• Non ci sono risultati.

SERVIZIO CIVILE ALL’ESTERO   Caschi Bianchi: CAMERUN 2017

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "SERVIZIO CIVILE ALL’ESTERO   Caschi Bianchi: CAMERUN 2017"

Copied!
9
0
0

Testo completo

(1)

SERVIZIO CIVILE ALL’ESTERO  

Caschi Bianchi: CAMERUN 2017

SCHEDA SINTETICA – Camerun (MSP)  Volontari richiesti: N.3 (Sede FONTEM)  PAESE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: CAMERUN 

 

Area di intervento: Cooperazione allo Sviluppo ai sensi della Legge 125/2014.

INTRODUZIONE

 

FOCSIV è la più grande Federazione italiana di ONG che da oltre 40 anni lavora nei sud del mondo realizzando progetti di cooperazione internazionale. Punto fermo di tutti gli interventi è stato ed è quello di contribuire, attraverso il lavoro di partenariato e la promozione dell’autosviluppo al superamento di quelle condizioni di ingiustizia che potenzialmente sarebbero potute essere, sono o sono state fonte di conflitti e di maggiori ingiustizie, costruendo percorsi di pace. Per dare continuità al lavoro di prevenzione dei conflitti (intesi nel senso sopra descritto), volendo offrire la possibilità ai giovani italiani di sperimentarsi come operatori privilegiati della solidarietà internazionale, FOCSIV in collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni XXIII, la Caritas Italiana e il GAVCI ha ripresentato nel febbraio del 2007, all’UNSC il progetto madre “Caschi Bianchi” che intende collocare la progettualità relativa al servizio civile all’estero come intervento di costruzione di processi pace nelle aree di crisi e di conflitto (armato, sociale, economico, religioso, culturale, etnico..) con mezzi e metodi non armati e nonviolenti attraverso l’implementazione di progetti di sviluppo tenendo presente che i conflitti trovano terreno fertile dove la povertà è di casa, i diritti umani non sono tutelati, i processi decisionali non sono democratici e partecipati ed alcune comunità sono emarginate. Il presente progetto di servizio civile vuole essere un ulteriore testimonianza dell’impegno della Federazione nella costruzione della pace nel mondo e vuol far sperimentare concretamente ai giovani in servizio civile che la migliore terapia per la costruzione di una società pacificata è lottare contro la povertà, la fame, l’esclusione sociale, il degrado ambientale; che le conflittualità possono essere dipanate attraverso percorsi di negoziazione, mediazione, di riconoscimento della positività dell’altro.

FOCSIV realizza il presente Progetto attraverso la ONG MSP

MSP, acronimo di Movimento Sviluppo e Pace, è una ONG fondata nel 1968 a Torino che si occupa di solidarietà internazionale nei Paesi caratterizzati da situazioni di fame, povertà e sottosviluppo, attraverso la realizzazione di progetti plurisettoriali integrati. I settori di intervento sono principalmente quelli della formazione professionale, promozione della donna, sostegno a bambini poveri o abbandonati (anche mediante l’iniziativa “Adozioni morali internazionali a distanza”) sostegno agli agricoltori, perforazione ed attrezzatura di pozzi, creazione di centri sanitari, ecc.. MSP ha operato in Camerun in vari settori, dove grazie anche al finanziamento dell’Unione Europea, del MAE, della Regione Piemonte, dell’Arcidiocesi di Torino ed altri Enti Locali ha avviato e realizzato , con la popolazione e suoi partners locali, molti progetti ed iniziative, per fare uscire da condizioni di povertà e migliorare le condizioni di vita di molte comunità. Il Camerun è uno dei Paesi africani in cui MSP opera ininterrottamente da circa 40 anni attuando con i partners locali degli interventi multisettoriali per tutela dell’infanzia, la formazione professionale, la diffusione della stampa locale, la salute mediante la creazione di dispensari e maternità che offrono assistenza alle donne per una migliore e sana gestione della famiglia con particolare riguardo a quelle in gravidanza e in fase di allattamento; la sicurezza alimentare mediante formazione per meglio nutrirsi, la scolarizzazione mediante la costruzione, l’attrezzatura di scuole primarie e secondarie; la formazione di giovani e moderni coltivatori mediante dotazione di strumenti per sviluppare l’agricoltura e l’allevamento di bestiame sia a livello famigliare. MSP ha stimolato e favorito i gemellaggi con scuole, comuni, ed altre associazioni della società civile, ecc.

DESCRIZIONE DEL CONTESTO SOCIO POLITICO ED ECONOMICO DEL PAESE O DELL’AREA GEOGRAFICA DOVE SI REALIZZA IL PROGETTO:

Contesto Camerun:

La Repubblica di Camerun, stato unitario dell'Africa centrale, fu sotto il protettorato tedesco dal 1884 fino alla Prima Guerra Mondiale e in seguito venne spartito: un quinto del territorio, quello prospiciente alla Nigeria, venne affidato alla Gran Bretagna, il resto alla Francia. Dopo il secondo conflitto mondiale la colonia viene affidata all’ONU, e ben presto, tra il ’48 e il ’60, le velleità indipendentiste della popolazione si attivarono nella parte francese, dove vennero fondati più di 100 partiti politici. Così dal dicembre del 1958 il Paese sperimentò l’autogoverno, mentre l’indipendenza venne proclamata il 1 gennaio 1960. L’economia camerunense dall’indipendenza ha subito alterne vicende e attualmente presenta buoni tassi di crescita (5,9% nel 2015), seppur dipenda ancora in larga parte dal settore agricolo, che impegna il 70% della forza

(2)

lavoro. La produzione petrolifera è quella su cui si basa buona parte delle speranze di sviluppo del paese;

infatti il petrolio, nonostante la caduta dei prezzi globali, rappresenta quasi il 40% dei proventi delle esportazioni. Inoltre il Camerun è un esportatore di oro nero ormai dagli anni ’70 ma anche in questo settore la poca trasparenza nella gestione dei proventi ha impedito che la maggior parte dei benefici giungessero alla popolazione. Infatti con un clima ideale per lo sviluppo dell’agricoltura, ingenti risorse petrolifere e ottime potenzialità economiche, il Camerun avrebbe tutte le probabilità per potersi garantire uno sviluppo serio e prolungato, ma la corruzione è una delle maggiori piaghe del Paese. Per questo motivo ill 27,7%della popolazione vive ancora sotto la soglia di povertà e il tasso di mortalità infantile e l’incidenza dell’HIV sono molto alti (22.000 neonati nel 2012 sono morti prima dei 28 giorni di vita e il tasso di prevalenza dell’HIV è di 4,7%). Il Paese risulta essere al 153° posto della classifica dell’UNDP 2015 con un indice di sviluppo umano pari a 0,512. La speranza di vita alla nascita è di 57 anni con un tasso di mortalità infantile di circa 53 decessi di bambini con meno di un anno di vita su 1000 nati vivi (fonte Central Intelligence Agency). Gli ospedali nei centri più importanti del paese (Yaoundè, Douala, Garoua) sono sufficientemente attrezzati per i più comuni interventi di routine e per la cura delle malattie tropicali, mentre nei piccoli centri le strutture sanitarie sono assolutamente carenti. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato nel 2014 un’emergenza sanitaria per i nuovi casi di diffusione di poliomielite, indicando il Camerun come potenziale principale esportatore del virus (insieme alla Siria e al Pakistan). Da migliorare sono anche i servizi legati all’educazione: il Paese presenta un discreto tasso di alfabetizzazione adulta (75%), ma la qualità dell’insegnamento è molto bassa, le strutture scolastiche sono spesso fatiscenti e insufficienti a fronte del numero di potenziali studenti. Inoltre, nonostante le scuole primarie siano obbligatorie per tutti, esiste una gran parte di bambini che non ha accesso ad un’educazione adeguata perché vivono in strada o provengono da famiglie estremamente povere. L’obbligo di istruzione di base resta disatteso. In effetti, solo il 33% degli alunni arriva alla scuola media, ancora meno alla scuola superiore e soltanto il 5% all’università. Di conseguenza è molto alta l’incidenza del lavoro minorile (14,7%, con punte dell’80% in alcune zone rurali), della prostituzione minorile e del traffico di bambini. Significativo è anche il numero delle nascite non registrate (40%) e della percentuale della popolazione che ha meno di 15 anni: il 43% (fonte: Central Intelligence Agency). Infine, il 20% delle donne e delle ragazze vengono sottoposte a mutilazioni genitali femminili, che continuano a essere praticate principalmente nel nord e nel sud-ovest del Paese e che non sono ancora vietate per legge. Le donne per altro, che rappresentano oltre il 50% della popolazione del Paese, sono spesso vittime di abusi e violenze; il 51,1% delle donne subiscono maltrattamenti. Nonostante il Paese abbia firmato diverse convenzioni internazionali per la protezione della donna (la Convenzione per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne; la Convenzione sui diritti dell’infanzia; la Carta africana sui diritti umani e dei popoli; e la Carta africana sui diritti e il benessere del bambino) è rimasta nel codice penale la disposizione che esenta uno stupratore dall’essere perseguito penalmente se sposa la sua vittima: una vera e propria protezione per gli uomini di fronte alla legge, che sottopone la vittima a ulteriori abusi. Un altro aspetto che colpisce il Camerun è la criminalità e la violazione dei diritti umani.

L’ultimo grave episodio è avvenuto nel gennaio 2015 quando, per mano di Boko Haram (un’organizzazione terroristica jihadista diffusa nel nord della Nigeria), furono sequestrate 80 persone, per la maggior parte donne e bambini: il più grande rapimento di massa della storia di questo paese. In realtà, già da diverso tempo un’ampia costellazione di milizie jihadiste sfrutta le regioni settentrionali per condurre operazioni criminali. La recrudescenza di violenze nella regione, unita all’insicurezza delle sue frontiere, fa del Camerun uno Stato in cui qualsiasi criminale oggi è in grado di operare e muoversi facilmente.

Secondo le Nazioni Unite, a partire dal 2013, in Camerun Boko Haram ha ucciso 770 civili e rapito circa 600 donne e ragazze. Sono state prese di mira anche molte scuole, lasciando 35.000 alunni senza accesso all’istruzione dal 2014. Nel tentativo d’impedire l’avanzamento di Boko haram sul territorio, le forze di sicurezza hanno effettuato arresti arbitrari, detenzioni, sparizioni forzate ed esecuzioni extragiudiziali di sospetti membri del gruppo. Centinaia di migliaia di rifugiati provenienti dalla Nigeria e dalla Repubblica Centrafricana continuano a vivere in condizioni precarie. Le libertà d’espressione, associazione e riunione sono rimaste soggette a restrizioni. I difensori dei diritti umani sono al centro di intimidazioni e vessazioni, anche da parte di agenti governativi. Nella regione dell’Estremo nord del Camerun, le forze di sicurezza governative si sono rese responsabili di arresti di massa arbitrari, detenzioni ed esecuzioni extragiudiziali, oltre che della sparizione forzata di almeno 130 uomini e ragazzi di due villaggi situati vicino al confine con la Nigeria. Infine, anche la libertà di stampa è limitata tanto che il Freedom of the press rankings (Rapporto 2016) colloca il Paese al 126° posto su scala mondiale, in una classifica di 180 Paesi. Le autorità negano il diritto di organizzare attività e manifestazioni pacifiche agli oppositori reali o percepiti del governo. Inoltre i giornalisti riferiscono di autocensurarsi per evitare ripercussioni per aver criticato il governo, specialmente su questioni legate alla sicurezza del paese. Il consiglio nazionale per le comunicazioni ha sanzionato più di 20 testate giornalistiche durante l’anno 2015 e alcune delle sue decisione sono state contestate dal sindacato della stampa. Una legge antiterrorismo promulgata il 23 dicembre 2014, violava i diritti e le libertà fondamentali e ha ampliato la gamma di reati che prevedevano l’applicazione della pena di morte. Il mantenimento del reato di attività sessuale tra persone dello stesso sesso continua ad alimentare episodi di vessazione e ricatto basati sulla sessualità percepita, anche da parte delle forze di sicurezza.

(3)

Di seguito si riportano le esperienze maturate dalle singole organizzazioni che opereranno nel Paese con il presente progetto e una breve presentazione dei rispettivi partner (nella parentesi l’ente che avrà la diretta responsabilità delle attività della sede e l’indicazione del codice Helios della sede).

DESCRIZIONE DEL PROGETTO PER SEDE

FONTEM (MSP - 127693)

FONTEM distretto di 80.000 abitanti situato nel cuore dei Monti Bamboutos gruppo montuoso della provincia

“South West”. Qui è attivo l’ospedale “Mary Health of Africa”, fondato nel 1966 dai medici italiani Lucio Dal Soglio e Nicasio Triolo, appartenenti al Movimento dei Focolari, organizzazione cattolica nata a Trento negli anni della seconda guerra mondiale per opera di Chiara Lubich (1920-2008). Al termine degli anni ’50 il popolo Bangwa, che abita tutt’oggi le colline di Fontem, rischiava l’estinzione totale a causa di un fortissimo tasso di mortalità infantile (93%), provocato dall’incidenza inarrestabile della malattia del sonno. Fon Defang, l’allora capo tribale e guida morale del popolo Bangwa, decise di chiedere aiuto al vescovo della città di Buea, che a sua volta girò la domanda d’aiuto a Chiara Lubich, durante un incontro in Vaticano.

Dagli inizi degli anni ’90 dopo che la moneta (Franco CFA) fu svalutata del 50% e la caduta a picco delle materie prime specie quelle di esportazione (cacao, caffè, banane, cotone, ecc..) il reddito delle famiglie si è sensibilmente ridotto. I salari si sono drasticamente ridotti fino a 70% e le prime vittime di questa congiuntura sono stati i bambini che hanno visto il loro diritto all’istruzione negato perché i genitori si sono trovati in certi casi costretti a dover scegliere quale dei figli avviare agli studi. E come spesso accade sono state (nel Nord del Paese) soprattutto le bambine a dover subire le conseguenze. Nel territorio in questi ultimi anni è aumentata la presenza di imprese italiane e sicuramente si avrà sempre più bisogno di persone che conoscano e parlino la lingua italiana. La diffusione della cultura e lingua italiana non può che essere un elemento di crescita per la nuova generazione di popoli camerunesi e italiani.

Nel territorio di Fontem MSP interviene nel settore Educazione ed istruzione

Settore di intervento del progetto: Educazione ed istruzione

Nonostante la situazione difficile situazione economica in cui versano le famiglie di Fontem, per fortuna nella Regione del Sud-Ovest dove si interverrà col presente progetto è riconosciuta l’importanza della formazione scolastica e culturale in generale. Non si tratta solo di inviare i figli a scuola per apprendere a scrivere, leggere o fare i calcoli, bensì fare di modo che i figli possano crescere, apprendere, conoscere per andare il più in alto possibile. In questo contesto si inserisce anche l’apprendimento di lingue straniere che sono veicoli indispensabili per conoscere e dialogare con altri popoli e culture. Il francese e l’inglese sono le due lingue ufficiali del Camerun ai quali lo studente della scuola superiore deve aggiungere lo spagnolo o il tedesco se sceglie l’indirizzo umanitario o scientifico. A Fontem dove è stata forte sin dagli sessanta la presenza di medici, insegnanti, costruttori italiani, ben voluti dalla gente desiderosa di conoscere la cultura e la lingua italiana, LATS si cominciò a creare dei club d’italiano, che ha incoraggiato prima i direttori delle scuole secondarie ed ora anche quelle elementari ad istituire nelle rispettive scuole lo studio della lingua italiana. Incoraggiati dai risultati e riconoscimenti ottenuti dal Ministero dell’Insegnamento Secondario Molti corsi di lingua italiana sono sorti in molte città camerunesi grazie anche a questi ex-alunni di Fontem.

La Costituzione del Camerun dichiara che l’educazione di base è obbligatoria per ogni bambino e che lo Stato deve assicurare il diritto all’istruzione, l’insegnamento primario pubblico o laico è aperto ad ogni individuo senza distinzione di sesso, confessione o etnia. L’organizzazione ed il controllo dell’insegnamento a tutti i livelli sono doveri imperativi dello Stato. L’insegnante è considerato il principale garante della qualità dell’educazione, e questo gli conferisce uno statuto speciale (documento strategico dell’aprile 1996). Gli obiettivi generali dell’educazione sono il rafforzamento dell’unità nazionale, lo sviluppo del bilinguismo (francese-inglese) come fattore d’integrazione e la formazione di cittadini istruiti con una solida base socio- umanistica. Allo stesso tempo, attraverso l’insegnamento vengono affermate l’identità nazionale, la costruzione di una nazione ricca e prospera, lo sviluppo dell’insegnamento tecnico e professionale. Questi bei principi trovano difficoltà di attuazione per via:

- della grave carenza quantitativa e qualitativa del personale docente a tutti i livelli d’insegnamento. Si tratta di una carenza che - a causa della mancanza di risorse destinate all’Educazione Nazionale può essere anche totale per alcuni orientamenti e specializzazioni nonostante , il Governo in questi ultimi anni, stia compiendo alcuni sforzi per migliorare le condizioni delle strutture di formazione degli insegnanti (Scuole Normali Superiori), ridotte ad un numero esiguo dopo la chiusura quasi totale dovuta alla crisi economica;

- e indennità che una volta erano concesse agli insegnanti provenienti da regioni diverse da quelle di residenza sono state soppresse. Ciò ha provocato un rifiuto graduale degli insegnanti a trasferirsi dalle località lontane verso le grandi città e, per conseguenza la chiusura delle scuole rurali.

(4)

- Il sovraffollamento delle aule che in certe località conta 100 e più alunni. Sono frequenti le ripetizioni e l’abbandono scolastico. Se in molte località si arriva ad iscrivere nelle scuole primarie 100% di ragazzi, nelle tappe successive questa percentuale diminuisce di 40% e così di seguito.

I partner: per la realizzazione del presente progetto MSP collaborerà con i seguenti partner:

Partner di MSP del presente progetto è l’ONG LATS “Lebialem Association For Twinning”. LATS è una organizzazione non lucrativa e apolitica, costituita in Camerun nel 1990, con la finalità di promuovere programmi educativi di qualità per i ragazzi della regione di Lebialem, contribuire a superare l’isolamento degli abitanti della regione e realizzare nuovi rapporti di fraternità tra i popoli in un’ottica d’interdipendenza e reciproco arricchimento spirituale, culturale, sociale ed economico. A tal scopo, fin dal 1991 il presidente di LATS ha attivato contatti con le scuole del Lazio e le autorità italiane, avviando rapporti di partenariato tra le scuole del Lazio e le scuole camerunesi della regione di Lebialem. L’obiettivo è quello di favorire lo scambio interculturale nei vari livelli degli stadi evolutivi dei ragazzi, aspetto essenziale per la formazione di personalità orientate positivamente a valori quali la solidarietà, la pace, la giustizia ed alla costruzione di una cittadinanza attiva, responsabile e consapevole dell’interdipendenza tra i popoli, degli equilibri e dei limiti naturali, locali e planetari. Nel 1998 vengono avviati i contatti con il liceo classico Kant di Roma e dall’anno scolastico 1999-2000 iniziano le attività di gemellaggio con la scuola GBHS (Government Bilingual High School) di Menji-Fontem, che prevedono iniziative di solidarietà (acquisto di biciclette per gli studenti camerunesi, borse di studio) e di scambio interculturale (foto, video). A gennaio 2002 un insegnante della scuola di Fontem visita l’istituto romano ; in settembre una delegazione formata dal Preside e da tre studenti del GBHS partecipa alla cerimonia di apertura dell’anno scolastico, alla presenza del Presidente della Repubblica Ciampi. La delegazione camerunese viene inoltre ricevuta dal Ministro della Pubblica Istruzione Moratti e dal Sindaco di Roma Veltroni. In questa occasione viene firmato il protocollo d’intesa del gemellaggio dai rappresentanti delle due Istituzioni alla presenza dell’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Roma Coscia. Nel dicembre 2002, il liceo Bertrand Russell di Roma ospita una delegazione del Camerun, costituita dal preside e da tre studenti del Liceo GHS (Government High School) di Azi-Fontem, con cui era stato avviato il partenariato già dal precedente anno scolastico. Vengono avviate iniziative di solidarietà (acquisto di libri per la biblioteca del GSS, l’istituzione di borse di studio, l’acquisto di attrezzature per le aule) e iniziative di scambio interculturale tra gli studenti. Nel gennaio 2004 si tiene a Roma un convegno che dà l’avvio alla rete « Incontro con l’Africa - Roma incontra Fontem ». Tra le iniziative, l’istituzione di corsi annuali di lingua e cultura italiana nelle scuole di Fontem e viaggi di scambio tra gli insegnanti e gli studenti. Nel 2005, grazie al sostegno economico del MAE, viene istituito presso l’università di Dschang (Camerun) un corso triennale di lingua e cultura italiana per formare i docenti che insegneranno nelle scuole inserite nel progetto di LATS . I primi docenti locali hanno concluso il triennio di formazione e insegneranno Italiano nelle scuole di Lebialem a partire dall’anno scolastico 2008/2009. Nel 2007 viene avviato il progetto Digital Bridge per la realizzazione della rete di comunicazione satellitare nella regione di Lebialem, che consentirà di attivare nuove iniziative di scambio tra gli studenti : video-conferenze, lezioni a distanza, produzioni collaborative, etc. Dal 2008 al 2010 Lats ha acquisito lo status di ONLUS dopo l’accreditamento presso il Ministero della Pubblica Istruzione del Camerun. Non solo può organizzare corsi di aggiornamento per insegnanti ma può agire come personalità giuridica, fare progetti e chiedere finanziamenti anche ad enti pubblici e Governo aventi finalità di educazione, formazione e sviluppo nelle scuole di ogni ordine e grado. Per l’anno 2010/2011, lo stesso Ministero dell’Educazione Secondaria del Camerun ha affidato a Lats l’introduzione di ICT per la formazione e per lo sviluppo – l’allestimento di un aula multi mediale in tutte le scuole di Lebialem nei prossimi tre anni.

Ad oggi, complessivamente sono stati svolti le lezioni d’Italiano dal 2004 e tutte le parti coinvolti trovano in questa iniziativa ed esperienza un motivo d’orgoglio che ci spinge ad augurare a tutti un futuro prossimo fruttuoso per una cooperazione culturale tra Italia e il Camerun. Le autorità scolastiche della Regione di Lebialem così come quelle politiche e tradizionali di Fontem, hanno chiesto a Lats di coinvolgere tutti i licei di Lebialem nell’apprendimento della lingua Italiana così anche i funzionari di Stato e cittadini che lo desiderano, potrebbero frequentare questi corsi di lingua Italiana. Ciò genererebbe in tutti una coscienza e desiderio di partenariato culturale con l’Italia.

Nel settore Educazione e Istruzione MSP interviene nel territorio di Fontem con i seguenti destinatari diretti e beneficiari.

Destinatari diretti:

¾ 12.000 alunni delle suole secondarie del Lebialem

¾ 9.000 alunni delle scuole Elementare Beneficiari:

¾ sono agli oltre 150 docenti le 3000 famiglie di provenienza dei summenzionati studenti facilmente ampliabile almeno alla metà della popolazione residente cioè 40.000 persone.

(5)

OBIETTIVI DEL PROGETTO

¾ rinforzare lo studio e conoscenza della cultura e lingua Italiana in Camerun a partire dei licei, coinvolgendo oltre ai 21.000 studenti anche altri 50.000 studenti dl territorio di Fontem.

COMPLESSO DELLE ATTIVITA’ PREVISTE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

Per ogni sede di realizzazione del progetto si riportano di seguito il dettaglio delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi precedentemente identificati.

Azione 1 -Attuazione del programma scolastico di lingua italiana

1. Messa a punto di un programma concordato con la Direzione Regionale dell’Educazione Nazionale in collaborazione con l’ufficio d’Italiano del Ministero dell’Educazione Nazionale di Yaoundé in consultazione con SIRCA (Roma) Italia

2. Implementazione di attività settimanali di coordinamento didattico a favore degli Insegnanti camerunesi d’Italiano nelle scuole anche via videoconferenza.

3. Organizzazione di un corso di aggiornamento sulla cultura e lingua Italiana per gli Insegnanti sul loco (Fontem) in collegamento videoconferenza con le altre città camerunese e con la scuola di riferimento italiana (a Roma) in Italia secondo l’orario da concordare.

4. Progettazione e organizzazione del festival di teatro con 20 plessi scolastici coinvolti

5. Organizzazione di almeno cinque workshop didattici per la lingua italiana nelle scuole di Fontem nell’anno nei luoghi da stabilire di volta in volta.

6. Attivare le videoconferenze tra l’ufficio di coordinamento di Fontem con la scuola capofila di Roma (in base quotidiana o settimanale) SIRCA – Roma – Italia

7. Organizzazione di almeno 3 proiezioni di fllm o documentari in lingua Italiana agli insegnanti e agli alunni.

Azione 2 - Attuazione delle attività audiovisive e di videoconferenze nelle scuole di Fontem

1. Programmare una visita alle scuole per verificare lo stato dei libri di testo e didattici d’Italiano, programmare le letture guidate in ogni scuole.

2. Sensibilizzazione del corpo docente alla cultura e lingua Italiana

3. Promuovere a Fontem l’uso di strumenti informatici per lo studio e per la ricerca in ogni campo e per ogni disciplina.

4. Concertare un programma radiofonico in lingua Italiana settimanale nella Radio – Lebialem Community Radio Menji

5. Preparare gli studenti per gli esami di maturità per la lingua italiana (Government high Schools di Lebialem)

6. Assicurare la manutenzione di attrezzature informatiche (computers) nelle scuole e verificare sistematicamente le loro funzionalità

7. Collaborare con i professori di altre lingue nella preparazione degli esami di fine anno e di grado (curando la parte della lingua e cultura Italiana)

8. Preparare una relazione annuale di tutte le attività in collaborazione con gli altri insegnanti di lingue (Inglese, francese) curando la versione Italiana della stessa.

Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto:

I 3 volontari in servizio civile saranno coinvolti nella realizzazione delle seguenti attività:

¾ Collaborazione con il personale del progetto nella messa a punto di un programma concordato con la Direzione Regionale dell’Educazione Nazionale in collaborazione con l’ufficio d’Italiano del Ministero dell’Educazione Nazionale di Yaoundé in consultazione con SIRCA (Roma) Italia. Implementazione di attività settimanali di coordinamento didattico a favore degli Insegnanti..

¾ Supporto nella organizzazione di corsi di aggiornamento, workshop sulla cultura e lingua Italiana per gli Insegnanti sul loco e in altri città a richiesta.

¾ Supportare il personale nello sviluppare la tecnica per le videoconferenze tra l’ufficio di coordinamento di Fontem e di Yaoundé

¾ Collaborare nel visitare le scuole per verificare lo stato dei libri di testo e didattici d’Italiano, programmare le letture guidate in ogni scuole.

¾ Collaborare nella sensibilizzazione del corpo docente alla cultura e lingua Italiana.

¾ Supportare il personale nel promuovere l’uso di strumenti informatici per lo studio e per la ricerca in ogni campo e per ogni disciplina.

REQUISITI RICHIESTI AI CANDIDATI PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

Si ritiene di suddividere i requisiti che preferibilmente i candidati devono possedere tra generici, che tutti devono possedere, e specifici, inerenti gli aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i Volontari andranno ad implementare.

Generici:

¾ Esperienza nel mondo del volontariato;

(6)

¾ Conoscenza della Federazione o di uno degli Organismi ad essa associati e delle attività da questi promossi;

¾ Competenze informatiche di base e di Internet;

Specifici:

FONTEM (MSP - 127693)

¾ Titolo di studio universitario in scienze della formazione o scienze dell’educazione o dell’informatica

¾ Buona conoscenza delle lingue inglese e francese;

¾ Buon uso del computer e conoscenze soluzioni tecniche per videoconferenze (internet governance).

(7)

ULTERIORI INFORMAZIONI ORGANIZZATIVE

NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI: 35 GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI: 5

MESI DI PERMANENZA ALL’ESTERO: I volontari in servizio civile permarranno all’estero mediamente dieci (10) mesi.

EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO:

Ai volontari in servizio, su tutte le sedi, si richiede:

¾ elevato spirito di adattabilità;

¾ flessibilità oraria;

¾ eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana;

¾ attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi sociali, ambientali e di tutela della salute;

¾ comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la di quelli già programmati e previsti dal progetto;

¾ partecipazione a situazioni di vita comunitaria;

¾ I volontari sono tenuti ad abitare nelle strutture indicate dall’Ente;

¾ rispettare i termini degli accordi con le controparti locali;

¾ partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all’estero;

¾ scrivere almeno tre (3) articoli sull’esperienza di servizio e/o sull’analisi delle problematiche settoriali locali, da pubblicare sul sito “Antenne di Pace”, portale della Rete Caschi Bianchi;

¾ partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l’estero.

¾ partecipare alla valutazione finale progettuale.

PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:

FONTEM (MSP 127693)

¾ il disagio di vivere in un contesto con standard di vita diversi da quelli europei (come la mancanza di locali cinema, teatri, pub e altro).

PARTICOLARI CONDIZIONI DI RISCHIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO

Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari in servizio civile impiegati nel progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di rischio:

Rischi politici e di ordine pubblico TERRORISMO

La situazione di sicurezza ha subito un sensibile deterioramento a causa della minaccia terroristica presente nella Regione, dovuta principalmente al crescente attivismo di organizzazioni riconducibili al gruppo estremista Boko Haram. Incursioni, attacchi e rapimenti ad opera dell’organizzazione Boko Haram o di sette locali e gruppi criminali ad essa collegate sono frequenti soprattutto nella regione dell’estremo Nord (capitale Maroua). Si raccomanda pertanto di evitare viaggi a qualsiasi titolo nell’intera ragione, nella provincia di Mayo Louti (Regione del Nord) e in tutte le aree di confine con la Nigeria e con il Ciad. E’ opportuno evitare anche viaggi nei parchi nazionali di Bouba Ndjida e Waza, situati anch’essi nella parte settentrionale del Camerun.A prescindere dalla minaccia terroristica, è comunque consigliabile mantenere elevata la soglia di attenzione in tutto il Paese, incluse le città di Yaounde’ e Douala, evitando la frequentazione di luoghi pubblici affollati (mercati,assembramenti, manifestazioni) e di siti sensibili. Agli stranieri, anche operatori umanitari, non è consentito spostarsi fuori dal capoluogo di Maroua senza un permesso rilasciato dalle Autorità locali e senza l’assegnazione di personale di scorta.

BANDITISMO

E’ raccomandato inoltre evitare viaggi e spostamenti a qualsiasi titolo anche nella parte orientale del Cameruni (Regioni Adamaoua e est) al confine con la Repubblica Centrafricana, dove si registra un deterioramento della situazione di sicurezza, dovuto alla presenza di gruppi armati di origine centrafricana dediti a rapimenti e aggressioni a scopo di estorsione. Nella stessa regione si registra inoltre una massiccia presenza di profughi con fenomeni di infiltrazione ed episodi di tensione nelle zone interessate.

MICROCRMINALITA’

Nelle principali città, Yaounde’ e Douala, e nelle città di costiere di Kribi e Limbé, sono in aumento episodi di criminalità e vandalismo. Nelle vicinanze di Kribi si sono registrati recentemente casi di banditismo su strada (“coupeurs de routes”). Fenomeni di criminalità quali rapine, aggressioni e vandalismo sono frequenti anche lungo le zone di confine con il Ciad e con il Centro-africa che sono da evitare anche per l’incerta situazione

(8)

di sicurezza. Infine, nella zona a nord di Douala, nei monti di “Manengouba” e dei ''Lacs Jumeaux'', situati nei pressi della città di Melong, si sono verificate negli ultimi anni rapine e aggressioni a danno di turisti ed escursionisti, anche negli stessi alberghi dove i villeggianti erano alloggiati. Generalmente si registra un aumento degli episodi di piccola criminalità nei mesi di dicembre e gennaio (in prossimità delle festività di fine anno) e nel mese di settembre (in prossimità dell’inizio della stagione scolastica).

Rischi sanitari

STRUTTURE SANITARIE

Gli ospedali nei centri più importanti del Paese (Yaoundé, Douala, Garoua) sono sufficientemente attrezzati per gli interventi di routine e per la cura della malaria e delle malattie tropicali. Nei piccoli centri le strutture sanitarie sono assolutamente carenti e quelle private non sono sufficienti. La reperibilità dei farmaci di base è soddisfacente. Il sistema sanitario camerunense è a pagamento.

MALATTIE PRESENTI

il Paese è classificato zona 3 ad alto rischio malarico. Pertanto, si consiglia, previo parere medico, la profilassi antimalarica prima della partenza e dopo il rientro in Italia. Nella Regione è inoltre segnalata la presenza di numerosi casi di colera, tifo, epatite A e B e AIDS. Di recente, le Autorità camerunesi hanno anche segnalato un focolaio d’influenza aviaria (virus H5N1) presso il complesso avicolo di Mvong-Betsi a Yaounde' ed hanno adottato misure e controlli necessari contro il diffondersi dell'epidemia, in particolare nelle zone interessate. Di conseguenza, si consiglia - a titolo cautelativo - di consumare carne e uova di volatili solo se ben cotte e di evitare ogni forma di contatto diretto con volatili e pollame.

COMPETENZE ACQUISIBILI

Conseguentemente a quanto esposto e precisato nei precedenti punti, i giovani coinvolti nel presente progetto, avranno l’opportunità di acquisire sia specifiche conoscenze, utili alla propria crescita professionale, a seconda della sede di attuazione del progetto, sia di maturare una capacità di vivere la propria cittadinanza, nazionale ed internazionale, in termini attivi e solidali, con una crescita della consapevolezza dei problemi legati allo sviluppo dei sud del mondo.

Di seguito gli ambiti nei quali si prevede una acquisizione di specifiche conoscenze:

¾ Accrescimento della consapevolezza della possibilità di esercitare in maniera efficace il proprio diritto di cittadinanza attiva anche a livello internazionale;

¾ Approfondimento delle conoscenze di politica internazionale e di cooperazione allo sviluppo interpretate alla luce di una cultura politica fondata sulla solidarietà;

¾ Accrescimento del panorama delle informazioni utili per una efficace relazione interculturale;

¾ Acquisizione di conoscenze tecniche relative alla progettualità;

¾ Acquisizione della conoscenza dei modelli e delle tecniche necessarie per l’intervento sul territorio;

¾ Rafforzamento delle conoscenze relative al dialogo sociale;

¾ Acquisizione della conoscenza dei modelli e delle tecniche necessarie per l’analisi, la sintesi e l’orientamento all’obiettivo

¾ Accrescimento della comprensione dei modelli di problem solving;

¾ Approfondimento delle tecniche di animazione e\o educazione;

¾ Accrescimento della comprensione dei modelli di lavoro in equipe;

¾ Accrescimento della comprensione dei modelli di lavoro associativo e di rete (centro – periferia e viceversa);

¾ Acquisizione delle conoscenze tecniche relative al proprio settore di formazione.

Verrà anche rilasciata, da parte FOCSIV, una certificazione delle conoscenze acquisite nella realizzazione delle specifiche attività previste dal presente progetto.

FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI

La formazione generale verrà erogata come evidenziato nel sistema di formazione accreditato. E sarà realizzata all’inizio dell’anno di servizio in un corso residenziale. La durata della formazione generale sarà nel suo complesso di ore 50 e sarà erogata entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto

FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEI VOLONTARI

La formazione specifica sarà realizzata in parte Italia e in parte in loco, nei Paesi di realizzazione del progetto. La durata complessiva della formazione specifica sarà di 80 ore, una parte delle quali sarà realizzata nelle sedi di appoggio in Italia e per la restante parte realizzata nelle sedi all’estero di attuazione del progetto, entro e non oltre 90 giorni dall’avvio dello stesso.

Per la sede: FONTEM (MSP - 127693)

Tematiche di formazione

Presentazione della cultura, della storia e della situazione socio-economica del Camerun e della sede di servizio Presentazione del progetto

(9)

Presentazione dell’ente di invio e della sua esperienza nel territorio di realizzazione del progetto Conoscenza dei partner locali di progetto

Conoscenza di usi e costumi locali

Visita nelle sedi di realizzazione del progetto

Presentazione nel dettaglio delle attività di impiego e del ruolo specifico dei volontari

Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nel progetto di servizio civile sulla sede (presentazione dei rischi presenti e indicazione delle misure di prevenzione ed emergenza adottate)

Informazioni di tipo logistico

Modalità di comunicazione e relazione con la sede in Italia Monitoraggio dell’esperienza e gestione dei momenti di crisi

Descrizione del contesto dell’Amministrazione Scolastica Centrale al Ministero dell’Insegnamento secondario a Yaoundé Descrizione del contesto dell’Amministrazione Scolastica Periferica del Ministero dell’Insegnamento Secondario a Fontem

Presentazione dei dati sulla situazione socio-scolastica in Camerun

Riepilogo sui rischi connessi all’impiego dei volontari sulla sede (rischi e misure di prevenzione adottate)

DOVE INVIARE LA CANDIDATURA

¾ tramite posta “raccomandata A/R”: la candidatura dovrà pervenire direttamente all’indirizzo sotto riportato.(Nota Bene: non farà fede il timbro postale di invio, ma la data di ricezione in sede delle domande)

ENTE CITTA’ INDIRIZZO TELEFONO SITO

MSP TORINO

VIA F.

LANFRANCHI,10 - 10131

011-655866 www.msptorino.org

tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l'interessato, allegando la documentazione richiesta in formato pdf, a msp.ong.onlus@pec.it e avendo cura di specificare nell'oggetto il titolo del progetto “CASCHI BIANCHI: CAMERUN 2017”

Nota Bene: per inviare la candidatura via PEC

• è necessario possedere un indirizzo PEC di invio (non funziona da una mail normale),

• non è possibile utilizzare indirizzi di pec gratuiti con la desinenza "postacertificata.gov.it", utili al solo dialogo con gli Enti pubblici.

Riferimenti

Documenti correlati

L’autoimpiego, la creazione di micro attività generatrici di reddito resta nelle aree periurbane una delle uniche fonti di reddito per queste categorie a rischio esclusione dal

Per dare continuità al lavoro di prevenzione dei conflitti (intesi nel senso sopra descritto), volendo offrire la possibilità ai giovani italiani di sperimentarsi come

L’Ecole Technique d’Agriculture (sigla ETA) di Sangmélima è un’istituzione di formazione professionale agropastorale del Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale

Per dare continuità al lavoro di prevenzione dei conflitti (intesi nel senso sopra descritto), volendo offrire la possibilità ai giovani italiani di sperimentarsi come

Nell’ambito di questa consolidata esperienza di cooperazione, dal 2002 il COE propone in Camerun anche progetti per l’impiego di volontari in servizio civile, per offrire ai

Mbalmayo in effetti è situata in un penepiano della valle del Nyong, tra due riserve forestali (Zamakoé a nord e Mbalmayo a sud ).Grazie alle ricchezze naturali del territorio cui

Nell’ambito di questa consolidata esperienza di cooperazione, dal 2002 il COE propone in Camerun anche progetti per l’impiego di volontari in servizio civile, per offrire ai

Inoltre CEFA sta collaborando al sostegno di un programma di educazione prescolare che accoglie complessivamente, in 4 strutture collocate in diversi quartieri della cittadina di Vila