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INTRODUZIONE
1.
A
RGOMENTO E INTENTI DELL’
ELABORATOQuesto lavoro e, prima di tutto, la scelta del suo argomento nascono e si sviluppano contemporaneamente da due punti di vista opposti ma complementari: da un lato un impulso emotivo, dall’altro una considerazione pratica e realista.
In base al primo si è scelto qui di prendere in esame uno degli aspetti più dinamici e relazionali del lavoro di un bibliotecario, vale a dire il reference
service. Ciò nasce dalla convinzione personale che la biblioteca sia un
organismo dinamico e aperto e, come tale, necessariamente portato a relazionarsi con gli utenti, a coinvolgerli e a lasciarsi coinvolgere nello stesso tempo in percorsi di ricerca personali o di studio. Il secondo punto di vista nasce invece dalla consapevolezza di essere inseriti in un’epoca dove ormai ha assunto un’importanza fondamentale l’informazione e in particolare la sua trasmissione e scambio in formato digitale. Conseguentemente, anche il
reference può e anzi deve cogliere le potenzialità di un tale contesto per
arricchirsi di modalità e contenuti.
Per esprimere questi opposti, ma come già detto complementari, punti di vista si è pertanto deciso di analizzare un servizio specifico del
reference service digitale, vale a dire Chiedilo al bibliotecario che ben
condensa in sé le due istanze. Infatti, da un lato esso rappresenta una delle più diffuse modalità digitali attraverso cui si esprime attualmente il reference
service e, come tale, costituisce una scelta pratica e evoluta di esprimere tale
attività bibliotecaria; dall’altro, esso continua a racchiudere in sé l’intento più puro e emotivamente coinvolgente del reference service, quello cioè di rappresentare una pratica bibliotecaria che instaura una relazione umana tra bibliotecario e utente con il fine di mettere in comunicazione la biblioteca e la conoscenza in essa racchiusa con i bisogni informativi, e non solo, di quest’ultimo.
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Per descrivere il servizio Chiedilo al bibliotecario e per meglio contestualizzarlo, nella prima parte di questo lavoro, si è deciso di tracciare innanzi tutto una breve storia del reference service, mettendone in evidenza l’evoluzione verso la modalità digitale. Successivamente, dopo un’analisi delle caratteristiche fondamentali di tale servizio si prenderanno in esame le principali esperienze estere e italiane, con una particolare attenzione all’ambito accademico. Tutto questo, con l’intento principale di tracciare un’analisi di riferimento alla quale collegarne una più dettagliata e relativa cioè a un’esperienza concreta, che verrà affrontata nella seconda parte dell’elaborato. Infatti, quest’ultimo trova la sua principale finalità e si esprime pienamente nella descrizione della realizzazione di tale servizio da parte del Sistema bibliotecario di ateneo dell’Università di Pisa.
La scelta di prendere in esame una tale realtà è nata sulla scia di un’esperienza personale, vissuta come tirocinante presso la Biblioteca di Filosofia e storia dell’ateneo pisano. Tale esperienza è stata in grado di confermare e rafforzare ulteriormente la consapevolezza di quanto sarebbe importante, proprio in ambito universitario, potenziare i servizi bibliotecari, amplificandone, anche con mezzi digitali, la loro capacità di costituire strumenti di riferimento a livello didattico e di ricerca, rispettivamente per studenti e corpo docente.
2.
M
ETODOLOGIA DI RICERCA E ANALISILa ricerca e l’analisi relativa all’argomento oggetto di questo elaborato è stata condotta utilizzando fonti a stampa e online per quanto riguarda la parte generale descrittiva di Chiedilo al bibliotecario. In particolare, il tema del reference digitale è ormai affrontato in vari contributi significativi, spesso reperibili direttamente dal web.
Diverso è stato invece l’approccio relativo all’esperienza concreta presa in considerazione. Infatti, per questa parte, ci si è basati sulla testimonianza diretta fornita dallo staff che ha partecipato alla creazione del servizio e
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tuttora collabora alla fornitura dello stesso. In particolare, tale testimonianza si è anche arricchita attraverso un’analisi statistica resa possibile dal fatto che Chiedilo al bibliotecario del Sistema bibliotecario di ateneo dell’Università di Pisa vanta ormai una storia ben documentata che inizia nel 2004.
3.
S
TRUTTURA DELL’
ELABORATOPare opportuno riportare qui di seguito un breve riepilogo dei principali contenuti dell’elaborato, in modo da agevolare il lettore nella consultazione dello stesso.
Nella prima parte trova posto la descrizione generale di Chiedilo al
bibliotecario. In particolare, nel primo capitolo viene fornita una definizione
di tale servizio, al fine di contestualizzarlo nell’ambito più ampio della storia del reference service bibliotecario e, più precisamente, in quella del reference digitale. Nel secondo capitolo, ne vengono delineate le caratteristiche fondamentali con un’attenzione più marcata alle modalità della sua progettazione. Nel terzo capitolo, sono quindi citate le principali esperienze estere e italiane dello stesso, con un riguardo particolare all’ambito universitario.
Nella seconda parte, viene invece presa in esame un’esperienza concreta, relativa cioè all’attivazione di tale servizio presso il Sistema bibliotecario di ateneo dell’Università di Pisa. In particolare, nel primo capitolo ne vengono tracciate la storia e la relativa evoluzione. Nel secondo capitolo trova posto la descrizione delle sue caratteristiche principali, nonché della sua struttura organizzativa e, nello stesso tempo, si fornisce anche un’analisi arricchita da dati statistici. Nel terzo capitolo, si descrivono quindi gli sviluppi, potenzialità e prospettive future del servizio, riguardanti principalmente la sua visibilità attraverso il social network Facebook.
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Nelle conclusioni, infine, s’intendono porre ulteriormente in evidenza le potenzialità e possibili sviluppi di Chiedilo al bibliotecario, principalmente in ambito accademico.