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CHE COS'E' L'AMBITO TERRITORIALE SOCIALE?

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Academic year: 2022

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CHE COS'E' L'AMBITO TERRITORIALE SOCIALE?

E’ una aggregazione intercomunale che ha il compito di pianificare e programmare i servizi sociali dei Comuni, secondo quanto dettato dalla legge 328/2000, la legge quadro “per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”.

Questa legge ha segnato una vera svolta

nell’organizzazione dei servizi sociali ed ha imposto cambiamenti significativi nella loro gestione. Essa,

riaffermando con forza che i Comuni sono i titolari dei servizi sociali, li chiama ad una pianificazione e

programmazione in forma associata e in relazione con

altri soggetti del territorio, sia pubblici che privati.

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• Nelle Marche gli Ambiti Territoriali Sociali,

sono stati istituiti 24 ambiti .

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Qual è il suo compito?

• Il Piano Regionale per un sistema integrato di interventi e servizi sociali affida agli Ambiti Territoriali questi obiettivi di carattere generale:

• - Dotare tutti i territori di una rete di servizi essenziali alla quale sia garantita pari opportunità di accesso ai cittadini che vivono o

lavorano nella regione;

• - Creare le condizioni per l’integrazione dei servizi, guardando non solo alla costruzione organica del rapporto tra sanitario e

sociale, ma al più ampio sistema di welfare (politiche del lavoro, casa, istruzione, formazione, ambiente etc.)

• - Promuovere il quadro più congruo per la piena attuazione degli indirizzi della programmazione nazionale e regionale

• - Favorire l’esercizio associato delle funzioni sociali da parte

dei comuni ed una gestione unitaria della rete dei servizi.

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Come si è organizzato?

• L’Ambito come organismo non ha attualmente personalità giuridica, per cui le funzioni gestionali sono svolte da un Comune capofila

• La sua struttura organizzativa è composta da:

• 1- Comitato dei Sindaci, composto dai Sindaci dei Comuni, è il soggetto politico di riferimento ed è l’organo deputato a:

• a) Definire le modalità istituzionali e le forme organizzative gestionali più adatte alla organizzazione dell’Ambito Territoriale e della rete dei servizi sociali;

• b) Individuare l’Ente Locale capofila;

c) Nominare il Coordinatore di Ambito e istituire l’Ufficio di Piano di cui fanno parte almeno i responsabili dei servizi sociali dei Comuni facenti parte dell’Ambito

Territoriale;

• d) Definire le forme di collaborazione fra i Comuni e l’Azienda Sanitaria di riferimento, i contenuti degli accordi di programma, le possibili collaborazioni;

• e) Elaborare ed approvare il Piano di Zona istituendo, a tal fine, l’apposito “tavolo di concertazione”, per garantire il coinvolgimento dei soggetti territoriali nella

progettazione e realizzazione degli interventi, e per promuovere la partecipazione attiva dei cittadini

• f) Elaborare ed approvare il Bilancio Sociale;

• g) Approvare il Programma delle Attività Territoriali del Distretto per la parte relativa all’integrazione socio-sanitaria

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Coordinatore d’Ambito

• E’ un professionista scelto dal Comitato dei Sindaci tra gli iscritti ad un apposito elenco formulato dalla Regione Marche, ha le seguenti funzioni:

• a) Cura, in collaborazione con l’Ufficio di Piano e col Responsabile di Distretto, la redazione della proposta del Piano di Zona e del Bilancio Sociale in base alle linee espresse dal Comitato dei Sindaci e concertate con le diverse realtà territoriali;

• b) Svolge compiti di coordinamento del processo di costruzione del Piano attivando rapporti, relazioni e attività di concertazione, sulla base delle indicazioni dei Sindaci dei Comuni dell’ambito;

• c) Svolge funzioni di monitoraggio sullo stato di attuazione del Piano di zona segnalando al Comitato dei Sindaci eventuali difficoltà in ordine agli obiettivi definiti nel Piano;

• d) Supporta il Comitato dei Sindaci nella organizzazione e nel coordinamento degli Uffici di Promozione Sociale .

• e) Coordina e cura le attività di raccolta dati;

f) Promuove il coordinamento dei percorsi formativi;

• g) Promuove l’attivazione dell’integrazione socio-sanitaria attuata in base alle indicazioni nazionali e regionali e del Comitato dei Sindaci;

• h) Coordina i referenti pubblici individuati dai Comuni per i singoli settori di intervento;

• i) Partecipa, su richiesta, alle riunioni del Comitato dei Sindaci.

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Che cos’è il Piano di zona?

• E’ lo strumento di programmazione a disposizione dei Comuni per avviare nel proprio Ambito la progettazione e la realizzazione della rete dei servizi e degli interventi sociali.

• Per il primo Piano di Zona l’obiettivo è soprattutto quello di conoscere il territorio: rilevare le risorse esistenti ed i servizi già attivati, sia pubblici che privati, per individuare i bisogni che non trovano risposta e le zone meno dotate di servizi, ma anche quali sono le potenzialità attivabili.

• Questa analisi costituisce la base per una corretta programmazione e pianificazione del sociale.

• Il Piano Sociale di Ambito 2005/2007, invece, è maggiormente

programmatorio: contiene una parte (Profilo di Comunità) in cui vengono descritte le caratteristiche sociali del territorio e una parte, in cui le aree di intervento vengono maggiormente descritte e vengono analizzate nel

dettaglio le necessità e i bisogni di ogni singola area, individuate le priorità a

cui dare risposta nel triennio e vengono descritti anche alcuni progetti ed

azioni che dovranno essere realizzati o che sono in fase di realizzazione.

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