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"
.... ~. ,~ , ,".< • '" f:' .
.
" " : . -:r-r . ,> ," , ," ~ .. ,.
'. " . ~'. ~ . ; ' . I . "MOVIMENTO DELLA NA VIGAZIONE
.'
,
NEI
PORTI DEL REGNO
"
,
,,
STATISTICA DEL REGNO D'ITALIA
•
MOVIMENTO DELLA NAVIGAZIONE
NEI PORTI 1)EL REGNO
PESCA DEL PESCE, DEL CORALLO E DELLE SPUGNE
MARINERIA MERCANTILE -- COSTRUZIONI NAVALI
INFORTlTh1.MARITTIMI .
ANNO 1864
FIRENZE
TIPOGRAFIA LETTERARIA E DEGLI INGEGNERI
Nella Pia Casa di Lavoro,-.i
RELAZIONE
AL RE
..
Sue,
La Statistica
è
per le materie amministrative ciò che l'osservazione
è'
per le SCIenze
sperimen-tali. L'amministratore pubblico deve anzitutto studiare gli elementi di fatto dei servizi confidati
alla propria direzione, procedendo per guisa che le dissonanze e le
irregolarit~
risultino chiare
in
~odesta
specie di sindacato, che ha per fine appunto di giudicare dagli effetti espressi in cifre
la chiarezza e la saviezza degli ordinamenti.
Se tutti gli altri Governi dell'Europa civile hanno stimato necessario di seguire tale indirizzo,
esso diventava tanto più indispensabile pel _
~oy~r,I?-~. ~~lla
nuova Italia, alla quale doveva
interes-sare grandemente di rendersi ragione delle tante e disparate condizioni della sua vita naturale e
civile. Seguendo siffatta lodevole ispirazione i miei predecessori hanno procurato che ogni anno
venisse compilato il Movimento della Navigazione nei porti del Regno e redatto lo stato del
ma-teriale e del personale della nostra marineria
mercantil~.,:
I
primi lavori riescirono di necessità
• '.0 J , ' ,
incompleti ed abbozzaticci a cagione dei non pochi,()staqoJLche vi si inframettevano e dovuti
in
• • , 'I."
E allora cotilÌncÌò per
qn~to
servIZiO
il
periooo normale della Stàtistica, la quale ebbe ad
estendere di anno in anno le proprie ricerche ed a perfezionare i modi onde'cònseguirle. Allora
alle nozioni a brani' e per frammenti, che spesso non erano che
il
riflesso .d'una situazione anomala,
succedettero le: somme precise che
a
grandi e sicure linee presentano la fisionomia normale e
ge-nerale dei fatti, -attraverso
i
quali
già.
s'intravvedono le ragioni che ne regolano le successioni.
Corre già-
il
quinto anno dacchè
la
Sbttistica Marittima vede la luce. Ora è venuto
il
tempo
in
cui la maturità degli studi permette di farne omaggio a V. M., nel convincimento che
il
Capo
della Nazione
trover~
materia di
compiJc~za
allaovisb deuOswilnpjo cui giunse in breve periodo
uno dei principali fattori.
d~lla.nos~
prosperità economica.
Vo~lia
adunque V.
M.
accogliere coll' usata benevolenza codesta nuova produzione della
Sta-tistica amministrativa, la quale si propone d'illustrare una ad una tutte le parti del corpo
na-zionale.
Sono con profondo rispetto
Sire,
Ff,r ente,
t8
genntfto
t
800.
•
di
1Vostra ]{aestà
Umilissimo, obbedientissimo e fedelissimo suddito
Il Ministro della MariM
AN.GIOLET..rI.
•
~CONSIDEIRAZIONI
GENERALI
'" " " . .",' iiIIA ..
Alcune innovazioni furono recate anche quest'anno nel volumedeUa presente Statistica. Per ciò che risguarda
il
movimento della navigazione nei porti nazionali gli elementi fanno riscontro con quelli deU' anno scorso e in
questo senso avremo.
il
vantaggio di tutti quei confronti che occorrono fra le due pubblicazioni. Vennero invece
introdotte importanti emendazioni negli stati del per'sonale e del materiale marittimo, dove sono· sta1 e rettificate
alcune erronee notizie, precedenti e dove infine venne aggiunta una rubrica, nella quale sono stati specificati gli
infortuni di mare.
Premesse queste
poch~
.avvertenze, vediamo adesso qual è stato nel
1864
il
movimento della navigazione nei
porti del Regno.
Il totale della navigazil,me generale, per operazioni di commercio, ascese nel 1864 a 43,264 bastimenti, della
portata complessiva di 7,034,042 tonnellate, dei quali 21,739 indicati all'approdo e 21,525 alla partenza. Nè tutti
codesti bastimenti portavano carico, perchè, sul totale sovramenzionato, vi ebbero in zavorra legni entrati 3,077, di
tonnellate 367,741; legni usciti 6,868, di tonnellate 854,913. Anche da questo solo fatto, che noi vediamo del
resto
rip~tersi
d'anno in anno, può rilevarsi come il nostro commercio d'importazione superi, nel tonnellaggio
che lo rappresenta, il commercio d'esportazione.
Gli equipaggi in approdo di queste due maniere di navigazione danno, a sommarli insieme, un personale di
~
259,701 uomini; 235,561 cioè addetti ai bastimenti carichi' e 24,140 applicati ai bastimenti vuoti. Nazionali 105,537
7stranieri 154,164.
La navigazione per approdo forzato, che nulla ha di comune con quella per operazioni di commercio, e della
quale perciò si
è
fatta una rubrica a parte, numerò nel 1864 bastimenti 9,564, della complessiva portata di
ton-~ellate
1,179,141, così ripartiti: entrati 4,669 bastimenti, di 565,H8 tonnellate; usciti 4,895 bastimenti, di 614,023
ton-nellate; con bandiera del paese 6,163 bastimenti, con bandiera estera 3,401 bastimenti. Equipaggio: nazionali 48,076
7stranieri 35,162.,
Le nostre - più numerose relazioni internazionali furono colla Francia ; vennero poscia in ordine d'importanza le
r~lazioni
coll'Inghilterra, coll'Austria, colla Turchia, colla Grecia, coUa ltussia, collo Stato Pontificio \} colla
Moldo-Valacchia; rapporti invece un po' meno seguiti abbiamo avuto coll' Egitto, eoUa epagna, con Tunisi, coi Paesi
VIII
Ma perchè meglio si .scorga l'importanza disiffatte relazioni, noi daremo, nel prospetto che segue, almeno pei
paesi principali, l'indicazione specificata delle provenien.ze e
dell~ destin.a~ioni
per
ope~azion~
di comme:CÌo, col
nu-mero dei legni carichi e la portata del loro tonnellaggIO. A queste notIzie
v~nne
aggIUnto Il ragguaglIo delle
ton-nellate ai valori rappresentati dal commercio d'importazione e d'esporlaziofle.·
,
P R O V.E N I E N Z E
DESTINAZIONI
SOPRA 100 LEGNI ENTRATI
IIIPORTAZIOIE
SopraSOPRA 100 LEGNI USCITI
ESPORTAZIOIE
SopraPAE
S I
~-
~iunmilione il valore-
~-
-
il valt.redi un milione,
.-
-CON CAlllCO
IN ZAVORRA
COM1lERCIO
di lire inCON CARICO
IN ZAVORRA
COMMERCIO
di lire inGENERALE
importazione-
GENERALE
esportazione,~ ~
-
-
.. :r
-'l'ollell.le N ••
r.'
.
-
-N.lIu·1
T,mllatalI_r'l
T, ... II.le Lire T'.Mllate Ttalell.le Lire T_D.1e;
"' i '. ;: ,-. , : ,-."'1t
"t
88i
,
_
~1ò,805
,
·.~,66i;
si
15;:&75
.. ,22,533
Gran Bretagna
· ·
23,979~. ~i~.
208,403,135
ilS;
94,802,952
4,302
Francia
.
·
~14,340
18
9,171
3 iO, 773,595
2,098
82
14,907
18
7,663
206,289,839
3,738
Austria
·
·
98
7,216
2
4,670
159,887,H6
1,494
56
9,341
44
6,859
87,415,929
3,332
ltussia
·
·
99
25,922
1
13.667
46,098,016
2,745
70
2]>,744
30
27,496
12,678,316
5,675
Spagna
·
·
58
14,781
42
17,220
6,692,208
iO,054
76
16,190
24
17,702
6,008,746
14,213
Paesi Bassi •
· ·
96
25,t20
4
13,040
28,834,602
1,189
93
23,756
7
14,950
H,970,053
2,263
Stati Uniti d'America.
100
42,t16
1
•
24,426,511
1,086
90
33,768
lO
40,000
17,043,900
5,226
Belgio.
.
·
99
23,753
•
8,800
6,849,200
2,302
91
18,475
5
U,200
1,454,388
7,853
REGNO •
·
86
16,980
14
1 t,951
1,092,726,341
3,236
68
18,029
32
12,448
631,923,703
5,535
La comunanza delle marine, la contiguità delle terre e la connessità delle industrie spiegano abbastanza come
la Francia figuri
i~
prima linea nel movimento di .navigazione dei nostri porti, pel numero di bastimenti, ma meglio
ancora pel fatto che le somme degli arrivi e delle partenze con carichi non sono lontane dal pareggiarsi; indizio
codesto che le importazioni e le esportazioni internazionali si mantengono in un tal quale equilibrio parimenti
frut-tuoso pei due paesi. Ma ciò che distingue particolarmente la natura dei nostri rapporti maI itlimi colla Francia si
è
il numero dei passeggieri che figurano nei quadri della nostra navigazione generale. Ben 35 mila passeggieri
re-emo infatti
i
bastimenti nazionali: ed eswri,. di" provenienza dalla Francia od a destinazione per colà, quando non
ne no verano che 22 mila' tutti gli altri paesi che coll'Italia mantengono relazioni di navigazione.
.
Il
secondo posto spetta alla Gran Bretagna, la quale ha un tonnellaggio di entrata pei bastimenti carichi nei
nostri porti, che supera del doppio quello d'uscita; il che spiega come. essa contrapponga ai pochi articoli di
ma-teria prima, che trae dall' Italia, ben più nunierose spedizioni di carbon fossile e di manufatti. Che anzi la Gran
Bretagna, ove non guardisi che agli arrivi con carico, sopra un minor numero di navi, che non la Francia, vanta
... n maggior. tonnellaggio (provenienti dalla Francia bastimenti con carico 3,989, tonnellate 572,006; dalla Gran
Bre-tagna
~,OO4
bastimenti, 720,333 tonnellate).
Malgrado le differenze politiche che si frappongono agli amichevoli commerci coll' Austria noi conserviamo con
essa rapporti marittimi, nell'Adriatico, abbastanza continuati, e lo sarel,bero anche più, ove gli interessi economici .
delle due nazioni avessero a riguadagnare il sopravvento. La sicura equanimità dell' Italia, che anche nel 1864 ha
aperti i suoi porti di Pescara, Manfredonia, Barletta, Bari, Brindisi, Taranto, Messina, Napoli alla marineria
au-striaca senza dimandarsi se essa vi esercitasse la navigazione generale od il cabotaggio, non ebbe fin qui una pari
rispondenza da parte della sospettosa nostra vicina, la quale seguitò 'nel 1864 a rendere, malagevole l'accesso nei
proprii porti a qualsiasi baRtimento nazionale di nostra provenienza.
.
E cosi d'. anno in anno la corrente' di codesti antichi commerci andò sminuendo con pregiudizio del resioche
Don
è tutto a nostra perdita, poichè, mentre la navigazione nei porti italiani dell' Adriatico va prendendo, dopo
l'uni-ficazione della pemsola, un tal quale sviluppo, l'opposto fenomeno osservasi nei porti austriaci, i quali sono da
qualche tempo in una sensibile diminuzione del loro movimento.
Dalle notizie raccolte per cura dei 110sLri comandanti dei porti non
è fattibile lo scevemre dalla cifra propria
delle nostre relazioni marittime colla Francia quelle che indicherebbero più specificatamente i nostri rapporti di na·,
yigazione coll' Algeria. Ma a codesta indagine risponde.
il
v~lume
del Movimento commerciale, che pubblicasi in
Francia, e dal quale risulta come nel
1864
tra i nostri porti nazionali e gli scali di Algeri, Bona, Filippeville, La
Calle, Mostaganemo e Orano vi sieno shti, per operazioni di commercio in arrivi e partenze, 1016 bastimenti, della
)l:Ortatadi
48,0:>2
tonnellate. Noi raccomandiamo all'iattenzione degli statisti codesti nostri rapporti coll'Algeria, la
eui
rilevanza vuolsi sopratùtto attribuire al trattato di commercio conchiuso colla Francia, al quale devesi se nel
lI.
l'
Il
br.M. periodo
dj
~n
anno
ai
i
raddopp.i~
quasi
la
na.via-a,zioneges.e.r1l1e fra .
.i
.due'
paesi.
Si noti che la
nostra
baadi.era . è
iD
.qudla
ll1lv~,ui~e, adQper~
a
preferlUlZa d'oam altra,
poicbè
in
essa
j
bastimenti esteri stanno
agli
italiani
come
1 :9,
e il
t9m~~gg4>
-dei .
priIPi
si f.3ijuasIia
al4l
portata dei seco.ndi
come
f:3
Antiche tradiziorue colouie italiane ascpra 1l1Wlerose determinano rapporti
di
navigazioae
piu
o.meno attivi colle
vaste e ricchissime .regi(tni levantine,
le
quali
coll'immenso meandro delle loro frontiere ricingono più che mezzo
il
Medite.rran.eo.
,P~r
PQCO
che
la ci\lil1à
iD
questi paesi. faccia sentH-e
i
,uoi ·bisogni. e per poco
'Che
l'Italia s' industri
disoddisfarli &llr.emo una
.sfer~
di
op.ero~ità. illimit~taper
la
rio~tra
marineria avvenire. Niuno ci potrà c.ontendere
il
vmt~io
della felioo nhicazwne dei nostri porti meridionali,
i
quali,
001
taglio dell'istmo di Suez, sono per diventare
masgiormentepros.siwi ai mercati dell'India, della China e :del Giappone.
Le provenienze
.e
destinazioni del Levante hanno a loro punto .obbiettrvo il Mar Nero, i cui scambi coll'Italia sono
favoriti da' noli inferiori a quelli di Marsiglia. Le nostre relazioni col PoneBte risguardano l'America del Sud e più
spe.4?ialmente Buenos Ayres,
Monre~ideo
e il Brasile,
d6V-e
colonie di Genovesi aJimentano
il
cDmmercio. tra quelle
lontane regioni e la marlTe patria .
Ciò che la natW'a ha upito, difticibnente
~li
uDmini ponnD disgiungere. E p.erò diritti
di
dogana e proibizioni
di-ventano inutile sehermo contro la vieinità e le necessità· recipro.che, che creano
.~
i no..stri porti del Regno e ili
scali dello Stato della
Chiesa
inevitabili relazioni
cruI\m~iali.
Batterono all' entrata e .all'uscita la bandiera italiana, per' operazioni di commercio, bastimenti carichi
f
7,~15,
di
tonnellate 1,891,455; bastimenti in zavorra 4,943, di tonnellate 472,518; per approdo forzato bastimenti 6,168, di
tonnellate 619,498. Il vessillo nazionale ragguagliasi alla bandiera estera, nella nav.aaioae in
arriv~,
come 100:86,
in
~lla
di
partenza -come 100:94, negli approdi forzati come 100:55.
.
~e
bandiere che i nostri porti salutarono con maggiore frequenza
SODO
state, la bandiera
fraDccse,
la britannica,
l'ellenica e l'austriaca; a più lunghi intervalli noi vedemmo invece la bandiera svedese, olandese, russa, americana,
prussiana, turca e spagnuola; e più raramente ancora accogliemmo le bandiere delta Danimarca,
di
jlrema,
del-l'Annover e del Mecklem.urgo.
Or ecco qual
è stata anche più partitamente, secondo le diverse nazionalità, la varia ricorrenza dei carichi
all'arrivo e alla partenza, e la m.aggiore o. minore portata dei bastimenti impiegati per operazioni di commercio.
SOPRA 100 LEGNI
ENTRATA·USCITA
· ,NAZIONAL1TA
-
---
-
-ENTRATI
USCITI
SOPRA 100
TONNELLA'lli-dei
-
~-
-
-
-
-
Dl CA.lUCo . ~-
•BASTIM~TI (J()Ji DI CON IN
TONNELLATB EQUIPAGGIO
CARICO ZAVORRA. CARICO ZAVORRA
ITALUNI
.. .. · .
. ·
'85
I
15
1;1 ~32-5
9 •
FIU.NCESI
·
.
.
·
.
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..
.
·
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15
92
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263
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BRITANNICI •
·
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1:84
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.
.
.E!.LEmCI·
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I\twssIANI
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TURCHI
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5
45
55
5
105
SPAGNUOLI •
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24
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26
5
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BJeapltoJ.aslone .
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.
"87
13
165
•
35
675
68
.
,
I
b~nti
it.aliani entrati .nei . nostri porti per o.perazioni
di
comm.ercio con carico
SOllO,
sehbeJle di poco,
supe-riori
in
numero
ai
ha&timenti,
~e
nelle id,entiche condizioni, battono bandiera estera
(9,500
a fronte
di
9,i6!).
La.
:x
portata dei primi' tuttavia non giurrge allanretàdeUa portata
dei
aMmidi (t,oo&;m'tonnellate'contro
2,168,~95).
Per ogni 1000 tonnellate v'ha sui nostri legni .con carieo 93 uomini d' equipaggte.' MaggÌori economie nel personale
di navigazione vennero invece conseguite dai legni stranieri,poichè questi non contano, sopra un egual numero '
di tonnellate, più che 66 uomini d'equipaggio. Nè tale differenza devesi
~ttribuire
a.
minore solerzia da parte delle
nostre ciurme, le quali anzi nelle stesse marinerie straniere sono tenute
hÌ
pregio per la loro operosità, ma si
piut-tOsto vuolsi ripetere dalla minore 'capacità dei bastimenti, che' obbligano-
il
personale ad un maggiore frazionatnento.
I bastimenti' francesi con carico, che corrono i nostri porti, si ragg.uagliano al corrispondente naviglio italiano,
quanto al numero, nella ragione del 25, quanto al tonnellaggio, nella ragione del 76 per 100. Una maggiore po"rtata
presentano i legni britannici, i quali, comecchè non sieno se non la quinta parte dei' bastimenti nazionali; pure
vantano un tonnellaggio di oltre la metà. Le ciurme dei legni francesi, meno numerose <l:i quelle dei legni italiani,
lo sono tuttavia' più degli equipaggi britannici.
.
.
La differenza tra gli approdi e le partenze consiste in ciò che. ,mentre i legni francesi, usciti dai nostri porti ,per
operazioni di commercio con carico, superano in numero e quasi raggiungono pel tonnellaggio i legni entrati, i
bastimenti britannici invece si riscontrano alla' loro partenza diminuiti di numero e ridotti di portata. E però an- .
che dai soli fatti della navigazidne si ritrae come nel nostro commercio
~on
Francia le importazioni e le
esporta-zioni quasi si equilibrino e come invece nelle nostre relaesporta-zioni colla Gran Bretagna le prime oltrepassino, e di molto,
le seconde. Questa stessa cosa ci accade di scorgere nei, nostri rapporti coll'Austria e colla Grecia, le quali danno
una maggiore opportunità alla navigazione di provenienza, che non a quella di destinazione.
Gli approdi forzati, che recano
il
nostro vessillo, sono quasi
il
doppio dei rilasci, che spiegano bandiera straniera
(6,163 bastimenti a fronte di 8,401).
Questa maniera di navigazione considerata in se stessa, oppure relativamente a quella che si esercita per causa
dì commercio, ebbe luogo, giusta la diversa nazionalità dei legni, nell'ordine seguente:
APPRODI FORZATI
,
.NAZIONALITÀ
dei
L E·G N I ENTRATI
LEGNI USCITI
BASTDIENTI
Sopra
Sopra
Numero
Tonnellate
.100 legni
Numero
TonnellatE!
100 legni
I
.
operanti
operanti
ITALIANI
.
2,939
286,726
26
3,224
332,772
29
I
ESTERI •
.
. . .
.1,730
278,392
16
1,671
281;251
16
I piroscafi operanti furono 8,345 (4,193 in arrivo 'e 4,152 di partenza). Laonde la navigazione a vapore si
pro-porzionò con quella a vela nella ragione del 23 per 100; ragguaglio che nella navigazione del 1863 fu' anche
mag-giore
(il
26 per 100). La· più gran parte dei piroscafi è di provenienza dalla Francia e di destinazione 'per'· colà.
Fra l'Italia e la nostra vicina vi sono periodiche corse sul Mediterraneo, intraprese da bastimenti a vapore dei due
paesi, i quali, oltre al traffico internazionaIe, mantengono attive comunicazioni di cabotaggio con Palermo, Messina,
Napoli,. Livorno e Genova. Linee di navigazione a vapore contansi nell' Adriatico fra le due coste italiana ed
au-striaca, e tra Ancona ed Alessandria d'Egitto. Cogli altri paesi non osserv:asi periodicità di navigazione, sebbene
vaporiere straniere, specialmente inglesi, solchino i nostri mari e con qualche frequenza visitino i nostri porti.
Su 100 navi a vela per operazioni di commercio se ne contarono 56 con bandiera nazionale. Meno favorevole
proporzione diedero i piroscafi, dei quali appena 35 su 100 spiegarono
il
tricolore italiano. Nella navigazione del
1863 su 100 navi a vela 56 e su 100 piroscafi 25 avevano vessillo italiano.
Gli equipaggi in arrivo nella navigazione a vapore furono 125,206; quelli di 'partenza 125,374; regnicoli 67,347
stranieri 183,
~33.
Il
totale della navigazione di cabotaggio saU nel 1864 a 188,643 bastimenti,
dell~
complessiva portata di 9,732,222
tonneU,ate, che ponno distribuirsi di questa guisa: approdati con carico legni 69,731, di
ton!lell~te
3,910,234; in
zavorra legni 24,992,
.di
tonnellate 881,455; partiti con carico legni 69,414, di tonnellate 4,123,280; in' zavorra
legni 24,506, di tonnellate 817,253. Gli
~uipaggi
dei legni in arrivo, con carico, si composero di 619,741 uomini,
ragguagliandosi perciò in ragione di 16 uomini per ogni' {OO tonnellate.
Di
piroscafi in approdo 10,751, della portata
di 2,377,281 tonnellate, con 288,713 uomini di equipaggio.
La quasi totalità del cabotaggio, sopratutto a vela, si fece con bandiera nazionale. Tuttavia su 1000 navi a vela
ve ne sono state 4 con bandiera estera e su 100 piroscafi, non più che 7 recarono insegna straniera.
. 'Ila
navigazione generale per operazioni di commercio sta a quella di cabotaggio, in quanto al numero dei
basti-menti, 'come 1.6 a 4.36; pel tonnellaggio, come
1.
a 1..88., il che si spiega per l'.agevolezza che
il
mare offre ai
~
.
XI
e(JUlmerci litorani e· dmnestioi, preferiti ovunque pe} loro buon
mer~ato
e resi. indispensabili in' più luoghi dalla
mancanza di· altre vie
Fdi··
Jcomunicazione.
:" l ~. p'artirono
ne~'1864
per la
~~nd~ pe~ca ~~l pe~ce
745 battelli nazionali, della complessiva portata di 6,727
ton~
n~llate, ~ont~tl ~a ~,778 uoml~1 d equ~p~glO. S.plegarono le. vele 352. battelli per le coste d'Italia, 191 per quelle
dI
~~ancla;
SId~r~ssero
verso ..
~~raggl
dI GrecIa. 32 battellI;. 139 corsero le
~cque
pontificie, 15 le turche, 9 le
tUDlsme, 4 le egIZIane, 3 le algerme.
.
.
'La grande pesca del corallo è stata l'opera, nel 1864, di 365 battelli nazionali, della portata totale di 3330
ton-nellate, con servizio di una
ciu~~à
di 2,699 uomini, .e con desti"nazioni limitate alle coste nostrali di
S~rdegna,
alle barberesche ed alle. franceSI, sopratutto dell'Algeria.
.
Ben 3U battelli esteri, usciti tutti dai porti austriaci, esercitarono alla lor volta nelle nostre acque la grande
pesca del pesce, facendo temporanee stazioni nei diversi scali italiani.
Un
battel~o
trapa!lese infine, di 6 tonnellate, montato da 9 uomini, si provò alla pesca delle· spugne.
.
Dal
.1863.·~1 1864 si ebbe u~ incremento nella navigazi?n~ ge~~rale e per operazioni di commercio di 728 legni
(en~ratI-USCltI),
della
port~ta
dI
tonnel~ate.
247,661,
~ COStlt~lre
Il quale
c?nc~rse
quasi
esclus~vamente
'il naviglio
naz~ona.le
a vela .. RagguaglIando,. sotto. Il rIspetto
.de~l
accresCImento, la navlgazlOne generale deglt anni 1863-64 colla
naVIgazIOne corrIspondente
~eglI
anm 1862-63 SI rIscontra che, mentre la prima non crebbe che del 2 per 100,
quanto al numero delle naVI, e non aumentò che del 4 per 100, quanto alla portata, la seconda ebbe .a confronto
dell'al~ra,
un
progress~ ma~giore ta~to ~el
numero
~ei
le.gni (5
'per.10~),
9uanto in quello delle tonnellate (17 per 100).
VedIamo adesso quale fu, espressa m CIfre proporzIOnalI, e pel prmclpah paesi con cui l' Italia mantiene relazioni
ma-ri~tim~, la diffe:enz.a che corse . tra il 1863 e il 1864 nella po-rtata dei bastimenti per operazioni di commercio
ap-. phcatI alla naVIgazIOne generaleap-.
.
DIFFERENZE IN PIU', IN MENO DEL 1864 SUL 1863
PAESI DI PROVENIENZA
LEGNI CON
CARICO
LEGNI
INZAVORRA
LEGNi
ENTRATI-USCITI
I
E DI DESTINAZIONE
.
--
.
-
--. Entrati Usciti Entrati Usciti Con carico In Zavorra su 100 tonnell , su 100 tonnell , su 100 tonnell , su 100 tonnell , su 100 tonnell. su 100 tonnell,
ITAUA
..
+ 90
+
47
+ 62
+156
+
79
+ 88
FRANCIA
.
-
29
-
28
-
37
+
33
-
29
-
15
GRAN BRETAGNA E COLONIE
-
14
+
1
-
1
-
2
-
9
-
2
I
TURCHIA
-
29
-
9
-
47
+
16
-
i+
14
AUSTRIA
..
-
5
-
7
-
76
-
+
1
-
5
-
7
lSTATO P6'NmICIO
.
-
23
+·14
-
26
+
74-
-
5
+
11
GREcu
+ 18
+ 123
-
24
+
4
+
63
+
.
2
RuSSIA.
+
18
+
5
-
77
-
48
+
14
-
49
SPAGNA.
.
+
18
+
42
-
18
+
14
+
32
-
7
STATI UNITI D'AMERICA.
-
33
-
1.3
«+ 89
-
19
-
23
TUNlSI
.
.
..
+ 35
+ 187
+
21
+
24
+
81
+
22
'MOLDO-VALACCHIA.
.
+ 189
+
294
+ 54
-
11
+196
-
1
I
SVEnA
E NORVEGIA.-
18
-
22
-
76
+
2
-
21
-
49
P~IBASSI . . .
+
189
+
16
»+
21
+
81
+ 30
Ricapitolazione
ITAUA
+ 90
+
47
+
62
+
146
I
+
70
I
+
88
ESTERO
&-
11
-
3
-
27
+
8
-
7
-
2
. Già abbiam.o
a~ce~~ato.
come l'au.mento della ?ostra navigazione generale lo si debba specialmente alle
prove-menze e destmazlODl ItalIane. E qm è da avvertire una volta per sempre come nei nostri computi figurino i
basti-menti nostri applicati alla navigazione generale, ma che entrano ed escono da porti italiani, compiendo in ciascuno
operazioni di commercio internazionale.
Il
tonnellaggio di questo naviglio crebbe nel biennio 1863-64 pei bastimenti
è'arichi del 79 per 100 (90 sui bastimenti entrati, 47 sugli usciti). Con Francia, Gran Bretagna, Turchia, Austria
Stato del Papa, Stati Uniti d'.America, Svezia e Norvegia abbiamo avuto nel 1864 la navigazione internazionale
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Paesi Bassi e colla Turchia i rapporti della navigazionehanho assunto
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1!o-.me
mePe'ftiéflto.
Dal 1868· al 1864 si verificarono le sesuenti mutazioni nell'ordine di. frequenza delle varie bandiere per ciò che
riguarda'
il
m,OviJìlénto dena navigàzione per operazioni
di
commereio.
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NAZIONALITÀ
"IN PIU', IN 'MENO' DEL't~4
rmt 1863
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19
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24
E cosi sopra un ugual numero di' tonnellate il maggior progresso conseguirono all' approdo la bandiera italiana,
alla partenza le bandiere inglese, olandese, svedese ed ellenica. Non raggiunsero
il
tonnellaggio dell' anno
prece-dente le bandiere frapcese, austriaca e turca.
La navigazione di cabotaggio, per operazioni di commercio, ebbe a subire nel biennio 1868-64 una' diminuzione
di 9,129 bastimenti e di 102,293 tonnellate ; diminuzione la quale corrisponde al5 per 100 sulnuméro
d~Ue
navi ed
al 1 per 100 sulla loro portata. Nel biennio 1862-63 il numero dei bastimenti era cresciuto invece del 14 ed'
il
tonnellaggio ,ael 16 per 100. L'accrescimento, cui diede luogo la navigazione di cabotaggio a vapore, fu d:l 6 sul
numero dei piroscafi e del
-9
per 100 sulla loro portata. Relativamente maggiori furono le proporzioni
dell'incre-mento 1863 (il 37 ed il 44 per 1
(0).
Noi non siamo lontani dal ritenere che il lieve decremento
verifica~osi
nella navigazione di cabotaggio, durante
l'anno 1864, dipenda dall'apertura dei nuovi tronchi di ferrovie, sopratutto dell'Italia 'centrale e meridionale. Ad ogni
modo l'anno 1864 fu poco favorevole alla navigazione in genere di tutte le Nazioni, non escluse la Gran B.retagna
la Francia e l'Austrià che nel 1864 rimasero, per ciò che spetta alloro movimento marittimo, (navigazione
~enerale)
a un dipresso sul piede tli prima ( 1 ) . .
(l) Or OOQO ,~ vaVaioni cui waroDo II08sette la Gran Brett6811a, la Francia e l'AU8fria rispetto al movimento della IlILvigazione generale durante il biennio 1863-186':
1_.
IAVIIAZIÒIE 8E1ERALE DOI BAS11IIIITICAlllCHI
STATI ;ESTERI nel t863 nel t864
-
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Genova, mentre nel 1864, a fI'-Onte dell'anno precedente vidde crescere la propria navigazione generale con
basti-menti carichi in approdo e per operazi<mi di commercio di più che 100 mila
tonn~llate
(1H,004), trovossi d'altra
p;trte in diminuzione di ben più che altrettanto nella portata dei legni, che in analoghe condizioni attesero alla
na-vigazione di cabotaggio (175,964 lonnellate). Le partenze seguirono a un dipresso la stessa legge, dovendosi
osser-vare soltanto come la differenza in più nella navigazione generale risulti anche meglio spiccata
(186,3~
tonnellate);
e meno sensibile invece appaia la diminuzione del cabotaggio, poichè essa non fu che di 57,218 tonnellate, La navi- '
gazione generale in zavorra (entrata-uscita) da 243,967 tonnellate, nel 1863, si ridusse, nel 1864, a sole 124,490
ton-nellate; una pari riduzione non ebbe luogo nella navigazione di cabotaggio, la quale anzi da un anno all'altro diede
un ,maggior numero di tonnellate,
Livorno ebbe vicende meno prospere, poichè nel biennio 1863-64 il tonnellaggio della propria navigazione generale e di
cabotaggio sminuì, sia all'entrata sia all'uscita,
Cfrnun incremento invece pur troppo sensibile nella navigazione in zavorra.
In quanto alla navigazione generale, Napoli e Messina per poco non si mantennero nelle condizioni dell' anno
precedente. Vuolsi osservare tuttavia come lo
~uilibrio
in meno, cui il porto di Napoli diede luogo all'entrata, venisse
quasi compensato dalla differenza in più, che osservasi all'uscita. Ma tale non fu la sorté del cabotaggio, in
dimi-nuzione, sotto qualsiasi aspetto lo si consideri.
Il porta di Brindisi ha, noI'
neghiamo~
una navigazione generale e di cabotaggio ancora ristretlissima, ma curiosa
e insieme interessante cosa
è lo scorgere come dal 1863 al 1864 la prima specie di navigazione abbia quasi
tri~
plicato, e la seconda sia cresciuta d'un quarto.
Ancona presenta una diminuzione nella navi'gazione gen'!rale ed in quella di cabotaggio.
Palermo e Cagliari ebbero migliore ventura, poichè ivi tanto. gli approdi, quanto le partenze, si succedettero, nel
,1864, con una frequénza senza confrmato m31;gÌore che non nell'anno precedente.
A curiosi raffronti presta materia
il
movimento della nostra navigazione generale e di cabotaggio per operazioni di
com-mercio con carico, paragonato con quello delle nazioni estere, litorane esse pure del Mediterraneo e dell' Adriatico.
;
NA VIGAZIONE GENERALE
CABOTAGGIO
COl\IPLESSO
PAESI
BASTIIINTI NAZIONALI-
BASTIIINTI ESTBRITOTALE
BASTIIBNTl BUTIIENTI-
-
-
-Entratl-usoitl
Entrati-usciti
Entrati-usciti
Entrati-usoiti
Entrati-usciti
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NUllero Toooellale ~Ullere TtllMn.le
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Tonnellale Numeri TODDlllal. fiumer. TtoalllaleI
FRANCIA.
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20,587
3,458,740
28,044
',429,660
48,631
7,888,404
152,962
6,313,410
291,593 U,201,8tO
SPAGNA.
7,309
868,211
7,134
1,377,045
U,443
2,245,256
97,744
3,775,548
H2,187
6,MO,804
AUSTRIA
.
.
.
3,340
6i9,028
7,238
753,758
10,578
1,382,786
81,413
2,860,464
91,991
4,2.13,650
REGNO n'ITAUA.
. .
17,415
1,891~45515,004
3,919,933
33,319
5,811,388
139,145
8,033,514
112,464 13,844,002
...""
~
Ond'è cbe'
il
Regno'd'ltàlia,in
~onfI'(l~g:'d~lVAùstria;'.'6' .dèlla.'Spagnaf'vatlt&'~a,~~e;
generate assai
più
ragguardevole tanto pe} numero del bastimentl, quanto per la loro portatamed18:e'.
,oomplessna. In
Ispagna la por ..
.tata.
media di ogni legno somma 155, in Austria 181; in,Jt.alia i74 tonnellate.
Ma,.'
sempre sotto
il
rispetto della
navigazione 'geoorale,
il
nuovo Regno non pareggia -la Francia., presso cui in realtà impiegasi al ,lungo corso
un
naviglio, che supera' d'un terzo il nostro,. sebbene in quanto alla sua portata
l'ecceden'z~
non sia che· del decimo.
E
qui vuolsi tosto soggiungere come la media del tonnellaggio. peiirastimenti addetti in Francia alla navigazione
generale oltrepassi quella indicata pei legpi, che, nella stessa maniera di navigazione, servono l'Italia. Nella navigazione
,enerale della nostra vicina la bandiera francese sta a quella degli altri popoli come 100:186, col numero; 128 col
tonnellaggio; quando l'insegna italiana nella' nostra p.avigazionè generale si ragguaglia alla forastiera come 100 a 91
~ol
numero, 207 col tonnellaggio. Ad ogni 100 mila tonnellate della navigazione generale per operazioni di
com-mercio- con carico corrispondono in Francia 88 cannoni' red [in Italia invece soltanto' 22. Cento uomini d'equipag-.
~io
tengono in moto 'colà un naviglio !della capienza di 1,898 tonnellate" a un dipresso come nella nostra
na-vigazione, nella quale 100 uomini d'equipaggio bastano a 1,816 tonnellate. Mentre sopra 1000 tonnellate dell' effettivo
della marina mercantile la Francia conta nel movimento della propria navigazione coWestero e di cabotaggio
(en-trata e uscita) 14,200 tonnellate, l'Italia ne novera anche più (20,402 tonnellate.)
. Nel cabotaggio la nostra superiorità, principalmente ove guardisi la· complessiva portata delle navi,
è,
su tutte le
Nazioni sovramenzionate, incontestata. E sì che le nostre piaggie sono corse anche da legni stranieri, che navigano
in cabotaggio., a differenza di quanto accade alla nostra marineria, la quale si trova chiusi
i
porti esteri per quella
maniera di navigazione. La. portata media dei legni in cabotaggio raggiunge nel Regno d'Italia le 58 tonnellate, dove
in Francia essa non
è
che di 41, in Ispagna di 89 e in Austria di 85 tonnellate.
Giusta le iscrizioni fatte nei ruoli dei 27 Circondarii marittimi a tutto
il
81 dicembre 1864 la popolazione
na-valestra e peschèreccia nel nuovo Regno noverava 186,839 uomini così distribuiti:
Capitani cui
è
data facoltà di navigare fuori dei mari domestici •
..
Capitani e Padroni naviganti
il
Mediterraneo .
. . .
Padroni di costa, marinari e mOZZI
. • . . • .
Costruttori navali
. . • . . . . .
. .. . •
Operai e· novizi
Barcaiuoli
Pescatori • .
.'.
TOTALE
4,313
1,850
.
.
101,470
221
8,929
3,190
16,866
186,889
il
qual numero supera quello, che prevedevasi nel 1863, quando cioè non ancora era compiuta la censuazione e
l'iscrizione della nostra gente di mare.
.
La marineria mercantile del Regno contava, al 81 dicembre 1864, bastimenti a vela e a vapore 18,228, della
ca-pacità di 678,598 tonnellate, ripartiti di questa. guisa:
PORTATA
NUJlERO TONNELLATEPORTATA
NUMERO-=:J
I
Oltre le 900
tonnellàte
J»
dalle
61
alle
100
tonnellate
5!0
128,300
dalle
80t alle 900
J•
•
•
31
J60
J1,535
170,097
J701
J800
»
J J•
21
•
30
J1,383
60,085
•
601
•
700
•
3
2,531
•
11
•
20
•
761
17,480
•
091
I600
•
8
5,899
•
i
•
10
}I8,392
58,872
iii'Oi
•
500
•
14
8,894
H,036
Anno
1864
13,223
678,598
•
301
»400
»4t
300
t28
. 56,740
Anno
1863 (1).
• 12,266
660,183
•
201
•
•
•
101
•
200
•
438
147,664
Differenza
957
18,415
.
.' (1) La marina mercantile al 1863, secondo i dati
pr~nteme~te ~b~licati, -risulta~a d~
10,264 legni, di 660,622, tonnellate: Una più acc?rata.cen~uazione'
Jece
()(lDOICere come 'laIODÌma
di quel materialedov.eee8
Invece fltlmarSl dI 12,266 legnI, di MO,l83 tonnellate. La dIfferenza, di queste due Qlrre 81 spIega ~fili'
che.li
alJ8Dti consolm di par~i cir~ndar~ avevano ommeaso di registrll'e nelle loro notaziooi i battelli addetti alla pesca, oppure avevano recato 11\ ... delaatNiale
neuo
un ~gfJlO JIl&88lore8el
reale. . . , . ,,
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I.
•
•
E
pero, a fronte dell'anno 1$8;-si ebbero nel
IBM
in più 957 bastimenti, i8,415 tonnellate. Dal 1860 a
tutto.
il
i864
lo
sviluppo della no.stra marineria
è
stato progressivo e continuo; paragonando il suo materiale nel breve
giro di Un quadriennio
~i
scorge come _nella portata del naviglio, esso abbia raggiunto un incremento notevolissimo.
Ove si consideri la nostra marineria secondo le
div~rse
classi dei viaggi compiuti ne11864 si hanno:
.AL CABOTAGGIO
PORTATA
AL LUNGO CORSO
-
---
-
ALLA' COSTA
GRANDE
PICCOLO
DEI BASTIMENTI
~
-
-
-lIilll4l,.
T .. aellate 51l1l4I,. Tmuellatelia.ero
T,naellate Ii ... ,. TIDD.lllteSuperiori alle
300
tonnellate
126
62,131
377
f41,157
38
13,280
,
»•
Dalle
101
»300
»141
34,951
937
187,596
266
40,362
» ».
»61
D100
» » »74
6,400
683
50,863
43
3,307
.lO31
»60
".
..
J14
608
791
34,214
566
24,564
»11
/J30 '.
»•
»•
»555
11,007
1,594
26,664
Inferiori alle
lO
•
» J » » » »7,009
39,560
TOTALE
.
.
267
97,082
1,402
335,761
2,333
149,726
9,212
94,095
Attendono al serVIZIO dei porti e delle spiaggie 5,975 legni, . fra cui vanno compresi 9 piroscafi rimorchiatori, 50
battelli per soccorsi e 19 per pilotaggio,
il
resto consta di 408 chiatte, 1998 barconi, gozzi ed altri galleggianti, 3,OSt
battelli per imbarco e sbarco di passeggieri, 872 barche zavorriere, 64 per uso de' mll.gazzeni e 24 per trasporti
d'acqua.
.
Il materiale destinato alla piccola pesca somma 9,976 battelli, della portata di 88,788 tonnellate. Su questo numero
9,552 battelli, di 29,976 tonnellate, vengono impiegati alla pesca del pesce e 454 battelli, di 8,807 tonnellate, a quella
del corallo. Sempre sul complesso del materiale sovramenzionato 8,576 battelli, di 20,122 tonnellate, rasentano le coste
del Regno, 578 battell_i, di 7,862 tonnellate, veleggiano in alto mare e 868 battelli, di 2,492 tonnellate, prendono la
direzione deU;estero. Trecentoventuna barche coralline, di 2,552 tonnellate, rimangono nei mari del Regno, e 188 di
1,~55
tonnellate, piu avventurose s'arrischiano, nell'esercizio di loro industria, in acque lontane ed in paraggi
stra-nie~i.
La nostra marineria mercantile, nella qual
è
s'intende compreso il materiale destinato alla pesca,
è
lungi dal
valere quella dell' Inghilterra, che conta 21,518 bastimenti, con 5,208,468 tonnellate
è
neppure la marineria della
Francia, la quale novera 15,184 bastimenti, con 998,519 tonnellate. E così Francia e Inghilterra ci superano tanto
nel numero delle navi,. quanto nella loro portata media e complessiva. Estendendo
il
confronto ad altre marinerie,
possiamo aggiungere che, sia nel numero dei legni,' sia nel loro tonnellaggio, il nostro naviglio lascia addietro
quello della Spagna (4,859 legni, di 895,270 tonnellate) e dell'Austria (7,161 legni, di 820,891 tonnellate).
I piroscafi mercantili esistenti nel Regno al 81 Dicembre 1864, e precisamente nei circondari di Porto
Mau-rizio, Savona, Genova, Spezia, Livorno, Procida, Napoli, Castellammare di Stabia,
Ancona~
Palermo e Messina
som-mavano in complesso 90, della forza di 10,976 cavalli e della portata di 19,837 tonnellate. Di questi recavano
l'elice ,89, della fona di 5,851 cavalli, della portata di 11,621 tonnellate; a ruote 50, di cavalli 5,60-1, di tOnnellate
7,888; un.o. infine a sistema misto, di 24 cavalli, di 878
ton~ellate.
Nel quadro che segue riportiamo lo stato comparativo dei piroscafi in servizio della marineria mercantile del
Regno durante
il
triennio 1862-68-64.
A N N O 1 8 6 2 A N N O 1 8 6 3 A N N O 1 8 6 4