rendimenti privati : reddito relativo
Rendimenti privati stima
Rendimenti privati
I due metodi di classificazione dei paesi (reddito relativo vs rendimento stimato) danno risultati a volte contrastanti
Per l’Italia, la posizione non si modifica in maniera sostanziale tra i due metodi
il rendimento per genere è molto differente: più elevato per le donne nella stima, più simile tra uomo e donna nel reddito relativo
Altri paesi cambiano completamente posizione nei due metodi (bassa probabilità di occupazione?)
Rendimenti sociali
Oltre il rendimento privato per un singolo individuo, è possibile individuare un rendimento sociale
Rendimento sociale = aumento del Pil derivante da un anno in più di istruzione
Il rendimento sociale dell’istruzione è positivo se
L’istruzione aumenta la produttività dei lavoratori (teoria del capitale umano) e non è semplicemente un segnale del talento (teoria dei segnali)
Il rendimento sociale dell’istruzione è maggiore della somma dei rendimenti privati se
l’istruzione crea esternalità positive (la conoscenza aumenta la possibilità di sviluppare o utilizzare nuove tecnologie, effetti di diffusione della conoscenza tra individui, ecc.)
Indicatori monetari : rendimenti
Il rapporto Education at a glance fa una stima relativamente
semplificata del rendimento sociale dell’istruzione per i vari paesi L’indagine stima il rendimento sociale in base al Valore
Presente Netto (NPV)
NPV = valore attuale benefici – valore attuale costi I valore attuale dei benefici include
Maggiore tassazione del reddito futuro Minori trasferimenti monetari
Il valore attuale dei costi include
Minore tassazione durante il periodo di istruzione Spesa pubblica
Trasferimenti per borse di studio
Rendimenti privati : confronti europei
Rendimento sociale
Nella classifica in base al rendimento sociale l’Italia si posiziona al di sopra della media OECD. Ciò può essere dovuto a:
Bassi costi (spesa pubblica) o elevati benefici (maggiore tassazione futura) o a entrambe le cause.
Altri studi evidenziano una differenziazione territoriale Il rendimento (per anno aggiuntivo di istruzione) si
differenzia notevolmente tra le diverse aree geografiche
Al sud l’istruzione rende più che al nord
Rendimenti sociali : stime Italia (%) (fonte: elaborazioni Banca d’Italia)
Area geografica Base Minimo
Nord-Ovest 5,9 4,8
Nord-Est 5,9 4,7
Centro 6,2 5,1
Sud 7,8 6,9
Italia 6,8 5,8