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27 gennaio “GIORNO DELLA MEMORIA” Circa sessanta anni fa, nel periodo storico ricordato come Seconda Guerra Mondiale, in alcuni Stati iniziarono a governare persone che avevano idee

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Academic year: 2021

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27 gennaio “GIORNO DELLA MEMORIA”

Circa sessanta anni fa, nel periodo storico ricordato come Seconda Guerra

Mondiale, in alcuni Stati iniziarono a governare persone che avevano idee assurde e insensate sull’umanità. Questi individui pensavano che gli uomini non fossero tutti uguali, ma che ci fossero uomini che appartenevano a razze umane meno forti e intelligenti di altre. Così ordinarono ai loro soldati di catturare questi esseri umani

“inferiori” e di rinchiuderli in mostruose prigioni chiamate campi di

concentramento. Dopo, ordinarono di uccidere tutti coloro che essi consideravano

“diversi”, e quindi meno uomini di quanto fossero loro. Ora ti dirò una parola straniera: SHOAH. Questa parola è ebraica e significa annientamento, sterminio.

Oggi viene usata per RICORDARE l’uccisione di milioni di Ebrei nei campi di concentramento. Tra questi Ebrei c’erano anche moltissimi bambini...Quella

stampata qui sotto è una poesia che venne scritta da uno di quei bimbi, relegato in un ghetto. L’unico giocattolo che avevano questi bambini, l’unico giocattolo che nessuno poté portare loro via, era il sogno.

Ritaglia la poesia, incollala sul tuo quaderno e disegna per Pavel un prato pieno di fiori e farfalle.

La farfalla

L’ultima, proprio l’ultima, di un giallo così intenso, così

assolutamente giallo,

come una lacrima di sole quando cade sopra una roccia bianca

- così gialla, così gialla! - l’ultima,

volava in alto leggera aleggiava sicura

per baciare il suo ultimo mondo.

Tra qualche giorno

sarà la mia settima settimana di ghetto...

Ma qui non ho visto nessuna farfalla.

Quella dell’altra volta fu l’ultima:

le farfalle non vivono nel ghetto.

Pavel Friedann

Poesie e disegni dei bambini di Terezin, 1942-1944 Ed. Lerici, Milano

(2)

Ci sono tante parole per descrivere gli uomini cattivi, ma devi ricordarti che una persona è cattiva per ciò che fa, non per ciò che appare. Prova a completare le frasi con l’aiuto dell’insegnante, che ti spiegherà il significato delle parole scritte in grassetto.

- Quest’uomo è razzista perché ...

...

- Quest’uomo è crudele perché ...

...

- Quest’uomo è incivile perché ...

...

- Quest’uomo è spietato perché ...

...

Il simbolo che vedi qui sotto si chiama svastica: rappresenta una croce, ma durante la seconda guerra mondiale era un simbolo di potere, prepotenza e razzismo.

Trasformalo, cambialo, fallo diventare migliore riempiendolo di parole che parlano di bontà, uguaglianza, tolleranza, bellezza. Aggiungi anche dei disegni simbolo di pace tutt’intorno ad essa.

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