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RISCHIO STRESS LAVORO
CORRELATO
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Il concetto di stress è entrato a far parte del linguaggio medico da poco più di 50 anni, grazie agli studi di Hans Selye, considerato
oggi il padre fondatore degli studi sullo stress
Il termine inglese è stato, infatti, mutuato dall’ingegneria industriale dove indica:
LO SFORZO A CUI È SOTTOPOSTO UN MATERIALE
IL CONCETTO DI STRESS
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Lo stress è una “reazione fisiologica aspecifica adattiva a qualunque richiesta di modificazione esercitata sull’organismo da una gamma assai vasta di stimoli eterogenei” (Selye,
1955)
Senza stress, diceva lo studioso, c’è la morte …
LO STRESS LAVORO CORRELATO
Lo stress come sindrome generale di
adattamento
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Quindi la risposta di stress è assolutamente fisiologica, tuttavia in alcune condizioni può divenire disfunzionale:
1. Per inadeguata intensità degli stimoli (sovra o sottostimolazione)
2. Per eccessiva durata degli stessi
3. Per caratteristiche di personalità del soggetto
LO STRESS LAVORO CORRELATO
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E QUINDI …..IN ACCEZIONE PIÙ NEGATIVA CHE NEUTRA..
Lo stress dovuto al lavoro può essere definito come un insieme di reazioni fisiche ed emotive dannose che si manifesta quando le richieste poste dal lavoro non sono commisurate alle capacità, risorse o esigenze dal lavoratore
(NIOSH, Stress at work, 1999)
Infine..…..
Lo stress è uno stato che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali ed è conseguenza del fatto che le persone non si sentono in grado di superare i gap rispetto alle richieste o alle attese nei loro confronti (Accordo Europeo 8/10/2004)
LO STRESS LAVORO CORRELATO
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Lo stress è quindi uno stato di eccitazione e di tensione continua e sgradevole causata da un compito o una richiesta a cui non so se sono effettivamente in grado
di rispondere
La Percezione dello stress varia da persona a persona e a seconda delle situazioni e delle circostanze in cui ci
si trova.
Quando si parla di stress è quindi difficile fissare dei limiti di sopportazione precisi.
LO STRESS LAVORO CORRELATO
Stress e Sicurezza
Si specifica che i giudizi di rischio BASSO (non rilevante) se tenuti costantemente sotto monitoraggio, non dovrebbero agire come fattori incrementanti i livelli di rischio degli altri rischi valutati nel DVR Aziendale;
mentre si sottolinea come che i giudizi di rischio NON BASSO, potrebbero agire come fattore incrementante i livelli di rischio degli altri rischi valutati nel DVR Aziendale.
POSSIBILI CONSEGUENZE DIRETTE E .. INDIRETTE!!!
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- Lavorare in modo frenetico, precipitoso, febbrile - Mancanza di concentrazione, smemoratezza
- Riduzione delle capacità percettive - Riflessi imprecisi
- Irritabilità, insoddisfazione
Risultato: il rischio di infortunio aumenta con l’aumentare della percentuale di errori e aumenta la nocività nei confronti della salute
LO STRESS LAVORO CORRELATO Stress e Sicurezza
A LIVELLO DI COMPORTAMENTO:
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Stato normale SHOCK
CONTROSHOCK
1 FASE DI ALLARME
L’organismo è esposto ad una minaccia e deve rispondere. Può rispondere tramite l’attacco o tramite la fuga. Se l’attacco o la fuga hanno successo
nell’organismo viene ripristinata l’omeostasi altrimenti si passa alla fase successiva.
2 FASE DI RESISTENZA
Comporta una ripetuta esposizione all’agente stressante; l’organismo continua a operare al di sopra del livello di attivazione omeostatico e recupera risorse sottraendole ad altre funzioni (es. digestione, sistema immunitario)
3 FASE DI ESAURIMENTO Riporta i valori funzionali
dell’organismo nella norma, oppure se lo stress ha superato le capacità di risposta dell’organismo, conduce a squilibri funzionali ed alterazioni
organiche. L’organismo non riesce più a rispondere a nessuna richiesta
LO STRESS LAVORO CORRELATO
Le fasi dello stress
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ORARIO DI LAVORO RAPPORTI SUL LAVORO
EVOLUZIONE DELLA CARRIERA AUTONOMIA
DECISIONALE/CONTROLLO
INTERFACCIA CASA-LAVORO
INDIVIDUO
SINTOMI DI STRESS INDIVIDUALI
ORGANIZZATIVI
•ELEVATA % DI ASSENTEISMO
•ELEVATA ROTAZIONE DEL PERSONALE
•DIFFICOLTA’ NELLE RELAZIONI AZIENDALI DIFFICOLTA’ CHE NON DERIVANO
DALL’AMBIENTE DI LAVORO
•AUMENTO PRESSIONE SANGUIGNA
•STATO DI DEPRESSIONE
•BERE IN MODO ECCESSIVO
•IRRITABILITA’
•DOLORI AL PETTO
CARATTERE
AMBIENTE ESTERNO PIANIFICAZIONE DEI
COMPITI
CARICO DI LAVORO RITMO DI LAVORO
RUOLO
DELL’ORGANIZZAZIONE FUNZIONE E CULTURA
ORGANIZZATIVA
LO STRESS LAVORO CORRELATO Il circuito dello stress
FONTI DI STRESS
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Stress associato all’esposizione ai rischi fisici:
rumore, illuminazione, microclima …
Stress associato all’esposizione a rischi psicosociali:
funzione e cultura organizzativa, ruolo nell’ambito dell’organizzazione, evoluzione della carriera,
autonomia decisionale/controllo, rapporti
interpersonali sul lavoro, interfaccia casa/lavoro, pianificazione dei compiti, carico di lavoro ritmo di lavoro, orario di lavoro
LO STRESS LAVORO CORRELATO
I due ambiti correlati allo stress lavorativo
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CARATTERISTICHE STRESSANTI DEL LAVORO (Hacker, 1991)
Le caratteristiche del lavoro che possono indurre stress sono appartenenti a due categorie:
CONTENUTO DEL LAVORO CONTESTO DEL LAVORO
LO STRESS LAVORO CORRELATO
Possibili stressor
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CONTENUTO DEL LAVORO
Ambiente di lavoro (fisico e sociale)
Pianificazione dei compiti (es.giustizia organizzativa) Carico/ritmo di lavoro
Orario di lavoro
CONTESTO DEL LAVORO
Funzione e cultura organizzativa Ruolo nell’ambito dell’organizzazione Sviluppo di carriera
Modalità di presa di decisione, stili di gestione e di controllo
Relazioni interpersonali Mobilità e trasferimenti
Equilibrio tra lavoro e vita privata.
LO STRESS LAVORO CORRELATO:
INDICATORI DI RISCHIO
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TECNOSTRESS
“IL DISAGIO CAUSATO DALL’INCAPACITÀ DI AFFRONTARE LE NUOVE TECNOLOGIE IN MODO SANO”
LO STRESS LAVORO CORRELATO
Nuove fonti di stress
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IL COPING
"sforzi cognitivi e comportamentali diretti a gestire (ridurre, minimizzare, padroneggiare, sopportare) le richieste interne ed esterne poste da quelle transazioni persona-ambiente che, nella valutazione della persona,
intaccano o esauriscono le risorse possedute".
FOLKMAN
IL COPING È L’INSIEME DEI MECCANISMI CHE SI METTONO IN ATTO PER CONTROLLARE EVENTI CHE VENGONO RITENUTI DIFFICILI. IL COPING È LO SVOLGIMENTO, LA
GESTIONE DI UN PROCESSO, IL TENTATIVO, NON IL RISULTATO DI TALE PROCESSO.
FRONTEGGIARE LO STRESS:
IL COPING INDIVIDUALE
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Secondo Lazarus e Folkman (1985) esistono due principali strategie di coping a seconda del focus su cui
l’individuo sceglie di concentrarsi:
FOCALIZZAZIONE SUL PROBLEMA: decidere di mettere in atto una o più azioni finalizzate a modificare la situazione percepita stressante (ad es. pianificare un piano di azione, riorganizzare le risorse, stabilire dei tempi)
FOCALIZZAZIONE SULL’EMOZIONE: decidere di provare a cambiare l’esperienza soggettiva legata alla situazione percepita come stressante. (ad. Es. ascoltare pareri differenti, raccogliere sentimenti rassicuranti)
FRONTEGGIARE LO STRESS:
IL COPING INDIVIDUALE
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PREVENZIONE PRIMARIA: IMPEDIRE L’INSORGENZA DI NUOVI CASI DI PATOLOGIE STRESS-CORRELATE
Per fare ciò è importante agire sull’organizzazione e il sul contesto lavorativo, quindi:
ottimizzare gli ambienti e l’orario di lavoro;
promuovere una cultura dell’impresa che favorisca il rispetto della dignità umana, scoraggiando ogni forma di violenza psicologica;
attuare condizioni di lavoro trasparenti;
favorire la partecipazione e la condivisione degli obiettivi dell’impresa;
attivare un processo continuo di informazione a due vie (dal basso verso l’alto e viceversa);
progettare compiti lavorativi “a misura d’uomo”;
valorizzare le risorse umane, attraverso percorsi di formazione adeguati;
informare e formare sullo stress
MISURE DI PREVENZIONE E CURA
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PREVENZIONE SECONDARIA: RILEVARE IL CAMBIAMENTO
Per fare ciò è importante agire sull’individuo e sull’organizzazione, quindi:
diagnosi precoce in fase preclinica, è importante che vengano rilevati, indirettamente o direttamente dal lavoratore, quei sintomi fisici, comportamentali e psico-emozionali responsabili di un evidente cambiamento da una condizione psicofisica normale. Tali informazioni verranno trasferite immediatamente al medico competente.
PREVENZIONE TERZIARIA:
ISTITUIRE PROTOCOLLI DI RIABILITAZIONE Per fare ciò è importante agire sull’individuo e quindi:
istituire protocolli di riabilitazione supportati da competenze sanitarie specifiche.
MISURE DI PREVENZIONE E CURA
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ESEMPI DI AZIONI PREVENTIVE
• Orari di lavoro: pianificare gli orari di lavoro in modo da evitare conflitti tra le richieste e gli
impegni non connessi con il compito. Gli schemi di turnazione dovrebbero essere stabili e annunciati con largo anticipo, con rotazione in senso orario.
• Partecipazione/controllo: consentire al lavoratore di fornire input alle decisioni e azioni che
riguardano il suo lavoro
• Carico di lavoro: assicurarsi che le assegnazioni
siano compatibili con le capacità e le risorse del
lavoratore, e consentire un adeguato recupero in
caso di lavori ad elevato carico fisico e mentale
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• Contenuto: configurare i compiti in modo da dare significato, stimolo, senso di completezza e opportunità all’uso delle competenze
• Ruoli: definire chiaramente i ruoli e le responsabilità
• Ambiente sociale: fornire opportunità di interazioni sociale, incluso il supporto psicologico per il lavoro specifico.
• Futuro: Evitare ambiguità in tema di sicurezza del posto di lavoro e sviluppo di carriera
ESEMPI DI AZIONI PREVENTIVE
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RESILIENZA E STRESS LAVORO CORRELATO
RESILIENZA
• Insieme di processi che facilitano un adattamento efficace e promuovono lo sviluppo della persona anche in contesti di vita altamente stressanti
• L'adattamento positivo di fronte ad una situazione di stress o di trauma (Luthar, Cicchetti, & Becker, 2000)
• Abilità di mantenere un buon stile di "funzionamento" ed equilibrio
dopo la situazione di stress (Bonammo, 2007).
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• “Resilienza psicologica” si riferisce alla capacità dell’individuo di resistere agli agenti stressanti senza manifestare disfunzioni
psicologiche.
• Nell’ambito delle organizzazioni è dimostrato che un lavoratore
resiliente gestisce e affronta lo stress in modo sano cercando di mettere in atto tutte le sue risorse personali
• Non è una qualità statica, ma piuttosto il risultato di una interazione dinamica che si sviluppa tra individuo e ambiente.
• La resilienza può essere acquisita attraverso un processo di apprendimento che deve essere incoraggiato e sostenuto dalle istituzioni formative.
RESILIENZA E STRESS LAVORO CORRELATO
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GLOSSARIO
• RISCHI PSICOSOCIALI
• STRESS
• STRESS LAVORO CORRELATO
• STRESSOR
• STRAIN
• COPING
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DEFINIZIONI PRINCIPALI
Rischi Psicosociali:
“quegli aspetti di progettazione del lavoro e di organizzazione e gestione del lavoro, nonché i rispettivi contesti ambientali e sociali, che
potenzialmente possono arrecare danni fisici o psicologici”
Stress:
“reazione fisiologica aspecifica adattiva a qualunque richiesta di
modificazione esercitata sull’organismo da una gamma assai vasta di stimoli eterogenei”
Stress Lavoro Correlato:
“Lo stress è uno stato di malessere "che si manifesta con sintomi fisici,
psichici o sociali legati all´incapacità delle persone di colmare uno scarto
tra i loro bisogni e le loro aspettative e la loro attività lavorativa"”
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Stressor:
“Il termine stressor si riferisce a stimoli di diversa natura che portano l’organismo e la psiche allo stress. Essi possono essere fisici (uno shock elettrico, l’esposizione al freddo o a caldo eccessivo, ecc…), ambientali-culturali (rumori, traffico, vicini di casa, sport pesanti), metabolici (riduzione dei livelli glicemici), psicologici (un colloquio di lavoro o una prova d’esame), affettivi (un evento di perdita o lutto), alimentari (caffeina).
Strain:
“L’effetto immediato, non a lungo termine, dello stress mentale sull’individuo che risente delle pre-condizioni abituali e del momento, compresi gli stili personali adottati per
fronteggiarlo”
Coping:
“Il Coping è l’insieme dei Meccanismi che si mettono in atto per controllare eventi che vengono ritenuti difficili. IL COPING è lo svolgimento, la gestione del processo, non il risultato finale”