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7.Il progetto
Le piante delle scuole sono state progettate seguendo tutte le informazioni ricavate e seguendo anche l’organigramma funzionale.
In entrambe ci sono: ingresso, atrio, spazio educatori, spazio operatori, spazio bambini.
Ad ogni funzione in pianta corrisponde una forma e colore diversi in alzato.
Tutte queste forme sono posizionate ad altezze sfalzate per richiamare l’andamento delle colline.
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7.1.L’ingresso
Gli ingressi alle due scuole si trovano nel lato est e non è quello che si vede giungendo dalla strada provinciale.
Per dare, quindi, la giusta importanza agli ingressi ho deciso di contornarli con due travi lamellari curvilinee che arrivano fino ai plinti in calcestruzzo armato posizionati a 3,50 m circa di distanza dalla facciata.
Sopra queste due travi c’è una copertura in pannelli sandwich rivestiti di materiale metallico e verniciati di colore blu.
La struttura così ideata fa sia da copertura all’ingresso sia da pensilina che protegge dagli agenti atmosferici.
Fig.35. Ingresso in pianta della scuola materna
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7.2.L’atrio
Dall’atrio di può andare in tutti gli spazi della struttura, ovvero è un punto di transizione per entrambe le scuole.
Sulla destra c’è la segreteria, mentre sulla sinistra c’è la sala riunioni dove educatori e genitori possono scambiarsi informazioni quotidiane mantenendo la privacy.
Accanto alla sala riunioni c’è il deposito carrozzine utile soprattutto per i genitori dei lattanti.
E’ presente, inoltre, la porta per accedere ad un bagno dei diversamente abili qualora un genitore o chiunque altro ne avesse bisogno.
Dall’atrio i bambini passano all’ambiente comune oltrepassando la porta che simboleggia la separazione dal genitore ma anche il ricongiungimento a fine giornata.
Sempre dall’atrio gli educatori possono raggiungere le loro stanze costituite dalla sala riunioni, dalla direzione e dai servizi igienici.
Anche gli operatori passano dall’atrio per arrivare alla cucina, alla dispensa ,alla lavanderia e ai loro servizi igienici.
Collegamento diretto con l’atrio ma anche con l’esterno ce l’ha l’infermeria.
Questo snodo è di fondamentale importanza, quindi, presenta una copertura sopraelevata di 1,5 m circa sostenuta da una struttura in acciaio e rivestita anch’essa di pannelli sandwich verniciati di colore rosso e di vetrocamera ai lati per illuminare l’intera stanza senza dispersioni termiche.
65 Fig.38. Atrio nella pianta dell’asilo nido
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7.3.Lo spazio adulti
Come già detto, questo spazio è ragiungibile dall’atrio.
Nelle scuole, oltre ai bambini, devono stare bene anche gli adulti. Essi devono sentirsi gratificati dal proprio lavoro e, quindi, devono poter usufruire di spazi indipendenti da quelli dei bambini dove poter svolgere il loro lavoro di documentazione, dove poter dialogare coi colleghi, e dove poter cambiarsi e lavarsi. Sia lo spazio degli educatori sia quello degli operatori sono stati posti sul lato nord perché comunque sono locali di servizio in cui la permanenza è temporanea.
Le ore di lavoro, infatti, si concentrano tutte coi bambini, nel lato sud della struttura. Entrambe le cucine, inoltre, hanno un collegamento diretto con l’esterno che evita ai fornitori l’attraversamento di qualsiasi altra zona delle scuole.
L’accesso affaccia sui parcheggi delle scuole fra i quali ce ne sono due per ciascuna cucina riservati proprio ai fornitori
Le cucine,hanno anche accesso disimpegnato alla sala da pranzo per favorire l’espletamento delle attività inerenti al pranzo.
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7.4.Lo spazio bambini
Le due scuole si differenziano soprattutto nello spazio bambini per la divisione delle aule a causa delle esigenze dipendenti dall’età differenti dei bambini.
Allo spazio bambini si arriva passando dall’atrio e giungendo nell’ ambiente che comunica con tute le sezioni, che ne possono usufruire come spazio comune per le attività di scambio e di incontro tra gruppi di età diversa. Per le sue dimensioni più ampie si presta ad attività motorie più intense, a giochi organizzati per i bambini di tutto l’asilo o di tutta la scuola materna.
Questo ambiente è per entrambe le scuole centrale e protagonista e presenta una pianta esagonale irregolare con cupola prismatica sostenuta da travi in legno lamellare e incorniciata da pannelli sandwich di colore diverso per ogni spicchio. Sulla punta c’è un lucernario in vetrocamera che dona illuminazione a questo ambiente centrale alla struttura.
La forma di questa sala non è casuale, essa richiama nettamente la forma di una matita che, appunto, fuoriesce dalla scatola dei giochi (la scuola).
68 Fig.42.Ambiente centrale comune a tutte le aule dell’asilo nido
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7.5.I prospetti dello spazio bambini
Lo spazio bambini per tutte e due le scuole si trova nel lato sud, di conseguenza è maggiormente esposto alla luce e al calore del sole.
Questa scelta è ideale per l’inverno, lo è di meno per le stagioni calde, quindi, nelle facciate direttamente esposte ho collocato due portici.
Per la scuola materna il portico ha una struttura di legno lamellare, mentre la copertura è costituita da pannelli sandwich rivestiti di materiale metallico verniciato di vari colori.
I pilastri sono collocati a 3,50 m di distanza dalla facciata e l’interasse è di 5,00 m. Le coperture hanno forme diverse: alcune sono a botte altre piane e alternandole insieme ai colori danno l’idea di un trenino pronto a sbuffare e a partire per uscire dalla struttura.
Per richiamare maggiormente l’idea del trenino sopra la prima copertura a botte sono stati posti due cilindri di materiale metallico che rappresentano la canna fumaria della caldaia del vecchio treno a vapore.
Di fronte ai pilastri di legno lamellare ci sono delle murature a forma semicircolare intonacate di colore rosso che raffigurano le ruote.
Il portico dell’asilo nido, invece, presenta delle travi in legno lamellare ad arco che arrivano fino ai plinti in calcestruzzo armato posti a circa 3,50 m di distanza dalla facciata.
Queste travi si poggiano su pilastri interni alla struttura, quindi, la conformazione del portico fa anche da copertura alle aule.
Sopra le travi ci sono nuovamente i pannelli sandwich verniciati di colore verde proprio come il paesaggio circostante.
Questo andamento curvilineo delle travi da proprio l’impressione che queste escano dal solaio piano, proprio come esce da una scatola piena di giocattoli la zampetta di un orsacchiotto di pezza.
70 Fig.44. Portico fatto a trenino della scuola materna
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7.6.Il giardino
La zona all’aperto dell’asilo nido costituisce una continuazione ed un estensione dello spazio interno; ha precise connotazioni che non sono né soluzioni alternative né riproduzioni degli ambienti interni, ma che si dimostrano complementari alle caratteristiche degli ambienti al chiuso.
Lo spazio esterno crea buone condizioni alla sua fruizione da parte dei bambini, non solo per attività di tipo liberatorio o di esplorazione, ma anche per il proseguimento di alcun laboratori che richiedono l’aggregazione dei bambini in piccoli gruppi e che di norma si eseguono solamente all’interno dell’edificio scolastico.
Quest’ultimo gruppo può quindi comprendere attività di conversazione, ascolto musica e racconti, manipolazione, pittura, disegno, travasi, giochi tranquilli in piccole aggregazioni ed inoltre attività legate alle specificità dell’ambiente all’aperto, all’osservazione di materiale reperito all’esterno (foglie, fiori, sassi, ecc.) e di materiale ivi coltivato (nell’orto, nel frutteto, nelle fioriere).
Nella sistemazione del terreno sono previste zone erbose, zone pavimentate col porfido e zone pavimentate coperte dai due portici sopra menzionati.
Il terreno presenta un leggero declivio verso la recinzione creando così un dislivello divertente per i piccoli.
Gli arbusti come l’alloro e la peonia seguono il recinto così da creare uno schermo verde col mondo esterno cioè una fascia/filtro, formata da piante sempreverdi sul confine dell’area scolastica.
Ciò permette una separazione da traffico, rumori, inquinanti possibili, sottolineando così il territorio scolastico sentito dai piccoli come territorio proprio.
L’intento è quello di far vedere ai bambini piante semplici, con forme caratteristiche ed, in particolare, specie che si propongano nelle vesti più affascinanti entro i tempi della scuola.
Ci sono, inoltre, aree attrezzate con strumenti da parco giochi sopra a pavimentazioni gommate ed aree destinate a sabbiera.
Ovviamente queste aree si differenziano per la difficoltà dei giochi e quindi per l’età dei bambini.
72 Fig.46. Aree attrezzate con giochi da parco e con pavimentazione gommata
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7.7.L’orto didattico
Per recuperare la “disconoscenza” botanica che spesso ci caratterizza, è necessario avviare, nei primi anni di vita del bambino, degli incontri ravvicinati.
Devono essere fatte loro vedere piante semplici, con forme caratteristiche ed, in particolare, specie che si propongano nelle vesti più affascinanti entro i tempi della scuola.
Il periodo è quindi da fine inverno fino a primavera avanzata, e le piante possibili sono molte, ma è necessario scegliere quelle caratterizzate da trasformazioni veloci, da foglia, bocciolo e fiore.
Possibilmente vanno escluse quelle già “frequentate”, come i fiori recisi nelle proprie case.
Per questo motivo, ben collegato col giardino della scuola elementare e della scuola materna è stato delineato un orto didattico di ben 600 mq.
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7.8.Porte e finestre
È essenziale che i bambini possano facilmente guardare da soli fuori dalle fineste, per questo bisogna che negli ambienti a loro destinati i davanzali si trovino a circa sessanta centimetri di altezza
Nel progetto ho previsto le aperture come tagli verticali nei prospetti proprio per permettere anche ai bambini più piccoli, quando ancora gattonano, di vedere all’esterno.