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Appendice 1: Documento redatto dal Prof. E. Maragliano Appendici

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

Appendici

(2)

Appendice 2: Quadro di confronto tra Acqua San Leopoldo, Acqua di Vichy e di

Karlsbad

(3)

Appendice 3: Vecchie etichette d’imbottigliamento

Anni venti

(4)

Anni settanta

(5)
(6)
(7)

Appendice 5: Analisi chimiche svolte sull'Acqua San Leopoldo a seguito del

rinnovo della concessione mineraria

(8)
(9)

Appendice 7: Articolo del Dottor Gregorini sull'utilizzo dell'Acqua San

Leopoldo

in medicina sportiva.

(10)

Appendice 8: Quadro di confronto tra l'Acqua San Leopoldo e dei comuni

integratori salini, utilizzati nel mondo dello sport

(11)

Appendice 9: Approfondimento sulla linea progettata per l'impianto di

imbottigliamento Acqua San Leopoldo

Nella Pagina seguente si riportata lo schema preliminare della linea di imbottigliamento studiata per l' "Acqua San Leopoldo". Lo schema elaborato da F&P machinery srl è in grado di produrre 12000 bottiglie PET in formato da 1 litro. Le caratteristiche della linea sono state calibrate sulla potenzialità del pozzo San Leopoldo, trivellato agli inizi degli anni 2000, pari a 4 l/s.

Si fornisce una spiegazione schematica del funzionamento di una generica linea per l'imbottigliamento di bottiglie in PET:

La fase iniziale del processo produttivo è l'essicazione dei granuli di PET nel reparto presse e la loro successiva mixatura al master per conferire loro la colorazione desiderata. Alla fine di questo passaggio si ottengono delle preforme che vengono inviate alle macchine soffiatrici, le quali portandole a temperature superiori ai 100°C in appositi forni ad infrarossi, le introducono negli stampi. In questa fase le preforme vengono soffiate con getti d'aria ad alta pressione per trasformarle da preforme in bottiglie . Nella terza fase le bottiglie, appena ottenute con il soffiaggio, vengono inviate al monoblocco di riempimento, formato da: sterilizzatrice, riempitrice e capsulatore. All'interno della sterilizzatrice le bottiglie vengono nuovamente sanificate e risciacquate, da qui passano alla riempitrice che provvede al riempimento con l'acqua minerale, per arrivare al capsulatore dove le bottiglie vengono tappate con capsule complete del sigillo di garanzia. Si entra nella quinta fase, momento in cui le bottiglie vengono completate con una etichetta di corpo avvolgente che viene contestualmente marcata con un laser che indica il lotto di produzione e il termine minimo di conservazione. Il passaggio successivo consiste nell'arrivo alla macchina confezionatrice che confeziona le bottiglie suddividendole in blocchi che vengono poi avvolti da in film termoretraibile, formando cosi il fardello sul quale viene apposta la maniglia. la settima fase consiste nell'imballaggio dei fardelli, i quali avviati ai pallettizatori i quali sistemano i fardelli in strati sovrapposti con interposizione di falde di cartone, affinché possano essere avvolti da un film che ha la funzione di rendere maggiormente stabili i fardelli e proteggerli dagli agenti esterni. Si passa alla penultima fase ovvero lo stoccaggio:i fardelli vengono trasportati nel magazzino dove vengono disposti secondo precisi schemi. L'ultima fase è la distribuzione, dal magazzino le casse vengono trasportate verso le loro destinazioni commerciali.

Si specifica che la seguente tavola non è in scala, è stata riportata a carattere informativo per completare le nozioni fornite nelle presente appendice e nel relativo capitolo 3.

(12)

Appendice 10: Analisi dei carichi della struttura principale e delle strutture

secondarie

Dopo aver definito nel capitolo 6 della presente Tesi la totalità delle azioni gravanti sulle strutture abbiamo applicato ad ogni elemento area, dei modelli di entrambe le strutture, il corrispondete carico (kN/m2).

Per chiarezza espositiva si riporta solamente l'analisi dei carichi per gli elementi più sollecitati, ovvero quelli per cui l'area di influenza del carico ha valore maggiore. Inoltre si precisa che per elementi maggiormente sollecitati si intendono quelli caratterizzati dalla massima lunghezza l, essendo questa una variabile non costante per gli elementi appartenenti alla stessa categoria, sia nel caso della struttura principale che di quelle secondarie (ad esempio: rientrano in questa casistica gli arcarecci o le travi a sostegno degli orizzontamenti delle strutture secondarie).

A.10.1

Struttura principale

Si ricorda che la struttura principale è un capannone in acciaio con copertura verde praticabile. Il telaio principale è composto a sua volta da due telai simmetrici collegati, in corrispondenza dei due correnti delle travature, tramite travi di collegamento. In copertura si sono considerate a rotazione tre diverse azioni variabili principali: sovraccarico di esercizio, neve e vento. Si precisa che si è escluso la presenza contemporanea rispettivamente di neve e sovraccarico di esercizio e vento e sovraccarico di esercizio, come si analizza nel successivo paragrafo 6.8.1 della presente tesi.

Arcarecci di copertura

Gli arcarecci di copertura sono elementi interni.

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEA - 260; S 275

• lunghezza elemento: l = 6,00 m

• lunghezza di competenza : c = (2,09 *2)/2 = 2,09m

Figura 0.1: telaio principale

Carico permanente strutturale (G1)

Solaio grezzo in lamiera grecata collaborante G1 = 1,63 kN/m2

(13)

• , = = 0,36 kN/m componente su asse z del carico lineare

• , = = 3,40 kN/m componente su asse y del carico lineare

Carico permanente non strutturale (G2)

= = 4,55 kN/m carico lineare su elemento

• , = = 4,53 kN/m componente su asse z del carico lineare

• , = = 0,48 kN/m componente su asse y del carico lineare

Carico variabile di esercizio (qk)

Carico variabile di esercizio in copertura qk = 4 kN /m2

= = 4,55 kN/m carico lineare su elemento

• , = = 8,43 kN/m componente su asse z del carico lineare

• , = = 0,89 kN/m componente su asse y del carico lineare

Carico neve (qs)

Carico neve(in assenza di vento) in copertura qs = 0,48 kN /m2

= = 1,02 kN/m carico lineare su elemento

• , = = 1,01 kN/m componente su asse z del carico lineare

• , = = 0,11 kN/m componente su asse y del carico lineare

Azione del vento (qv)

azione del vento per falda sopravento (sinistra),condizione I qv = - 0,57 kN /m2

azione del vento per falda sottovento (destra),condizione I qv = - 0,57 kN /m2

azione del vento per falda sopravento (sinistra),condizione II qv = - 0,19 kN /m2

azione del vento per falda sottovento (destra),condizione II qv = - 0,19 kN /m2

falda sinistra e destra per condizione I

, = = − 1,22 kN/m vento 1 (vento radente)

, = = − 1,22 kN/m vento 2 (vento radente)

," = = − 1,22 kN/m vento 3 (sottovento)

,# = = − 1,22 kN/m vento 4 (sopravento)

falda sinistra e destra per condizione II

, = = − 0,40 kN/m vento 1 (vento radente)

(14)

," = = − 0,40 kN/m vento 3 (sopravento)

,# = = − 0,40 kN/m vento 4 (sottovento)

azione del vento tangente qv = - 0,8 kN /m2

,$% = = + 1,02 kN/m vento 1 (lungo x positivo)

,$% = = − 1,02 kN/m vento 2 (lungo x negativo)

,$%" = = + 1,02 kN/m vento 3 (lungo y positivo)

,$%# = = − 1,02 kN/m vento 4 (lungo y negativo)

Travi secondarie

Le travi secondarie sono elementi di bordo.

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEB - 260; S 275

• lunghezza elemento: l = 6,00 m

• lunghezza di competenza: c = 1,05 m

Carico permanente strutturale (G1)

Solaio grezzo in lamiera grecata collaborante G1 = 1,63 kN/m2

= = 3,41 kN/m2 carico lineare su elemento

• , = = 3,40 kN/m componente su asse z del carico lineare

• , = = 0,36 kN/m componente su asse y del carico lineare

Carico permanente non strutturale (G2)

Carico permanente non strutturale Gz = 2,18 kN/m2

= = 2,28 kN/m carico lineare su elemento

• , = = 1,1 kN/m componente su asse z del carico lineare

• , = = 0,12 kN/m componente su asse y del carico lineare

Carico variabile di esercizio (qk)

Carico variabile di esercizio in copertura qk = 4 kN /m2

= = 4,55 kN/m carico lineare su elemento

• , = = 4,16 kN/m componente su asse z del carico lineare

(15)

Carico neve (qs)

Dato che gli arcarecci di bordo sono sottoposti all'accumulo di neve generato sia dalla presenza del parapetto in vetro che dall'edifico che ospita il collegamento verticale, con copertura posta a quota maggiore rispetto a quella della struttura principale, per queste membrature si riporta questa condizione di carico in quanto coincide con quella più gravosa.

Carico neve generato da accumulo in corrispondenza di sporgenze (parapetto in vetro)

qs = 1,20 kN /m2 valore massimo del carico neve

= = 1,26 kN/m carico lineare su elemento

• , = = 0,13 kN/m componente su asse z del carico lineare

• , = = 0,25 kN/m componente su asse y del carico lineare

Carico neve in corrispondenza di coperture adiacenti o vicine a costruzioni più alte

qs = 2,40 kN /m2 valore massimo del carico neve

= = 2,52 kN/m carico lineare su elemento

• , = = 0,26 kN/m componente su asse z del carico lineare

• , = = 2,50 kN/m componente su asse y del carico lineare

Azione del vento (qv)

azione del vento per falda sopravento (sinistra),condizione I qv = - 0,57 kN /m2

azione del vento per falda sottovento (destra),condizione I qv = - 0,57 kN /m2

azione del vento per falda sopravento (sinistra),condizione II qv = - 0,19 kN /m2

azione del vento per falda sottovento (destra),condizione II qv = - 0,19 kN /m2

falda sinistra e destra per condizione I

, = = − 0,61 kN/m vento 1 (vento radente)

, = = − 0,61 kN/m vento 2 (vento radente)

," = = − 0,61 kN/m vento 3 (sottovento)

,# = = − 0,61 kN/m vento 4 (sopravento)

falda sinistra e destra per condizione II

, = = − 0,20 kN/m vento 1 (vento radente)

, = = − 0,20 kN/m vento 2 (vento radente)

," = = − 0,20 kN/m vento 3 (sopravento)

(16)

azione del vento tangente qv = - 0,8 kN /m2

,$% = = + 0,51 kN/m vento 1 (lungo x positivo)

,$% = = − 0,51 kN/m vento 2 (lungo x negativo)

,$%" = = + 0,51 kN/m vento 3 (lungo y positivo)

,$%# = = − 0,51 kN/m vento 4 (lungo y negativo)

Colonne

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEM - 600-cellulare; S 275

• altezza colonne esterne: h = 8,70 m

• interasse massimo telai: i = (4.76+6,30)/2 = 5,55 m

Carico permanente non strutturale (G2)

Omesso in quanto il carico G2 dovuto ai tamponamenti sia interni che esterni grava sulle travi

rovesce di fondazione.

Carico variabile di esercizio (qk)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico di esercizio.

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento di parete, e non di copertura.

Azione del vento (qv)

azione del vento per parete sopravento (sinistra),condizione I qv = + 0,55 kN /m2

azione del vento per parete sottovento (destra),condizione I qv = - 0,55 kN /m2

azione del vento per parete sopravento (sinistra),condizione II qv = + 0,91 kN /m2

azione del vento per parete sottovento (destra),condizione II qv = - 0,18 kN /m2

azioni per condizione I

, = ℎ = +4,47 kN/m vento 1 (sopravento)

, = ℎ = −4,47kN/m vento 2 (sottovento)

," = ℎ = + 4,47 kN/m vento 3 (sopravento)

(17)

azioni per condizione II

, = ℎ = + 7,45 kN/m vento 1 (sopravento)

, = ℎ = − 1,49 kN/m vento 2 (sottovento)

," = ℎ = − 7,45 kN/m vento 3 (sopravento)

,# = ℎ = − 1,49 kN/m vento 4 (sottovento)

Elementi del corridoio centrale

Si ricorda che le colonne interne della struttura principale sorreggono per le prime cinque campate un corridoio, caratterizzato da un solaio di calpestio e da una copertura leggera in cartongesso. Entrambi gli orizzontamenti sono sostenuti da travi incernierate alle colonne in acciaio, alle quali,ad entrambi i livelli, sono incastrate delle travi a mensola. Queste ultime, unitamente alle travi longitudinali ad esse incernierate, sorreggono una porzione di solaio in aggetto.

Essendo il corridoio posto all'interno della struttura principale, non risulta esposto né alla azione del vento né al carico neve, che di conseguenza verranno omessi per tutti gli elementi di seguito analizzati.

Travi a sostegno del controsoffitto in cartongesso

Il controsoffitto in cartongesso è una copertura leggera ancorata alle travi principali e secondarie tramite dei profili in acciaio forniti dal produttore. Per cui i carichi in gioco sono solamente il peso proprio degli elementi strutturali (non presente nella seguente analisi in quanto computato automaticamente dal codice di calcolo) e il peso proprio non strutturale G2.

Travi principali

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEA - 120; S 275

• lunghezza elemento: l =6,30 m

• lunghezza di competenza per elemento interno: ci = (2,40+1,80)/2 = 2,10 m

• lunghezza di competenza per elemento di bordo: cb = (2,40/2) = 1,20 m Carico permanente non strutturale (G2)

Carico permanente non strutturale Gz = 0,35 kN/m2

= ) = 0,74 kN/m carico lineare su elemento interno

= * = 0,9 kN/m carico lineare su elemento di bordo

Carico variabile di esercizio (qk)

(18)

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

Azione del vento (qv)

Omesso in quanto elemento non soggetto all'azione del vento.

Travi secondarie

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEA - 120; S 275

• lunghezza elemento: l = 2,40 m

• lunghezza di competenza per elemento interno: ci = (6,30+4,76)/2 = 5,55 m

• lunghezza di competenza per elemento di bordo: cb = 6,30/2 = 3,15 m Carico permanente non strutturale (G2)

Carico permanente non strutturale Gz = 0,35 kN/m2

= ) = 1,94 kN/m carico lineare su elemento interno

= * = 1,10 kN/m carico lineare su elemento di bordo

Carico variabile di esercizio (qk)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico di esercizio.

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

Azione del vento (qv)

Omesso in quanto elemento non soggetto all'azione del vento.

Mensola

Le travi a mensola sono soggette a carico in punta, portato dalle travi secondarie. Si analizzano rispettivamente sia la trave interna che la trave di bordo con maggiori lunghezze di competenza.

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEA - 120; S 275

• lunghezza elemento: l = 1,80 m

• lunghezza di competenza per elemento interno ci = (4.76+6,30)/2 = 5,55 m

• lunghezza di competenza per elemento di bordo cb =(6,30/2) = 3,15m Carico permanente non strutturale (G2)

(19)

= ) +

= 0,78 kN/m carico lineare su elemento interno

= * + = 0,99 kN/m carico lineare su elemento di bordo

Carico variabile di esercizio (qk)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico di esercizio.

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

Azione del vento (qv)

Omesso in quanto elemento non soggetto all'azione del vento.

Travi a sostegno del solaio di calpestio

L'orditura del solaio di calpestio è tale da scaricare i pesi portati dal solaio sulle travi HEA 220 (sezione assegnata alle travi di bordo)e HEA 280 (sezione assegnata alle travi interne) le quali sono incernierate alle colonne della struttura principale Si è considerato che una minima aliquota di carico, derivante dal solaio, scarichi sulle travi HEA 120, mediante un competenza fittizia paria 50 cm per lato.

L'orditura della porzione di solaio in aggetto è tale da scaricare i pesi portati dal solaio sulle travi longitudinali (secondarie), le quali risulteranno soggette a carico lineare, mentre le travi a mensola (incastrate alle colonne della struttura principale) saranno soggette a carico in punta, posizionato sull'estremo esterno.

Travi principali di bordo

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEA - 220; S 275

• lunghezza elemento: l = 6,30 m

• lunghezza di competenza c = 2,4 / 2 = 1,2 m

Carico permanente strutturale (G1)

Solaio grezzo in lamiera grecata collaborante G1 = 2,40 kN/m2

= = 2,88 kN/m2 carico lineare su elemento

Carico permanente non strutturale (G2)

Carico permanente non strutturale Gz = 2,53 kN/m2

(20)

Carico variabile di esercizio (qk)

Carico variabile di esercizio su solaio di calpestio qk = 3 kN /m2

= = 3,6 kN/m carico lineare su elemento

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

Azione del vento (qv)

Omesso in quanto elemento non soggetto all'azione del vento.

Travi principali interne

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEA - 280; S 275

• lunghezza elemento: l = 6,30 m

• lunghezza di competenza c = (2,40+1,80)/2 = 2,1 m

Figura 0.2:lunghezza di competenza delle travi principali interne

Carico permanente strutturale (G1)

(21)

Carico permanente non strutturale (G2)

Carico permanente non strutturale Gz = 2,53 kN/m2

= = 5,31 kN/m carico lineare su elemento interno

Carico variabile di esercizio (qk)

Carico variabile di esercizio su solaio di calpestio qk = 3 kN /m2

= = 3,6 kN/m carico lineare su elemento

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

Azione del vento (qv)

Omesso in quanto elemento non soggetto all'azione del vento.

Travi secondarie

Come sopra anticipato si ipotizza (a favore di scurezza) che le travi in esame non siano scariche ma assorbano una minima aliquota di carico proveniente dal solaio, tramite una competenza di carico fittizia paria a 50 cm per lato

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEA - 120; S 275

• lunghezza elemento: l = 2,40 m

• lunghezza di competenza per elemento interno: ci = 1,00 m

• lunghezza di competenza per elemento di boro cb = 0,50 m Carico permanente strutturale (G1)

Solaio grezzo in lamiera grecata collaborante G1 = 2,40 kN/m2

= ) = 2,40 kN/m2 carico lineare su elemento interno

= * = 1,20 kN/m2 carico lineare su elemento di bordo

Carico permanente non strutturale (G2)

Carico permanente non strutturale Gz = 2,53 kN/m2

= )= 2,53 kN/m carico lineare su elemento interno

= *= 0,18 kN/m carico lineare su elemento di bordo

Carico variabile di esercizio (qk)

Carico variabile di esercizio su solaio di calpestio qk = 3 kN /m2

(22)

= * = 3,6 kN/m carico lineare su elemento di bordo

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

Azione del vento (qv)

Omesso in quanto elemento non soggetto all'azione del vento.

Travi a mensola

Come sopra accennato le travi a mensola sono soggette a carico in punta, portato dalle travi in aggetto (longitudinali). Si analizzano rispettivamente sia la trave interna che la trave di bordo, con maggiori lunghezze di competenza. Si trascura la lunghezza di competenza fittizia di 50 cm per lato, essendo tutte le travi a mensola cariche.

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEA - 220; S 275

• lunghezza elemento: l = 1,80 m

• lunghezza di competenza per elemento interno ci = (4.76+6,30)/2 = 5,55 m

• lunghezza di competenza per elemento di bordo cb =(6,30/2) = 3,15m

(23)

Carico permanente strutturale (G1)

Solaio grezzo in lamiera grecata collaborante G1 = 2,40 kN/m2

= ) + = 12,54 kN carico puntuale su elemento interno

= * +

= 7,12 kN carico puntuale su elemento di bordo

Carico permanente non strutturale (G2)

Carico permanente non strutturale Gz = 2,53 kN/m2

= ) + = 12,00 kN carico puntuale su elemento interno

= * +

= 6,80 kN carico puntuale su elemento di bordo

Carico variabile di esercizio (qk)

Carico variabile di esercizio su solaio di calpestio qk = 3 kN /m2

= ) +14,98 kN carico puntuale su elemento interno

= * +

= 8,50 kN carico puntuale su elemento di bordo

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

Azione del vento (qv)

Omesso in quanto elemento non soggetto all'azione del vento.

Travi in aggetto

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEA - 220; S 275

• lunghezza elemento: l = 6,30 m

• lunghezza di competenza: c = 1,80/2 = 0,90 m

Carico permanente strutturale (G1)

Solaio grezzo in lamiera grecata collaborante G1 = 2,40 kN/m2

= = 2,16 kN/m2 carico lineare su elemento

Carico permanente non strutturale (G2)

Carico permanente non strutturale Gz = 2,53 kN/m2

(24)

Carico variabile di esercizio (qk)

Carico variabile di esercizio su solaio di calpestio qk = 3 kN /m2

= = 2,7 kN/m carico lineare su elemento

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

Azione del vento (qv)

Omesso in quanto elemento non soggetto all'azione del vento.

A.10.2

Strutture secondarie

Si ricorda che le strutture secondarie sono due strutture distinte in acciaio, contenute all'interno della struttura principale (il capannone) di due piani fuori terra ciascuna. In entrambi i casi la copertura è un controsoffitto in cartongesso e il solaio di calpestio è in lamiera grecata collaborante.

Dato che entrambe le strutture sono poste all'interno della struttura principale, non sono esposte né alla azione del vento né al carico neve, che di conseguenza verranno omessi per tutti gli elementi di seguito analizzati.

Travi a sostegno del controsoffitto in cartongesso

Analogamente al caso del corridoio centrale della struttura principale, il controsoffitto in cartongesso è una copertura leggera ancorata alle travi principali e secondarie, tramite dei profili in acciaio forniti dal produttore. Per cui i carichi in gioco sono solamente il peso proprio degli elementi strutturali (non presente nella seguente analisi, in quanto computato automaticamente dal codice di calcolo) e il peso proprio non strutturale G2.

Travi principali

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEA - 120; S 275

• lunghezza elemento: l = 3,75 m

• lunghezza di competenza per elemento interno: ci = (4,76+2,17)/2 = 3,47 m

• lunghezza di competenza per elemento di boro cb = 4,76/2 = 2,38 m Carico permanente non strutturale (G2)

Carico permanente non strutturale Gz = 0,35 kN/m2

= ) = 1,21 kN/m carico lineare su elemento interno

= * = 0,83 kN/m carico lineare su elemento di bordo

Carico variabile di esercizio (qk)

(25)

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

Azione del vento (qv)

Omesso in quanto elemento non soggetto all'azione del vento.

Travi secondarie

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEA - 120; S 275

• lunghezza elemento: l = 4,76 m

• lunghezza di competenza a per elemento interno: ci = (3,61+3,75)/2 = 3,68 m

• lunghezza di competenza per elemento di boro cb, = 3,51/2 = 1,76 m Carico permanente non strutturale (G2)

Carico permanente non strutturale Gz = 0,35 kN/m2

= ) = 1,29 kN/m carico lineare su elemento interno

= * = 0,24 kN/m carico lineare su elemento di bordo

Carico variabile di esercizio (qk)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico di esercizio.

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

Azione del vento (qv)

Omesso in quanto elemento non soggetto all'azione del vento.

Travi a sostegno del solaio di calpestio

L'orditura del solaio di calpestio è tale da scaricare i pesi portati dal solaio sulle travi secondarie, le quali sono o incastrate alle colonne in acciaio o incernierate alle travi principali (travi secondarie rompi - tratta). In questo ultimo caso le travi principali risulteranno sottoposte ad un carico puntuale (portato dalle travi rompi - tratta ), posizionato in corrispondenza della loro mezzeria.

Il solaio di calpestio della struttura secondaria 1 è prolungato all'esterno della struttura in acciaio tramite un terrazzo (denominato T1), sorretto rispettivamente da travi a mensola, incastrate alle colonne in acciaio della struttura secondaria e, da travi secondarie ad esse incernierate. L'orditura del solaio è tale da scaricare i pesi portati dal solaio sulle travi a mensola.

Diversamente il terrazzo denominato T2 è ancorato alle colonne della struttura principale. L'orditura del solaio è tale da scaricare i pesi sulle travi longitudinali (travi secondarie), a loro volta incernierate alle mensole. Per questo motivo le travi a mensola (incastrate alle colonne della

(26)

struttura principale) sono soggette a carico in punta, portato su di esse dalle travi longitudinali, posizionato all'estremo esterno.

Travi principali di bordo

Come sopra accennato, si mostrano i carichi agenti sugli elementi più sollecitati. Appartengono a questa casistica gli elementi di bordo confinanti con il solaio del sbalzo S1,in quanto raccolgono sia i carichi provenienti dal solaio di calpestio che quelli provenienti dal solaio del terrazzo, che si differiscono nella categoria del sovraccarico di esercizio .

A favore di sicurezza si è attribuito agli elementi in esame, oltre al carico puntuale portato dalle travi rompi - tratta, una competenza fittizia pari a 50 cm per lato, tale per cui una aliquota di carichi portati dal solaio viene assorbita (come carico lineare) dagli elementi di bordo. In tal modo anche le travi principali sulle quali non sono appoggiate direttamente le travi secondarie non risultano completamente scariche.

Figura 0.4:lunghezza di influenza delle travi principali di bordo

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEA - 280; S 275

• lunghezza elemento: l = 3,75 m

• lunghezza di competenza 1: c1 = 4,12/2 = 2,06 m

• lunghezza di competenza 2: ct = 2,00/2 = 1 m Carico permanente strutturale (G1)

Solaio grezzo in lamiera grecata collaborante G1 = 2,40 kN/m2

= + ,)) = 13,77 kN carico puntuale gravante su mezzeria elemento

(27)

g = 0,50 ∗ 1 G = 1,20 kN/m carico lineare su elemento generato da competenza fittizia paria a 50 cm

Carico permanente non strutturale (G2)

Carico permanente non strutturale solaio di calpestio Gz, = 2,53 kN/m2

Carico permanente non strutturale solaio di calpestio sbalzo S1 Gz, = 1,88 kN/m2

= + ∑ ,) ) = 13,30 kN carico puntuale gravante su mezzeria elemento

g = 0,50 ∗ 1 ∑ G ,0 = 2,20 kN/m carico lineare elemento generato da competenza fittizia paria a 50 cm

Carico variabile di esercizio (qk)

Carico variabile di esercizio su solaio di calpestio qk = 2 kN /m2

Carico variabile di esercizio su solaio di calpestio sbalzo S1 qk = 4 kN /m2

= + ∑ ,) ) = 15,23 kN carico puntuale gravante su mezzeria elemento

= 0,50 ∗ 1 ∑ ,) = 3 kN/m carico lineare su elemento generato da competenza fittizia paria a 50 cm

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

Azione del vento (qv)

Omesso in quanto elemento non soggetto all'azione del vento.

Travi principali interne

Anche in questo caso,a favore di sicurezza, si è attribuito agli elementi in esame, oltre al carico puntuale portato dalle travi rompi - tratta, una competenza fittizia pari a 50 cm per lato, tale per cui una aliquota di carichi portati dal solaio viene assorbita (come carico lineare) dagli elementi di bordo. In tal modo anche le travi principali sulle quali non sono appoggiate direttamente le travi secondarie non risultano completamente scariche.

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEA - 240; S 275

• lunghezza elemento: l = 3,75 m

• lunghezza di competenza c = (4,76+2,17)/2 = 3,47 m

Carico permanente strutturale (G1)

(28)

= + = 15,62 kN carico puntuale gravante su mezzeria elemento

g = 0,50 ∗ 2 G = 2,40 kN/m carico lineare su elemento generato da competenza fittizia paria a 50 cm

Figura 0.5: lunghezza di competenza delle travi principali interni

Carico permanente non strutturale (G2)

Carico permanente non strutturale solaio di calpestio Gz, = 2,53 kN/m2

= + = 16,44 kN carico puntuale gravante su mezzeria elemento

= 0,50 ∗ 2 = 2,53 kN/m carico lineare elemento generato da competenza fittizia paria a 50 cm

Carico variabile di esercizio (qk)

Carico variabile di esercizio su solaio di calpestio qk = 2 kN /m2

= + = 12,99 kN carico puntuale su elemento

= 0,50 ∗ 2 = 2 kN/m carico lineare elemento generato da

competenza fittizia paria a 50 cm

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

(29)

Travi secondarie

Figura 0.6: lunghezza di competenza delle travi secondarie

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEA - 240; S 275

• lunghezza elemento: l = 4,76 m

• lunghezza di competenza c = (3,19+(3,61/2))/2 = 2,50 m

Carico permanente strutturale (G1)

Solaio grezzo in lamiera grecata collaborante G1 = 2,40 kN/m2

= = 6,00 kN/m2 carico lineare su elemento

Carico permanente non strutturale (G2)

Carico permanente non strutturale solaio di calpestio Gz, = 2,53 kN/m2

= = 6,32 kN/m carico lineare elemento

Carico variabile di esercizio (qk)

Carico variabile di esercizio su solaio di calpestio qk = 2 kN /m2

(30)

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

Azione del vento (qv)

Omesso in quanto elemento non soggetto all'azione del vento.

Travi secondarie rompi - tratta

Le travi secondarie rompi - tratta risultano soggette esclusivamente a carico lineare. Per il significato dei simboli si veda il disegno relativo alle travi secondarie.

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEA - 240; S 275

• lunghezza elemento: l = 4,76 m

• lunghezza di competenza c = ((3,75/2)+(3,75/2))/2 = 1,88 m

Carico permanente strutturale (G1)

Solaio grezzo in lamiera grecata collaborante G1 = 2,40 kN/m2

= = 4,52 kN/m2 carico lineare su elemento

Carico permanente non strutturale (G2)

Carico permanente non strutturale solaio di calpestio Gz, = 2,53 kN/m2

= = 4,74 kN/m carico lineare elemento

Carico variabile di esercizio (qk)

Carico variabile di esercizio su solaio di calpestio qk = 2 kN /m2

= = 3,75 kN/m carico lineare su elemento

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

Azione del vento (qv)

Omesso in quanto elemento non soggetto all'azione del vento.

Travi a sostegno del sbalzo S2

Come sopra accennato l'orditura del solaio è tale da scaricare i pesi portati sulle travi longitudinali (travi secondarie).

(31)

Travi a mensola

Come sopra accennato le travi a mensola sono soggette a carico in punta, portato dalle travi secondarie. Si analizzano rispettivamente sia la trave interna che la trave di bordo con maggiori lunghezze di competenza. In questo caso si trascura la lunghezza competenza fittizia di 50 cm per lato, essendo tutte le travi a mensola cariche.

Figura 0.7: lunghezza di competenza delle travi a mensola dello sbalzo 2

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEA - 260; S 275

• lunghezza elemento: l = 2,00 m

• lunghezza di competenza per elemento interno ci, = (4.76+6,30)/2 = 5,55 m

• lunghezza di competenza per elemento di bordo cb, =(4,76/2) = 2,38m Carico permanente strutturale (G1)

Solaio grezzo in lamiera grecata collaborante G1 = 2,40 kN/m2

= ) + = 13,32kN carico puntuale su elemento interno

= * +

= 5,71kN carico puntuale su elemento di bordo SBALZO 2

(32)

Carico permanente non strutturale (G2)

Carico permanente non strutturale Gz = 1,88 kN/m2

= ) + = 10,36 kN carico puntuale su elemento interno

= * +

= 4,47kN carico puntuale su elemento di bordo

Carico variabile di esercizio (qk)

Carico variabile di esercizio su solaio di calpestio qk = 4 kN /m2

= )+ = 22,12 kN carico puntuale su elemento interno

= * +

= 9,52 kN carico puntuale su elemento di bordo

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

Azione del vento (qv)

Omesso in quanto elemento non soggetto all'azione del vento.

Travi secondarie

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEA - 220; S 275

• lunghezza elemento: l = 6,30 m

• lunghezza di competenza c= (2,00/2) =1,00 m

Carico permanente strutturale (G1)

Carico permanente non strutturale G1 = 2,40 kN/m2

= = 2,40 kN/m carico lineare su elemento

Carico permanente non strutturale (G2)

Carico permanente non strutturale Gz = 1,88 kN/m2

= = 1,88 kN/m carico lineare su elemento

Carico variabile di esercizio (qk)

Carico variabile di esercizio su solaio di calpestio qk = 4 kN /m2

(33)

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

Azione del vento (qv)

Omesso in quanto elemento non soggetto all'azione del vento.

Travi a sostegno del sbalzo S1

Si ricorda che l 'orditura del solaio del sbalzo S1 è tale da scaricare i pesi portati dal solaio sulle travi a mensola.

Figura 0.8: lunghezza di competenza delle travi a mensola a sostegno dello sbalzo S1

Travi a mensola

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEA - 200; S 275

• lunghezza elemento: l = 2,00 m

• lunghezza di competenza c = (3,19+(3,61/2))/2 = 2,50 m

Carico permanente strutturale (G1)

Solaio grezzo in lamiera grecata collaborante G1 = 2,40 kN/m2

= = 6,00 kN/m2 carico lineare su elemento

Carico permanente non strutturale (G2)

Carico permanete non strutturale solaio di calpestio Gz, = 1,88 kN/m2

= = 4,70 kN/m carico lineare elemento

Carico variabile di esercizio (qk)

Carico variabile di esercizio su solaio di calpestio qk = 4 kN /m2

= = 10,00 kN/m carico lineare su elemento SBALZO 1

(34)

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

Azione del vento (qv)

Omesso in quanto elemento non soggetto all'azione del vento.

Travi a mensola rompi - tratta

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEA - 200; S 275

• lunghezza elemento: l = 2,00 m

• lunghezza di competenza c = ((3,75/2)+(3,75/2))/2 = 1,88 m

Carico permanente strutturale (G1)

Carico permanente non strutturale solaio di calpestio Gz, = 2,40 kN/m2

= = 4,52 kN/m carico lineare elemento

Carico permanente non strutturale (G2)

Carico permanente non strutturale solaio di calpestio Gz, = 1,88 kN/m2

= = 3,53 kN/m carico lineare elemento

Carico variabile di esercizio (qk)

Carico variabile di esercizio su solaio di calpestio qk = 4 kN /m2

= = 7,52 kN/m carico lineare su elemento

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

Azione del vento (qv)

Omesso in quanto elemento non soggetto all'azione del vento.

Travi secondarie

Analogamente alla situazione già trattata per le travi principali del solaio di calpestio, anche le travi longitudinali del sbalzo S1 risultano soggette a carico in punta collocato in mezzeria e carico lineare corrispondente ad una competenza fittizia di 50 cm per lato.

Caratteristiche dell'elemento

• profilo: HEA - 200; S 275

(35)

• lunghezza di competenza c = (3,19+(3,61/2))/2 = 2,50 m

Carico permanente strutturale (G1)

Solaio grezzo in lamiera grecata collaborante G1 = 2,40 kN/m2

= + = 6,00 kN carico puntuale gravante su mezzeria elemento

g = 0,50 ∗ 1 G = 1,20 kN/m carico lineare su elemento generato da competenza fittizia paria a 50 cm

Carico permanente non strutturale (G2)

Carico permanente non strutturale solaio di calpestio Gz, = 2,53 kN/m2

= + = 6,32 kN carico puntuale gravante su mezzeria elemento

= 0,50 ∗ 1 = 1,27 kN/m carico lineare elemento generato da competenza fittizia paria a 50 cm

Carico variabile di esercizio (qk)

Carico variabile di esercizio su solaio di calpestio qk = 4 kN /m2

= + = 10 kN carico puntuale su elemento

= 0,50 ∗ 1 = 2 kN/m carico lineare elemento generato da competenza fittizia paria a 50 cm

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

Azione del vento (qv)

Omesso in quanto elemento non soggetto all'azione del vento.

A.10.3

Fondazioni in cemento armato

Le travi rovesce di fondazione sono state suddivise in tre casi: travi che portano tamponamenti esterni, travi che portano tamponamenti interni e travi che risultano scariche, ovvero sulle quali non gravano tamponamenti.

Travi rovesce a sostegno tamponamento esterno

Caratteristiche dell'elemento

(36)

Carico permanente non strutturale (G2)

Peso tamponamento esterno "doppia pelle" Gz, = 0,9 kN/m2

= ℎ = 8,33 kN/m carico lineare elemento

Carico variabile di esercizio (qk)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico di esercizio

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

Azione del vento (qv)

Omesso in quanto elemento non soggetto all'azione del vento.

Travi rovesce a sostegno tamponamento interno

Caratteristiche dell'elemento

• sezione : T rovescia C 28/3

Carico permanente non strutturale (G2)

peso tamponamento interno in cartongesso Gz, = 0,46 kN/m2

= ℎ = 4,25 kN/m carico lineare elemento

Carico variabile di esercizio (qk)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico di esercizio

Carico neve (qs)

Omesso in quanto elemento non soggetto a carico neve.

Azione del vento (qv)

Omesso in quanto elemento non soggetto all'azione del vento.

Travi rovesce scariche

peso tamponamento Gz, = 0,00 kN/m2

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