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Capitolo 1

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Academic year: 2021

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Capitolo 1

Il Porto di Livorno

Il Porto di Livorno, nei primi sei mesi di quest’anno, ha registrato un traffico di 15.725.137 tonnellate di merci ottenendo, quindi, un incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente del 12,77%. La crescita si è manifestata su molte tipologie di merci: containers (LO/LO: Lift On/Lift Out), merci su rotabili (auto e RO/RO: Roll On/Roll Out), dalle merci in colli e numero alle rinfuse liquide; mentre, sono state riscontrate in calo le rinfuse solide.

Per quanto riguarda il traffico containers si è avuta, tra sbarco e imbarco, un’impennata pari ad un incremento del 17,98%; per il traffico su rotabili si è avuta una crescita del 7,76% e per le merci in colli e numero un aumento del 19,46%,

Le importazioni sono cresciute del 9,78% con un totale di 9.782.142 tonnellate; mentre, le esportazioni sono cresciute del 18,07% (in questo si registra un aumento delle auto, dei prodotti forestali, dei macchinari, delle ”merci varie” ed, infine, delle merci in colli e numero che hanno registrato un aumento del 134,94%.

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La suddivisione per tipologia merceologica registra, ancora, al primo posto le merci su rotabili con il 33,6% sul totale della merce, seguite: dalle rinfuse liquide al 28,1%, dalle merci in contenitore al 23,7%, dalle merci in colli e numero con il 10,8% e, per ultime, dalle rinfuse solide con il 3,8%.

Figura 2

La tipologia che, effettivamente, ha avuto un’esplosione è quella dei contenitori con un totale di 3.733.655 tonnellate (crescita del 17,98% in peso di materiale lavorato), ripartite in 1.790.062 tonnellate in sbarco (aumento del 25,54%) e in 1.943.593 tonnellate in imbarco (aumento dell’11,77%).

La movimentazione dei conteiners, inclusi i trasbordi, è stata di 368.763 teus, con una crescita dell’11, 05% rispetto allo stesso periodo dell’ anno precedente. Lo sbarco ha registrato 186.215 teus (+12,3%) e l’imbarco 182.548 teus (+9,8%).

La suddivisione dei conteiners tra pieni e vuoti, con esclusione dei trasbordi, ha registrato per i pieni un valore di 246.635 teus (il 74,87%) contro gli 82.761 teus (il 25,13%) per i vuoti, per un totale di 329.396 teus.

La movimentazione dei containers vede ancora al primo posto il mercato del Nord America Atlantico sia come provenienza sia come destinazione anche se, ufficiosamente, sembra calato di circa un 5%. Le relazioni con l’Estremo Oriente, invece, sono passate dalla quota del 6,72% del 2006 ad una quota dell’11,03% dei primi sei mesi del 2007. Sembrerebbe che, già da questo primo semestre, stiano iniziando gli aumenti previsti dagli studi di settore che porterebbero ad un incremento di tutta la movimentazione delle merci containerizzate nel Mediterraneo del 60%.

33,60%

23,70% 28,10%

10,80%

3,80%

Suddivisione per tipologia merceologica

MERCI SU ROTABILI 33,6% CONTAINERS 23,7% RINFUSE LIQUIDE 28,1%

MERCI in COLLI e NUMERO 10,8% RINFUSE SOLIDE 3,8%

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Alla voce delle merci in colli e numero il tonnellaggio complessivo è stato di 1.702.256 di cui 1.413.950 tonnellate allo sbarco e 288.306 tonnellate all’imbarco. All’imbarco le tipologie che hanno prodotto incrementi di rilievo sono i macchinari, le auto (dovuto al grande successo di mercato ottenuto dalle nuove auto del gruppo FIAT) e i prodotti forestali. Per quest’ultimi è da sottolineare come Livorno, in quanto scelto dalla maggiore compagnia armatoriale di dette merci, sia divenuta una piattaforma logistica.

Nel settore dei rotabili e RO/RO, le cosiddette “autostrade del mare “, continua la crescita con un totale di 5.281.278 tonnellate (+7,76%) di merce con 175.415 mezzi (+8,54%) per un totale di 2.114.394 ml (metri lineari).

Settore, questo, che vede il Porto di Livorno leader insieme al Porto di Genova per i traffici dell’alto Mediterraneo (infatti, insieme costituiscono l’87% di tutto il traffico RO/RO con il 43% in forza al Porto di Livorno e il 44% a quello di Genova). Tale successo è dovuto al collegamento cabotiero effettuato con le isole avendo come principali mete i porti di Palermo, Trapani e Cagliari.

L’unica voce merceologica che ha rilevato una flessione è quella delle rinfuse solide con un calo del 2,31% causato, soprattutto, da una minore domanda nel settore dei cereali. In aumento i minerali, le sabbie e l’argilla, zirconio e clinker.

Si vuole ricordare come a Livorno sia presente uno dei più grandi e avanzati impianti d’Europa per la molitura del grano, il secondo in Italia per dimensioni e quantità produttiva ma il primo per modernità ed automazione avanzata.

Oltre alle merci positivo è anche l’andamento del traffico passeggeri sia nel settore dei traghetti sia, soprattutto, in quello crocieristico. Infatti, per il traffico dei traghetti i passeggeri sono stati 744.229 (con un aumento dell’1,9%); mentre, per quello crocieristico si sono registrato 253.142 persone e 204 navi (con un incremento del 12,7% dei passeggeri e del 14,6% delle navi), dati, questi, che mettono in evidenza come la stagione crocieristica del Mediterraneo si sia estesa a tutti i periodi dell’anno.

Quanto esposto finora, se venisse confermato fino alla fine dell’anno, porterebbe il porto di Livorno a superare i 31.000.000 di tonnellate di merci ribadendo un grande successo e una crescita record per il porto stesso rimanendo, così, il quarto porto nazionale dopo Genova, Taranto e Trieste.

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1-1 La movimentazione dei containers nel Porto di Livorno

Se si presuppone lo stesso andamento dei primi sei mesi di quest’anno la movimentazione dei contenitori raggiungerebbe un totale di 7.467.310 tonnellate per un totale di 737.372 teus complessive e di 674.547 teus lavorate al netto dei trasbordi.

I dati relativi alle movimentazioni dei containers, a partire dal 2000, vengono riassunti nelle seguenti tabelle.

MOVIMENTAZIONE CONTAINERS

ANNO TONNELLATE TEUS

trasbordi compresi TEUS escluso trasbordi 2007 7.467.310 737.372 674.548 2006 non disponibile 664.000 607.427 2005 6.809.953 658.506 601.413 2004 6.870.035 638.586 579.340 2003 5.640.076 592.778 540.642 2002 5.171.249 546.882 519.751 2001 5.001.982 531.814 501.912 2000 5.033.359 519.169 501.339 Tabella 1

Inoltre, si riporta la suddivisione tra la quantità di containers imbarcati e quelli sbarcati relativa al periodo 200 – 2005; per quanto concerne il 2006 essa è disponibile per i primi 11 mesi dell’anno.

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RIPARTIZIONE CONTAINERS IMBARCO E SBARCO (incluso trasbordi)

ANNO TOTALE TEUS IMBARCO TEUS SBARCO

2006 (primi 11 mesi) 609.161 304.697 304.464 2005 658.506 330.687 327.819 2004 638.586 314.775 323.811 2003 592.778 296.402 296.376 2002 546.882 274.133 272.479 2001 531.814 253.143 278.671 2000 519.169 254.375 264.794 Figura 3

Si ha, quindi, una tendenza al pareggio dei contenitori in arrivo e in partenza dal porto.

La suddivisione tra vuoti e pieni mette in luce una caratteristica all’export fino al 2005, mentre, quest’anno, come già visto, sono notevolmente calati i contenitori vuoti in arrivo nel porto.

ANNO 2005 2004 2003 2002 2001 2000 Pieni TEUS (escluso trasbordi) 436.351 410.941 377.603 357.833 334.087 344.223 Vuoti TEUS (escluso trasbordi) 165.062 168.399 163.039 161.948 167.825 157.116 Figura 4

Dal 2000 al 2006 (si trascura il dato relativo a quest’anno in quanto frutto di una previsione, sebbene la si possa considerare con buona probabilità plausibile) la crescita è stata del 34,5%

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Figura 5

La aree a disposizione della movimentazione dei containers ammontano a circa 1900 m di banchina suddivise in due terminal, posti: il primo sul Canale Industriale per uno sviluppo di circa 500 m e il secondo sulla Darsena Toscana (interamente dedicata alla movimentazione suddetta eccetto che per 120 m di accosti destinati al RO/RO, dove si effettuano i collegamenti per Trapani) per uno sviluppo di 1400 m.

Il Terminal sul canale industriale è dotato di 3 Portainers (gru su rotaia per la lavorazione dei container sulle navi); date le sue dimensioni lavora circa un 20% delle movimentazioni effettuate sul totale del porto. Purtroppo, non gode di una posizione favorevole per la tipologia di merce in questione perché situato in una zona in cui il limitato fondale non consente l’arrivo di navi con grande pescaggio. In sostanza, le navi porta contenitori che vi vengono lavorate sono quelle di una capacità di circa 2.000 – 3.000 teus.

Figura 0 50000 100000 150000 200000 250000 300000 350000 400000 450000 500000 550000 600000 650000 700000 750000 800000 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

TEUS ( incluso trasbordi ) TEUS ( escluso trasbordi )

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Il Terminal Darsena Toscana è il vero centro della movimentazione avendo a disposizione 1.400 m di banchina, un piazzale di 412.000 m2 capace di poter movimentare, al massimo, circa 800.000 teus. Le attrezzature consistono in 8 Portainers, 6 RTG e 16 gru gommate da piazzale. Alle spalle è presente il Terminal ferroviario con un modulo di 3 binari di circa 500 m ciascuno.

Figura 6

Dal punto di vista della produttività questo è un Terminal con una potenzialità tra le maggiori del sistema portuale italiano sia per le attrezzature sia per

il sistema operativo. Il software utilizzato è lo Sparks (tra i più usati a livello mondiale) con cui è possibile pianificare i flussi, assegnare le liste di lavoro in automatico, controllare le attrezzature e tenere sotto controllo in tempo reale i containers per ogni loro movimentazione e posizionamento.

Si può dire che il Terminal Ferroviario sia situato in una posizione favorevole dal momento che non si usa più caricare direttamente i carri posizionandoli sotto le mura della nave ma, invece, si scaricano, stoccano e ricaricano sul treno. Ad oggi la movimentazione ferroviaria nella Darsena Toscana è del 26%.

Detto questo, si deve, però, aggiungere che i fondali, attualmente, non consentono a navi da 5.000-6.000 teus di poter entrare in porto a pieno carico; inoltre, un grossa criticità si ha per gli orari che devono essere

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rispettati per motivi di sicurezza (canale di accesso molto stretto) che impongono di non poter uscire dopo le ore 20:00.

Questo fa si che una nave che non abbia effettuato tutte le operazioni entro quest’ora debba aspettare le 8:00 del mattino per poter uscire; questo incide molto sulle attrattive del porto stesso dal momento che sono le navi a scegliere i porti e non viceversa.

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