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LEGGERE FACILE

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Academic year: 2021

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(1)

La presenza di alunni, inseriti nella scuola secondaria di pri- mo grado, che non hanno l’italiano come lingua madre è oggi diventata rilevante, si è ormai consolidata ed è distri- buita, anche se in modo non omogeneo, su gran parte del territorio nazionale.

Si tratta di alunni il cui apprendimento, in tutte le disci- pline, è fortemente condizionato dalla scarsa conoscen- za della lingua italiana, spesso anche dalla lontananza cul- turale, da percorsi scolastici precedenti molto diversi da quelli italiani, dal disagio derivante dai diversi aspetti del- l’estraneità.

E anche a questi alunni la scuola nel suo insieme, così co- me gli insegnanti delle singole discipline, sono chiamati a dare delle risposte didattiche che li mettano in grado di apprendere, di andare avanti e sviluppare sia le compe- tenze linguistiche sia quelle disciplinari.

Uno dei più grossi ostacoli che gli alunni stranieri incon- trano è quello della lettura e della comprensione del te- sto scritto, da cui passa la maggior parte dell’apprendi- mento scolastico.

Che cosa fare per questo? L’età dei ragazzi, i brevi tempi del- l’anno scolastico, la valutazione del rendimento e gli esa-

mi non ci consentono di solito di “aspettare” che gli alun- ni stranieri abbiano conseguito una competenza lingui- stica paragonabile a quella dei compagni italiani, di lascia- re loro il tempo di impadronirsi di strumenti adeguati. Ac- cade piuttosto che chiediamo loro di apprendere la lingua della comunicazione comunicando, e di apprendere la lin- gua dello studio studiando.

I testi di studio, difficili anche per molti alunni italofoni, so- no generalmente inaccessibili per gli stranieri e, per que- sto, la facilitazione dei testi è una scelta didattica obbliga- ta, che consente, almeno nei primi tempi, di tenere in qual- che modo ancorati al percorso scolastico gli alunni stranie- ri, mettendo anche le basi per una loro reale integrazione.

Per questo, il percorso “facilitato”, che offriamo in questa Guida, senza avere la pretesa di costituire un percorso al- ternativo di geografia, con caratteri di esaustività, può co- munque essere uno strumento molto utile, specie per gli alunni con più basso livello linguistico.

Questa sezione della Guida contiene una serie di testi che, capitolo dopo capitolo, dalle conoscenze geografiche di ba- se ai continenti extraeuropei, propongono argomenti se- lezionati sulla base della rilevanza disciplinare. Ogni te- sto è corredato da attività di comprensione e apprendimen-

Un percorso facilitato per alunni non italofoni LEGGERE FACILE

il testo facilitato parafrasa in modo semplificato parti di contenuto significativo del manuale.

questa tipologia di esercizi guida e verifica la comprensione testuale

(2)

177 to e di lessico, che non si limitano a porre delle domande

sui contenuti. Si tratta di attività molto articolate che gui- dano gli alunni a ricercare le risposte nel testo, suggeri- scono strategie di “navigazione”, insegnano a fare infe- renze, a servirsi degli indizi offerti in frasi e parole, a estra- polare i significati di parole sconosciute dal contesto. Il per- corso non ha quindi il solo obiettivo di far apprendere agli alunni stranieri alcune fondamentali nozioni di geografia, ma anche quello più ampio e trasversale di sviluppare le loro conoscenze linguistiche, con particolare riferimento alla lingua scritta.

Del resto gli insegnanti sanno benissimo che la compren- sibilità del linguaggio è un elemento centrale per consen- tire la possibilità stessa di interazione con il libro ed è in- dispensabile anche per mantenere l’attenzione su quan- to si legge. Dunque è quanto mai importante offrire agli alunni stranieri testi comprensibili e quindi facilitati, scrit- ti con criteri che li rendano accessibili anche a chi ha stru- menti linguistici carenti.

Ricordiamo però, prima di ogni altra cosa, che la compren- sione va ben oltre il problema della parola nuova o diffici- le, da spiegare o sostituire: capire vuol dire generare delle conoscenze che non sono scritte nel testo, ma che nasco- no dalla interazione tra ciò che è scritto e ciò che il lettore sa già, o per le sue conoscenze precedenti o per averlo ap- preso dal testo precedente.

Pure per questo, in un testo che vuole essere facilmente com- prensibile conta molto non solo la struttura sintattica, ma anche l’organizzazione delle informazioni, partendo sem- pre dal noto per introdurre il nuovo e dall’informazione prin- cipale piuttosto che dalle secondarie.

L’insegnante potrà servirsi dei testi di questa sezione co- me modello per facilitarne altri, qualora abbia bisogno di un percorso più ricco o voglia fare scelte di temi diver- si, anche sulla base della sua specifica programmazio- ne, del percorso geografico scelto, degli interessi dei sin- goli alunni.

A tal proposito, forniamo qui di seguito una serie di cri- teri, linguistici e testuali, indicati dalle più attente ricer- che in materia, che sono stati seguiti per stendere que- sti testi e che potranno risultare utili all’insegnante che vorrà scriverne altri.

Sintassi

Usare di preferenza frasi brevi (non più di 20-25 parole).

Ricordiamo che nella lettura di una frase lunga c’è un forte impegno della memoria, la quale deve conservare tutte le parole (nel loro preciso ordine e forma), fino alla conclusione della frase stessa.

Usare di preferenza:

• la coordinazione;

• la forma attiva;

• la forma personale;

• le costruzioni che non richiedono il congiuntivo;

• le forme esplicite.

Connettivi testuali

Usare congiunzioni, avverbi, locuzioni preposizionali che rendano evidente il legame tra la frase nuova e quel- la precedente.

Evitare l’uso di nessi congiuntivi poco frequenti o lun- ghi e complessi.

Preferire la ripetizione di un nome al posto di un pro- nome, specie quando questo è troppo lontano dal no- me a cui si riferisce.

Preferire la ripetizione di un nome, aggettivo ecc. al po- sto di un sinonimo. La ripetizione degli stessi vocabo- li in un testo aiuta molto la comprensione da parte de- gli stranieri, il cui vocabolario è comunque limitato.

Lessico

Usare di preferenza parole brevi; parole di uso comu- ne, appartenenti al Vocabolario di Base; parole concre- te; parole precise e dirette piuttosto che parafrasi; pa- role dell’italiano standard.

Evitare:

• parole e modi di dire alla moda; parole e modi di dire appartenenti al gergo degli specialisti;

• figure retoriche (ad esempio: “il Quirinale” al posto di

“il Presidente della Repubblica”);

• modi di dire e metafore la cui comprensione richieda il possesso di conoscenze culturali pregresse;

• abbreviazioni e sigle che non siano state spiegate; pa- role composte di stile giornalistico;

• politematiche poco note, il cui significato non sia de- ducibile dai singoli componenti (ad esempio: “teste di cuoio”); formule stereotipate (ad esempio: “stretto ri- serbo”, “netto rifiuto”).

Maria Cristina Peccianti

(3)

U0 Che cos’è la geografia

TESTO FACILITATO 1 CLASS E PRI MA

Gli strumenti della geografia

La geografia è l’osservazione del paesaggio terrestre.

Per osservare e capire il paesaggio terrestre è necessario:

• riconoscere gli elementi geografici. Ci sono montagne, colline, pianure, fiumi, laghi, mari?

• riconoscere gli elementi naturali. Com’è la vegetazio- ne? Ci sono animali? Quali?

• riconoscere gli elementi artificiali. Ci sono elementi creati dall’uomo (strade, case, ponti ecc.)?

• capire i legami fra la natura e l’uomo. Perché l’uomo ha deciso di coltivare in pianura? Perché ha costruito alcune città sopra le colline?

• osservare i legami fra presente e passato. Quali cambia- menti ci sono stati? Come si è trasformato il paesaggio?

Gli elementi geografici, quelli naturali e le opere dell’uo- mo sono sempre collegati l’uno con l’altro.

Ad esempio, in un territorio vicino a un mare ricco di pe- sci gli uomini hanno cominciato prima a pescare, poi han- no costruito dei villaggi.

Questi villaggi sono poi diventati paesi e città, e in que- ste città gli uomini hanno costruito anche dei porti dove fare arrivare le loro barche.

La geografia è osservare e capire tutti questi collegamenti.

La geografia ci permette di conoscere il mondo, di saper- ci orientare nello spazio, di scoprire che il mondo è abi- tato da tante persone e popoli diversi.

La geografia ci permette anche di imparare ad amare il no- stro pianeta e di sentire il desiderio di proteggerlo e di rispettarlo.

U0

Scrivi i nomi di tre elementi naturali e di tre elementi artificiali.

...

...

Per conoscere un paesaggio è indispensabile:

viaggiare.

osservare.

fotografare.

Il nostro pianeta si chiama:...

La vegetazione è composta:

da tutte le piante.

dagli alberi grandi.

Pianeta è un nome maschile o femminile?...

Quale parola del testo ti permette di rispondere con certezza?...

Comprensione e apprendimento

Tutto parole

(4)

179

Le carte

TESTO FACILITATO 2 CLASS E PRI MA

Gli strumenti della geografia

nome ... cognome ...

classe... data ...

Le carte geografiche sono il disegno della Terra o di una sua parte, cioè di un dato territorio.

Per costruire una carta geografica si parte da una fotogra- fia scattata da un aereo (fotografia aerea).

Si procede così. Si vola con un aereo sopra un territorio e dall’aereo si fotografano tante zone, una dopo l’altra.

Le foto si mettono vicine, come in un puzzle, e si vede la forma del territorio e gli elementi che ci sono. Si decide poi quali sono gli elementi ai quali si vuole dare impor- tanza. Una carta può mostrare solo i fiumi, le pianure, le colline e le montagne di una certa zona. Oppure solo le strade che collegano alcune città ad altre o solo le vie di una città.

Si disegna quindi il territorio e si rappresentano gli ele- menti attraverso dei simboli: il colore azzurro per i fiumi, un quadratino nero per indicare una città, una croce ros- sa per indicare un ospedale e così via.

Le carte geografiche si possono costruire anche partendo da immagini che ci mandano i satelliti artificiali (immagi-

ni satellitari). I satelliti artificiali sono delle macchine co- struite dall’uomo, che girano intorno alla Terra. Hanno de- gli strumenti che possono riprendere immagini di zone molto grandi della Terra.

Per costruire una carta geografica si deve ridurre la grandez- za del territorio reale. Questa riduzione si chiama riduzione in scala.

Per leggere una carta geografica è necessario riconoscere i simboli che vi compaiono; per questo in ogni carta geo- grafica c’è la legenda, cioè l’elenco dei simboli e dei colo- ri utilizzati e la spiegazione del loro significato.

Quindi una carta geografica è:

• una rappresentazione approssimata, cioè non riprodu- ce esattamente tutti gli elementi del territorio;

• una rappresentazione ridotta, cioè molto più piccola del- la realtà;

• una rappresentazione simbolica, cioè che rappresenta la realtà attraverso dei simboli (colori e forme).

Secondo te, perché una carta geografica non può rappresentare tutti gli elementi della realtà?

...

...

Per costruire la carta geografica di un continente è meglio utilizzare una fotografia aerea o un’immagine satellitare?

...

Se devi orientarti in un grande parco naturale che non conosci, hai bisogno di una carta che rappresenta:

le specie di animali e di piante. i sentieri e le uscite.

Ridurre significa:

far diventare più piccolo. far diventare più semplice.

U0

Comprensione e apprendimento

Tutto parole

(5)

Un continente è una parte grandissima di terra, intera- mente circondata dalle acque di oceani e mari. L’Europa è un continente un po’ strano perché è l’unico non intera- mente circondato dall’acqua, ma “attaccato” a un altro continente, l’Asia. L’Europa e l’Asia, insieme, formano un territorio che si chiama Eurasia.

L’Europa è bagnata a nord dal Mar Glaciale Artico, a ovest dall’Oceano Atlantico e a sud dal Mar Mediterraneo e dal Mar Nero; a est confina con l’Asia. La catena dei Monti Urali, il fiume Ural e il Mar Caspio sono i confini naturali che separano l’Europa dall’Asia.

L’Europa non è molto grande: rappresenta solo il 7% del- le terre del nostro pianeta. Nonostante ciò, ha paesaggi e ambienti molto diversi tra loro. A nord ci sono le acque

gelide del Mar Glaciale Artico e a sud il clima dolce di Spa- gna, Italia e Grecia.

Il nome Europa ha origini molto antiche; gli studiosi dico- no che deriva dalla parola ereb che, nella lingua parlata da un antico popolo asiatico, voleva dire tramonto, oscurità. In- fatti, per quel popolo, l’Europa si trovava ad ovest, dove tra- monta il sole.

L’Italia si trova nella parte meridionale del continente eu- ropeo, cioè a sud. L’Italia ha due grandi catene montuo- se, le Alpi e gli Appennini, e due grandi isole, la Sicilia e la Sardegna.

Milioni di anni fa l’Italia era ricoperta dal grande mare che separava l’Africa dall’Eurasia.

L’Europa è un continente particolare perché:

è completamente circondato dal mare.

non è bagnato dal mare

è attaccato a un altro continente.

Come si chiama il grande territorio che comprende Europa e Asia?...

Leggendo il testo capisci che l’Europa ha tanti paesaggi diversi perché:

è molto grande.

è attaccata all’Asia.

ha diversi tipi di clima e di ambienti naturali.

Sottolinea, nel testo, la frase che ti fa capire che l’Italia non è sempre stata come la vediamo adesso.

L’espressione nonostante ciò ti dice che qualcosa è diverso da quello che sarebbe normale pensare.

Vero.

Falso.

Scrivi, in lettere, 7%....

Collega ogni parola al suo significato.

Comprensione e apprendimento

Tutto parole

U1 L’Europa: posizione e confini

TESTO FACILITATO 3 CLASS E PRI MA

Com’è fatta l’Europa

U1

Settentrionale Meridionale

A sud A nord

(6)

181

Le montagne e le colline

TESTO FACILITATO 4 CLASS E PRI MA

Com’è fatta l’Europa

nome ... cognome ...

classe... data ...

La montagna è un rilievo della superficie terrestre con un’al- tezza superiore a 600 metri a partire dal livello del mare.

Ha versanti ripidi e finisce con una cima, o vetta.

Molte montagne, una vicina all’altra, formano una catena montuosa.

Le montagne si sono formate perché grandi blocchi di su- perficie terrestre, milioni di anni fa, si sono scontrati l’uno contro l’altro con tantissima forza e hanno provocato un corrugamento e un innalzamento della crosta terrestre (co- me succede se provi a spingere i bordi di un foglio di car- ta verso il centro).

Anche oggi possono nascere nuove montagne. Infatti i blocchi che hanno formato alcune catene montuose so- no ancora in movimento e il corrugamento della crosta terrestre continua.

La forma e l’altezza delle montagne cambia continuamen-

te a causa della pioggia, del vento e del peso dei ghiacciai.

La collina è un rilievo della superficie terrestre con un’al- tezza compresa tra i 300 e i 600 metri a partire dal livello del mare.

I versanti delle colline non sono molto ripidi e le colline non hanno una vetta a punta come quella delle montagne.

Alcune colline si sono formate dal corrugamento della su- perficie terrestre, come le montagne, o dalla spinta della massa fluida che sta sotto la superficie terrestre.

Altre sono vecchie montagne che la neve, la pioggia e il ven- to hanno abbassato a seguito del processo di erosione.

Altre ancora sono formate da rocce e detriti trasportati da antichi ghiacciai o dai fiumi.

Anche le colline, come le montagne, si trasformano con il passare del tempo.

U1

Tutte le montagne sono alte 600 metri.

Vero.

Falso.

Sottolinea, nel testo, la parola che ti fa capire che spesso le montagne si trovano in fila, l’una vicino all’altra.

Le colline sono più basse delle montagne.

Vero.

Falso.

Sottolinea, nel testo, la frase che ti permette di rispondere con certezza.

La parola ripido indica qualcosa che:

ha una forte pendenza.

è molto pericoloso.

Cerca, nel testo, la parola che indica la formazione di grandi pieghe degli strati della crosta terrestre e scrivila qui sotto.

...

Per indicare l’altezza delle montagne e delle colline si usa la sigla s.l.m. Che cosa significa?

...

Comprensione e apprendimento

Tutto parole

(7)

Le montagne in Europa e in Italia

TESTO FACILITATO 5 CLASS E PRI MA

Com’è fatta l’Europa

Nei Paesi dell’Europa del Nord si trovano le montagne più vecchie, quelle che si sono formate 400 milioni di anni fa:

sono le Alpi Scandinave e i monti della Gran Bretagna.

Non sono molto alte e hanno cime dalla forma arroton- data perché per molto tempo gli agenti atmosferici (neve, ghiaccio, pioggia, vento) le hanno erose.

Circa 250 milioni di anni fa si sono formate le montagne dell’Europa centro-occidentale e di quella orientale: le ca- tene montuose della Penisola Iberica, il Massiccio Centra- le in Francia, le catene del Giura e dei Vosgi tra Francia, Sviz- zera e Germania, quella della Foresta Nera in Germania, quella della Selva Boema tra Germania, Austria e Repub- blica Ceca e i Monti Urali che segnano il confine tra Euro- pa e Asia. Anche queste montagne non sono molto alte e hanno forme arrotondate.

Le montagne più giovani e più alte si trovano nell’Europa

Meridionale: sono i Pirenei, le Alpi, gli Appennini, i Monti Balcani e i Carpazi.

Le Alpi si trovano nell’Italia del Nord e sono la catena mon- tuosa più grande e più alta d’Europa, con montagne che su- perano i 4000 metri. Hanno cime appuntite, versanti ripi- di, ghiacciai.

La montagna più alta delle Alpi è il Monte Bianco (4810 metri); altre montagne alte sono il Gran Paradiso, il Mon- te Rosa e il Cervino.

L’Italia è attraversata in tutta la sua lunghezza, da nord a sud, dalla catena degli Appennini.

Gli Appennini sono più bassi delle Alpi, hanno cime arro- tondate e pendii dolci perché sono formati da rocce che si rompono facilmente a causa degli agenti atmosferici; ge- neralmente non hanno ghiacciai. La montagna più alta de- gli Appennini è il Gran Sasso d’Italia.

U1

Le montagne più vecchie hanno:

versanti ripidi e cime appuntite.

pendii dolci e cime arrotondate.

Dove si trovano le catene montuose più alte d’Europa?...

Tutte le montagne hanno ghiacciai.

Vero.

Falso.

Dire erose è come dire:

colpite.

consumate.

Cima appuntita è il contrario di cima.... Collega ogni parola al proprio sinonimo.

Comprensione e apprendimento

Tutto parole

Cima Pendenza

Tondeggiante Vetta

Pendio Arrotondato

(8)

183

Le pianure

TESTO FACILITATO 6 CLASS E PRI MA

Com’è fatta l’Europa

nome ... cognome ...

classe... data ...

La pianura è un grande territorio quasi piatto. I suoi rilie- vi hanno un’altezza inferiore ai 300 metri sul livello del mare.

Una pianura che si trova sopra ai 300 metri sul livello del mare si chiama altopiano.

Una pianura che si trova appena sopra il livello del mare si chiama bassopiano.

Una pianura che si trova sotto il livello del mare si chiama depressione.

Le pianure si sono formate in molti modi diversi. Vedia- moli insieme.

• L’acqua dei torrenti e dei fiumi trasporta verso il basso molto materiale di erosione, materiale cioè che si stac- ca dalle rocce e dal terreno: ghiaia, piccole pietre, terric- cio e sabbia.

Durante il cammino una parte di questo materiale si de- posita nelle grandi curve formate dai fiumi e si forma- no così le pianure alluvionali.

• I materiali più fini, come la sabbia e il terriccio, conti- nuano il loro cammino fino alla foce dei fiumi, cioè al pun- to in cui i fiumi si gettano nel mare. Questi materiali, ar- rivati alla foce, si depositano e formano le grandi pianu- re costiere.

• In alcuni casi i ghiacciai, i torrenti, il vento, la pioggia, consumano, durante milioni di anni, le colline e le mon- tagne e le trasformano in pianure. Queste si chiamano pianure da erosione.

• Quando i vulcani eruttano lava e cenere, queste si de- positano e formano le pianure vulcaniche.

• In tempi antichissimi grandi blocchi di superficie terre- stre si sono scontrati e hanno causato l’innalzamento di fondali marini. Si sono formate così le pianure di sol- levamento.

Le pianure si trasformano continuamente perché i proces- si di erosione e di deposito non si fermano mai. Anche l’intervento dell’uomo modifica l’aspetto delle pianure.

U1

Collega.

Perché le pianure che si trovano vicino alla foce dei fiumi si chiamano costiere?

...

.

Fra i seguenti elementi ce ne sono alcuni con i quali l’uomo trasforma le pianure. Quali sono, secondo te?

La costruzione di una città. Il taglio degli alberi.

La costruzione di piste da sci. La costruzione di un’autostrada.

Sottolinea nel testo la parola che indica il fenomeno per il quale gli agenti atmosferici consumano le montagne.

Quando incontri la parola cioè ti aspetti:

una spiegazione della parola precedente.

un esempio di quanto detto prima.

Dire hanno causato l’innalzamento di fondali marini è come dire:

hanno provocato l’innalzarsi del fondo dei mari.

hanno provocato l’innalzarsi delle acque dei mari.

Comprensione e apprendimento

Tutto parole

Montagna Sotto i 300 metri s.l.m.

Collina Sopra i 600 metri s.l.m.

Pianura Tra 300 e 600 metri s.l.m.

(9)

Le pianure in Europa e in Italia

TESTO FACILITATO 7 CLASS E PRI MA

Com’è fatta l’Europa

La maggior parte del territorio dell’Europa è occupata da pianure attraversate da fiumi.

Queste pianure non sono tutte uguali. Sono diverse per il modo con cui si sono formate, milioni di anni fa.

La pianura più grande e più antica d’Europa è il Bassopia- no Sarmatico che va dal Mar Baltico ai Monti Urali e oc- cupa gran parte della Russia. Si è formata perché, duran- te milioni di anni, gli agenti atmosferici e il movimento dei ghiacciai hanno eroso le montagne che si trovavano in quel luogo.

Anche in Irlanda, Gran Bretagna e nella Penisola Scandi- nava si trovano pianure molto antiche che si sono forma- te nello stesso modo.

Il Bassopiano Francese e il Bassopiano Germanico sono pianure di origine alluvionale.

Anche le pianure che si trovano più a sud sono di origine

alluvionale, ma sono più piccole e circondate da monta- gne e colline.

In Olanda gli uomini hanno prosciugato delle zone coper- te dal mare e hanno così ottenuto delle pianure chiamate polder.

In Italia le pianure si trovano soprattutto vicino alle coste e ai fiumi principali.

La Pianura Padana è la più grande. È di origine alluviona- le; si trova a nord e segue il corso del fiume Po.

La Pianura Campana si trova in Campania. È di origine vul- canica perché si è formata in seguito all’accumularsi del- la cenere e dalla lava che tanto tempo fa uscivano dal Vesuvio.

In Puglia si trova la seconda pianura più grande d’Italia: il Tavoliere delle Puglie. È una pianura di sollevamento per- ché è nata dall’innalzarsi di un antico fondale marino.

U1

Perché la pianura sarmatica si chiama bassopiano?

...

Osserva la carta dell’Europa. Dove si trovano le pianure più grandi?

...

...

Sottolinea, nel testo, la parte che ti fa capire che la Pianura Padana si è formata perché il fiume Po ha trasportato, nel suo cammino, una gran quantità di materiale.

Hanno prosciugato è il passato prossimo del verbo prosciugare che significa:

rendere pianeggiante. rendere asciutto.

Accumularsi significa raccogliersi in gran quantità.

Vero. Falso.

Comprensione e apprendimento

Tutto parole

(10)

185

Il fiume

TESTO FACILITATO 8 CLASS E PRI MA

Com’è fatta l’Europa

nome ... cognome ...

classe... data ...

Il fiume è un corso d’acqua perenne, cioè non è mai com- pletamente asciutto in nessun periodo dell’anno.

Una caratteristica importante del fiume è la sua portata, cioè la quantità d’acqua che esso trasporta.

La portata di un fiume non è sempre uguale, ma dipen- de dalla pioggia e dallo scioglimento delle nevi e dei ghiacciai. Durante l’anno, quindi, la portata d’acqua può cambiare.

Quando un fiume ha una grande quantità di acqua, ugua- le in tutte le stagioni, si dice che ha un regime fluviale;

quando invece la quantità è grande in alcune stagioni e piccola in altre si dice che il fiume ha un regime torren- tizio.

Il luogo da cui nasce un fiume si chiama sorgente e di so- lito si trova su un rilievo, vicino alle nevi e ai ghiacciai che si sciolgono.

Le acque del fiume corrono verso il basso. Seguono sem- pre uno stesso cammino, che si chiama corso del fiume e scavano un solco che viene chiamato letto. I bordi del let- to del fiume si chiamano sponde o rive.

Dopo un percorso più o meno lungo il fiume finisce con una foce che è il punto in cui entra in un altro fiume, in un lago o in un mare. La foce può essere di due diversi tipi.

Se la corrente del mare è debole i detriti, cioè i materiali portati dal fiume, formano dei mucchi; allora il fiume si divide in tanti rami e la foce si dice a delta.

Se, invece, la corrente del mare è forte i detriti sono spaz- zati via e il fiume si allarga a forma d’imbuto; in questo caso la foce si dice a estuario.

Se un fiume si getta in un altro fiume si chiama affluente, se entra in un lago si chiama immissario, se esce da un la- go si chiama emissario.

U1

Il torrente è un piccolo corso d’acqua che scende dalla montagna. Dalla parola torrente deriva l’aggettivo torrentizio. Da ciò puoi capire che:

il torrente ha una portata d’acqua uguale in tutte le stagioni.

il torrente non ha una portata d’acqua uguale in tutte le stagioni.

Tutti i fiumi si gettano nel mare.

Vero.

Falso.

I detriti che il fiume trasporta nel suo cammino sono:

ghiaia, ciottoli, terriccio, sabbia.

neve, ghiaccio, pioggia, grandine.

La parola perenne significa:

che cambia spesso.

che dura sempre.

Il nome affluente deriva:

dal verbo affluire.

dall’aggettivo fluente.

Comprensione e apprendimento

Tutto parole

(11)

I fiumi in Europa e in Italia

TESTO FACILITATO 9 CLASS E PRI MA

Com’è fatta l’Europa

I fiumi europei non sono molto lunghi. Sono lunghi solo quelli che attraversano il Bassopiano Sarmatico.

I fiumi europei si possono raggruppare secondo i mari nei quali si gettano.

• I fiumi che si gettano nel Mar Glaciale Artico, nel Mar Bal- tico, nel Mar Nero e nel Mar Caspio sono i più lunghi d’Europa. Scorrono lenti e hanno una portata d’acqua ab- bondante per tutto l’anno. I più importanti sono il Vol- ga (3531 km), il Danubio e l’Ural.

• I fiumi che sfociano nell’Oceano Atlantico hanno un corso di media lunghezza. Sono fiumi navigabili e han- no una portata d’acqua abbondante e costante. Il fiu- me più lungo di questo gruppo è il Reno. Altri fiumi im- portanti sono: l’Elba, la Loira, il Tago, il Duero, la Sen- na e il Tamigi.

• I fiumi che si gettano nel Mar Mediterraneo sono i più

corti perché le catene montuose dove nascono sono vicine al mare. Hanno una portata d’acqua minore e variabile nel corso dell’anno. I più importanti sono l’Ebro, il Rodano e il Po.

I fiumi italiani sono corti e numerosi. Si dividono in due gruppi: quelli che nascono dalle Alpi e quelli che nascono dagli Appennini.

I fiumi alpini sono più lunghi e hanno una portata d’ac- qua superiore e abbastanza costante. Il fiume principale è il Po. Il Po riceve molti affluenti ed è il più lungo d’Italia (652 km). Il suo bacino idrografico, cioè la zona dove scor- re insieme ai suoi affluenti, è la Pianura Padana.

Il secondo fiume italiano per lunghezza è l’Adige.

I fiumi appenninici sono più corti e la loro portata d’ac- qua non è costante perché dipende molto dalle piogge. Due importanti fiumi appenninici sono il Tevere e l’Arno.

U1

Dal testo puoi capire che i fiumi europei più lunghi sono quelli che attraversano il Bassopiano Sarmatico perché:

hanno una grande portata d’acqua.

le montagne da cui nascono sono lontane dal mare nel quale si gettano.

Rifletti e completa.

I fiumi dell’Europa del Nord non sono navigabili in inverno perché le loro acque si ricoprono di.... I fiumi alpini bagnano:

l’Italia Settentrionale.

l’Italia Centrale.

l’Italia Meridionale.

Dire i fiumi sfociano è come dire i fiumi si gettano.

Vero.

Falso.

Da quale parola deriva il verbo sfociare?.... Dire la loro portata d’acqua non è costante è come dire:

la loro portata è....

Comprensione e apprendimento

Tutto parole

(12)

187

I laghi

TESTO FACILITATO 10 CLASS E PRI MA

Com’è fatta l’Europa

nome ... cognome ...

classe... data ...

Il lago è una massa d’acqua, generalmente non salata, che riempie una cavità della superficie terrestre. Non comu- nica direttamente col mare. Le acque di un lago proven- gono da torrenti o da fiumi immissari, da sorgenti sotter- ranee o dallo scioglimento dei ghiacciai. Anche l’acqua della pioggia contribuisce a riempire le cavità.

I laghi si sono formati in modi diversi. Vediamoli insieme.

• Durante le ere glaciali enormi masse di ghiaccio hanno schiacciato il terreno formando grandi cavità che poi si sono riempite d’acqua. Questi sono i laghi glaciali.

• Alcuni ghiacciai hanno chiuso delle valli con i loro de- triti e nel fondo delle valli si sono formati dei laghi. Que- sti laghi si chiamano morenici, perché i detriti dei ghiac- ciai si chiamano morene.

• Il corso di un fiume può interrompersi perché incontra un ostacolo; l’acqua non può più scorrere liberamente e si concentra in un solo luogo. I laghi che si formano

in questo modo si chiamano laghi di sbarramento.

• Nel corso dei millenni grandi parti della superficie ter- restre sono sprofondate creando grandi cavità poi oc- cupate da acqua. Questi sono i laghi tettonici.

• Quando l’acqua piovana riempie i crateri di vulcani spen- ti si formano dei laghi di forma rotonda. Si chiamano la- ghi vulcanici.

• A volte le acque del mare portano sulle sponde una gran- de quantità di detriti. I detriti possono formare dei cor- doni che separano zone d’acqua dal mare aperto. Que- ste zone d’acqua, collegate al mare da brevi canali, si chiamano laghi costieri.

• Infine, mari molto antichi si sono ridotti e si sono tra- sformati in laghi relitti. L’acqua dei laghi relitti è, gene- ralmente, salmastra, cioè un poco meno salata dell’ac- qua del mare.

U1

La parola scioglimento è un sostantivo che deriva:

dal verbo...

+

il suffisso.... Scrivi altri sostantivi che conosci, formati allo stesso modo.

...

...

La parola fossa è: un sinonimo di cavità. il contrario di cavità.

Comprensione e apprendimento

Tutto parole

I fiumi immissari:

entrano nei laghi.

escono dai laghi.

Tutti i laghi ricevono fiumi immissari.

Vero.

Falso.

Quali fra questi elementi, secondo te, possono fermare il corso di un fiume creando un lago di sbarramento?

Una frana. Una diga. Il mare. Un ghiacciaio. Una sorgente.

Come si chiama l’insieme di materiali che un ghiacciaio stacca dalle montagne e porta a valle?

...

(13)

I laghi in Europa e in Italia

TESTO FACILITATO 11 CLASS E PRI MA

Com’è fatta l’Europa

L’Europa ha circa 80.000 laghi grandi, medi e piccoli. La maggioranza si trova nell’Europa Settentrionale.

I laghi più grandi si trovano nella Regione Baltica; sono la- ghi glaciali.

In questa Regione, in Russia, vicino al confine con la Fin- landia, si trova il lago più grande d’Europa: il Lago Lado- ga, che misura 18.130 km2.

Il lago più esteso dell’Europa Centrale è il Lago Balaton, che si trova in Ungheria. È poco profondo; probabilmente è un lago relitto e per questo la sua acqua è leggermente salmastra.

Il lago più grande del mondo si trova ai confini tra l’Euro- pa e l’Asia, ma fa parte dell’Asia: è il Mar Caspio. Le sue acque sono salate e, per questo, gli antichi Romani lo chia- marono mare.

In Italia ci sono più di mille laghi, di origini e caratteri- stiche diverse. Sono più numerosi nell’Italia Settentriona-

le e diventano più rari scendendo verso l’Italia Centrale e Meridionale.

I laghi più grandi si trovano ai piedi delle Alpi, sono di ori- gine glaciale e hanno forma allungata.

I più importanti sono: il Lago Maggiore, il Lago di Como e il Lago di Garda (il più grande d’Italia).

Il più grande lago dell’Italia Centrale è il Trasimeno, in Um- bria. È un lago tettonico.

Nel Lazio si trovano diversi laghi di origine vulcanica, con la caratteristica forma circolare; i principali sono il Lago di Bolsena e il Lago di Bracciano.

Le regioni dell’Italia Meridionale e della Sardegna han- no pochi laghi naturali, ma numerosi laghi artificiali, cioè creati dagli uomini. Gli uomini hanno costruito delle di- ghe, hanno creato delle cavità e vi hanno raccolto le ac- que dei fiumi. Queste grandi quantità d’acqua servono per produrre energia elettrica e forniscono acqua ai cam- pi e agli abitanti.

U1

Sottolinea, nel testo, le parole che ti fanno capire che, nella Regione Baltica, molti milioni di anni fa, c’erano pesanti masse di ghiaccio che hanno formato grandi cavità nella superficie terrestre.

Il Lago Balaton ha l’acqua salmastra perché:

il fiume immissario porta al lago acque ricche di sali minerali. è quel che resta di un antico mare.

Secondo te, nell’Italia Settentrionale ci sono molti laghi perché:

sulle Alpi ci sono molti ghiacciai. gli uomini hanno costruito molte dighe.

Perché nell’Italia Meridionale sono stati creati molti laghi artificiali?...

Fra le parole scritte qui sotto ci sono due sinonimi di esteso. Cerchiali di rosso.

Profondo – ampio – dolce – vasto – freddo.

Alcuni laghi italiani hanno forma allungata. Puoi trovare la parola allungata sul dizionario? Sì. No.

Perché?...

Osserva bene la parola allungata. Dentro nasconde un’altra parola. Quale?...

Quale di queste forme è allungata?

Cerchiala di rosso.

Comprensione e apprendimento

Tutto parole

(14)

189

I mari

TESTO FACILITATO 12 CLASS E PRI MA

Com’è fatta l’Europa

nome ... cognome ...

classe... data ...

Mare è il nome generale che indica la vastissima distesa di acqua salata che ricopre il 71% della superficie terre- stre.

È possibile, però, distinguere tra oceani e mari.

Gli oceani hanno acque molto profonde e circondano i continenti.

Gli oceani sono tre: Oceano Atlantico, Oceano Pacifico, Oceano Indiano. Gli Oceani comunicano tra loro.

I mari sono meno profondi e sono spesso circondati da terre.

I mari sono moltissimi. Quelli che entrano direttamente in un oceano sono chiamati mari aperti, quelli che comu- nicano con l’oceano attraverso uno stretto o un canale si chiamano mari chiusi.

I mari si sono formati così. Più di 3 miliardi di anni fa sul- la crosta terrestre non c’erano né acqua, né aria, ma sulla

crosta terrestre c’erano molte aperture, i vulcani. Dai vul- cani usciva il magma, la massa fluida e incandescente che si trova sotto la crosta terrestre. Uscivano anche gas e va- pori che, accumulandosi, formarono uno strato gassoso attorno alla Terra. Si formò così l’atmosfera.

Dopo moltissimo tempo il vapore acqueo si condensò e co- minciò a cadere sotto forma di pioggia. La pioggia riempì tutte le cavità terrestri e formò oceani e mari.

I tratti di terra che confinano con il mare si chiamano co- ste e hanno forme e caratteristiche molto varie.

Le coste rocciose sono quasi sempre alte e ripide. Le co- ste sabbiose sono basse e pianeggianti.

Le coste possono essere regolari, cioè diritte, o frastaglia- te, vale a dire irregolari e ricche di rientranze e sporgenze.

Il movimento del mare modifica continuamente l’aspetto delle coste.

U1

Indica se le affermazioni seguenti sono vere o false.

Gli oceani ricoprono il 71% della superficie terrestre.

Le terre ricoprono il 71% della superficie terrestre.

Il mare ricopre il 71% della superficie terrestre.

Le coste rocciose sono alte, ripide e irregolari.

L’aspetto delle coste è sempre uguale.

Quali caratteristiche presentano le coste rocciose?

...

...

Vastissima e moltissimi sono aggettivi di grado...

Una sostanza è incandescente quando ha una...altissima.

Dire il vapore acqueo si condensò è come dire:

il vapore acqueo passò dallo stato di vapore allo stato liquido.

il vapore acqueo passò dallo stato incandescente allo stato liquido.

Comprensione e apprendimento

Tutto parole

VERO FALSO

(15)

I mari che bagnano l’Europa

TESTO FACILITATO 13 CLASS E PRI MA

Com’è fatta l’Europa

I tre mari principali che bagnano l’Europa sono il Mar Gla- ciale Artico a nord, l’Oceano Atlantico a ovest e a nord- ovest, il Mar Mediterraneo a sud. Ciascuno di essi com- prende altri mari più piccoli.

Verso est, ai confini con l’Asia, si trovano il Mar Nero, il Mar d’Azov e il Mar Caspio (che è in realtà un enorme lago).

Il Mar Glaciale Artico e i suoi mari minori sono ghiacciati per gran parte dell’anno e anche le coste sono coperte da grandi ghiacciai.

L’Oceano Atlantico e i suoi mari bagnano una gran parte delle coste europee: addirittura 15.000 chilometri!

Le coste dell’Oceano Atlantico non sono tutte uguali.

Le coste della Norvegia e del Nord delle Isole Britanniche sono alte e frastagliate, hanno molte insenature e tante pic- cole isole.

Le coste del Mar Baltico e del Mare del Nord, che sono mari minori dell’Oceano Atlantico, sono basse e sabbio- se. Qui ci sono anche le foci di alcuni importanti fiumi europei.

Il Canale della Manica separa la Francia dalla Gran Breta- gna e collega l’Oceano Atlantico al Mare del Nord. Qui le coste sono alte e rocciose ma più regolari di quelle del Nord dell’Europa.

L’Oceano Atlantico bagna anche le coste della Francia, del- la Spagna e del Portogallo.

Il Mar Mediterraneo bagna le coste dell’Europa Meridio- nale, dalla Spagna alla Turchia. Forma alcuni mari minori e prende perciò anche nomi diversi: Mar Ligure, Mar Tir- reno, Mar Adriatico, Mar Ionio, Mar Egeo. Le coste del Mar Mediterraneo sono basse e sabbiose nella Penisola Iberica, mentre nella Penisola Italiana sono a volte basse e sabbiose e a volte alte e rocciose.

U1

Tutte le coste europee hanno caratteristiche simili.

Vero. Falso.

Le coste del Mar Glaciale Artico sono:

le più alte del continente europeo.

le più settentrionali del continente europeo.

le più sabbiose del continente europeo.

Quale dei tre principali mari europei bagna la maggior quantità di coste?

...

Sottolinea la frase che ti permette di rispondere con certezza.

Invece di dire ciascuno di essi puoi dire ognuno di essi? Sì. No.

Una costa frastagliata ha: molte pietre. molta sabbia. molte rientranze e sporgenze.

Dire:

L’Oceano Atlantico e i suoi mari bagnano una gran parte delle coste europee è come dire Gran parte delle coste europee sono bagnate dall’Oceano Atlantico e dai suoi mari?

Sì. No.

Comprensione e apprendimento

Tutto parole

(16)

191

Il Mar Mediterraneo

TESTO FACILITATO 14 CLASS E PRI MA

Com’è fatta l’Europa

nome ... cognome ...

classe... data ...

Il Mar Mediterraneo bagna le coste dell’Europa Meridio- nale, dalla Spagna alla Turchia.

Forma alcuni mari minori che prendono nomi diversi.

Il Mediterraneo comunica con l’Oceano Atlantico attra- verso lo Stretto di Gibilterra (che si trova tra la Spagna e il Marocco) e con il Mar Nero attraverso lo Stretto dei Dar- danelli e lo Stretto del Bosforo (che si trovano tra la Peni- sola Balcanica e la Turchia).

Nella Penisola Iberica le coste del Mediterraneo sono bas- se e sabbiose.

Nella Penisola Italiana le coste sono in parte alte e roccio- se e in parte sabbiose.

Nella Penisola Balcanica le coste sono perlopiù rocciose.

Nel Mediterraneo ci sono molte isole. Le maggiori sono

la Sicilia, la Sardegna, la Corsica, Creta e Cipro.

Tutte le coste dell’Italia sono bagnate dal Mar Mediterra- neo: per brevi tratti direttamente e per gran parte attraver- so i mari minori che il Mediterraneo forma intorno alla Pe- nisola Italiana. I mari minori sono:

• il Mar Ligure: bagna la Liguria e il nord della Toscana;

• il Mar Tirreno: si trova a sud del Mar Ligure. È il più va- sto dei mari italiani;

• il Mar Ionio: bagna le coste orientali della Sicilia, della Calabria e della Basilicata e quelle occidentali della Pu- glia. È il mare più profondo d’Italia;

• il Mare Adriatico: bagna tutta la costa orientale italiana.

È poco profondo.

Tra la Grecia e la Turchia, il Mar Mediterraneo prende il nome di Mare Egeo.

U1

Il Mediterraneo comunica con:

il Mar Nero e il Mar Glaciale Artico.

il Mar Nero e l’Oceano Atlantico.

il Mar Nero e il Mar Caspio.

Come sono le coste della Penisola Italiana?

...

Nel Mediterraneo ci sono cinque isole.

Vero.

Falso.

Tutte le espressioni che seguono sono sinonimi della parola perlopiù, tranne una. Sottolineala.

Nella maggioranza dei casi – unicamente – quasi sempre – in genere.

Scrivi cinque aggettivi qualificativi che puoi attribuire alla parola coste.

...

Completa con le preposizioni corrette.

Le coste dell’Europa Meridionale sono bagnate...Mar Mediterraneo.

Le acque del Mar Ionio sono più profonde...quelle del Mar Tirreno.

...sud del Mar Ligure si trova il Mar Tirreno.

Comprensione e apprendimento

Tutto parole

(17)

Per descrivere il clima di una regione è necessario con- siderare questi elementi: la temperatura, le piogge, l’umi- dità e i venti.

Ciò che influisce sul clima è anche il peso dell’aria, cioè la pressione atmosferica. L’aria calda è infatti umida e leggera e forma le nuvole dalle quali cade la pioggia: in questo caso c’è bassa pressione. L’aria fredda è invece pesante e secca e pulisce il cielo dalle nuvole: in questo caso c’è alta pressione.

La temperatura, le piogge, l’umidità e i venti non si com- portano allo stesso modo in tutte le regioni della Terra.

La distanza dall’Equatore (la latitudine) e la distanza dal livello del mare (l’altitudine) ci dicono se un luogo è più o meno caldo.

Luoghi che si trovano in posizioni simili, cioè hanno la stes- sa latitudine e altitudine, hanno anche climi simili.

In questo modo i geografi sono riusciti a classificare i mol- ti e diversi climi della Terra e hanno individuato alcune fa- sce climatiche.

Ad ogni fascia climatica corrisponde un ambiente natura- le: un territorio umido e ricco d’acqua favorisce la cresci- ta della vegetazione; in una regione ghiacciata tutto l’an- no non ci sono né prati né alberi.

La fauna, cioè l’insieme degli animali, presente in un po- sto caldo è diversa da quella di un luogo freddo.

Anche l’azione dell’uomo contribuisce a determinare il cli- ma di una regione. Infatti la distruzione dei boschi, il traf- fico e gli scarichi delle industrie, producono nell’aria un aumento di alcuni gas, come l’anidride carbonica. Questi gas fanno aumentare la temperatura e fanno un po’ cam- biare il clima.

Completa le frasi usando correttamente le voci verbali individua e favorisce.

Il geografo...le fasce climatiche.

L’acqua...la crescita delle piante.

Tutto parole

Quali sono gli elementi da considerare per descrivere il clima di una regione?

...

...

Se ci allontaniamo dall’Equatore il clima sarà più o meno caldo?...

...

Quando le previsioni del tempo dicono che ci sarà alta pressione dobbiamo uscire con l’ombrello?

Sì. No.

Secondo te, quali di queste azioni possono modificare il clima di una regione?

La distruzione di un bosco.

La costruzione di industrie che inquinano.

La creazione di una riserva naturale.

Comprensione e apprendimento

TESTO FACILITATO 15 CLASS E PRI MA

Com’è fatta l’Europa

Il clima

U1

(18)

193

Il clima in Europa e in Italia

TESTO FACILITATO 16 CLASS E PRI MA

Com’è fatta l’Europa

nome ... cognome ...

classe... data ...

L’Europa è quasi tutta compresa nella fascia climatica tem- perata, con temperature né troppo calde né troppo fredde.

Solo le parti più settentrionali, quelle che si trovano oltre il Circolo Polare Artico, appartengono alla fascia di clima freddo.

In Europa, all’interno delle due grandi fasce climatiche, si distinguono altre cinque aree climatiche e ognuna ha un di- verso ambiente naturale.

1. Clima subartico. Hanno questo clima le terre vicine al- le regioni polari. Le temperature sono molto basse, gli inverni sono lunghi e freddi, per mesi senza la luce del sole. Durante le brevi estati, oltre il Circolo Polare Arti- co il sole non tramonta mai.

2. Clima continentale. È il clima delle regioni interne del continente europeo. Gli inverni sono lunghi, freddi e piuttosto asciutti; le estati brevi, calde e piovose. È una zona climatica molto grande.

3. Clima atlantico. È il clima delle regioni bagnate dal-

l’Oceano Atlantico. Qui l’oceano rende il clima più mi- te, anche grazie alla Corrente del Golfo, una corrente di acque calde che arriva dal Golfo del Messico.

4. Clima alpino. È il clima delle zone alte delle catene mon- tuose europee. Le temperature invernali sono basse;

piove e nevica spesso.

5. Clima mediterraneo. È il clima delle coste europee af- facciate sul Mediterraneo e sul Mar Nero. La presenza del mare e delle catene montuose che fermano i venti del Nord rendono miti le temperature.

In Italia i climi principali sono:

• il clima alpino, sulle montagne; sugli Appennini il clima è però un po’ meno freddo che sulle Alpi.

• il clima continentale nella Pianura Padana e nelle zone più interne.

• il clima mediterraneo lungo le coste; lungo il Mare Adria- tico le temperature sono però un poco più basse a cau- sa dei venti freddi che arrivano dall’est.

In Europa il clima è:

soprattutto temperato.

soprattutto freddo.

per metà freddo e per metà temperato.

Il clima europeo diventa più mite scendendo verso sud.

Vero. Falso.

Dire ognuna ha un diverso ambiente naturale è come dire ciascuna ha un diverso ambiente naturale?

Sì. No.

Il plurale della parola fascia è fasce.

Scrivi altre parole che conosci e che finiscono con -scia e fai il loro plurale.

...

...

Comprensione e apprendimento

Tutto parole

U1

Osserva una carta dell’Europa e rispondi. Quali saranno le regioni che hanno clima continentale?

...

...

Dentro la geografia

(19)

U2 I popoli d’Europa

TESTO FACILITATO 17 CLASS E PRI MA

Come si vive in Europa

Fin da tempi molto antichi gli uomini si sono spostati, in gruppo, da un luogo all’altro, alla ricerca di spazi do- ve poter vivere meglio. Questi spostamenti si chiamano migrazioni.

Una volta arrivati nei nuovi territori, i gruppi di uomini si mescolano con quelli che già si trovano lì. Si formano co- sì nuove comunità che sviluppano, a poco a poco, attra- verso lunghi periodi di anni, modi di vivere e di pensare, lin- gua e tradizioni, cioè una nuova cultura. Queste comuni- tà diventano un popolo.

Un popolo è, quindi, un gruppo di persone che possiede una propria cultura, cioè una propria lingua, delle proprie tradizioni, dei propri modi di vivere e di pensare.

Gli elementi più importanti della cultura di un popolo so- no la lingua e la religione.

In Europa vivono diversi popoli. Fra questi possiamo ri- conoscere alcuni gruppi importanti: il gruppo nordico, il gruppo slavo, il gruppo alpino, il gruppo mediterraneo.

Anche nel periodo in cui viviamo molte persone emigra- no, cioè lasciano il proprio Paese per andare in un altro;

in questo modo i popoli si mescolano.

Così in Europa, come in altri continenti, oggi esistono del- le società multietniche, cioè dei Paesi in cui vivono insie- me persone che appartengono a popoli diversi, con usan- ze, tradizioni, lingue e religioni diverse.

Anche in Italia oggi ci sono molti gruppi di persone di ori- gine e culture diverse.

U2

Come si chiamano gli spostamenti, in nuovi territori, di grandi gruppi di persone?

...

Sottolinea, nel testo, la parte che ti spiega che cos’è una cultura.

Gli elementi più importanti di una cultura sono:

la lingua e le tradizioni.

la religione e la lingua.

la religione e le tradizioni.

Le società multietniche sono un fenomeno dei tempi antichi.

Vero. Falso.

Una volta arrivati significa: tanto tempo fa. quando arrivano.

Completa con c’è o ci sono.

In Europa...delle società multietniche.

In Europa...una gran varietà di popoli diversi.

Le parole comunità, società hanno il singolare e il plurale uguali perché:...

Quali elementi possono permetterti di capire se vengono usate al singolare o al plurale?

Gli articoli, gli aggettivi, i verbi. Gli articoli, i verbi e le congiunzioni.

Comprensione e apprendimento

Tutto parole

(20)

195

U2 Le lingue che si parlano in Europa

TESTO FACILITATO 18 CLASS E PRI MA

Come si vive in Europa

nome ... cognome ...

classe... data ...

La lingua è il mezzo principale, attraverso il quale comu- nichiamo e trasmettiamo il nostro pensiero.

È uno degli elementi più importanti per identificare un po- polo.

In Europa si parlano decine di lingue diverse e centinaia di dialetti. I dialetti sono sistemi linguistici usati da picco- li gruppi di persone, all’interno di piccoli territori.

La maggioranza delle lingue europee deriva da una radi- ce comune, cioè dalla lingua dei popoli che, intorno al 2000 a.C., arrivarono in Europa dall’Asia.

Tutte le lingue cambiano comunque nel tempo: perdono al- cune forme e parole e si arricchiscono di altre.

In Europa si parlano le seguenti lingue.

• Lingue neolatine. Derivano dalla fusione del latino, parlato dagli antichi Romani, con le lingue parlate dai popoli che essiconquistavano.Leprincipalilingueneolatinesono:l’ita-

liano, lo spagnolo, il francese, il portoghese, il rumeno.

• Lingue germaniche. Derivano dalle lingue parlate dai po- poli che vivevano nell’Europa centro-settentrionale. Le più importanti sono: il tedesco, l’olandese e l’inglese.

• Lingueslave.Derivanodallalinguaparlatadapopolicheabi- tavano la zona dove adesso si trova la Russia. Tra le lingue slave ci sono: il russo, l’ucraino, il ceco, il bulgaro.

• Il greco si parla in Grecia.

• L’albanese si parla in Albania.

• Lingue baltiche. Sono parlate dai popoli che vivono nei Paesi che si affacciano sul Mar Baltico. Sono lingue mol- to antiche.

Oggi tuttavia, in Europa, non si sentono parlare solo le lin- gue che abbiamo elencato. Gli immigrati provenienti da altre parti del mondo parlano altre lingue, soprattutto l’ara- bo e il cinese.

U2

Sottolinea nel testo la frase che ti dice che i dialetti, in Europa, sono molti di più delle lingue.

Solo alcune lingue si trasformano nel tempo.

Vero. Falso.

A quale gruppo di lingue appartiene l’italiano?

...

La frase La maggioranza delle lingue europee deriva da una radice comune vuole dire che La maggioranza delle lingue europee ha la stessa origine.

Vero. Falso.

Perché davanti alla parola spagnolo si usa l’articolo lo?

...

Comprensione e apprendimento

Tutto parole

Osserva una carta dell’Europa e rispondi. In quali Stati si parlano le lingue baltiche?

...

...

Dentro la geografia

(21)

U2 Gli abitanti dell’Europa

TESTO FACILITATO 19 CLASS E PRI MA

Come si vive in Europa

L’Europa è sempre stata un continente molto abitato, per- ché le sue condizioni naturali sono favorevoli alla vita del- l’uomo. Infatti, il territorio è quasi tutto pianeggiante, fer- tile e ricco di fiumi; il clima è temperato.

Queste condizioni hanno permesso agli uomini di svilup- pare l’agricoltura e altre attività che permettevano loro di vivere bene.

Anche oggi l’Europa è un continente molto abitato. L’Eu- ropa è più piccola di Asia, America e Africa ma, in ogni suo chilometro quadrato, vivono molte persone. In un chilome- tro quadrato dell’Europa vivono, in media, 68 persone e sono di più di quelle che vivono in un chilometro quadra- to dell’Africa e dell’America.

L’espressione “in media” significa che non tutte le regio- ni europee sono ugualmente abitate.

Ci sono regioni in cui abitano 10 persone in ogni chilome-

tro quadrato e altre dove ci vivono 200 persone.

Oggi gli abitanti dell’Europa sono più di 700 milioni.

Negli ultimi anni nascono meno bambini, mentre le buo- ne condizioni di vita consentono alle persone di vivere più a lungo.

Per queste ragioni oggi ci sono molte persone che hanno più di 65 anni e pochi giovani. Questo fenomeno si chia- ma invecchiamento della popolazione.

Sempre in questi ultimi anni sono arrivati in Europa mol- ti immigrati, per cercare condizioni di vita migliori. Pro- vengono soprattutto dall’Asia, dall’Africa e dal Sud Ame- rica.

La presenza degli immigrati frena un poco l’invecchiamen- to della popolazione europea. Infatti, gli immigrati sono ge- neralmente giovani e hanno famiglie con più figli.

U2

L’Europa è molto abitata perché:

è un continente molto grande.

ha delle condizioni naturali favorevoli.

vi nascono molti bambini.

Quale di queste due affermazioni è vera?

L’Europa ha più abitanti dell’America.

In ogni chilometro quadrato dell’Europa vivono, in media, più persone che in un chilometro quadrato dell’America.

Perché la popolazione europea sta “invecchiando”?

...

...

Sottolinea, nel testo, la parola che definisce le persone che vanno a vivere in un Paese straniero.

Il contrario di favorevole è sfavorevole.

Scrivi alcuni aggettivi che conosci, il cui contrario si forma aggiungendo il prefisso s-.

...

...

Comprensione e apprendimento

Tutto parole

(22)

197

U2 La popolazione italiana

TESTO FACILITATO 20 CLASS E PRI MA

Come si vive in Europa

nome ... cognome ...

classe... data ...

La popolazione è l’insieme degli abitanti che vivono in un territorio delimitato da confini ben precisi, come un co- mune, una regione o uno Stato. Non importa se hanno lingue, religioni, culture diverse: quel che conta è che vi- vono in uno stesso territorio.

Quando si studia la popolazione di un territorio si presta at- tenzione alle seguenti caratteristiche: il numero di abitanti di quel territorio, la loro età, il loro sesso, il loro titolo di studio, la loro occupazione.

La scienza che studia le caratteristiche di una popolazione e i cambiamenti che queste caratteristiche possono avere nel tempo si chiama demografia.

La popolazione che vive in Italia è di circa 59 milioni di per- sone. In ogni chilometro quadrato vivono, in media, 196 abitanti. L’Italia è una delle nazioni più abitate d’Europa.

Le zone più abitate d’Italia sono quelle che si trovano in pia- nura o vicino alle coste; è proprio in queste zone, infatti, che si trovano le città più grandi. Le zone meno popolate sono, in genere, quelle montuose delle Alpi e degli Appennini.

Anche in Italia, come nel resto dell’Europa, la popolazio- ne sta invecchiando. Il numero delle nascite è diminuito e le persone vivono più a lungo. Oggi gli italiani più nu- merosi sono quelli che hanno tra i 30 e i 60 anni.

E gli immigrati, anche in Italia, frenano un poco l’invecchia- mento, perché sono giovani e hanno più bambini.

U2

La popolazione italiana è l’insieme:

delle persone che parlano l’italiano.

degli abitanti che vivono in Italia.

degli italiani che vivono nel mondo.

Che cosa studia la scienza che si chiama demografia?

...

...

Nel gruppo più numeroso degli italiani ci sono anche le donne di 50 anni.

Vero. Falso.

Se hai 11 anni, fai parte del gruppo più numeroso della popolazione italiana?

Sì. No.

La parola demografia deriva dal greco démos = popolazione e grafìa = descrizione.

Conosci altre parole che finiscono con -grafia?

Scrivile e scrivi accanto il loro significato. Aiutati con il dizionario.

...

...

...

Comprensione e apprendimento

Tutto parole

(23)

U2 L’immigrazione

TESTO FACILITATO 21 CLASS E PRI MA

Come si vive in Europa

Molte persone si trasferiscono in un Paese straniero, o in un’altra regione della propria nazione, per vivere e lavora- re. Questo fenomeno si chiama immigrazione.

Tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900, molti europei anda- rono a vivere nelle Americhe (soprattutto negli Stati Uniti e in Argentina) e in Australia per trovare migliori condi- zioni di lavoro.

Fra le persone che, in quel periodo, lasciavano l’Europa, c’erano molti italiani, spagnoli, irlandesi, russi, tedeschi e polacchi.

Nel 1945, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, l’Italia era molto povera e in gran parte distrutta. Per questa ra- gione molti italiani si trasferirono in altri Paesi europei, soprattutto in Belgio, Svizzera, Germania e Francia.

Negli anni tra il 1960 e il 1970 molti italiani, che vivevano al Sud o in zone di campagna, si spostarono verso le gran- di città industriali dell’Italia del Nord.

Oggi è l’Europa che riceve molti stranieri che vengono dal- l’Africa, dall’Asia, dall’America Centro-meridionale. Anche molti abitanti dell’Europa orientale vanno a vivere in altri Paesi europei.

Queste persone abbandonano il proprio Paese a causa di guerre, di persecuzioni religiose o politiche o per cercare lavoro e condizioni di vita migliori.

L’immigrazione ha come risultato la convivenza, nello stesso territorio, di persone appartenenti a popoli e a cul- ture diversi. Questa convivenza è occasione di arricchi- mento reciproco, ma può anche causare incomprensio- ni e conflitti.

U2

Oggi l’Europa è un luogo di immigrazione.

Vero. Falso.

Sottolinea, nel testo, la parte che ti dice che gli italiani si sono spostati anche all’interno del territorio italiano.

Oggi emigrano anche alcuni europei all’interno dell’Europa.

Vero. Falso.

Cerca sulla carta geografica i Paesi dell’Europa Orientale e scrivine qui sotto il nome.

...

...

È possibile sostituire l’espressione per questa ragione con la parola perciò?

Sì. No.

Il sostantivo persecuzione deriva dal verbo perseguitare. Cerca il verbo perseguitare sul vocabolario e scrivi qui sotto che cosa significa.

...

...

La convivenza è la condizione di chi:

vive in un Paese straniero. vive insieme ad altri in uno stesso luogo.

Comprensione e apprendimento

Tutto parole

(24)

199

U2 Dove vivono gli europei

TESTO FACILITATO 22 CLASS E PRI MA

Come si vive in Europa

nome ... cognome ...

classe... data ...

Tra tutti i continenti, l’Europa è il “continente delle città”

perché il 70% degli abitanti europei vive proprio nelle città.

Però anche le più grandi città europee non sono né tanto grandi né tanto abitate quanto quelle degli altri continenti.

Solo le due città maggiori, Parigi e Mosca, hanno più di 10 milioni di abitanti. La terza città, in ordine di grandez- za, è Londra e ha circa 7 milioni di abitanti. Città così gran- di si chiamano metropoli.

La maggioranza degli europei vive in città medio-grandi, che hanno una popolazione compresa tra i 200.000 e i 2 milioni di abitanti.

In molti casi, però, alcune città vicine crescono tanto da col- legarsi strettamente e non si capisce più dove finisce una città e dove ne inizia un’altra. Più città che si trovano mol-

to vicine e sono unite da buone vie di comunicazione for- mano una conurbazione.

In Europa ci sono conurbazioni molto estese e hanno de- cine di milioni di abitanti.

Le tre conurbazioni più grandi si trovano in Germania, in Inghilterra e in Olanda.

In Italia le città più grandi sono Roma, Milano e Napoli che hanno più di un milione di abitanti.

La più grande conurbazione italiana si trova nella Pianura Padana e la città di Milano è il suo centro principale.

Molte città italiane hanno origini molto antiche e un ric- co patrimonio artistico; queste città si chiamano “città d’arte”.

U2

Perché l’Europa è chiamata il “continente delle città”?

...

Sottolinea, nel testo, i nomi delle città che hanno più di 5 milioni di abitanti.

Una città che ha un milione di abitanti è:

medio-piccola.

medio-grande.

Qual è il centro della più grande conurbazione italiana?

...

Dalla parola metropoli deriva il nome di un mezzo di trasporto che si trova nelle grandi città. Quale?

...

Una città ha un ricco patrimonio artistico quando:

i suoi abitanti hanno molto denaro.

ha molti musei, monumenti, edifici storici.

vi abitano molti artisti.

Comprensione e apprendimento

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(25)

U2 Il settore primario e secondario

TESTO FACILITATO 23 CLASS E PRI MA

Come si vive in Europa

L’Europa è un continente con molte pianure, con un cli- ma generalmente mite e con un terreno fertile. Per que- ste ragioni, fin dall’antichità, è stato molto coltivato.

Anche oggi il terreno coltivato è il 40% di tutta la superfi- cie europea. Però le persone che si dedicano a lavorare la terra, cioè all’agricoltura, sono poche: sono solo l’8% dei lavoratori europei.

Questo succede perché il lavoro dei campi, ai nostri tem- pi, è fatto soprattutto dalle macchine agricole (trattori, attrezzi per seminare e per raccogliere…), manovrate da pochi uomini.

Tutte le attività che si dedicano allo sfruttamento dell’am- biente naturale appartengono al settore primario dell’eco- nomia. Queste attività sono: l’agricoltura, l’allevamento, la pesca, la cura dei boschi. Da tali attività si ricavano ali- menti o materie prime molto importanti per la vita del- l’uomo: grano, pesce, latte, lana, legno. In Italia solo il 5%

della popolazione lavora nel settore primario.

Le materie prime devono essere poi trasformate: il grano deve diventare farina e pane, la lana deve diventare tessuto e maglie, il legno deve diventare tavole e mobili. A questo pensa il settore secondario dell’economia, cioè l’industria.

Però, anche se il continente europeo è il più industrializ- zato del mondo, la maggior parte della popolazione euro- pea non lavora nel settore secondario.

Le ragioni di questo fenomeno sono molte.

• Nell’industria, come nell’agricoltura, l’uso delle mac- chine sostituisce, in parte, il lavoro degli uomini.

• In alcuni Paesi, tra i quali la Cina, i lavoratori dell’indu- stria vengono pagati molto meno di quelli europei. Per questo, è più conveniente aprire nuove fabbriche in que- sti Paesi piuttosto che in Europa.

• L’industria informatica si è sviluppata in Europa meno che negli Stati Uniti, in Giappone e in India.

In Italia un terzo della popolazione lavora nel settore secon- dario.

U2

Ogni 100 lavoratori italiani quanti sono quelli che lavorano nel settore primario?

5. 40. 8.

Sottolinea, nel testo, la parte che ti dice quali attività rientrano nel settore primario.

Quali di questi nomi non indicano materie prime? Cerchiale.

Uova – legno – farina – latte – burro – pesce – carne – tavolo – mela.

Dire che una cosa è più conveniente è come dire che:

è più semplice.

costa meno.

Nella frase Le ragioni di questo fenomeno…, la parola fenomeno si può sostituire con la parola:

cambiamento.

problema.

fatto.

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