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8. Il progetto: la Scuola Primaria

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Academic year: 2021

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8. Il progetto: la Scuola Primaria

Definito il progetto preliminare di tutto il lotto oggetto del concorso ho studiato in maniera più approfondita la scuola primaria, per i bambini dai 6 agli 11 anni.

Oggi, in linea con i tempi, le finalità della scuola primaria vanno ben oltre la semplice alfabetizzazione, prevedendo, infatti, che essa abbia il compito di promuovere lo sviluppo della personalità di ciascun alunno, far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base, comprese quelle dell'alfabetizzazione informatica, di fare apprendere i mezzi espressivi, la lingua italiana e la lingua inglese, di porre le basi per l'utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, di valorizzare le capacità relazionali e di educare ai principi fondamentali della convivenza civile.

8.1. Requisiti richiesti per la scuola primaria

Dal bando del concorso di idee ci è richiesta una scuola :

1. che deve ospitare circa 400 studenti _ quindi si è stabilito di creare 3 sezioni, per 15 aule totali.

2. con uno spazio per la consumazione dei pasti _ quindi si dovrà inserire una mensa di circa 250 mq,dove i pasti verranno consumati in più turni, e i relativi servizi (cucina, sguatteria, dispensa, spogliatoio e servizi personale) di circa 80 mq; si dovrà inoltre prevedere che la dispensa e lo spogliatoio del personale siano accessibili dall'esterno sia pedonalmente che carrabilmente.

3. con uno spazio per le attività collettive _ quindi un auditorium per circa 150 persone.

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4. con un'area destinata alle attività amministrative _ per cui si dovrà creare una sala riunione, una sala insegnanti, un ufficio destinato a segreteria, uno destinato a presidenza e la portineria con i relativi magazzini.

5. con una zona per le attività ludico motorie _ si dovrà prevedere un collegamento coperto con la palestra agonistica di tipo B1che è adiacente la scuola primaria. 6. con aree destinate all'esplorazione _ si dovranno prevedere laboratori e zone per

le attività libere.

7. con una zona per le visite mediche _ si dovrà quindi prevedere un infermeria, accessibile dall'esterno e con una zona antistante carrabile, in modo da far accedere un ambulanza in caso di emergenza.

8. con dei collegamenti verticali idonei _ si dovrà quindi prevedere un ascensore per persone diversamente abili delle misure di 1,40 mt x 1,10 mt con la porta di luce minima 80 cm; si dovranno prevedere anche delle scale di larghezza tra 1,20 e 2 mt, con gradini di alzata massima 17 cm e pedata minima 30 cm. Una scala dovrà essere di sicurezza e posta all'esterno dell'edificio.

9. con degli spazi verdi _ si dovrà prevedere un patio interno che permetta la socializzazione dei bambini.

Da questi requisiti si è passati alla formazione di un organigramma, in modo da capire meglio come connettere i vari ambienti gli uni agli altri.

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8.2. Riferimenti progettuali

Durante il periodo di ricerca e studio iniziale del mio lavoro di tesi ho analizzato diverse architetture secondo dei temi a mio parere importanti, come il movimento in pianta, in prospetto, in copertura, la formazione del patio centrale e i giochi di luce. Sono andata quindi studiare diverse architetture e ho fatto una analisi-sintesi delineando così i vari elementi architettonici che avrei poi usato, insieme ai requisiti funzionali per creare la mia scuola primaria.

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• Movimento in pianta

- Aronoff Center in Ohio di Peter Eisenman 1.

- Museo Ebraico di Berlino di Daniel Libeskind2

1 Aureli P.V. , Biraghi M., Purini F.,”Peter Eisenman: tutte le opere”, Eletta, Milano,2007

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• Patio centrale - Domus Romana3

- Polo Multifunzionale a Bologna di Mario Cucinella4

3 D. Mazzoleni, “Domus : pittura e architettura d'illusione nella casa romana”, San Giovanni Lupatoto : Arsenale, 2004 4 Progetto pubblicato su www.mcarchitets.com (data consultazione 10 maggio 2015)

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- Nuova scuola elementare a Bologna di Todesca Giovanni5

- Building University of Columbia in Bogotà di Steven Hall6

• Movimento in prospetto

- Museo Quai Branly a Parigi di Jean Nouvel7

5 Progetto pubblicato su www.divisare.com (data consultazione 15 maggio 2015) 6 Frampton K., Steven Hall Architetto, Ed. Mondadori Electa, 2002

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- Attici di via Doberdò a Milano di Palù Bianchi8

• Il movimento in copertura

- Scuola per l'infanzia a Cozzago di Sara Antonelli9

- L- House in Austria di Collective Architetcs10

8 Progetto pubblicato su www.archiportale.com, “Milano. Atlante di nuove architetture”(data consultazione 18 maggio 2015) 9 Progetto pubblicato su www.divisare.com (data consultazione 15 maggio 2015)

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- Chiesa di Riola di Alvar Aalto11

• La luce

- Crown Holl a Chicago di Mies Van Der Rohe12

11 AA.VV.,”Alvar Aalto. 1989-1976”, Collana Electa Architettura Paperback, Ed. Mondatori, 2007 12 Leoni G. “Mies Van Der Rohe”, Ed. Motta Architettura, 2008

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- 100 Eleventy Avenue a New York di Jean Nouvel13

- Bentini Headquarter a Faenza di Piuarch14

13 Jean Nouvel, The element of architecture, Conway Lloyd Morgan, Editions Thames & Hudson 14 Progetto pubblicato su www.archdaily.com (data consultazionec21 maggio 2015)

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- Chiesa di Riola di Alvar Aalto15

8.3. La sintesi

Dopo aver analizzato alcuni elementi architettonici e funzionali chiave dal mio punto di vista per la progettazione della scuola primaria si è passati alla sintesi di tutte queste idee, partendo da un quadro, cosa abbastanza insolita, ma che mi ha folgorato quando l'ho visto durante una mostra di arte contemporanea e mi ha ispirato per la creazione di questo lavoro.

Il quadro, LE VELE, dipinto nel 2008, è di un pittore milanese, Nino Fichera, che durante la mostra ha espresso un concetto che vale anche per me nella progettazione della scuola: “attraverso il mio lavoro non si deve percepire soltanto la forma, magari anche ben disegnata e a posto con rapporti di pesi e luci, ma percepire le sensazioni che hanno colpito me e che mi hanno ispirato a avvicinarmi alla tela o al foglio bianco”.

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Cosi come il suo quadro, dai colori vivaci e vibranti, si scompone e ricompone dentro chi lo sta osservano, così anche la scuola primaria si viene a creare da forme semplici, triangoli e rettangoli, per poi diventare volumi semplici, che si intersecano in un gioco di pieni e di vuoti intorno ad uno spazio centrale, il patio.

Fig. 37: Le Vele, Nino Fichera, acrilico su tela 2008

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8.4. La concezione degli spazi

“Lo spazio non è una cosa al di fuori di noi ed indipendente a noi, ma è la prima forma del conosciuto. Senza lo spazio non possiamo avere alcuna esperienza del mondo esterno e se pretendiamo di conferirgli una realtà indipendente dal soggetto, esso non è più nulla”16

I bambini vivono lo spazio emotivamente: egli sta al centro e tutto ciò che sta intorno viene vissuto in funzione delle emozioni e dei desideri. Dopo aver vissuto quello spazio, attraverso i giochi, le attività e le esperienze, esso conquista un significato diventando così un punto di riferimento.

I bambini si impadroniscono degli spazi attraverso il movimento e l’esplorazione, non hanno percorsi già segnati e sono sempre alla ricerca di luoghi nuovi perché hanno dentro di sé la voglia di esplorare, giocare e conoscere.

Nell’ideazione e nell’organizzazione degli spazi della nuova scuola si è cercato di rispettare i bisogni di esplorazione spaziale, cognitiva ed emotiva del bambino; le zone destinate agli alunni devono organizzarsi in una sorta di percorso sia spaziale e formativo in cui il bambino deve essere accompagnato in modo affettuoso.

La scuola deve assumere i tratti di uno spazio di transizione tra il bambino e il mondo

16 I. Kant, Critica della ragion pura, Rizzoli, Roma, 1998 Fig. 39: Schizzo preliminare della scuola primaria

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esterno, un luogo da cui trarre sicurezza per costruire la propria storia personale.

Queste sono le basi da cui siamo partiti per definire gli spazi della nuova scuola: una scuola che possa insegnare ma anche accogliere, spazi aperti e spazi nascosti, dove i bambini possano sentirsi protetti ma anche spinti a conoscere ciò che succede nel mondo esterno.

La figura del bambino si pone al centro delle scelte progettuali, diventa il vero protagonista del progetto.

8.5. La distribuzione degli spazi interni

“Si può sviluppare un affetto soltanto per quelle cose in cui si ci può identificare. Lo spazio della forma: un’architettura che offra al suo utente la stessa libertà d’azione di uno strumento musicale al suo suonatore.”2

Gli spazi interni sono stati progettati per essere sfruttati a pieno dagli studenti in maniera completamente libera, ambienti flessibili che offrono la possibilità di utilizzare gli spazi in maniera sempre diversa e innovativa.

La distribuzione degli spazi interni si sviluppa tutto intorno al patio centrale, in modo che ogni studente posso esplorare a tutto tondo ogni zona della scuola.

2 H. Hertzberger , Lezioni di Architettura, Laterza, 1996 Fig. 40: Rapporto bambino-esterno

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Ogni zona della scuola ospitano ambienti dimensionati come da Normativa, seguendo sia il D.M. 18/12/1975 sia le nuove Linee Guida del Miur.

Come dal Concorso di Idee la nuova scuola primaria deve ospitare tre cicli completi con quindici aule, due laboratori, una zona per le attività libere, un auditorium, una mensa, una palestra. In particolare le aule si sono disposte tutte intorno al patio centrale, sia al piano terra che al piano superiore.

I luoghi di aggregazione quali l'atrio, le aree relax e lo spazio connettivo sono gli

Fig. 41: Il Patio centrale, fulcro della scuola primaria

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spazi caratterizzanti, in qui lo studente può esplorare, giocare, conoscere. Per quanto riguarda i servizi:

• la palestra, posta nella zona nord-evest del lotto, è collegata alla scuola attraverso un tunnel vetrato.

• la mensa, posta nella zona sud-est al piano terra, può essere facilmente raggiungibile dall'esterno dagli addetti. È stata dimensionata per essere utilizzata dai bambini che fanno il tempo prolungato, quelli con maggiore necessità di usufruire del servizio, suddivisi in due turni di refezione.

• l'auditorium, posto nella zona sud-est al piano primo, è utilizzabile, oltre che dagli studenti della scuola primaria, anche da quelli della vicina scuola primaria, che ci possono accedere attraverso i collegamenti sopraelevati con l'adiacente biblioteca civile.

• La biblioteca, posta nella zona sud del lotto, è collegata alla scuola con un corridoio coperto vetrato posto al piano primo; all'interno dell'istituto si ha comunque una zona al piano primo con delle scaffalature contenenti libri appositi per la fascia d'età degli studenti con una zona relax arredata con tavolini e sedie in maniera tale da poter ospitare i studenti e insegnanti per la consultazione dei libri.

I collegamenti verticali, scale e ascensori, sono localizzati nella parte ovest e nord est della scuola; vicino ad essi troviamo,sia al piano terra che al piano primo i servizi igienici e al pianoterra anche gli spazi a servizio della scuola quali locali tecnici, amministrazione, sala insegnanti.

8.4. L'atrio e gli spazi comuni

L'atrio alla scuola si è pensato arretrato rispetto al prospetto sud, in modo da creare uno spazio più accogliente e che dia ai bambini che vengono lasciati a scuola una sorta di protezione; questa scelta, oltre che di natura distributiva, ha un senso pedagogico: l'atrio non solo supporta, ma anche rappresenta la pedagogia della relazione, favorendo relazioni di gruppo, storie, rapporti tra studenti e l'assunzione di

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una identità pubblica da parte dei bambini.

Cosi come in città per entrare in un palazzo si passa per la trada e poi si attraversa la piazza, cosi a scuola, dall'ingresso si accede attraverso un corridoio, che gira intorno al patio, alle aule.

Il corridoio, che si snoda intorno al patio non assume solo la funzione connettiva e di distribuzione ma è anche uno spazio dove in cui i bambini possono lavorare individualmente o in piccoli gruppi.

Le ampie vetrate che dal corridoio danno sul patio creano una sorta di continuità e permeabilità con l'esterno, garantendo l'interazione con gli spazi verdi; in questo modo i bambini potranno vivere con ciò che accade all'esterno, il clima, le stagioni , il ritmo della giornata.

L'edificio è dotato anche al piano primo di spazi comuni quali aree relax, vicine ai laboratori, dove i bambini possono anche svolgere attività di gruppo fuori dall'aula; così anche lo spazio connettivo non svolge solo la funzione di collegamento ma offre anche la possibilità di ospitare attività didattiche singole o di gruppo al di fuori dei confini dell'aula tradizione.

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Tutta la zona del connettivo e delle attività libere al piano primo è costellata da finestre a tetto di forma circolare, come dei cannocchiali di luce che creano giochi di lune e ombre all'interno dei corridoi e danno nella zona lettura ancora più confort visivo.

8.5. Le aule

In questa scuola l'apprendimento non avviene soltanto nei confini dell'aula e si crea così il Villaggio dell'Apprendimento, dove i bambini percorrono i loro corridoi, scoprendo tutte le possibilità che gli ambienti offrono e scegliendo da soli cosa fare. Dall'atrio, lo studente può creare diversi percorsi girando intorno alla “piazza” del villaggio, il patio.

Da questa idea, del villaggio e dall'organigramma stabilito dal concorso si sono disegnate le aule, che si affacciano sui prospetti sud, ovest e nord con ampie vetrate in modo da garantire la permeabilità visiva con l'esterno.

Al piano terra troviamo cinque aule e al piano primo dieci aule. Questa soluzione è

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stata adottata per facilitare la maggior parte dei bambini del primo ciclo, in moda che potessero accedere alla classi più facilmente e per usufruire in maniera più facile il verde per la ricreazione e il gioco.

Le aule possono assumere diverse configurazioni a seconda delle esigenze e all'evoluzione dei metodi educativi. È possibile svolgere lezioni frontali tradizionali ma anche lezioni collettive che offrono confronto e scambio tra gli alunni.

Davanti a ogni aula si è cercato di ricreare una piccola zona dove i bambini possano interagire tra di loro, senza essere all'interno dell'aula scolastica.

Le aule sono illuminate da grandi finestre orizzontali, delle dimensioni di 4,50 mt x 1,80 mt, in modo che il bambino abbia il giusto confort durante le ore di lezione; per impedire l'incidenza della radiazione solare durante i periodi caldi, in modo da evitare di surriscaldare gli ambienti, si è pensato di realizzare delle schermature sia orizzontali che verticali, delle cornici aggettanti alle finestre in modo, visto che i tetti delle varie parti della scuola sono senza gronda, da creare un ombreggiamento naturale. All'interno delle cornici si è poi deciso di inserire delle persiane in legno lamellare mobili su guide orizzontali in modo che gli studenti in ogni aula potranno gestire la quantità di luce che voglio far entrare.

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Per calcolare l'aggetto orizzontale ottimale delle cornici per schermare la finestra dobbiamo procedere in questo modo:

1. misurare l'altezza della finestra (nel nostro caso 1,80 mt);

2. cercare la latitudine del luogo (a Vado Ligure è di circa 44° nord);

3. consultiamo la tabella che mostra il fattore F per questa latitudine ( per 44° nord, F= 2,0-2,7);

4. dividiamo l’altezza (punto 1) per il fattore F (punto 3). Se utilizziamo il valore di F più alto (2,7) avremo la lunghezza necessaria a schermare la parete finestrata del 100% fino al 21 giugno, utilizzando il valore più basso (2,0) si avrà il 100% di schermatura fino al 1 agosto; Nel nostro caso utilizzano il fattore F=2,7 si ha che l'aggetto deve essere circa 0,60 mt.

Fig. 46: Tabella fattore F in base alla latitudine

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Fig. 48: Vista del modellino: particolare della facciata nord con le aule Fig. 47: Schema schermature orizzontali in base alla stagione

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8.6. I laboratori

I laboratori sono considerati come delle aule speciali in cui i bambini possono dar vita alla loro creatività. Lo spazio laboratoriale rappresenta un luogo con una forte valenza significativa:

· sviluppa la dimensione operativa e intellettiva del bambino · coinvolge i bambini rispetto a un obiettivo

· incrementa confronti e scambi di informazioni · integra le differenti competenze

· stimola la cooperazione

· aiuta a riflettere su metodi e contenuti attraverso l’esperienza diretta

La scuola dispone di al piano primo, di due laboratori, uno di informatica e uno di musica, una zona per le attività libere che può essere utilizzata come zona lettura, zona per la pittura e l'auditorium che può essere utilizzato dagli studenti come aula di teatro o come aula per le videoproiezioni.

Inoltre i laboratori al primo piano, essendo adiacenti agli spazi comuni, possono essere utilizzati come spazio aggiuntivo per attività che richiedono una superficie di utilizzo maggiore.

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8.7. La cucina e la mensa

Così come prevede la Normativa, la preparazione di pasti può avvenire in una cucina interna alla scuola o all’esterno, ed in questo caso il pasto viene semplicemente distribuito all’interno della scuola, cioè “sporzionato”.

La cucina interna richiede un’attenta gestione economica per essere competitiva con i costi della fornitura dall’esterno, anche se la probabile migliore qualità dei pasti della cucina interna permetterebbe di favorire una opportuna educazione alimentare sia ai bambini che ai genitori.

Per la nostra scuola primaria, si è optato per la preparazione dei pasti esterni alla scuola e quindi la cucina viene usato solo come luogo di sporzionamento dei pasti scolastici.

Essendo una scuola per circa 400 studenti, si è stati costretti, per non creare una sala eccessivamente grande, a suddividere in più turni il pranzo per i bambini.

La zona mensa, esposta a sud e a est, è stata schermata dal sole con dei brise-soleil fissi in legno lamellare , che creano una finta barriera tra il giardino e il refettorio.

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8.8. Il patio

Una componente che caratterizza la nostra scuola è il patio centrale, una sorta di “piazza” del nostro “villaggio dell'apprendimento”;.Esso infatti è stato pensato come elemento che, oltre ad avere valenza funzionale , avessero anche funzione didattica, rendendo i bambini partecipi dei cambiamenti climatici dell’esterno.

La creazione del patio, oltre ad avere l'importante funzione di portare la luce naturale all'interno della zona amministrativa e di rendere il sistema connettivo sia del piano terra che del piano primo un luogo piacevole e ben illuminato, rende i bambini partecipi dei cambiamenti climatici, essendo aperti in sommità, e sensibilizzandoli al riutilizzo dell'acqua attraverso delle vasche di raccolta dell'acqua piovana.

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Il Patio, rivestito solo in vetro, quindi senza nessuna schermatura, produce una continuità visiva tra i vari piani della scuola e permette ai bambini di prendere punti di vista diversi all’interno dell’edificio, così da instaurare nuove relazioni.

8.9. L'auditorium

Nel complesso scolastico si è ritenuto opportuno prevedere un Auditorium che può anche funzionare da Aula Magna e avente le dotazioni tecniche per conferenze, spettacoli teatrali, quindi un palco teatrale e i materiali per proiezioni multimediali; questo locale dovrà anche essere acusticamente isolato, con illuminazione e ventilazione artificiali.

L’Auditorium potrà avere funzione di “civic center”, in quanto potrà essere utilizzato della comunità in tempi e momenti idonei in modo da non interferire con la vita della scuola

L’Auditorium dovrà rispettare le norme di sicurezza per i locali di intrattenimento e di

pubblico spettacolo, Decreto del Ministero dell’Interno 19 agosto 1996, le cui disposizioni

più importanti sinteticamente sono:

– la comunicazione con la scuola può avvenire solo attraverso filtri a prova di fumo;

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– la disposizione delle sedute di 16 posti per fila con 10 file come limite; – il dimensionamento di corridoi, spazi di esodo, scale e vie di fuga; – il dimensionamento delle uscite di sicurezza;

– le disposizioni particolari per la scena;

– l’utilizzo di materiali di adeguata aula di reazione al fuoco, evitando in particolare il rischio di produzione di fumi tossici.

– la verifica dell’accessibilità da parte dei mezzi di soccorso dei Vigili del fuoco.

Fig. 54: Vista dell'auditorium

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