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Un esempio di trasformata di Fourier

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Academic year: 2021

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(1)

Un esempio di trasformata di Fourier

Marcello Colozzo – http://www.extrabyte.info

Proponiamo un semplice esempio in modo da capire i concetti fondamentali, che ci dar`a tra l’altro, la possibilit`a di calcolare la trasformata a mano, cio`e senza eseguire calcoli mostruosi.

Supponiamo di avere una grandezza y variabile in funzione del tempo t, secondo la legge:

f (t) = A cos ω0t, se t ∈−τ2,τ2

0, se t /∈−τ2,τ2 , (1)

essendo ω0 la frequenza angolare, come riportato in fig. 1.

-Τ

2

Τ 2

t

-A A

y

Figura 1: Andamento in funzione del tempo della grandezza y data dalla (1).

La grandezza f (t) non `e periodica, ma `e tuttavia esprimibile attraverso uno sviluppo in integrale di Fourier:

f (t) = 1

√2π Z+∞

−∞

g (ω) eiωtdω, (2)

da cui vediamo che f (t) si esprime come una sovrapposizione lineare di infiniti termini monocromatici (o armonici o componenti di Fourier ) di frequenza ω variabile da −∞ a +∞. La funzione g (ω) `e continua in (−∞, +∞) ed `e tale che g (ω) dω `e l’ampiezza delle componenti di Fourier la cui frequenza

`e compresa tra ω e ω + dω. Ne consegue che la funzione g (ω) `e la densit`a spettrale nota anche come trasformata di Fourier della f (t). Invertendo la (2):

g (ω) = 1

√2π Z+∞

−∞

f (t) e−iωtdt (3)

Per determinare la densit`a spettrale della (1) utilizziamo la notazione complessa:

f (t) =  Ae0t, se t ∈−τ2,τ2

0, se t /∈−τ2,τ2 (4)

1

(2)

Quindi

g (ω) = A

√2π

τ /2

Z

−τ /2

ei(ω0−ω)tdt

= A

√2π 1

i (ω0− ω) ei(ω0−ω)t

τ /2

−τ /2

= A

√2π 1

i (ω0− ω) ei(ω0−ω)τ2 − e−i(ω0−ω)τ2

= A

√2π

2i sin ω02−ωτ i (ω0 − ω) Cio`e

g (ω) = Ar 2 π

sin ω−ω2 0τ

ω − ω0 (5)

Tale funzione `e definita in R − {ω0}. Studiamo il comportamento in un intorno di ω0:

ω→ωlim0g (ω) = Ar 2 π lim

ω→ω0

sin ω−ω2 0τ ω − ω0

Eseguendo il cambio di variabile x = ω−ω2 0τ , si ha:

ω→ωlim0

sin ω−ω2 0τ ω − ω0 = τ

2 lim

x→0

sin x x = τ

2 Quindi:

ω→ωlim0g (ω) = Aτ

√2π Prolungando per continuit`a:

g (ω) =

( Aq

2 π

sin(ω−ω02 τ)

ω−ω0 , se ω 6= ω0

, se ω = ω0

(6) Notiamo che ω0 `e un punto di massimo assoluto per g (ω), mentre i punti di massimo relativo si ottengono risolvendo:

sin ω − ω0

2 τ



= 1, cio`e:

ωk = ω0

τ (1 + 4k) , ∀k ∈ Z

Inoltre dall’espressione analitica di g (ω) vediamo che tale funzione `e un’oscillazione sinusoidale modulata da (ω − ω0)−1, come illustrato in fig. 2.

Inoltre, dalla fig. 2 vediamo che il contributo dominante a f (t) proviene dalle componenti di Fourier con frequenza prossima a ω0. D’altra parte, al crescere della durata τ del segnale, la densit`a spettrale diviene progressivamente pi`u piccata intorno a ω0, come mostrato dal grafico di fig. 3.

Al limite:

√Aτ

2π −→

τ →+∞ +∞ =⇒ g (ω) −→

τ →+∞A√

2πδ (ω − ω0) ,

dove δ (ω − ω0) `e la funzione delta di Dirac centrata in ω0. In tal caso, dalla (2) abbiamo:

f (t) = A Z+∞

−∞

δ (ω − ω0) eiωt

= Ae0t, 2

(3)

012-2

2 Π gHΩL

Figura 2: Andamento della densit`a spettrale della grandezza y = f (t) data dalla (1).

gHΩL

Figura 3: All’aumentare della durata τ, la densit`a spettrale diviene estremamente piccata intorno a ω0. Ci`o vuol dire che il contributo dominante a f (t) proviene dalle componenti di Fourier con ω ≃ ω0. Viceversa, per |ω − ω0| ≫ 1, il contributo `e trascurabilmente piccolo.

3

(4)

da cui prendendo la parte reale:

f (t) = A cos ω0t, ∀t ∈ R

Viceversa, al diminuire di τ la distribuzione g (ω) delle frequenze tende ad allargarsi, come mostrato in fig. 4.

0

gHΩL

Figura 4: Al diminuire della durata τ, la densit`a spettrale tende ad allargarsi intorno a ω0. Ci`o vuol dire che le componenti di Fourier con |ω − ω0| ≫ 1 forniscono un contributo non trascurabile.

Per τ → 0, abbiamo un segnale y = f (t) impulsivo, i.e. deltiforme: y = Aδ (t) a cui contribui- scono tutte le componenti di Fourier con ω da −∞ a +∞. Infatti:

g (ω) = A

√2π Z+∞

−∞

δ (t) e−iωtdt = A

√2πe−iω·0

= A

√2π, ∀ω ∈ (−∞, +∞)

4

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