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L’inclusione digitale e il ruolo del facilitatore

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Academic year: 2021

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L’inclusione digitale e il ruolo del

facilitatore

(2)

t

L’Inclusione

digitale

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t

Che cosa è l’Inclusione digitale

L’inclusione digitale fa riferimento alle azioni per realizzare una società

dell’informazione

“inclusiva”, ossia una società dell’informazione per tutti.

In inglese “e-inclusion”, in cui “e” sta per

“electronic”, vedi e-mail, e-business etc.

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t

Pane e Internet e l’inclusione digitale

Pane e Internet è un progetto di e-inclusion che intende in primo luogo di raggiungere quelle fasce di

popolazione escluse

dall’uso delle tecnologie ed in secondo luogo di motivarle ad impiegare le tecnologie in modo

sempre più avanzato

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t

Inclusione e competenza digitale

La competenza digitale di base è una delle otto

competenze chiave per l'apprendimento

permanente

Le competenze chiave sono necessarie per la

realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.

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t

Alfabetizzazione digitale

La competenza digitale si apprende gradualmente con l’esperienza anche autodidatta di uso delle Tecnologie dell’

informazione e della

comunicazione, oppure si apprende tramite percorsi formativi di

“alfabetizzazione digital”

spesso chiamata “digital literacy”.

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t

Internet nella

società

(8)

t

Internet e educazione Secondo i dati forniti dal Governo, solo il 9%

delle classi è connessa ad internet, mentre nei Paesi che hanno i migliori risultati nei testi OCSE-PISA raggiungono la percentuale

dell'80%.

L'Italia si trova agli ultimi posti sia per l’uso di strumenti tecnologici nell’apprendimento, sia per la formazione metodologica e

tecnologica degli insegnanti. I dati provengono dal sondaggio di European Schoolnet,

commissionato dalla Commissione Europea, che ha distribuito 190.000 questionari in 27 paesi membri.

L’Italia si è confermata agli ultimi posti con Polonia, Romania, Grecia, Ungheria e

Slovacchia (European Schoolnet, 2013) nel 2015 come nel 2013.

(9)

t

Internet e educazione

Massimiliano

Panerai, docente di comunicazione

politica all`università di Modena e Reggio Emilia, oggi ha pubblicato

“L’illusione di essere

eruditi 2.0”, su La Stampa

7 Aprile 2015

(10)

t

Gli anziani nel WEB La principale utilità del web per i soggetti di terza età è quella di informarsi, tenersi in contatto con amici e persone care, attraverso mail e social network

Servizi molto utili per gli anziani sono quelli che offrono informazioni in tempo reale, servizi per i cittadini di carattere

burocratico e finanziario; sono anche gettonati i siti che propongono giochi ed intrattenimento (Bridge online per

esempio).

L’uso delle tecnologie in età anziana è un Pilastro dell’invecchiamento attivo:

ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’

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t

Gli anziani nel WEB L’utilizzo di internet apporta

innumerevoli benefici all’umore e al benessere cerebrale della popolazione silver surfer.

Di fatti, esso aiuta a mantenere in esercizio la mente e a ridurre fino al 40% la

decadenza cognitiva.

Da ricerche condotte, è risultato che utilizzare internet aiuta a combattere

notevolmente anche la depressione, grazie al fatto che il soggetto si ritrova ad essere inserito in una comunità nuova, seppur virtuale, con tutti i vantaggi che ne può riscoprire

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t

Web e ricerca di lavoro Internet ha rivoluzionato le modalità di

incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore privato: consente un accesso più comodo, economico e rapido alle

informazioni alle nuove forme di interazione che con il web 2.0 sono state introdotte

Cercare oggi lavoro online significa

confrontarsi con un crescente numero di piattaforme dedicate, servizi sempre più performanti e personalizzati e una capacità di diffusione delle informazioni rapidissima

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t

Web e ricerca di lavoro Siti istituzionali di riferimento per la ricerca del lavoro

•Siti web aziendali

•Portali di incontro tra offerte e domande di lavoro

•Motori di ricerca

•Social Network professionali

•La competenza digitale è diventato un pre- requisito per la ricerca attiva del lavoro

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t

Migranti e WEB Internet è fondamentale per poter

comunicare con le persone lontane: Skype e servizi analoghi sono molto utilizzati dai migranti, vedi “fenomeno delle mamme via Skype”

I social network permettono di costruire il proprio profilo ed, in questo senso, è

interessante notare, per quanto riguarda le seconde generazioni, quanto emergano profili frutto di riflessione sulla propria identità di “italiani di origine straniera”, mediante la scelta dell'uso della lingua, di alcune immagini o video particolarmente significativi

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t

Migranti e WEB Per quanto riguarda l'uso del social network nella costruzione o nel mantenimento di reti nazionali e transnazionali è

interessante notare come Facebook venga usato principalmente per il rafforzamento di legami preesistenti e non per la

creazione di nuove relazioni.

E’ molto più frequente che siano i giovani migranti ad avere un account su altri social network collegati all’uso della propria lingua, come ad esempio Hi5

(www.hi5.com), usato dagli ispanici; Orkut (www.orkut.com) diffuso tra i brasiliani o Vkontakte (www.vkontakte.ru), social

network in cirillico usato da russi, bielorussi

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t

Migranti e WEB Da ultimo l'analisi dell'uso politico del social network ha messo in luce quanto le

generazioni più giovani e le seconde generazioni dei migranti siano attive dal punto di vista sociale e politico sui social network e che realmente sembrino trovare nella rete la possibilità di creare delle micro sfere pubbliche, spazi per la discussione e l'azione politica in forme nuove e creative

Ricerca Fieri su «Integrazione on line» 2010

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t

Il facilitatore

Digitale

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t

Il facilitatore

sostiene lo sviluppo pratico di competenze

digitali,

contribuendo all’inclusione digitale dei

cittadini rimasti esclusi dall’uso

delle tecnologie ed internet

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t

3

Mini attività di formazione

1 2

Attività di supporto

Attività di animazione

Aree di attività del Facilitatore

3

Mini attività di formazione

1 2

Attività di supporto

1 2

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t

Le attività del facilitatore

Mini corsi informali per piccoli gruppi di partecipanti per

sviluppare competenze di base per accedere all’uso di Internet, ad es.:

navigare in Internet

attivare un account di posta

accedere ad alcuni pubblici servizi

Mini attività di formazione

2

(21)

t

Le attività del facilitatore

Rispondere a domande di supporto all’uso di Internet, ad es.:

aiutare i cittadini a reperire informazioni

aiutare a svolgere specifiche operazioni

attivare account finalizzati alla fruizione di servizi pubblici

aiutare gli utenti a fruire di servizi online

attivare l’uso di account di mail per i fruitori

fornire competenze essenziali:

accesso al Pc e Internet, uso

1

Attività di

supporto

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t

Le attività del facilitatore

Animazione di iniziative culturali volte allo sviluppo dell’e-inclusion presso il Centro PEI:

incontri per la diffusione della cultura digitale

iniziative di comunicazione e promozione del punto PEI

attività di networking con le realtà territoriali

3

Attività di

animazione

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t

Attività del Facilitatore

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t

Micro ambiente

Nel micro-ambiente in cui opera si interfaccia prevalentemente con:

Colleghi facilitatori

Dipendenti della biblioteca,

Colleghi del Punto PeI:

Coordinatore

Responsabile comunicazione Segreteria organizzativa

Utenti:

Pensionati Utenti difficili Utenti neofiti

Utenti extra comunitari

24

(25)

t

Macro ambiente

Associazioni di volontariato (senza scopo di lucro)

Associazioni private (a scopo di lucro o sponsorizzate da enti privati)

Sindacati

Altre realtà “micro-territoriali” che hanno l’obiettivo di facilitare la diffusione di Internet sul territorio

(Netgarage, comitati di quartiere, comitati dei

pensionati, centri anziani, centri aggregazione giovanili)

Enti istituzionali: Regione, Provincia, Comune,

(26)

t

(27)

t

Le competenze

Metodologiche Relazionali Organizzative

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t

Le competenze

Metodologiche

•Sapere strutturare e gestire unità di

"affiancamento/addestramento"

su specifiche operazioni

•Sapere progettare e realizzare mini attività formative per

sviluppare competenze minimali di accesso

•Sapere adattare la

progettazione e la realizzazione dell’azione di sostegno al tipo di utenza e di contesto abitato

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t

Le competenze

Relazionali

•Saper accogliere ed ascoltare l'esigenza dell'utente

•Saper comunicare in modo adeguato, adattando la

comunicazione all'interlocutore

•Sapersi relazionare con gli utenti in modo efficace

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t

Le competenze

Organizzative

•Saper sviluppare networking

•Saper operare in termini di mediazione culturale

•Sapere attivare e gestire i processi organizzativi

richiesti secondo le modalità proposte da RE: raccolta iscrizioni, organizzazione degli incontri, monitoraggio

(31)

www.paneeinternet.it

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