DIPARTIMENTO DI MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Scuola di Specializzazione in Pediatria
TESI DI SPECIALIZZAZIONE
EPIDEMIOLOGY OF PEDIATRIC INFLAMMATORY BOWEL DISEASE
IN NORTHERN FRANCE.
WHAT HAS CHANGED OVER THE LAST 20 YEARS?
Candidato: Relatori:
DOTT.SSA
SILVIA GHIONE Ch.mo Prof. GIUSEPPE SAGGESE
Ch.mo Prof. GIUSEPPE MAGGIORE
Ch.mo Prof. DOMINIQUE TURCK
RIASSUNTO
Oggetto di questa tesi è la malattia cronica intestinale (MICI) in età pediatrica, nelle sue due forme principali, rappresentate dalla Malattia di Crohn (Crohn’S Disease, CD) e dalla Colite Ulcerosa (Ulcerative Colitis, UC). Ancora oggi i dati epidemiologici dei bambini e degli adolescenti affetti da queste malattie sono relativamente scarsi e le conoscenze più consolidate si riferiscono all’età adulta.
Nella parte introduttiva di questa tesi è discussa l’epidemiologia, la fisiopatologia e la clinica delle MICI in età adulta, per poi concentrare l’attenzione sull’età pediatrica, in cui la malattia sembra mostrare un comportamento più aggressivo e, in questi ultimi decenni, una tendenza ad aumentare in incidenza nella popolazione.
Nella parte sperimentale sono riportati i risultati di uno studio sulle principali caratteristiche epidemiologiche e cliniche di pazienti pediatrici (<17 anni) con diagnosi di CD e UC, residenti nel Nord della Francia. I dati sono stati ottenuti da un Registro delle Malattie Infiammatorie Croniche dell’Apparato Digerente (Registre des Maladies Inflammatoires Chroniques du Tube Digestif -‐ EPIMAD). Questo registro, dedicato ai pazienti (bambini e adulti) con MICI, raccoglie dal 1988, in modo prospettico, i dati provenienti da tutti i medici specialisti gastroenterologi residenti nei 4 dipartimenti del Nord della Francia (Nord, Pas-‐de-‐Calais, Somme, Seine Maritime). Complessivamente la popolazione sotto osservazione è pari a circa il 9% della popolazione francese e ammonta a circa 6 milioni di persone.
Questo studio ha diversi punti di forza, rappresentati dalla metodologia (studio prospettico di popolazione), dalla lunga durata del periodo di osservazione (due decadi) e dall’elevato numero di pazienti inclusi (dati ottenuti complessivamente da circa mille pazienti).
I risultati dello studio indicano che, nella popolazione pediatrica esaminata, CD ha una prevalenza e un’incidenza maggiori rispetto a UC e che, per entrambe le malattie, l’incidenza è aumentata negli ultimi 20 anni. Questo incremento, che è stato particolarmente evidente per CD, si è verificato in particolare negli ultimi 10 anni ed ha coinvolto, principalmente, gli adolescenti (10-‐16 anni). Per ambedue le malattie, durante il periodo di osservazione, non si sono osservate differenze legate al sesso, né sono state dimostrate variazioni nella presentazione clinica e nella localizzazione della malattia. Importanti cambiamenti si sono invece osservati nell’iter diagnostico grazie al più diffuso utilizzo di alcune tecniche (endoscopia) e all’introduzione di nuove tecnologie
(MRI). Complessivamente, al momento della diagnosi, circa tre quarti e un terzo dei pazienti pediatrici, rispettivamente con CD e UC, avevano una localizzazione estesa della malattia (localizzazione ileocolica per CD e pancolite per UC).
Infine, alcuni fattori, quali il sanguinamento rettale, la febbre, la perdita di peso e il ritardo staturale sembrano influire, positivamente o negativamente, sul ritardo nell’eseguire una corretta diagnosi.