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Soluzione: Si noti che f ` e dispari dunque a 100 = 0. Inoltre, b 1 = 1

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Academic year: 2021

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(1)

Correzione scritto 07/01/2020

Esercizio 1

Soluzione: Si noti che f ` e dispari dunque a 100 = 0. Inoltre, b 1 = 1

π Z π

−π

x sin xdx = 2 π

Z π

0

x sin xdx 2

π h

− x cos x

π 0 +

Z π 0

cos xdx i

= 2 π π = 2.

Esercizio 2

Soluzione: Calcolando le derivate parziali, i punti critici verificano il seguente sistema:

( f x = 2x = 0, f y = 2 cos(2y) = 0.

Dalla prima otteniamo x = 0. Dalla seconda 2y = π 2 + kπ con k ∈ Z. Perci`o i punti critici sono

P k =

 0, π

4 + k π 2



, k ∈ Z.

Calcolando le derivate seconde, l’Hessiana ` e data da H(x, y) = 2 0

0 −4 sin(2y)



. (1)

Dunque, se k ´ e pari, da (1)

H(P k ) = 2 0 0 −4 sin( π 2 + kπ)



= 2 0 0 −4

 . Dunque, se k ´ e pari, allora det H(P k ) < 0 quindi P k ` e un punto di sella.

Se k ´ e dispari, da (1), abbiamo che

H(P k ) = 2 0 0 4

 .

Dunque, det H(P k ) > 0 e f xx (P k ) > 0. Quindi, se k ` e dispari, P k ` e un minimo relativo.

1

(2)

Esercizio 3

Soluzione: a) Poich´ e f (x, y) = e ln(y

x ln y

) = e x(ln y)

2

, allora f y = ∂

∂y [x(ln y) 2 ]e ln(y

x ln y

) = 2 x

y ln y y x ln y .

b) Notiamo che f x = x+y 1 , f xx = − (x+y) 1

2

, f xxx = 2 (x+y) 1

3

.... Dunque si pu` o ipotizzare che

n

∂x n f = (−1) n−1 (n − 1)! 1

(x + y) n . (2)

La formula precedente si dimostra per induzione. Infatti, abbiamo visto che per n = 1 la formula ` e vera. Dunque, supponendo (2) vera per n − 1, allora

n

∂x n f = ∂

∂x

n−1

∂x n−1 f = ∂

∂x h

(−1) n−2 (n − 2)! 1 (x + y) n−1

i

= (−1) n−1 (n − 1)! 1 (x + y) n .

Esercizio 4

Soluzione: Sia γ : (a, b) → R 2 una mappa di classe C 1 , cio´ e una curva regolare. Allora la lunghezza L(γ) ` e data da:

L(γ) = Z b

a

p (x 0 (t)) 2 + (y 0 (t)) 2 dt, dove γ(t) = (x(t), y(t)).

Nel caso di una circonferenza di raggio 2 si ha: x(t) = 2 cos t, y(t) = 2 sin t per t ∈ [0, 2π].

Con semplici calcoli si ha L(γ) = 4π.

Esercizio 5

Formule di Gauss-Green: Sia D ⊂ R 2 un dominio con frontiera ∂D regolare, f : D → R di classe C 1 allora

Z

D

∂f

∂x dxdy = Z

+

D

f dy, (3)

Z

D

∂f

∂y dxdy = − Z

+

D

f dx; (4)

dove ∂ + D indica la frontiera di D orientata positivamente.

Si ricorda che l’area di D (che indichiamo con m(D)) ` e dato dall’integrale doppio m(D) =

Z

D

1dxdy.

2

(3)

Usando (3) con f (x, y) = x otteniamo m(D) =

Z

+

D

xdy.

Analogamente, ponendo in (4) f (x, y) = y si ottiene m(D) = −

Z

+

D

ydx.

Combinando le precedenti ottieniamo 1

2 h Z

+

D

xdy − ydx i

= 1

2 [m(D) + m(D)] = m(D). (5)

L’ellisse E := {(x, y) ∈ R 2 : x 25

2

+ y 4

2

< 1} ha semiassi maggiore (sulle ascisse) pari ad 5 e semiasse minore (sulle ordinate) pari ad 2. La frontiera orientata ∂ + E pu` o essere parametrizzata come

( x(t) = 5 cos t,

y(t) = 2 sin t; (6)

con t ∈ [0, 2π]. Dunque, usando (5) si ottiene m(D) = 1

2 Z

+

E

xdy − ydx

= 1 2

Z 2π 0

x(t)y 0 (t)dt − y(t)x 0 (t)dt

= 1 2

Z 2π 0

5 cos t(2 cos t)dt − 2 sin t(−5 sin t)dt = 10π;

dove abbiamo usato che cos 2 t + sin 2 t = 1.

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